I dettagli dell’inchiesta sui sette arresti a Sciacca

Infiltrazioni mafiose sugli appalti. E’ quanto avrebbero permesso di svelare le indagini, condotte dagli specialisti del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Palermo (G.I.C.O.), con l’ausilio dei colleghi della Compagnia di Sciacca ricostruendo l’esistenza di dinamiche criminali per l’esercizio di un capillare controllo economico del territorio da parte della famiglia mafiosa di Sciacca. Mandamento mafioso che avrebbe avuto al suo interno anche un’accesa competizione per ottenerne il vertice conclusasi soltanto nel 2021 con la morte del capofamiglia Salvatore Di Gangi quando
A quest’ultimo sarebbe subentrato uno storico uomo d’onore “organico” all’articolazione di Cosa Nostra saccense, già condannato per associazione mafiosa, il quale – come riconosciuto dal Gip – si sarebbe affermato grazie alla spiccata capacità di “ergersi come collettore nel settore degli appalti”.
Infatti, come evidenziato nell’ambito dei provvedimenti cautelari, “il dato complessivo che emerge è proprio la persistente capacità d’infiltrazione e di condizionamento del tessuto socio-economico del territorio da parte dell’associazione mafiosa che ha trovato espressione, da un lato con il controllo pressoché totale nel settore degli appalti e i costanti tentativi di inserimento con i sub-appalti e le forniture, dall’altro con il condizionamento del voto in occasione delle consultazioni elettorali”.

Gli indagati sono indiziati, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, usura, corruzione e illecita concorrenza aggravate dalla finalità di agevolare Cosa nostra, scambio elettorale politico-mafioso e traffico illecito di rifiuti.

Tra il 2020 ed il 2023, sarebbe stato riscontrato il condizionamento di diversi appalti pubblici, con particolare riferimento alla realizzazione del depuratore, nonché al rifacimento della rete fognaria, dell’area portuale di Sciacca e dell’asilo comunale di Menfi, che sarebbe “avvenuto anche grazie al determinante apporto di imprenditori mafiosi che, sostituendosi di fatto alle società aggiudicatarie, avrebbero sistematicamente eluso la normativa antimafia in materia di sub-appalto mediante l’imposizione delle forniture di materie prime e il nolo a freddo di mezzi”. Tra i destinatari delle ordinanze di custodia cautelare figura anche un pubblico ufficiale, in capo al quale sono stati ipotizzati i reati di corruzione e di falso, in quanto nel 2021, in cambio dell’esecuzione a titolo gratuito di alcuni lavori presso la propria abitazione, avrebbe agevolato la società riconducibile a uno degli imprenditori mafiosi per l’aggiudicazione dell’appalto relativo alla realizzazione dell’hub vaccinale di Sciacca, attestando falsamente il possesso di una certificazione indispensabile per l’ottenimento della commessa. Gli elementi acquisiti nel corso delle investigazioni avrebbero inoltre consentito di riscontrare l’intervento del citato pubblico ufficiale per favorire l’affidamento diretto a favore della citata società dei lavori relativi allo “sgombero e ripristino del manto stradale nel Comune di Lucca Sicula”, al “ripristino della pavimentazione stradale di collegamento in alcune contrade del comune di Caltabellotta” e all’ “l’intervento di recinzione dell’area posta sotto sequestro dell’A.G. in località Scala dei Turchi nel comune di Realmonte”. Infine, le attività d’indagine avrebbero disvelato, il tentativo di influenzare le elezioni comunali di Sciacca del 2022. In tale contesto, il nuovo reggente della famiglia mafiosa avrebbe incontrato un candidato al Consiglio Comunale per garantirgli appoggio politico, episodio per il quale il GIP ha ritenuto ricorrenti elementi idonei a configurare il reato di “scambio elettorale politico mafioso”. “L’odierna operazione – rileva la Giardia di Finanza – conferma il perdurante impegno della Guardia di Finanza, nell’ambito delle indagini delegate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, per individuare ogni possibile segnale di inquinamento del tessuto produttivo da parte delle consorterie criminali mafiose, liberando spazi di legalità economico finanziaria a favore dei cittadini e degli imprenditori onesti che operano nel rispetto delle regole. Si evidenzia che i provvedimenti in parola sono stati emessi sulla scorta degli elementi allo stato acquisiti e che, pertanto, in attesa di giudizio definitivo sussiste la presunzione di innocenza”.

