Non alle 18, quando il sole ancora picchiava forte, ma alle 21 della prima giornata di Ztl, il centro storico di Sciacca era deserto. Negozi chiusi, niente famiglie con bimbi nei passeggini, giovani, meno giovani a godersi la città. In giro non c’era nessuno.
Non è stato certo un buon inizio per la Ztl che, nonostante la buona volontà dell’amministrazione, che ha previsto tutti i servizi necessari, almeno in questa prima sera, di domenica, non ha avuto un buon risultato. E cosa sarà domani, lunedì, alle 18? E martedì alle 3 del mattino?
Stasera nessuno esprime giudizi. Si valuta sulla base di quello che si è visto e che viene dimostrato dal filmato che pubblichiamo. Una riflessione sugli orari, probabilmente, va fatta non chiudendo ad eventuali modifiche. E, soprattutto, non slegando la Ztl dagli eventi in centro storico. Altrimenti, la gente resta a casa in balcone o va nelle zone balneari.
Ci sono tanti stop e tante ripartenze nella storia di Italfood, pescheria dello Stazzone di Ezia Certa. Per ben due volte ha subito ingenti danni a causa delle alluvioni che hanno colpito Sciacca.
L’ultimo stop è durato ben tredici mesi. “Non e’ stato semplice – ha raccontato Ezia Certa, ma ogni volta ho guardato i miei figli e ho trovato il modo di andare avanti. Amiamo ciò che facciamo e questo e’ stato determinante per ripartire. Ora non e’ più solo una pescheria, ma un luogo dove venire e poter immediatamente degustare il pesce che vedi fresco e dove poter fare un aperitivo”.
Un pensiero e un incoraggiamento di Ezia Certa e’ andato poi a Ignazio Marino, il ristoratore che quindici giorni fa, ha perso il ristorante di famiglia “Al Porticello” per un incendio.
Tutto pronto a Sciacca per l’avvio della nuova Zona a traffico limitato che scatterà da oggi pomeriggio.
Come era stato anticipato dal vice comandante della polizia municipale, Salvino Navarra per migliorare la viabilità e individuare piu’ aree di parcheggio, e’ stato istituito il divieto di accesso al viale delle Terme e via Agatocle che diventerà un anello a senso unico.
Questo permettera’ di istituire più stalli per le auto nel viale delle Terme con pagamento libero e gratuito.
In queste ore, è stata gia’ collocata la nuova segnaletica stradale che disciplinerà la nuova viabilità.
L’ordinanza in vigore da oggi e’ possibile scaricarla adesso:
Oggi, domenica 30 giugno 2024, l’associazione Algea, in collaborazione con il Comune di Lucca Sicula, ha inaugurato una panchina nell’ambito del progetto “Io esisto”.
Scopo dell’iniziativa sensibilizzare e far conoscere la malattia della fibromalgia e del dolore cronico. Una malattia ancora poco conosciuta che colpisce l’apparato muscolo-scheletrico. A soffrirne sono principalmente le donne e i dolori sono spesso invalidanti.
La panchina, di colore viola, è stata collocata presso Piazza Vittoria nel comune di Lucca Sicula. All’evento presenti i sindaci dei comuni di Lucca Sicula, Burgio, Villafranca Sicula, Cianciana, San Biagio Platani, il presidente Algea Sicilia Ines Sutera e vari componenti della giunta comunale. Anche in questi comuni presto si inaugurerà le panchina viola. Particolarmente soddisfatto il sindaco di Lucca Sicula, Salvatore Dazzo.
Hanno voluto ricollocarle a mezzanotte, un orario insolito poiché l’atto vandalico e’ stato compiuto di notte.
Così ieri alla presenza dell’arciprete Don Alessandro Di Fede, dei rappresentanti dei Carabinieri e della Polizia Urbana, dell’Amministrazione e del Consiglio, si è svolta la cerimonia per il ripristino delle assi vandalizzate. In orario di punta, pressappoco lo stesso in cui, solo una settimana prima venivano divelte, il sindaco Vito Clemente ha ricollocato al loro posto le assi restaurate dai “Volontari Citazionisti Visionari”. Metaforicamente e simbolicamente si è voluto rispondere a un episodio di vandalismo con un estemporaneo ma autentico momento di poesia. Paola Signorile Greco e Maria Rizzo hanno letto per intero rispettivamente le poesie “Non si riposa il mare” di Maria Luisa Spaziani e “S’ode ancora il mare” di Salvatore Quasimodo. Proprio da queste sono tratte le citazioni scritte sulle assi divelte. Il professor Gioacchino Di Bella di Salemi ha letto la poesia scritta da lui di getto quando ha appreso tramite social dei fatti avvenuti a Porto Palo nella notte del 22 giugno. Maria Rizzo ha poi letto il post scritto da Mariangela Clemente e che ha ispirato la trasformazione di una semplice riparazione in una sorta, a sua volta, di citazione, ovvero nell’omaggio alla tecnica giapponese del kintsugi.
