Si conclude tra 48 ore una delle campagne elettorali più indecifrabili da quando è stata introdotta la legge sull’elezione diretta dei sindaci. È una città, quella di Sciacca, che attende con trepidazione di conoscere l’esito di una consultazione che continua ad apparire assolutamente incerta. È questa la ragione per la quale tutti i candidati a sindaco continuano intensamente a battere a tappeto strade e quartieri per cercare di convincere uno ad uno gli incerti. E i saccensi ascoltano attenti. Anzi, preferiscono ascoltare piuttosto che parlare. E non esitano a fare (e a chiedere) pronostici. Come se cercassero, quasi nell’aria, l’orientamento prevalente, e poi decidere di conseguenza. Gli aspiranti alla carica di primo cittadino hanno colto questo aspetto. Potrebbe, dunque, essere una notte lunga, molto lunga quella che dunque ci aspetta, a partire da domenica sera dalle 23 in poi. Col dubbio, peraltro, che possano verificarsi errori nell’espressione del voto, che con la nuova legge torna a sperimentare il cosiddetto effetto trascinamento, dopo il voto confermativo previsto alle precedenti elezioni. Chi vota per un candidato al Consiglio e basta estende il suo consenso automaticamente al candidato a sindaco collegato. A meno che non si segni il nome di un candidato a sindaco di un’altra coalizione. Ma è difficile fare calcoli. E mentre non mancano i banchetti elettorali organizzati dai vari candidati al Consiglio comunale, ai quali puntualmente si presentano in tanti, si attende un tour de force assurdo per i componenti dei seggi elettorali, che saranno costretti ad insediarsi solo domenica mattina alle 6. Operazioni di voto previste tra le 7 e le 23. Subito dopo inizierà lo spoglio. Insomma: presidenti, segretari e scrutatori potrebbero accumulare 24 ore di lavoro non stop. La domanda sorge spontanea: che bisogno c’era?
Video didattica per gli agricoltori della Tanzania, nuovo progetto dell’associazione saccense “Basta poco per farli sorridere”
Una convenzione siglata tra il Dipartimento di Scienze Agrarie dell’Università degli studi di Palermo e il Vescovado della regione di Arusha in Tanzania permetterà di portare avanti un nuovo progetto di video didattica in lingua inglese e swahili che darà la possibilità agli agricoltori di quella regione di poter apprendere alcuni rudimenti di pratica agricola.
Il progetto in collaborazione anche con l’associazione saccense guidata da Rino Marinello “Basta poco per farli sorridere”, come ci spiega il professore Salvatore La Bella, è un progetto di tesi di laurea, ma si tratta di un’idea più ampia che coinvolgerà anche la Fondazione “Basta Poco per farli sorridere”.
Nuovo programma su Mtv per Clarissa Marchese
Clarissa Marchese, ex Miss Italia 2014, sta partecipando alle riprese del nuovo programma estivo, che andrà in onda il 15 giugno sul canale MTV. Si tratta della nuova edizione dello
Lo show si chiama “The Hottest Swimsuit” e andrà in onda dalla prossima settimana su Mtv e tra le protagoniste avrà Clarissa Marchese, l’ex miss Italia 2014. La trasmissione darà spazio alle tendenze moda dei costumi per l’estate.
La riberese parteciperà insieme al fidanzato Federico Gregucci, scelto durante la trasmissione televisiva “Uomini e donne” di Maria De Filippi, sarà indossatrice e modella di bikini originali e alla moda, di marchi famosi. Questo permetterà di far conoscere al pubblico attraverso foto e video dedicati, le collezioni di costumi del periodo e gli utenti avranno la possibilità di votare i propri preferiti sulla pagina ufficiale www.mtv.it.
Clarissa in questi giorni è al lavoro in Puglia, location della trasmissione che i telespettatori potranno vedere in onda dal 15 luglio prossimo.
