“L’Officina del racconto” a Santa Margherita con tavoli tematici per ragazzi

Si sono svolti dal 16 al 18 luglio, i 3 tavoli tematici e interattivi organizzati all’interno del concorso per giovani autori “L’officina del racconto”.

Tre le tracce proposte agli studenti che hanno partecipato al bando di quest’anno. Tracce rispettivamente su Tomasi di Lampedusa, Elsa Morante e Danilo Dolci. Ne sono venuti fuori romanzi scritti dagli stessi studenti del luogo ma anche dei comuni del circondario.

Una quarantina i lavori presentati dai ragazzi e che sono stati sottoposti al vaglio di una giuria di qualità composta da esperti e scrittori, ma anche ad una votazione popolare online.

Il vincitore sarà premiato venerdì sera primo agosto, in una cerimonia che anticiperà di un giorno quella nel corso della quale sarà consegnato il premio letterario “Tomasi di Lampedusa”, che quest’anno la giuria ha assegnato al saggio di Alberto Anile e Maria Gabriella Giannice dal titolo “Operazione Gattopardo – Come Visconti trasformò un romanzo di destra in un successo di sinistra”, pubblicato da Feltrinelli.

Nel primo tavolo a palazzo Sant’Alessandro di Santa Margherita di Belice, è stata Veronica Pecoraino, figlia di Isabella Crescimanno di Capodarso, ultima Tomasi in linea parentale dell’autore de “Il Gattopardo”, scomparsa nel 2015.

“Venire a Santa Margherita di Belìce – ha detto Veronica Pecoraino – è stata una grande emozione per me. Mi ha colpito la condivisione e la bellezza di donne forti, decise narranti, che hanno attraversato le parole scritte da Giuseppe Tomasi di Lampedusa, l’uomo scrittore, con i suoi occhi malinconici e sognanti, anima della nostra difficile e travagliata, ma molto amata Sicilia. Mamma (Isabella Crescimanno di Capodarso, discendente diretta di Tomasi, lo zio Peppino Tomasi, misterioso e taciturno, con sigaretta intento a scrivere e spiato dai nipoti) mi raccontava di lui per estati intere, sedute davanti a una vecchia amaca legata da due querce secolari nella casa di campagna. Le voci dei ragazzi adolescenti della scuola, impegnate e genuine, narranti di brevi racconti sulla loro vita e sul rapporto con i nonni, sono state spunto di grande di riflessione umana perché il futuro è fatto di memoria che va raccontata”.

Gli altri autori delle tavole rotonde sono stati Maria Antonietta Ferraloro, Bernardina Rago, Rosita Manuguerra e Amico Dolci.

Mette a soqquadro aree esterne all’ospedale di Sciacca, bloccato da polizia e carabinieri

Un saccense di 28 anni che già in passato è stato protagonista di azioni che hanno determinato preoccupazione in città, soprattutto tra i commercianti, è stato bloccato da polizia e carabinieri all’ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca dove ha messo a soqquadro alcune aree esterne alla struttura.

E’ stato arrestato e trasferito nella casa circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto, per evasioni commesse fra il 28 luglio e l’8 agosto del 2019, per scontare 10 mesi di reclusione.

A seguito della revoca del decreto di sospensione dell’ordine di carcerazione è scattato il trasferimento a Barcellona Pozzo di Gotto dove la casa circondariale ha un reparto di articolazione per la tutela della salute mentale.

Due giovanissimi violinisti della “Scaturro” ammessi al Conservatorio Toscanini di Ribera

Entrambi hanno terminato l’ultimo anno della scuola media “Ignazio Scaturro” di Sciacca dove ad inizio del percorso hanno avuto la possibilità di approcciarsi ad uno strumento musicale. Sia per Asia Tortorici, 14 anni che per Jonathan Pecoraro, 13 anni, e’ così nata una forte passione per il violino che adesso, ha aperto le porte del Conservatorio ad Alta formazione musicale “Arturo Toscanini” di Ribera, una vera eccellenza del territorio.

Entrambi in questi anni, sono stati seguiti dal professore Nicolò Lipari, docente di strumento musicale violino della scuola media Scaturro.

I due ragazzini hanno affrontato l’esame di ammissione dinnanzi la commissione del Conservatorio, lo scorso 14 luglio superando brillantemente il test che da’ accesso alla scuola musicale di Ribera che inizieranno a frequentare dal prossimo anno accademico.

Asia e Jonathan proseguiranno i loro studi di approfondimento dello strumento musicale che gia’ amano particolarmente per le emozioni che riesce a trasmettere.

