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Cattolica Eraclea, arrestato con pistola clandestina

Durante un servizio di controllo del territorio a Cattolica Eraclea, i carabinieri hanno arrestato un 55enne del luogo con precedenti di polizia. L’uomo, alla guida di un Nissan Terrano in Contrada Aquileia, ha tentato di disfarsi di una pistola clandestina, lanciandola dal finestrino. L’arma, una Smith & Wesson calibro 38 Special con matricola abrasa e cinque colpi nel tamburo, è stata recuperata immediatamente dai militari.

Perquisizione e ritrovamento di un coltello

Dopo il tentativo di disfarsi della pistola clandestina, i carabinieri hanno proceduto alla perquisizione del veicolo. All’interno dell’auto, tra il sedile passeggero e la console del cambio, è stato trovato anche un coltello a serramanico di 22 cm, accuratamente occultato. La scoperta ha aggravato la posizione dell’uomo, già noto alle forze dell’ordine per precedenti reati.

Arresto e indagini in corso

Il 55enne è stato arrestato con l’accusa di porto e detenzione abusiva di pistola clandestina. Dopo le formalità di rito, su disposizione della Procura della Repubblica di Agrigento, è stato trasferito in carcere, in attesa dell’udienza di convalida. Nel frattempo, le armi sequestrate saranno sottoposte a ulteriori accertamenti, anche di tipo balistico, per verificare se siano state utilizzate in altri reati.

Carabinieri in azione per la sicurezza del territorio

L’operazione si inserisce nelle attività di prevenzione e contrasto alla criminalità organizzate dai carabinieri nel territorio agrigentino. L’obiettivo è garantire maggiore sicurezza ai cittadini e contrastare il possesso illecito di armi, un fenomeno che rappresenta una minaccia per l’ordine pubblico.

Le indagini proseguono per chiarire la provenienza della pistola clandestina e per individuare eventuali collegamenti con altri soggetti coinvolti in attività criminali nella zona.

Omicidio a Ribera, il Tribunale della Libertà conferma il carcere per Ciro Ruvolo

E’ stata rigettata la richiesta di revoca della custodia in carcere per Ciro Ruvolo, di 51 anni, di Ribera, indagato per l’omicidio di Mahjoub Aymen, il tunisino di 31 anni ucciso il 10 febbraio nella via Buoni Amici. Lo ha deciso il Tribunale della Libertà di Palermo mantenendo il carcere per il riberese.

L’indagato nell’interrogatorio di garanzia si è avvalso della facoltà di non rispondere rendendo dichiarazioni spontanee per respingere le accuse a suo carico. Il gip Antonino Cucinella ha confermato la custodia in carcere e adesso il Tribunale della Libertà ha rigettato la richiesta di revoca della misura. La difesa, con gli avvocati Aldo Rossi e Antonio palmieri, attende adesso il deposito delle motivazioni per decidere in merito al ricorso in Cassazione.

Nell’immediatezza dell’omicidio i carabinieri hanno avviato le indagini sotto il coordinamento della procura di Sciacca e questo lavoro avrebbe permesso di acquisire, anche attraverso l’analisi delle immagini delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona, gravi indizi a carico dell’arrestato. Alla luce degli elementi raccolti, la procura ha richiesto e ottenuto l’emissione della misura cautelare.

Le telecamere di videosorveglianza avrebbero svolto un ruolo importante nella vicenda e non soltanto quelle che coprono l’area del centro dove il tunisino è stato ucciso. Secondo la ricostruzione operata chi ha sparato lo avrebbe fatto dall’interno di un’auto mentre si trovava al volante dalle vettura in quel frangente non in movimento. L’arma non sarebbe stata ancora rinvenuta.

Voto “obbligato” alle aliquote Imu, ma l’opposizione insiste: “Ci sono le condizioni per ridurre”

I consiglieri comunali di opposizione dei gruppi consiliari di Fratelli d’Italia, Democrazia Cristiana, Forza Italia, Lista Messina 2022 e MPA, chiariscono oggi con una nota la loro posizione in merito alla votazione sulla salvaguardia degli equilibri di bilancio avvenuta nella seduta consiliare di ieri.

