Giornata nazionale delle Pro Loco, domenica visita gratuita di Sciacca con guida turistica

In occasione della Giornata Nazionale delle Pro Loco d’Italia, che si celebrerà domenica 13 luglio 2025, la Pro Loco Sciacca Terme offrirà a cittadini e turisti una visita guidata gratuita alla scoperta della città di Sciacca.

Un’opportunità imperdibile per conoscere e vivere Sciacca con occhi nuovi, accompagnati dalla competenza e dalla passione della guida turistica abilitata Vitalba Craparo, che condurrà i partecipanti in un percorso a piedi tra storia, cultura e suggestioni marine.

Il tour partirà domenica 13 luglio alle ore 18 da piazza Saverio Friscia, proprio davanti alla statua del Milite Ignoto, e avrà una durata di circa 2 ore.

Durante la passeggiata, sarà possibile approfondire la conoscenza di Sciacca come città di mare, tra tradizione marinara, scorci storici e curiosità locali.

Il tour intreccerà tante storie e tradizioni, seguendo il profumo del mare tra i cortili del quartiere di San Lorenzo sino ai laboratori di lavorazione del prezioso corallo di Sciacca, passando per la chiesa Madre e la piazza Angelo Scandaliato, scenario dei più caldi tramonti.

La partecipazione è libera e gratuita: non è richiesta la prenotazione, ma per una migliore organizzazione, i visitatori potranno segnalare la propria adesione al numero 389.8325721.

Con questa iniziativa, la Pro Loco Sciacca Terme intende celebrare la giornata nazionale mettendo al centro la valorizzazione del territorio e l’accoglienza turistica, offrendo alle strutture ricettive di Sciacca un servizio utile e coinvolgente da proporre a chi sceglie di visitare la nostra città.

Truffe agli anziani, segnalazioni di finti carabinieri a Burgio

0

Anche a Burgio si registrano segnalazioni di tentativi di truffa ai danni di anziani. Secondo quanto emerso, in paese si starebbero aggirando, proprio nelle scorse ore, individui che, spacciandosi per carabinieri, cercano di entrare nelle abitazioni con la scusa di controlli.

Le modalità ricalcano quelle già riscontrate in altri comuni siciliani: i truffatori si presentano di persona e convincono le vittime – in genere anziani soli – a mostrare gioielli o denaro. Dopo aver conquistato la fiducia con toni rassicuranti e pretesti plausibili, approfittano di un momento di distrazione per sottrarre oggetti di valore.

Nessun controllo a domicilio da parte dei carabinieri

L’Arma dei carabinieri non sta effettuando controlli sui beni personali direttamente a casa dei cittadini, né chiede di mostrare o consegnare gioielli. E, chiaramente, sono truffatori quelli che si spacciano per carabinieri chiedendo denaro. In caso di dubbi, è fondamentale non aprire la porta e chiamare subito il 112 per verificare l’identità di eventuali operatori.

Prevenzione e attenzione: il ruolo della comunità

Si invitano i cittadini, soprattutto i più giovani, a parlare con i propri anziani e spiegare come funzionano queste truffe. Bastano pochi accorgimenti per evitare di cadere nel tranello:

  • Non aprire mai la porta a sconosciuti;
  • Non consegnare mai denaro o oggetti di valore;
  • Non fidarsi di chi si presenta senza preavviso, anche se in divisa;
  • In caso di dubbi, chiamare subito il 112.

Una truffa subdola e in crescita

Le truffe agli anziani rappresentano un fenomeno in aumento in tutta Italia. Anche nei paesi piccoli come Burgio, l’attenzione deve restare alta. La prevenzione è l’arma più efficace per difendere i più fragili da raggiri sempre più sofisticati.

Crivello allenerà la Juniores dell’Unitas Sciacca

C’è un ritorno in casa Sciacca. E’ quello di Salvatore “Totò” Crivello che allenerà la squadra Juniores. In occasione dello stage dedicato alla categoria in programma domani, giovedì 10 luglio, alle 19, presso l’impianto Sicilia Sport, l’Unitas Sciacca ha comunicato che la guida tecnica del gruppo squadra viene affidata al mister Salvatore Crivello.