Pacefest, al via nuova edizione del festival a Caltabellotta

La villa comunale di Caltabellotta diventera’ nuovamente per quattro giorni il cuore pulsante della nuova edizione del festival, al via il 31 agosto. che invita a guardare oltre il silenzio.

Talk, libri, teatro, documentari, musica, poesia, osservazione di stelle e pianeti, laboratori per bambini: quattro giorni intensi, ricchi di contenuti, emozioni e confronto.

Il tema 2025 è “Oltre il silenzio”:
uno spazio di parola e ascolto dove si parlerà di giustizia, memoria, diritti, migrazioni, acqua pubblica, amore e verità.
Con ospiti di rilievo nazionale: giornalisti, musicisti, scrittori, attori, testimoni.

Un programma ricco e intenso, totalmente free che prevede nelle quattro giornate incontri con grandi autori e giornalisti, spettacoli teatrali e monologhi intensi, musica live e performance poetiche e il
PaceFest Kids, con attività educative e divertenti per i più piccoli.

Un festival che unisce pensiero critico, bellezza e impegno civile.

Gli appuntamenti inizieranno tutte le sere dalle 19,30 a Caltabellotta.

Il pm chiede 13 anni per saccense accusato di violenza sessuale sulla nipote, lui respinge le accuse

Il pubblico ministero, Alberto Gaiatto, ha chiesto la condanna a 13 anni di reclusione per un commerciante di Sciacca di 55 anni accusato di avere fatto assumere droga e alcol alla nipote compiendo con la stessa atti sessuali. Lui si proclama innocente, ha reso dichiarazioni in aula e il suo difensore, l’avvocato Calogero Santangelo, avanzato richiesta di assoluzione.

Il Tribunale di Sciacca, in composizione collegiale (presidente Antonio Tricoli) deciderà il 15 ottobre 2025 dopo eventuali repliche. Per l’accusa tra il 2015 e gennaio del 2016 il commerciante avrebbe anche favorito il consumo di eroina da parte della giovane che avrebbe poi costretto a subire rapporti sessuali.

Al commerciante viene contestata anche la cessione di sostanze stupefacenti alla nipote e a un’altra donna e pure l’accusa di avere costretto quest’ultima a subire un rapporto sessuale nel maggio del 2016.

L’imputato, sottoponendosi anche ad interrogatorio in aula, ha sempre respinto le accuse. Avrebbe detto di avere aiutato economicamente la nipote, ma nient’altro. Per quanto riguarda l’altra donna avrebbe detto di avere avuto una relazione con la stessa, ma nessuna violenza sessuale.

La linea difensiva è quella che non c’è mai stata alcuna violenza sessuale e che il commerciante non ha mai fatto assumere sostanze stupefacenti o alcol alla nipote né ceduto droga ad alcuno. Il 15 ottobre 2025 la sentenza.

Nella foto, il difensore dell’imputato, l’avvocato Calogero Santangelo

Criticità presso l’ospedale “Fratelli Parlapiano”, Capodieci replica ai rilievi della Dc

Nel recepire costantemente gli input e le sollecitazioni provenienti da enti e associazioni del territorio che mirano a migliorare gli standard dell’efficienza sanitaria in provincia, il direttore generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento, Giuseppe Capodieci, interviene a margine dei rilievi sollevati, a mezzo stampa, dalla DC di Ribera con alcuni chiarimenti in merito.

“Le considerazioni espresse – dice Capodieci – riguardano alcune problematiche insistenti presso l’ospedale ‘Fratelli Parlapiano’ ben note alla direzione strategica ASP e ci offrono l’opportunità di chiarire alcuni aspetti alla cittadinanza del comprensorio.

Provando ad andare con ordine, vorrei subito dire che, per quanto concerne la carenza di dirigenti farmacisti presso il nosocomio crispino, l’Azienda ha già avviato una selezione pubblica per il reclutamento di sei nuovi professionisti, due dei quali, a procedure ultimate, saranno proprio impiegati presso gli ospedali riuniti di Sciacca e Ribera.

Nelle more, va precisato che è già attiva una recente disposizione di servizio, a firma del Direttore del Dipartimento del Farmaco Giuseppe Bellavia, che, razionalizzando le risorse attualmente disponibili, prevede la presenza di due dirigenti farmacisti a scavalco tra Sciacca e Ribera. Per quanto riguarda gli asseriti disservizi imputabili alla carenza di personale presso il Laboratorio di analisi dell’ospedale di Ribera, di concerto con quanto ribadito dal direttore dell’Unità di Patologia Clinica, Giuseppe Friscia, va precisato che il modello organizzativo del laboratori dei riuniti ospedali di Sciacca e Ribera prevede una turnazione di personale tecnico in guardia attiva h12 dal lunedì al sabato con copertura dei restanti turni notturni e festivi tramite pronta disponibilità.

