Pacefest, al via nuova edizione del festival a Caltabellotta

La villa comunale di Caltabellotta diventera’ nuovamente per quattro giorni il cuore pulsante della nuova edizione del festival, al via il 31 agosto. che invita a guardare oltre il silenzio.

Talk, libri, teatro, documentari, musica, poesia, osservazione di stelle e pianeti, laboratori per bambini: quattro giorni intensi, ricchi di contenuti, emozioni e confronto.

Il tema 2025 è “Oltre il silenzio”:
uno spazio di parola e ascolto dove si parlerà di giustizia, memoria, diritti, migrazioni, acqua pubblica, amore e verità.
Con ospiti di rilievo nazionale: giornalisti, musicisti, scrittori, attori, testimoni.

Un programma ricco e intenso, totalmente free che prevede nelle quattro giornate incontri con grandi autori e giornalisti, spettacoli teatrali e monologhi intensi, musica live e performance poetiche e il
PaceFest Kids, con attività educative e divertenti per i più piccoli.

Un festival che unisce pensiero critico, bellezza e impegno civile.

Gli appuntamenti inizieranno tutte le sere dalle 19,30 a Caltabellotta.

Il pm chiede 13 anni per saccense accusato di violenza sessuale sulla nipote, lui respinge le accuse

Il pubblico ministero, Alberto Gaiatto, ha chiesto la condanna a 13 anni di reclusione per un commerciante di Sciacca di 55 anni accusato di avere fatto assumere droga e alcol alla nipote compiendo con la stessa atti sessuali. Lui si proclama innocente, ha reso dichiarazioni in aula e il suo difensore, l’avvocato Calogero Santangelo, avanzato richiesta di assoluzione.

Il Tribunale di Sciacca, in composizione collegiale (presidente Antonio Tricoli) deciderà il 15 ottobre 2025 dopo eventuali repliche. Per l’accusa tra il 2015 e gennaio del 2016 il commerciante avrebbe anche favorito il consumo di eroina da parte della giovane che avrebbe poi costretto a subire rapporti sessuali.

Al commerciante viene contestata anche la cessione di sostanze stupefacenti alla nipote e a un’altra donna e pure l’accusa di avere costretto quest’ultima a subire un rapporto sessuale nel maggio del 2016.

L’imputato, sottoponendosi anche ad interrogatorio in aula, ha sempre respinto le accuse. Avrebbe detto di avere aiutato economicamente la nipote, ma nient’altro. Per quanto riguarda l’altra donna avrebbe detto di avere avuto una relazione con la stessa, ma nessuna violenza sessuale.

La linea difensiva è quella che non c’è mai stata alcuna violenza sessuale e che il commerciante non ha mai fatto assumere sostanze stupefacenti o alcol alla nipote né ceduto droga ad alcuno. Il 15 ottobre 2025 la sentenza.

Nella foto, il difensore dell’imputato, l’avvocato Calogero Santangelo

Criticità presso l’ospedale “Fratelli Parlapiano”, Capodieci replica ai rilievi della Dc

Nel recepire costantemente gli input e le sollecitazioni provenienti da enti e associazioni del territorio che mirano a migliorare gli standard dell’efficienza sanitaria in provincia, il direttore generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento, Giuseppe Capodieci, interviene a margine dei rilievi sollevati, a mezzo stampa, dalla DC di Ribera con alcuni chiarimenti in merito.

“Le considerazioni espresse – dice Capodieci – riguardano alcune problematiche insistenti presso l’ospedale ‘Fratelli Parlapiano’ ben note alla direzione strategica ASP e ci offrono l’opportunità di chiarire alcuni aspetti alla cittadinanza del comprensorio.

Provando ad andare con ordine, vorrei subito dire che, per quanto concerne la carenza di dirigenti farmacisti presso il nosocomio crispino, l’Azienda ha già avviato una selezione pubblica per il reclutamento di sei nuovi professionisti, due dei quali, a procedure ultimate, saranno proprio impiegati presso gli ospedali riuniti di Sciacca e Ribera.

Nelle more, va precisato che è già attiva una recente disposizione di servizio, a firma del Direttore del Dipartimento del Farmaco Giuseppe Bellavia, che, razionalizzando le risorse attualmente disponibili, prevede la presenza di due dirigenti farmacisti a scavalco tra Sciacca e Ribera. Per quanto riguarda gli asseriti disservizi imputabili alla carenza di personale presso il Laboratorio di analisi dell’ospedale di Ribera, di concerto con quanto ribadito dal direttore dell’Unità di Patologia Clinica, Giuseppe Friscia, va precisato che il modello organizzativo del laboratori dei riuniti ospedali di Sciacca e Ribera prevede una turnazione di personale tecnico in guardia attiva h12 dal lunedì al sabato con copertura dei restanti turni notturni e festivi tramite pronta disponibilità.

