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Spalletti “Sfida affascinante, contro la Germania a viso aperto”

APPIANO GENTILE (ITALPRESS) – “Italia e Germania sono sempre state due nazionali fortissime, i trascorsi e i risultati hanno dato fascino a questa sfida. Sarà una bella gara che tutte e due le squadre giocheranno per vincere, a viso aperto. Se non saremo bravi nella gestione della partite e se dovremo rincorrere sempre sarà difficile uscire fuori in modo positivo. Loro metteranno la loro qualità, ma noi si vuole vincere”. Lo ha dichiarato il ct della Nazionale, Luciano Spalletti, in conferenza stampa alla vigilia del match di Nations League contro la Germania.

Non ci sarà Mateo Retegui, indisponibile per un affaticamento muscolare che lo costringerà a saltare la doppia sfida contro i tedeschi. “Retegui ha avuto un affaticamento e, come abbiamo sempre fatto, nel dubbio li rimandiamo a casa. Per il momento non chiamo nessuno perchè voglio vedere come va la prima sfida, può darsi che ci sia bisogno di una prima o di una seconda punta, lo valuteremo anche in base al recupero di Zaccagni e di Cambiaso, ma se devo chiamare una prima punta chiamerò Piccoli, se devo chiamare una seconda punta chiamerò Baldanzi“.

Di sicuro, almeno nel match d’andata di domani, a San Siro come centravanti ci sarà Moise Kean. “Siccome penso che verrà fuori una partita da sbattimento, forse Kean è più bravo a partire più da lontano mentre Retegui forse è più forte in area di rigore. L’ho trovato molto maturato – ha aggiunto -, ho avuto la possibilità di confrontarmi, non solo sul calcio. L’ho conosciuto meglio, è un pò differente dal messaggio che manda, è un ragazzo sensibile che tiene alla sua professione, ai suo compagni, è perfettamente dentro a quella moralità di squadra che vogliamo andare a creare”.

Tra i punti di forza di questa Nazionale c’è sicuramente Riccardo Calafiori, difensore dell’Arsenal e uomo importante nello scacchiere del ct azzurro. “Ci stiamo preparando a questa sfida, che sia Nations League o amichevole è sempre Italia-Germania, non è una partita come le altre. Ricordi di questa sfida ne ho tantissimi, sicuramente la semifinale dei Mondiali del 2006, ma anche l’Europeo del 2016, abbiamo sempre fatto buone prestazioni, partivamo un po’ indietro sulla carta, ma poi abbiamo sempre tirato fuori il meglio”, le parole dell’ex Bologna.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS)

Ucraina, Trump “Con Zelensky ottima telefonata”

WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – “Ho appena terminato un’ottima telefonata con il presidente Zelensky”. Lo ha dichiarato il capo della Casa Bianca, Donald Trump, attraverso la piattaforma Truth, a proposito del colloquio telefonico avuto con l’omologo ucraino Volodymyr Zelensky.

Trump ha precisato che la telefonata è durata circa un’ora. “La maggior parte della conversazione ha trattato la telefonata di ieri con il presidente (russo) Putin, per allineare Russia e Ucraina nelle rispettive richieste”, ha precisato il presidente degli Stati Uniti. Trump ha infine commentato l’andamento della telefonata con Zelensky osservando che “siamo sulla buona strada”.

“Chiederò al segretario di Stato (Usa), Marco Rubio, e al consigliere per la sicurezza nazionale Michel Waltz di fornire un resoconto dettagliato dei punti discussi”, ha concluso Trump.
-foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Schlein “Meloni commissariata dalla Lega al Consiglio europeo”

ROMA (ITALPRESS) – “Meloni è fuggita di nuovo: la sua ultima apparizione qui risaliva allo scorso dicembre, si è chiusa per mesi in un silenzio imbarazzato ma nel frattempo sono successe tante cose in Italia, in Europa e nel mondo e il paese non conosce la sua opinione; conosce però quella della Lega, che in sostanza oggi ha sostanzialmente commissariato Meloni dicendo che non ha il mandato per esprimersi domani in Consiglio europeo“. Lo sottolinea la segretaria del Pd Elly Schlein in replica alle comunicazioni della presidente del Consiglio alla Camera.