“Siamo stati obbligati – scrive l’opposizione – a votare la delibera. Lo ribadiamo con forza: obbligati, non per condivisione della proposta dell’amministrazione, ma perché la mancata approvazione avrebbe comportato lo scioglimento del Consiglio Comunale, lasciando la città nelle sole mani dell’amministrazione. Con la proposta di salvaguardia approvata ieri, l’amministrazione ha deciso di ripristinare le aliquote alla loro configurazione originaria, vanificando di fatto ogni possibilità di alleggerire la pressione fiscale su cittadini e imprese Riteniamo che le condizioni per una riduzione delle tariffe IMU ci siano ancora oggi”

I gruppi di opposizione fanno poi un’elencazione delle somme trovate per coprire le inefficienze amministrative delle giunte di centrosinistra che hanno governato e che attualmente governano Sciacca facendo alcuni esempi:
• 3 milioni di euro accantonati per la casa albergo per anziani della Perriera, che dovranno essere restituiti alla Regione;
• 900 mila euro da versare ad AICA a copertura delle perdite di bilancio;
• 600 mila euro accantonati per la possibile revoca del finanziamento del mercato ittico;
• 500 mila euro recuperati nel bilancio per garantire il servizio di trasporto urbano, un costo derivante da inefficienze e ritardi amministrativi che rischia di aumentare ulteriormente;
• 150 mila euro di aumento per il servizio di randagismo.

“Queste risorse – scrivono – dimostrano chiaramente che, se ci fosse stata la volontà politica, la riduzione delle aliquote IMU si sarebbe potuta realizzare. Aggiungiamo anche che la mancanza di competenza amministrativa di alcuni assessori della giunta Termine ha creato e continua a creare quelle spese evitabili, quegli sprechi che non consentono di ridurre le tasse ai cittadini. Eppure la priorità sembra essere difendere le posizioni di alcuni assessori, a discapito della città”.

Il voto di ieri poi evidenziano i consiglieri della maggioranza numerica ha segnato “l’ennesimo strappo tra l’amministrazione guidata dal sindaco Fabio Termine e il Consiglio Comunale”.

“Il solco tra noi e l’amministrazione – concludono – è ormai quasi definitivo, dato il totale rifiuto di ogni forma di dialogo e collaborazione con la minoranza. La chiusura politica imposta dalla giunta Termine non potrà che incidere sui futuri rapporti istituzionali, portando inevitabilmente a scelte più radicali nelle prossime settimane e nei prossimi mesi”.

I Carabinieri del 1943, un volume sulla storia dell’Arma arriva ad Agrigento

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L’Arma dei Carabinieri ha recentemente promosso un’importante iniziativa storico-culturale attraverso la pubblicazione del Numero Speciale I Carabinieri del 1943.

Questo volume raccoglie testimonianze e approfondimenti su un anno cruciale della storia d’Italia, con particolare attenzione al sacrificio e alla resistenza dei militari dell’Arma durante la Seconda Guerra Mondiale.

Un’opera di valore storico disponibile ad Agrigento

Il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Agrigento ha consegnato copie del volume I Carabinieri del 1943 a diverse istituzioni culturali del territorio. Tra queste, l’Archivio di Stato di Agrigento, accolto dalla direttrice Rossana Florio, e la Biblioteca Lucchesiana, diretta da Don Angelo Chillura.

Il libro è stato inoltre donato alla Biblioteca Comunale “Franco La Rocca” di Agrigento e alla Fondazione Sciascia di Racalmuto, con l’obiettivo di renderlo accessibile alla comunità e agli studiosi.

Il drammatico 1943 e la deportazione dei Carabinieri

Il volume I Carabinieri del 1943 si concentra sugli eventi che hanno segnato profondamente l’Italia in quell’anno, tra cui la deportazione di circa 2000 carabinieri nei campi di concentramento nazisti. Questi militari, fedeli al loro giuramento, rifiutarono di collaborare con le truppe di occupazione e pagarono con la prigionia la loro lealtà alla Patria.

