Carta d’identità, rivoluzione per gli over 70: niente più rinnovo. Meno burocrazia e zero file con il nuovo decreto Semplificazioni

Una novità destinata a cambiare la vita di milioni di italiani: con il nuovo decreto Semplificazioni, gli over 70 non dovranno più rinnovare la carta d’identità alla scadenza. Una misura attesa da tempo, pensata per ridurre burocrazia, code agli sportelli e lunghe attese per le prenotazioni.

Cosa prevede il nuovo decreto: carta d’identità senza scadenza per gli over 70

Il ministro per la Pubblica Amministrazione ha anticipato che la norma entrerà nel testo ufficiale del decreto Semplificazioni, atteso in Parlamento nei prossimi giorni.

Con l’entrata in vigore, chi ha superato i 70 anni non sarà più costretto a rinnovare il documento ogni dieci anni. La carta resterà dunque valida a tempo indeterminato, o comunque per un periodo molto più lungo rispetto all’attuale scadenza.

Un cambiamento che va incontro a una fascia della popolazione spesso penalizzata da burocrazia, appuntamenti difficili da prenotare e lunghe attese allo sportello.

Perché questa misura è importante

La carta d’identità scaduta genera diversi problemi pratici:

  • impossibilità di effettuare operazioni bancarie e postali
  • difficoltà nell’accesso ai servizi sanitari e previdenziali
  • impossibilità di accedere allo SPID o ai servizi digitali
  • limiti nella partecipazione a procedure amministrative

Il rinnovo, inoltre, può essere richiesto solo presso il Comune di residenza o domicilio, con tempi d’attesa anche di settimane. Il nuovo decreto punta a tagliare drasticamente queste incombenze.

Come funziona oggi la scadenza della carta d’identità

La normativa attuale prevede:

  • 10 anni di validità per gli adulti
  • 5 anni per i minori tra 3 e 18 anni
  • 3 anni per i bambini sotto i 3 anni

Il rinnovo può essere chiesto fino a 180 giorni prima della scadenza.

Con la riforma, invece, gli over 70 non dovranno più ripetere la procedura, risparmiando tempo, denaro e stress.

Restano però alcuni punti da chiarire

Il testo definitivo dovrà specificare alcuni aspetti importanti:

1. Cosa succede a chi è vicino ai 70 anni?

Un cittadino che compirà 70 anni proprio alla data di scadenza del documento dovrà rinnovarlo?
O la validità sarà automaticamente prorogata?

2. Come si gestiranno i cambi di foto o di dati personali?

Con l’aumentare dell’età, la fotografia potrebbe non rappresentare più correttamente la persona.
Resta da capire se, e in quali casi, sarà obbligatorio un aggiornamento parziale del documento.

3. Come saranno gestiti cambi di residenza o stato civile?

Anche questi dati potrebbero richiedere modifiche formali.

Il decreto dovrà chiarire se tali aggiornamenti saranno obbligatori anche per gli over 70.

Una svolta simbolica e pratica

La misura rappresenta un passo importante verso:

  • una Pubblica Amministrazione più snella e digitale
  • la riduzione delle spese e dei tempi per gli enti locali
  • una maggiore attenzione alle esigenze degli anziani

Un cambiamento concreto, che porta benefici immediati e che potrebbe segnare l’inizio di una riforma più ampia dei documenti d’identità.

La Corte Tributaria di Agrigento annulla pignoramento da oltre un milione di euro

Un imprenditore del settore informatico si è visto annullare dalla Corte Tributaria di Agrigento un pignoramento da un milione 150 mila euro. E’ prevalsa la linea del commercialista di Sciacca Antonino Calascibetta che, già in passato, ha ottenuto decisioni analoghe anche per importi altrettanto rilevanti.

Il contribuente milanese ha impugnato l’atto di pignoramento presso terzi sostenendo che fosse giuridicamente nullo perché emesso dall’Agente della Riscossione di Agrigento, privo di competenza territoriale.

La normativa fiscale stabilisce che la competenza degli uffici finanziari dipende dal domicilio fiscale del contribuente e che i ruoli devono essere formati e consegnati al concessionario dell’ambito corrispondente.

