Noduli tiroidei: guida approfondita su cosa sono, diagnosi e quando preoccuparsi davvero

Avete notato un rigonfiamento al collo o vi è stato menzionato un “nodulo tiroideo” e cercate informazioni chiare e strutturate? Se avete già letto introduzioni generali sull’argomento (come l’utile articolo “Hai sentito un rigonfiamento al collo? Potrebbe essere un nodulo tiroideo (e non sempre è grave)”), questo nuovo articolo si propone di approfondire in modo sistematico cosa sono i noduli tiroidei, come vengono diagnosticati e, soprattutto, quali sono i segnali che meritano un’attenzione specialistica.

La scoperta di un nodulo alla tiroide può generare apprensione, ma è fondamentale sapere che la maggior parte di questi è benigna. Questo articolo vi accompagnerà nella comprensione del fenomeno, focalizzandosi sugli aspetti cruciali per la vostra tranquillità e salute.

Cos’è un Nodulo Tiroideo: definizione e caratteristiche essenziali

Come già saprete, la tiroide è una ghiandola endocrina cruciale per il nostro metabolismo. Un nodulo tiroideo è una crescita anomala di tessuto all’interno di questa ghiandola. Questi noduli possono variare notevolmente:

  • Struttura: Possono essere solidi, cistici (contenenti liquido – quasi sempre benigni, come sottolineato anche in altre sedi informative) o misti. I noduli solidi o misti sono benigni nel 90-95% dei casi.
  • Dimensioni: Da pochi millimetri a svariati centimetri.
  • Numero: Singoli o multipli (gozzo multinodulare).
  • Funzionalità: La maggior parte dei noduli non altera la produzione ormonale. Alcuni, tuttavia, possono essere “iperfunzionanti” (causando ipertiroidismo) o, più raramente, associarsi a ipotiroidismo in un contesto di tiroidite.

La loro prevalenza è alta, specialmente nel sesso femminile e con l’aumentare dell’età, e spesso vengono scoperti casualmente.

Cause e fattori di rischio: perché si formano i noduli tiroidei?

Le cause precise non sono sempre univoche, ma diversi fattori possono contribuire alla loro insorgenza, come già accennato in guide introduttive. Tra i più rilevanti, riassumiamo:

  • Carenza di Iodio: Storicamente importante, oggi meno prevalente nei paesi con profilassi iodica.
  • Tiroiditi Autoimmuni: In particolare la Tiroidite di Hashimoto.
  • Predisposizione Genetica/Familiarità: Una storia familiare di noduli o patologie tiroidee.
  • Esposizione a Radiazioni: Soprattutto a livello del collo in giovane età.
  • Età e Sesso: Più frequenti nelle donne e negli anziani.

Uno stile di vita sano e un adeguato apporto di iodio sono utili coadiuvanti per la salute tiroidea.

Sintomi associati ai Noduli Tiroidei: quando riconoscerli

Molti noduli, come spesso ribadito, sono asintomatici. Tuttavia, alcuni segnali possono suggerirne la presenza o la necessità di un controllo:

  • Gonfiore o “bozzo” visibile/palpabile alla base del collo.
  • Senso di costrizione o fastidio alla gola.
  • Difficoltà a deglutire (disfagia) o, più raramente, a respirare (dispnea), specialmente in presenza dinoduli voluminosi.
  • Cambiamenti della voce o raucedine persistente (possibile compressione nervosa).
  • Dolore cervicale, irradiato alla mandibola o all’orecchio (meno comune).
  • Sintomi legati ad alterata funzionalità tiroidea (se il nodulo è iperfunzionante o associato a tiroidite).

Se riscontrate uno o più di questi sintomi, è sempre consigliabile una valutazione medica specialistica.

Diagnosi accurata dei Noduli Tiroidei: gli strumenti a disposizione

Un corretto inquadramento diagnostico è cruciale. Come descritto anche in altre risorse informative, il percorso solitamente include:

  • Anamnesi ed Esame Obiettivo: Il medico raccoglie la storia clinica ed effettua una palpazione del collo.
  • Esami Ematici: Valutazione della funzionalità tiroidea (TSH, FT3, FT4) e, in casi selezionati, della Calcitonina (marker tumorale specifico per il carcinoma midollare della tiroide).
  • Ecografia Tiroidea: È l’esame cardine. Permette di visualizzare numero, dimensioni, e soprattutto le caratteristiche strutturali dei noduli (margini, ecogenicità, presenza di microcalcificazioni, vascolarizzazione). Queste caratteristiche aiutano a stratificare il rischio di malignità del nodulo.
  • Agoaspirato Tiroideo (Fine Needle Aspiration Cytology – FNAC): Come correttamente evidenziato anche nell’articolo “Hai sentito un bozzo…”, l’agoaspirato è una procedura minimamente invasiva (simile a un prelievo) eseguita sotto guida ecografica. Consiste nel prelevare cellule dal nodulo per l’analisi citologica. È l’esame più affidabile per distinguere un nodulo benigno da uno maligno o sospetto.
  • Scintigrafia Tiroidea: Indicata in casi specifici, soprattutto in presenza di TSH soppresso, per valutare la funzionalità del nodulo (“caldo”, “freddo” o “indifferente”). I noduli “caldi” sono raramente maligni.