“Non una parola su Paragon o su Almasri, ma la ringrazio sul silenzio relativo al modello Albania: di fatto non è più un modello, ma si parla di soluzioni innovative che però sono fallite al collaudo – aggiunge Schlein, – La rottura della tregua a Gaza è gravissima e non abbiamo sentito la sua voce condannare quest’azione dell’esercito israeliano, nè le parole di Netanyahu secondo cui il negoziato si farà sotto le bombe, nè il video di Trump che propone un resort per ricchi laddove sono stati massacrati oltre 45mila palestinesi; la miglior risposta che potrebbe dare questo governo è riconoscere pienamente lo Stato di Palestina, serve l’impegno diplomatico e politico che finora è mancato dalla comunità internazionale e dall’Unione europea”.

“Non una parola nemmeno sugli attacchi di Trump all’Unione europea o all’Ucraina, in compenso è andata a portare i suoi omaggi alla convention trumpiana che è stata disertata perfino dall’estrema destra francese; non ha reagito nemmeno di fronte all’esclusione dell’Ucraina o della Ue al negoziato in corso. L’Europa è stata compatta nel sostegno a Kiev e al suo popolo ingiustamente invaso: accanto al sostegno economico e militare serve un sostegno diplomatico e politico, serve uguale compattezza nel rivendicare il ruolo europeo a quel tavolo per costruire una pace giusta; non si può trattare senza ucraini e senza europei. Meloni non ha mai reagito ai ricatti di Trump e Musk che hanno minacciato di ritirare aiuti e satelliti, anzi la scorsa settimana si è astenuta sul sostegno all’Ucraina a Strasburgo per non offenderli: Trump annuncia una guerra commerciale contro l’Europa, ma lei anzichè alzare la voce contro gli Stati Uniti se la prende con l’Unione” aggiunde la segretaria Dem.

“Voglio dunque chiedere a Meloni quali interessi sta seguendo, se quelli dell’Italia o quelli degli amici: voleva fare un ponte tra Trump e l’Europa, invece si è già ridotta a complice silenziosa della disgregazione dell’Unione; nessuno di noi pensa di rinunciare ai rapporti con gli Stati Uniti, ma di fronte agli insulti si reagisce e lei è rimasta muta. Questo silenzio a testa bassa ci relega ai margini, quando dovremmo essere protagonisti nel rilancio europeo e nella ricostruzione della pace: la rete di alleanze occidentali è letteralmente picconata dal nuovo asse tra Trump e Putin e dalla destra nazionalista. Quel piano va cambiato radicalmente, perchè così com’è presentato rischia di ritardare l’obiettivo condiviso di una difesa comune: non prevede investimenti comuni per la difesa, ma debito nazionale e prestiti” conclude la Schlein.

foto: IPA Agency

(ITALPRESS).

Salvini “Usa e Russia parlano di pace e UE pensa alla guerra”

BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “Mentre Trump e Putin parlano di pace, qualcuno a Bruxelles vuole spendere dei soldi per fare la guerra. Questi mi sembrano veramente fuori dal mondo, fuori dalla realtà, su un altro pianeta. Forse sono già arrivati su Marte grazie a Musk”. Lo ha dichiarato il leader della Lega, Matteo Salvini, in un punto stampa a Bruxelles, rispondendo alle domande in merito al piano per la difesa proposto dalla Commissione europea e approvato dal Parlamento, per aumentare le spese militari dei 27 Stati membri dell’Unione.

IL VIDEO DELLE PAROLE DI SALVINI

Se noi dessimo retta alla commissaria Kallas, saremmo in guerra. Io ho un figlio di 21 anni, non voglio mandarlo in Ucraina perchè la signora Kallas ha voglia di guerra. Con tutto rispetto ci vada lei”, ha affermato il leader della Lega.

