17 C
Comune di Sciacca
Home Blog Page 357

Spiaggia di San Marco invasa dalla posidonia, Bellanca: “Intervenire urgentemente”

Lo scorso fine settimana, le correnti marine hanno depositato sull’arenile della spiaggia di San Marco, a Sciacca,  enormi quantità di posidonia, una pianta sottomarina tipica del Mar Mediterraneo. Questi accumuli hanno invaso la battigia, rendendo quasi impossibile la presenza dei bagnanti.

Il capogruppo consiliare della Democrazia Cristiana, Filippo Bellanca, ha sollecitato l’amministrazione comunale ad affrontare con urgenza questa situazione. 

“Seria preoccupazione viene manifestata dai gestori dei lidi che sorgono sul litorale – scrive Filippo Bellanca in una nota -, costretti nello scorso fine settimana a ridimensionare i loro servizi, sia quelli sulla spiaggia che quelli di ristorazione. Un allarme che rischia di condizionare anche il prossimo weekend visto che non si prevedono variazioni meteo con ulteriori mareggiate che potrebbero riportare la posidonia in mare, com’è accaduto in passato in alcune occasioni”.

“Si deve prendere atto – continua Bellanca – che bisogna fare qualcosa, nel rispetto delle normative ambientali in materia. Con l’approvazione nel 2022 della legge cosiddetta ‘Salvamare’ vengono confermati alcuni degli interventi previsti in precedenza, ovvero il mantenimento in loco o trasporto a impianti di gestione dei rifiuti; il riaffondamento in mare in siti determinati dall’autorità competente; il trasferimento nell’area retrodunale o in altre zone comunque appartenenti alla stessa unità fisiografica. Ma solo previa vagliatura per separare le biomasse dalla sabbia e da rifiuti antropici”.

Bellanca esorta l’amministrazione comunale ad attivare immediatamente le procedure necessarie per rimuovere la posidonia, seguendo le normative vigenti.

La frana di Porto Palo a Menfi, oggi l’inizio dei lavori

Sono iniziati oggi i lavori per la messa in sicurezza di una parte del costone che, ormai da tre anni, a causa di una frana, non consentiva lo spostamento da una parte all’altra di Porto Palo a Menfi.

Il problema ha anche comportato l’inagibilità di alcune case per l’ammasso franoso. Nello scorso mese di aprile era stato effettuato un sopralluogo da parte dell’ingegnere Francesco Maglienti di Sciacca, che poi ha stilato un cronoprogramma dei lavori di messa in sicurezza del costone finanziati con 500 mila euro dal Commissario per il dissesto idrogeologico.

Oggi, dunque, lo start all’inizio dei lavori. Il sindaco di Menfi, Vito Clemente, ha espresso la sua più profonda soddisfazione in merito: “Ringrazio l’intera squadra assessoriale e in particolare l’assessore Miralba Riggio – ha affermato – e confidiamo, da qui a dieci giorni al massimo, di aprire una carreggiata naturalmente salvo imprevisti e nel rispetto delle norme di pubblica sicurezza”.

La strada bloccata dalla frana a Menfi e i disagi che tutto questo ha comportato tre anni fa sono balzati anche alla ribalta nazionale in particolare per lo sciopero della fame attuato dal tabaccaio di Porto Palo, Giuseppe Scirica.

Ortopedia di Sciacca, torna Tulumello

Con una lunga nota stampa l’Asp di Agrigento stamane comunica i provvedimenti per l’Ortopedia di Sciacca, reparto che per carenze di organico vive difficoltà nel garantire servizi.
“E’ massimo l’impegno – si legge nella nota – profuso dalla Direzione generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento per ripristinare nel più breve tempo possibile la funzionalità del reparto di ortopedia del presidio ospedaliero “Giovanni Paolo II” di Sciacca, messa a dura prova dalla oramai cronica carenza di personale medico che penalizza l’intera rete ospedaliera regionale. Ai provvedimenti già avviati per sopperire alle criticità, l’ASP di Agrigento sta aggiungendo ulteriori soluzioni per bruciare i tempi e restituire al comprensorio saccense la completa gamma di prestazioni offerte dal reparto.

