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Arsenale scoperto in un garage, due arresti a Marsala

Un’operazione condotta dai carabinieri della sezione operativa della Compagnia di Marsala ha portato all’arresto di due giovani, rispettivamente di 21 e 25 anni, con l’accusa di detenzione di armi clandestine, furto e ricettazione.

L’azione, supportata dal dodicesimo Reggimento Sicilia e dal nucleo cinofili di Palermo, rientrava in un più ampio piano di controllo del territorio nei quartieri popolari della città. L’obiettivo delle forze dell’ordine era individuare sostanze stupefacenti e allacci abusivi alla rete elettrica pubblica. Nel corso delle perquisizioni, i militari hanno scoperto un vero e proprio arsenale nascosto all’interno di un garage riconducibile ai due indagati. Tra il materiale sequestrato figurano un fucile Marocchi calibro 22 con matricola abrasa e modificato in versione a canne mozze, un fucile semiautomatico Beda calibro 12 con matricola abrasa e il colpo in canna, un caricatore per pistola con tre proiettili, dodici cartucce e una baionetta.

Oltre al ritrovamento delle armi, i carabinieri hanno accertato un allaccio abusivo alla rete elettrica pubblica. Durante l’ispezione dell’area, nel tombino utilizzato per l’allaccio irregolare, sono state rinvenute dosi di cocaina e crack già confezionate e pronte per essere vendute. Gli arrestati, dopo l’udienza di convalida, sono stati trasferiti nel carcere di Trapani. 

Desertificazione via Licata e corso Vittorio Emanuele, Bellanca propone fondo perduto per nuove aperture

Proposta da parte del consigliere comunale Filippo Bellanca per l’istituzione di un contributo a fondo perduto destinato ad incentivare nuove aperture commerciali e migliorare quelle esistenti nella via Giuseppe Licata e in corso Vittorio Emanuele. E’ quanto scrive oggi in una nota il presidente della commissione bilancio per contrastare la desertificazione commerciale, sostenere le imprese e rilanciare i settori produttivi del centro storico di Sciacca.

“Nel contesto – scrive – di un dialogo costante con la cittadinanza ed alla ricerca di possibili interventi di competenza delle istituzioni cittadine, ho verificato che analoghi problemi sono stati affrontati in altre città con un’azione politica e finanziaria che potrebbe invertire questa tendenza e incentivare l’apertura di nuove imprese. Sull’esempio di tanti enti locali, ed in particolare del Comune toscano di Massa, 61 mila abitanti,
Il sottoscritto ritiene che si possa trattare di un’opportunità concreta per riqualificare il centro storico; sostenere il commercio locale, con un impatto positivo sull’economia cittadina; potenziare l’offerta turistica e commerciale, valorizzando le risorse dell’imposta di soggiorno; promuovere l’innovazione e l’occupazione, con particolare attenzione a giovani e donne imprenditrici. Il finanziamento sarebbe garantito tramite imposta di soggiorno (previa verifica della fattibilità tecnica) o risorse del bilancio comunale”.

Il consigliere si dice pronto a seguire da vicino questo percorso, avendo cura di definire ogni dettaglio che possa concretizzarlo a breve coinvolgendo tutto il consiglio comunale.
 

Ritiro dei rifiuti ingombranti al domicilio, al via da lunedì a Santa Margherita e Montevago

Da lunedì al via a Santa Margherita e Montevago il servizio di ritiro dei rifiuti ingombranti. Sarà la ditta Sa.Mo. che nei due comuni belicini gestisce la raccolta in house dei rifiuti solidi urbani ad occuparsi di questo importante nuovo servizio che permette ai cittadini con una chiamata telefonica di prenotare il ritiro dell’ingombrante al proprio domicilio.

“Si tratta – ha spiegato la sindaca di Montevago – Margherita La Rocca Ruvolo di un importante servizio che implementa l’offerta dei servizi per la comunità e completa il ciclo della raccolta differenziata . Più differenziamo, più contributi arrivano, più mezzi compriamo, più possiamo togliere tutti quei mezzi a nolo che gravano sul bilancio della Sa.Mo. e di conseguenza, sulle tasche dei cittadini “.