Nel caso in esame, il contribuente risulta residente a Milano – fatto confermato anche dalla tessera elettorale rilasciata dal Comune – e dunque non poteva essere assoggettato ad atti di riscossione provenienti dall’ente di Agrigento.
Inoltre, la normativa impone che, quando l’attività di riscossione deve svolgersi fuori dal proprio territorio, il concessionario debba obbligatoriamente delegare quello competente: una procedura non discrezionale, come ribadito dalla Cassazione.

L’errore nella formazione del ruolo avrebbe quindi prodotto una serie di effetti a cascata, fino a rendere il pignoramento illegittimo per difetto di competenza dell’agente che lo ha emesso.

La seconda motivazione è che il pignoramento è nullo se l’atto è emesso senza notifiche e in violazione delle norme sul procedimento.

Il contribuente contesta la validità dell’atto di pignoramento di crediti verso terzi, sostenendo che sia affetto da nullità insanabile. Secondo il ricorrente, le cartelle indicate nell’atto non gli sono mai state notificate e, in ogni caso, l’Agenzia non ha rispettato l’obbligo di inviare la previa intimazione di pagamento, necessaria quando l’espropriazione non viene avviata entro un anno dalla notifica della cartella.

La legge impone infatti che, prima di procedere all’esecuzione forzata, l’ente notifichi un avviso con l’intimazione ad adempiere entro cinque…giorni.

Infine, nel giudizio tributario in corso, i documenti depositati dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione in formato Pdf non possono essere considerati validi, poiché privi dell’obbligatoria attestazione di conformità prevista.

Nella foto, il commercialista Antonino Calascibetta

Interrante oggi guiderà lo Sciacca nella trasferta con la Parmonval

0

Riscattare la sconfitta casalinga di domenica scorsa al Gurrera in campionato con il Don Carlo Misilmeri e continuare la striscia positiva avviata con il rotondo 5-0, sempre in casa, nella partita di Coppa Italia con il Bagheria. E’ l’obiettivo dell’Unitas Sciacca che, oggi, sabato 22 novembre, alle 14, 30, a Mondello, con la Parmonval, sarà guidato in panchina da Michele Interrante.

Riprendere quota in campionato dopo la battuta d’arresto di domenica scorsa è l’obiettivo principale di Interrante e della squadra che dovrà rinunciare all’apporto in panchina del tecnico, Totò Brucculeri, fermato dal giudice sportivo fino al 25 novembre 2025.

Il dopo partita di Sciacca-Don Carlo Misilmeri è stato molto agitato e lo Sciacca ha subito anche altre squalifiche. Il dirigente Giuseppe Buzzotta, addetto all’arbitro, è stato squalificato fino al 10 febbraio 2026 e l’allenatore dei portieri, Mario D’Ardes, fino al 25 gennaio 2026.

Il difensore Pierce, invece, oggi sconterà un turno di squalifica perchè da diffidato ha subito, in campo, un’ammonizione.

In casa e in un magazzino 90 mila euro e hashish, arrestato agricoltore di Sciacca


Gli agenti del Commissariato di polizia di Sciacca hanno tratto in arresto un agricoltore incensurato di Sciacca, T.F, di 30 anni. Durante la perquisizione nella sua abitazione e in un magazzino hanno rivenuto oltre 90 mila euro in denaro contante e 18 grammi di hashish.

Il giovane è stato posto ai domiciliari, ha nominato difensore di fiducia l’avvocato Francesco Graffeo ed a breve comparirà dinanzi al gip del Tribunale di Sciacca per l’udienza di convalida.

E’ indagato per detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti, cocaina e hashish, ma anche di tentata estorsione e incendio di un’auto. Per questi reati T.F. è indagato in concorso con un altro giovane di Sciacca.

La tentata estorsione riguarderebbe la richiesta di pagamento di una somma di 200 euro per l’acquisto di cocaina, mentre l’incendio di un’auto al solo fine di danneggiare la vettura.

Il suo difensore, presente alla perquisizione, ha fatto sapere che durante l’indagato ha avuto un atteggiamento collaborativo.

Grave incidente sulla Palermo-Sciacca, tre auto coinvolte 

Un grave incidente stradale questa sera lungo la Palermo-Sciacca, all’altezza del ponte Giacalone, nel territorio di Monreale. Sono tre le auto coinvolte.

La dinamica dell’impatto non è ancora chiara. Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine e la squadra dell’Anas per le operazioni di soccorso e messa in sicurezza dell’area.