In particolare, il direttore generale ASP Giuseppe Capodieci annuncia: “Come già annunciato – afferma – l’Azienda ha già attivato una convenzione con l’ospedale ‘Buccheri La Ferla’ di Palermo finalizzata a garantire l’esecuzione di sedute operatorie. Per potenziare ulteriormente le sedute chirurgiche abbiamo inoltre già bandito l’affidamento di un incarico di alta professionalità, ai sensi dell’articolo 15 septies del decreto legislativo 502/92, per il reclutamento di uno specialista ortopedico. Anche il primario dell’Unità Complessa, il dottor Giuseppe Tulumello, svolgerà settimanalmente una seduta operatoria presso il nosocomio saccense ed inoltre, in una logica di collaborazione interistituzionale, abbiamo raggiunto delle intese con altre aziende sanitarie della regione che formalizzeremo a breve”. I provvedimenti destinati al potenziamento degli organici non si esauriscono con queste manovre urgenti ma, sempre secondo il direttore Capodieci: “il reperimento di nuovo personale, per assicurare anche la continuità assistenziale nel post-operatorio, passa anche attraverso il completamento di una selezione concorsuale che avrà termine il prossimo 16 luglio e dalla quale contiamo di reclutare nuovi specializzandi che avvieremo immediatamente all’iter di formazione in convenzione con diverse università siciliane. Analogamente siamo in attesa del perfezionamento delle pratiche burocratiche per l’assunzione di tre medici ortopedici argentini che potrebbero prendere servizio già nel periodo estivo. “Vorrei ribadire – continua il manager – che comprendo appieno le rimostranze della collettività saccense ma sottolineo che l’enfasi che anima la legittima richiesta di ripristinare il servizio è la stessa che sostiene il nostro impegno continuo per risolvere le problematiche emerse. A questo proposito aggiungo che, in una logica di sinergia territorio-ospedale, abbiamo integrato la collaborazione di due professionisti ambulatoriali interni che effettueranno visite e prestazioni anche il sabato mattina. Infine – conclude il direttore Capodieci – è stato altresì adottato un provvedimento per garantire, ancora per ciò che concerne l’assistenza ospedaliera ambulatoriale, l’attività ‘H6’ di uno specialista ortopedico convenzionato”.

Siccità, i consorzi di tutela Arancia Rossa di Sicilia Igp e Arancia di Ribera Dop chiedono aiuti immediati

I consorzi di tutela Arancia Rossa di Sicilia IGP e Arancia di Ribera DOP stanno lanciando un allarme per la grave situazione di siccità che affligge la Sicilia. La cooperazione tra i due consorzi, sostenuta dall’adesione comune a Origin Italia, associazione alla quale aderiscono oltre 80 realtà consortili delle produzioni DOP e IGP, è finalizzata a elaborare una piattaforma di richieste alle istituzioni per salvaguardare la produzione.

“Tutta la Sicilia è colpita da una siccità che non ha così lunghi precedenti, almeno nell’ultimo cinquantennio, e tutti gli agrumicoltori siciliani fanno da anni i conti con problemi atavici in materia di gestione degli invasi e delle reti. Rischiamo la desertificazione del territorio e se non si pone riparo, con tutti i mezzi a disposizione, a questa situazione al deserto dell’agricoltura seguirà inevitabilmente anche una catastrofe economica e occupazionale”, affermano i presidenti dei due consorzi di tutela Salvatore Daino e Gerardo Diana.

“La piattaforma di richieste allo studio dei consorzi che presiediamo è aperta alla collaborazione di tutti i consorzi, le organizzazioni di categoria agricole e di quanti hanno a cuore il futuro dell’agrumicoltura siciliana”, rendono noto i vertici dei consorzi Arancia Rossa Igp e Ribera Dop.

Tra i punti sensibili inseriti nel documento, l’attuazione della riforma dei consorzi di bonifica, procedure semplificate per l’accesso ai fondi già stanziati dal governo nazionale e regionale per fronteggiare la siccità, snellimento delle pratiche burocratiche per poter ricercare e attingere all’acqua autonomamente e lo stop agli esosi ruoli di riscossione emessi dai consorzi di bonifica anche in assenza totale di servizi irrigui.