Paura finita, ok dalla Regione all’attesa proroga dei contratti a tempo determinato per 500 lavoratori dell’Asp
Eravamo stati noi di Risoluto.it a segnalare, nelle settimane scorse, l’emergenza del possibile blocco delle proroghe ai contratti a tempo determinato, che avrebbe eventualmente paralizzato l’attività assistenziale presso gli ospedali di Sciacca e Ribera. Nelle scorse ore è arrivato l’atteso via libera al rinnovo degli incarichi per i circa 500 precari dell’Asp di Agrigento il cui contratto è in scadenza il prossimo 30 giugno. Molti di questi operatori avevano superato i 36 mesi di servizio. “Il dialogo costruttivo e la sinergia d’intenti fra l’Asp agrigentina e l’Assessorato regionale alla Salute – spiega il manager Salvatore Lucio Ficarra – ha fatto sì che il Dipartimento per la pianificazione strategica della Regione siciliana abbia espresso un parere di orientamento positivo in tal senso, immediatamente recepito dalla Direzione generale Asp”. Le indicazioni assessoriali sono giunte in risposta ad una richiesta di chiarimenti avanzata dall’Azienda, la quale aveva evidenziato la situazione di criticità che si sarebbe creata nella gestione dei servizi sanitari in mancanza di una proroga dei contratti per medici, professionisti, infermieri ed ausiliari. Il riscontro della Regione indica inoltre che “la problematica potrà trovare definitiva soluzione allorquando, a breve, verrà concluso l’esame degli atti aziendali e delle dotazioni organiche delle aziende del Servizio Sanitario Regionale verrà data l’autorizzazione per l’assunzione a tempo indeterminato di personale a copertura dei posti vacanti disponibili”. “La proroga in essere dei contratti a tempo determinato in scadenza il prossimo 30 giugno – afferma il direttore generale Asp, Salvatore Lucio Ficarra – ci consente di garantire gli standard qualitativi e quantitativi dell’offerta sanitaria. E’ il risultato di un impegno concreto e di una precisa pianificazione ed in questo senso fanno sorridere, ma non sorprendono, le proteste di chi, forse in cerca di gloria, sa già che il problema è risolto”.
Casetta dell’acqua in piazza Sturzo, risparmio e attenzione per l’ambiente
Cinque centesimi al litro l’acqua naturale, a sette centesimi quella frizzante. E’ il prezzo “easy” con il quale sarà possibile ottenere l’acqua approvvigionandosi presso la nuova casetta dell’acqua posta in piazza don Luigi Sturzo a Sciacca portando con se delle semplici bottiglie di plastica vuote.
La casetta appartiene alla ditta “Kairos” di Prizzi che ha installato la struttura nella centrale zona di Porta Palermo. L’acqua arriva dall’acquedotto comunale e con un sistema di filtri viene depurata. Le analisi che saranno compiute ciclicamente per controllare i parametri dell’acqua saranno visibili nella stessa casetta e sul sito del comune di Sciacca.
Si pagherà direttamente alla casetta grazie al distributore automatico tramite monete o una card da 15 o 50 euro acquistabile presso tre diversi punti vendita della città: Bar la piazzetta nella stessa piazza Sturzo, Caffetteria San Michele ed Euromar Lungomare Cristoforo Colombo. Le card sono ricaricabili.
Per un mese a partire da oggi la card del valore di 50 euro sarà venduta al prezzo promozionale di 25 euro. Mentre per oggi fino alle ore 16, l’acqua sarà distribuita gratuitamente.
Risparmio, quindi grazie a queste strutture e attenzione per l’ambiente visto il risparmio nel riuso dei contenitori di plastica.
Elezioni amministrative a Sciacca, sorteggio per i comizi di chiusura della campagna elettorale
Questa mattina, al Commissariato di polizia di Sciacca, si è proceduto al sorteggio per stabilire l’ordine dei comizi di chiusura della campagna elettorale da parte dei candidati a sindaco di Sciacca.
Il primo comizio, venerdì 9 giugno, alle ore 20 e fino alle ore 20,45 sarà quello del candidato a sindaco del centrosinistra, Francesca Valenti.
Alle 20,45 e fino alle 21,30, sarà la volta del candidato a sindaco Stefano Scaduto della lista “Servire Sciacca”. Il terzo comizio in programma alle 21,30 e fino alle 22,15 è quello del candidato sindaco del centrodestra, Calogero Bono. Quarto comizio, dalle 22,15 alle 23, per il candidato a sindaco delle liste “Mizzica” e “Futuro Presente”, Fabio Termine.
Quinto e ultimo comizio, alle 23 per il candidato a sindaco del Movimento Cinque Stelle, Domenico Mistretta.
(Ecco il momento del sorteggio di questa mattina in Commissariato ripreso da Risoluto.it)
Menfi prega per il finanziere ferito e respinge le attivita’ criminali, parla il sindaco Lotà
Una comunità scossa da quanto accaduto ieri a Menfi, teatro di un blitz della Guardia di Finanza nell’ambito di una maxi operazione che ha portato a sgominare una banda dedita all’organizzazione di viaggi di immigrati clandestini dalla Tunisia a Marsala che avrebbe anche fatto arrivare presunte cellule terroristiche in Italia, così il sindaco Enzo Lotà descrive la città di Menfi dove due degli arrestati si trovavano in un alloggio nella zona di via Boccaccio.
Lotà sottolinea che la comunità menfitana è vicina al finanziere ferito durante il blitz e prega per le sue condizioni di salute e allo stesso tempo rassicurando i cittadini per l’impegno delle forze dell’ordine per l’intensificazione dei controlli del territorio.
