Il porticciolo di San Leone ad Agrigento verrà sistemato e riqualificato. La decisione, adottata dal governo Musumeci nell’ultima seduta, è stata comunicata stamane dal presidente della Regione al sindaco del Comune Francesco Miccichè, nel corso di un incontro a Palazzo Orleans. Il governatore ha anche assicurato di seguire con attenzione la procedura del progetto per la riqualificazione della rete idrica. Per il porticciolo ci sono a disposizione un milione e duecentomila euro e gli uffici del Genio civile di Agrigento, diretti dall’architetto Salvatore La Mendola, hanno già provveduto alla redazione del progetto esecutivo per i “lavori di riqualificazione dell’area portuale e il ripristino della mantellata del muro paraonde del molo di ponente”.
La struttura portuale, costruita negli anni ’80 e dedicata a Papa Leone II di origini siciliane, dista pochi chilometri dalla Valle dei templi e dalle bellezze storico-artistiche della città e offre la possibilità di ormeggio a 250 imbarcazioni di piccole e medie dimensioni. A seguito delle forti mareggiate del 2018 e del 2019, la banchina di ponente ha subito gravi danni. La furia del mare, infatti, ha rovinato la barriera frangiflutti, il muro paraonde, la pavimentazione, le ringhiere parapetto e parte del sistema d’illuminazione. Nonostante gli interventi di dragaggio effettuati dalla Regione negli anni scorsi, inoltre, si è riproposto un considerevole insabbiamento di una parte del molo che rende impossibile la navigazione.
Musumeci incontra anche il sindaco di Agrigento e comunica il finanziamento per il porticciolo di San Leone
Otto nuovi casi a Ribera negli ultimi cinque giorno e sette guarigioni, ora sono 15 gli attuali positivi
L’Asp di Agrigento, dal 17 settembre ad oggi ha comunicato 7 guarigioni e 8 nuovi casi di positività a Ribera.
Pertanto, i riberesi attualmente positivi al coronavirus sono al momento 15, altri 9 concittadini risultano in quarantena a seguito di contatto stretto con soggetti positivi.
Continua la sua discesa il Covid in Sicilia, Catania la provincia con più casi
Sono 414 i nuovi casi di Coronavirus registrati in Sicilia nelle ultime 24 ore su 17.969 tamponi processati, con un tasso di positività pari al 2,3%.
Continua il calo della curva epidemiologica. Altre 18 le vittime (6 del 21 settembre, 6 del 20 settembre, 2 del 18 settembre, 2 del 17 settembre, 1 del 16 settembre e 1 del 25 dicembre 2020), 1.602 invece i guariti.
Sono 604 i ricoverati in area medica Covid, 42 in meno rispetto a ieri; in terapia intensiva sono occupati 2 posti letto in più per un totale di 92. Sono stati invece 11 i nuovi ingressi in rianimazione nelle ultime 24 ore. Questa la suddivisione per provincia dei nuovi casi: Catania 113, Siracusa 90, Palermo 77, Ragusa 41, Agrigento 29, Trapani 26, Enna 16, Caltanissetta e Messina 11.
Chiusa per ripetuti raid vandalici la villa comunale “La Passeggiata” di Santa Margherita Belice
Rimarrà chiusa fino a lunedì 27 settembre la villa comunale “La Passeggiata” di Santa Margherita Belice.
Ha subito negli ultimi mesi ripetuti raid vandalici da rendere necessari una serie di lavori. Bisognerà ripristinare l’illuminazione, riparare le panchine, sistemare la recinzione.
I componenti dell’associazione “Quarantena 2020” hanno deciso di segnalare ai carabinieri della stazione di Santa Margherita Belice quanto sta accadendo e, intanto, sono stati costretti a chiudere per riparare i danni.
“Noi facciamo il possibile per tenere la villa in buone condizioni – dice Calogero Governale, presidente dell’associazione – ma non possiamo fronteggiare un’ondata vandalica come quella che si è registrata negli ultimi mesi. Dispiace per i danni che abbiamo subito, anche a sedie e tavoli, oltre che alla cartellonistica, e pure per il segnale negativo che viene dato alla gente. La villa è un bene di Santa Margherita Belice che deve essere custodito e non vandalizzato”.
L’associazione gestisce la villa in virtù di una convenzione sottoscritta con il Comune di Santa Margherita Belice a novembre del 2020.
La villa rappresenta un pezzo della storia margheritese: realizzata nel 1838 per volere del principe Alessandro IV Filangieri, figlio di don Nicola I Filangieri principe di Cuto’ che alcuni anni prima, nel 1812, ha ospitato nel suo palazzo di Santa Margherita la regina Maria Carolina e il re Ferdinando IV di Borbone.
Divelto il carrello di un mezzo pesante all’ingresso di Sciacca sulla statale 115
Per fortuna, nessun danno ad altri automobilisti in transito. Un mezzo pesante si e’ trovato in difficolta’ quando per cause ancora in corso di accertamento, si e’ ritrovato con il carico in strada a seguito del crollo di parte del rivestimento del carrello.
