Il saccense Leon Santangelo al Trapani Calcio

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Leon Santangelo, giovane promessa del calcio saccense, ha firmato oggi, 10 luglio 2025, il suo primo tesseramento biennale con il Trapani Calcio, entrando ufficialmente a far parte della formazione Under 15 Nazionale.

Un traguardo prestigioso non solo per il giovane atleta, ma anche per tutta la comunità sportiva locale, in particolare per l’Asd FairPlaySciacca, che ha accompagnato Leon nel suo percorso di crescita tecnica e personale.

Un sogno che diventa realtà

Dopo anni di allenamenti, sacrifici e passione, Leon vede oggi realizzarsi il sogno di ogni giovane calciatore: indossare la maglia di una società professionistica. Con il Trapani Calcio, Santangelo avrà l’opportunità di confrontarsi con alcune delle migliori realtà del calcio giovanile italiano.

L’approdo al Trapani rappresenta un passo fondamentale nella carriera di Leon, che porterà con sé non solo talento e qualità tecniche, ma anche determinazione e spirito di sacrificio, elementi che lo hanno sempre contraddistinto fin dai primi calci al pallone.

Crescita sportiva e prospettive future

La firma di Leon Santangelo con il Trapani Calcio è un segnale forte: il talento locale può e deve essere valorizzato. Il ragazzo si inserisce così nel vivaio granata con l’obiettivo di crescere sotto tutti i punti di vista, migliorando costantemente e puntando a traguardi sempre più ambiziosi.

L’Asd FairPlaySciacca, che ha annunciato con orgoglio il passaggio di Leon al Trapani, sottolinea quanto questo risultato sia frutto di lavoro, impegno e collaborazione tra famiglie, istruttori e società. Un vero esempio di sportività e dedizione.

Leon Santangelo al Trapani Calcio è molto più di una semplice firma su un contratto: è un segnale di speranza per tanti giovani atleti del territorio che sognano di costruirsi un futuro nel calcio. Con il sostegno giusto, il talento può emergere e trovare spazio anche nei grandi scenari.

Bonus Casa 2025: obbligo di comunicazione all’ENEA per ottenere le detrazioni fiscali

È ufficialmente operativo il portale bonusfiscali.enea.it, dedicato alla trasmissione telematica dei dati relativi agli interventi edilizi e di efficientamento energetico che danno diritto alle detrazioni fiscali previste dal Bonus Casa e dall’Ecobonus 50%. A chiarirlo è la circolare n. 8/E dell’Agenzia delle Entrate, che ha definito le modalità e le scadenze previste per accedere ai benefici fiscali introdotti dalla Legge di Bilancio 2025.

Obbligo di comunicazione all’ENEA: chi riguarda e cosa fare

Tutti i contribuenti che hanno effettuato interventi edilizi tra gennaio e giugno 2025 – dalla sostituzione degli infissi alla ristrutturazione del bagno, passando per l’installazione di pompe di calore o impianti ibridi – sono tenuti a inviare una comunicazione tecnica all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori. Per gli interventi conclusi nei primi mesi dell’anno, il termine ultimo per l’invio è fissato al 29 settembre 2025.

L’adempimento riguarda anche il bonus casa al 50%, non solo l’ecobonus o il superbonus. La comunicazione, obbligatoria ai fini del controllo, include dati tecnici come la trasmittanza termica dei nuovi infissi, le potenze degli impianti e la tipologia di intervento eseguito. Non si tratta di un semplice modulo: errori nella compilazione o l’omissione degli allegati richiesti possono compromettere la possibilità di ottenere le detrazioni.

Detrazione non a rischio, ma attenzione alle verifiche

Secondo quanto chiarito dalla Cassazione, la mancata comunicazione all’ENEA non comporta automaticamente la perdita del diritto alla detrazione, se l’intervento è comunque ammissibile. Tuttavia, l’assenza della comunicazione può ostacolare i controlli fiscali e rendere più complessa l’eventuale verifica da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Il portale ENEA funge infatti da strumento di trasparenza e tracciabilità. I dati trasmessi vengono incrociati con quelli catastali, con le pratiche edilizie e con le dichiarazioni dei redditi, per garantire la correttezza nell’erogazione degli incentivi e contrastare eventuali irregolarità.

Procedura digitalizzata e controlli più stringenti

L’invio telematico della comunicazione è parte di una strategia più ampia volta alla digitalizzazione e alla sorveglianza capillare dei bonus edilizi. Il sistema, già noto a chi ha usufruito del Superbonus 110% o dell’Ecobonus 65%, impone oggi la stessa attenzione anche a chi beneficia del Bonus Casa ordinario.