Il tratto di strada tra gli svincoli di Altofonte e Giacalone è attualmente chiuso al traffico per consentire le operazioni di emergenza. 

Fortunatamente non ci sono vittime. Il traffico è rimasto paralizzato per oltre un’ora, con lunghe code formatesi in entrambe le direzioni.

Convegno sul Samona’, il presidente dell’Universita’ di Agrigento: “Bisogna rivedere il senso nella città” (Video)

Si è svolta questa mattina, al Teatro Popolare Samonà di Sciacca, la giornata dedicata a “Sciacca. Itinerari nell’architettura contemporanea”, iniziativa inserita nel progetto UniPa per Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025. Un appuntamento che ha richiamato studiosi, studenti, professionisti e cittadini interessati a riscoprire il patrimonio architettonico moderno della città attraverso una lettura critica e partecipata.

La sessione è stata aperta dal presidente del Polo Territoriale Universitario di Agrigento, Giovanni Francesco Tuzzolino, che hanno sottolineato il valore dell’iniziativa come ponte tra ricerca, didattica e territorio.

Il programma della mattinata ha offerto l’ approfondimento del professore Giovanni Longobardi che ha illustrato la genesi e il progetto del Teatro Popolare realizzato da Giuseppe e Alberto Samonà, uno dei più rilevanti esempi di architettura contemporanea siciliana.

Nel pomeriggio, come previsto, i partecipanti sono stati accompagnati in un itinerario attraverso alcuni dei luoghi chiave dell’architettura moderna saccense: il Teatro Popolare Samonà, il Parco delle Terme, il Complesso di San Francesco e Palazzo Tagliavia di San Giacomo.

Pensione di invalidità 2026, aumenti in arrivo: ecco i nuovi importi, i requisiti e la tabella aggiornata

La pensione di invalidità cambia nel 2026: tra rivalutazione e incremento straordinario, gli importi cresceranno in modo significativo per gli invalidi civili totali e per chi rientra nel meccanismo dell’“incremento al milione”. La novità arriva con la nuova Legge di Bilancio, attualmente all’esame del Parlamento, e riguarda centinaia di migliaia di beneficiari.
Ecco come cambiano gli importi, quali sono i requisiti e chi potrà ottenere l’aumento.


🔍 Rivalutazione 2026: come cambiano gli importi dell’assegno di invalidità

Come ogni anno, anche nel 2026 la pensione di invalidità sarà rivalutata in base all’inflazione.
Le stime attuali indicano una perequazione compresa tra 1,4% e 1,5%, leggermente più bassa rispetto ai primi calcoli, complice il rallentamento dell’inflazione.

Ecco gli importi aggiornati previsti per il 2026 (valori stimati):

CATEGORIAIMPORTO 2025STIMA 2026
Invalidi civili totali (100%)€333,33€338–339
Invalidi parziali (74%–99%)€333,33€338–339
Indennità di frequenza (minori)€333,33€338–339
Ciechi assoluti ricoverati€333,33€338–339
Ciechi assoluti non ricoverati€360,48€365,53–366,61
Ciechi parziali (indennità speciale)€221,20€224,30–224,96
Ipovedenti gravi€247,40€250,86–251,61
Sordomuti€333,33€338–339

La perequazione riguarda tutte le prestazioni assistenziali, garantendo un adeguamento minimo a fronte dell’aumento del costo della vita.


💶 Aumento straordinario: +20 euro mensili per gli invalidi totali

La novità più attesa riguarda gli invalidi civili totali, che nel 2026 riceveranno un aumento extra di 20 euro.

Questo incremento si somma sia alla pensione base sia alla maggiorazione dell’“incremento al milione”, introdotto per portare i redditi più bassi a una soglia dignitosa.

🔸 Quanto arriverà realmente nel 2026?

Sulla base delle stime:

  • Trattamento minimo rivalutato: circa €613
  • Maggiorazione sociale: €136,44
  • Aumento straordinario 2026: €20

👉 Totale previsto: circa €760 al mese (pari a 9.880 euro annui)

Si tratta dell’aumento più significativo degli ultimi anni per questa categoria.


📌 Incremento al milione: chi ne ha diritto nel 2026

Per ottenere l’aumento straordinario è necessario rientrare nel meccanismo dell’incremento al milione, previsto per chi ha redditi molto bassi.