Sul posto, la polizia Stradale di Sciacca che in questo momento sta regolando il traffico nel tratto della Strada statale 115, poco prima dell’entrata della Galleria Belvedere, dove il mezzo ha avuto il cedimento e non ha potuto proseguire lungo il tragitto.

Dopo 60 anni riapre a Sciacca la Chiesa di Santa Maria dello Spasimo, la storia ed i tesori (Video)
Tra i 13 luoghi delle Vie dei Tesori a Sciacca, occhi puntati sulla Chiesa dello Spasimo, chiusa dagli anni Sessanta.
Fa parte del Complesso Fazello. La riapertura, per le Vie dei Tesori, tre fine settimana dal 2 ottobre, è stata possibile grazie all’iniziativa del Comune che ha ottenuto l’autorizzazione necessaria dal Fec, il Fondo Edifici di Culto.
Per i lavori di sistemazione sono al lavoro, da tempo, le associazioni “Salvatore Cantone” con Pippo Cattano e Lillo Cantone, e Nova guidata, da Anthony Bentivegna, ed i Vigili del fuoco in congedo guidati da Calogero Catanzaro.
Sull’altare della chiesa si trovava la grande tavola dello Spasimo, copia cinquecentesca dell’opera di Raffaello (oggi esposta al Prado) del pittore palermitano Antonello Crescenzio. Nel ‘900, divenne sede di una sezione della Corte di Assise di Agrigento, e ospitò processi penali. Nel 1963 Pietro Germi vi girò la scena del processo di “Sedotta e abbandonata”. Per il festival ospiterà una personale inedita di Franco Accursio Gulino.
Le prime immagini per Risoluto.it con il commento di Pippo Cattano, Ispettore Onorario per i Beni Architettonici, e Lillo Cantone, ex docente dell’istituto d’arte Bonachia.
Violenza sessuale e punizioni fisiche a casa, arrestato pregiudicato di Santa Elisabetta
I Carabinieri del NOR della Compagnia di Canicattì hanno tratto in arresto un pluripregiudicato di Santa Elisabetta, attualmente affidato in prova ai servizi sociali dal Tribunale di Sorveglianza a seguito di una condanna per violenza privata, in esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Agrigento nei confronti di costui, responsabile di violenza sessuale su minore, maltrattamenti in famiglia e lesioni.
Le indagini sono iniziate alla metà di agosto, quando un’adolescente, di Santa Elisabetta ha chiesto aiuto ai Carabinieri, accennando i gravissimi comportamenti del patrigno, solito rivolgerle delle attenzioni proibite.
Un racconto iniziale che ha immediatamente allertato la Procura della Repubblica di Agrigento, impegnata con i Carabinieri in un codice rosso che ha richiesto l’approfondimento del riservatissimo contesto sabettese e del chiuso delle sue famiglie.
Qui gli inquirenti hanno documentato la sottomissione subita dalla giovanissima vittima, prima oggetto di attenzioni particolari, iniziate quando ella aveva solo 10 anni, e poi, in una escalation tesa a vincerne la resistenza, assaltata in assenza dei familiari conviventi e sottoposta a violenti atti sessuali.
Altrettanto gravi le annotazioni dei Carabinieri riguardo i maltrattamenti patiti dal fratello minorenne della ragazzina, picchiato dal patrigno da quando aveva 8 anni e sottomesso al punto di credere di meritare le punizioni fisiche, inflittegli “…quando faccio cavolate ma per me questo non è normale…”, raccontate agli inquirenti come l’espressione di una violenza “…forte anche se non in maniera esagerata…”.
È comune nel racconto delle due vittime la presenza della “sucalora”, termine dialettale usato per indicare il tubo di gomma brandito dal patrigno per picchiarle.
Una prigione domestica fisica e psicologica, costruita dall’indagato con l’imposizione del silenzio sulle sue condotte e con una serie di vessazioni quali il divieto per le giovanissime vittime di frequentare i coetanei, i lunghi periodi di punizione trascorsi chiusi in casa e, per la ragazzina, il divieto di indossare la minigonna e di truccarsi.
L’indagato, valutato come proclive a commettere delitti della stessa specie, ne vanta un ricco curriculum ed era affidato in prova ai servizi sociali nel momento in cui commetteva i fatti che gli vengono contestati, è stato rinchiuso nel carcere di Agrigento.
Abbandono di rifiuti, denunce e sanzioni dei carabinieri
Giro di vite dei carabinieri in materia di abbandono di rifiuti, nella giornata di ieri i carabinieri Forestali del Centro Anticrimine Natura di Palermo, Nucleo Cites – distaccamento di Trapani, a conclusione di accertamenti avviati nel fine settimana appena trascorso, durante ordinario servizio di istituto volto alla sorveglianza delle aree naturali protette, accertavano la presenza di tre distinti depositi incontrollati di rifiuti due dei quali nel comune di Paceco località Pecoreria, lungo l’argine del fiume Baiata; uno nel comune di Erice, sulla SP31.