Infiltrazioni mafiose, 7 arresti a Sciacca

Le accuse sono a vario titolo, di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, usura, corruzione e illecita concorrenza aggravate dalla finalità di agevolare Cosa nostra, scambio elettorale politico-mafioso e traffico illecito di rifiuti per sette presunti esponenti della famiglia mafiosa di Sciacca. Cinque sono finiti in carcere e due ai domiciliari.

Cento militari della guardia di finanza, in forza ai reparti di Palermo e Agrigento sono stati impiegati per effettuare l’operazione. Stanno inoltre effettuando perquisizioni in diverse province siciliane e nel Molise, presso abitazioni e sedi societarie dei 22 indagati.

    Le indagini avrebbero permesso di ricostruire un capillare controllo economico del territorio da parte della famiglia mafiosa di Sciacca, al cui interno sarebbe emersa un’accesa competizione per la leadership e terminata soltanto alla fine del 2021.

In carcere sono finiti: Domenico Friscia, 61 anni, Domenico Maniscalco, di 59 anni; Giuseppe Marciante, 37 anni, Michele Russo, 45 anni; Maurizio Costa, 64 anni, ex dirigente della protezione civile, indagato per corruzione e falso. Ai domiciliari: Vittorio Di Natale, 49 anni, candidato al consiglio comunale di Sciacca, e Rosario Catanzaro, 65 anni.


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Salta l’accusa di stalking, 2 mesi per percosse a un menfitano che era finito ai domiciliari

Un giovane di Menfi nel 2019 era stato prima agli arresti domiciliari e poi sottoposto al divieto di dimora in Sicilia, accusato di stalking nei confronti dell’ex fidanzata, ma anche di lesioni a carico della stessa e di danneggiamento. A distanza di cinque anni il trentenne di Menfi è stato condannato, per percosse, alla pena, sospesa, di due mesi di reclusione con la non menzione nel casellario giudiziale. Assolto da tutto il resto, dai reati più gravi che gli venivano contestati.

Il giudice ha riqualificato lo stalking in percosse. La giovane che era stata legata sentimentalmente al trentenne al processo si è costituita parte civile e il giudice ha condannato l’imputato a un risarcimento di 500 euro. I fatti che gli venivano contestati si riferivano a un periodo fino all’agosto del 2019.

Per lo stalking veniva contestata l’aggravante di avere commesso il fatto ai danni di persona cui era legato da relazione sentimentale. La difesa del trentenne con l’avvocato Giovanna Maria Craparo ha escluso ogni ipotesi di stalking e dunque del reato per il quale, nel 2019, era stata applicata la misura cautelare degli arresti domiciliari. Il Tribunale di Sciacca, in composizione monocratica, ha escluso stalking, lesioni e danneggiamento.

Bonifica allo Stazzone, si attende ancora il via libera al trasferimento dei materiali

Manca ancora il via libera al trasferimento dei numerosi sacchi big bag, pieni di materiali contenenti amianto, presso il centro di trasferenza di Carini. I lavori di bonifica nell’area dello Stazzone in cui è andato a fuoco il ristorante “Al Porticello” procedono, ma questo importante passaggio non è stato ancora compiuto.

Nelle scorse ore i rappresentanti della ditta che sta eseguendo la bonifica ed i tecnici del Comune di Sciacca hanno fatto il punto durante un sopralluogo al quale è intervenuto anche il dirigente del Comune Salvatore Gioia.

Per quanto riguarda la rimozione di quanto resta del ristorante, quella attualmente in corso è la fase più complessa, che riguarda la zona nella quale si trovava la cucina del locale. In quest’area, così come in quella, già demolita, dei bagni, è più complicato intervenire. Ci sono, infatti, collegamenti, la necessità di staccare ogni parte che il fuoco non ha del tutto distrutto.

Si lavora sempre di notte e gli operatori della ditta indossano le tute e sono muniti di tutti i sistemi di protezione per un intervento di questo tipo. I lavori previsti comprendono il caricamento dei materiali che, sigillati, verranno trasferiti nel centro di trasferenza e poi in una discarica di amianto che si trova in Trentino. La bonifica andrà avanti anche la prossima settimana.

