Assistenza bagnanti a Sciacca, al via dal 13 luglio

Costerà novantanovemilaottocentocinquanta il servizio di vigilanza e salvamento delle spiagge a Sciacca, servizio che sarà svolto nei confronti della ditta Società Barian S.r.l.s con sede legale in Sciacca, selezionata tramite mercato elettronico Pubblica amministrazione con affidamento diretto. Il servizio avrà una durata di giorni 65 con inizio dal 13 Luglio.
Un refuso nella manifestazione d’interesse pubblicata dal Comune di Sciacca lo scorso 13 giugno ha portato alla revoca del primo avviso e alla nuova pubblicazione del nuovo e al ritardo nell’avvio del servizio che solitamente ai primi di luglio risultava già

La ditta garantira’ 16 assistenti bagnanti minuti di apposito brevetto rilasciato da Associazione Nazionale di Salvamento o Fin al giorno, più due assistenti bagnanti a supporto per assicurare turnazione e riposo settimanale. Inoltre, la ditta avra’ a suo carico l’onere della copertura assicurativa

Le quattro postazioni saranno collocate sulle spiagge di Timpi Russi, Maragani, Foggia e San Giorgio.

Ztl a Sciacca, chiesti nuovi orari: dalle 20 alle 2 del mattino

La Ztl che tanto fa discutere anche sui social è stata al centro questa mattina di una riunione convocata dalla commissione Attività produttive e turismo alla presenza delle rappresentanze del commercio, turismo e residenti del centro storico.

Al centro del dibattito non l’istituzione della zona traffico limitato ormai ben accettata da tutti, ma piuttosto l’orario di inizio e fine che, secondo molti che vivono e lavorano nel centro storico di Sciacca, andrebbe modificato.

Attività produttive e residenti, infatti, propongono di spostare l’inizio della Ztl alle 20 (attualmente inizia alle 18) e di indicare le ore 02:00 come fine.

Una proposta avanzata considerando le poche presenze negli orari fino ad ora stabiliti, anche nelle prime ore della zona a traffico limitato, con una chiusura fino alle 4 del mattino giudicata altrettanto inopportuna e causa di poca sicurezza pubblica.

Si è poi parlato di diverse modifiche da poter attuare alla viabilità in via Licata oltre ad eventi e servizi aggiuntivi che aiuterebbero ad avere più presenze anche negli orari della Ztl.

All’incontro presente l’assessore Francesco Dimino. Mancava il sindaco, Fabio Termine.

Quattordici anni di carcere per la sorella di Matteo Messina Denaro

Condannata a 14 anni di carcere la sorella di Matteo Messina Denaro, Rosalia, accusata di associazione mafiosa e ricettazione.

La donna è in carcere da marzo del 2022 poiché avrebbe gestito per suo conto la “cassa” della “famiglia” mafiosa e la rete di trasmissione dei ‘pizzini’ al fratello. Il processo si è svolto col rito abbreviato.

A Porta Palermo con un coltello a serramanico, saccense denunciato dalla polizia

Un saccense di 60 anni con precedenti per reati contro il patrimonio è stato denunciato dagli agenti del commissariato di polizia di Sciacca per possesso ingiustificato di coltello.

L’uomo è stato fermato per un controllo, nella zona di Porta Palermo, e trovato in possesso di un coltello a serramanico. Espletate le formalità di rito a suo carico è scattata la denuncia all’autorità giudiziaria.

Il commissariato di polizia di Sciacca, guidato dal vice questore Cesare Castelli, ha notevolmente rafforzato i servizi di controllo del territorio e svolge attività sia in centro che nelle aree periferiche della città così come nei luoghi in cui si registra il maggior concentramento di persone.

Si tratta di servizio mirati che vengono svolti sia durante le ore del giorno che nella notte.

Padre Candela festeggia 60 anni di sacerdozio: “A San Calogero faccio anche la guida turistica” (Video)

Quando nel 1992, dopo 4 anni di permanenza a Sciacca, è stato trasferito c’è stata una levata di scudi contro questa decisione. Una signora, addirittura, si è piazzata davanti al garage dei locali della Basilica di San Calogero per evitare che padre Alberico Canddla andasse via con l’auto. Da qualche tempo è tornato a Sciacca e domani, venerdì 12 luglio, alle 19, nella Basilica di San Calogero, festeggerà i 60 anni di sacerdozio. Padre Candela spera che nei prossimi anni si possano riaprire le grotte di San Calogero per scopi terapeutici. Intanto, plaude all’iniziativa dei Cinque Sensi che le tengono aperte ai turisti e dice che lui stesso, ogni tanto, fa la guida turistica per mostrare le bellezze della zona.

