Annullata ingiunzione di pagamento per azienda agricola di Menfi per i contributi ai lavoratori

Il Tribunale di Sciacca ha accolto il ricorso proposto dall’avvocato Santo Botta, in difesa del titolare di una azienda agricola di Menfi attiva nel settore vitivinicolo, e condannato l’INPS di Sciacca al pagamento delle spese legali.

L’INPS di Sciacca aveva contestato ad una azienda agricola di Menfi l’omesso versamento delle ritenute previdenziali ed assistenziali sulle retribuzioni dei propri dipendenti.

I fatti risalirebbero, secondo l’INPS, al 2018 quando l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale avrebbe effettuato i controlli ed accertato la violazione delle norme in materia previdenziale.

Soltanto a febbraio scorso, il titolare si e’ visto notificare una ordinanza d’ ingiunzione di oltre 10.000 euro.

L’azienda agricola menfitana ha deciso di proporre ricorso con il patrocinio dell’avvocato Santo Botta deducendo la carenza dei presupposti di fatto e di diritto per l’emissione dell’ordinanza, l’estinzione della sanzione e la violazione del diritto di difesa.

Il Tribunale di Sciacca, giudice monocratico Valeria Del Rio, accogliendo l’opposizione avanzata dall’azienda agricola difesa dall’avvocato Botta, ha annullato l’ordinanza impugnata ritenendo insussistenti gli elementi oggettivi e soggettivi dell’illecito amministrativo.

L’INPS di Sciacca è stato condannato al pagamento delle spese processuali.

Giro di fatture false a Trapani per 1 milione di euro, individuati 100 lavoratori a nero a Trapani

Una frode fiscale, pari a circa 1.200.000 euro, e’ stata posta in essere da una società di Alcamo operante nel settore della pubblicità attraverso il sistema del volantinaggio, accertamenti che hanno portato all’individuazione di oltre 100 lavoratori impiegati in “nero” di cui 19 erano anche percettori del reddito di cittadinanza.
Nel corso di una verifica fiscale eseguita dai militari della Compagnia di Alcamo, è emerso che l’impresa si è avvalsa, per anni, di manodopera che veniva retribuita con un compenso pari a 3,00/4,00 euro all’ora nei cui confronti non veniva versato alcun contributo di natura previdenziale ed assistenziale, nonché ulteriori 30 lavoratori che, pur essendo regolarmente assunti con contratto “part time”, di fatto svolgevano le proprie attività lavorative a tempo pieno.
Allo scopo di celare l’utilizzazione della manodopera in nero, la società ha simulato la concessione in appalto dei servizi di volantinaggio a tre imprese con sede nelle provincie di Trapani e Palermo che sono risultate essere delle mere “cartiere” poichè hanno documentato, attraverso l’emissione di fatture oggettivamente false, pari a circa 1.200.000 euro, di aver svolto dei servizi in realtà mai prestati.
Tramite il sistema fraudolento, la società ha “abbattuto” il proprio reddito mediante la deduzione di costi fittizi derivanti dall’annotazione, in contabilità, delle fatture emesse dalle tre imprese compiacenti, mentre quest’ultime, oltre a non versare l’iva risultante dalle fatture fittiziamente emesse, non hanno altresì dichiarato le ulteriori imposte dovute al Fisco.
I rappresentanti delle società emittenti e della società utilizzatrice, alla luce del quadro indiziario acquisito, sono stati deferiti alle Procure competenti rispettivamente per aver emesso ed utilizzato fatture per operazioni inesistenti. Al rappresentante legale della società utilizzatrice è stata disposta dall’Autorità Giudiziaria, la misura interdittiva del divieto di esercitare attività imprenditoriale per un anno e nei confronti della società è stato eseguito il sequestro preventivo delle somme presenti sul corrente societario disposto per un importo di 469.701,00 euro.

I 19 lavoratori in nero che sono risultati essere percettori del reddito di cittadinanza sono stati deferiti alla Autorita’ Giudiziaria di Trapani e segnalati all’INPS per il recupero delle somme indebitamente percepite.