Nel primo caso veniva accertata la presenza di un deposito incontrollato delle dimensioni approssimative di circa 4 metri cubi composto da rifiuti di raee, materiale plastico e cartaceo. Da una disamina si accertava esatta riconducibilità degli stessi ad una ditta (impresa di pulizie) del trapanese motivo per il quale veniva denunciato il legale rappresentante per il reato di abbandono di rifiuti da parte di titolare di imprese, il quale si disfaceva tra le altre cose di una carpetta contenente accertamenti diagnostici tutti a suo nome.
Medesimo contesto i Carabinieri Forestali accertavano la presenza di un’ulteriore cumulo di rifiuti delle dimensioni di circa 1 metro cubo composto da scarti e limatura derivanti da lavorazione di infissi in alluminio, cinghie di sollevamento di tapparelle, un contenitore di olio minerale, scatole di cartone, pannelli in legno, ricariche di silicone e materiale cartaceo. Da una disamina, si rilevava la riconducibilità degli stessi ad una ditta di infissi in alluminio con sede a Trapani in alcuni scatoli di cartone il soggetto denunciato risultava essere il destinatario della spedizione.
I militari altresì rinvenivano, all’interno di un’area privata, lungo la SP31, un’ulteriore cumulo di rifiuti speciali non pericolosi, delle dimensioni di 8 metri cubi costituito da scarti di demolizione, scarti di legname, infissi in legno e sacchi neri contenenti rifiuti vari. Veniva elevata una sanzione amministrativa di euro 600 al proprietario di predetta area per abbandono di rifiuti.
Inciviltà a Sciacca per l’occupazione abusiva dei parcheggi per i disabili
Osservando le auto parcheggiate nei posti riservati ai disabili quasi mai a Sciacca si rileva la presenza delle autorizzazioni all’interno delle vetture. Non sono quasi mai occupati dagli aventi diritto che, anche per compiere azioni semplici come fare la spesa al supermercato, hanno notevoli difficoltà.
Oggi è il caso della Perriera, ma la situazione si ripete di frequente in varie zone della città.
Oltre a essere un gesto poco rispettoso nei confronti di coloro che necessitano realmente di usufruire del parcheggio, chi sosta abusivamente senza possedere l’autorizzazione che certifica la presenza di disabilità, rischia una sanzione fino a 335 euro e la decurtazione di due punti dalla patente di guida. E questa mattina, alla Perriera, a un cittadino che chiedeva di evitare il parcheggio nel posto riservato ai disabili è stato risposto: “Si faccia i fatti suoi”.
Letizia Buttacavoli
Cinquantaquattro nuovi positivi e un decesso a Ribera, ultimo bollettino Asp di Agrigento
Sono 54 i nuovi positivi in provincia di Agrigento, un soggetto ospedalizzato e un decesso al Centro Covid di Ribera dove e’ deceduta un’anziana di 91 anni di Enna che aveva anche altre patologie.
Ventisei le persone ricoverate in degenza ordinaria, tra cui ventuno ad Agrigento, uno al Parlapiano e quattro fuori provincia, due in terapia intensiva.


Il Miur istituzionalizza l’indirizzo biomedico del Liceo Classico di Sciacca
L’intuizione della dirigente Giovanna Pisano e del collegio docenti del Fazello di Sciacca di lanciare un progetto pilota nel 2018 un corso biomedico per arricchire l’offerta formativa degli indirizzi a disposizione degli alunni, oggi riceve il giusto riconoscimento da parte del Miur che ha individuato e istituzionalizzato l’indirizzo del liceo saccense insieme a un centinaio di altri istituiti italiani.
Tre anni fa quello del liceo Classico di Sciacca, e’ stato un esperimento, ma che e’ riuscito ad affermarsi e ora ad ottenere l’accreditamento ministeriale. Una notizia accolta con entusiasmo sia dagli studenti che dal corpo docente.
Grazie ad un protocollo d’intesa con l’ordine dei Medici di Agrigento saranno i medici ad insegnare talune discipline previste nel corso e a verificare la preparazione degli studenti che si sottoporranno a dei test e parteciperanno a dei tirocini sul campo.
“Si tratta di un modus – ha detto la preside Pisano – di fare raggiungere ai nostri alunni una consapevolezza piena rispetto l’orientamento universitario”.
Insegnante positiva al Covid, classe dell’istituto comprensivo Mariano Rossi di Sciacca in quarantena
Una docente dell’istituto comprensivo “Mariano Rossi” di Sciacca e’ risultata positiva al Covid 19.
Pertanto, e’ stata disposta la quarantena per lei, un’altra insegnante e una ventina di alunni della sezione della scuola dell’infanzia dove la docente era in servizio.
I soggetti sono stati posti in quarantena obbligatoria per sette giorni e soltanto dopo tampone negativo potranno tornare tutti a scuola. Le insegnanti sono vaccinate.
Nell’istituto la situazione appare sotto controllo.