Noduli Tiroidei: quando preoccuparsi davvero e i segnali d’allarme

Questa è la domanda centrale per molti. Fermo restando che, come ampiamente riportato, la maggioranza (circa il 90-95%) dei noduli è benigna, è fondamentale identificare quei segnali che suggeriscono la necessità di un approfondimento urgente:

  • Crescita rapida: Un nodulo che aumenta visibilmente di dimensioni in poche settimane o mesi.
  • Consistenza dura e aderenza: Un nodulo duro, poco mobile, che sembra “attaccato” ai tessuti circostanti.
  • Linfoadenopatie Laterocervicali Sospette: Linfonodi ingrossati, duri e fissi ai lati del collo.
  • Sintomi da compressione nervosa: Raucedine persistente, paralisi di una corda vocale.
  • Difficoltà significative a deglutire o respirare.
  • Familiarità per Carcinoma Midollare della Tiroide o Sindromi Genetiche Predisponenti (es. MEN2).
  • Storia di esposizione a radiazioni sul collo.
  • Caratteristiche ecografiche altamente sospette: (es. marcata ipoecogenicità, microcalcificazioni, margini irregolari o spiculati, forma “taller-than-wide”, ipervascolarizzazione caotica).

La presenza di uno o più di questi fattori non equivale a una diagnosi di malignità, ma impone un consulto endocrinologico tempestivo ed,  eventualmente l’esecuzione di un agoaspirato.

Differenze cruciali: noduli benigni vs. maligni

La distinzione è l’obiettivo primario della diagnosi:

  • Noduli Benigni:
    • La stragrande maggioranza.
    • Crescita lenta o assente.
    • All’ecografia, spesso presentano caratteristiche rassicuranti (es. noduli puramente cistici, spongiformi, margini regolari).
    • Citologia (FNAC) benigna.
    • Generalmente richiedono solo monitoraggio ecografico periodico.
  • Noduli Maligni (Carcinoma Tiroideo):
    • Minoranza dei casi (5-10%).
    • Possono presentare i segnali d’allarme sopra citati.
    • All’ecografia, possono mostrare caratteristiche sospette.
    • La diagnosi di certezza si basa sulla citologia (FNAC) e sulla successiva istologia post-operatoria.
    • Richiedono un trattamento specifico, più comunemente chirurgico. Fortunatamente, molte forme di cancro alla tiroide, se diagnosticate precocemente, hanno una prognosi eccellente.

Opzioni di trattamento e monitoraggio dei Noduli Tiroidei

Il percorso terapeutico è personalizzato:

  • Noduli benigni asintomatici: Solitamente si procede con l’osservazione attiva tramite ecografie periodiche (la frequenza varia da 6 mesi a 2 anni a seconda del caso).
  • Noduli benigni sintomatici o voluminosi: Se causano disturbi compressivi o estetici, si possono considerare:
    • Termoablazione (Laser, Radiofrequenza): Tecniche mini-invasive per ridurre il volume del nodulo.
    • Chirurgia (Tiroidectomia parziale o totale): In casi selezionati.
  • Noduli sospetti o maligni: Il trattamento principale è la chirurgia (tiroidectomia). A seconda del tipo istologico e dello stadio, possono seguire successivamente:
    • Terapia Radiometabolica con Iodio-131.
    • Terapia Ormonale soppressiva/sostitutiva con Levotiroxina.
  • Noduli Iperfunzionanti (“Tossici”): Trattamento con farmaci tireostatici, terapia radiometabolica, termoablazione laser o chirurgia.

Il dialogo costante con il proprio endocrinologo è fondamentale per definire la strategia migliore e per affrontare i controlli con serenità.

Informazione, consapevolezza e la consulenza specialistica

Affrontare la diagnosi di un nodulo tiroideo richiede informazione corretta e un approccio proattivo. La buona notizia è che nella maggior parte dei casi si tratta di formazioni benigne, gestibili con monitoraggio e controlli periodici. Riconoscere i segnali da non trascurare, affidarsi a uno specialista in endocrinologia e seguire un piano di monitoraggio personalizzato sono i tre pilastri fondamentali per tutelare la propria salute tiroidea.

🟡 Se sospetti la presenza di un nodulo o hai notato un rigonfiamento al collo, ti consigliamo di leggere anche questo approfondimento:
👉 Hai notato un rigonfiamento al collo? Potrebbe essere un nodulo tiroideo (non sempre è grave)

La diagnosi precoce, come sempre in medicina, è un alleato prezioso.

Questo articolo ha scopo informativo e non sostituisce il parere del medico. Per dubbi o necessità diagnostico-terapeutiche, rivolgetevi sempre al vostro medico curante o a un endocrinologo specializzato.

Per un parere esperto e personalizzato, potete considerare un consulto con il Dott. Marco Graziano, specialista in Endocrinologia, che collabora con Risoluto per offrire contenuti informativi chiari e attendibili.

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Prevenzione, consapevolezza e monitoraggio: queste sono le chiavi per affrontare un nodulo tiroideo con serenità.

Sezione Salute Risoluto – Responsabile Partnership Strategiche Dino Capraro

Droga a Ribera, due assoluzioni e una condanna


Due gambiani assolti e un altro condannato per droga a Ribera che si conferma importante area di spaccio di stupefacenti. Il giudice monocratico del Tribunale di Sciacca Dario Hamel ha condannato a un anno di reclusione e 3 mila euro di multa Hatab Djammih, di 25 anni, accusato di avere trasportato o comunque illecitamente detenuto a Ribera 91 grammi di hashish da cui sono ricavabili 521 dosi medie singole.