Alle domande in merito alla Russia, Matteo Salvini ha poi risposto: “Non penso che sia una minaccia per il mondo. Per gli italiani la minaccia sono i troppi clandestini che, anche grazie all’inerzia dell’Unione Europea, sono entrati in casa nostra“.

Poi conclude: “L‘Unione Europea è nata per garantire la pace, non per alimentare nuove guerre. Il problema dell’Italia è la frontiera sud e l’immigrazione clandestina e l’insicurezza delle nostre città. Non è l’invasione dei cosacchi”.

foto: IPA Agency

(ITALPRESS).

Conte “Se Meloni dialoga con leader europei è grazie ai firmatari Ventotene”

ROMA (ITALPRESS) – “Finalmente abbiamo rivisto Meloni in parlamento, da mesi si era nascosta e pensavamo fosse un ologramma presente solo sui social. Ha chiesto ai presenti in quest’aula di avere più coraggio, quello a lei sconosciuto: quando si accumulano così tanti fallimenti non è facile metterci la faccia, la produzione industriale è tornata ai livelli del Covid con la particolarità che non c’è più il virus”. Così il leader del M5s Giuseppe Conte in replica alle comunicazioni della presidente del Consiglio alla Camera.

“Meloni si vanta del recupero di credibilità del paese in Europa e nel mondo, ma ieri sono ripresi i raid israeliani a Gaza e lei non ha detto neanche una parola su questo: è lì che si parla di stato di diritto e dei valori europei dell’Italia. In passato aveva detto che i firmatari di Ventotene avevano idee chiare e apprezzabili: così si sfiora l’irriconoscenza, perché se oggi Meloni dialoga con gli altri leader europei è grazie a quei firmatari; ha tradito la vocazione tradizionale dell’Italia al dialogo, non le fa onore rinnegare quello che ha detto per tre anni”.

“L’unica via d’uscita era una svolta negoziale, ma quando lo dicevamo noi Meloni ci ha riso in faccia: ora Trump, visto che non si può battere militarmente la Russia, ha avviato i negoziati di pace e voglio vedere se riderà in faccia anche a lui; con questo clamoroso fallimento l’Europa è disorientata e le reazioni sono isteriche, si sta facendo di tutto per boicottare i negoziati di pace. Tra le tante parole che ha pronunciato Meloni non c’è scusatemi: il ceto medio è completamente piegato dal caro bollette, che si è prolungato a causa del protrarsi della guerra in Ucraina. Finanziando il piano da 800 miliardi per gli armamenti contribuiremo a creare ancora più asimmetrie e disuguaglianze in Europa: questa è una trappola per l’Italia, che non ha una capacità fiscale e non potrà mai competere su questo piano con altri Stati; alla fine di questo piano di investimenti saremo declassati in tutte le gerarchie. Noi abbiamo una proposta chiara per la difesa comune europea: è un progetto che ci consente di razionalizzare le spese, spendendo meglio e meno; ci avvantaggeremo anche di tante innovazioni, investendo in avanzamenti tecnologici senza scodinzolare dietro a Musk. Voteremo no alla vostra vergognosa risoluzione, dove non avete nemmeno avuto il coraggio di scrivere piano di riarmo”.

foto: IPA Agency

(ITALPRESS)

Sciacca, solidarietà e dolci per la festa del papà alla mensa della solidarietà

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La solidarietà per la festa del papà è stata protagonista a Sciacca grazie all’iniziativa dell’associazione Cuochi e Pasticceri di Agrigento, che ha scelto di rendere questa ricorrenza speciale anche per chi è meno fortunato.

Un gesto concreto per i bisognosi

Nella giornata dedicata ai papà e ai Giuseppe, l’associazione guidata da Salvatore Schifano ha portato dolci e una torta speciale alla Mensa della Solidarietà di Padre Pasqualino Barone. Un momento di condivisione e vicinanza che ha visto il coinvolgimento di numerosi professionisti del settore, uniti dall’intento comune di donare gioia e calore a chi ne ha più bisogno.