Il sacrificio di Salvo D’Acquisto: un esempio di eroismo

Un intero capitolo del libro è dedicato al Vice Brigadiere Salvo D’Acquisto, che il 23 settembre 1943 sacrificò la propria vita per salvare venti cittadini innocenti. Accusati ingiustamente di un attentato contro i soldati tedeschi a Torrimpietra, questi civili furono risparmiati grazie al gesto eroico di D’Acquisto, che si autoaccusò per evitare la loro esecuzione. La Chiesa ha riconosciuto la sua “venerabilità”, un passo importante nel processo di canonizzazione.

Un’iniziativa per la memoria collettiva

Grazie a questa distribuzione ad Agrigento, il volume I Carabinieri del 1943 diventa un prezioso strumento per approfondire una pagina di storia che non deve essere dimenticata. L’iniziativa dell’Arma dei Carabinieri si inserisce in un più ampio impegno volto a preservare la memoria e i valori di coraggio, sacrificio e dedizione al dovere.

Agrigento, con le sue biblioteche e istituzioni culturali, si conferma un punto di riferimento per la conservazione e la diffusione del patrimonio storico italiano.

Blitz dei carabinieri e finanzieri nelle province di Messina e Catania, 39 arresti (Video)

I militari hanno eseguito misure cautelari nei confronti 39 persone, a vario titolo indagate per associazione a delinquere di stampo mafioso, associazione finalizzata al narcotraffico, numerosi episodi di spaccio di stupefacenti, estorsione, rapina, accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti. L’operazione si è estesa tra le province di Catania e Messina.

Le ordinanze sono il risultato dello stretto coordinamento investigativo attuato tra gli uffici giudiziari di Catania e di Messina, sotto la supervisione della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, al fine di monitorare più efficacemente le persistenti attività, anche di sfruttamento economico del territorio, dei clan – “Cappello – Cintorino” per effetto delle cointeressenze nei territori “di confine” delle due province.

Donazione di organi raccontata a Sciacca da familiari di donatori

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Sensibilizzare i cittadini sull’importanza della donazione di organi e tessuti è essenziale per salvare vite umane. Per questo motivo, l’Aido (Associazione Italiana per la Donazione di Organi, Tessuti e Cellule) organizza un convegno dal titolo “Non so per chi dono, ma so perché dono”.

L’evento si terrà venerdì 14 marzo 2025, alle ore 11,15, presso l’aula magna del Don Michele Arena di Sciacca. Il convegno vedrà la partecipazione di esperti del settore medico, rappresentanti delle istituzioni e testimoni diretti di storie legate alla donazione di organi e tessuti.

L’importanza della donazione di organi e tessuti

L’incontro sarà un’occasione di confronto e informazione, con il contributo di figure professionali e familiari di donatori che condivideranno le loro esperienze. Tra gli interventi previsti:

  • Lidia Rizzuto, presidentessa della sezione Aido di Sciacca “Carola Benedetta Catanzaro”;
  • Nino Sandullo, medico, che approfondirà gli aspetti medici della donazione;
  • Salvatore La Rosa, fratello del donatore Alessandro La Rosa, che porterà la sua testimonianza;
  • Accursio Sabella, padre della donatrice Monia Sabella, che racconterà la propria esperienza;
  • Giorgia Catanzaro, sorella della donatrice Carola Benedetta Catanzaro, che condividerà il suo vissuto.

Un evento per sensibilizzare studenti e cittadini

Tra i relatori istituzionali sarà presente anche Simone Di Paola, assessore alla Cultura e all’Istruzione, che sottolineerà l’importanza della diffusione della cultura della donazione di organi e tessuti, soprattutto tra i giovani.

L’Aido di Sciacca, attraverso la voce della presidentessa Lidia Rizzuto, invita gli organi di stampa, i cittadini e gli studenti a partecipare al convegno per contribuire alla diffusione di questo messaggio di speranza e solidarietà.