“Da imprenditori impegnati sul campo conosciamo a menadito il territorio e i problemi legati alla gestione fino a oggi fallimentare delle dighe, degli invasi e soprattutto della rete di distribuzione. Anche una situazione estrema come quella che ci troviamo ad affrontare, ormai da più di un anno, poteva essere arginata con degli interventi tecnici approvati, studiati e attuati per tempo”, spiega il presidente del Consorzio di tutela Arancia di Ribera Dop Salvatore Daino. 

“Le nostre richieste e i nostri suggerimenti sono mirati a salvare nell’immediato la stagione di commercializzazione, ormai alle porte, e a fare in modo che non ci si debba più trovare impreparati dinnanzi a eventi naturali come quello in corso”, aggiunge Daino.

“Gli esempi positivi di gestione delle risorse idriche nel mondo non mancano. Impariamo da chi ha saputo fare meglio di noi, ma soprattutto le misure antisiccità, per adesso solo sulla carta, siano attuate immediatamente. Chi deve dare il via libera ai fondi di sostegno e alle migliorie della rete irrigua lo faccia in maniera tempestiva senza contare solo e come sempre sulla capacità di sacrificio degli agrumicoltori. Faremo di tutto come sempre per dare agli estimatori delle arance siciliane un prodotto di grande qualità, ma dobbiamo poterlo fare senza arrivare stremati alla metà”, conclude il presidente del Consorzio di tutela Arancia Rossa di Sicilia Igp, Gerardo Diana. 

Canicattì, tre arresti per estorsione (Video)

La Polizia di Stato, su delega della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Palermo, ha dato esecuzione a tre ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di 3 soggetti, uno dei quali già condannato in via definitiva per l’appartenenza alla compagine mafiosa denominata “stidda”, ritenuti responsabili del reato di estorsione aggravata dal metodo mafioso.

Le indagini condotte dalla Squadra Mobile di Agrigento e dal Commissariato di Canicattì sono scaturite a seguito all’ incendio che ha interessato la saracinesca di un magazzino nel territorio di Canicattì.

L’attività investigativa ha permesso di ipotizzare che gli arrestati, al fine di preservare gli interessi economici ed imprenditoriali del titolare di un’autofficina anch’egli arrestato, avrebbero costretto la vittima dell’estorsione a non concedere in locazione un magazzino di sua proprietà ad un soggetto che, adibendolo ad officina meccanica, avrebbe potuto rappresentare fonte di concorrenza per il predetto titolare dell’officina già aperta in zona.

I tre, con fare minaccioso, si sarebbero infatti recati presso l’abitazione della vittima, mentre il condannato per l’appartenenza alla stidda avrebbe proferito frasi minatorie all’indirizzo della stessa, rimarcando la sua appartenenza all’associazione mafiosa, peraltro nota alla stessa vittima, e ricordandole che “in quella zona comandava lui”.  

In quel frangente, inoltre, uno dei due si sarebbe rivolto alla donna minacciandola che le avrebbe fatto “la faccia tanta” se mai si fosse permessa di cedere in locazione il magazzino.

Le indagini si sono avvalse anche del contributo dichiarativo fornito dalla vittima e dai suoi congiunti che hanno raccontato alla Polizia di Stato la spedizione messa in atto con spregiudicatezza dai tre arrestati poche settimane prima del danneggiamento, opponendosi così al pervasivo sistema di controllo del territorio esercitato dalla compagine mafiosa in quella zona del territorio canicattinese.

L’odierno provvedimento, emesso dal G.I.P. di Palermo, si basa sui gravi indizi di colpevolezza e su un quadro indiziario emerso nel corso delle indagini, significando che le piene responsabilità penali per i fatti indicati saranno accertati in sede di giudizio.

Uccise la moglie a Marinella di Selinunte, l’accusa chiede l’ergastolo

Il Pm di Marsala Stefania Tredici ha chiesto la condanna all’ergastolo per Ernesto Favara, il pescatore che il 24 dicembre 2022 ha ucciso la moglie, Maria Amatuzzo, con 28 coltellate, nel magazzino della loro casa a Marinella di Selinunte.

Il perito nominato dal Tribunale ha ribadito come, al momento dell’omicidio, Favara era lucido e, quindi, capace di intendere e di volere.