l sindaco Clemente ha raggiunto i locali maggiormente caratterizzati dalla movida giovanile e, interrompendo brevemente la musica, ha augurato ai presenti una serata e una estate di autentico e sano divertimento, raccontando in sintesi il dispiacere provato domenica scorsa ma principalmente la fiducia che ciò non avvenga più. I Volontari Citazionisti. Visionari, hanno infine regalato le bellissime miniature delle istallazioni di “Versi di mare fra i miei passi” a coloro che hanno donato durante la serata note di poesia, visioni, bellezza e sogno.
Il centro commerciale Forum di Palermo è stato invaso da migliaia di persone accorse per l’inaugurazione del negozio di New Martina, star delle cover e pellicole per smartphone, con oltre 8 milioni di follower su Tik Tok.
L’evento, previsto per le 16, ha visto la formazione di una lunga fila già a partire dalle 12:30. Una folla composta principalmente da giovanissimi, tra gli 8 e i 15 anni, accompagnati dai genitori, si è radunata per incontrare la loro beniamina e acquistare i prodotti del suo nuovo negozio.
La gamma di articoli disponibili include cover, accessori e pellicole per smartphone, arricchiti da glitter, effetti reflex e a specchio, elementi che fanno impazzire i giovani seguaci del l’influencer. L’apertura è stata caratterizzata da selfie, cori da stadio e lacrime di gioia, sia da parte dell’influencer sia dei suoi piccoli fan, sfiniti dalla stanchezza e dalla calca.
Carmen Fiorito, in arte New Martina, 25 anni, originaria di Napoli, ha iniziato la sua carriera sui social per promuovere il negozio di telefonia di famiglia, situato in vico Ferrovia nel capoluogo campano. L’attività è esplosa dopo la pandemia, quando Carmen ha deciso di produrre fino a 50 video al giorno, promuovendo pellicole e cover per telefoni. Questa strategia vincente le ha fruttato milioni di visualizzazioni, trasformandola in un’imprenditrice di successo con un fatturato di milioni di euro.
Quello di Palermo è il terzo punto vendita fisico in tutta Italia. La popolarità di Carmen è stata alimentata dai suoi TikTok, spesso realizzati con la tecnica dell’Asmr, senza parlato, ma basati sull’ascolto di suoni in associazione alle immagini.
Il salvataggio di una tartaruga marina, affettuosamente chiamata Giovanna, ha mobilitato una rete di volontari del Wwf. La storia ha inizio una notte di maggio, quando Dylan Pelletti, volontario del Progetto Tartarughe Wwf, riceve una richiesta d’aiuto per una tartaruga marina in difficoltà a Triscina di Castelvetrano.
Giuseppe Pizzo, che ha trovato la tartaruga con una lenza che fuoriusciva dalla bocca, non poteva muoversi. Tuttavia, Dylan Pelletti, storico volontario del Wwf, si trovava in Austria e ha dovuto cercare un altro volontario disponibile.
La Staffetta dei Volontari
La disponibilità è arrivata da Mirco Martinelli, un volontario genovese che si trovava in Sicilia, fino a Menfi. Qui, il presidente dell’Area Mediterranea del Wwf, Giuseppe Mazzotta, ha preso in carico la tartaruga, portandola al Centro Recupero Tartarughe Marine di Cattolica Eraclea. La tartaruga è stata consegnata a Silvia Grandis, volontaria del centro, che ha accolto Giovanna per il ricovero.
L’Operazione e la Riabilitazione
Giovanna, una giovane Caretta caretta di circa 4 anni, è stata operata per l’estrazione dell’amo dallo stomaco. Dopo più di un mese di cure, era finalmente pronta per essere liberata. Si è deciso di effettuare la liberazione da Porto palo di Menfi, evitando clamore e folle per rispettare la tranquillità dell’animale. I volontari del Wwf e dell’associazione Caretta caretta di Lampedusa, che gestisce il centro di Cattolica Eraclea, hanno collaborato per garantire un rilascio discreto.
LoLa Liberazione in Mare
Con l’approvazione del Comandante della Guardia Costiera di Sciacca, tenente di vascello Biagio Cianciolo, e di Daniela Freggi, presidente dell’associazione che gestisce la struttura di Cattolica Eraclea, Giovanna è stata portata al largo su una barca. La responsabile del Wwf di Menfi, Antonella Graffeo, insieme ad alcuni volontari, presenti alla liberazione. A bordo della barca di Vincenzo Darbisi, la tartaruga è stata finalmente liberata in mare aperto.