Il nuovo portale ENEA, aggiornato e integrato con i sistemi fiscali, rappresenta un nodo centrale nel percorso di richiesta delle detrazioni. Una volta inviata correttamente la comunicazione, il contribuente potrà indicare l’intervento nella dichiarazione dei redditi, ottenendo il beneficio previsto nei limiti stabiliti dalla normativa.

Scadenze e novità operative

Per chi ha terminato i lavori nel primo semestre del 2025, la scadenza per l’invio è fissata al 29 settembre. Per tutti gli altri interventi, vale la regola dei 90 giorni dalla data di fine lavori.

La comunicazione all’ENEA rappresenta oggi uno snodo fondamentale per accedere alle agevolazioni fiscali sui lavori in casa. Con l’attivazione del portale e l’entrata in vigore delle nuove disposizioni, si consolida il principio della tracciabilità e della correttezza formale, a tutela sia del contribuente che del sistema fiscale.

Trapianto di rene per paziente di Sciacca, Vittoria: “La donazione fondamentale”

E’ stato eseguito ieri con successo dall’equipe trapiantologica dell’Ospedale “Arnas Civico” di Palermo un trapianto di rene su un uomo di 68 anni.

Il paziente, in trattamento dialitico da oltre otto mesi, era stato inserito nella lista trapianti in attesa di un organo compatibile dal Centro Dialisi “Diaverum” di Sciacca.

I medici del Centro Dialisi saccense diretto dal medico Salvatore Vittoria si sono attivati immediatamente dal momento della chiamata, giunta nelle prime ore del mattino, per consentire che il paziente raggiungesse Palermo.

Il rene trapiantato, frutto della scelta di donazione della famiglia di una giovane deceduta che ha scelto di trasformare il dolore della perdita in un gesto di altruismo, ha salvato una vita.

L’intervento, durato circa tre ore, si è concluso positivamente e il decorso post-operatorio è stato definito “ottimo” dai medici. Già dopo poche il paziente ha ripreso a urinare e la funzione renale del paziente è notevolmente migliorata.

“Il trapianto – ha dichiarato il direttore Salvatore Vittoria – è molto più di un atto medico. È un incontro silenzioso tra chi dona e chi riceve, un gesto che parla di solidarietà, di scelte consapevoli e di speranza”.

Nuovi ecografi per la Lilt di Menfi e la sede diventa “green”

Cerimonia d’inaugurazione sabato scorso presso la sede LILT di Menfi per l’ampliamento di una parte dei locali della sede di Menfi e dei nuovi ecografi Esaote MyLab A50 e MyLab A70 .

Per l’ occasione la visita del coordinatore regionale LILT Don Antonio Sapuppo, arrivato proprio a sostegno della Presidente LILT Agrigento Francesca Scandaliato Noto, che assieme hanno voluto sottolineare nel discorso di benvenuto, l’importanza della prevenzione e il qualificato impegno del volontariato e dell’operosità dei medici LILT nel nostro territorio.

La Presidente inoltre, ha ribadito che attraverso le sedi, i servizi della lilt vogliono essere un valido supporto alle attività dell’ASP di Agrigento, continuando la fattiva collaborazione che ormai va avanti da tanti anni.
Gli strumenti, di ultima generazione, che sono stati inaugurati permetteranno alla sede di migliorare la diagnosi precoce e il trattamento delle malattie oncologiche, consentendo di fornire un servizio sempre più efficace agli utenti.

Da qualche mese infatti, anche grazie alla generosità della ditta Edil Progresso di Sciacca, che ha donato l’istallazione dell’impianto, ha reso possibile che la sede diventasse ecosostenibile, attraverso l’impiego di pannelli fotovoltaici, esaudendo così il sogno della LILT, che da tempo ambiva all’obiettivo di diventare “green”.
Tutto ciò ha suscitato un grande senso di solidarietà. Ed è così che ceramisti, Club service, imprese e “sponsor della prevenzione”, hanno sentito il bisogno di dare una mano, permettendo la riuscita della serata.

TFR e conguaglio fiscale: perché potresti dover versare un’imposta aggiuntiva

Ricevere il TFR (Trattamento di Fine Rapporto) o il TFS (Trattamento di Fine Servizio) non significa aver chiuso definitivamente i conti con il Fisco. In molti casi, l’Agenzia delle Entrate può richiedere successivamente il versamento di una somma aggiuntiva, non come sanzione, ma come conguaglio fiscale previsto dalla normativa.