Per le difese atti inutilizzabili per tre di Sciacca accusati di mafia

Si è aperta dinanzi al gup del Tribunale di Palermo, Carmen Salustro, l’udienza per decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Dda nell’ambito del procedimento su presunte infiltrazioni mafiose in appalti pubblici. Le difese dei tre saccensi per i quali la Dda di Palermo chiede il rinvio a giudizio per associazione mafiosa sostengono che ci sono attività svolte fuori dal periodo delle indagini e hanno avanzato, in sede di udienza preliminare, un’eccezione per la inutilizzabilità degli atti. Gli indagati per associazione mafiosa sono Domenico Friscia, di 61 anni, Giuseppe Marciante, di 37, e Michele Russo, di 45 anni, tutti di Sciacca.

A Friscia si contesta di avere promosso, diretto e organizzato la famiglia mafiosa di Sciacca. Secondo quanto emerso dalle indagini, svolte dal nucleo di polizia economico-finanziaria del Gico di Palermo, con l’ausilio della Compagnia di Sciacca, “il dato complessivo che emerge è la persistente capacità d’infiltrazione e di condizionamento del tessuto socio-economico del territorio”.

Il giudice ha rinviato l’udienza al 4 aprile per decidere sull’eccezione avanzata dalle difese e anche sulle produzioni documentali.

Richiesta di rinvio a giudizio è stata avanzata nell’ambito dello stesso procedimento anche per Maurizio Costa, 64 anni, ex dirigente della Protezione civile, indagato per corruzione e falso. Chiesto il rinvio a giudizio anche per Vittorio Di Natale, 49 anni, insegnante, ex consigliere comunale di Sciacca e candidato non eletto alle amministrative del 2022, e Rosario Catanzaro, 65 anni, di Sciacca. I due sono indagati per scambio elettorale politico-mafioso. Infine, viene chiesto il rinvio a giudizio per favoreggiamento per Michele Galluzzo, di 52 anni, e Antonina Friscia, di 79, entrambi di Sciacca.

Al termine dell’udienza del 4 aprile il giudice, con ogni probabilità, fisserà un calendario per decidere su richieste di giudizio abbreviato e per la discussione.

Aston Villa-Bruges 3-0, inglesi ai quarti dopo 42 anni

BIRMINGHAM (INGHILTERRA) (ITALPRESS) – Dopo 42 anni l’Aston Villa torna ai quarti di finale di Champions League. Tutto facile per la squadra di Unay Emery, forte del 3-1 maturato all’andata: finisce 3-0 contro il Club Brugge, decisiva la doppietta di Asensio e la rete di Maatsen. Gara subito in salita per i belgi che hanno giocato per oltre 70 minuti con l’uomo in meno a causa del rosso di Sabbe. Gli inglesi, nel prossimo turno, sfideranno il Paris Saint-Germain. Tanto equilibrio nella prima parte della sfida, la squadra di Hayen ha tenuto in mano il pallino del gioco, la prima vera occasione è capitata a Vanaken, il colpo di testa – con inserimento dalla trequarti – è terminato di poco a lato. La trama è cambiata al 17′ del primo tempo quando Sabbe ha steso Rashford lanciato a rete: cartellino rosso e calcio di punizione dal limite per i villans, che da quel momento in poi hanno sfruttato a pieno l’uomo in più. A mancare è stata soltanto la rete, decisivo il cambio di Emerry che all’inizio della ripresa ha messo in campo Asensio al posto di Watkins. Lo spagnolo ex Real Madrid coi suoi movimenti sulla linea del fuorigioco ha creato diversi pericoli, al 5′ è arrivato il gol dell’1-0 che ha di fatto spianato la strada agli inglesi.
Il raddoppio è arrivato sette minuti più tardi con Maatsen, abile a sfruttare un errore di posizionamento della difesa ospite. Gol fotocopia al 16′, con Rashford che prima ha sfondato sulla sinistra, poi ha servito allo spagnolo il pallone del 3-0. La squadra di Hayen, in grado di eliminare l’Atalanta nei playoff, non ha avuto le forze mentali e fisiche per arginare le folate offensive dei padroni di casa che hanno gestito il possesso fino al triplice fischio. Festa sugli spalti per uno storico traguardo, presente anche il principe William, noto tifoso dell’Aston Villa.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