Per Crivello si tratta di un ritorno all’interno della famiglia Unitas Sciacca. Da calciatore ha vestito la maglia neroverde disputando circa 200 partite in 5 stagioni in Serie D.

Nell’ultima di queste cinque stagioni il suo allenatore era Giovanni Iacono, attuale mister della prima squadra.Non solo un passato da calciatore, ma anche da allenatore per mister Crivello.

Negli anni passati ha guidato la categoria Allievi, la Juniores – dove ha conquistato la vittoria del campionato e la Coppa disciplina – e la prima squadra, subentrando a stagione in corso dove ottenne una facile salvezza, sfiorato i playoff, fatto esordire 24 juniores e vinto il derby contro l’Akragas dopo 30 anni dall’ultima volta.

Adesso riparte in casa Sciacca dalla formazione Juniores che nelle ultime stagioni è stata brillantemente allenata da Michele Interrante. Quest’ultimo, anche se non c’è ancora conferma ufficiale, dovrebbe essere il secondo di Iacono in prima squadra.

Pensione d’invalidità: con la nuova sentenza cambia l’importo minimo, ora almeno 603 euro al mese

La Corte Costituzionale dichiara illegittimo il divieto di integrazione al minimo per gli assegni calcolati solo con il sistema contributivo.

Nuove tutele per i lavoratori invalidi. Con la sentenza n. 94 del 3 luglio 2025, la Corte Costituzionale ha stabilito che anche gli assegni ordinari di invalidità calcolati interamente con il sistema contributivo devono poter beneficiare dell’integrazione al minimo, al pari di quelli determinati con il sistema retributivo o misto.

Cosa cambia per i percettori dell’assegno di invalidità

L’assegno ordinario di invalidità è una prestazione previdenziale riconosciuta ai lavoratori che, per gravi condizioni fisiche o mentali, hanno ridotto la propria capacità lavorativa a meno di un terzo. Per averne diritto sono richiesti almeno cinque anni di contributi, di cui tre versati nel quinquennio precedente alla domanda.

Il calcolo dell’importo dipende dal sistema contributivo o retributivo applicabile. Fino ad oggi, solo chi rientrava in quest’ultimo poteva ottenere l’integrazione al minimo, portando l’assegno a un livello considerato sufficiente a garantire mezzi adeguati alle esigenze di vita.

La sentenza della Corte Costituzionale

La Corte ha dichiarato incostituzionale la norma che impediva l’integrazione al minimo per chi aveva maturato il diritto alla pensione di invalidità interamente con il sistema contributivo. Tale esclusione è stata ritenuta discriminatoria e irragionevole, in violazione dell’articolo 3 della Costituzione (principio di uguaglianza) e dell’articolo 38 (diritto all’assistenza).

La decisione nasce da un’ordinanza della Cassazione (Sezione Lavoro), che aveva sollevato la questione di legittimità costituzionale per il diverso trattamento economico a parità di condizioni contributive e reddituali.

Da quando entra in vigore e per chi vale

L’effetto della sentenza non è retroattivo. L’integrazione al minimo verrà applicata solo agli assegni di invalidità liquidati a partire dal giorno successivo alla pubblicazione della sentenza sulla Gazzetta Ufficiale.

A partire da quel momento, l’importo dell’assegno non potrà essere inferiore a 603,39 euro mensili, soglia stabilita per il 2025. Chi ha percepito una somma più bassa in passato non potrà richiedere arretrati.

Un passo verso maggiore equità

Con questa decisione, la Corte Costituzionale ha riaffermato il principio secondo cui il sistema previdenziale deve garantire un sostegno economico dignitoso a tutti i lavoratori invalidi, indipendentemente dal metodo di calcolo dell’assegno. Un adeguamento che colma una disparità normativa e che offre nuove garanzie per il futuro.

Ztl a Sciacca, il medico Vinci: “Probabilmente chiuderò l’ambulatorio in centro” (Video)

Vito Vinci è un medico di famiglia di Sciacca con studio in piazza Farina e in contrada Perriera. “Probabilmente – dice – chiuderò l’ambulatorio in centro. La Ztl ha salvaguardato il turista, mentre il paziente è stato un pò abbandonato”.