Tassazione provvisoria e imposta definitiva

Quando si incassa il TFR/TFS, l’ente erogatore – come l’INPS – applica una ritenuta provvisoria del 23% sull’importo. Questa aliquota, però, è solo un acconto. La tassazione effettiva viene ricalcolata in un secondo momento dall’Agenzia delle Entrate, applicando un meccanismo chiamato imposta separata, che tiene conto della media delle aliquote IRPEF relative ai due anni precedenti all’erogazione.

Questo sistema può determinare un conguaglio a debito, ovvero l’obbligo di versare una somma ulteriore rispetto a quanto già trattenuto.

Un esempio pratico

Supponiamo di aver ricevuto 20.000 euro di TFR con una ritenuta del 23% (4.600 euro). Se, in base ai redditi dichiarati nel biennio precedente, l’aliquota effettiva risultasse pari al 27%, il Fisco richiederà il pagamento della differenza, ovvero il 4% sull’importo ricevuto (800 euro).

Non si tratta di una multa, ma della regolarizzazione dell’imposta dovuta, calcolata in base alla normativa vigente.

Chi rischia di più

Il conguaglio riguarda potenzialmente tutti, ma i soggetti più esposti sono:

  • lavoratori che hanno percepito TFR/TFS elevati;
  • contribuenti con redditi medio-alti nei due anni precedenti;
  • dipendenti pubblici, per i quali si applica lo stesso principio sul TFS.

Al contrario, chi ha ricevuto importi contenuti e ha redditi medio-bassi difficilmente riceverà richieste significative, anche perché non si procede al recupero di somme inferiori a 12 euro.

Il TFR come reddito pluriennale

Secondo l’art. 19 del TUIR, il TFR è considerato un reddito che si è formato nel tempo, e per questo motivo è soggetto a tassazione separata rispetto agli altri redditi. Questo regime mira a evitare un’eccessiva pressione fiscale su somme che, seppur percepite in un’unica soluzione, rappresentano anni di lavoro.

Cosa fare in caso di conguaglio

Chi riceve una comunicazione da parte dell’Agenzia delle Entrate relativa al conguaglio del TFR non deve allarmarsi. Si tratta di una procedura ordinaria. È importante:

  • leggere attentamente l’avviso ricevuto;
  • controllare il calcolo effettuato;
  • verificare che l’imposta richiesta sia coerente con la propria situazione reddituale.

Comprendere il meccanismo che regola la tassazione del TFR può aiutare a gestire con maggiore consapevolezza eventuali richieste da parte del Fisco, evitando sorprese e malintesi.


Vinti 2 milioni di euro, colpo di fortuna a Porto Empedocle

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Una giornata destinata a restare nella storia per Porto Empedocle, dove un fortunato giocatore ha vinto 2 milioni di euro grazie a un gratta e vinci della serie “50X” da appena 10 euro.

La vincita è avvenuta presso l’Enicafè, il noto bar/tabacchi situato in contrada Vincenzella, punto di ritrovo molto frequentato in città.

Il biglietto vincente acquistato all’Enicafè

L’attività, gestita dalla società Urpa, è diventata improvvisamente il simbolo della fortuna in città. I gestori dell’Enicafè hanno espresso tutta la loro emozione per la straordinaria vincita:

“Siamo incredibilmente felici e orgogliosi. In tanti anni di attività, abbiamo sempre sperato in un evento del genere. Sapere che qualcuno, forse un nostro cliente abituale, abbia vinto 2 milioni ci riempie il cuore.”

Il mistero sull’identità del vincitore

Chi sia il fortunato possessore del biglietto vincente resta ancora un mistero. Nessuno si è ancora fatto avanti per rivelare la propria identità, alimentando la curiosità della comunità empedoclina.

Ruvolo: “Grande risultato per l’ospedale di Ribera e per la complementarietà con Sciacca” (Video)

Siamo a un passo dall’ospedale Ribera zona disagiata ed esulta il sindaco della città delle arance, Matteo Ruvolo. L’amministratore ricorda le iniziative portate avanti dal territorio e per la proposta messa nero su bianco dall’assessorato regionale alla Salute ringrazia i sindaci con i quali ha condiviso le iniziative a sostegno del Fratelli Parlapiano, i consigli comunali ed i parlamentari del territorio.

“A Ribera si parte dalla certezza del Pronto soccorso che non può che rimanere anche per i numeri che fa registrare, 10 mila accessi lo scorso anno e 5 mila nei primi mesi del 2025, e dai reparti che già ci sono e che offrono un ottimo servizio ai pazienti”.