La vicenda che ha portato al processo conclusosi con la condanna dell’imputato è relativa al 29 dicembre 2020.

Per un fatto più recente, del settembre 2023, invece, in un altro processo, due gambiani, Lamin Balajo, di 41 anni, e Musa Samateh, di 31, sono stati assolti. Il primo era difeso dall’avvocato Giovanni Forte e il secondo dall’avvocato Lucio Asaro. Erano accusati di avere trasportato e detenuto a Ribera quasi 10 grammi di cocaina, nascosta sotto il sedile di un’auto.

Il giudice, accogliendo la richiesta avanzata dalle difese, li ha assolti per non aver commesso il fatto.

Sciacca, accusato di atti sessuali con la nipote e condannato a 7 anni

Sette anni di reclusione a un settantenne trapanese che avrebbe mostrato alla nipote di età inferiore a 10 anni un video dal contenuto pornografico, esibito i propri genitali alla piccola e, in precedenza, si sarebbe disteso sopra la minore.

I fatti contestati per i quali è arrivata adesso la condanna da parte dei giudici del Tribunale di Sciacca si riferiscono a un periodo compreso tra il 2020 e il 2021.

Il settantenne è rimasto qualche mese in carcere e successivamente ai domiciliari per complessivi 2 anni. I giudici hanno disposto nei suoi confronti la stessa pena, 7 anni di reclusione, chiesta dal pm, Alberto Gaiatto.

La misura cautelare a carico dell’anziano, difeso dall’avvocato Mauro Tirnetta, è scattata quando i carabinieri hanno raccolto elementi sufficienti a carico dell’indagato, in particolare le dichiarazioni della bimba.

Il nonno, approfittando dell’assenza dei genitori, avrebbe assunto quelle condotte che gli sono state contestate.

Al processo il pubblico ministero aveva chiesto la condanna per i primi due capi d’imputazione con esclusione del terzo, quello secondo il quale l’uomo si sarebbe posizionato sopra la minore.

La difesa, con l’avvocato Tirnetta, aveva chiesto l’assoluzione per quest’ultimo capo d’imputazione e anche per quello relativo all’accusa di avere mostrato i genitali alla piccola sostenendo che l’anziano si trovava in bagno quando è entrata la piccola.

Per il capo d’imputazione riguardante il video mostrato alla bimba, invece, condotta che l’anziano ha confessato, la difesa aveva chiesto i minimi di pena.

Si è costituita parte civile la famiglia della piccola con gli avvocati Pamela Nastasi e Vincenzo Savalla. Parte civile anche l’associazione Casa di venere con l’avvocato Roberta Anselmi. Per la liquidazione a tutte le parti civili costituite deciderà il giudice civile.

Per l’imputato, dopo l’esecuzione della pena, misura di sicurezza per un anno.

Così ha disposto il collegio giudicante del Tribunale di Sciacca composto dal presidente, Antonio Tricoli, con a latere i giudici Dino Toscano e Dario Hamel.

Entro 90 giorni il deposito delle motivazioni della sentenza di primo grado.

Partite IVA, stretta sui controlli fiscali per chi rifiuta il concordato preventivo: focus anche sui conti correnti

Con la circolare 9/E del 24 giugno 2025, l’Agenzia delle Entrate definisce il nuovo quadro operativo relativo al concordato preventivo biennale, chiarendo cosa cambia per i titolari di partita IVA che decidono di non aderire. Tra le novità più rilevanti, spicca l’intensificazione dei controlli fiscali, che interesseranno anche conti correnti, investimenti e depositi bancari.

Cos’è il concordato preventivo biennale

Il concordato preventivo è uno strumento previsto per i contribuenti che esercitano attività d’impresa, arti o professioni e che applicano gli Indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA). Consiste in una sorta di “patto” con il Fisco che consente, per due anni, di determinare le imposte da versare non sulla base dei redditi effettivi, ma su quelli stimati dall’Amministrazione finanziaria.

L’adesione non è automatica: è preclusa a chi presenta debiti tributari pregressi o irregolarità contributive. Il biennio di riferimento è 2025-2026.

Controlli fiscali intensificati per chi resta fuori

Secondo quanto indicato nella circolare, l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza potenzieranno le attività di verifica nei confronti di coloro che:

  • non aderiscono al concordato,
  • rifiutano la proposta inviata dall’Amministrazione,
  • decadono dai benefici dopo l’adesione.

I controlli riguarderanno in particolare:

  • interrogazione incrociata delle banche dati pubbliche e fiscali,
  • accesso all’Anagrafe dei conti finanziari,
  • analisi di scostamenti tra dichiarazioni e movimentazioni bancarie.

L’obiettivo è costruire un profilo di rischio sempre più accurato, individuando situazioni sospette o anomalie rilevanti dal punto di vista fiscale.

Meno controlli per chi aderisce, ma non immunità

L’adesione al concordato non esonera completamente dai controlli, ma riduce il rischio di accertamenti basati su presunzioni semplici, offrendo una maggiore stabilità fiscale nel biennio. Tuttavia, eventuali violazioni potranno comunque far decadere i benefici acquisiti, con l’aggiunta di sanzioni accessorie più severe.