Il contributo degli chef e pasticceri

Tra i membri dell’associazione che hanno partecipato all’iniziativa, si segnalano C. Sutera, P. Alabisi, A. Lauretta, A. Segreto e Massimo Ingrao, quest’ultimo autore della splendida torta offerta alla mensa. Un gesto di altruismo reso possibile grazie alla collaborazione del Dipartimento Solidarietà ed Emergenze Sicilia della Federazione Italiana Cuochi, sempre pronto a supportare eventi di questo tipo.

La Scuola Mariano Rossi a fianco della comunità

Non solo professionisti del settore, ma anche giovani studenti hanno contribuito alla solidarietà per la festa del papà: la Scuola Mariano Rossi ha donato alla mensa numerosi dolci di San Giuseppe, simbolo della tradizione e dell’affetto per questa ricorrenza.

Un impegno costante per il sociale

L’iniziativa dimostra ancora una volta come il mondo della cucina possa essere un veicolo di solidarietà e supporto per la comunità. L’Associazione Cuochi e Pasticceri di Agrigento continuerà a essere al fianco dei più bisognosi, promuovendo eventi che uniscono passione per il cibo e attenzione al sociale.

Un’azione concreta che ha reso la festa del papà un’occasione di gioia e condivisione per tutti.

Mancano i pediatri in provincia di Agrigento, necessari 2 specialisti anche nell’ambito Sciacca e Caltabellotta

Carenza pediatri in provincia di Agrigento. Lo attesta nero su bianco una delibera dell’Azienda ospedaliera agrigentina che indica anche le zone dove vi sarebbe bisogno di nuove unità dello specialista dei bambini.

Ne mancherebbero, secondo questo documento, due ad Agrigento, 1 nel territorio di Porto Empedocle, Siculiana e Realmonte, 2 a Canicattì, 2 a Licata, 1 per l’ambito Menfi, Santa Margherita e Montevago e due anche nell’ambito di Sciacca e Caltabellotta

La delibera e’ stata trasferita all’Assessorato regionale per essere presa in carico e provvedere ad assegnare gli specialisti per garantire i livelli assistenziali.

Crisi pesca a Sciacca, delegazione della marineria incontra a Palermo l’assessore Barbagallo

Incontro ieri a Palermo tra una delegazione saccense e l’assessore regionale alla Pesca, Salvatore Barbagallo, alla presenza del direttore del Dipartimento Pesca della Regione Siciliana, Giovanni Cucchiara.

Il settore della pesca a Sciacca è in stato di agitazione a causa di una drammatica riduzione del pescato, determinata da molteplici fattori: i cambiamenti climatici, la chiusura di ampie aree marine per operazioni di ripopolamento e, probabilmente, le attività di ricerca di idrocarburi attraverso la tecnica dell’airgun. Una crisi complessa che necessita di risposte immediate e concrete.

L’incontro è stato il naturale seguito alle note ufficiali inviate dall’Amministrazione comunale e dalle cooperative di settore, nonché al documento approvato dal Consiglio comunale di Sciacca, con cui è stato lanciato un grido d’allarme sulle difficoltà che stanno mettendo in ginocchio il comparto ittico locale.

Alla riunione hanno partecipato il sindaco di Sciacca Fabio Termine, l’assessore alla Pesca Francesco Dimino, i consiglieri comunali Filippo Bellanca e Calogero Bono, i rappresentanti delle cooperative di pesca Fra i Pescatori, Madonna del Soccorso e San Paolo Consulting, insieme a una rappresentanza della marineria di Mazara del Vallo.

La delegazione saccense ha chiesto all’Assessorato regionale di farsi portavoce presso il Governo nazionale e le istituzioni europee per ottenere ristori compensativi a sostegno degli operatori del settore e, al contempo, avviare un’intensa fase di studio e ricerca per comprendere a fondo le cause della crisi e individuare soluzioni strutturali.

