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Viviana Rizzuto si chiama fuori: “Io scomoda perché non volevo forzature dall’alto, giusto separarsi”

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“Davanti a chi tenta di salvaguardare i propri interessi, io scelgo i miei valori”. È così che l’ingegnere Viviana Rizzuto oggi pomeriggio, tramite la sua pagina Facebook, ha detto addio all’ipotesi di una sua candidatura. Rivelando che c’è stata una fase in cui aveva accettato l’investitura propostale dal centro-sinistra unito. A condizione, tuttavia, che la “squadra” fosse quella giusta. “Voglio gente onesta, competente e senza forzature dall’alto”: queste le condizioni dettate dalla Rizzuto allo schieramento. Condizioni che, oggi accusa l’ingegnere che vive e lavora in Svizzera, non sono state accettate. “Per una parte dello schieramento sono diventata un elemento scomodo. Dunque: meglio cercare altrove”. Chiaro il riferimento all’individuazione dell’avvocato Francesca Valenti da parte del Pd. “Giusto separarsi, ognuno tragga le conseguenze delle proprie scelte”. Questa la dichiarazione di Viviana Rizzuto che, dunque, chiude il caso, dopo che l’interessata aveva anche eccepito qualche dubbio di natura familiare. Evidentemente, stando a quanto si capisce oggi pomeriggio, sarebbe stata disponibile a superare i predetti dubbi.

Intanto nello schieramento fa discutere la proposta di Ignazio Messina: “Il candidato a sindaco venga scelto con le Primarie da svolgersi a fine aprile”.

 

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