Per quest’ultimo servizio di ritiro a domicilio che la Sa.mo. promuove con lo slogan “Basta un dito”, e’ stato preposto un apposito mezzo, un furgone con il quale gli operatori si recheranno al domicilio per ritirare materassi, frigoriferi e altri rifiuti ingombranti.

Ugualmente soddisfatto anche il sindaco di Santa Margherita, Gaspare Viola: “E’ un ulteriore passo in avanti – ha commentato il primo cittadino – che deriva dalla presenza del centro comunale raccolta e rappresenta un servizio aggiuntivo utile perché i Rifiuti ingombranti possono essere dismessi con una semplice chiamata”.

Le due comunità belicine sono tra le più virtuose di Sicilia. Al momento, la percentuale di raccolta differenziata si attesta attorno all’80 per cento come riferisce l’amministratore unico della Sa.Mo. Maurizio Miliziano che si aspetta di poter migliorare ulteriormente la percentuale con un coinvolgimento e collaborazione dei cittadini e ampliando ancora la gamma dei servizi.

Lo stesso tipo di servizio e’ gia’ attivo anche a Sciacca dove con apposito numero dedicato si può prenotare il ritiro che avviene in due diverse giornate: martedì e sabato.

“Percepì indebitamente il reddito di cittadinanza”, condanna a Ribera

Il Tribunale di Sciacca, in composizione collegiale, ha condannato Florentina Neagu, di 37 anni, rumena, che era accusata di avere reso dichiarazioni false per ottenere il reddito di cittadinanza e in particolare di essere residente in Italia da almeno 10 anni percependo il beneficio.

Secondo l’accusa la trentasettenne avrebbe conseguito indebitamente il beneficio per un totale di 13.199 euro per mensilità da ottobre 2020 a dicembre 2021. I fatti si riferiscono al settembre 2020 e per l’attribuzione del beneficio fino al dicembre 2021.

La donna sarebbe risultata risiedere in Italia dall’agosto del 2012 sulla base delle indagini della guardia di finanza da cui è scaturito il processo.

La sentenza è stata emessa dal collegio giudicante composto dal presidente, Antonio Tricoli, e dai giudici Valentina Del Rio e Paolo Gabriele Bono. Pena sospesa.

Ribera, la crisi idrica soffoca il territorio: Sud Chiama Nord lancia l’allarme

La crisi idrica che da tempo colpisce il territorio di Ribera continua ad aggravarsi. Il movimento Sud Chiama Nord, in rappresentanza delle istanze della comunità, denuncia una gestione inadeguata delle risorse idriche e chiede alle istituzioni locali, regionali e nazionali un intervento urgente per evitare che la situazione si trasformi in un “conflitto tra poveri”.

Secondo il movimento, il problema non può più essere affrontato con soluzioni temporanee o promesse non mantenute. La situazione dell’approvvigionamento di acqua potabile e della disponibilità per l’agricoltura è sempre più critica, e senza interventi immediati il rischio è quello di un ulteriore impoverimento del territorio. Sud Chiama Nord si rivolge direttamente al presidente della Regione, Renato Schifani, all’assessore all’Agricoltura Barbagallo, al dirigente responsabile delle dighe e ai vertici del Consorzio Ag3.

Tra le priorità indicate dal movimento, vi è la regolamentazione della bretella Gammauta, la cui gestione deve essere pianificata con un disciplinare chiaro che ne garantisca l’uso stabile e continuo. La manutenzione ordinaria deve essere assicurata per evitare guasti e disservizi che aggraverebbero ulteriormente la crisi. Viene richiesta anche l’installazione di elettropompe più efficienti per potenziare il sistema di sollevamento dell’acqua, eliminando sprechi e migliorando la gestione delle risorse idriche disponibili. Il trasferimento delle acque reflue alla vasca di Martusa, attraverso l’installazione di una motopompa, potrebbe garantire un supporto importante per l’intera zona del basso Verdura. Un altro intervento ritenuto fondamentale è l’attivazione del Centro operativo comunale, che permetterebbe di coordinare meglio la gestione dell’emergenza con il supporto della Protezione Civile. Inoltre, il movimento chiede la realizzazione di un impianto di distribuzione nella zona dell’alto Verdura, per evitare che l’acqua destinata all’irrigazione continui a disperdersi nel fiume senza essere adeguatamente utilizzata.