Ruvolo parla di “complementarietà con l’ospedale di Sciacca” ed invoca la giusta attenzione per i due presìdi anche con l’arrivo di nuovo personale.

La Cgil provinciale con il segretario, Alfonso Buscemi, contesta, invece, “l’irresponsabilità della politica e della dirigenza sanitaria” ed esprime “forte indignazione per quanto sta accadendo in queste ore sul fronte della sanità pubblica”.

Per Buscemi la proposta di rete ospedaliera per la provincia di Agrigento “non è mai stata oggetto di un confronto nei tavoli istituzionali preposti , né condivisa con i rappresentanti dei lavoratori e delle comunità”.

Bus navetta Sciacca, appello delle strutture turistiche

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L’associazione Strutture Turistiche del Centro di Sciacca, che rappresenta la maggior parte delle strutture ricettive del centro storico, lancia un appello all’amministrazione comunale per rivedere e potenziare il servizio bus navetta Sciacca, in particolare quello in partenza dall’11 luglio verso le località di Capo San Marco e Foggia.

Secondo l’associazione, il nuovo collegamento serale – attivo dalle 20,30 alle 24 (e fino alle 2 nei festivi) – non risponde alle reali esigenze del turismo, in quanto non copre le fasce orarie diurne e pomeridiane, quelle in cui le spiagge sono maggiormente frequentate da residenti e visitatori.

Richiesta di collegamenti diurni verso le spiagge

Il servizio bus navetta Sciacca è stato pensato come incentivo per i residenti delle zone balneari a raggiungere il centro la sera senza auto. Tuttavia, l’associazione ribadisce che sarebbe necessario attivare collegamenti diurni verso le spiagge di San Marco, Sovareto, Foggia e Tonnara, così da offrire un servizio realmente utile anche ai turisti, favorendo l’uso del trasporto pubblico e riducendo il traffico e la sosta selvaggia nelle zone costiere.

Bus elettrico turistico: serve un percorso più ampio

Un’altra osservazione riguarda il bus elettrico turistico attivo nel centro storico. Attualmente il percorso è molto breve (10 minuti circa), con partenza da Piazza Scandaliato e un rapido transito su Corso Vittorio Emanuele e Via Licata. L’associazione propone di estendere il tragitto fino a Porta Palermo, San Michele, Porta San Salvatore e la zona Marina, così da valorizzare l’intero patrimonio monumentale e al tempo stesso agevolare gli spostamenti dei turisti in arrivo nelle zone soggette a Zrl.

Dialogo assente con gli operatori turistici

Nel comunicato inviato al sindaco, all’assessore ai trasporti Simone Di Paola e all’assessore al turismo Francesco Dimino, l’associazione lamenta la scarsa condivisione delle scelte con la categoria turistica, nonostante sia proprio il settore ricettivo a contribuire alle casse comunali tramite l’imposta di soggiorno.

Si chiede maggiore trasparenza e una programmazione partecipata, affinché i servizi turistici – come il bus navetta Sciacca e il bus elettrico – siano pensati davvero per rispondere alle esigenze del turismo e della vivibilità cittadina.

Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina: Meloni, Tajani e Zelensky rilanciano l’impegno dell’Italia

Si è aperta a Roma la Conferenza sulla ricostruzione dell’Ucraina, un summit internazionale di due giorni volto a definire il ruolo dei Paesi europei e alleati nella rinascita del territorio ucraino devastato dalla guerra. Il conflitto ha raggiunto il giorno 1.233, segnato da un nuovo attacco con droni su Kiev, che ha causato almeno due vittime.

Nel suo intervento inaugurale, la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha affermato che l’Italia si è sempre schierata dalla parte giusta della storia, ribadendo il pieno sostegno al popolo ucraino:

“Il nostro Paese può essere protagonista nella ricostruzione, non solo per la coerenza politica mostrata fin dall’inizio del conflitto, ma anche per la solidità del suo tessuto produttivo.”

A sottolineare il posizionamento chiaro dell’Italia è intervenuto anche il ministro degli Esteri Antonio Tajani, rivolgendosi direttamente al presidente Volodymyr Zelensky:

“L’Ucraina non è sola. L’Italia difende la libertà e l’indipendenza. Vogliamo essere parte attiva nella ricostruzione.”

Nel suo discorso alla sessione plenaria della conferenza, Zelensky ha denunciato il massiccio attacco russo avvenuto proprio nelle ore precedenti, definendolo “terrorismo puro”.

