Ribera premiata per la raccolta differenziata, 88 mila euro per i risultati raggiunti

L’assessorato regionale dell’Energia e dei servizi di pubblica utilità ha disposto l’assegnazione di contributi economici destinati agli enti locali siciliani che, nel corso dell’ultimo anno, hanno raggiunto almeno il 60% di raccolta differenziata. Nell’area Agrigento Provincia Ovest il traguardo è stato centrato da 16 Comuni su 17, riconoscendo un totale di 1.093.938,41 euro, risultato chepremia uno dei territori con le percentuali più alte dell’intera regione.

Tra i Comuni beneficiari figura Ribera, che ottiene per il 2024 un contributo pari a 88.852,12 euro, riconoscimento che arriva grazie ai risultati nella gestione dei rifiuti urbani e nel miglioramento del sistema di raccolta differenziata.

A contribuire al raggiungimento degli standard richiesti è stato il lavoro di Riberambiente, la società che garantisce i servizi di igiene urbana nel territorio riberese, curando le attività di raccolta differenziata, la gestione dell’isola ecologica e il servizio di ritiro a domicilio dei rifiuti ingombranti.

Liberty Lines, sette indagati e sequestro da 184 milioni

La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Trapani ha eseguito misure cautelari nei confronti di sette membri apicali della società armatoriale Liberty Lines. L’operazione, disposta dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Trapani, prevede il divieto di dimora nei comuni di Trapani e Milazzo e il divieto temporaneo di esercitare uffici direttivi in aziende e persone giuridiche. Gli indagati sono accusati di truffa ai danni dello Stato, corruzione e frode nell’esecuzione di un servizio pubblico.

Sequestro preventivo del compendio aziendale della Liberty Lines

Con il medesimo provvedimento, il Gip ha disposto il sequestro preventivo delle quote sociali e del compendio aziendale della Liberty Lines, comprendente terreni, fabbricati, impianti, macchinari, imbarcazioni, automezzi, crediti e disponibilità liquide, per un valore complessivo di circa 184 milioni di euro. Già precedentemente sottoposti a vincolo ablativo il 18 novembre 2025, i beni saranno ora gestiti da un collegio di amministratori giudiziari per garantire la continuità dell’attività aziendale e la tutela dei livelli occupazionali.

Indagini per frode e corruzione

Le indagini che hanno portato alle misure cautelari hanno rivelato un presunto sistema fraudolento finalizzato all’ottenimento di erogazioni finanziarie illecite da parte di enti pubblici. La società, secondo gli accertamenti, avrebbe omesso di rispettare clausole contrattuali e convenzioni ministeriali, in particolare riguardo alle procedure e ai protocolli di sicurezza previsti.

Continuità del servizio pubblico garantita da Liberty Lines

Considerata la rilevanza strategica delle attività di Liberty Lines, il collegio di amministratori giudiziari, composto da due dottori commercialisti e un avvocato, assicurerà la piena operatività della società. L’obiettivo è garantire i collegamenti con le isole minori, mantenere la legalità e salvaguardare l’occupazione.

Si sottolinea che l’operazione è parte della fase preliminare delle indagini e, in attesa del giudizio definitivo, permane la presunzione di innocenza degli indagati.

Le vicende della Liberty Lines rappresentano un episodio significativo nella lotta alla frode e alla corruzione nei servizi pubblici, con un impatto immediato sul tessuto economico e sociale della provincia di Trapani.

Niente più Ztl in corso Vittorio Emanuele a Sciacca e tornano le infrazioni (Video)

Il ritorno delle auto in centro riporta con sé anche le vecchie brutte abitudini degli automobilisti saccensi.
Le telecamere di Risoluto.it, in pochi minuti di osservazione lungo corso Vittorio Emanuele, hanno documentato auto sui marciapiedi, sosta selvaggia e comportamenti che violano apertamente il Codice della strada.

La riapertura al transito veicolare, dopo sei mesi di Zona a traffico pedonale estesa per l’intera giornata, non sembra aver inciso sulle abitudini degli automobilisti saccensi. Le regole continuano a essere disattese e la convivenza tra pedoni e vetture torna a mostrare le stesse criticità già note prima dell’estate.

Le immagini raccolte raccontano una situazione che si ripresenta invariata: spazi pedonali occupati, soste irregolari e manovre azzardate in un’area che dovrebbe garantire fluidità e sicurezza.