​Un nuovo pick-up antincendio per la Protezione civile di Agrigento

L’ufficio di Protezione civile del Libero Consorzio Comunale di Agrigento si e’ dotato di un pick-up con modulo antincendio da 400 litri, un valido strumento utilizzato per la prevenzione e lo spegnimento di un principio di incendio.
Il mezzo, oltre ad essere utilizzato d’estate nella campagna AIB, nei periodi invernali risulterà prezioso per affrontare l’emergenza neve, gli allagamenti, le frane e le altre calamità naturali che l’Ente si potrà trovare a fronteggiare nel corso del tempo.
Dal suo insediamento, l’attuale Commissario del Libero Consorzio Comunale Raffaele Sanzo, si è impegnato per la crescita del gruppo di Protezione Civile inserendo nel bilancio le risorse necessarie per aumentare la dotazione di mezzi e attrezzature e implementando la formazione degli operatori e volontari di Protezione Civile.

Non avvelenò due cani randagi a Ribera, anziano assolto dal Tribunale di Sciacca

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Era accusato di avere avvelenato due cani randagi che stazionavano nei pressi della sua abitazione e poi di avere cercato di nascondere le carcasse degli animali sotterrandole. E’ stato assolto Salvatore Geraci, di 80 anni, di Ribera, perché il fatto non sussiste.

La vicenda si riferisce al 5 aprile del 2019 quando venne effettuato l’intervento dei carabinieri in contrada Magone. Al processo l’avvocato Michele Dinghile, dello studio Palermo, difensore dell’imputato, ha puntato sul fatto che il materiale rinvenuto nella casa e nel garage di Geraci sottoposto ad accertamenti presso l’Istituto Zooprofilattico di Palermo non era in alcun modo compatibile con quello che si trovava all’interno delle carcasse degli animali. Il pm aveva chiesto la condanna di Geraci, mentre la difesa la sua assoluzione. Il Tribunale di Sciacca, in composizione monocratica, ha assolto Geraci perché il fatto non sussiste.

Nella foto, l’avvocato Michele Dinghile

Droga, riberesi fermati a Buonfornello chiedono il giudizio abbreviato

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Il giudice del Tribunale di Termini Imerese aveva disposto il giudizio immediato per Marco Ferraro, di 26 anni, di Ribera, e Ajmen Mahioub, di 29, tunisino, arrestati dalla polizia stradale per detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti, 20 grammi di cocaina. Le difese, però, hanno avanzato istanza di giudizio abbreviato e il giudice deciderà sull’ammissione nell’udienza fissata per il 7 settembre 2023.

Ferraro, assistito dall’avvocato Fabio Inglima Modica, si trova ai domiciliari in una comunità. Il tunisino, assistito dall’avvocato Giovanni Forte, invece, è in carcere. I due viaggiavano a bordo di una Fiat Panda che è stata fermata, il 10 marzo scorso, dalla stradale nella frazione di Buonfornello, in territorio di Campofelice di Roccella. Da qui la competenza del Tribunale di Termini Imerese.

I due sono stati bloccati a bordo di una Fiat Panda presa a noleggio da Ferraro e sottoposti ad un controllo della polizia stradale, dopo che la Capitaneria aveva segnalato dei movimenti sospetti. Il tunisino avrebbe subito consegnato un grammo di cocaina. La perquisizione ha consentito poi di trovare il resto della droga nascosta all’interno del passaruota posteriore.

Ribera, presidio fino a sera alle case popolari di Largo Martiri di via Fani (Video)

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Molti riberesi sono rimasti fino a sera davanti alle case popolari di Largo Martiri di via Fani. “Vogliamo la nostra dignità, basta aspettare ancora” ha detto stasera a Risoluto.it Giovanna Terrana.

Alcuni hanno portato dei tavoli davanti alla recinzione e sono rimasti in attesa.

Intanto, da Roma, dove si trova per Missione Italia con i sindaci chiamati a raccolta dall’Anci, Matteo Ruvolo ha fatto sapere che la prossima settimana sarà decisiva nella vicenda delle case popolari. Intanto, si aspetta la decisione dell’Ars sull’emendamento presentato.

Il sindaco ha riferito di avere dato direttive per la convocazione della commissione per iniziare le assegnazioni. “Attendiamo la decisione dell’Ars sull’emendamento che riguarda otto famiglie – dice Ruvolo – ma dalla prossima settimana si inizierà con le assegnazioni partendo dai proprietari”.

L’incendio al Mulino Saccense fa evacuare case al porto (I video)

Per precauzione sono stati evacuati alcuni palazzi nelle vicinanze dell’ex mulino che sta andando in fiamme nella zona portuale di Sciacca. L’area adiacente all’ex mulino e’ stata transennata. Il traffico bloccato.