Sanzioni più pesanti in caso di irregolarità

Con la Legge 143/2024, sono state dimezzate le soglie oltre le quali scattano le sanzioni accessorie per violazioni in materia di imposte dirette e IVA. Tra le conseguenze possibili:

  • esclusione dagli appalti pubblici,
  • interdizione da cariche societarie,
  • sospensione temporanea dell’attività professionale o imprenditoriale.

La nuova disciplina si inserisce in una più ampia strategia di contrasto all’evasione e di promozione dell’adempimento spontaneo, spingendo i contribuenti a valutare con attenzione i vantaggi (e i rischi) connessi al concordato preventivo.

Mundys cresce in Cile, a Costanera tratta Chacao-Chonchi della Ruta 5

ROMA (ITALPRESS) – Mundys, gruppo leader nel settore delle infrastrutture a livello globale, si è aggiudicato, tramite la società controllata Grupo Costanera (con CPPIB come secondo azionista), la nuova concessione della tratta autostradale Chacao-Chonchi, parte della Ruta 5 in Cile. Grupo Costanera ha presentato l’offerta vincente nella gara indetta dal Ministero delle Opere Pubbliche (MOP). Si tratta della terza gara vinta dal Gruppo Mundys in Cile in meno di un anno, dopo l’aggiudicazione dell’asset Santiago-Los Vilos nell’agosto 2024, tramite ViasChile (Abertis), e la tratta Ruta 5 Temuco-Rio Bueno a marzo 2025, tramite Grupo Costanera. La concessione della nuova tratta è stata assegnata con una vita utile massima di 50 anni. Con questa aggiudicazione, la rete autostradale del Gruppo Mundys in Cile raggiunge quasi i 1.300 km, considerando anche le concessioni attualmente in costruzione, per un ebitda che supererà 1 miliardo di euro.
Il tratto Chacao-Chonchi, lungo 126 km, fa parte della Ruta 5, la spina dorsale del Cile, e si trova nell’isola di Chiloè, nella regione di Los Lagos, passando per le città di Chacao, Castro e Chonchi e unendo l’isola con il resto del continente grazie anche al completamento del collegamento infrastrutturale Chacao, che sarà realizzato da Grupo Costanera entro il 2028. Il progetto sostiene lo sviluppo economico locale (pesca e acquacoltura) e il turismo, che costituiscono i principali motori dell’economia dell’isola. Chiloè è infatti una delle destinazioni turistiche più rinomate del Paese, nota per i suoi paesaggi naturali, le chiese in legno patrimonio UNESCO e la comunità e cultura indigena degli Huilliche.
In linea con l’impegno del Gruppo Mundys per la sostenibilità ambientale, il progetto prevede anche la realizzazione di 7 attraversamenti faunistici per garantire la sicurezza della fauna locale e ridurre la frammentazione degli habitat. Il progetto ha inoltre previsto un processo di consultazione pubblica e coinvolgimento attivo delle comunità indigene presenti sul territorio, culminato nella previsione di iniziative per la valorizzazione del patrimonio locale, tra cui la creazione di punti panoramici e centri di informazione turistica per arricchire l’esperienza dei visitatori e promuovere la cultura locale.
L’infrastruttura migliorerà anche la connettività con le altre regioni di Los Rìos e La Araucania, a sud del Cile, che insieme rappresentano oltre il 10% della popolazione totale del Paese. Questa operazione rappresenta la seconda iniziativa di Grupo Costanera nel sud del Paese dopo il tratto Temuco-Rio Bueno, dove Mundys è già presente da molti anni con la concessione dell’adiacente Ruta 5 Rio Bueno – Puerto Montt.
Grupo Costanera assumerà la gestione dell’infrastruttura nella seconda parte del 2025 e investirà oltre 700 milioni di euro in un periodo stimato di 7 anni per aumentarne la capacità, elevarne gli standard di sicurezza e di viabilità. Questi lavori di miglioramento saranno eseguiti grazie alla lunga e comprovata esperienza di Grupo Costanera nel settore.
Parallelamente, Grupo Costanera ha recentemente completato con successo, attraverso la propria società Costanera Norte, due emissioni obbligazionarie, al 2030 e al 2038, per un totale di circa 420 milioni di euro. La domanda per entrambe le obbligazioni ha superato l’offerta del 1.7x e 2.0x, confermando la solidità finanziaria e l’attrattività del Gruppo Mundys per gli investitori istituzionali.
“Lavoriamo a fianco delle nostre asset company per svilupparne la competitività industriale e la solidità finanziaria, continuando a crescere e investire. Questa nuova aggiudicazione è un’ulteriore dimostrazione della capacità di creare valore da parte del nostro Gruppo. Siamo orgogliosi che anche il Cile, un Paese con un sistema regolatorio solido e trasparente, consideri Mundys un partner credibile e affidabile, capace di farsi carico di progetti infrastrutturali complessi e di lungo termine. Ci impegneremo al massimo, insieme a Grupo Costanera, per gestire e sviluppare, con massima efficienza e attenzione alle istanze delle comunità locali, la nuova infrastruttura affidataci dal Governo cileno”, ha dichiarato Elisabetta De Bernardi, Chief Asset Management Officer di Mundys.
Per l’amministratore delegato di Grupo Costanera, Diego Savino, “questo progetto consolida la strategia di crescita di Grupo Costanera, partecipando a gare che permettano l’espansione della società nelle regioni di Los Rios e Los Lagos, dove già gestiamo due tratte della Ruta 5 e dove il MOP prevede di mettere a gara diversi altri progetti nei prossimi anni. Sappiamo di poter contare sull’esperienza del nostro azionista Mundys e della nostra società di costruzioni Gesvial”.