Resta da chiarire come e perché i due si trovassero a Menfi e da quanto tempo fossero arrivati nel comune. Tutte domande che come evidenzia il sindaco, le indagini che continuano serrate cercheranno di chiarire.
Fuga sul tetto da una botola, i particolari sull’arresto dei tunisini a Menfi
Avevano già un piano di fuga i due tunisini bloccati ieri a Menfi dai finanzieri del Gico di Palermo. A quanto pare nell’abitazione che occupavano ci sarebbe stata una botola ed è proprio da lì che sarebbero passati per raggiungere il tetto della casa. Sono particolari che emergono dallo stretto riserbo investigativo con il quale si muovono le indagini che hanno portato all’individuazione di un’organizzazione, con base a Tunisi, che avrebbe assicurato viaggi a jihadisti e criminali con gommoni veloci. Tra i dodici arrestati anche quattro siciliani. Ma il segmento agrigentino dell’indagine riguarda Menfi e in particolare in tunisini Akrem Toumi (detto Akram), di 50 anni, e Sarra Khaterchi (detta Sara), di 32, che vivevano da qualche tempo nel centro agrigentino. Le indagini non potranno che essere orientate sulla loro presenza a Menfi, sulle ragioni per le quali si trovavano, a quanto pare da diversi giorni, nel centro agrigentino. Sono stati bloccati a poca distanza dalla casa in cui abitavano. Ma le indagini sul segmento menfitano potrebbero essere solo all’inizio. I due potrebbero essere stati in contatto con altri connazionali che si trovavano a Menfi. E La Guardia di Finanza, a quanto pare, sta svolgendo attività ad ampio raggio a Menfi e non soltanto in quella zona nella quale si trovavano i due indagati.
Misurazioni fonometriche e sequestro degli strumenti sonori di un pub nel centro di Menfi
Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sciacca, accogliendo la richiesta della Procura della Repubblica, ha disposto il sequestro preventivo degli strumenti sonori di riproduzione e di amplificazione del “Wood wine pub” di Menfi. Il sequestro è scattato a seguito delle misurazioni fonometriche effettuate dall’Arpa nelle vicinanze del locale che avrebbero evidenziato un differenziale tra rumore ambientale e rumore residuo superiore al limite di differenziale notturno consentito. Dalla misurazione effettuata da mezzanotte all’una, in occasione dell’accertamento dell’Arpa, a seguito della segnalazione di gente che vive nella zona, sarebbe stato rilevato il superamento del limite in orario notturno.
Trasferito al Villa Sofia il finanziere ferito, in manette i due fuggitivi: ci si interroga su cosa facessero a Menfi
E’ stato trasferito nelle prime ore del pomeriggio di oggi in elisoccorso dal “Giovanni Paolo II” di Sciacca il finanziere di 27 anni di Palermo rimasto ferito durante il blitz che si è compiuto oggi a Menfi da parte del nucleo della Polizia Tributaria di Palermo nell’ambito dell’operazione denominata “Skorpion Fish”, un’indagine a più ampio raggio che ha portato a sgominare una banda dedita ad organizzare viaggi di clandestini in Italia dalla Tunisia oltre ad essere dedita all’attività di contrabbando di sigarette.
Gli agenti della Guardia di Finanza stamattina si sono messi sulle tracce di due indiziati che si trovavano a Menfi, durante le operazioni per il fermo dei due indiziati, alla viste delle forze dell’ordine, uno dei due ricercati si è dato alla fuga sui tetti della palazzina dove si trovavano. Durante l’inseguimento, uno dei finanzieri coinvolti nell’operazione è caduto da un’impalcatura riportando trauma cranico e diverse fratture. Le sue condizioni restano gravi e pertanto, si è reso necessario il trasferimento al Trauma Center del nosocomio del capoluogo siciliano.
Intanto, i due fuggitivi sono stati arrestati. Si tratta di un uomo e una donna che pare si trovassero a Menfi già da qualche giorno. I due si trovavano in un appartamento in via Boccaccio. Non si conosce ancora come mai i due, tra i quindici arrestati oggi nell’ambito dell’operazione antiscafisti, si trovassero proprio nella cittadina belicina e per quali ragioni.
Si tratta di tutta una serie di ulteriori domande e quesiti ai quali gli inquirenti stanno ora cercando di rispondere.