Ospedale di Comunità a Santa Margherita, Viola: “Rianimiamo uno scheletro” (Video)

Ospedale di Comunità a Santa Margherita, Viola: “Rianimiamo uno scheletro” (Video) L’obiettivo è fare in modo che entro un anno l’ospedale di comunità lasci il Giovanni Paolo II di Sciacca e si trasferisca a Santa Margherita Belice. I lavori nella struttura belicina sono stati consegnati questa mattina alla presenza dei sindaci di Santa Margherita, Gaspare Viola; Menfi, Vito Clemente; Sambuca, Giuseppe Cacioppo; Montevago, Margherita La Rocca Ruvolo. Quest’ultima, parlamentare regionale, ha svolto un ruolo importante nel progetto. “Rianimiamo uno scheletro, una struttura su tre elevazioni – ha detto il sindaco Viola – per migliorare l’assistenza sanitaria al territorio”. L’Asp di Agrigento, rappresentata oggi dal direttore sanitario, Raffaele Elia, ha consegnato i lavori per il recupero e la ristrutturazione dei locali dell’incompiuta di Santa Margherita.

Ad aggiudicarsi la gara il raggruppamento temporaneo di imprese costituito da Fox srl e Sofia Costruzioni srl. L’intervento rientra nella missione 6 del Pnrr. “Durante la mia presidenza in commissione Salute all’Ars – dice l’onorevole Margherita La Rocca Ruvolo – quando è stata stilata la rete sanitaria territoriale, si è pensato di inserire Santa Margherita di Belice tra gli ospedali di comunità proprio per recuperare questa opera incompiuta che adesso potrà essere completata. Un risultato importante, anche se con ritardo. L’impresa avrà meno di un anno di tempo per finire i lavori, inizialmente solo il piano terra che ospiterà un reparto di degenza con 20 di posti letto, un medico per cinque ore al giorno, infermieri e operatori sociosanitari come previsto dal decreto ministeriale 77 del 2022”.


L’ospedale di comunità è una struttura sanitaria di ricovero dell’assistenza territoriale con 20 posti letto, che svolge una funzione intermedia tra il domicilio e il ricovero ospedaliero, per evitare ricoveri ospedalieri impropri o favorire dimissioni protette in luoghi più idonei al prevalere di fabbisogni sociosanitari e di stabilizzazione clinica.


“L’importanza di queste strutture – aggiunge La Rocca Ruvolo – è quello di dare ai territori risposte sanitarie e decongestionare i reparti di lungodegenza e medicina, perché le terapie che vengono fatte in questi reparti possono essere fatte all’interno di un ospedale di comunità che serve un territorio, questo è importante per migliorare significativamente la sanità territoriale. Nella fattispecie, è stata scelta proprio questa struttura per la sua doppia valenza, da una parte recuperare un presidio sanitario incompiuto, dall’altra per offrire una migliore assistenza a Santa Margherita, Montevago, Sambuca di Sicilia, Menfi e altri paesi della provincia di Trapani come Poggioreale e Salaparuta”.

La sistemazione di Sciacca, al secondo piano dell’ospedale, accanto alla Chirurgia generale, è provvisoria in attesa che a Santa Margherita Belice, dove è destinato, si rendano disponibili i locali necessari. Nell’Agrigentino è prevista la nascita di 3 ospedali di comunità ad Agrigento, a Bivona e a Santa Margherita di Belìce e di 19 case di comunità: ad Agrigento, Aragona, Bivona, Cammarata, Canicattì, Casteltermini, Cattolica Eraclea, Favara, Licata, Menfi, Naro, Palma di Montechiaro, Porto Empedocle, Racalmuto, Raffadali, Ravanusa, Ribera, Sciacca e Siculiana. Quattro sono le centrali operative territoriali: Agrigento, Canicattì, Licata, Ribera.

