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Trasporto scolastico Sicilia, fondi per nuovi scuolabus nei piccoli comuni

L’assessorato regionale dell’Istruzione e Formazione Professionale della Sicilia ha pubblicato un nuovo bando che punta a potenziare il trasporto scolastico in Sicilia, con un investimento complessivo di 2 milioni di euro. L’obiettivo è chiaro: garantire un servizio efficiente, moderno e accessibile agli studenti, soprattutto nei comuni più piccoli e nelle aree meno servite.

Un aiuto concreto alle comunità locali

Secondo quanto dichiarato dall’assessore Mimmo Turano, “il diritto all’istruzione si garantisce anche attraverso servizi di trasporto pubblico adeguati, efficienti e di qualità”. Il bando rappresenta quindi un supporto concreto per le comunità locali e mira ad assicurare a ogni studente la possibilità di raggiungere quotidianamente la scuola, senza disagi o difficoltà logistiche.

Trasporto scolastico Sicilia: chi può beneficiare del bando

La misura si rivolge in via prioritaria ai comuni siciliani con una popolazione fino a 15.000 abitanti, che non abbiano già ricevuto contributi analoghi a livello regionale, nazionale o europeo nel triennio 2023-2025. Le amministrazioni comunali, anche in forma associata, potranno accedere a un contributo massimo di 75.000 euro per l’acquisto di scuolabus da utilizzare sia in ambito urbano che extraurbano.

Coinvolgimento del volontariato e qualità del servizio

Un aspetto interessante dell’iniziativa è la possibilità di avvalersi anche del supporto delle associazioni di volontariato per la gestione del trasporto scolastico in Sicilia, favorendo così una rete collaborativa tra pubblico e terzo settore. In questo modo, si punta a migliorare la copertura del servizio e a ottimizzarne la qualità, rispondendo alle reali esigenze delle famiglie e degli studenti.

Obiettivo: garantire il diritto allo studio

Il potenziamento del trasporto scolastico in Sicilia è parte integrante di una visione più ampia dell’istruzione come diritto fondamentale. Investire in mezzi sicuri, moderni e sostenibili permette di ridurre le disuguaglianze territoriali e sociali, garantendo pari opportunità di accesso all’istruzione per tutti gli studenti, anche quelli residenti nelle zone più periferiche.

Fiorentina in semifinale di Conference contro il Betis

FIRENZE (ITALPRESS) – La Fiorentina si qualifica per le semifinali Conference League dove sfiderà il Betis Siviglia per regalarsi per il terzo anno consecutivo l’ultimo atto del trofeo continentale, sperando di poterlo finalmente portare a casa. I viola però devono sudare più del dovuto contro il Celje, visto che dopo essere passati inizialmente in vantaggio nel primo tempo con Mandragora, nella ripresa nel giro di 11′ si sono visti ribaltare nel punteggio grazie ai gol di Matko e Nemanic.

Una rete di Moise Kean, sinonimo di garanzia per i gigliati, consente però agli uomini di Palladino di poter gestire al meglio la parte finale di gara. Dunque, anche se con qualche sofferenza di troppo, Ranieri e compagni vanno avanti nonostante la prestazione di ottimo spessore degli sloveni che hanno spaventato la Fiorentina fino all’ultimo minuto di gioco.

I 45′ iniziali giocati sotto un forte diluvio, oltre al gol di Mandragora, servito ottimamente da Pongracic, e a una chance di Svetlin, con miracolo di De Gea, registrano almeno un altro paio di occasioni per i padroni di casa con chance fallite dal numero 8 viola e da Ranieri, quest’ultimo dopo assist di testa di Comuzzo.

Rispetto alla gara di domenica scorsa contro il Parma i gigliati hanno cercato una manovra più fluida, ma palesando ancora una volta errori che hanno favorito le giocate degli avversari. Stupisce in negativo la prestazione di Gudmundsson, compassata e piena di errori, ma soprattutto di fatto priva di spunti offensivi significativi. Il pareggio del Celje al 9′ della ripresa con Matko che trova tutta la difesa gigliata scoperta.

Passano 11′ e Nemanic sigla il momentaneo 2-1 colpendo di testa su calcio d’angolo. Per fortuna della Fiorentina però c’è Kean che si inventa una rete delle sue 120 secondi dopo, gol convalidato dopo lungo consulto Var e che fa rasserenare gli animi del popolo viola: giocatori e tifosi.

