Polemiche politiche dopo il consiglio comunale sulle Terme, Simone Di Paola: “Ci vuole rispetto per la sindaca”
Con l’auto contro due vetture in sosta in via San Paolo, saccense denunciato per guida in stato di ebbrezza alcolica
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Girgenti acque: “Abbiamo migliorato l’erogazione a Rocca di Fiori”
Ruba auto dal parcheggio del supermercato Lidl: donna slovacca arrestata dalla Polizia
È stata una telefonata al 113, nella mattinata di oggi, a segnalare il furto di un’auto dal parcheggio del supermercato Lidl di contrada Perriera. La Polizia di Stato di Sciacca ha arrestato Marta Slivkova, una donna di nazionalità slovacca di 43 anni. Arresto avvenuto alle porte di Sambuca. Gli agenti della pubblica sicurezza, infatti, presumendo come zona di fuga la strada a scorrimento veloce “Sciacca – Palermo”, sono riusciti ad incrociare il veicolo rubato. La donna alla guida, allarmata per la vista dei poliziotti, accelerava e sorpassava pericolosamente alcune autovetture, fino a perdere il controllo e terminare la propria corsa contro il guardrail. La Slivkova è stata condotta in commissariato per essere tratta in arresto e posta “ai domiciliari” su disposizione della Procura della Repubblica di Sciacca per furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale. La persona derubata dell’auto, dunque, oltre al danno del furto ha dovuto subire anche quello del danno alla propria vettura.
Vent’anni dall’assassinio senza un colpevole di Giovanni Fazio: “Vittima del servizio”
Un esempio per tutti il concittadino Giovanni Fazio, ligio al dovere, vittima del servizio; un esempio per tutti anche i familiari che, con dignità e sempre rispettosi delle Istituzioni, hanno affrontato l’inconsolabile dolore della tragedia. È quanto ha sottolineato il sindaco Francesca Valenti nel giorno del ricordo di un agente della Polizia Municipale, nativo di Sciacca, ucciso a Palma di Montechiaro per un motivo che ancora si sconosce, così come non si conoscono i responsabili. Un delitto per il quale si chiede ancora giustizia. Il sindaco Francesca Valenti e il presidente del Consiglio comunale Pasquale Montalbano hanno voluto oggi promuovere due momenti commemorativi nel ventennale della barbara uccisione di Giovanni Fazio, avvenuta a Palma di Montechiaro, dove prestava servizio, il 21 settembre 1997. Una messa in suffragio è stata officiata in Chiesa Madre dall’arciprete don Carmelo Lo Bue che venti anni fa svolgeva la propria missione sacerdotale proprio a Palma di Montechiaro, nella chiesa attigua al comando della Polizia Municipale. Don Carmelo Lo Bue ha ricordato l’alba dopo l’omicidio e quel vigile urbano che vedeva la mattina in fondo alla sua chiesa raccogliersi in preghiera prima di andare a lavorare. A seguire la messa in suffragio nella Basilica di Sciacca, autorità, rappresentanti delle Forze dell’Ordine, della magistratura e delle associazioni in armi, i colleghi della Polizia Municipale di Sciacca anche quelli in pensione, assessori, consiglieri comunali, i familiari di Giovanni Fazio: la moglie Antonella Montalbano, il figlio Michele, la sorella Pina, il cognato, la nipote, gli amici.Ha chiuso la giornata del ricordo una cerimonia all’ingresso del comando della Polizia Municipale in Via Figuli, presso l’ex Motel Agip. Una corona di fiori è stata deposta sotto la targa realizzata qualche anno fa in occasione dell’intestazione del comando saccense proprio a Giovanni Fazio. Dopo un momento di raccoglimento, di preghiera e di benedizione dell’arciprete, sono seguiti gli interventi di Antonella Montalbano e del sindaco Francesca Valenti. È stato ricordato il compagno, l’uomo, il padre, il servitore dello Stato, una figura esemplare in tutti i sensi.
L’Asp presenta a Sciacca tutti i progetti in favore dei malati di Alzheimer
Urban center, il progetto presentato al sindaco di Agrigento Firetto
Costruire il racconto della città e, nel frattempo, progettarne il futuro affinché possa essere raccontato anche dai posteri, passando per l’Urban center: un laboratorio di idee che chiama a raccolta tutta la città: ordini professionali, associazioni, pubbliche istituzioni e gli stessi cittadini. Tutti insieme per progettare la città del futuro ed essere pronti per Agrigento 2020, l’anno zero dal quale ripartire e pensare alla città che vogliamo. Ma affinché tutto questo sia reso possibile, è necessario, per prima cosa, creare uno spazio da vivere tutti insieme, all’interno del quale elaborare idee e costruire, mattone su mattone, il futuro della città partendo proprio dalla sua storia. Nella sala Giunta del Comune di Agrigento, un team di architetti, composto da Giuseppe Grimaldi, Angela Giglia, Daniele Gucciardo, Piera Pontei e Ruggero Passarello, insieme con il presidente dell’Ordine degli Architetti della provincia di Agrigento, Alfonso Cimino, e il consigliere del Collegio dei Geometri Tanino Palumbo, ha presentato il progetto al sindaco Firetto e agli assessori Virone e Fontana. Presenti alla riunione anche Enzo Cammilleri, del Distretto turistico della Valle dei Templi, l’ingegnere Vitellaro, dirigente del settore tecnico comunale. Individuato uno spazio al piano terra e primo piano dell’ex Collegio dei Filippini, messo a disposizione precedentemente dall’amministrazione comunale, gli architetti hanno presentato delle tavole con il rendering degli interventi da realizzarsi all’interno dell’ex Collegio, sede dell’Urban center aperta a tutti i cittadini, dove elaborare, creare e confrontarsi sulle idee progettuali che faranno Agrigento la “città che tutti vogliamo”. E, affinchè l’Urban center non rimanga tra le mura dell’ex Collegio, sarà allestita una mostra per le vie della città attraverso un percorso che comprenda il viale della Vittoria, piazza Marconi, piazza Ravanusella e piazza Sinatra, dove saranno visibili a tutti pannelli, immagini fotografiche e tutto ciò che racconta Agrigento come è stata e come vorremmo che diventasse. All’interno dell’ex Collegio dei Padri Filippini, invece, è stato approntato un progetto realizzabile con materiali ecosostenibili: sedie e scrivanie in cartone riciclato, strutture con tubi Innocenti e pannelli posti a bandiera lungo il percorso che porta al primo piano, con strisce a led capaci di attrarre l’attenzione di chi guarda la vetrina. “L’Urban center – ha detto il presidente Cimino – rappresenta un luogo per rilanciare Agrigento e la sua storia e, già a gennaio, cominceremo con la prima tavola rotonda sul tema “Rigenerando Agrigento”. L’idea ha immediatamente trovato la condivisione del sindaco Firetto e del suo staff e, nelle prime ore del pomeriggio, l’ingegnere Vitellaro insieme con gli architetti, farà un sopralluogo all’interno della strutttura da destinare all’Urban center in modo da cominciare prima possibile gli interventi di manutenzione ordinaria e l’allestimento della struttura. Gli ordini professionali lavoreranno alacremente per l’attivazione dell’Urban center.
Nella foto, il presidente degli Architetti della provincia di Agrigento, Alfonso Cimino