Questa organizzazione, sia pure in correlazione con la difficoltà di reclutare nuovo personale per la notoria indisponibilità, è comunque efficiente in quanto il tecnico di laboratorio risulta pienamente in grado di assicurare tempestività e appropriatezza operativa nell’esecuzione dei test diagnostici.

Inoltre, la validazione via remoto h24 da parte del personale dirigente chiude efficacemente il processo.

Nondimeno – continua il direttore Capodieci riportando anche le considerazioni del dottor Friscia – tutto è migliorabile e, anche grazie alle osservazioni appena ricevute, abbiamo deciso di disporre l’invio di un dirigente medico presso il laboratorio di Ribera a partire da lunedì prossimo per valutare ogni possibile implementazione operativa. Senza dilungarmi ulteriormente – conclude Capodieci – vorrei infine pronunciarmi in merito alle dotazioni strumentali radiologiche a Ribera e a Sciacca.

L’Azienda, per ciò che concerne il riunito radiologico di Ribera, ha avviato l’iter per l’individuazione delle coperture finanziarie ed il conseguente acquisto di un nuovo apparato in grado di sostituire quello esistente.

Discorso diverso riguarda la Tac, già disponibile, ma la cui collocazione e messa a regime potrà avvenire, per specifiche indicazioni tecniche, solo dopo il completamento degli interventi e delle verifiche antisismiche che sono in fase di chiusura presso l’ospedale Fratelli Parlapiano”


Dimino: “Per la crisi irrigua Barbagallo ascolti anche noi oltre a Ribera”

Un incontro operativo urgente sul progetto per il riutilizzo delle acque reflue del depuratore di Sciacca. E’ quanto chiede l’assessore comunale Francesco Dimino in una lettera ufficiale all’assessore regionale all’Agricoltura Antony Barbagallo.

L’assessore di Sciacca fa riferimento ai 180 litri al secondo di acqua trattata che ogni giorno finisce a mare, mentre le aziende agricole chiudono i rubinetti e, in alcuni casi, anche le attività.

“Intorno a noi – scrive l’amministratore all’assessore regionale – campi un tempo verdi come quelli di contrada Surriano oggi sembrano il deserto. Il progetto, se attuato, potrebbe servire un ampio bacino irriguo che coinvolge i comuni di Sciacca, Menfi, Santa Margherita, Sambuca, Partanna e Castelvetrano. Ho chiesto che si convochi subito un tavolo tecnico con AICA, Consorzio di Bonifica Agrigento 3 e ASP, per avviare una valutazione concreta e rapida sulla fattibilità tecnico-sanitaria del riutilizzo di questa risorsa preziosa”.

Dimino poi accenna alla riunione in programma tra l’assessore e i rappresentanti del comprensorio riberese: “Fa piacere – afferma – sapere che il comprensorio riberese sarà ricevuto a breve dall’Assessore Barbagallo. Ma anche il nostro comprensorio, che attraversa una crisi agricola altrettanto profonda, ha bisogno di essere ascoltato. Sciacca e i suoi agricoltori non possono restare indietro”.

Dimino poi riferisce che è in corso la progettazione per riattivare il sistema di sollevamento dal fiume Belice, che attualmente ha una portata di 300 litri al secondo.

“Una notizia positiva – aggiunge – ma che non basta da sola a salvare una stagione ormai compromessa. A complicare tutto ci si mettono anche i nuovi dazi imposti dal governo Trump, che rischiano di colpire duramente l’export di prodotti agricoli siciliani verso gli Stati Uniti. Non possiamo permetterci di perdere anche questa sponda di mercato per colpa di un’Europa incapace di reagire. In un momento così delicato – conclude – resistere davanti ai potenti e davanti all’inerzia è un dovere. Per questo continuerò a battermi, con il sindaco e con l’intera amministrazione, per difendere il futuro agricolo del nostro territorio” .

Aica senza Cda, Cartello Sociale: “Ora basta”

Il cartello sociale esprime profonda amarezza per la situazione di stallo in cui versa AICA, l’Azienda Idrica Comuni Agrigentini.

L’associazione denuncia l’incapacità, ormai strutturale, dell’azienda Consortile di superare il grave deficit di governance che affligge l’azienda.