Sempre il Var annulla due reti del possibile 3-2, entrambe per fuorigioco, prima di Ranieri e poi ancora di Kean. Nel finale per i gigliati spazio anche per il rientro in campo di Gosens reduce da un infortunio molto fastidioso e, dopo il triplice fischio del signor Pinheiro, accenno di lite fra Palladino e Riera.

– Foto Image –
(ITALPRESS)

Meloni a Washington da Trump “Italia e Usa economia interconnesse”

WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – “I dazi ci stanno arricchendo. Con Biden stavamo perdendo milioni di milioni”. Così il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, nello Studio Ovale, parlando ai giornalisti con accanto il premier Giorgia Meloni.
“Tutti vogliono fare un accordo, e per chi non lo vuole fare lo faremo noi”, ha sottolineato il presidente, che già in apertura dell’incontro con Meloni aveva ribadito: “Raggiungeremo un buon
accordo” con la Cina. Inoltre “ci saranno pochi problemi per un accordo con l’Europa, rafforzeremo entrambe le sponde dell’Atlantico”, ha aggiunto.
Meloni ha confermato l’impegno di portare al 2% del Pil la spesa per la difesa, e ha ottenuto il sì del presidente degli Usa a una visita a Roma. “Ci sono disaccordi tra le due rive dell’Atlantico, è il momento di trovare una soluzione. La ringrazio per aver accettato il nostro invito a Roma, è
un’occasione per un incontro con l’Europa”. L’obiettivo è favorire una trattativa sui dazi ma non solo. “Lo scambio è molto
fruttuoso. Investimenti, commerci, sono argomenti di cui si
parlerà molto. Voglio rendere l’Occidente nuovamente grande. Non parlo solo di area geografica, ma di area culturale, di civiltà”, ha evidenziato Meloni. “Abbiamo parlato molto delle cose che Italia e Stati Uniti possono fare insieme, come la Difesa, l’economia, lo spazio e l’energia – ha proseguito -. L’Italia dovrà aumentare le sue importazioni di Gnl. Anche sul nucleare, che stiamo cercando di sviluppare, credo che ci possano essere dei modi per collaborare. Le nostre economie sono interconnesse”.
Sull’Ucraina si conferma l’obiettivo comune della pace, ma con sfumature diverse sulle responsabilità della guerra. “Penso che ci sia stata un’invasione e che l’invasore è la Russia e Putin”, con Trump “insieme stiamo lavorando per una pace giusta e duratura. Questa è la base su cui condividiamo il nostro lavoro”, ha detto il presidente del Consiglio italiano.
“Non ritengo Zelensky responsabile, ma non sono d’accordo sull’inizio della guerra, era una guerra che non doveva iniziare – ha detto Trump -. Non sono contento di Zelensky ma di nessuno che è coinvolto. Era una guerra che non doveva esserci. La Russia è molto più grande come forza militare, e se si è intelligenti non ci si fa coinvolgere in guerre che poi non si sa gestire. Io non accuso Zelensky, ma non direi che ha fatto il migliore dei lavori, non sono un suo grande fan”.
Il presidente degli Usa ha ribadito il suo sostegno a Meloni. “E’ rispettata da tutte e tutti e non posso dire la
stessa cosa di altri, è diventata un’amica. Abbiamo un ottimo
rapporto, abbiamo un ottimo rapporto personale e tra i Paesi. Ha fatto un ottimo lavoro. Abbiamo parlato di commercio e altro durante il pranzo di lavoro. E’ una persona speciale, è davvero un onore ospitarla”. “E’ una grande persona”, aveva detto Trump accogliendo il premier italiano alla Casa Bianca.

– Foto xp6/Italpress –

(ITALPRESS).