Vinci descrive il disagio di suoi pazienti nel raggiungere lo studio di piazza Farina e guarda con favore a una Ztl che non comprenda le ore del mattino e del primo pomeriggio.

“Io faccio studio in piazza Farina due volte alla settimana – dice – e di mattina e nel primo pomeriggio non vedo tanta gente nel centro storico. Se la Ztl iniziasse alle 18 non ci sarebbero problemi e avrebbe più senso perchè la quantità di turisti in giro è maggiore. Il centro storico è pieno di studi medici”.

Chiuso dal Questore un locale del centro di Sciacca, era luogo di ritrovo di pregiudicati

Un esercizio commerciale di somministrazione di alimenti e bevande del centro cittadino considerato abituale ritrovo di pregiudicati e’ stato sospeso temporaneamente dall’attività su provvedimento del Questore, Salvatore Palumbo.

Il provvedimento di sospensione ha una durata di 15 giorni. I poliziotti hanno notificato il provvedimento al gestore dell’attività dopo che la Squadra Volante aveva condotto diverse e costanti azioni di controllo degli esercizi commerciali, finalizzate alla tutela della sicurezza e dell’ordine pubblico.

Nel corso dei numerosi controlli, i poliziotti hanno avuto modo di constatare, in un significativo arco temporale, come l’attività in questione rappresentasse un luogo di incontro abituale di pregiudicati, ritenuti responsabili di reati di particolare allarme sociale.

In particolare, è stata rilevata la permanenza presso l’attività di diverse persone con precedenti soprattutto in materia di reati contro il patrimonio, come rapina e furto aggravato, reati in materia di stupefacenti, evasione, ricettazione, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale.

Responsabilità negli incidenti stradali: occorre prestare attenzione anche alle imprudenze altrui

Con la sentenza n. 23939 del 27 giugno 2025, la Corte di Cassazione è tornata a esprimersi sul tema della responsabilità nella circolazione stradale, chiarendo un principio fondamentale: la condotta imprudente degli altri utenti della strada non esclude automaticamente la responsabilità del conducente, se quest’ultimo non ha adottato tutte le misure di prudenza richieste.

Il principio di affidamento e il limite della prevedibilità

Nel diritto della circolazione, vige il cosiddetto principio di affidamento, secondo cui ciascun utente della strada può legittimamente aspettarsi che gli altri rispettino le regole del codice. Tuttavia, la Cassazione ha precisato che tale principio non è assoluto, e deve essere bilanciato con la prevedibilità del comportamento altrui.

In altre parole, il conducente ha comunque il dovere di prevedere possibili condotte imprudenti, se rientrano nel normale margine di rischio della situazione concreta.

Il caso esaminato dalla Corte

Nel caso sottoposto all’attenzione della Suprema Corte, un automobilista era stato condannato per omicidio stradale colposo (art. 589 bis c.p.) per aver effettuato una manovra di retromarcia senza adeguata visibilità, invadendo la carreggiata dalla quale sopraggiungeva un motociclista.

Entrambi i veicoli si muovevano a bassa velocità, ma la manovra dell’auto, effettuata “alla cieca”, ha causato una collisione. Il motociclista, caduto a terra, ha riportato lesioni fatali.

I giudici di merito – sia in primo che in secondo grado – hanno attribuito la responsabilità esclusiva al conducente dell’auto, escludendo qualsiasi concorso di colpa da parte della vittima. La difesa dell’imputato ha presentato ricorso in Cassazione.

La posizione della Cassazione: obbligo di massima cautela

Nel respingere il ricorso, la Cassazione ha ribadito che la manovra di retromarcia deve essere eseguita con estrema cautela, procedendo lentamente e con pieno controllo dello spazio retrostante. In caso di visibilità limitata, è necessario chiedere l’assistenza di terzi, per evitare rischi a pedoni o altri veicoli.

La Corte ha inoltre chiarito che il conducente non può fare affidamento sul fatto che gli altri utenti della strada siano prudenti: se il comportamento imprudente altrui è prevedibile, esso rappresenta una causa concorrente, ma non sufficiente ad escludere la responsabilità del conducente che ha violato norme di prudenza.