L’Arsenal ai quarti, eliminato il Psv

LONDRA (INGHILTERRA) (ITALPRESS) – Sette gol nel match dl’andata e un comodo 2-2 al ritorno: l’Arsenal conquista così i quarti di finale della Champions League. La qualificazione era già decisa, dopo il 7-1 dei Gunners in Olanda e Arteta cambia qualcosa: Zinchenko gioca mezzala, dentro Sterling e Tierney (da ala). Moltissimi cambi anche nel PSV, che lancia qualche giovane e schiera Perisic da falso nueve, ma non mancano le emozioni immediate. Nonostante il match valga poco o nulla per blindare gli ottavi, è l’Arsenal ad aggredire subito il match: assist di Sterling e colpo di Zinchenko all’angolino, ecco l’1-0 dopo sei minuti. L’ucraino è un ex e si scusa coi tifosi ospiti, in un match all’insegna dei buoni ritmi. Bakayoko scuote gli olandesi che, a sorpresa, pareggiano al 18′: gran tiro di Perisic, al terzo gol nella fase a eliminazione diretta, e 1-1 al 18′. Raya non poteva farci nulla e l’Arsenal, che non vuole pareggiare di fronte al suo pubblico, reagisce subito: Lewis-Skelly vicino al vantaggio. Una rete, quella del 2-1, che arriva comunque al 37′: cross perfetto di Sterling e in gol, questa volta, va Declan Rice. L’ex Chelsea e Man City spreca anche la possibile rete personale, venendo ipnotizzato da Benitez al 44′: si va al riposo sul 2-1. La ripresa vede i Gunners dominare il possesso palla e il PSV provare a pareggiarla, prima con una chance per Babadi e poi inserendo Luuk de Jong. Fa il suo ingresso in campo anche Riccardo Calafiori, che rischia di chiudere i giochi: molto reattivo Benitez sulla sua conclusione. Gol sbagliato e gol subito, perchè al 70′ l’Arsenal si distrae e subisce il 2-2: contropiede e bellissimo pallonetto di Driouech, al debutto da titolare, che spiazza Raya. I ritmi crollano e Arteta prova a scuotere i suoi con tre titolari: dentro Odegaard, Martinelli e Timber. La mossa però non restituisce le motivazioni perse ai Gunners, già con la testa alla Premier League e ai quarti: Raya deve superarsi per evitare il 3-2 di Babadi, uno dei migliori del PSV, all’86’. Fioccano le occasioni nel finale, visto che sia de Jong che Sterling vanno vicini al gol-vittoria: ingenuo l’attaccante dei londinesi, che si fa ammonire al 93′ e salterà l’andata dei quarti. Finisce comunque 2-2 ed è l’Arsenal a volare, con merito, al turno successivo: Arteta, lontanissimo dal Liverpool in Premier e out dalle coppe nazionali, avrà una grande chance in Europa.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Real Madrid ai quarti, Atletico sconfitto ai rigori