Maria Grazia Cucinotta a Menfi per “Discovering Rural Sicily”, un viaggio tra autenticità e tradizione

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Sette GAL siciliani fanno rete per la prima volta con “Discovering Rural Sicily”, un progetto che promuove un turismo esperienziale e sostenibile, valorizzando le aree rurali dell’isola attraverso un percorso che unisce cultura, natura ed enogastronomia. A guidare questa iniziativa è il GAL Valle del Belice, ente capofila del progetto, affiancato da GAL Etna Sud, GAL Terra Barocca, GAL Terre di Aci, GAL Terre del Nisseno, GAL Valli del Golfo e GAL Taormina e Peloritani.

Dalle campagne del Belice alle pendici dell’Etna, dalle terre del Barocco alle zone interne, Discovering Rural Sicily propone un viaggio alla scoperta delle tradizioni locali, mettendo in rete territori e comunità. L’obiettivo è creare un’offerta turistica di qualità, basata sulla valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale dell’isola, rispettando l’ambiente e promuovendo il turismo esperienziale.

A raccontare questo viaggio, come testimonial d’eccezione, è Maria Grazia Cucinotta, attrice e produttrice cinematografica, da sempre promotrice del patrimonio culturale e gastronomico siciliano e italiano. Il suo tour alla scoperta delle eccellenze siciliane ha preso il via da Menfi, terra di grandi vini e di altri prodotti di qualità come l’olio extravergine di oliva, la vastedda della Valle del Belice e il carciofo spinoso.

Attraverso immagini e racconti, l’esperienza offrirà uno sguardo immersivo sulla bellezza e l’autenticità della Sicilia meno conosciuta, mettendo in risalto il patrimonio paesaggistico, storico e gastronomico. Il progetto punta a stimolare un turismo consapevole e di qualità, capace di apprezzare e rispettare la ricchezza culturale dell’isola.

Dopo Menfi, il tour proseguirà in altre località siciliane, contribuendo a promuovere un modello di turismo più consapevole, attento alla cultura e alla sostenibilità.

Il gruppo Mangia’s dona 25 televisori alla comunità Freedom di Sciacca

Sono stati donati dal gruppo “Mangia’s Hotels venticinque televisori con staffe alla comunità Freedom di Sciacca che ospita ragazze madri con minori ed extracomunitari. Una realtà sociale che opera a Sciacca nell’istituto dell’ex convento del Boccone del Povero.

La comunità guidata dalla pedagogista Rossella Archetti, ha voluto ringraziare pubblicamente il presidente Marcello Mangia
e tutti coloro che, all’interno della Mangia’s Hotels, hanno reso possibile l’ iniziativa.
“Ci sono gesti – scrive Rossella Archetti – che scaldano il cuore e lasciano un segno indelebile nella vita di chi li riceve. La vostra generosa donazione di 25 televisori Philips con staffe non è soltanto un aiuto materiale, ma un simbolo di vicinanza, solidarietà e speranza per tutte le persone che accogliamo nella nostra comunità.
Per molte mamme e bambini che hanno conosciuto solo dolore e privazioni, la vostra generosità rappresenta un piccolo spiraglio di normalità, un rifugio dove poter ritrovare sorrisi, conforto e momenti di serenità. Un bambino che si distrae con un cartone animato, una mamma che ritrova un attimo di pace dopo tanto dolore, un giovane che può apprendere e costruirsi un futuro: tutto questo sarà possibile grazie a voi.
Ma il valore di questo dono va oltre l’intrattenimento. Quei televisori diventeranno strumenti di crescita e formazione, una finestra sul mondo attraverso la quale trasmetteremo contenuti educativi, lezioni e opportunità di apprendimento per chi, troppo spesso, è stato privato di tutto.
Un ringraziamento speciale va a tutti i direttori che con sensibilità e impegno hanno reso possibile questo prezioso collegamento, trasformando un atto di generosità in un aiuto concreto per la nostra realtà”.

