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Comune di Sciacca
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Bar saccense resta aperto oltre l’orario consentito fino a ieri dal decreto e scatta la sanzione

Il titolare di un bar saccense che non ha rispettato l’orario di chiusura imposto con decreto della presidenza del Consiglio dei ministri fino a ieri, ed è stato sanzionato.

La misura scattata a Sciacca è soltanto una tra le prime comminate ieri in provincia in seguito ai controlli in tutta la provincia delle forze dell’ordine nell’ambito delle restrizioni negli spostamenti fissati dal governo.



I controlli vedono in campo carabinieri, polizia di Stato e polizia municipale.

Operaio di 45 anni trovato morto in casa a Bivona

Sarebbe stato trovato in stato di incoscienza sul pavimento della sua casa, nel centro di Bivona. I sanitari del 118, provando a salvarlo, gli hanno praticato il massaggio cardiaco, ma per il quarantacinquenne operaio romeno non c’è stato nulla da fare. I soccorritori – è intervenuta l’ambulanza medicalizzata di Cianciana – non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. Sul posto anche i carabinieri che hanno avviato i necessari, conseguenziali, accertamenti. L’operaio romeno sarebbe stato colto da un improvviso, di fatto fulminante, malore. A richiedere l’intervento dell’ambulanza di Cianciana sono stati alcuni vicini di casa dell’uomo. Nessun dubbio sul fatto che il decesso sia avvenuto per cause naturali.

Nuovo Bollettino della Protezione Civile, 115 i positivi al Covid 19 in Sicilia

Sono 115 le persone risultate positive in Sicilia al Coronavirus, 32 in più di ieri: questo secondo l’ultimo bollettino, aggiornato alle ore 12 di oggi (giovedì 12 marzo), comunicato dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale.

Dall’inizio dei controlli, i laboratori regionali di riferimento (Policlinici di Palermo e Catania) hanno analizzato 1.477 tamponi, di cui 1.223 negativi e 139 in attesa dei risultati. Al momento, quindi, sono stati trasmessi all’Istituto superiore di sanità 115 campioni (32 più di ieri).

Risultano ricoverati 33 pazienti (nove a Palermo, tredici a Catania, quattro  a Messina, uno a Caltanissetta, tre ad Agrigento, uno a Enna e due a Trapani) di cui cinque in terapia intensiva, mentre 78 sono in isolamento domiciliare, due sono guariti e due deceduti.

Due nuovi tamponi a Ribera in corso di accertamento, Pace chiede l’attivazione della terapia intensiva al Fratelli Parlapiano: “Si può fare in sette giorni”

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https://www.risoluto.it/wp-content/uploads/2020/03/WhatsApp-Audio-2020-03-12-at-13.16.44.ogg

Qui sopra potete ascoltare l’altro audio preparato dal sindaco di Ribera Carmelo Pace e che nelle prossime ore sarà diffuso per le strade della cittadina crispina.

Intanto, il sindaco Pace riferisce di altri due prelievi di tamponi effettuati su due riberesi, uno nella notte e uno questa mattina, su due casi sospetti. Si tratta di due tamponi che sono ancora in fase di accertamento e che si conoscerà l’esito soltanto nelle prossime ore.

A Ribera resta invariato il numero dei positivi accertati, sono tre, due, una coppia di coniugi ricoverati all’ospedale di Sciacca e uno posto in isolamento domiciliare.

Intanto, Pace ha scritto alla direzione sanitaria e agli organi competenti per chiedere il potenziamento del Fratelli Parlapiano che è una struttura dove: “ci sono tutti i requisiti – scrive nella richiesta Pace – per avere un reparto di terapia intensiva a pressione negativa in quanto è già esistente un ex blocco operatorio con impiantistica di aereazione a filtri laminari e assoluti e di gas medicali riattivabile in breve tempo (presumibilmente in sette giorni)”

La sindaca Valenti: “Rimanere a casa è ora un obbligo”. Altri quartieri da stasera interessati dalla disinfezione

Proseguirà anche questa sera, e in altre zone, l’opera straordinaria di disinfezione nella città di Sciacca, con personale e mezzi della Protezione Civile e del Volontariato iniziata ieri dal centro storico. Stasera toccherà al Ferraro, Cutrone, Foggia, Carbone e Seniazza

Lo annuncia il sindaco Francesca Valenti nel video-comunicato di oggi in cui fa sempre il punto della situazione per informare i cittadini a cui lancia degli appelli come quello di non abbandonare i rifiuti o non conferirli in modo errato.  

Il sindaco illustra le nuove misure contenute nell’ultimo decreto del presidente del Consiglio, “provvedimento necessario per contrastare e contenere il contagio” del coronavirus.