Castelvetrano. A quattro giorni dalle amministrative il Governo scioglie gli organismi amministrativi per infiltrazioni mafiose
La decisione era nell’aria, ma si è concretizzata soltanto oggi, a quattro giorni dalle elezioni amministrative. Il Consiglio dei ministri, su proposta del titolare del discastero dell’Interno Marco Minniti, ha deliberato lo scioglimento del Consiglio comunale di Castelvetrano per quelli che vengono definiti “accertati condizionamenti dell’attività amministrativa da parte della criminalità organizzata”. La gestione dell’ente, già sciolto per motivi amministrativi, è stata pertanto affidata per un periodo di diciotto mesi a un’apposita commissione, a norma dell’articolo 143 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali. Nel dettaglio, comunque, va annotato che il Consiglio era già stato sciolto dopo le dimissioni di massa scaturite dal famoso “caso Giambalvo”, e che lo stesso sindaco Felice Errante si era dimesso a fine aprile. La conseguenza della decisione del Governo è, dunque, soltanto il rinvio delle elezioni amministrative.
Ferito un finanziere a Menfi mentre era in corso l’operazione “Scorpion Fish”. Ricercato fugge sui tetti
Sarebbe precipitato da una impalcatura mentre cercava di inseguire due extracomunitari in fuga. L’incidente del finanziere si è verificato questa mattina a Menfi, un volo dai tetti di un agglomerato di alloggi in via Boccaccio dove sarebbe scattato l’inseguimento tra gli uomini della Guardia di Finanza e alcuni uomini, a quanto pare due tunisini, che i Finanzieri giunti da Palermo stavano ricercando nell’ambito della maxi operazione “Scorpions” scattata all’alba di questa mattina da parte dei Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria, con la collaborazione dei colleghi della compagnia della guardia di Finanza di Marsala, al termine di indagini coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo che ha portato ad eseguire 15 provvedimenti di fermo di indiziato di delitto nei confronti di altrettanti soggetti di nazionalità tunisina ed italiana, appartenenti ad un’associazione per delinquere transnazionale dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e al contrabbando di tabacchi lavorati esteri.
Il finanziere rimasto ferito è stato immediatamente trasportato al “Giovanni Paolo II” di Sciacca, ma a causa della Tac guasta è stato trasferito d’urgenza a Ribera, al “Fratelli Parlapiano” per effettuare l’esame diagnostico. Le sue condizioni sono gravi, ma non sarebbe in pericolo di vita. Nelle prossime ore sarà trasferito in un nosocomio del capoluogo. Si tratta di un giovane finanziere di Palermo.
Un lavoro complesso quello del comando provinciale diretto dal generale Giancarlo Trotta e della Compagnia di Marsala, che si avvalso di intercettazioni ma anche di lunghi pedinamenti e inseguimenti in mare, fatti dalle motovedette e da un aereo della componente aeronavale della Guardia di finanza. L’organizzazione, composta da pericolosi pregiudicati tunisini e complici italiani grazie all’utilizzo di veloci gommoni d’altura condotti da esperti “scafisti”, capaci di percorrere il tragitto anche in meno di 4 ore, ha trasportato in Italia persone in grado di pagare migliaia di euro per la traversata.
La banda che gestiva i “viaggi di lusso” di piccoli gruppi di migranti disposti a pagare fino a tre mila euro per raggiungere le coste marsalesi dalla Tunisia, scoperta dalla Finanza, aveva messo su anche un fiorente contrabbando di sigarette, per lo più di marche estere, che venivano poi rivendute nei mercati rionali trapanesi e palermitani, a non più di 3 euro a pacchetto, con guadagni di oltre 17 mila euro ogni quintale contrabbandato.
Ogni passeggero pagava in Tunisia all’organizzazione, per arrivare in Italia, non meno circa 2-3.000 euro. Ogni traversata, quindi, poteva generare complessivamente profitti anche fino a 40.000 euro, al netto del costo per lo “scafista” e il “navigatore”, generalmente ricompensati, rispettivamente, con circa 5.000 e 3.000 euro.
Il denaro raccolto in Tunisia veniva portato in Italia per “rifornire” di contanti i promotori dell’associazione criminale, attraverso vere e proprie operazioni di riciclaggio. L’organizzazione smantellata, con l’estate ormai alle porte, sarebbe stata in grado di compiere almeno due traversate alla settimana tra la Tunisia e l’Italia.
A capo del gruppo, un tunisino di 28 anni, che poteva contare su molte complicità nel territorio italiano, soprattutto in Toscana, ma anche nel Nord Europa.
Infine, a Menfi questa mattina il nucleo di polizia tributaria di Palermo stava svolgendo le ultime operazioni di notifica dei provvedimenti a carico degli indiziati. Ad un certo punto, i ricercati hanno tentato di darsi alla fuga dai tetti di alcuni alloggi popolari. I due fuggitivi sarebbero stati poi arrestati.
(Vi proponiamo un video amatoriale girato da alcune persone che si trovavano vicino alle palazzine di via Boccaccio a Menfi dove si stava effettuando il blitz dei finanzieri. Si vede un uomo in fuga sui tetti)