Oltre alle misure urgenti, Sud Chiama Nord insiste sulla necessità di un piano a lungo termine per mettere fine all’instabilità della gestione idrica. Tra le proposte avanzate, vi è la ripresa del progetto della Diga Valentino e il completamento delle dighe sul fiume Verdura, opere considerate strategiche per garantire un approvvigionamento stabile nel futuro. Il movimento sottolinea la necessità di aggiornare gli studi di fattibilità e di avviare i lavori con tempistiche certe, affinché la realizzazione di queste infrastrutture non resti solo un’ipotesi. L’ammodernamento delle reti idriche è un’altra delle questioni centrali, poiché le perdite lungo le condotte rappresentano un problema che incide notevolmente sull’efficienza dell’intero sistema. Anche il ripristino della sponda del Gorgo di Montallegro, già finanziato con un decreto del Dipartimento delle Acque, viene indicato come un’opera essenziale che ancora oggi non è stata avviata. Infine, il movimento propone la costruzione di una traversa di sbarramento sul fiume Magazzolo in località Ferita, che permetterebbe di convogliare le acque dolci verso la diga Castello, migliorando la capacità di accumulo e la distribuzione delle risorse.

Sud Chiama Nord chiede al sindaco di Ribera di farsi promotore di un incontro urgente con i rappresentanti della Regione per discutere delle misure da adottare nell’immediato e per pianificare strategie di lungo periodo. Il movimento pone anche l’attenzione sulla situazione finanziaria del Consorzio di Bonifica, che da almeno tre mesi non riesce a pagare gli stipendi ai lavoratori. Esprimendo solidarietà a chi continua a svolgere il proprio compito nonostante le difficoltà, Sud Chiama Nord ribadisce la necessità di una gestione più trasparente e responsabile delle risorse.

Marc Marquez brilla nel venerdì di Austin, top five tutta Ducati

AUSTIN (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Che la pista sia asciutta, bagnata o in condizioni miste non fa alcuna differenza per Marc Marquez, assoluto dominatore anche del venerdì del Gran Premio delle Americhe. Nemmeno, infatti, sul circuito di Austin lo spagnolo si è schiodato dalla vetta della classifica, chiudendo al primo posto sia le FP1 che la Practice. Impressionante la prestazione del pluri-iridato spagnolo della Ducati soprattutto nella seconda sessione, dove, su una pista dalle condizioni inusuali, ha siglato il miglior crono in 2’02″929, rifilando ben 0″736 millesimi di distacco al primo degli inseguitori, Fabio Di Giannantonio. A chiudere il podio di questa prima giornata americana ci pensa Franco Morbidelli (+0″837), al terzo posto: doppietta, dunque, per le Ducati del Team Vr46. Il monopolio della casa di Borgo Panigale si estende per tutta la top five: Alex Marquez (+0″882) si piazza quarto, davanti al compagno Fermin Aldeguer (+0″973), quinto. Tra la sesta e la nona posizione troviamo, nell’ordine, Jack Miller, Pedro Acosta, Maverick Vinales e Joan Mir. Rumorose le esclusioni dal Q2 di Fabio Quartararo e Marco Bezzecchi, rispettivamente all’undicesimo e al tredicesimo posto. La top ten odierna viene chiusa da Francesco Bagnaia (+1″530), qualificato al Q2 per il rotto della cuffia. Per il pilota di Chivasso c’è ancora tanto lavoro da fare per ritrovare il perfetto feeling con la sua Ducati. Difficile da spiegare cosa sia mancato oggi a Pecco, apparentemente in ripresa almeno fino ai dieci minuti finali di Practice, dove è mancato qualche decimo. Umore opposto, invece, dall’altro capo del box con Marquez, la cui unica sbavatura della giornata è stata una caduta nelle FP1, dovuta all’eccessiva fiducia: “Stamattina ho esagerato e alla curva due ho subito un acqua planning. Ho iniziato comunque bene questo gran premio. Domani dovrò ritrovare lo stesso feeling di oggi”. Dopo la pioggia caduta per quasi tutta la mattina, nel pomeriggio la pista si è progressivamente asciugata, seppur non in maniera completa. Molti piloti ne hanno comunque approfittato per montare le gomme slick e migliorare così i propri cronologici. Come annunciato nella giornata di ieri, Jorge Martin ha sorpreso tutti gli appassionati, presentandosi negli Stati Uniti per mostrare vicinanza al proprio team e programmare con esso il proprio ritorno in pista. Ai microfoni di Sky Sport, il campione del mondo in carica ha fornito un rapido quadro della propria situazione di salute: “Vedo la luce in fondo al tunnel: manca poco al mio ritorno in sella. Mi sono rotto dieci ossa ed è stata la peggiore caduta della mia carriera”. Sembrano, dunque, sempre più alte le possibilità di rivedere Martin in moto tra due settimane in Qatar. Infine, per quanto riguarda gli orari di domani, le qualifiche della classe regina sono in programma per le ore 16:45: Sprint, invece, in serata alle 21.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Al via il “Lazio Musica Sacra Festival 2025” con oltre 150 concerti