– News in collaborazione con Mundys –
– Foto ufficio stampa Mundys –

(ITALPRESS).

Meloni “Sicurezza sul lavoro priorità del Governo”

ROMA (ITALPRESS) – “Garantire la salute e la sicurezza sul lavoro è una priorità dell’azione di questo Governo. A testimoniarlo sono i tanti provvedimenti che abbiamo adottato fin dal nostro insediamento e che hanno interessato i diversi ambiti che ruotano attorno a questa materia”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un videomessaggio alla presentazione della Relazione Annuale dell’Inail.

“Abbiamo introdotto la cosiddetta patente a crediti, obbligatoria per imprese e lavoratori autonomi che intendano operare nell’ambito dei cantieri edili. Abbiamo disposto l’assunzione di nuovo personale ispettivo per incrementare sensibilmente il numero delle ispezioni e dei controlli e abbiamo stanziato risorse importanti per premiare le imprese che investono in prevenzione – aggiunge Meloni -. Ma siamo intervenuti anche sul piano delle sanzioni, sia amministrative che penali, reintroducendo ad esempio il reato di somministrazione illecita di lavoro, fattispecie che era stata depenalizzata in passato ma che risulta essere la più in crescita nel tempo, spesso dissimulata da contratti di appalto e distacchi fittizi. E stiamo contrastando con forza e determinazione il caporalato, perchè lo sfruttamento del lavoro è un crimine odioso che una Nazione civile e degna di questo nome non potrà mai accettare”.

“Siamo consapevoli, però, che il cammino che abbiamo davanti è un cammino ancora lungo, perchè ogni vita spezzata e ogni infortunio sul posto di lavoro rappresentano una sconfitta per ciascuno di noi. Aveva ragione Papa Francesco quando diceva che “la sicurezza sul lavoro è come l’aria che respiriamo: ci accorgiamo della sua importanza solo quando viene tragicamente a mancare, ed è sempre troppo tardi” – sottolinea il premier -. Ecco perchè il Governo, insieme all’INAIL, ha deciso di fare un passo avanti in questo percorso e ha reperito altri 650 milioni di euro da investire in misure concrete, in particolare sul fronte della diffusione della cultura della prevenzione. Risorse che si aggiungono ai 600 milioni già disponibili per i bandi ISI e che portano la somma complessiva disponibile per il 2025 ad oltre un miliardo e 200 milioni di euro. Il Ministro Calderone sta coordinando il confronto con le parti sociali e sta lavorando, insieme all’INAIL, per definire tecnicamente i provvedimenti e impiegare al meglio le risorse che abbiamo liberato. Alcuni di questi provvedimenti sono già noti, dal potenziamento del sistema del bonus-malus per le aziende virtuose all’estensione della copertura assicurativa nelle scuole, ma il nostro scopo è quello di dare vita – anche grazie al dialogo proficuo con le organizzazioni sindacali e con chi ogni giorno si occupa di questi temi – ad un Piano straordinario di interventi per la salute e la sicurezza sul lavoro, che sia in grado di rafforzare la nostra azione comune e di renderla ancora più incisiva”.

“Possiamo contare, in questo percorso, sul contributo decisivo garantito dall’INAIL, dalle sue professionalità e dalle sue competenze. L’Istituto è uno dei fiori all’occhiello del nostro welfare, e noi siamo convinti che il suo contributo possa essere e sia determinante per diffondere la cultura della prevenzione, innovare l’impianto normativo e renderlo al passo coi cambiamenti del mondo del lavoro, migliorare le prestazioni sociosanitarie e valorizzare la ricerca – conclude Meloni -. La sicurezza sul lavoro non è mai un costo, magari superfluo o che può essere tagliato. E’ un diritto di ogni lavoratore, un valore, un dovere che le Istituzioni devono promuovere giorno dopo giorno. E il Governo farà sempre la propria parte in questa sfida, perchè è su temi e priorità come queste che si misura la civiltà di una Nazione e quanto un popolo ha a cuore il proprio presente e il proprio futuro”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Premio Fair Play Menarini, il gran finale al Teatro Romano di Fiesole

FIRENZE (ITALPRESS) – E’ arrivato il giorno del Premio Internazionale Fair Play Menarini. Dopo la serata inaugurale che ha riunito atleti e Ambasciatori in uno dei luoghi più simbolici di Firenze, Piazzale Michelangelo, la 29° edizione entra oggi nel suo momento più atteso: la cerimonia di premiazione.

Fiesole è onorata di accogliere anche quest’anno il Premio Internazionale Fair Play Menarini, un evento che unisce bellezza, cultura e sport sotto il segno della pace – ha dichiarato Cristina Scaletti, sindaco di Fiesole – Il fair play è molto più di una regola sportiva: è un linguaggio universale che ci insegna a rispettarci, ascoltarci e costruire una convivenza civile e armoniosa. In un momento storico in cui il dialogo è fondamentale, celebrare questi valori nel cuore della nostra comunità è un atto di grande significato. Sono gli stessi principi che ispirano la nostra candidatura come Capitale italiana della cultura 2028″.