Il tema resta aperto e ripropone la necessità di un controllo più incisivo e di una gestione più ordinata della mobilità nel cuore della città.

Sequestrati addobbi natalizi pericolosi nel Messinese

La Guardia di Finanza di Messina ha sequestrato oltre 13mila addobbi natalizi durante controlli mirati alla sicurezza dei prodotti in vista delle festività. L’operazione ha messo in luce come molti articoli, dai tubi luminosi ai carillon, non rispettassero le norme europee e potessero rappresentare un rischio per la salute dei consumatori.

Controlli intensificati sulle decorazioni festive

I militari del comando provinciale hanno condotto un piano di interventi finalizzato a tutelare il mercato e la sicurezza dei cittadini. Nel corso dei controlli, è emerso che gran parte della merce non riportava informazioni essenziali in lingua italiana, requisito fondamentale per la vendita secondo il Codice del Consumo. Gli articoli sequestrati comprendevano decorazioni per alberi, lanterne e dispositivi elettrici, tutti potenzialmente dannosi.

Tipologie di addobbi sequestrati

Nel dettaglio, i finanzieri hanno individuato:

  • Decorazioni per alberi di Natale
  • Tubi luminosi a LED
  • Lanterne natalizie
  • Carillon e altri articoli elettrici

Questi articoli, oltre a non essere conformi alle normative europee, risultavano privi delle informazioni minime in italiano. Per gli articoli elettrici, la non conformità riguardava requisiti di sicurezza fondamentali, aumentando il rischio di incidenti domestici.

Sanzioni e segnalazioni

A seguito dei controlli, è stato contestato un titolare di esercizio commerciale di Santa Teresa di Riva. Il trasgressore è stato segnalato alla Camera di Commercio di Messina e rischia sanzioni amministrative. L’operazione evidenzia l’importanza di acquistare prodotti sicuri, soprattutto durante le festività, quando la domanda di decorazioni natalizie può aumentare il rischio di immissione sul mercato di articoli non conformi.

La Guardia di Finanza invita i cittadini a prestare attenzione alle certificazioni e alle informazioni riportate sui prodotti, ribadendo che la sicurezza deve essere sempre una priorità.

Furto al Cup dell’ospedale, servizi sospesi a Licata

Il furto al Cup dell’ospedale di Licata ha provocato un immediato blocco delle attività del Centro Unico di Prenotazione, creando notevoli disagi agli utenti che questa mattina si sono recati nella struttura per fissare visite ed esami. Durante la notte, infatti, ignoti hanno forzato i locali e portato via diversi computer utilizzati quotidianamente dagli operatori sanitari.

Il danno riguarda non solo l’attrezzatura trafugata, ma soprattutto l’interruzione improvvisa di un servizio essenziale per la comunità. Il furto al Cup ha impedito l’accesso ai sistemi informatici necessari alla gestione delle prenotazioni, rendendo impossibile garantire la normale operatività.

Indagini in corso sul furto al Cup

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Licata, che hanno eseguito un accurato sopralluogo alla ricerca di elementi utili a ricostruire la dinamica del furto. Gli investigatori stanno acquisendo immagini delle telecamere di videosorveglianza interne ed esterne, oltre a verificare eventuali segni di effrazione che possano offrire indizi rilevanti.

Secondo le prime informazioni, il colpo sarebbe avvenuto nelle ore notturne, approfittando del fatto che il reparto era chiuso al pubblico. La banda avrebbe agito rapidamente, puntando direttamente ai computer impiegati per il servizio di prenotazione ospedaliera.

Disagi per utenti e operatori sanitari

La sospensione delle attività ha causato lunghe attese e rallentamenti per i cittadini che oggi avevano necessità di accedere al servizio. Il personale amministrativo ha provato a fornire assistenza e informazioni, ma senza le dotazioni informatiche non è stato possibile gestire le richieste.

La direzione sanitaria sta valutando soluzioni temporanee per limitare ulteriori disservizi nei prossimi giorni, mentre si attende il ripristino completo delle postazioni sottratte. L’auspicio è che le attività possano tornare alla normalità il prima possibile.

Uomo disperso a Palermo, scattano le ricerche a Montepellegrino

Da questa mattina sono in corso le operazioni di individuazione di un uomo disperso a Palermo nella zona di Montepellegrino, uno dei luoghi naturalistici più frequentati della città. L’allarme è stato lanciato dai familiari, che non avendo più notizie del congiunto hanno presentato una denuncia di scomparsa ai carabinieri. Le autorità hanno immediatamente avviato le attività di ricerca lungo i sentieri e nelle aree più impervie della montagna, un territorio complesso che spesso richiede l’intervento di squadre altamente specializzate.