ROMA (ITALPRESS) – Oltre 150 concerti in tutto il territorio regionale con l’obiettivo di rilanciare, in occasione dell’anno giubilare, la grande tradizione della musica sacra italiana, valorizzando, in particolar modo, le eccellenze territoriali e gli autori d’oggi, con un’attenzione particolare agli artisti under 35. E’ il “Lazio Musica Sacra Festival 2025”, organizzato dalla Regione Lazio. Dal 1° aprile al 15 ottobre, protagonisti del Festival che coinvolgerà le chiese del Lazio, saranno il grande repertorio legato ai testi della liturgia cattolica, ma anche altri brani musicali, vocali o strumentali, che abbiano una dichiarata ispirazione spirituale. I concerti sono per la maggior parte gratuiti, e, in caso di biglietto, il costo non potrà superare i cinque euro.
“Un’occasione splendida di cui sono molto orgogliosa perchè è un Festival di musica sacra dove intendiamo la musica liturgica ma non solo, anche musica di ispirazione spirituale. Il Festival vedrà 150 concerti con tantissimi giovani under 35, ci sarà anche un premio finale alla composizione. E’ la prima volta che accade”, afferma l’assessore regionale alla Cultura, Simona Renata Baldassarre. “Tutto il Lazio sarà costellato di stelle concertistiche, dal viterbese al cassinate, dai Castelli Romani al litorale, la Sabina, fino ad arrivare a Roma, Ponza e Ventotene. Un’occasione bellissima nell’anno giubilare per portare tutti i pellegrini, ma anche i nostri cittadini e i nostri giovani – prosegue – a vivere un’esperienza bellissime anche in tante nostre chiese. Un modo anche per rivitalizzare il nostro patrimonio culturale e far vivere tutto il nostro territorio”.
Nell’ambito del Festival, infine, verrà assegnato da una commissione di esperti un premio alla migliore musica originale. La Regione Lazio ha impegnato 600mila euro per sostenere gli spettacoli selezionati, attraverso un avviso pubblico con cui sono state scelte oltre 30 proposte artistiche. Altri 150mila euro sono stati stanziati per le attività collaterali legate al festival stesso. Con il Programma Operativo Annuale degli Interventi in materia di spettacolo dal vivo e di promozione culturale, per un investimento generale di 12.700.000 euro, la Regione Lazio promuove eventi all’interno dei luoghi della cultura, per far vivere i monumenti attraverso lo spettacolo, coinvolgendo i cittadini.

– foto xb1/Italpress –
(ITALPRESS).