Centri estivi per bambini a Sciacca, pubblicato l’avviso per le richieste delle famiglie

Sul sito istituzionale del Comune di Sciacca è stato pubblicato, a firma del dirigente del terzo Settore Venerando Rapisardi, l’avviso rivolto alle famiglie per l’iscrizione ai centri estivi 2024.

Partiranno il prossimo mese di agosto a Sciacca, infatti i centri estivi con le attività educative, ricreative e sportive rivolte a bambini e adolescenti. È quanto ha reso noto l’assessore alla Pubblica Istruzione Salvatore Mannino. Gli interessati possono presentare domanda di partecipazione entro il prossimo 29 luglio.

Alle famiglie è concessa la facoltà di scegliere tra gli enti accreditati le cui proposte progettuali, carte dei servizi, sono pubblicate, contestualmente all’avviso e al modulo di domanda, sul sito del Comune di Sciacca (www.comunedisciacca.it).

Le istanze vanno presentate direttamente all’ente scelto.

Le attività dei centri estivi di Sciacca si svolgeranno nei mesi di agosto e settembre.

I dettagli dell’inchiesta sui sette arresti a Sciacca

Infiltrazioni mafiose sugli appalti. E’ quanto avrebbero permesso di svelare le indagini, condotte dagli specialisti del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo (G.I.C.O.), con l’ausilio dei colleghi della Compagnia di Sciacca ricostruendo l’esistenza di dinamiche criminali per l’esercizio di un capillare controllo economico del territorio da parte della famiglia mafiosa di Sciacca. Mandamento mafioso che avrebbe avuto al suo interno anche un’accesa competizione per ottenerne il vertice conclusasi soltanto nel 2021 con la morte del capofamiglia Salvatore Di Gangi quando
A quest’ultimo sarebbe subentrato uno storico uomo d’onore “organico” all’articolazione di Cosa Nostra saccense, già condannato per associazione mafiosa, il quale – come riconosciuto dal Gip – si sarebbe affermato grazie alla spiccata capacità di “ergersi come collettore nel settore degli appalti”.
Infatti, come evidenziato nell’ambito dei provvedimenti cautelari, “il dato complessivo che emerge è proprio la persistente capacità d’infiltrazione e di condizionamento del tessuto socio-economico del territorio da parte dell’associazione mafiosa che ha trovato espressione, da un lato con il controllo pressoché totale nel settore degli appalti e i costanti tentativi di inserimento con i sub-appalti e le forniture, dall’altro con il condizionamento del voto in occasione delle consultazioni elettorali”.

Gli indagati sono indiziati, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, usura, corruzione e illecita concorrenza aggravate dalla finalità di agevolare Cosa nostra, scambio elettorale politico-mafioso e traffico illecito di rifiuti.

Tra il 2020 ed il 2023, sarebbe stato riscontrato il condizionamento di diversi appalti pubblici, con particolare riferimento alla realizzazione del depuratore, nonché al rifacimento della rete fognaria, dell’area portuale di Sciacca e dell’asilo comunale di Menfi, che sarebbe “avvenuto anche grazie al determinante apporto di imprenditori mafiosi che, sostituendosi di fatto alle società aggiudicatarie, avrebbero sistematicamente eluso la normativa antimafia in materia di sub-appalto mediante l’imposizione delle forniture di materie prime e il nolo a freddo di mezzi”. Tra i destinatari delle ordinanze di custodia cautelare figura anche un pubblico ufficiale, in capo al quale sono stati ipotizzati i reati di corruzione e di falso, in quanto nel 2021, in cambio dell’esecuzione a titolo gratuito di alcuni lavori presso la propria abitazione, avrebbe agevolato la società riconducibile a uno degli imprenditori mafiosi per l’aggiudicazione dell’appalto relativo alla realizzazione dell’hub vaccinale di Sciacca, attestando falsamente il possesso di una certificazione indispensabile per l’ottenimento della commessa. Gli elementi acquisiti nel corso delle investigazioni avrebbero inoltre consentito di riscontrare l’intervento del citato pubblico ufficiale per favorire l’affidamento diretto a favore della citata società dei lavori relativi allo “sgombero e ripristino del manto stradale nel Comune di Lucca Sicula”, al “ripristino della pavimentazione stradale di collegamento in alcune contrade del comune di Caltabellotta” e all’ “l’intervento di recinzione dell’area posta sotto sequestro dell’A.G. in località Scala dei Turchi nel comune di Realmonte”. Infine, le attività d’indagine avrebbero disvelato, il tentativo di influenzare le elezioni comunali di Sciacca del 2022. In tale contesto, il nuovo reggente della famiglia mafiosa avrebbe incontrato un candidato al Consiglio Comunale per garantirgli appoggio politico, episodio per il quale il GIP ha ritenuto ricorrenti elementi idonei a configurare il reato di “scambio elettorale politico mafioso”. “L’odierna operazione – rileva la Giardia di Finanza – conferma il perdurante impegno della Guardia di Finanza, nell’ambito delle indagini delegate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, per individuare ogni possibile segnale di inquinamento del tessuto produttivo da parte delle consorterie criminali mafiose, liberando spazi di legalità economico finanziaria a favore dei cittadini e degli imprenditori onesti che operano nel rispetto delle regole. Si evidenzia che i provvedimenti in parola sono stati emessi sulla scorta degli elementi allo stato acquisiti e che, pertanto, in attesa di giudizio definitivo sussiste la presunzione di innocenza”.