La denuncia e il ritrovamento dell’auto

Le indagini sono partite subito dopo la segnalazione dei familiari, che hanno descritto agli investigatori le ultime ore in cui l’uomo era stato visto. Un primo elemento importante è arrivato nelle prime ore del mattino, quando le forze dell’ordine impegnate nelle ricognizioni hanno rinvenuto la vettura dell’uomo parcheggiata nei pressi di un accesso ai sentieri del Montepellegrino. Il ritrovamento del mezzo ha permesso di circoscrivere l’area delle ricerche, indirizzando gli sforzi in una zona specifica del promontorio.

Vigili del fuoco e Soccorso Alpino in azione

Sul posto stanno operando i vigili del fuoco, supportati dalle unità del Soccorso Alpino, esperte nella gestione di operazioni in ambiente montano. Le squadre stanno battendo metro dopo metro il territorio, con l’ausilio di tecnologie di localizzazione, droni e unità cinofile addestrate per la ricerca di persone scomparse.

Presenti anche sanitari del 118

A supporto delle operazioni ci sono anche i sanitari del 118, pronti a intervenire nel caso l’uomo venga ritrovato in condizioni critiche. La presenza dei soccorritori medici è fondamentale in situazioni come questa, in cui il fattore tempo e le condizioni fisiche del disperso possono risultare determinanti.

Un intervento complesso

Le ricerche dell’uomo disperso Palermo proseguiranno senza sosta nelle prossime ore, grazie al lavoro congiunto delle diverse forze in campo. Le autorità invitano alla prudenza chiunque frequenti la zona e chiedono di segnalare eventuali avvistamenti o informazioni utili.

Montevago avvia la riqualificazione dell’ex baraccopoli Bergamo

A Montevago prende ufficialmente il via la riqualificazione dell’ex baraccopoli Bergamo, un’area che rappresenta uno dei luoghi più significativi della memoria collettiva dopo il devastante terremoto del 1968. L’amministrazione comunale ha infatti consegnato all’impresa incaricata i lavori per il recupero della chiesa e dell’ex poliambulatorio, due edifici che hanno segnato la storia della comunità montevaghese nel difficile periodo della ricostruzione.

L’intervento rientra nel più ampio piano regionale per la riqualificazione ambientale della Valle del Belìce, promosso dalla Regione Siciliana e finanziato con 650.000 euro attraverso il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021-2027. Un investimento che mira a restituire valore e funzione a spazi simbolici da anni in attesa di un concreto rilancio.

Un progetto di rigenerazione per la memoria del territorio

La riqualificazione ex baraccopoli rappresenta un ulteriore tassello nel percorso di rigenerazione urbana avviato dall’amministrazione comunale. A eseguire i lavori sarà l’impresa Balistreri srl, mentre il ruolo di responsabile unico del procedimento è affidato all’architetto Michele Bono. La direzione dei lavori e il coordinamento della sicurezza sono invece competenza dell’ingegnere Sergio Caramazza.

L’avvio delle attività è previsto entro due settimane dalla consegna formale del cantiere, segnando una tempistica rapida che testimonia la volontà dell’ente di procedere senza rallentamenti.

Chiesa e poliambulatorio: due simboli da recuperare

Funzioni sociali e valore storico

La chiesa e l’ex poliambulatorio dell’ex baraccopoli Bergamo non sono semplici edifici: hanno rappresentato per decenni punti di riferimento spirituali, sociali e sanitari per gli abitanti sfollati dopo il terremoto. La loro riqualificazione ex baraccopoli permetterà di restituire dignità e nuova vita a luoghi che hanno accolto generazioni di cittadini in uno dei momenti più difficili della storia locale.

Le parole del sindaco La Rocca Ruvolo

“Restituire decoro e nuova vita a questi luoghi – ha dichiarato il sindaco Margherita La Rocca Ruvolo – significa compiere un nuovo passo importante nel percorso di rigenerazione e valorizzazione del nostro territorio. Ringrazio tecnici, dirigenti e dipendenti comunali che, con impegno e professionalità, hanno lavorato in sinergia per rendere possibile questo risultato”.

Un progetto che, oltre al recupero strutturale, assume un forte valore identitario, contribuendo a riaffermare la memoria del passato e a consolidare il percorso di rinascita della comunità.