Save the Children e Ferrero con Fci e Polizia contro povertà educativa

NAPOLI (ITALPRESS) – Save the Children insieme a Kinder Joy of moving, alla Federazione Ciclistica italiana e con la partecipazione della Polizia Stradale hanno dato vita a una giornata all’insegna del divertimento e dell’apprendimento con il progetto “Bicimparo”.
Bicimparo Kinder Joy of moving FCI è il Progetto che avvia i bambini alla pratica della bici, attraverso la realizzazione di un tour che coinvolge 19 regioni e ha l’obiettivo di incentivare il movimento e il gioco tra bambine bambini e preadolescenti.
Il progetto si rivolge a tutti i bambini a partire dai 5 anni che vogliono mettere alla prova le loro abilità di guida della bicicletta, sia per chi è alle prime armi sia per i più esperti.
L’iniziativa vede coinvolta la Polizia Stradale che interviene illustrando le regole e i comportamenti corretti da mettere in pratica per garantire una guida sicura. Dalla spiegazione delle funzionalità e dotazioni obbligatorie, all’importanza dell’utilizzo del casco protettivo e al significato dei cartelli stradali.
L’inclusione attraverso la pratica sportiva è il fulcro degli eventi organizzati da Ferrero, Federciclismo e Save the Children per le bambine e i bambini dei Punti Luce di Napoli (17 aprile), Milano (20 maggio) e Genova (21 maggio).
L’idea condivisa che ha portato a realizzare questa iniziativa è l’intento comune di offrire alle bambine, ai bambini e agli adolescenti dei Punti Luce menzionati, la possibilità di sviluppare talenti e aspirazioni proprio quando il contesto sociale e famigliare non permetterebbe loro di farlo, al fine di contrastare la povertà educativa e garantire a ciascuno di loro il diritto al gioco e a nuove esperienze formative.
All’interno dell’evento, i bambini possono utilizzare le biciclette fornite da Decathlon, che mette a disposizione anche personale qualificato per offrire loro consigli pratici sulla meccanica della bici. I bambini possono anche sperimentare i giochi della metodologia Joy of moving, che ad oggi viene implementata all’interno di 7 Punti Luce sul territorio nazionale.
La metodologia educativa innovativa, validata scientificamente, è stata messa a punto in collaborazione con l’Università degli Studi di Roma Foro Italico, il CONI e il MIM del Piemonte, a seguito di un progetto di ricerca che ha coinvolto oltre mille bambini della scuola primaria nel corso di tre anni. Il metodo nasce dal gioco ed è in grado di favorire non solo lo sviluppo motorio, ma anche quello cognitivo, emozionale e relazionale dei più piccoli. In quest’ottica il metodo sposta l’attenzione dalla performance al divertimento, dall’antagonismo alla relazione.
Il sodalizio tra Ferrero e Save the Children, infatti, è basato su un approccio educativo di avvicinamento al movimento e allo sport, insieme ad attività ricreative e culturali attraverso Kinder Joy of moving, il progetto internazionale di Responsabilità Sociale del Gruppo Ferrero, che si impegna ad incentivare la predisposizione naturale dei bambini a muoversi e giocare, “nella convinzione che un’attitudine positiva nei confronti del movimento e dello sport possa rendere i bambini di oggi, adulti migliori domani”, si legge in una nota.
“L’attività fisica è un elemento fondamentale per lo sviluppo dei minori, poichè non solo favorisce la salute fisica, ma anche la loro autostima, creatività e abilità sociali – afferma
Daniela Fatarella – Direttrice Generale Save the Children -. Progetti come Bicimparo, che rientra sotto il più ampio cappello di Kinder Joy of the Moving, non solo aiutano le bambine e i bambini a crescere in modo sano, favorendo abilità motorie fondamentali, come la coordinazione, l’equilibrio e la velocità, ma insegnano anche loro a lavorare in squadra, rispettare le regole, gestire le emozioni e migliorare la concentrazione. La nostra collaborazione con Ferrero rappresenta un esempio concreto della sinergia che può e deve essere trovata con il settore privato per apportare miglioramenti significativi nella vita delle bambine e dei bambini”.
“Il progetto Bicimparo Kinder Joy of moving – Federciclismo è motivo di orgoglio e ispirazione – sottolinea Fabrizio Gavelli, Presidente e Amministratore Delegato Ferrero Commerciale Italia -. Accompagnare i bambini alla pratica della bici illustrando loro i comportamenti per una guida sicura è un impegno che ha un obiettivo più ampio della semplice volontà di insegnare alle bambine e ai bambini come usare una bicicletta: contribuisce infatti alla formazione dei cittadini responsabili del domani. Le progettualità che portiamo avanti insieme al nostro partner Save the Children, ci permettono di agire concretamente coinvolgendo i bambini e le bambine di alcuni Punti Luce situati nelle periferie più svantaggiate, offrendo loro l’opportunità di sperimentare, muoversi e giocare, rafforzando l’obiettivo comune di combattere la povertà educativa”.
“La bicicletta, per un bambino, non è solo uno dei giochi più desiderati, ma qualcosa di più profondo: è il primo mezzo che permette di varcare i confini degli affetti per regalare autonomia a fiducia in sè stessi – spiega Cordiano Dagnoni – Presidente Federazione Ciclistica Italiana -. La bicicletta accompagna la crescita fisica e psicologica dei bambini e lo fa divertendoli. Per la Federazione Ciclistica Italiana poter dare vita a questo progetto insieme a Save the Children è motivo di orgoglio, perchè insieme stiamo creando un ambiente in cui i bambini non solo imparano a pedalare, ma scoprono il valore del gioco, della relazione e della sicurezza, costruendo un mondo più inclusivo e consapevole. Nel gioco, ma non per gioco”.
“La bicicletta è inoltre il primo veicolo con il quale i più piccoli cominciano a muoversi sulle strade, imparando a stare in equilibrio, a scoprire il concetto di velocità, a scoprire i percorsi e le prime regole di comportamento, in condivisione con altri ciclisti, pedoni e automobilisti – sottolinea Santo Puccia – Direttore del Servizio Polizia Stradale -. E’ importante intervenire con l’educazione stradale fin dai primi anni di vita affinchè i comportamenti corretti, le giuste protezioni e il rispetto delle regole entrino a far parte della loro vita attraverso una routine virtuosa”.