Infiltrazioni mafiose, 7 arresti a Sciacca

Le accuse sono a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, usura, corruzione e illecita concorrenza aggravate dalla finalità di agevolare Cosa nostra, scambio elettorale politico-mafioso e traffico illecito di rifiuti per sette presunti esponenti della famiglia mafiosa di Sciacca. Cinque sono finiti in carcere e due ai domiciliari.

Cento militari della guardia di finanza, in forza ai reparti di Palermo e Agrigento sono stati impiegati per effettuare l’operazione. Stanno inoltre effettuando perquisizioni in diverse province siciliane e nel Molise, presso abitazioni e sedi societarie dei 22 indagati.

    Le indagini avrebbero permesso di ricostruire un capillare controllo economico del territorio da parte della famiglia mafiosa di Sciacca, al cui interno sarebbe emersa un’accesa competizione per la leadership e terminata soltanto alla fine del 2021.

In carcere sono finiti: Domenico Friscia, 61 anni, Domenico Maniscalco, di 59 anni; Giuseppe Marciante, 37 anni, Michele Russo, 45 anni; Maurizio Costa, 64 anni, ex dirigente della protezione civile, indagato per corruzione e falso. Ai domiciliari: Vittorio Di Natale, 49 anni, candidato al consiglio comunale di Sciacca, e Rosario Catanzaro, 65 anni.


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Salta l’accusa di stalking, 2 mesi per percosse a un menfitano che era finito ai domiciliari

Un giovane di Menfi nel 2019 era stato prima agli arresti domiciliari e poi sottoposto al divieto di dimora in Sicilia, accusato di stalking nei confronti dell’ex fidanzata, ma anche di lesioni a carico della stessa e di danneggiamento. A distanza di cinque anni il trentenne di Menfi è stato condannato, per percosse, alla pena, sospesa, di due mesi di reclusione con la non menzione nel casellario giudiziale. Assolto da tutto il resto, dai reati più gravi che gli venivano contestati.

Il giudice ha riqualificato lo stalking in percosse. La giovane che era stata legata sentimentalmente al trentenne al processo si è costituita parte civile e il giudice ha condannato l’imputato a un risarcimento di 500 euro. I fatti che gli venivano contestati si riferivano a un periodo fino all’agosto del 2019.

Per lo stalking veniva contestata l’aggravante di avere commesso il fatto ai danni di persona cui era legato da relazione sentimentale. La difesa del trentenne con l’avvocato Giovanna Maria Craparo ha escluso ogni ipotesi di stalking e dunque del reato per il quale, nel 2019, era stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari. Il Tribunale di Sciacca, in composizione monocratica, ha escluso stalking, lesioni e danneggiamento.

Bonifica allo Stazzone, si attende ancora il via libera al trasferimento dei materiali

Manca ancora il via libera al trasferimento dei numerosi sacchi big bag, pieni di materiali contenenti amianto, presso il centro di trasferenza di Carini. I lavori di bonifica nell’area dello Stazzone in cui è andato a fuoco il ristorante “Al Porticello” procedono, ma questo importante passaggio non è stato ancora compiuto.

Nelle scorse ore i rappresentanti della ditta che sta eseguendo la bonifica ed i tecnici del Comune di Sciacca hanno fatto il punto durante un sopralluogo al quale è intervenuto anche il dirigente del Comune Salvatore Gioia.

Per quanto riguarda la rimozione di quanto resta del ristorante, quella attualmente in corso è la fase più complessa, che riguarda la zona nella quale si trovava la cucina del locale. In quest’area, così come in quella, già demolita, dei bagni, è più complicato intervenire. Ci sono, infatti, collegamenti, la necessità di staccare ogni parte che il fuoco non ha del tutto distrutto.

Si lavora sempre di notte e gli operatori della ditta indossano le tute e sono muniti di tutti i sistemi di protezione per un intervento di questo tipo. I lavori previsti comprendono il caricamento dei materiali che, sigillati, verranno trasferiti nel centro di trasferenza e poi in una discarica di amianto che si trova in Trentino. La bonifica andrà avanti anche la prossima settimana.