“Rimanere a casa è ora un obbligo”, ricorda tranne che per i casi di necessità previsti e con le modalità di sicurezza. Sono stati attivati i controlli di polizia e chi verrà trovato fuori casa senza un giustificato motivo sarà denunciato. Ed è obbligo la chiusura delle attività indicate nel decreto, tranne che per determinate tipologie per beni e servizi essenziali, come i generi alimentari, le farmacie e le parafarmacie.

Oggi, intanto, grazie alla collaborazione delle associazioni di volontariato sono partiti i servizi a domicilio di Pronto Spesa e Pronto Farmaco per chi è in difficoltà.  

Insieme i sindaci dell’agrigentino chiedono: ” I nostri ospedali sono attrezzati per un aumento dei contagi?”

Riceviamo e pubblichiamo una nota a firma di alcuni sindaci dei comuni dell’agrigentino che si rivolgono alle autorità per chiedere un’attenzione per le strutture sanitarie del territorio.

Augurandoci che le misure finora adottate saranno sufficienti a contenere la diffusione del Covid-19, ma nel caso che fosse necessario essere ancora più incisivi; considerato che l’OMS ha dichiarato ufficialmente che siamo in presenza di una pandemia; considerato il fatto che diversi Governatori e amministratori locali, sia del nord che del sud, stanno chiedendo misure più rigide sull’esempio del modello Whuan, considerata la necessità di fare tutti un appello alle popolazioni di ogni Comune di essere più ligi e rispettosi delle misure già decretate, ci chiediamo se, di fronte a un eventuale (e ci auguriamo tutti che così non sarà) aumento dei contagi anche in Sicilia, i nostri ospedali si troveranno attrezzati in ogni provincia ad operare come richiesto per la tutela della salute dei siciliani, che sono italiani come tutti gli altri visto che come ha detto Conte, la tutela della salute è un diritto di tutti? In una situazione così difficile vogliamo pensare che le autorità competenti si adopereranno con grande tempestività per adeguare le nostre strutture sanitarie in modo da garantire un’adeguata assistenza, ove si rendesse necessaria, anche alla popolazione siciliana”.

Il testo è stato condiviso dai sindaci, del territorio agrigentino, sotto elencati.Coloro che non solo inseriti nell’elenco, non è stato possibile, alle ore 11.00 del 12 marzo 2020, contattarli.

Agigento, Aragona, Villafranca, S. Elisabetta, Canicattì, S. Stefano, Cammarata, Caltabellotta, Campobello, Sambuca, Menfi, Alessandria della Rocca, S. Angelo Muxaro, Ribera, Naro , Favara, Calamonaci Burgio, Cianciana, Licata, Raffadali, Grotte, Bivona, Porto Empedocle, Montallegro, Palma di Montechiaro, Siciliana, Castrofilippo, Ravanusa, Lucca Sicula, Realmonte, Montevago.

Secondo decesso in Sicilia a causa del Coronavirus, è un uomo di 58 anni ricoverato al Sant’Elia.

Positivo al coronavirus un uomo di 58 anni che poi è deceduto ieri, per insufficienza cardiorespiratoria, all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta.

Il paziente era giunto nel nosocomio in ambulanza, in uno stato molto critico, con gravi difficoltà respiratorie, riferendo uno stato febbrile presente già da diversi giorni.

Si tratta dunque del secondo paziente positivo al coronavirus morto in Sicilia nell’arco di poche ore. Ieri un ottantenne di Sortino, affetto anche da altre patologie, era deceduto all’ospedale di Caltagirone. Dalla Tac, che ha mostrato una polmonite interstiziale in fase avanzata, e il tampone per il Coronavirus, successivamente risultato positivo. È stato, quindi, intubato e posto in isolamento. Dopo qualche ora è avvenuto il decesso.

 In via precauzionale sono state avviate tutte le procedure previste dal protocollo: isolamento dei contatti stretti, sanificazione dei percorsi e della struttura in cui il paziente lavorava.

Emergenza Coronavirus a Sambuca, il sindaco Leo Ciaccio prepara un audio per messaggio ai suoi concittadini

In questi giorni, abbiamo visto tanti primi cittadini che hanno utilizzato la tecnologia per inviare messaggi con disposizioni e informazioni su che cosa fare ai propri concittadini. E se da un lato, ci sono i sindaci che sfruttano i video da diffondere su internet e sulle emittent, il sindaco di Sambuca di Sicilia ha pensato ad altri supporti.

Ed ecco che ha preparato un audio con tutte le istruzioni che sarà diffuso con i mezzi della pubblicità sonora per le strade del borgo. Un modo vecchio di comunicare, ma sicuramente efficcace per arrivare a tutti e riscoperto in questo momento di emergenza. Così si arriva ad anziani e a persone che magari non guardano la tv o seguono i mezzi di informazione.