Questa organizzazione, sia pure in correlazione con la difficoltà di reclutare nuovo personale per la notoria indisponibilità, è comunque efficiente in quanto il tecnico di laboratorio risulta pienamente in grado di assicurare tempestività e appropriatezza operativa nell’esecuzione dei test diagnostici.

Inoltre, la validazione via remoto h24 da parte del personale dirigente chiude efficacemente il processo.

Nondimeno – continua il direttore Capodieci riportando anche le considerazioni del dottor Friscia – tutto è migliorabile e, anche grazie alle osservazioni appena ricevute, abbiamo deciso di disporre l’invio di un dirigente medico presso il laboratorio di Ribera a partire da lunedì prossimo per valutare ogni possibile implementazione operativa. Senza dilungarmi ulteriormente – conclude Capodieci – vorrei infine pronunciarmi in merito alle dotazioni strumentali radiologiche a Ribera e a Sciacca.

L’Azienda, per ciò che concerne il riunito radiologico di Ribera, ha avviato l’iter per l’individuazione delle coperture finanziarie ed il conseguente acquisto di un nuovo apparato in grado di sostituire quello esistente.

Discorso diverso riguarda la Tac, già disponibile, ma la cui collocazione e messa a regime potrà avvenire, per specifiche indicazioni tecniche, solo dopo il completamento degli interventi e delle verifiche antisismiche che sono in fase di chiusura presso l’ospedale Fratelli Parlapiano”


Dimino: “Per la crisi irrigua Barbagallo ascolti anche noi oltre a Ribera”

Un incontro operativo urgente sul progetto per il riutilizzo delle acque reflue del depuratore di Sciacca. E’ quanto chiede l’assessore comunale Francesco Dimino in una lettera ufficiale all’assessore regionale all’Agricoltura Antony Barbagallo.

L’assessore di Sciacca fa riferimento ai 180 litri al secondo di acqua trattata che ogni giorno finisce a mare, mentre le aziende agricole chiudono i rubinetti e, in alcuni casi, anche le attività.

“Intorno a noi – scrive l’amministratore all’assessore regionale – campi un tempo verdi come quelli di contrada Surriano oggi sembrano il deserto. Il progetto, se attuato, potrebbe servire un ampio bacino irriguo che coinvolge i comuni di Sciacca, Menfi, Santa Margherita, Sambuca, Partanna e Castelvetrano. Ho chiesto che si convochi subito un tavolo tecnico con AICA, Consorzio di Bonifica Agrigento 3 e ASP, per avviare una valutazione concreta e rapida sulla fattibilità tecnico-sanitaria del riutilizzo di questa risorsa preziosa”.

Dimino poi accenna alla riunione in programma tra l’assessore e i rappresentanti del comprensorio riberese: “Fa piacere – afferma – sapere che il comprensorio riberese sarà ricevuto a breve dall’Assessore Barbagallo. Ma anche il nostro comprensorio, che attraversa una crisi agricola altrettanto profonda, ha bisogno di essere ascoltato. Sciacca e i suoi agricoltori non possono restare indietro”.

Dimino poi riferisce che è in corso la progettazione per riattivare il sistema di sollevamento dal fiume Belice, che attualmente ha una portata di 300 litri al secondo.

“Una notizia positiva – aggiunge – ma che non basta da sola a salvare una stagione ormai compromessa. A complicare tutto ci si mettono anche i nuovi dazi imposti dal governo Trump, che rischiano di colpire duramente l’export di prodotti agricoli siciliani verso gli Stati Uniti. Non possiamo permetterci di perdere anche questa sponda di mercato per colpa di un’Europa incapace di reagire. In un momento così delicato – conclude – resistere davanti ai potenti e davanti all’inerzia è un dovere. Per questo continuerò a battermi, con il sindaco e con l’intera amministrazione, per difendere il futuro agricolo del nostro territorio” .

Aica senza Cda, Cartello Sociale: “Ora basta”

Il cartello sociale esprime profonda amarezza per la situazione di stallo in cui versa AICA, l’Azienda Idrica Comuni Agrigentini.

L’associazione denuncia l’incapacità, ormai strutturale, dell’azienda Consortile di superare il grave deficit di governance che affligge l’azienda.