Responsabilità anche per l’imprudenza altrui, se prevedibile

Un altro principio riaffermato dalla Corte è che l’utente della strada può essere chiamato a rispondere delle conseguenze di un comportamento imprudente altrui, se questo rientra nel limite della prevedibilità. Si tratta di un’interpretazione costante della giurisprudenza (Cass. Sez. 4, n. 24414/2021; n. 7664/2017; n. 27513/2017; n. 5691/2016).

Nel caso esaminato, i giudici hanno escluso che il motociclista abbia avuto una condotta negligente: poteva ragionevolmente pensare che l’auto stesse svoltando, e non effettuando una retromarcia “alla cieca”, su una strada di cui il conducente non aveva visuale.

Conclusioni

La sentenza conferma che la responsabilità per un incidente stradale non può essere esclusa invocando l’imprudenza altrui, se il conducente ha comunque violato norme di cautela. Il dovere di attenzione e prudenza resta prioritario, e ogni condotta deve essere valutata alla luce della prevedibilità delle condizioni di rischio, incluse le azioni degli altri utenti della strada.

Carristi in commissione per i capannoni, Bellanca: “Rischiano di di essere un’incompiuta” (Video)

Sono voluti intervenire in commissione Bilancio i rappresentanti delle associazioni culturali dove il progetto del Centro Polifunzionale per la promozione dell’arte di realizzazione dei carri allegorici del Carnevale e’ approdato con il piano triennale delle opere pubbliche.

Si e’ parlato del progetto alla presenza oltre che dei carristi, dei componenti della commissione presieduta da Filippo Bellanca, del primo cittadino, Fabio Termine, del dirigente dell’Ufficio di Ragioneria, Filippo Carlino e di alcuni consiglieri di opposizione.

L’attenzione dell’organo consiliare si è concentrato sulla fase gestionale del progetto che secondo alcuni esponenti della commissione compreso il presidente Bellanca, e’ manchevole in molti aspetti dal piano finanziario a quello dell’ente al quale affidare la gestione.

“Il rischio – ha detto Bellanca – e’ che diventino un’altra incompiuta. Avevamo chiesto degli approfondimenti al primo cittadino a partire da un piano di gestione che non ci è pervenuto. Ci sono tanti dubbi e aspetti che bisogna chiarire a partire dalla variante urbanistica che ha già una sua tempistica per l’approvazione”.

I carristi dal canto loro, hanno manifestato l’esigenza di avere uno spazio per la costruzione e di non poter continuare a lavorare nelle stesse condizioni del passato. Allo stesso tempo, chiedono che l’iter possa andare avanti spedito senza essere bloccato in corso da questioni burocratiche”

Intanto, oggi i consiglieri Blo’ e Brucculeri hanno presentato un emendamento alla proposta di delibera del piano triennale che faccia slittare al 2027 la programmazione per la realizzazione dei capannoni in modo che si trovino forme alternative di finanziamento

Ztl mattutina a Sciacca, commercianti divisi (Video)

0

La recente introduzione della Ztl mattutina a Sciacca ha generato un acceso dibattito tra commercianti del centro storico. Alcuni esercenti hanno deciso di protestare, chiudendo le proprie attività in segno di dissenso. “Noi la Ztl la vogliamo, ma non la mattina”, afferma Enzo Burzotta, uno dei portavoce della protesta.
Secondo i commercianti contrari, la Ztl mattutina a Sciacca penalizzerebbe il commercio nelle ore in cui si concentrano gran parte delle vendite. Burzotta sottolinea che una Ztl efficace deve essere accompagnata da un piano di animazione urbana, con eventi, attività sportive e iniziative che possano attrarre cittadini e turisti.

Le proposte alternative dei negozianti

Molti esercenti propongono di spostare la chiusura del traffico alle ore pomeridiane o serali, quando il centro è più frequentato. Alberto Todaro, altro commerciante coinvolto, aggiunge: “Dalle 10,30 in poi il centro si svuota, fa caldo, e la gente va al mare. Il pomeriggio dalle 14alle 17non si vede nessuno”. Per loro, la ZTL mattutina a Sciacca non valorizza le potenzialità commerciali del centro.