MADRID (SPAGNA) (ITALPRESS) – Sono i calci di rigore a premiare il Real Madrid nel derby di ritorno degli ottavi sul campo dell’Atletico Madrid, a cui non è bastata la vittoria per 1-0 dopo 120 minuti. La squadra di Carlo Ancelotti approda così ai quarti di finale. La partita si sblocca dopo nemmeno 30 secondi. De Paul mette in mezzo una palla rasoterra dalla destra, Giuliano Simeone sfiora e alle sue spalle piomba Gallagher, il quale infila Courtois da due passi per l’immediato 1-0 che annulla il vantaggio di partenza dei blancos. Prima di vedere una nuova occasione bisogna attendere il 25′, quando Courtois deve mettere i guantoni per fermare un potente sinistro in diagonale di Alvarez. La sfida tra i due si ripete al 39′, quando l’argentino va al tiro con il destro dopo un assist di Simeone, ma il portiere non si fa sorprendere e devia in corner. Gli ospiti non reagiscono e il primo tempo si chiude sull’1-0. La ripresa si apre subito, tanto per cambiare, con un nuovo duello tra Alvarez e Courtois, vinto ancora una volta dal belga con una parata in tuffo che neutralizza un destro da fuori dell’attaccante avversario. Al quarto d’ora, Lenglet va a incornare di testa raccogliendo un piazzato dalla destra di De Paul, ma la palla esce non di molto alla destra del palo. Al 24′, i colchoneros concedono colpevolmente spazio a Mbappè che riceve da Bellingham sulla destra, salta secco Gimenez e viene trattenuto in area da Lenglet. Marciniak assegna giustamente il calcio di rigore. Dal dischetto si presenta Vinicius Junior, che però spara alle stelle sciupando tutto. Passato lo spavento, i padroni di casa tornano subito in attacco con Simeone, che si allarga la palla sul destro e conclude, ma Courtois salva in angolo. L’ultimo brivido prima dei supplementari è ancora di marca biancorossa, quando il neo entrato Correa entra in area, si gira sul mancino e calcia poi alto sopra la traversa. Si va all’extra time. Le due squadre sono visibilmente stanche e lo spettacolo ne risente. In mezz’ora non accade praticamente nulla: si va ai rigori. Nella serie di tiri dagli 11 metri, sono decisivi gli errori di Alvarez e Llorente. A firmare il gol della qualificazione per il Real è invece Rudiger. Ai quarti di finale, gli uomini di Ancelotti affronteranno l’Arsenal.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Lilla-Borussia Dortmund 1-2, tedeschi ai quarti di Champions

LILLA (FRANCIA) (ITALPRESS) – Allo Stade Pierre Mauroy il Borussia Dortmund è la prima qualificata della serata ai quarti di Champions. Dopo l’1-1 dell’andata, i ragazzi di Kovac stendono il Lilla per 2-1, grazie alle reti di Emre Can su rigore e di Beier. Si interrompe dunque la cavalcata dei francesi, nonostante l’iniziale vantaggio realizzato dalla stella canadese David. Un successo meritato per il Dortmund la cui prestazione è cresciuta sensibilmente col passare dei minuti dopo l’avvio shock. Al turno successivo i tedeschi se la vedranno contro il Barcellona. Supportato dal calore del proprio tifo, il Lilla approccia meglio la partita e trova il gol del vantaggio già dopo cinque minuti. A sbloccare il risultato è il solito Jonathan David, complice una papera clamorosa di Kobel: sul tiro di prima intenzione del numero 9 canadese, infatti, il portiere svizzero manca l’intervento e il pallone gli scivola sotto le gambe. Nel corso della prima frazione i francesi hanno anche la chance di raddoppiare con le occasioni di Cabella e Andre. Il Dortmund, invece, impiega un buon quarto d’ora per carburare, ma una volta trovato il ritmo sfiora più volte il pareggio. Sulla strada dei tedeschi, però, si frappone un super Chevalier, decisivo con quattro interventi di grande spessore in pochi minuti. Al 17′ il portiere francese chiude lo specchio in uscita a Gross; al 19′ si allunga per respingere un tiro a giro di Ryerson. Poi, nel giro di una manciata di secondi, si oppone prima al colpo di testa di Brandt sugli sviluppi di corner e poi alla successiva ribattuta di Guirassy. Nel finale di frazione ancora Gross manda di testa la palla poco sopra la traversa. Dopo i numeri tentativi nel primo tempo, alla fine il Dortmund riesce a pareggiare i conti al 54′, grazie a un calcio di rigore, causato dal contatto tra Meunier e Guirassy: dal dischetto il capitano Emre Can timbra l’1-1. Il gol aumenta la fiducia dei tedeschi, autori di un secondo tempo di ottimo livello: tra i singoli da segnalare le prestazioni in crescita di Adeyemi e Beier. Proprio quest’ultimo permette agli ospiti di completare la rimonta al 65′, segnando il suo primo gol nella massima competizione con un potente destro sotto all’incrocio. Il 2-1 di Beier cambia il copione del match con il Lille costretto ad inseguire, al contrario del Dortmund che tenta in tutti i modi di abbassare i ritmi di gioco. I francesi ci provano fino alla fine ed è ancora una volta David ad avere la miglior occasione per realizzare il 2-2: il destro del canadese al 79′ è potente, ma centrale. Dopo un bel percorso il Lilla saluta la massima competizione europea.
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Ranieri “Niente calcoli, Roma in campo senza paura”