“Mosca si è preparata alla conferenza di Roma con nuovi attacchi. Putin continua a rifiutare ogni proposta di pace”, ha dichiarato il presidente ucraino.

Intanto, sul piano militare, gli Stati Uniti hanno ripreso le consegne di munizioni d’artiglieria da 155 mm e missili GMLRS destinati all’Ucraina, dopo una breve sospensione decisa nei giorni precedenti. La fornitura rientra nel più ampio sostegno occidentale alla difesa di Kiev.

Nella giornata di mercoledì, Zelensky è stato accolto in Vaticano da Papa Leone XIV, che ha confermato la disponibilità della Santa Sede a mediare in eventuali negoziati di pace tra Mosca e Kiev. Il presidente ucraino è stato inoltre ricevuto al Quirinale, dove il Capo dello Stato Sergio Mattarella ha rinnovato il pieno appoggio dell’Italia alla causa ucraina.

La conferenza ha rappresentato un momento cruciale per riaffermare la centralità dell’Italia nelle strategie europee e internazionali in materia di ricostruzione post-bellica e cooperazione multilaterale.

Detrazioni spese scolastiche 2025: aumentano i limiti, ecco tutte le spese ammesse secondo l’Agenzia delle Entrate

Con l’entrata in vigore della legge di bilancio 2025, cambiano le regole sulle detrazioni fiscali per le spese scolastiche. L’Agenzia delle Entrate, nella guida pubblicata il 17 giugno, chiarisce quali costi legati all’istruzione dei figli possono essere indicati nella dichiarazione dei redditi. Le nuove soglie riguardano scuole pubbliche e paritarie, dagli asili nido fino alle università.

Aumenta il tetto massimo detraibile

La principale novità riguarda l’aumento del limite massimo detraibile per la frequenza scolastica. Il tetto passa da 800 a 1.000 euro per ogni figlio iscritto alla scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di primo e secondo grado, comprese le scuole paritarie. L’importo detraibile al 19% sale così a un massimo di 190 euro per figlio, contro i 152 euro dell’anno precedente.

Le spese sostenute nel 2025 potranno essere portate in detrazione nella dichiarazione dei redditi 2026.

Quali spese scolastiche si possono detrarre

Secondo la normativa, rientrano tra le spese detraibili al 19%:

  • le tasse di iscrizione e frequenza;
  • i contributi scolastici obbligatori e volontari;
  • i servizi integrativi (mensa, pre-scuola, post-scuola);
  • le gite scolastiche e le attività extracurricolari organizzate dalla scuola;
  • l’assicurazione scolastica.

Anche le spese per il trasporto scolastico sono ammesse alla detrazione, a patto che siano tracciabili, anche se sostenute per servizi gestiti da enti pubblici o privati.

Non sono invece detraibili le spese per l’acquisto di libri, cancelleria o materiale scolastico.

Limiti per ogni tipologia di istituto

  • Asili nido: massimo 632 euro detraibili (pari a una detrazione di 120 euro);
  • Scuole dell’obbligo e superiori: 1.000 euro (detrazione massima di 190 euro);
  • Università pubbliche: nessun limite, detrazione del 19% sull’importo effettivo;
  • Università private: tetti detraibili fissati dal Ministero dell’Università;
  • Affitti studenti fuori sede: fino a 2.633 euro di spesa detraibile.

Detrazioni per studenti con DSA

Per gli studenti con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA), è possibile detrarre al 19% tutte le spese sostenute per strumenti informatici e supporti didattici utili allo studio, senza limiti di importo.

Strumenti musicali

Le famiglie con figli iscritti a licei musicali o conservatori possono accedere a un bonus del 65% per l’acquisto di strumenti musicali, fino a un massimo di 2.500 euro.

Attenzione ai rimborsi del datore di lavoro

Se il datore di lavoro ha rimborsato parte o l’intera spesa scolastica come benefit, quest’ultima non potrà essere indicata nella dichiarazione dei redditi. Tuttavia, è possibile detrarre la parte eventualmente non rimborsata, purché pagata con strumenti tracciabili.

Ad esempio, se una famiglia ha sostenuto 850 euro di spesa e ha ricevuto un rimborso di 600 euro, potrà portare in detrazione solo i restanti 250 euro.

Bonus asilo nido e detrazione non cumulabili

In merito all’asilo nido, è importante ricordare che la detrazione e il bonus asilo nido non sono cumulabili. Se si è richiesto il bonus, non si ha diritto alla detrazione; se invece non si è usufruito del bonus, si può indicare nella dichiarazione solo la parte non rimborsata entro il limite previsto.