Requisiti principali:

  • invalidità civile totale (100%)
  • età superiore a 18 anni
  • reddito personale inferiore ai limiti annuali previsti (aggiornati dall’INPS)
  • per i coniugati, il reddito familiare deve rientrare in una seconda soglia più alta

I redditi considerati includono pensioni, indennità e qualsiasi altro introito, salvo le esclusioni stabilite dall’INPS.


👥 Chi resta escluso dall’aumento

Non beneficeranno dell’incremento straordinario:

  • invalidi parziali (74%–99%)
  • percettori di indennità di frequenza
  • ciechi parziali/assoluti non in incremento al milione
  • sordomuti fuori dai limiti reddituali
  • titolari di redditi superiori ai limiti stabiliti

Per queste categorie si applica soltanto la perequazione.


💬 Cosa cambia veramente nel 2026

Il combinato tra rivalutazione e incremento straordinario non rivoluziona la pensione di invalidità, ma offre un miglioramento concreto soprattutto per gli invalidi totali più fragili.
L’aumento di 20 euro, pur contenuto, si aggiunge a un sistema che da anni richiede una revisione più ampia: adeguamento delle soglie reddituali, importi più elevati e maggiore tutela per tutte le categorie di disabili.

Il 2026 sarà quindi un anno di transizione, ma anche un passo in avanti verso un sistema più equo.

Caro voli, il bonus regionale sarà valido fino al 28 febbraio e anche a Natale

Il governo regionale estende ancora una volta la misura pensata per attenuare il caro voli. Con un nuovo decreto firmato dal dipartimento delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti, il bonus dedicato ai siciliani viene prorogato fino al 28 febbraio 2026, assicurando così la continuità degli sconti sui biglietti aerei da e per la Sicilia, anche in vista del traffico intenso delle festività.

L’assessore regionale alle Infrastrutture, Alessandro Aricò, sottolinea come la decisione sia arrivata dopo le numerose sollecitazioni dei cittadini. «Era necessario – spiega – dare certezze ai siciliani e mantenere gli impegni assunti dal governo Schifani. La proroga permetterà a tutti di continuare a viaggiare con tariffe più accessibili, soprattutto in un periodo caratterizzato da un aumento della domanda». Aricò aggiunge che, a breve, anche i sistemi di prenotazione di Ita Airways e Aeroitalia saranno aggiornati con la nuova scadenza.

I numeri confermano l’impatto della misura: secondo i dati in possesso dell’assessorato, alla fine di ottobre 2025 erano state superate 1,3 milioni di richieste di rimborso tramite la piattaforma SiciliaPei, operativa dal dicembre 2023. Solo nei primi dieci mesi del 2025, oltre 600mila passeggeri hanno usufruito dello sconto regionale.

Il bonus continua a prevedere una riduzione del 25% sul costo del biglietto per tutti i residenti in Sicilia su collegamenti con aeroporti italiani. La percentuale sale al 50% per alcune categorie considerate prioritarie: persone con disabilità pari o superiore al 67%, studenti e cittadini con un Isee inferiore a 15 mila euro.

La proroga, dunque, garantisce ai siciliani la possibilità di affrontare viaggi e rientri con un sostegno economico concreto, confermando la volontà della Regione di contrastare il peso dell’insularità sulle tasche dei residenti.

Inaugurata la Città dei Ragazzi a Montevago: simbolo di rinascita (Video)

0

È stata inaugurata oggi la Città dei Ragazzi di Montevago, un progetto simbolo della rinascita del paese e di tutto il territorio belicino. Dopo oltre vent’anni di chiusura, la struttura è stata completamente ristrutturata, messa in sicurezza sismica e recuperata funzionalmente, pronta a ospitare iniziative sportive, culturali e ricreative per i giovani della comunità.

La Città dei Ragazzi è dedicata all’ingegnere Alessio Cirè, montevaghese che progettò l’edificio subito dopo il terremoto degli anni ’70 e ne seguì lo sviluppo con grande impegno. Il progetto è stato finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri nell’ambito del Piano nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane e degradate, con un importo complessivo di 1.257.623 euro.

Città dei Ragazzi Montevago: il progetto e le strutture

Il complesso comprende una sala conferenze, un auditorium – tra i pochi del territorio – laboratori interni, campi sportivi da tennis e padel, spogliatoi, una zona fitness e ampie aree verdi. L’intervento, naturalmente, ha previsto anche un’attenzione particolare al recupero ambientale dell’area circostante tra via Trieste e largo Firenze.