BILBAO (SPAGNA) (ITALPRESS) – “Se è replicabile la partita di andata? Credo che all’interno di una partita ci siano tante partite. Una gara non è mai uguale alle altre. Con la spinta del loro pubblico, spingeranno ancora di più, noi dovremo cercare di fare il nostro gioco, come stiamo facendo ultimamente”. Lo ha detto il tecnico della Roma, Claudio Ranieri, in conferenza stampa alla vigilia del match di ritorno degli ottavi di finale di Europa League contro l’Athletic Bilbao.

Si parte dalla vittoria per 2-1 ottenuta da Dybala e compagni all’andata, nel match dell’Olimpico. “Dobbiamo entrare in campo e proporre il nostro gioco sapendo che davanti avremo una squadra bella e compatta – ha aggiunto l’allenatore -. Se entriamo in campo col pensiero che il pareggio ci sta bene, la andiamo a perdere. Attacchiamo in undici e difendiamo in undici, sapendo quali sono i nostri pregi e quali sono i nostri difetti”. Tra le armi a disposizione di questa Roma, sicuramente Paulo Dybala. “Non è solo un leader carismatico e tecnico, è diventato leader in tutto e per tutto. Essere leader significa sentirsi partecipe delle sorti di una squadra e fare tutto per il bene del gruppo. Paulo ha capito benissimo questo aspetto e lo sta portando avanti, così come altri suoi compagni”, spiega Ranieri che poi parla anche delle emozioni di una vigilia che fino a qualche mese pensava di non vivere più. “L’anno scorso sapevo di smettere, quindi quando andavo a San Siro e all’Olimpico ci andavo col pensiero che sarebbe stata l’ultima volta – ha detto parlando delle emozioni di giocare un ottavo di finale europeo pochi mesi dopo l’annuncio del ritiro -. Sono orgoglioso di essere qui, ma per come sono fatto so che dopo aver smesso non andrò a vedere le cose positive della carriera ma quelle che ho sbagliato. E’ la vita, non mi pesano gli errori e non mi fanno volare di testa le cose fatte bene. Metto tutto nel calderone, sono un uomo fortunato perchè faccio il lavoro che amo e non sono in tanti a poter dire lo stesso”.

Carico e determinato Paulo Dybala, che sente forte il desiderio di mettersi alle spalle la finale di Europa League persa in giallorosso. “Sicuramente c’è voglia di riscattare quella partita che ci ha lasciato un sapore molto amaro, eravamo vicini a vincere un trofeo molto importante, adesso manca tanto alla finale ma il desiderio è quello di tornare in questo stadio per giocare la finale – dice l’argentino -. Ho sempre detto che sin dal primo giorno i tifosi della Roma mi hanno fatto sentire uno del club, sento il dovere di dover dare qualcosa indietro a questa tifoseria, il desiderio più grande è dar loro un trofeo, ci siamo andati molto vicini il primo anno e ho sempre dentro questa voglia di rivincita e di poter dare questo trofeo ai nostri tifosi. Stiamo facendo molto bene, ma manca ancora tanto”, ha aggiunto Dybala che poi chiude commentando il rinnovo di Paredes. “Merito mio? No, ma sono molto contento che rimanga ancora con noi, al di là che lo considero un fratello è un grandissimo campione”.

– Foto Ipa Agency –

(ITALPRESS).