– Foto ufficio stampa Ferrero –

(ITALPRESS).

Emirati Arabi, Fanara “L’Italia contribuisce a diversificare l’economia”

ROMA (ITALPRESS) – Lo stato dell’arte delle relazioni tra Italia ed Emirati Arabi Uniti “è eccellente: per la prima volta nelle relazioni tra i due Paesi, il presidente degli Emirati Arabi Uniti è stato ricevuto in visita di Stato dal presidente Mattarella a Roma nello scorso febbraio, questo significa che è il momento più alto delle relazioni tra i due Paesi che si è avuto nella nostra storia”. Lo afferma Lorenzo Fanara, ambasciatore d’Italia negli Emirati Arabi Uniti, intervistato da Claudio Brachino per Diplomacy Magazine, format tv dell’agenzia Italpress.

“Stiamo vivendo un momento di particolare dinamismo: il presidente del Consiglio è stato qui tre volte, due volte c’è stato il Ministro degli Esteri, il presidente Emiratino è stato tre volte in Italia, non solo alla visita di Stato – prosegue Fanara -: per esempio sull’Africa è stato firmato un accordo per cooperare insieme anche nell’ambito del Piano Mattei e gli stessi emiratini sono stati protagonisti in una conferenza che si è tenuta a Roma sull’immigrazione e lo sviluppo per aiutare l’Africa”.

Per l’ambasciatore “c’è un grande interesse a collaborare in particolare per lo sviluppo e la prosperità nell’Africa. Gli Emirati Arabi Uniti sono diventati il primo Paese investitore in Africa, questo è un dato politico ed economico di grande rilevanza”.

“Negli Emirati Arabi Uniti sono presenti 600 imprese italiane. Contribuiamo alla diversificazione dell’economia emiratina, nelle rinnovabili, nell’intelligenza artificiale, nella biologia. Sono presenti qui 160 professori e ricercatori italiani che lavorano nelle Università emiratine e che ogni anno si radunano in ambasciata per celebrare insieme la Giornata della Ricerca – sottolinea Fanara -. L’altro grande dato importante è l’annuncio fatto dalla leadership emiratina in occasione della visita di Stato dell’impegno a investire ben 40 miliardi di dollari nel sistema economico italiano: questo significa posti di lavoro, sviluppo, sostegno all’economia italiana”.

“Sulle esportazioni stiamo vivendo una luna di miele con gli Emirati: dal mio arrivo in questo Paese l’export italiano è aumentato di più del 30% – prosegue l’ambasciatore -. L’anno scorso è cresciuto del 19,4%. Siamo arrivati a esportare negli Emirati quasi 8 miliardi: è quello che esportiamo in Libia, Marocco e Algeria messi insieme, più di quello che esportiamo in tutti i Balcani occidentali, più di tutto quello che esportiamo in India. Sono dati straordinari, in crescita notevole e possono essere realizzati solo con un’azione di sistema, con ICE, SACE, con le imprese italiane, con il ministero degli Esteri e anche con tutti gli italiani che sono qui presenti, ce ne sono più di 20.000, e che sono i primi ambasciatori dell’Italia nel paese”.

Tra le motivazioni dello slancio del nostro export c’è “chiaramente la forza del Made in Italy: stiamo realizzando proprio questa settimana 8 eventi dedicati alla promozione del Made in Italy – evidenzia Fanara -. Un’altra grande motivazione è che gli Emirati hanno concluso con 25 Paesi, tra cui l’India e l’Indonesia, accordi di libero scambio. Quindi essere presenti qui negli Emirati permette alle nostre imprese di esportare in grandi mercati anche complessi come quello indiano, indonesiano o turco o di Paesi africani. La notizia degli ultimi giorni è che l’Unione Europea ha avviato con gli Emirati Arabi Uniti un negoziato per un accordo di libero scambio, di liberalizzazione dei mercati, fortemente voluto dall’Italia. Il ministro Tajani è stato il primo ministro dell’Unione Europea a scrivere al commissario europeo dell’epoca per avviare questi negoziati e, dopo due anni, l’avvio dei negoziati è stato annunciato nei giorni scorsi”.

“Questo è un segnale di grande importanza anche politica dovuto al fatto che noi consideriamo gli Emirati non solo un mercato di sbocco per le nostre merci, ma anche una piattaforma per andare in altri mercati, con i quali gli stessi Emirati hanno concluso a loro volta accordi di liberalizzazione del mercato – prosegue -. Certamente in questa visione di liberalizzazione si inserisce anche un corridoio che si chiama IMEC e che è un corridoio destinato a collegare l’India al Golfo, alla regione di Giordania e Israele, fino all’Italia. Il governo ha nominato un inviato speciale che è l’ambasciatore Talò e la visione italiana è quella di impegnarsi perchè queste due grandi aree, quella indiana e quella del Golfo, siano collegate e arrivino in Italia”, ha sottolineato.

“Credo che il sogno di ogni ambasciatore sia quello di promuovere al massimo il proprio Paese. L’Italia ha una cifra riconosciuta ad ogni livello che è la sua vastissima e profonda cultura, la sua capacità di far emozionare i popoli proprio con la cultura – conclude Fanara -. Quindi fin dal mio arrivo, nel mio primo tweet, e continuo a ripeterlo a ogni istante, il mio sogno, la mia ambizione, la mia missione è quella di promuovere la nostra cultura che è anche lo strumento attraverso il quale il Made in Italy e il valore dei nostri prodotti viene apprezzato”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

Il sogno della Lazio svanisce ai rigori, Bodo Glimt in semifinale

ROMA (ITALPRESS) – Calci di rigore fatali per la Lazio.
All’Olimpico, nel ritorno dei quarti di finale di Europa League, la formazione biancoceleste sfiora la rimonta dopo il 2-0 dell’andata, ma viene eliminata dal Bodo Glimt, che diventa così la prima squadra norvegese a qualificarsi ad una semifinale europea. Sono gli errori di Tchaouna, Noslin e Castellanos (gli ultimi due autori, insieme a Dia, dei gol della speranza) a condannare i biancocelesti, che avevano chiuso i supplementari sul risultato di 3-1.

Una beffa per la Lazio, ma anche un premio per il Bodo di Knutsen che sin dai primi minuti di gioco in uno stadio strapieno ha provato a non apparire intimorito rendendosi pericoloso con Evjen e Hauge. Superato il primo momento di smarrimento, la Lazio alza il baricentro con personalità e sfrutta al massimo il primo errore dei norvegesi. Al 21′ un rimpallo favorisce Isaksen, che perde l’equilibrio ma riesce a servire in area piccola Castellanos che con il tacco anticipa Bjortuft e batte Haikin.

L’1-0 sblocca definitivamente i biancocelesti che schiacciano i norvegesi nella loro metà campo e sfiorano il raddoppio al 45′: Gila vince un duello fisico e va a crossare dalla fascia destra, Zaccagni va a staccare di testa e colpisce la traversa.

Nel recupero però serve un miracolo del solito Mandas per tenere a galla la Lazio: Berg calcia benissimo su punizione da posizione defilata, ma l’estremo difensore biancoceleste vola e toglie la sfera dall’incrocio. Mandas è decisivo anche al 62′ a tu per tu con Hogh che calcia forte ma trova la deviazione provvidenziale del greco. Un campanello d’allarme per la Lazio che si riaffaccia dalle parti di Haikin con Pedro (destro al volo bloccato in due tempi) e Castellanos.

Quest’ultimo al 63′ si guadagna lo spazio per la conclusione ma scivola sul più bello strozzando il tiro. Nel recupero succede di tutto: Helmersen si divora la palla dell’1-1 sulla linea, a differenza del neo entrato Noslin che su sponda di testa di Romagnoli fa esplodere l’Olimpico e trascina la contesa ai supplementari. Al 100′ la Lazio firma il tris: Guendouzi penetra in area e serve il cross per il colpo di testa vincente di Dia, che sfrutta l’uscita a vuoto di Haikin. Ma non è finita: al 109′ Helmersen (espulso nel recupero per doppio giallo) si fa perdonare l’errore sotto porta del secondo tempo e in stacco aereo batte Mandas sovrastando Hysaj.

Si va ai rigori: sbagliano Hauge, Tchaouna, Noslin. Berg fallisce il primo match point, ma Haikin ipnotizza Castellanos (vittima di crampi nel finale) e regala una storica qualificazione al Bodo che in semifinale sfiderà il Tottenham.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Non fece pubblicare il numero telefonico della ex fidanzata su sito di incontri erotici, riberese assolto

La quarta sezione della Corte di Appello di Palermo, accogliendo la richiesta della difesa, con l’avvocato Sergio Vaccaro, ha assolto un trentenne di Ribera dall’accusa di violazione del codice della privacy.

L’accusa a carico del giovane era di avere diffuso dati personali della ex fidanzata facendo pubblicare il numero telefonico della ragazza in un sito di incontri erotici. Tutto questo all’insaputa della giovane che è stata contattata da uomini interessati ad incontrarla. In primo grado il riberese era stato condannato dal Tribunale di Sciacca a un anno e quattro mesi di reclusione con pena sospesa.

Le indagini dei carabinieri sono state avviate a seguito della denuncia della ragazza. Il procuratore generale aveva chiesto la conferma della sentenza di primo grado emessa dal giudice monocratico del Tribunale di Sciacca.

Secondo l’accusa il trentenne in almeno due occasioni avrebbe comunicato dati personali della ragazza, quando ormai la loro relazione si era conclusa. La Corte di Appello lo ha assolto per non avere commesso il fatto.

Nella foto, l’avvocato Sergio Vaccaro

Giovedì Santo, entrano nel clou i riti pasquali (Video)

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Prima giornata del Triduo pasquale, il tempo centrale dell’anno liturgico che celebra gli eventi del Mistero pasquale di Gesù, ossia l’istituzione dell’eucaristia, l’istituzione del sacerdozio ministeriale, l’introduzione del comandamento dell’amore fraterno e la passione, morte, discesa agli inferi e la resurrezione di Cristo.

Come da tradizione, oggi le chiese hanno allestito i loro altari con la rappresentazione dei Sepolcri.

Si entra nel clou dei riti pasquali. Domani venerdì Santo, a Sciacca prevista la tradizionale Crocefissione alle ore 12 al Calvario poi la processione serale con l’Addolorata e il feretro.

Domenica, invece il momento di Festa in Piazza con il cosiddetto “N’contru” a mezzogiorno.

Il Conservatorio Toscanini tra le 100 Storie d’Eccellenza 2024

Il Conservatorio “Arturo Toscanini” di Ribera festeggia l’inserimento nella prestigiosa opera editoriale “100 Eccellenze 2024”.

Si tratta di un’opera editoriale, giunta alla sua X Edizione, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio e di ben 11 Ministeri, nella quale sono protagoniste 100 Storie di Eccellenza che nel 2024 hanno portano lustro all’Italia nel mondo.
Un prestigioso riconoscimento ottenuto dal Conservatorio Toscanini in qualità di unica Istituzione AFAM premiata dal prestigioso Comitato d’Onore insieme ad altri illustri Autorità, Imprese, Istituzioni, Università e Personalità che si sono distinti in differenti ambiti.

Un ennesimo importante riconoscimento che gratifica l’impegno della direttrice, Mariangela Longo, del presidente Giuseppe Tortorici, dei docenti, degli studenti e di tutta la comunita’ accademica.

Pensione da restituire all’INPS: quando gli eredi devono pagare e quando no

Non sempre il rimborso è obbligatorio: ecco cosa prevede la legge e cosa ha stabilito la Corte dei Conti


Rimborso INPS dopo il decesso: è sempre dovuto dagli eredi?

L’INPS può richiedere la restituzione di somme indebitamente percepite dal pensionato, a causa di errori di calcolo, omesse comunicazioni reddituali o rivalutazioni successive. Ma cosa accade se il pensionato muore prima di restituire l’importo richiesto?

La questione è importante per tutti coloro che ereditano beni o patrimoni, perché accettare un’eredità significa subentrare anche nei debiti del defunto, compresi quelli verso l’INPS. Tuttavia, non sempre il rimborso è dovuto. Lo ha chiarito di recente una sentenza della Corte dei Conti, che fa luce su casi specifici.


Quando l’INPS chiede la restituzione di pensioni

L’INPS effettua verifiche periodiche sulle prestazioni collegate al reddito, come:

  • Assegno Sociale
  • Integrazione al minimo
  • Indennità di invalidità

Se il pensionato non comunica correttamente la propria situazione reddituale (tramite RED o altre dichiarazioni), oppure omette informazioni su ricoveri, residenza o variazioni patrimoniali, può ricevere prestazioni maggiorate per errore. In questi casi, l’INPS può richiedere la restituzione parziale o totale delle somme.


Pensionato deceduto e somme da restituire: che succede?

Alla morte del pensionato, la prestazione si estingue, ma non il debito eventualmente maturato. Gli eredi, con l’accettazione dell’eredità, potrebbero essere chiamati a saldare quanto dovuto.

Tuttavia, la giurisprudenza distingue tra dolo e buona fede del pensionato:

✅ Se il pensionato ha agito in buona fede, l’obbligo di rimborso non ricade sugli eredi.
❌ Se invece ha occultato volontariamente informazioni per ottenere prestazioni indebite (dolo), allora l’INPS può pretendere la restituzione dagli eredi.


Il caso della Corte dei Conti: quando gli eredi non devono pagare

Un caso concreto ha riguardato una richiesta INPS di restituzione di 9.000 euro a carico degli eredi di un pensionato deceduto. L’uomo aveva iniziato a restituire la somma tramite trattenute mensili, ma al momento della morte restava ancora una quota da rimborsare.

Gli eredi si sono opposti e la Corte dei Conti ha dato loro ragione, stabilendo che non c’era dolo, bensì un errore materiale dell’INPS. In questi casi, gli eredi non sono obbligati al saldo.


Eredità e debiti INPS: cosa controllare

Se sei erede e ricevi una richiesta dall’INPS, verifica subito:

  • Se l’errore è stato commesso in buona fede dal pensionato;
  • Se esiste documentazione che dimostra la mancanza di dolo;
  • Se sono già state effettuate restituzioni parziali prima del decesso.

In caso di dubbi, è utile rivolgersi a un professionista o a un patronato, per valutare se contestare formalmente la richiesta dell’INPS.


Conclusione: non sempre tocca agli eredi pagare

Accettare un’eredità comporta anche l’assunzione dei debiti, ma non tutti i debiti con l’INPS sono esigibili dagli eredi.
👉 Se il pensionato ha agito in buona fede e l’indebito deriva da errori non intenzionali, la restituzione non è dovuta.
Conoscere i propri diritti è il primo passo per tutelare il patrimonio familiare.

Sei un professionista locale? Farsi trovare online è come un salvataggio: scopri come apparire su Google (anche se non sei un esperto)

Farsi trovare online è un po’ come un salvataggio.

Anton, il mio San Bernardo, appartiene a una razza speciale: aiuta chi si è perso a farsi trovare da chi lo sta cercando.

E, nel mio piccolo, faccio qualcosa di simile. Non tra le montagne, ma online.

Aiuto i professionisti locali – come te – a farsi trovare su Google e sui social,
perché oggi, se non sei visibile… è un po’ come essere perso.
Anche se lavori bene, anche se hai tanto da offrire.

In tanti, oggi, lavorano con grande passione e competenza. C’è chi lavora con le mani, chi con le idee, chi con la voce. Ma tutti hanno qualcosa in comune: il valore che offrono ogni giorno alle persone intorno a loro. Eppure, la maggior parte di queste attività non ha una presenza online efficace.
Alcuni non hanno mai avuto tempo per pensarci. Altri hanno provato con una pagina Facebook, poi abbandonata. Altri ancora si affidano a volantini o canali pubblicitari, oggi spariti o del tutto inutili.

La domanda è sempre la stessa:
“Come faccio a farmi trovare, se nessuno sa che esisto?”

La buona notizia è che non serve essere un esperto di tecnologia per cambiare le cose.
Esiste un modo semplice, concreto e alla portata di tutti per farsi trovare online
quando i clienti cercano proprio i servizi che offri.

Si chiama “Partenza Professionale” ed è pensato per chi, come te, vuole iniziare con il piede giusto, senza stress e senza complicazioni.

Una soluzione concreta per chi parte da zero

Per rispondere a questa esigenza reale e molto diffusa, Blue Owl – agenzia di marketing e casa editrice di Risoluto – ha ideato un pacchetto pensato su misura per chi è un imprenditore o professionista, ma non un esperto di pubblicità su internet

Si chiama “Partenza Professionale” e unisce in un’unica soluzione tutto ciò che serve per essere presenti online in modo semplice, professionale ed efficace:

  • Un sito web completo, chiaro, bello da vedere e facile da navigare
  • Un articolo pubblicato su un giornale online noto nel comune di tuo interesse che racconta chi sei, cosa fai e perché sceglierti
  • Una pagina Facebook sistemata, con immagine coordinata e dei post pronti da pubblicare
  • Una campagna di pubblicità online geolocalizzata, per farti conoscere dalle persone giuste: quelle vicino a te

Tutto questo senza tecnicismi, senza perdite di tempo, con l’assistenza umana di chi conosce bene le realtà locali e sa raccontarle in modo autentico.

Non devi fidarti solo delle mie parole… ecco cosa raccontano alcuni professionisti che hanno già fatto questo percorso:

Ho seguito con meticolosa attenzione tutti i suggerimenti che mi ha dato Giacomo Cascio e nel mio piccolo grazie al suo aiuto sono riuscito a far conoscere il mio studio anche oltre la Sicilia e in posti dove non sarei mai riuscito ad arrivare. Il tutto portando avanti solo l’informazione che “i tuoi problemi possono essere risolti e se vuoi io posso aiutarti”. Ecco il sito che ho creato che rispetta questa filosofia www.rumoreevibrazioni.it Grazie Giacomo continua ad aiutare chi come me vuole fare conoscere i propri studi o le proprie aziende.

Gaetano Cognata – tecnico competente in acustica

Desidero esprimere la mia più sincera gratitudine a Giacomo Cascio e al suo team per l’eccezionale lavoro svolto nella creazione e nello sviluppo del nostro sito web, sofisciaccarooms.it. Il risultato è semplicemente straordinario! Ma ciò che ha davvero fatto la differenza è stata la cura dei dettagli e la passione che Giacomo e il suo team hanno profuso in ogni fase del progetto. Hanno saputo valorizzare al meglio le peculiarità della nostra struttura, creando un sito web che non solo informa, ma emoziona e invita alla scoperta.

Sofi’ Center Rooms

Per la mia azienda mi sono affidato a blue owl nella persona di Giacomo Cascio e nel giro di qualche mese il mio brand è cresciuto moltissimo. Sempre consigli mirati e finalizzati. Lo Consiglio a tutti coloro che vogliono espandere il proprio business. Bravo Giacomo continua così.

Calogero Bongiovì – L’anguriotta

Perché scegliere questa strada?

Perché oggi non basta lavorare bene, bisogna anche essere visibili e far conoscere a quanti più possibili, quello che si fa.
E la visibilità online non significa solo avere un sito: significa farsi trovare, ispirare fiducia, essere scelti.

Il metodo sviluppato da Giacomo Cascio, editore di Risoluto e fondatore dell’agenzia Blue Owl, si chiama SoftBranding: non è la classica pubblicità aggressiva, ma un sistema di comunicazione basato su contenuti di valore, reputazione e storytelling territoriale.

Vuoi scoprire come funziona?

Se ti riconosci in quello che hai appena letto e vuoi capire se la tua attività è facile da trovare online, puoi ricevere una guida gratuita (una semplice check-list) che ti aiuta a scoprirlo in pochi minuti.

Scrivimi su WhatsApp e ricevi la guida direttamente sul tuo telefono.
Se poi vorrai approfondire, potremo sentirci per una chiacchierata senza impegno e valutare insieme come migliorare la visibilità della tua attività con il pacchetto “Partenza Professionale”.

Non lasciare che gli altri occupino il tuo posto nella mente dei clienti.
Fatti trovare tu.

“Violenza sessuale su sei minori”, un arresto ad Agrigento

La polizia di Agrigento ha arrestato un italiano di origine bengalese, indagato per il reato di violenza sessuale aggravata, consumata e tentata.
Il procedimento ha tratto origine da una denuncia trasmessa alla Procura di Agrigento dall’operatore legale della comunità per minori presso la quale erano ospitati i giovani. Essi hanno poi confermato i fatti, offrendo anche elementi di riscontro, al personale della sezione Reati contro la Persona della Squadra Mobile di Agrigento che ha provveduto a sentirli alla costante presenza del pm, di una psicologa e di un mediatore culturale.
Dalle concordanti versioni rese dai minorenni è emerso che l’uomo, dopo aver carpito la fiducia di sei minorenni di origine bengalese giunti in Italia in assenza di prossimi congiunti, sarebbe riuscito a condurli sia in luoghi appartati sia all’interno della sua abitazione, costringendoli a subire atti sessuali, usando violenza nei loro confronti e minacciandoli che, qualora avessero rivelato ad altri i rapporti subiti, li avrebbe rimandati in patria.
L’arrestato è stato associato al carcere di Agrigento.