L’architetto Alfonso Cimino ha redatto il progetto, mentre i lavori sono stati eseguiti dall’impresa Ing Due srl di Agrigento. Come sottolinea lo stesso progettista, “grazie a una politica visionaria, la Città dei Ragazzi sta diventando il motore pulsante del territorio belicino, naturalmente offrendo spazi polivalenti per la formazione, lo sport e la cultura dei giovani.”

L’importanza della Città dei Ragazzi per la comunità

Il sindaco Margherita La Rocca Ruvolo ha dichiarato: “È un giorno importante per Montevago: restituiamo alla collettività una struttura che sembrava persa, ma che naturalmente oggi diventa un polo di socializzazione e attrazione per l’intero territorio.”

Il sindaco ha inoltre ricordato il ruolo fondamentale dell’ingegnere Cirè, la cui dedizione ha permesso di recuperare anche importanti documenti storici rimasti sotto le macerie e venduti all’asta per finanziare la realizzazione del centro. La scelta di intitolare a lui la struttura rappresenta un riconoscimento doveroso e simbolico per la città e per le nuove generazioni.

Un progetto di squadra

La riapertura della Città dei Ragazzi è frutto di un lavoro sinergico tra amministrazione, ufficio tecnico, ingegneri e geometri. “È stato un vero gioco di squadra – spiega l’architetto Cimino – dove naturalmente il dialogo costante tra amministrazione e progettisti ha permesso di superare ogni difficoltà e di restituire alla comunità un luogo di alta qualità e funzionalità.”

Con la sua riapertura, la Città dei Ragazzi diventa un punto di riferimento per giovani, famiglie e cittadini, confermando l’attenzione della comunità di Montevago per lo sviluppo culturale e sociale del territorio.

I 3 consiglieri Pd domani in conferenza stampa e non alla convocazione della segreteria regionale

0

Tutto pronto per l’incontro con la stampa che i tre assessori “licenziati” da Fabio Termine e i cinque consiglieri comunali hanno indetto per domani mattina.

Nessun slittamento, nessun congelamento e nessun passo indietro rispetto le posizioni che il gruppo ha assunto con il documento politico di due settimane fa che ha aperto la crisi amministrativa e che ha portato alla revoca delle deleghe di quasi mezza giunta Termine.

La convocazione da parte della segreteria regionale del Pd rivolta ai protagonisti della vicenda, non ha cambiato di una virgola la situazione che resta ferma da un lato alla decisione di Fabio Termine e dall’altro del gruppo “dissidente” che ha invitato il sindaco a dimettersi.

In poche parole, i tre consiglieri convocati, il capogruppo del Pd all’Ars e il segretario locale non si presenteranno innanzi la delegazione della segreteria che avrebbe voluto ascoltarli giusto domani, su quello che ormai e’ il “caso Sciacca”. La richiesta di incontro, arriva dalla stessa segreteria siciliana sul quale pende il ricorso del Comitato di Garanzia dei “Dem” presentato dall’ onorevole Michele Catanzaro.

E’ stato Termine e il suo gruppo, non e’ di certo un mistero, a fare pressing affinché la questione si spostasse sui ranghi interni dei vertici del Pd, d’altronde in pochi mesi lo stesso primo cittadino ha tentato una scalata all’interno del partito: dapprima con la corsa celata al tesseramento di Capodanno nelle fila della corrente maggioritaria opposta a Catanzaro e infine con la nomina nel direttivo regionale e l’incarico di responsabile regionale degli enti locali. Paradosso che adesso lo vede invitato alle dimissioni dagli stessi compagni di partito.

In realtà da Roma una indicazione precisa per chiudere la vertenza Sciacca era stata indicata: ovvero un azzeramento dell’intera giunta e una ricomposizione. Ma da un lato, Fabio Termine rinuncerebbe a tutti tranne che a Fabio Leonte che vorrebbe continuare a garantire anche con il suo scranno in consiglio comunale e dall’altro lato, la volontà dei “catanzariani” di riproporre gli stessi nominativi dei due defenestrati, Gulotta e Di Paola.

Insomma, un vero rompicapo che al momento attanaglia la città, ma il fine settimana alle porte potrebbe essere proficuo per capire se la crisi potrà essere superata o se bisognerà trovare altre strade.