Polizze catastrofali, Urso “Scadenzare obbligo segno di responsabilità”

CATANIA (ITALPRESS) – “Abbiamo deciso, in piena responsabilità, di prorogare per alcune categorie di imprese l’obbligo catastrofale, in modo specifico di scadenzarlo. Per le grandi imprese entra in vigore subito, dall’1 aprile, per le medie imprese andrà in vigore successivamente e alla fine dell’anno per tutte le micro, piccole imprese ed esercizi commerciali e artigianali così che vi sia più tempo per realizzare questa grande svolta che mette in sicurezza il sistema economico produttivo rispetto a qualunque evento catastrofale possa purtroppo accadere”. Lo ha dichiarato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, al termine del tavolo di confronto organizzato al Comune di Catania per discutere del futuro dello stabilimento etneo della StMicroelectronics. Presente, tra gli altri, il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.
– foto xo5 Italpress –
(ITALPRESS).

A Milano una nuova Tomografia Computerizzata a conteggio di fotoni

MILANO (ITALPRESS) – Il Centro Diagnostico Italiano ha installato una nuova TC (Tomografia Computerizzata) a conteggio di fotoni (Photon Counting Computed Tomography, PCCT) presso la sede di via Saint Bon a Milano. Una tecnologia di ultimissima generazione che rappresenta un’innovazione molto rilevante per la diagnostica per immagini, offrendo vantaggi che migliorano l’accuratezza diagnostica.
Per celebrare l’introduzione della TC PCCT, il Centro Diagnostico Italiano ha organizzato un evento scientifico inaugurale nella serata di oggi, venerdì 28 marzo, patrocinato dall’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Milano. L’appuntamento, preceduto dal taglio del nastro da parte del Presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, della Presidente del Consiglio del Comune di Milano Elena Buscemi e della Presidente e Amministratore Delegato del Centro Diagnostico Italiano, Diana Bracco, prevede un confronto tra clinici e specialisti sulle potenzialità di questa tecnologia nelle diverse specialità.
“Oggi è una giornata importante per il nostro Centro Diagnostico, e ringrazio di cuore il Governatore Fontana e la Presidente Buscemi per la loro presenza: inauguriamo una nuova tecnologia di ultimissima generazione che va a vantaggio del lavoro del medico radiologo ma soprattutto del paziente”, afferma Diana Bracco, Presidente e Amministratore Delegato del Centro Diagnostico Italiano. “Questa acquisizione testimonia la costante attenzione del CDI a investire in qualità ed in innovazione al fine di offrire un servizio a misura di paziente e delle sue specifiche esigenze. Ogni anno nelle 35 sedi esistenti nel territorio lombardo effettuiamo 290mila procedure di diagnostica per immagini e oltre 5 milioni e mezzo di analisi di laboratorio. Risultati di grande rilievo, frutto anche della professionalità, del rigore e della passione dei nostri medici e del nostro straordinario personale, sempre attenti a diffondere la cultura della diagnosi precoce e della prevenzione”.
“La nuova TC a conteggio di fotoni ci permette di ottenere un livello di dettaglio impensabile fino a pochi anni fa, con un impatto positivo sulla diagnosi precoce e sulla gestione di patologie complesse.
E’ un passo avanti fondamentale per la medicina di precisione che vogliamo contribuire a implementare non solo nell’imaging cardiologico e vascolare, ma anche in oncologia, in ortopedia, in neurologia e nel distretto testa-collo. Grazie a una qualità di immagine senza precedenti e ad una riduzione della dose di radiazioni possiamo offrire ai pazienti diagnosi non solo più precise, ma anche più sicure, in particolare a tutti quei pazienti che devono sottoporsi frequentemente a controlli di follow up e a valutazioni diagnostiche per la prevenzione”, spiega Deborah Fazzini, Direttrice della Diagnostica per Immagini del Centro Diagnostico Italiano.
A differenza delle TC tradizionali, che misurano l’energia complessiva dei raggi X dopo il loro passaggio nel corpo, questa tecnologia utilizza rilevatori avanzati in grado di registrare ogni singolo fotone e di determinare con precisione la sua energia. