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Comune di Sciacca
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Coronavirus, decreti penali di condanna a Sciacca per mancato rispetto delle disposizioni previste dai decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri

Su richiesta della Procura della Repubblica il Tribunale di Sciacca ha emesso due decreti penali di condanna per violazione dei decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri legati all’emergenza Coronavirus. A carico dei trasgressori la pena è di 1200 euro.

Le violazioni sono state contestate a una persona che è stata trovata fuori casa senza una motivazione tra quelle previste dai decreti e a un commerciante che non ha rispettato la disposizione di tenere chiuso il proprio locale.

Quarto caso certificato a Ribera, altri tre tamponi effettuati in attesa di esito

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Quarto caso certificato a Ribera di Covid 19. Si tratta di un riberese che trova oggi isolato e pare sia riconducibile al focalaio scoppiato all’interno dell’ospedale “Giovanni Paolo II” di Sciacca.

Sono così 4 gli infettati del coroavirus, di cui due a Sciacca e due a Ribera.Mentre sono stati eseguiti altri tamponi che sono stati prelevati su altri tre cittadini, tra cui un bambino.

Nuovo video messaggio della sindaca dopo gli altri cinque casi all’ospedale di Sciacca

Nuovo messaggio della sindaca alla citta’ di Sciacca dopo la notizia di altri cinque contagiati nell’ospedale saccense.

” La nostra situazione e’ grave – ha dichiarato all’Ansa- siamo ormai un caso a parte nell’emergenza attuale”

I cinque nuovi tamponi positivi al Coronavirus a Sciacca, il sindaco: “Aumento previsto e prevedibile”

I risultati dei nuovi tamponi hanno registrato altri cinque casi positivi riconducibili alla situazione emersa qualche giorno fa nell’ospedale di Sciacca. Sono operatori sanitari. È una delle notizie contenute nel video-comunicato del sindaco Francesca Valenti in cui fa sempre il punto della situazione, aggiornando anche sulle attività in atto . 

“E’ un aumento previsto e prevedibile”, spiega il sindaco che ringrazia tutti gli operatori della Sanità che, assieme a operatori di altri settori, “lavorano giorno e notte per la tutela della nostra salute”. 

“C’è grande attenzione da parte di tutte le autorità – prosegue il sindaco Valenti -. Ho avuto rassicurazioni dal Governo regionale, dal Prefetto, dalla direzione dell’Asp, che si stanno mettendo in campo tutti i possibili interventi. Ma ho chiesto e chiederò di più per Sciacca, in questo momento difficile”. 

L’appello ai cittadini è sempre quello di restare a casa. “Oggi – dice ancora il sindaco – ho ricevuto una nota del Questore in cui si dice espressamente che si deve uscire per ipotesi eccezionali. Ci sono controlli, anche sulla veridicità delle dichiarazioni. Stare a casa è fondamentale per superare questo momento di difficoltà. Ognuno, responsabilmente deve fare la propria parte: solo stando uniti si vincono le battaglie”.   

Continua, intanto, anche questa sera l’opera straordinaria di disinfezione nella città, con personale e mezzi della Protezione Civile e del Volontariato.

Nuovo messaggio dell’Arcivescovo Montenegro che dispone la chiusura di tutte le chiese della provincia

Con un nuovo messaggio di questa mattina l’Arcivescovo di Agrigento, monsignor Francesco Montenegro, dispone la chiusura di tutte le chiese, parrocchiali e non parrocchiali, e dei luoghi di culto di qualunque genere. Questo il testo: “Seguiamo con costante apprensione quello che sta vivendo il nostro paese. Negli ultimi giorni il Presidente del Consiglio ha dato delle misure sempre più restrittive che si riassumano dentro l’indicazione di restare a casa e di muoversi solo per casi gravi. Tutto questo perché, purtroppo, la diffusione del corona-virus è molto veloce e il sistema sanitario rischia di non riuscire a offrire la necessaria assistenza a quanti potrebbero arrivare negli ospedali. Viviamo un’emergenza sanitaria gravissima e non sappiamo ancora fino a quando. 

In questa situazione di difficoltà la comunità cristiana sta dando buona prova di sé rispettando le indicazioni e, soprattutto, intensificando la preghiera personale; ci sentiamo tutti responsabili del bene prezioso della salute nostra e altrui. In questa linea siamo chiamati a fare ancora qualche dolorosa rinuncia. 

Da qualche ora la CEI sta indicando a tutte le diocesi di tenere chiuse le chiese e i luoghi di culto. Finora, potendo uscire, abbiamo avuto la possibilità di entrare nelle nostre parrocchie e di rivolgere al Signore preghiere per noi e per quello che stiamo vivendo. 

Da oggi e sino a nuove disposizioni, in ottemperanza delle indicazioni della CEI, dispongo che rimangano chiuse al pubblico le chiese parrocchiali e non parrocchiali e in generale gli edifici di culto di qualunque genere. I fedeli sono in conseguenza dispensati dall’obbligo di soddisfare al precetto festivo come previsto dai cann. 1246-1247 del CJC.  Le nuove disposizioni del Governo ci chiedono di non uscire di casa per evitare qualsiasi contatto e per rallentare, in questo modo, il contagio. Ci sembra doveroso e responsabile dare un segnale che mostri coerenza con quello che il paese sta vivendo. Mentre ve lo chiedo (come già stanno facendo altri Vescovi) ne avverto tutta la pesantezza perché potrebbe passare il segnale che il Signore venga dopo cose quali la spesa, la farmacia … Lo ripeto: se scegliamo questa ulteriore misura è solo per tutelare la salute nostra e dei nostri fratelli e per evitare che il sistema sanitario vada in tilt. 

Sono certo che comprenderete lo spirito di questa limitazione e, soprattutto, sono fiducioso nel fatto che l’impossibilità di recarsi in un luogo di culto stimolerà di più la preghiera nelle nostre case. Possiamo valorizzare i tanti strumenti che ci offre la tecnologia e i vari programmi religiosi trasmessi da radio, TV e piattaforme digitali. So che molti sacerdoti si stanno organizzando con dirette facebook o altro (ovviamente nel rispetto delle norme, tenendo la chiesa chiusa e collaborato dal solo operatore). Mi sento di incoraggiare questi sforzi e di valorizzarli nel migliore dei modi. Tutti potete avere la certezza che i sacerdoti continueranno a esercitare il loro ministero attraverso l’offerta della loro vita e la prossimità a quanti si trovano nel bisogno. Continueranno a celebrare come hanno fatto in questi giorni e nel sacrificio eucaristico terranno presenti tutte le persone a loro affidate.

E’ questo il tempo in cui ognuno di noi si riscopre “tempio dello Spirito Santo” (1 Cor 6, 19) e nell’intimo della propria coscienza ritrova lo spazio per il dialogo costante con il Padre, il desiderio di amarlo attraverso una fiducia incondizionata in Lui e nella sua misericordia. Siamo tutti chiesa e, adesso più che mai, chiesa domestica, chiesa che vive nelle case con l’impegno a essere “lieti nella speranza, costanti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera” (Rm 12, 12). A proposito sento di ripetervi quanto ho proposto la Domenica della Parola. Sarebbe bello e opportuno che in ogni casa cristiana, in questo tempo di digiuno eucaristico, la Bibbia o il Vangelo trovino un posto d’onore e visibile, quasi fosse il tabernacolo della piccola Chiesa domestica. La Bibbia non è semplicemente un libro, è “il libro” che baciamo e onoriamo, è Gesù a casa nostra.

Sin da adesso vi ringrazio per la comprensione che userete nei confronti di quanto vi sto chiedendo e sono fiducioso che, con l’aiuto del Signore, riusciremo a superare questo momento di dura prova.

Con affetto vi raggiungo tutti e su tutti invoco la benedizione del Signore”.

Agrigento, 13 marzo 2020 

+ don Franco, Arcivescovo

I cinque nuovi casi di Coronavirus nell’Agrigentino emersi dai tamponi effettuati a Sciacca

Un paziente e quattro operatori sanitari del Giovanni Paolo II di Sciacca sono risultati positivi al tampone per il Coronavirus tra i 119 eseguiti nei giorni scorsi.

Sono già stati messi in quarantena e in queste ore si sta valutando se procedere a ulteriori tamponi nella struttura ospedaliera saccense.

Collegamento via Skype per un interrogatorio di garanzia dal carcere di Sciacca

Un romeno è finito in carcere, a Sciacca, raggiunto da un mandato di arresto europeo e il giudice per l’interrogatorio di garanzia si è collegato in diretta Skype dalla casa circondariale. E’ la giustizia ai tempi del Coronavirus, ma con la sede giudiziaria saccense che riesce ad essere al passo delle migliori in Italia anche dal punto di vista tecnologico.

Il giudice, il cancelliere, il difensore del romeno e l’interprete sono rimasti nell’aula D del palazzo di giustizia di Sciacca, mentre Samir Mihai Buhai, di 30 anni, era nel carcere di via Pietro Gerardi, assieme a un agente di polizia penitenziaria.

E’ stato arrestato, al Museo del Mare di contrada Muciare, dal commissariato di polizia di Sciacca, perché condannato a 3 anni e 4 mesi per rapina aggravata e furto. Il romeno avrebbe malmenato in Romania una donna portandole via il portafoglio con all’interno denaro e carta di credito. E avrebbe anche tagliato e rubato oltre dieci alberi di proprietà dello Stato.