Rispettare la Natura
Il Wwf ha voluto evitare di trasformare la liberazione in uno spettacolo, sottolineando l’importanza di rispettare questi animali. Ringraziamenti speciali sono stati rivolti a Domizia Scalisi, Alessia Gariti, Calogero Milazzo e Nino Campo, che con un’altra barca hanno documentato l’evento con foto e filmati.
Pesantissimo bilancio di un incidente verificatosi questa notte lungo viale Dune a San Leone. Un giovane di Favara e’ morto e altri tre sono rimasti feriti.
Il giovane e’ stato immediatamente soccorso e trasferito al San Giovanni di Dio di Agrigento dove e’ spirato subito dopo il suo arrivo.
Anche gli altri tre giovani feriti di 24, 28 e 32 anni, sono stati portati all’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, due in codice rosso.
Tutta da chiarire la dinamica del sinistro con lo scontro tra i due scooter. A ricostruirla i carabinieri della sezione Radiomobile della Compagnia di Agrigento.
La salma è stata sequestrata su disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente. La Procura della Repubblica di Agrigento ha aperto un’inchiesta si due mezzi sono stati posti sotto sequestro.
Sono stati emessi due provvedimenti di fermo di indiziato di delitto dalla Procura della Repubblica di Agrigento e dalla Procura dei minorenni di Palermo, nei confronti di due cittadini egiziani sbarcati a Lampedusa il 17 giugno scorso.
I due egiziani avrebbero compiuto atti diretti a procurare illegalmente l’ingresso nel territorio nazionale di 54 migranti, per la maggior parte di nazionalità pakistana e del Bangladesh, per trarne profitto anche indiretto.
Inoltre, avrebbero condotto, governato e tracciato la rotta alla guida di un’imbarcazione inadatta ad effettuare la traversata e senza condizioni di sicurezza esponendo le persone a pericolo per la loro vita o per la loro incolumità. Avrebbero poi cagionato la morte per asfissia, di dieci persone di nazionalità bengalese che si trovavano all’interno della stiva dell’imbarcazione e lesioni ad altri migranti. I fatti contestati sono avvenuti in acque internazionali, a circa 47 miglia nautiche a sud di Lampedusa. E’ stata la nave ong Nadir a intercettare la barca in legno di circa 10 metri con a bordo i 54 migranti e le 10 salme presenti all’interno della stiva dell’imbarcazione.
I 54 migranti sono stati soccorsi e trasferiti a Lampedusa dalla motovedetta della Guardia Costiera , mentre l’imbarcazione intercettata con le 10 salme presenti in stiva è stata trainata, sino a Lampedusa, dalla Nave Ong Nadir.
L’attività di indagine e’ stata condotta nell’Hotspot di Lampedusa dallo SCO, dalla SISCO di Palermo e dalla Squadra Mobile di Agrigento, attraverso l’audizione di tutti i migranti sbarcati, ha consentito di ricostruire le fasi della traversata in mare dalle coste libiche a quelle italiane, acquisendo i gravi elementi indiziari a carico dei due soggetti destinatari della misura restrittiva .
I due avrebbero condotto l’imbarcazione, tenendosi in contatto, al momento dell’imbarco, con i trafficanti che operano sulle coste di Zuhar. In particolare, il minore avrebbe curato le operazioni di imbarco dei migranti, regolando l’ingresso e l’uscita degli stessi dalla stiva dell’imbarcazione e avrebbe pure impedito l’uscita dalla stiva dei soggetti minacciandoli con un coltello a serramanico.
I margheritesi Massimiliano Lo Manno, di 36 anni, e Giuseppina Bilello, di 34, sono stati assolti dal giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Sciacca, Stefano Zammuto, al termine del processo, celebrato con il rito abbreviato, dall’accusa di avere reso dichiarazioni false, in concorso tra loro, al fine di ottenere il beneficio economico del reddito di cittadinanza.
In particolare, in particolare con istanza per l’ottenimento della misura presentata da La Manno a firma della Bilello indicante, tra i dati, il numero dei componenti del nucleo familiare, erano accusati di avere omesso di comunicare nei 60 giorni previsti la variazione dei componenti del nucleo rilevante ai fini della riduzione del beneficio, conseguendo indebitamente il beneficio per un totale di 10 mila euro per mensilità a cavallo tra il 2020 e il 2022.
Il giudice non ha accolto la tesi dell’accusa, che chiedeva la condanna, assolvendo i due imputati come sollecitato dal loro difensore, l’avvocato Antonino Augello, per il quale la mancata comunicazione della variazione familiare non concretizza l’ipotesi del reato contestato e non può determinare la revoca del beneficio del reddito di cittadinanza.