“Una paralisi gestionale – scrive – che, se non affrontata con decisione e trasparenza, rischia di segnare la fine dell’esperienza della gestione pubblica del servizio idrico integrato nella provincia di Agrigento. Un esito che sarebbe inaccettabile per le comunità locali e per tutti coloro che hanno creduto e continuano a credere nella gestione pubblica dell’acqua come bene comune.
Continuiamo a credere in una sana politica che essendo espressione democratica del popolo, delle preoccupazioni e problemi del popolo si fa carico.
Di fronte alle incertezze di questa nostra classe politica, alle continue proroghe e all’assenza di soluzioni concrete, il cartello sociale continua ad essere sollecitato dai cittadini comuni per una nuova mobilitazione pubblica.
Sono infatti proprio loro — le famiglie, i lavoratori, gli utenti — a rischiare di pagare il prezzo più alto per questa crisi protratta e ingiustificabile”.

L’avviso pubblico per la ricerca del personale e’ scaduto da dieci giorni. I sindaci avrebbero dovuto gia’ convocare l’assemblea e nominare la nuova governance, cosa che non è avvenuta.

“Il tempo delle titubanze – affermano – o peggio dei continui giochi politici è scaduto. Serve responsabilità, trasparenza e un immediato cambio di rotta. Il servizio idrico pubblico non può morire per inerzia”

Menfi, appello di Clemente ai giovani: “Sabato sera di divertimento, senza eccessi”

Sono trascorsi pochi giorni dall’aggressione di un giovane egiziano a Porto Paolo di Menfi e il sindaco, Vito Clemente, ha rivolto un appello ai giovani ad assumere comportamenti responsabili.

“Desidero rivolgere un appello sentito a tutti coloro che vivranno la serata a Porto Palo: divertitevi con responsabilità, rispettando le regole, gli altri e voi stessi.”

Così Clemente il quale ricorda che “Porto Palo è un luogo di bellezza e accoglienza e deve restare sicura, soprattutto per i nostri giovani. Collaboriamo tutti”.Il sindaco invita i titolari dei locali, per promuovere un clima di ordine e rispetto, ad attenersi scrupolosamente alle disposizioni vigenti: l’ordinanza che disciplina orari e modalità di svolgimento dei piccoli intrattenimenti musicali nei pubblici esercizi; l’ordinanza che vieta la vendita di bevande in bottiglie di vetro; la predisposizione di misure di prevenzione, con adeguata vigilanza privata proporzionata al numero di clienti presenti; il divieto assoluto di vendita di bevande alcoliche e superalcoliche ai minori.Il mancato rispetto di queste regole, annuncia il sindaco, comporterà nuovi provvedimenti con maggiori restrizioni.

Ai giovani il sindaco Clemente te ricorda che “la vera forza sta nella capacità di vivere il divertimento con intelligenza e rispetto”.

Alle famiglie l’invito ad “essere presenti, dialogare, accompagnare”.Ai ragazzi delle comunità vicine Clemente ricorda che “Menfi è una città ospitale, pronta ad accogliere chi vuole trascorrere le serate in modo sano”. Per chi ha altri intenti “non c’è posto, resti dove si trova, la sua presenza a Menfi non è gradita”.

Bagnaia in pole in Repubblica Ceca davanti a Marc Marquez

BRNO (REPUBBLICA CECA) (ITALPRESS) – Francesco Bagnaia (Ducati) in pole position nel Gran Premio di Repubblica Ceca, sul circuito di Brno, dodicesimo appuntamento del Mondiale di MotoGP. 1’52″303 il tempo del numero 63, che precede di 0″219 Marc Marquez. Scivolato a poche curve dal termine dell’ultimo time attack il leader del Mondiale, che ha mancato l’assalto finale al compagno di squadra.

“Essere in pole è bello, fare la Q1 è stato un piccolo vantaggio perchè ho capito come guidare nel giro secco – ha commentato a caldo l’ex iridato torinese – Il tempo in Q2 mi è piaciuto molto, sono riuscito ad uscire in un momento perfetto. Sono molto contento di essere riuscito a dare una pole al team. Abbiamo agito sul posteriore durante il Q2 e continueremo in quella direzione, anche se le gomme si consumano molto”.

“Ho perso un pò di concentrazione dopo aver visto la caduta di Zarco pochi metri più avanti. Sono comunque contento del tempo fatto nel primo tentativo. La gomma morbida garantisce solamente un giro, dobbiamo capire che gomma scegliere per la Sprint Race”, le parole di Marc Marquez. Completa la prima fila il francese Fabio Quartararo (Yamaha). Apre la seconda fila Marco Bezzecchi (Aprilia) davanti a Joan Mir (Honda) e Alex Fernandez (Aprilia). Seguono Acosta (Ktm), Alex Marquez (Ducati), Zarco (Honda), Miller (Yamaha), Bastianini (Ktm) e Martin (Aprilia).

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).