“Una paralisi gestionale – scrive – che, se non affrontata con decisione e trasparenza, rischia di segnare la fine dell’esperienza della gestione pubblica del servizio idrico integrato nella provincia di Agrigento. Un esito che sarebbe inaccettabile per le comunità locali e per tutti coloro che hanno creduto e continuano a credere nella gestione pubblica dell’acqua come bene comune.
Continuiamo a credere in una sana politica che essendo espressione democratica del popolo, delle preoccupazioni e problemi del popolo si fa carico.
Di fronte alle incertezze di questa nostra classe politica, alle continue proroghe e all’assenza di soluzioni concrete, il cartello sociale continua ad essere sollecitato dai cittadini comuni per una nuova mobilitazione pubblica.
Sono infatti proprio loro — le famiglie, i lavoratori, gli utenti — a rischiare di pagare il prezzo più alto per questa crisi protratta e ingiustificabile”.

L’avviso pubblico per la ricerca del personale e’ scaduto da dieci giorni. I sindaci avrebbero dovuto gia’ convocare l’assemblea e nominare la nuova governance, cosa che non è avvenuta.

“Il tempo delle titubanze – affermano – o peggio dei continui giochi politici è scaduto. Serve responsabilità, trasparenza e un immediato cambio di rotta. Il servizio idrico pubblico non può morire per inerzia”

Menfi, appello di Clemente ai giovani: “Sabato sera di divertimento, senza eccessi”

Sono trascorsi pochi giorni dall’aggressione di un giovane egiziano a Porto Paolo di Menfi e il sindaco, Vito Clemente, ha rivolto un appello ai giovani ad assumere comportamenti responsabili.

“Desidero rivolgere un appello sentito a tutti coloro che vivranno la serata a Porto Palo: divertitevi con responsabilità, rispettando le regole, gli altri e voi stessi.”

Così Clemente il quale ricorda che “Porto Palo è un luogo di bellezza e accoglienza e deve restare sicura, soprattutto per i nostri giovani. Collaboriamo tutti”.Il sindaco invita i titolari dei locali, per promuovere un clima di ordine e rispetto, ad attenersi scrupolosamente alle disposizioni vigenti: l’ordinanza che disciplina orari e modalità di svolgimento dei piccoli intrattenimenti musicali nei pubblici esercizi; l’ordinanza che vieta la vendita di bevande in bottiglie di vetro; la predisposizione di misure di prevenzione, con adeguata vigilanza privata proporzionata al numero di clienti presenti; il divieto assoluto di vendita di bevande alcoliche e superalcoliche ai minori.Il mancato rispetto di queste regole, annuncia il sindaco, comporterà nuovi provvedimenti con maggiori restrizioni.

Ai giovani il sindaco Clemente te ricorda che “la vera forza sta nella capacità di vivere il divertimento con intelligenza e rispetto”.

Alle famiglie l’invito ad “essere presenti, dialogare, accompagnare”.Ai ragazzi delle comunità vicine Clemente ricorda che “Menfi è una città ospitale, pronta ad accogliere chi vuole trascorrere le serate in modo sano”. Per chi ha altri intenti “non c’è posto, resti dove si trova, la sua presenza a Menfi non è gradita”.

Bagnaia in pole in Repubblica Ceca davanti a Marc Marquez

BRNO (REPUBBLICA CECA) (ITALPRESS) – Francesco Bagnaia (Ducati) in pole position nel Gran Premio di Repubblica Ceca, sul circuito di Brno, dodicesimo appuntamento del Mondiale di MotoGP. 1’52″303 il tempo del numero 63, che precede di 0″219 Marc Marquez. Scivolato a poche curve dal termine dell’ultimo time attack il leader del Mondiale, che ha mancato l’assalto finale al compagno di squadra.

“Essere in pole è bello, fare la Q1 è stato un piccolo vantaggio perchè ho capito come guidare nel giro secco – ha commentato a caldo l’ex iridato torinese – Il tempo in Q2 mi è piaciuto molto, sono riuscito ad uscire in un momento perfetto. Sono molto contento di essere riuscito a dare una pole al team. Abbiamo agito sul posteriore durante il Q2 e continueremo in quella direzione, anche se le gomme si consumano molto”.

“Ho perso un pò di concentrazione dopo aver visto la caduta di Zarco pochi metri più avanti. Sono comunque contento del tempo fatto nel primo tentativo. La gomma morbida garantisce solamente un giro, dobbiamo capire che gomma scegliere per la Sprint Race”, le parole di Marc Marquez. Completa la prima fila il francese Fabio Quartararo (Yamaha). Apre la seconda fila Marco Bezzecchi (Aprilia) davanti a Joan Mir (Honda) e Alex Fernandez (Aprilia). Seguono Acosta (Ktm), Alex Marquez (Ducati), Zarco (Honda), Miller (Yamaha), Bastianini (Ktm) e Martin (Aprilia).