Nuova compagnia aerea siciliana, Etna Sky pronta al decollo

Nasce una nuova compagnia siciliana e l’annuncio questa volta arriva direttamente dai social. A renderlo pubblico è il deputato nazionale Manlio Messina, catanese, già esponente di Fratelli d’Italia e oggi nel gruppo misto. Con un post destinato a far discutere, Messina ha anticipato la creazione di una nuova realtà del trasporto aereo “made in Sicily”: si chiamerà Etna Sky e, nelle intenzioni, punta a diventare un’alternativa concreta alle tariffe considerate spesso proibitive per chi vola da e per l’Isola.

Etna Sky e il progetto della nuova compagnia siciliana

Nel suo annuncio, Messina si rivolge direttamente ai siciliani che da anni lamentano costi elevati per le rotte nazionali più frequentate. Il parlamentare parla di una nuova compagnia siciliana con “quotazioni competitive e prezzi super speciali per i nostri conterranei”. Il riferimento è chiaro: la continuità territoriale di fatto mancante e l’aumento periodico delle tariffe, soprattutto nei periodi di maggiore domanda.

Sui social, Messina ha pubblicato anche un’immagine che mostra un aereo con una livrea bianca e rossa riportante il nome Etna Sky, segnale che il progetto sembrerebbe già in una fase avanzata di definizione. Al momento, tuttavia, non sono stati diffusi dettagli ufficiali su flotta, rotte, date di avvio o struttura societaria.

“Prepararsi a volare siciliano”: le promesse del progetto

Il cuore dell’annuncio è nella promessa di un cambio di paradigma. Secondo Messina, chi è “stanco di pagare un Catania-Milano quanto un Milano-New York” potrà presto contare su un servizio che, almeno nelle intenzioni, mira a calmierare i prezzi grazie a una nuova compagnia siciliana orientata alla competitività.

Il messaggio, costruito con un linguaggio diretto e volutamente popolare, mira a intercettare il malcontento di moltissimi siciliani che vivono lavoro, studio e famiglia divisi tra l’Isola e il Nord Italia. Una fascia di utenza che da anni denuncia difficoltà economiche nei periodi di picco dei voli.

Cosa resta da chiarire sul progetto Etna Sky

Molti aspetti restano da verificare: la sostenibilità economica del progetto, la tipologia di accordi con gli aeroporti siciliani, l’eventuale partnership con operatori già attivi e, non ultimo, il modello tariffario che dovrebbe rappresentare il punto di forza di Etna Sky. Senza questi elementi, la nascita di una nuova compagnia siciliana resta un annuncio politico destinato ad accendere l’attenzione ma in attesa di conferme operative.

Nei prossimi giorni si capirà se il progetto è pronto davvero “a decollare” o se rimarrà una suggestione destinata a muovere il dibattito sul caro-voli, tema che ciclicamente torna centrale nel confronto politico siciliano.

Sciacca, la Giunta approva il progetto per il nuovo ambulatorio veterinario comunale in contrada Ferraro

La Giunta comunale di Sciacca ha approvato in linea amministrativa il progetto esecutivo per la realizzazione del nuovo ambulatorio veterinario comunale. L’annuncio arriva dal sindaco Fabio Termine e dall’assessore al Randagismo e ai Diritti degli Animali Agnese Sinagra, che confermano l’avvio della fase operativa dell’intervento.

La struttura sorgerà nei locali comunali di contrada Ferraro, un immobile di circa 100 metri quadrati oggi inutilizzato, che sarà interamente riqualificato grazie a lavori di manutenzione straordinaria finanziati con fondi comunali. L’investimento complessivo ammonta a 63 mila euro, come previsto dal quadro economico del progetto approvato dalla Giunta .

Il progetto esecutivo, redatto dal IV Settore del Comune, comprende tutte le opere necessarie ad adeguare i locali alle normative sanitarie e di sicurezza. Le attività previste riguardano in particolare il rifacimento degli impianti, gli interventi edili di adeguamento, le dotazioni impiantistiche e il rispetto dei requisiti tecnici richiesti dalla normativa veterinaria. L’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento ha già rilasciato nulla osta igienico-sanitario alla realizzazione dei lavori .

Una volta completato, l’ambulatorio consentirà lo svolgimento di diverse attività: microchippatura, sterilizzazioni, pronto soccorso veterinario per gli animali rinvenuti sul territorio comunale.