Questa sera il Teatro Romano accoglierà i premiati dell’edizione 2025. A cominciare dai portabandiera dell’Italia alle Olimpiadi di Parigi 2024, Gianmarco Tamberi e Arianna Errigo, due volti tra i più amati dello sport azzurro: lui, oro olimpico a Tokyo e campione mondiale nel salto in alto; lei, fuoriclasse della scherma.

Per continuare con una figura emblematica del calcio mondiale: il Pallone d’Oro Luis Figo, stella del Barcellona, del Real Madrid e dell’Inter. Con lui ci saranno anche “Billy” Costacurta e Demetrio Albertini, due nomi storici del Milan e degli azzurri, bandiere di lealtà e intelligenza tattica. Tra i protagonisti anche Sasha Vujacic, due volte campione NBA con i Los Angeles Lakers, emblema di dedizione e spirito di squadra. L’atletica sarà rappresentata anche da Andy Diaz, specialista del salto triplo, bronzo olimpico e oro mondiale indoor, e Rigivan Ganeshamoorthy, protagonista alle Paralimpiadi di Parigi con un oro nel lancio del disco.

Completano il parterre Alice Bellandi, campionessa del mondo di judo e oro olimpico, Nadia Battocletti, argento nei 10.000 metri ai Giochi di Parigi, la leggendaria Blanka Vlasic, icona del salto in alto, e il giornalista sportivo Guido Meda, storica voce della MotoGP.

A rendere ancora più speciale questa edizione, la partecipazione di tre Ambasciatori del Fair Play Menarini: il cinque volte campione olimpico Ian Thorpe, leggenda del nuoto mondiale, Giancarlo Antognoni, simbolo di eleganza e correttezza in campo, e Fabrizio Donato, bronzo nel salto triplo ai Giochi Olimpici di Londra 2012, già vincitori del Premio in passato e oggi testimoni d’eccezione dei valori che ne ispirano la missione.

“Non vediamo l’ora di assistere alla cerimonia di premiazione. Un momento speciale in cui celebriamo non solo le vittorie di questi grandi campioni, ma soprattutto la loro indiscutibile etica sportiva – dichiarano Valeria Speroni Cardi e Filippo Paganelli, membri del Board della Fondazione Fair Play Menarini – Ci auguriamo che le storie di questi fenomeni dello sport possano essere d’esempio per i più giovani nelle scelte di ogni giorno”.

– news in collaborazione con Menarini –
– foto ufficio stampa Premio Fair Play Menarini –
(ITALPRESS).