Le Strutture Turistiche Sciacca Centro scrivono a Schifani sulle Terme: “Vogliamo cambiare pagina anche noi”

Dopo il videomessaggio di ieri del presidente della Regione Renato Schifani sul progetto di rilancio delle Terme di Sciacca e Acireale, l’associazione Strutture Turistiche Sciacca Centro ha inviato una lettera aperta al governatore.

“Oggi – si legge in uno dei passaggi della missiva -interveniamo con animo contento e propositivo, dopo aver appreso dalla sua voce, attraverso un video messaggio diffuso dalle tv e dai social, che si va verso il raggiungimento di un traguardo….quello da lei più volte annunciato e su cui ha scommesso….La riapertura (speriamo a breve) delle Terme di Sciacca e di Acireale.
Nel suo messaggio Lei dice di voler cambiare pagina …..e lo vogliamo fare anche noi come
operatori turistici….. ma per certi aspetti guardando anche con rammarico al passato per cogliere i lati positivi di questa ricchezza .
Il turismo nella città di Sciacca è stato nei tempi principalmente frutto proprio di quelle terme
oggi chiuse; un turismo diversificato o per meglio dire “destagionalizzato” usando un vocabolo
ormai in auge, che permetteva di vedere in città turisti al di là di quei periodi vacanzieri legati
ai bagni al mare o alle vacanze estive…”.

L’associazione incoraggia e sprona il governatore ad andare avanti: “Oggi dopo quasi 10 anni sentire che si vuole restituire queste storiche strutture termali alla Sicilia e ai siciliani, per noi risuona come una campana a festa, segno, che le diverse
manifestazioni popolari come quella che si è tenuta proprio a Sciacca il 6 marzo del 2024 che
ha visto i suoi cittadini, le associazioni, le istituzioni a vario titolo, gli imprenditori, il clero e anche la politica tutta senza distinzione di ruoli e di posizioni, unirsi e chiedere a gran voce che
le Terme di Sciacca ritornassero aperte alla città, che il lavoro svolto dal Comitato Civico
Patrimonio Termale per la riapertura delle Terme in questi anni ha consentito di trasferire ai saccensi quel senso di appartenenza per un po’ perduto, e quindi a riprendere coscienza di aver perso il bene più prezioso che la sua città ha avuto nel tempo …Ma oggi i tempi sono cambiati…. Il saccense lo chiede, e lo chiedono anche i turisti”.

La presidente del sodalizio saccense, Santina Matalone – sottolinea la frustrazione che gli operatori del settore vivono con la struttura termale chiusa: “E’ mortificante – afferma – per un operatore turistico – scrivono – dover prendere consapevolezza di aver perso una grande opportunità e ancora peggio è essere spiazzato dalle domande del perché a cui molto spesso non si sa rispondere o si preferisce non farlo.
Quindi Egregio Presidente Schifani, l’Associazione Strutture Turistiche Centro di Sciacca, le
dice….vada avanti in questa direzione, porti a compimento la sua promessa, non faccia svanire
questo sogno che diventa meraviglioso per ogni imprenditore turistico sia esso piccolo o grande;
ridia a Sciacca quella spinta propulsiva per ritornare ad essere un punto strategico tra le province
di Trapani e Agrigento; glielo chiede tutto il comparto, glielo chiede la città, oggi consapevole
di avere un gioiello prezioso che gli è svanito nel tempo senza cogliere l’essenza del valore; un
valore ritrovato e oggi più ricercato, che possa andare verso soggetti privati capaci e competenti
lontani dai meccanismi politici o di opportunità elettorale. Non possiamo permetterci un nuovo spreco di soldi per una ristrutturazione degli
stabilimenti termali poi però non funzionanti; dobbiamo investire i soldi che ci provengono dal
Fondo, proprio per quello Sviluppo e Coesione per creare servizi più efficienti, moderni e di
sviluppo per la città e i suoi cittadini.
Un sentito grazie – conclude per il suo impegno, un sentito grazie per averci dedicato (speriamo sia così)alcuni minuti del suo tempo, per averci letto”.