I ceramisti difendono la Ztl: “Cambia lo stile di vita”

Tra i sostenitori della misura c’è anche Nino Carlino, noto ceramista locale. Per lui, la Ztl mattutina a Sciacca è un passo verso un cambiamento culturale: “Abitua le persone a nuovi stili di vita, più sostenibili e compatibili con la salute pubblica e il turismo”. Secondo Carlino, la Ztl andrebbe mantenuta anche in inverno, per garantire continuità ed efficacia al provvedimento.
Carlino riconosce i disagi per alcuni commercianti, ma invita l’amministrazione a rafforzare i servizi al cittadino, migliorando l’accesso al centro senza dover rinunciare alla chiusura del traffico.

Verso una mediazione possibile?

La protesta di oggi potrebbe avere un seguito. Gli esercenti chiedono all’amministrazione comunale un confronto per rivedere la fascia oraria della Ztl mattutina a Sciacca, adattandola alle reali esigenze del tessuto economico cittadino. In caso contrario, annunciano nuove manifestazioni.
Nel frattempo, il dibattito continua tra chi vede nella Ztl uno strumento di crescita turistica e ambientale, e chi teme effetti negativi sul commercio quotidiano. All’iniziativa di questa mattina, comunque, la partecipazione è stata limitata.

Inquilino rumoroso, si rischia la risoluzione del contratto anche per un solo episodio

Una recente sentenza del Tribunale di Bergamo ha confermato che il comportamento molesto di un inquilino può portare alla risoluzione del contratto di locazione. Anche un singolo episodio, se particolarmente grave, può costituire inadempimento contrattuale rilevante.

Secondo la decisione (sentenza n. 812/2025), i proprietari di immobili in affitto hanno diritto di rivolgersi al giudice per chiedere la cessazione del contratto, qualora l’inquilino – o i suoi conviventi – metta in atto condotte lesive della quiete condominiale. Schiamazzi, comportamenti aggressivi, uso improprio degli spazi comuni o danneggiamenti sono elementi che, se provati, giustificano la risoluzione anticipata dell’accordo.

Cosa si intende per molestia in condominio

Le molestie condominiali comprendono tutte quelle azioni che superano il limite della normale tollerabilità previsto dall’art. 844 del Codice Civile. Oltre ai rumori molesti, rientrano nella categoria anche odori sgradevoli, vibrazioni, fumi, uso improprio delle parti comuni o atteggiamenti intimidatori nei confronti degli altri condomini.

Nel caso esaminato, l’inquilina, assieme al compagno e al figlio, avrebbe arrecato disturbo ai vicini al punto che alcuni di loro decisero di lasciare l’immobile. Le testimonianze raccolte in giudizio hanno descritto episodi come la manomissione di impianti comuni, l’occupazione abusiva di spazi condivisi e la violazione della privacy degli altri residenti.

Il principio ribadito dalla giurisprudenza

La Corte ha richiamato l’articolo 1587 del Codice Civile, secondo cui l’inquilino è tenuto a usare l’immobile con la diligenza del buon padre di famiglia e per lo scopo stabilito nel contratto. La condotta molesta, pertanto, costituisce abuso della cosa locata e legittima il locatore a chiedere la risoluzione per grave inadempimento.

La giurisprudenza è da tempo orientata in questa direzione: la Cassazione, già con la sentenza n. 22860/2020, aveva stabilito che anche un solo episodio può compromettere il rapporto locativo, se la sua gravità è tale da minare la serenità condominiale.

Il ruolo del giudice e l’importanza del contratto

Spetta al giudice del merito valutare la proporzionalità dell’inadempimento e decidere se esso giustifica la risoluzione. Tuttavia, è buona prassi per i locatori prevedere, nel contratto di affitto, una clausola specifica che richiami il rispetto della convivenza condominiale. In tal modo, in caso di comportamenti gravi e reiterati, sarà più semplice tutelare i propri diritti in sede giudiziaria.