Nasce a Roma lo “Sportello Nutrizionale del Cittadino” contro l’obesità

ROMA (ITALPRESS) – Un bambino su quattro tra i 6 e i 10 anni è in sovrappeso o obeso. Un dato allarmante che ha spinto l’Ordine dei Farmacisti di Roma, – grazie anche al supporto di FENAGIFAR (Federazione Nazionale Associazioni Giovani Farmacisti), e degli Ordini professionali delle figure sanitarie coinvolte – a lanciare l’iniziativa “Sportello Nutrizionale del Cittadino”. Il progetto affronta il tema dell’obesità con un approccio integrato e capillare, facendo leva sulle competenze delle professioni sanitarie e sulla nutrizione intesa come forma di prevenzione.
L’iniziativa è originata da un convegno svoltosi nelle scorse settimane presso il Ministero della Salute in cui l’obesità è stata definita “una vera e propria emergenza nazionale”. Per questo è emersa l’esigenza di attivare una rete territoriale diffusa, fondata sulla collaborazione tra i diversi attori del mondo sanitario, a partire da due luoghi cardine: la farmacia e la scuola.
“E’ un progetto che condivido pienamente, perchè affronta una delle principali sfide del Servizio sanitario nazionale: investire di più in prevenzione, anche attraverso una maggiore educazione sanitaria. Oggi il 95% del Fondo sanitario nazionale è destinato alle cure e solo il 5% alla prevenzione. L’iniziativa dell’Ordine dei Farmacisti di Roma va nella direzione giusta, in linea con il nuovo corso del Ministero della Salute. E’ un esempio virtuoso, una buona prassi che mi auguro venga estesa su tutto il territorio nazionale”, ha dichiarato il Sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato.
Secondo l’ultima indagine realizzata da Fenagifar – pienamente in linea con i riscontri Istat – oltre il 46% della popolazione adulta italiana è in eccesso ponderale, con il 35,2% in sovrappeso e il 10,9% classificato come obeso. La situazione è allarmante anche tra i più piccoli: il 26% dei minori italiani è sovrappeso o obeso, con punte che superano il 40% in alcune regioni del Sud
L’eccesso di peso aumenta esponenzialmente il rischio di sviluppare patologie croniche, come diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari, ipertensione, alcuni tipi di tumore e disturbi muscoloscheletrici, con un impatto stimato superiore ai 9 miliardi di euro l’anno per il sistema sanitario.
“La parola d’ordine verso cui si deve indirizzare il Ssn è prossimità. In questa ottica la struttura per eccellenza è proprio la farmacia, che sta diventando uno dei punti di riferimento per la riorganizzazione in corso che deve, necessariamente, poggiare sulla prevenzione. Una necessità dovuta in primis al rafforzamento della tutela della salute ma anche al perseguimento di una maggiore sostenibilità del Ssn e alla ricerca di una migliore appropriatezza della diagnosi e delle cure. Questo ragionamento ci porta a una conclusione fisiologica: il nostro progetto può diventare il viatico lungo da cui partire per poi arrivare all’introduzione di screening per l’obesità”, spiega il Presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Roma, Giuseppe Guaglianone.
In prima linea, l’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Roma, che si è reso disponibile a organizzare, in sinergia con gli altri Ordini professionali coinvolti, una rete a supporto del benessere nutrizionale dei cittadini. I farmacisti aderenti all’iniziativa saranno formati per somministrare ai pazienti un questionario dedicato ai corretti stili alimentari, elaborato congiuntamente da tutti i professionisti coinvolti. Il questionario avrà il compito di far emergere eventuali comportamenti scorretti o fattori predisponenti al sovrappeso e all’obesità. Se emergeranno segnali di rischio o esigenze di approfondimento clinico, il farmacista – tramite un’app dedicata in via di sviluppo – metterà in contatto il cittadino con il medico più vicino che valuterà l’eventuale necessità di approfondimenti diagnostici o di coinvolgimento di altri specialisti. Il percorso sarà costruito in modo personalizzato, attivando una presa in carico integrata e coerente con le specifiche esigenze della persona. La farmacia rappresenterà quindi un punto di triage nutrizionale.
“Abbiamo colto l’opportunità di promuovere un progetto sinergico tra le professioni sanitarie che possa mettere a sistema le rispettive competenze e garantire un’azione congiunta, capillare ed efficace sul territorio. Riteniamo che un’iniziativa di questo tipo, fondata sulla collaborazione tra professioni sanitarie e sulla centralità della prevenzione, possa rappresentare un modello virtuoso per affrontare una sfida complessa come quella dei corretti stili alimentari e la lotta all’obesità, contribuendo a migliorare la salute pubblica e la qualità della vita della nostra popolazione, recuperando allo stesso tempo risorse preziose per il Ssn”, sottolinea Vladimiro Grieco, presidente FENAGIFAR e segretario dell’Ordine dei Farmacisti di Roma.
Il progetto si estende anche alle scuole, dove a partire da ottobre, negli istituti capitolini, sarà lanciato il progetto “Cibo che educa”, pensato per avvicinare i giovani a una cultura del benessere alimentare. L’obiettivo è educare le nuove generazioni a uno stile di vita sano, attraverso incontri pratici e interdisciplinari di educazione alimentare, attività esperienziali, showcooking e momenti formativi peer-to-peer tenuti da farmacisti, medici, nutrizionisti e psicologi, in sinergia con il corpo docente. Obiettivo è quello di promuovere, fin dalla giovane età, la consapevolezza sui temi dell’alimentazione e valorizzando al contempo le eccellenze agroalimentari locali.
– foto fornita da ufficio stampa FENAGIFAR –
(ITALPRESS).