” Si prega a tutti di evitare di avvicinarsi all’edificio”: e’ la raccomandazione che le diverse squadre impegnate in questi minuti a domare le fiamme ci raccomandano di estendere ai curiosi che in questo momento sono in zona.

L’ex edificio, abbandonato da tempo, potrebbe ora essere a rischio crollo a causa dei danni che ha subito dalle fiamme che si sono estese per tutto lo stabile.

Sul posto impegnati diverse squadre dei vigili del fuoco di Sciacca e rinforzi in arrivo anche da Santa Margherita oltre agli uomini della Protezione Civile, i volontari del Servizio tecnico e la Forestale.

Delegazione agrigentina oggi a Roma a Missione Italia

In questi giorni a Roma si svolge l’evento Missione Italia 2021-2026. Pnrr dei Comuni e delle città” con la presenza anche di alcuni sindaci agrigentini tra cui Matteo Ruvolo di Ribera, Salvatore Dazzo di Lucca Sicula ed Enzo Galifi di Burgio.

Il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, in uno dei passaggi centrali della sua relazione all’evento ha detto che “i Comuni hanno già raggiunto il 91% della assegnazione Pnrr cioè 36,3 miliardi sui 40 programmati”.

“I sindaci stanno correndo come Forrest Gump – ha rivendicato Decaro -, lasciateci lavorare”. “Gli altri soggetti attuatori – ha anche spiegato – sono a circa il 46% delle assegnazioni“.

Decaro ha poi aggiunto sempre riferendosi ai Comuni:

Piu’ di qualcuno nutriva dubbi circa la nostra capacità di spesa. Oggi vorrei rispondere, credo in maniera definitiva, con qualche cifra recentissima, anzi totalmente inedita. La premessa è che secondo dati non forniti dall’Anci, ma della Presidenza del Consiglio e della Corte dei Conti, i Comuni sono da anni il principale investitore nel settore pubblico, con il 25% del totale delle risorse impiegate in Italia“.

Malattie rare, La Rocca Ruvolo presenta il ddl per un contributo economico ai pazienti

La deputata di Forza Italia all’Ars, Margherita La Rocca Ruvolo, ha presentato oggi un disegno di legge che prevede il riconoscimento di un contributo economico ai pazienti siciliani affetti da malattie rare, quali Sensibilità Chimica Multipla (MCS) e da Porpora Trombotica Trombocitopenica (TTP) o Morbo di Moschowitz, con l’obiettivo di far rimborsare le spese sostenute per le cure fuori dalla regione.

Inoltre, per il rimborso delle spese, tenendo conto del livello di gravità e della situazione economica equivalente dei pazienti (ISEE), è stata autorizzata, per il triennio 2018-2020, la spesa annua di 200 mila euro.

L’auspicio – ha detto La Rocca Ruvolo – è che il testo venga condiviso dai colleghi deputati e approvato dalla commissione competente per approdare al più presto in aula all’Ars”.

Ancora fiamme nel cuore di Sciacca, incendio nell’ex mulino saccense (Video)

Pomeriggio di fuoco oggi a Sciacca e non solo per le temperature in netta risalita, ma per ben due diversi incendi scoppiati nel pomeriggio di oggi. Dapprima al Fondo Borsellino e l’altro, invece all’ex mulino di Sciacca, un edificio storico della città abbandonato da tempo nella zona della Marina di Sciacca. I vigili del fuoco di Sciacca somo in azione e stanno spegnendo le fiamme. Per loro e’ stato un pomeriggio di lavoro dapprima a Menfi dove un incendio e’ divampato in un ovile e successivamente sono tornati a Sciacca dove nelle prime ore del pomeriggio era scattato un incendio nel fondo Borsellino. In particolare, proprio quest’ultimo aveva creato qualche momento di maggiore apprensione con gli uomini della Protezione Civile comunale chiamati a gestire le fiamme mentre le squadre dei vigili del fuoco saccense erano impegnati altrove.

Poi nei minuti successivi i rinforzi anche dei vigili del fuoco di Santa Margherita e della Forestale mentre le forze dell’ordine hanno impedito l’accesso nella piazza Mariano Rossi. L’incendio al fondo Borsellino e’ stato gia’ domato mentre si lavora all’ex mulino.