Il collegamento via Skype è stato possibile grazie alla bravura del tecnico Nuccio Zarzana, dipendente del Ministero della Giustizia, in servizio al Tribunale di Sciacca. Il romeno, assistito dall’avvocato Pasquale D’Anna, si è avvalso della facoltà di non rispondere e adesso il giudice, Antonino Cucinella, ha trasmesso gli atti alla Corte di Appello di Palermo per la convalida e per la richiesta di trasferimento in Romania.

Disinfezione a Sciacca a regola d’arte? Scattano i video social e le lamentele. La Valenti: “Cosi’ non si fa”

Emergenza Coronavirus e tempo di disinfezione nelle strade. A Sciacca l’intevento che ha preso il via l’altro ieri sera e’ stato affidato agli uomini e ai mezzi della Protezione Civile e ai volontari dell’associazione vigili del fuoco in congedo.

Si e’ iniziato dal centro storico di Sciacca e del quartiere di San Michele. Questa notte, invece ha riguardato le zone piu’ periferiche come Ferraro, Perriera, Cutrone, Carbone e Seniazza.

Qualcosa pero’ non e’ andato per il verso giusto visto che al passaggio dei mezzi, sono fioccati i video che riprendevano gli stessi che procedevano in maniera assai repentina per le vie dei quartieri con tanto di lamentele e segnalazioni per l’iintervento assai blando. Critiche alcune che hanno trovato il riscontro della sindaca Valenti che con il proprio profilo Facebook ha scritto a commento del filmato:” Cosi’ non si fa “.

Stasera i volontari dell’associazione dei vigili del fuoco in congedo, per correttezza dell’informazione, non sono in servizio per un guasto al mezzo e dinnanzi le molte critiche hanno postato i filmati di quanto fatto bene ieri.

(Nel video in copertina, uno degli interventi contestati al Ferraro e l’altro che ritrae uno dei momenti in centro storico)

Sciacca in quarantena, diario del quinto giorno

Ecco come si presentavano le strade di Sciacca alle ore 18 di oggi.

E’ il quinto giorno che la citta’ prova a evitare la diffusione del virus con una sorta di letargo collettivo. In attesa di giorni migliori. Forza Sciacca. Ce la faremo.

Crollo delle donazioni all’Avis, Ferrara: “Bisogna tutelare la salute di chi ha bisogno del farmaco sangue” (Intervista)

In pochi giorni all’Avis diSciacca si è passati da 90 donazioni alla settimana ad appena 4 al giorno.

Sono numeri che continuano ad allarmare e che inducono anche i medici a moltiplicare gli appelli per non arrecare danni a chi necessita del sangue. Paolo Ferrara, medico che opera presso l’Avis, ricorda che “la donazione viene effettuata in totale sicurezza per i donatori ed è inserita tra gli stati di necessità. Il donatore può raggiungere la sede Avis, rilasciando un’autodichiarazione per eventuali controlli, e poi gli verrà rilasciata una certificazione”.

“E’ una gravità comune a tutte le regioni d’Italia – dice Ferrara – e questo non consente di applicare i criteri di compensazione regionale visto che in tutte le regioni c’è penuria di donazioni. Il farmaco sangue – aggiunge Ferrara – è un presidio salvavita”.

Sospese le attività del mercato ortofrutticolo e ittico di Palermo

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L’attività del mercato ittico e quella del mercato ortofrutticolo saranno sospese a Palermo rispettivamente da sabato e da lunedì, in attesa di un piano per il contingentamento degli accessi e per prevenire assembramenti all’interno.

Lo ha deciso il Comune di Palermo al termine della giornata di oggi e dopo diverse verifiche ed interlocuzioni con i concessionari e con tutte le istituzioni interessate.

L’attività del mercato ittico e quella del mercato ortofrutticolo saranno sospese a Palermo rispettivamente da sabato e da lunedì, in attesa di un piano per il contingentamento degli accessi e per prevenire assembramenti all’interno.

Nel corso della giornata di domani – si legge in una nota – si svolgerà una riunione con i concessionari dei due mercati per affrontare il tema, cui sarà invitata la Prefettura di Palermo, in considerazione del ruolo che i due mercati, soprattutto quello ortofrutticolo, svolgono ai fini dell’approvvigionamento alimentare della città, ritenuto prioritario anche nei recenti provvedimenti adottati dal Governo nazionale

Sciacca, rispetto del decreto anti corona virus: controlli e denunce anche della Polizia Municipale

Sono stati effettuati oggi dalla polizia municipale di Sciacca i controlli sul rispetto del decreto anti coronavirus.

Su 26 automobilisti fermati ai posti di blocco sono state elevate 2 sanzioni amministrative per violazione del codice della strada e un soggetto è stato colto sprovvisto della obbligatoria autocertificazione. Quest’ultimo, in quanto fuori casa senza alcuna motivazione valida, sarà segnalato alla competente autorità giudiziaria per violazione dell’articolo 650 del codice penale.

Aggiungi nessuna irregolarità riscontrata nelle attività commerciali controllate.