Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma di alcuni sindaci dei comuni dell’agrigentino che si rivolgono alle autorità per chiedere un’attenzione per le strutture sanitarie del territorio.
“Augurandoci
che le misure finora adottate saranno sufficienti a contenere la
diffusione del Covid-19, ma nel caso che fosse necessario essere ancora
più incisivi; considerato che l’OMS ha dichiarato ufficialmente che
siamo in presenza di una pandemia; considerato il fatto che diversi
Governatori e amministratori locali, sia del nord che del sud, stanno
chiedendo misure più rigide sull’esempio del modello Whuan, considerata
la necessità di fare tutti un appello alle popolazioni di ogni Comune di
essere più ligi e rispettosi delle misure già decretate, ci chiediamo
se, di fronte a un eventuale (e ci auguriamo tutti che così non sarà)
aumento dei contagi anche in Sicilia, i nostri ospedali si troveranno
attrezzati in ogni provincia ad operare come richiesto per la tutela
della salute dei siciliani, che sono italiani come tutti gli altri visto
che come ha detto Conte, la tutela della salute è un diritto di tutti?
In una situazione così difficile vogliamo pensare che le autorità
competenti si adopereranno con grande tempestività per adeguare le
nostre strutture sanitarie in modo da garantire un’adeguata assistenza,
ove si rendesse necessaria, anche alla popolazione siciliana”.
Il testo è stato condiviso dai sindaci, del territorio agrigentino, sotto elencati.Coloro che non solo inseriti nell’elenco, non è stato possibile, alle ore 11.00 del 12 marzo 2020, contattarli.
Agigento,
Aragona, Villafranca, S. Elisabetta, Canicattì, S. Stefano, Cammarata,
Caltabellotta, Campobello, Sambuca, Menfi, Alessandria della Rocca, S.
Angelo Muxaro, Ribera, Naro , Favara, Calamonaci Burgio, Cianciana,
Licata, Raffadali, Grotte, Bivona, Porto Empedocle, Montallegro, Palma
di Montechiaro, Siciliana, Castrofilippo, Ravanusa, Lucca Sicula,
Realmonte, Montevago.