“Fatti a nomina e va a curcati”, l’antico detto siciliano come lezione di Personal Branding

Nell’era digitale, il concetto di personal branding è diventato centrale per chiunque desideri costruire una carriera di successo. Che tu sia un imprenditore, un freelance o un professionista in qualsiasi settore, il modo in cui ti presenti e costruisci la tua reputazione può determinare il tuo successo. Questo concetto, sebbene moderno, trova una sorprendente affinità con un antico detto siciliano: “Fatti a nomina e va curcati”, tradotto in italiano come “Fatti la fama e vai a dormire”. Ma cosa significa davvero questo proverbio e come può essere applicato nel contesto del personal branding?

Origine e significato del detto

Il detto siciliano “Fatti a nomina e va curcati” racchiude una saggezza popolare che mette in luce l’importanza della reputazione. La frase suggerisce che una volta costruita una buona fama, essa continuerà a lavorare per te, permettendoti di “dormire” tranquillo. In altre parole, la reputazione diventa un’autentica risorsa che opera a tuo favore, anche quando non sei attivamente impegnato a promuoverti.

Il collegamento con il Personal Branding

Nel mondo contemporaneo, il personal branding non è altro che la costruzione e la gestione della propria reputazione professionale. Ecco come il detto siciliano può essere applicato:

  1. Costruisci la tua reputazione con cura:
    • Proprio come il detto suggerisce, dedicare tempo ed energie per costruire una solida reputazione è fondamentale. Ogni azione, parola e comportamento contribuisce a definire come gli altri ti percepiscono.
    • Nel contesto digitale, questo significa curare attentamente i propri profili sui social media, pubblicare contenuti di valore e mantenere una coerenza tra ciò che si dice e ciò che si fa.
  1. La reputazione come risorsa:
    • Una volta che hai costruito una buona reputazione, essa continua a lavorare per te. Le raccomandazioni, le recensioni positive e il passaparola sono strumenti potenti che possono attirare nuove opportunità senza sforzi aggiuntivi.
    • Pensiamo ai professionisti che, grazie a una solida reputazione, vengono costantemente raccomandati da colleghi e clienti, permettendo loro di concentrarsi sulla qualità del lavoro piuttosto che sulla continua ricerca di nuovi clienti.
  1. L’Importanza della coerenza:
    • Il detto implica anche un elemento di coerenza. Per “andare a dormire” con tranquillità, è necessario che la reputazione costruita sia autentica e sostenibile nel tempo.
    • Nel personal branding, la coerenza tra ciò che si promette e ciò che si offre è cruciale. Una reputazione costruita su false pretese può rapidamente trasformarsi in un boomerang.
  2. Lascia che la tua fama parli per te:
    • Quando la tua reputazione è ben consolidata, essa agisce come una testimonianza costante della tua professionalità e delle tue competenze. Questo ti permette di concentrarti su altre attività strategiche, sapendo che il tuo nome e la tua immagine lavorano per te.
    • Molti leader di settore e influencer riescono a mantenere la loro posizione grazie alla forza della loro reputazione, costruita con anni di lavoro diligente e onesto.

Segui il maerketing siciliano

Il detto siciliano “Fatti a nomina e va curcati” offre una lezione preziosa per chiunque voglia eccellere nel personal branding. Costruire una solida reputazione non è solo una questione di vanità, ma una strategia efficace che può portare a lungo termine grandi benefici. In un mondo dove l’immagine è spesso tutto, investire nella propria fama con autenticità e dedizione permette non solo di “dormire tranquilli”, ma di prosperare in un contesto professionale sempre più competitivo.

In definitiva, abbracciare la saggezza popolare e applicarla alle dinamiche moderne del branding personale può rivelarsi una chiave di successo per molti professionisti del XXI secolo.


Costruisci la tua reputazione con Blue Owl Agency

Se desideri costruire una reputazione solida e duratura, Blue Owl Agency è qui per aiutarti. La nostra agenzia di marketing e casa editrice del giornale Risoluto, offre piani strategici di personal branding su misura per le tue esigenze. Con anni di esperienza e un team di esperti, ti guideremo nella creazione di un’immagine professionale che ti permetterà di raggiungere i tuoi obiettivi e, come dice il proverbio siciliano, di “andare a dormire” sapendo che la tua fama lavora per te.