In applicazione della legge 15/2022, i servizi di microchippatura e sterilizzazione saranno eseguiti dal servizio veterinario dell’Asp.

Termine e Sinagra hanno espresso soddisfazione per il risultato amministrativo, ringraziando gli uffici del IV Settore “per il lavoro svolto con rapidità e attenzione” e gli uffici veterinari dell’Asp “per avere garantito in questi mesi di chiusura della struttura comunale la continuità dei servizi nei canili convenzionati”.

La delibera – immediatamente esecutiva – dà ora il via all’iter per l’avvio dei lavori, che saranno affidati a seguito delle procedure previste dal Codice degli Appalti .

Il nuovo ambulatorio veterinario rappresenta un tassello fondamentale nel percorso avviato dall’amministrazione per il contrasto al randagismo e per il potenziamento dei servizi dedicati al benessere animale. Una struttura stabile e attrezzata, sottolinea il Comune, permetterà una gestione più efficace delle emergenze e degli interventi sul territorio, rafforzando la collaborazione tra ente comunale e Asp.

Cuffaro ai domiciliari, no del gip all’arresto di Pace

Sono Totò Cuffaro, Roberto Colletti e Antonio Iacono i tre indagati per i quali il Gip ha disposto gli arresti domiciliari. Per Mauro Marchese, Marco Dammone e Vito Raso è stato invece stabilito l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. A Colletti e Iacono è stata inoltre applicata una misura interdittiva: per un anno non potranno svolgere attività d’impresa.

Nessuna misura cautelare per Saverio Romano e Carmelo Pace

La Procura – il procuratore Maurizio de Lucia insieme ai sostituti Claudio Camilleri, Giulia Falchi e Andrea Zoppi – aveva inizialmente richiesto i domiciliari per 18 persone, poi scese a 17 dopo una serie di interrogatori. Il giudice ha però rigettato la richiesta nei confronti di Saverio Romano, deputato nazionale di Noi Moderati, che resta quindi indagato ma senza restrizioni.
Sarà la lettura dell’ordinanza a chiarire se il diniego derivi dall’assenza dei gravi indizi di colpevolezza o dalla mancanza delle esigenze cautelari ritenute necessarie dall’accusa.

Romano è coinvolto nella vicenda dell’appalto milionario affidato all’azienda Dussmann dall’Asp di Siracusa: per lui l’ipotesi investigativa è quella di traffico di influenze, non di corruzione. I magistrati gli contestano di essersi attivato per agevolare un imprenditore.

Nessuna misura nei confronti del parlamentare regionale riberese Carmelo Pace, difeso dagli avvocati Lillo Fiorello e Sara Giacomazzo, che a seguito dell’indagine si era autosospeso dalla Commissione antimafia all’Ars della quale faceva parte.

Il capitolo sul concorso a Villa Sofia

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Cuffaro, Colletti, Iacono e Raso avrebbero avuto un ruolo nel presunto pilotaggio del concorso per operatori socio-sanitari dell’ospedale Villa Sofia.
Colletti, all’epoca direttore generale dell’azienda ospedaliera, avrebbe scelto Antonio Iacono – allora responsabile del Trauma center – come presidente della commissione esaminatrice. Iacono, stando all’accusa, avrebbe passato in anticipo i testi delle prove a Raso, il quale li avrebbe poi fatti arrivare a Cuffaro. Quest’ultimo, infine, li avrebbe consegnati a una candidata che si era recata a casa sua.
In cambio, Colletti avrebbe beneficiato dell’appoggio politico di Cuffaro nelle dinamiche legate alle nomine dei manager della sanità.

Domiciliari senza braccialetto, ma con divieto assoluto di comunicazione

Per Cuffaro, Iacono e Colletti il giudice ha ritenuto i domiciliari una misura sufficiente per prevenire possibili interferenze con l’indagine. Non è stato disposto il braccialetto elettronico, poiché non sono state rilevate esigenze di controllo continuo.
È stato però imposto un rigidissimo divieto di comunicazione: i tre non potranno avere contatti con gli altri indagati né con persone legate alla pubblica amministrazione o al mondo imprenditoriale, per evitare qualsiasi possibilità di inquinamento probatorio o influenza sull’iter investigativo.

L’inchiesta, che coinvolge nomi di primo piano della politica e della sanità siciliana, prosegue con tutti gli indagati ancora sotto esame da parte della magistratura.