L’audio del sindaco di Sambuca si può anche ascoltare da qui.

https://www.risoluto.it/wp-content/uploads/2020/03/WhatsApp-Audio-2020-03-12-at-10.39.13.ogg

Da oggi a mezzogiorno e alle 18 suoneranno le campane in tutte le chiese di Sciacca, l’arciprete Marciante: “Preghiamo tutti da casa”

Il clero di Sciacca ha assunto un’iniziativa per i fedeli. Da oggi e fino a quando l’emergenza Coronoravirus che costringe la gente a stare in casa non sarà cessata ha deciso di far suonare le campane di tutte le chiese, due volte al giorno, alle 12 ed alle 18.

“Distanti tra noi, ma vicini nella preghiera – dice don Giuseppe Marciante, arciprete di Sciacca – per invocare una rapida soluzione del problema. Sono vicino alla gente e invito tutti a pregare”.

L’associazione Capurro lancia raccolta fondi per allestire unità di terapia sub-intensiva respiratoria al Giovanni Paolo II di Sciacca (spot)

Emergenza Coronavirus e l’associazione ORAZIO CAPURRO – Amore per la Vita ONLUS si mobilita per potenziare le attrezzature mediche del Giovanni Paolo II di Sciacca.
” In queste ore – spiega Alessandro Capurro – abbiamo attivato una raccolta fondi su Facebook in quanto desideriamo aiutare l’Ospedale di Sciacca ed i sanitari a fronteggiare l’emergenza sanitaria che sta investendo l’intero territorio nazionale, e non solo, donando attrezzature per potenziare l’U.O. di Rianimazione ed allestire un’unità di terapia sub-intensiva respiratoria”.

“L’obiettivo è molto importante – continua a spiegare il presidente – di vitale importanza. Il suo raggiungimento dipende da tutti noi, dalla vostra generosità, dal vostro sostegno. Tutte le altre iniziative siamo riusciti a realizzarle, siamo certi che anche questa vedrà la luce!
Fidatevi…….
Dobbiamo unire le forze ed insieme ce la faremo!
Occorre l’aiuto, piccolo o grande che sia, di tutti!
Qualsiasi contributo, anche il più piccolo, è molto importante.
Chiediamo il vostro aiuto, a 360 gradi, cittadini… associazioni…. imprenditori… sindaci…. Il vostro aiuto sarà prezioso come sempre!”



Sciacca, 12 marzo, emergenza Coronavirus: strade sempre più deserte.

Le foto che trovate a corredo di questo articolo sono state scattate questa mattina attorno alle otto quando normalmente le nostre strade si iniziano ad animare raccontano altro. Una città deserta sempre di più che sta rispondendo molto bene alle dispozioni impartite in questo tempo di emergenza sanitaria mondiale.

Queste sono le strade del centro di Sciacca, ormai spettrali, Con sempre più persone che restano a casa e attività chiuse.

Secondo le ultime disposizioni, annunciate dal Premier Conte, resteranno aperti soltanto le attività di necessità: farmaciee parafarmacie, generi alimentari, supermercati e tabacchi.

Coronavirus: controlli sui conducenti di veicoli e sulle persone a piedi, attività interforze a Sciacca

Un piano per intensificare da oggi i controlli sull’applicazione del nuovo decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri è stato predisposto nelle ultime ore per la città di Sciacca dove verranno eseguiti controlli interforze. La Polizia Stradale opera sulla statale 115 e sulle strade di collegamento con Sciacca. Polizia di Stato e Carabinieri sono all’opera nelle strade urbane.

I controlli riguardano sia conducenti di veicoli, sia persone in transito a piedi. Vengono fatte sottoscrivere le dichiarazioni per giustificare il proprio transito. Sulle dichiarazioni si effettueranno verifiche sulla veridicità di quanto asserito, per non incorrere nel reato di violazione degli obblighi imposti dall’Autorità ai sensi dell’articolo 650 del codice penale, che prevede la pena dell’arresto fino a tre mesi.

Vengono fermate e controllate autovetture e persone in strada, chiedendo spiegazioni sul motivo della loro presenza fuori casa e ricordando che sostanzialmente è consentito uscire solo per comprovate esigenze lavorative, motivi di salute o concreta necessità di carattere primario. Vengono controllate anche le attività che possono rimanere aperte verificando il rispetto degli orari di apertura, nonché l’adozione delle precauzioni sanitarie fra i dipendenti e gli avventori, come ad esempio la distanza di almeno 1 metro tra le persone. Fino a questo momento non si sono registrate situazioni di criticità, ma collaborazione e del senso di responsabilità dei gestori delle attività.

I servizi andranno avanti ininterrotti, soprattutto in vista del fine settimana.