Incidente per il manto stradale in condizioni precarie a Muciare, Regione condannata a risarcire

Il Tribunale di Sciacca ha condannato la Regione (assessorato al Territorio) al risarcimento dei danni subiti da un minore saccense, divenuto maggiorenne in corso di causa, per un incidente avvenuto il 7 luglio 2017. Il giovane era alla guida di un ciclomotore, nella strada demaniale della contrada Muciare di Sciacca, quando, giunto all’altezza della vecchia Fornace, nel punto in cui è possibile scendere nella spiaggetta, e’ caduto rovinosamente a terra a causa della presenza sul manto stradale sterrato di una canaletta solcata dalle piogge e di un grosso avallamento, non segnalata e non visibile. Il giovane, a seguito della caduta, ha perso conoscenza ed è stato trasportato dapprima con il 118 presso il Pronto soccorso dell’ospedale di Sciacca. A causa della gravità delle ferite riportate e’ stato poi trasportato in eliambulanza presso la Rianimazione di Villa Sofia, a Palermo, e successivamente ricoverato nel reparto di Neurochirurgia. La famiglia del minore, al fine di ottenere il risarcimento dei danni, si è rivolta allo studio legale Tirnetta, con la collaborazione dell’avvocato Roberta Lo Iacono. Provata la sussistenza del nesso causale tra la pericolosità della strada e l’evento dannoso, la Regione, rimasta contumace per tutto il procedimento, con sentenza del giudice Valentina Stabile, è stata condannata, complessivamente, al pagamento di 8.500 euro.Incidente per il manto stradale in condizioni precarie a Muciare, Regione condannata a risarcire Il Tribunale di Sciacca ha condannato la Regione (assessorato al Territorio) al risarcimento dei danni subiti da un minore saccense, divenuto maggiorenne in corso di causa, per un incidente avvenuto il 7 luglio 2017. Il giovane era alla guida di un ciclomotore, nella strada demaniale della contrada Muciare di Sciacca, quando, giunto all’altezza della vecchia Fornace, nel punto in cui è possibile scendere nella spiaggetta, e’ caduto rovinosamente a terra a causa della presenza sul manto stradale sterrato di una canaletta solcata dalle piogge e di un grosso avallamento, non segnalata e non visibile. Il giovane, a seguito della caduta, ha perso conoscenza ed è stato trasportato dapprima con il 118 presso il Pronto soccorso dell’ospedale di Sciacca. A causa della gravità delle ferite riportate e’ stato poi trasportato in eliambulanza presso la Rianimazione di Villa Sofia, a Palermo, e successivamente ricoverato nel reparto di Neurochirurgia.
La famiglia del minore, al fine di ottenere il risarcimento dei danni, si è rivolta allo studio legale Tirnetta, con la collaborazione dell’avvocato Roberta Lo Iacono.
Provata la sussistenza del nesso causale tra la pericolosità della strada e l’evento dannoso, la Regione, rimasta contumace per tutto il procedimento, con sentenza del giudice Valentina Stabile, è stata condannata, complessivamente, al pagamento di 8.500 euro.

Il presidente Schifani operato al Civico di Palermo, nei prossimi giorni sarà dimesso

Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, è stato sottoposto stamattina a un intervento chirurgico di colecistectomia in via laparoscopica presso l’ospedale Civico di Palermo. L’equipe sanitaria che lo ha operato comunica che l’intervento è perfettamente riuscito.

Schifani sarà dimesso nei prossimi giorni e potrà riprendere rapidamente le proprie attività istituzionali.

Lino Banfi in campo con i carabinieri contro le truffe agli anziani


Le truffe sono sempre più diffuse e le vittime di tali raggiri sono quasi sempre gli anziani, soggetti vulnerabili di cui i truffatori si approfittano conquistandone la fiducia nei modi più disparati.
Per questo motivo l’Arma dei Carabinieri ha deciso di ideare una nuova campagna di sensibilizzazione contro le truffe rivolta principalmente a loro.

È necessario porre particolare attenzione al fenomeno non solo per il danno economico subito ma anche per il trauma psicologico per l’invasione del proprio spazio domestico e il successivo senso di colpa per essere state raggirate.