– Foto IPA Agency –

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Intesa Sanpaolo Bank Slovenia sottoscrive mini-bond di Incom da 10 mln

MILANO (ITALPRESS) – Intesa Sanpaolo Bank Slovenia, parte della Divisione Banche Estere di Intesa Sanpaolo, ha realizzato la prima emissione di un mini-bond da parte di Incom, azienda slovena attiva nel settore della trasformazione alimentare e nota soprattutto per i suoi marchi di gelati: Leone, Jamaica, Al!ve.
“Si tratta del primo mini-bond mai emesso nel Paese, per un valore di 10 milioni di euro, nell’ambito dell’iniziativa strategica del Gruppo Intesa Sanpaolo volta a offrire alle PMI e alle grandi imprese un’alternativa efficace ai finanziamenti tradizionali, favorendone l’accesso ai mercati dei capitali e supportandone i percorsi di crescita – si legge in una nota -. Privredna Banka Zagreb, in qualità di arranger, e Banka Intesa Sanpaolo Slovenia, in qualità di investitore, hanno garantito un’esecuzione dell’operazione rapida, sicura e ben strutturata”.
“In Intesa Sanpaolo crediamo che sostenere la crescita delle imprese locali sia essenziale per costruire un’economia europea più competitiva e resiliente. Attraverso soluzioni finanziarie innovative come i mini-bond, diamo forza alle aziende per crescere, innovare ed espandersi oltre i confini. Questa operazione è un esempio concreto di come promuoviamo lo sviluppo sostenibile liberando capitale per la crescita reale”, ha dichiarato Paola Papanicolaou, responsabile della Divisione Banche Estere di Intesa Sanpaolo.
“Questa operazione rappresenta non solo un traguardo importante per la nostra banca, ma anche un segnale di fiducia nelle potenzialità delle imprese slovene”, ha aggiunto Luigi Fuzio, CEO di Intesa Sanpaolo Bank Slovenia.

– Foto ufficio stampa Intesa Sanpaolo –

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Via D’Amelio, Meloni “Esempio Borsellino continua a vivere ogni giorno”

ROMA (ITALPRESS) – “Oggi, a 33 anni dalla strage di via D’Amelio, ricordiamo Paolo Borsellino, un uomo che ha sacrificato la sua vita per la verità, per la giustizia, per l’Italia. Il suo esempio continua a vivere in chi ogni giorno, spesso lontano dai riflettori, combatte per un’Italia più giusta, libera dalle mafie, dal malaffare, dalla paura. Non c’è libertà senza giustizia, non c’è Stato senza legalità”. Così sui social la presidente del Consiglio, Girgia Meloni. “Ai tanti magistrati, forze dell’ordine e servitori dello Stato che hanno scelto il coraggio, anche a costo della vita, dobbiamo gratitudine e rispetto. Hanno tracciato una strada che non può essere dimenticata. Quel testimone è ancora saldo. E lo porteremo avanti ogni giorno, con rispetto, con determinazione, con amore per la nostra Nazione. In ricordo di Paolo Borsellino e di chi non ha mai chinato la testa”, conclude la premier.
(ITALPRESS).
-Foto: Palazzo Chigi-

Via D’Amelio, Mattarella “Il senso di riconoscenza è imperituro”

ROMA (ITALPRESS) – “La strage di via D’Amelio ha impresso un segno indelebile nella storia italiana. La morte di Paolo Borsellino e degli agenti della sua scorta – Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina – voluta dalla mafia per piegare le istituzioni democratiche, a meno di due mesi dall’attentato di Capaci, intendeva proseguire, in modo eversivo, il disegno della intimidazione e della paura. La democrazia è stata più forte. Gli assassini e i loro mandanti sono stati sconfitti e condannati.
In questo giorno di memoria, la commozione per le vite crudelmente spezzate e la vicinanza ai familiari delle vittime restano intense come trentatrè anni or sono. Il senso di riconoscenza verso quei servitori dello Stato che, con dedizione e sacrificio hanno combattuto il cancro mafioso, difendendo libertà e legalità, consentendo alla società di reagire, è imperituro”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Le vite di Paolo Borsellino e di Giovanni Falcone sono testimonianza e simbolo della dedizione dei magistrati alla causa della giustizia. Borsellino non si tirò indietro dal proprio lavoro dopo la strage di Capaci. Continuò ad andare avanti. Onorare la sua memoria vuol dire seguire la sua lezione di dignità e legalità e far sì che il suo messaggio raggiunga le generazioni più giovani”, conclude il capo dello Stato.
(ITALPRESS).
-Foto: Quirinale-