Al via “Le Spiagge della Salute”, consulti medici in 8 località balneari

ROMA (ITALPRESS) – Prevenzione e divertimento si incontrano sul bagnasciuga con Le Spiagge della Salute, il nuovo evento itinerante, promosso da ASC Attività Sportive Confederate, in collaborazione con il Sindacato Italiano Balneari (SIB), con i patrocini del Ministero della Salute, del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e della Società Italiana di Dietetica e Nutrizione clinica (ADI), e con il supporto di Gruppo San Donato. La manifestazione è stata presentata questa mattina a Roma, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nella sede di Confcommercio.
L’obiettivo dell’iniziativa è valorizzare l’estate – sinonimo di libertà, gioia di vivere e relax – come momento ideale per prendersi cura della propria salute, sia a livello fisico che sul piano mentale, attraverso la prevenzione e il movimento. Le Spiagge della Salute farà quindi tappa, nelle domeniche d’estate, in 8 località balneari italiane, offrendo a residenti e turisti l’opportunità di sottoporsi a consulti medici gratuiti, in ambito dermatologico e del benessere psicologico, nel pieno rispetto della privacy. In parallelo, in spiaggia, saranno proposte numerose attività sportive, ludiche e aggregative, pensate per coinvolgere persone di tutte le età. Nel corso della conferenza stampa sono state rese note le 8 tappe di questa prima edizione dell’evento, che dal prossimo anno sarà esteso all’intero territorio nazionale: 6 luglio – Pescara; 13 luglio – Cesenatico; 20 luglio – Margherita di Savoia; 27 luglio – Tarquinia; 1-2-3 agosto – Palermo; 3 agosto – Cecina; 24 agosto – Chioggia; 31 agosto – Locri.
In occasione di ogni tappa sarà attivo il truck della salute, dotato di due sportelli, nei quali opereranno qualificati professionisti: lo sportello dell’ascolto, in collaborazione con la Federazione italiana psicologi (FIP), mira a fornire una risposta al significativo incremento dei disturbi di natura psicologica.
Un trend certificato dall’OMS, che ha rivelato come, durante il primo anno di pandemia Covid-19, i casi di depressione e ansia siano aumentati del 25%, colpendo soprattutto i più giovani e di riflesso le loro famiglie. Lo sportello dedicato alla salute della pelle, in collaborazione con l’Associazione dermatologi ospedalieri italiani (ADOI), punta invece a prevenire i danni a lungo termine che sono causati, soprattutto in estate, dalla prolungata esposizione ai raggi solari e dalla mancata protezione della pelle. A pochi passi dal truck della salute, su ognuna delle otto spiagge selezionate, personale specializzato, aderente alla rete ASC, animerà l’area dedicata alle attività sportive, aggregative e di intrattenimento: dal beach volley al fitness, passando per yoga, Sup, ballo e molto altro ancora.
La conferenza stampa è stata aperta dai saluti di Marcello Gemmato, sottosegretario alla Salute. “Iniziative come quella presentata oggi dimostrano quanto sia importante portare la prevenzione vicino al cittadino, rendendola facilmente accessibile – ha detto -. Promuovere corretti stili di vita e sensibilizzare alla salute della pelle, soprattutto nel periodo estivo, è fondamentale per rafforzare una cultura della prevenzione diffusa e consapevole. Bene che, accanto alla prevenzione fisica, venga valorizzata anche la cura del benessere psicologico, riconoscendo il ruolo centrale che questo svolge per una tutela efficace e completa della salute”.
Cecilia Morandini, consigliere nazionale di ASC e CONI, ha sottolineato che “la nostra attività non si ferma mai e approfittiamo del periodo in cui le persone affollano le spiagge per raggiungerle con un messaggio di promozione sportiva e di cura della salute fisica e mentale. I consulti con i nostri dermatologi e i nostri psicologi saranno l’occasione, soprattutto per i giovani, per approcciare concretamente la cultura della prevenzione. Sarà anche un modo, per il nostro ente, di dare concreta attuazione alle politiche delineate dal Ministro della Salute, che ha sottolineato a più riprese, anche di recente, come la cultura della prevenzione sia essenziale per sostenere l’efficacia e l’economicità del servizio sanitario”.
Antonio Capacchione, presidente nazionale di SIB Confcommercio, ha osservato che “i balneari italiani sono da sempre sensibili alle tematiche del benessere e della salute, tanto è vero che i nostri stabilimenti, storicamente, sorsero per esigenze di tipo salutistico e nell’Ottocento svolsero una importante funzione contro la tubercolosi. Va poi sottolineato che di fronte all’avanzare di mali invisibili, che minacciano la psiche e che molto spesso derivano da isolamento e solitudine, le nostre spiagge rappresentano un importante presidio per la salvaguardia della salute: mentre le piazze delle città si svuotano, infatti, gli stabilimenti balneari, che in Italia presentano spesso una gestione a carattere familiare e puntano sulla qualità dei rapporti umani, continuano ad essere luoghi di ritrovo e socializzazione. Per tutte queste ragioni, aderiamo con entusiasmo ad un evento che, in linea con la nostra mission, ha come primo obiettivo quello di far star bene le persone”.
Sono intervenuti, inoltre, Matteo Musacci, vice presidente nazionale Confcommercio; Don Massimo Angelelli, direttore della Conferenza Episcopale Italiana; Domenico Agresta, psicologo e psicoterapeuta; Jennyfer Bevilacqua, membro della commissione Safeguarding di ASC; Maria Grazia Carbonelli, consigliere ADI; Giovanni Di Lella, direttore UOC dermatologia oncologica e chirurgia IDI Roma; Chloè Larsay, responsabile comunicazione e marketing del Gruppo San Donato; Lorenzo D’Andrea, founder dell’associazione ISAV.

– foto Italpress –
(ITALPRESS).

Diciassette curricula per il Cda di Aica, sindaci chiamati adesso a scegliere

Sono ben diciassette i curricula pervenuti ad Aica per l’avviso di ricerca di manager per costituire il nuovo consiglio di amministrazione della consortile dopo l’azzeramento del Cda dello scorso undici giugno, votato dall’assemblea dei sindaci.

Quest’ ultima adesso dovrà esaminare i diversi profili pervenuti all’avviso che prevedeva come requisiti per la candidatura: laurea e comprovata esperienza almeno decennale in una pubblica amministrazione. Esclusi da questo tipo di candidatura qualsiasi manager di aziende private.

I sindaci si sono dati appuntamento per sabato mattina alle ore 10 in Aica. Si tratta di una riunione interlocutoria e informale durante la quale i primi cittadini cercheranno di trovare una quadra sull’orientamento da seguire.

Le ipotesi possibili sono due: o un Cda composto da soli tecnici esterni oppure un manager scelto tra gli esterni affiancato da due sindaci. Ma per quest’ultimi bisognera’ capire la disponibilità e la competenza.

Durante la riunione di sabato, si deciderà anche per la convocazione ufficiale dell’Assemblea che poi sarà chiamata a dare mandato al nuovo Cda. Bisogna fare in fretta e il presidente facente funzioni dell’Assemblea, il sindaco di San Biagio Platani, Salvatore Di Bennardo potrebbe farlo già per la prossima settimana.

Intanto, a Sciacca sull’emergenza idrica domani incontro tra amministrazione e i comitato di quartiere mentre i due consiglieri comunali Maurizio Blo’ e Raimondo Brucculeri hanno richiesto la comunicazione consiliare ai sensi dell’art. 67 del Regolamento per il
Funzionamento del Consiglio Comunale e delle Commissioni Consiliari.

Oggetto delle comunicazioni che e’ stata inserita all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale e’ la crisi idrica estiva imminente e chiarimenti.

(In copertina il sindaco di San Biagio Platani Salvatore Di Bennardo)