Il testimonial scelto per la campagna di comunicazione è l’attore Lino Banfi.
L’Arma dei Carabinieri ha scelto il “Nonno d’Italia” per avvicinarsi ancora di più agli anziani, con l’intento principale di trasmettere in modo diretto ed efficace consigli utili a tutelarsi dai raggiri.

Nello spot, con il “suo” Comandante di Stazione, Banfi racconta di alcuni suoi conoscenti che hanno subito truffe, per poi lasciare la scena al Maresciallo dell’Arma che esorta il pubblico a prestare massima attenzione e a rivolgersi con fiducia ai Carabinieri chiamando il 112 N.U.E.
Lo spot si conclude con l’invito a consultare il sito Carabinieri.it, in cui sono illustrate le principali tipologie di truffe e come riconoscerle.

L’Arma dei carabinieri ha realizzato anche un opuscolo da distribuire ai cittadini oltre ad organizzare diversi incontri formativi.

Chiude l’attività negli orari della Ztl, la protesta di un negoziante della via Licata (Video)

Davide Dimino ha un negozio della telefonia nella via Licata dal 2019 e dopo sette giorni con la nuova Ztl ha deciso di chiudere l’attività proprio in coincidenza con la chiusura del traffico per la nuova ordinanza scattata a Sciacca dal trenta giugno al trenta settembre dalle ore 18 alle ore 4 del mattino.

Dimino sostiene di non fare più incassi durante la pedonalizzazione e pertanto, non è più conveniente per lui rimanere aperto.

Si dice non contrario alla chiusura del traffico in centro, così come altri colleghi, ma in orari diversi.

In scena le socie di Inner Wheel con la commedia “Nel Nome di Lisistrata”

Sono 23 le socie del Club Inner Wheel Sciacca Terme che si metteranno in gioco, con alcuni dei loro consorti, per uno scopo benefico, ovvero la realizzazione dei propri service per sostenere il Progetto della Lilt “Donne e Parrucche” con la rappresentazione “Nel Nome di Lisistrata”, adattamento della commedia di Aristofane di Angelo Leonardo Pumilia.

Due le serate dedicate alla rappresentazione: giovedì 11 Luglio alle 21 le prove generali con la presenza del pubblico e venerdì 12 Luglio alle ore 21

La guerra. L’amore. Due temi universali, mai così attuali. Il punto di forza del genio greco è proprio la sua attualità. E nelle sua “Lisistrata” rappresentata nel 411 a.C., Aristofane spezza, ancora una volta una lancia in favore della pace. Ma, convinto ormai di non poter contare sugli uomini,affida la sua causa a una donna, Lisistrata (colei che scioglie gli eserciti) e alle donne di tutta la Grecia..

Pumilia, accosta un gruppetto di donne moderne alle ribelli donne greche che si vieteranno ai loro uomini fino a quando questi non giureranno di fare la pace e mette particolarmente in risalto la determinazione e il carattere delle donne, in una rappresentazione che va oltre il suo tempo.

A Sciacca si apre uno sportello per servizi digitali della Camera di Commercio

Verrà inaugurato domani, giovedì 11 luglio, alle 18, a Sciacca, il nuovo sportello della Camera di Commercio di Agrigento dedicato a servizi digitali innovativi come lo Spid e la firma digitale. L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra la Camera di Commercio e il Comune di Sciacca, con l’obiettivo di offrire ai cittadini, agli operatori economici e alle imprese un accesso più agevole ai servizi digitali.

La cerimonia si terrà presso i locali degli uffici dello Stato Civile del Comune, situati in Corso Vittorio Emanuele, accanto all’ingresso del Palazzo Municipale. Interverranno personalità ed enti che si sono occupati a vario titolo di questa iniziativa. Ci saranno l’assessore comunale alle Attività produttive e all’Innovazione digitale, Francesco Dimino, l’assessore comunale al Commercio, Agnese Sinagra, l’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamaio, il parlamentare regionale Michele Catanzaro e i vertici provinciali e regionali della Camera di Commercio, Unioncamere e Infocamere.

Per l’occasione sarà promosso uno “Spid Day”. Ogni cittadino per l’intera giornata di domani, nella sede dello sportello, dalle 10 alle 12 e dalle 15:30 alle 17:30 potrà richiedere gratuitamente lo Spid.