Contattaci oggi stesso per una consulenza personalizzata e scopri come possiamo aiutarti a brillare nel tuo settore.

Madre e figli accoltellati a Cianciana, incidente probatorio per sentire la donna

E’ stata fissata un’udienza dal gip del Tribunale di Sciacca, Antonino Cucinella, per sentire la moglie di Daniele Alba, il meccanico di 35 anni di Cianciana che l’ha accoltellata assieme ai figli di 3 e 6 anni. L’uomo è in carcere ed è già stato avviato l’accertamento psichiatrico per stabilire la sua capacità di intendere e di volere oltre alla capacità di stare coscientemente in giudizio e la pericolosità sociale.

La richiesta dell’incidente probatorio è stata avanzata dalla procura della Repubblica per anticipare l’acquisizione e la formazione di una prova, evitando che i ricordi, al processo, possano affievolirsi.

Saranno presenti il sostituto procuratore Brunella Fava, il magistrato che fin dalla prima fase coordina le indagini, i difensori dell’indagato, gli avvocati Maurizio Gaudio e Luca Burgio, e il legale nominato dalla moglie dell’indagato, l’avvocato Carlo D’Angelo.

La donna, secondo quanto riferito nelle scorse settimane dall’avvocato D’Angelo, è determinata ad andare avanti.

Alba, detenuto nel carcere di Agrigento, è indagato per triplice tentato omicidio, sequestro di persona, maltrattamenti, resistenza a pubblico ufficiale e detenzione di un proiettile.

Al Grand Prix di Castrofilippo vince Luana Russo di Sciacca

Si è svolta la 3 prova del Grand Prix provinciale di corsa su strada a Castrofilippo. A vincere Diego Sanfilippo e la saccense Luana Russo, sempre più in testa alla classifica assoluta femminile.

Nutrita la presenza saccense grazie ai due sodalizi Sciacca Running (con 23 atleti) e Agatocle (4 atleti ).

Oltre a Luana ottime le prestazioni di Tony Puccio, secondo assoluto, Giuseppe Fara, 2 sm35, Michele Guzzardo 1 sm55, Sergio Termine 2 sm, Lazzara Paolo 1 sm80, Michele Fazio 2pm, Baldassano Giusi 1 sf50, Rosaria Chiaramonte 1 sf65 e Patrizia Rapisarda 2 sf55.

Nella foto, Luana Russo con Giuseppe Marciante e Vito Bono

Qualche giorno di lavoro in più rispetto ai 6 previsti per la bonifica allo Stazzone

Si lavorerà per tutta la settimana in corso e, forse, anche all’inizio della prossima per completare i lavori di bonifica allo Stazzone, nell’area dove è andato a fuoco il ristorante “Al Porticello”. Nelle ultime ore i rappresentanti della ditta che sta eseguendo la bonifica ed i tecnici del Comune di Sciacca hanno fatto il punto.

Bisognerà trasferire i numerosi big bag, i sacchi contenenti amianto, presso la centrale di trasferenza di Carini e il via libera arriverà mercoledì 10 luglio. I sacchi sono poi destinati a una discarica per amianto che si trova in Trentino.

Per quanto riguarda la rimozione di quanto resta del ristorante, quella che inizierà nelle prossime ore è la fase più complessa perchè riguarderà le zone nelle quali si trovavano i bagni e la cucina del locale. In queste aree sarà più complicato intervenire, meno agevole rispetto rispetto alle altre del sito. Ci vorrà, complessivamente, qualche giorno di lavoro in più rispetto ai sei lavorativi che erano previsti.

Mercoledì 10 luglio i tecnici faranno ancora il punto della situazione, ma l’ipotesi più probabile è che i lavori di bonifica vengano completati all’inizio della prossima settimana.

Inaugurata l’oasi dog della contrada Perriera, il sindaco: “Un luogo di civiltà” (Video)

Padroncini e cani al guinzaglio al seguito erano presenti oggi pomeriggio all’inaugurazione dell’oasi dog di contrada Perriera a Sciacca. Un posto dove si possono portare i cani a passeggiare e giocare liberamente nel quartiere.

Un progetto reso possibile grazie a quanto previsto nel piano Aro. La prima prevista in citta’ e dedicata agli amici a quattro zampe.

L’area del Comune di Sciacca e’ stata dedicata a Margot il cane di Ignazio Raso e Simone Perronace barbaramente ucciso in contrada Fontana Calda nel 2022. Proprio oggi i padroncini di Margot erano presenti all’inaugurazione con altri due cagnolini.

Presente al taglio del nastro il sindaco Fabio Termine, l’assessore Salvino Patti, i consiglieri Giuseppe Ambrogio e Gabriele Modica. Inoltre, i membri della Lav hanno presenziato all’iniziativa con un loro stand informativo.

Note a margine, poco prima dell’inizio dell’inaugurazione il branco di randagi che da settimane si è stanziato alla Perriera, ha rimarcato il territorio.

Da sottolineare e rimarcare lo scivolo sul marciapiede all’ingresso dell’oasi che non andrebbe fatto.

Il Policlinico di Palermo adotta un nuovo percorso per la gestione dei traumi della mano e dell’arto superiore

Il Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo ha recentemente introdotto un percorso diagnostico terapeutico assistenziale per la gestione dei traumi acuti della mano e dell’arto superiore in pazienti di età superiore ai 14 anni. Un’iniziativa, questa, volta a “migliorare ulteriormente la qualità delle cure offerte dall’unità operativa complessa di Chirurgia Plastica dell’Azienda ospedaliera universitaria”, è spiegato in una nota.

“I traumi della mano e dell’arto superiore – spiega la professoressa Adriana Cordova, direttrice dell’Uoc – costituiscono il 20% circa degli accessi al Pronto soccorso e circa il 70% delle urgenze presso l’Uov di Chirurgia Plastica, da qui l’esigenza di tradurre le linee guida della Chirurgia e della traumatologia della mano e dell’arto superiore in percorsi operativi. Obiettivo del Pdta è definire gli aspetti organizzativi che consentano la gestione integrata dei traumi afferenti al Pronto Soccorso del Policlinico con livelli assistenziali adeguati, sia nella qualità che nella tempistica, alla complessità del trauma”.

Il Protocollo delinea tutte le fasi del percorso assistenziale, dall’accoglienza in pronto soccorso, alla diagnosi, al trattamento chirurgico o conservativo, fino alla riabilitazione e al follow-up all’interno dell’AOUP.

“Il Percorso diagnostico terapeutico assistenziale adottato dall’Azienda ospedaliera universitaria – continua la professoressa Cordova – nasce dalla collaborazione interdisciplinare tra le differenti figure sanitarie, ortopedici, chirurghi vascolari, radiologi, fisiatri, anestesisti, chirurghi plastici che, dall’arrivo al Ps, possono indirizzare il percorso terapeutico prima, e riabilitativo dopo, garantendo un trattamento rapido, adeguato alla complessità del trauma e alle esigenze fisiche e psicologiche del paziente”.

L’Uoc di Chirurgia plastica del “Paolo Giaccone” è parte della Rete nazionale Coordinamento Urgenze Mano Italia per la gestione dei traumi complessi dell’arto superiore ed è accreditata dal Hand Trauma Committee della Federazione Europea delle Società di Chirurgia della Mano come Centro di Chirurgia traumatologica della mano e Centro reimpianti. Questa è l’unica struttura del genere a sud di Roma.

“Questa iniziativa – afferma la Direttrice generale del Policlinico, Maria Grazia Furnari – riflette il nostro impegno costante verso l’eccellenza clinica. Il PDTA rappresenta un modello organizzativo fondamentale per garantire un approccio multidisciplinare e integrato. Ringrazio tutto il personale coinvolto nella realizzazione di questo importante progetto che porterà a miglioramenti significativi nei risultati clinici e nella qualità della vita dei nostri pazienti. Alla Chirurgia plastica dell’AOUP afferiscono pazienti da tutto il territorio siciliano e da fuoriregione per la maggior parte per lesioni traumatiche complesse e altamente specialistiche. Nel 2022 sono stati eseguiti oltre 800 interventi di chirurgia traumatica della mano e circa 50 reimpianti e rivascolarizzazioni di arti e segmenti di arti. E attualmente stiamo valutando il percorso più idoneo per poter includere anche i pazienti pediatrici”.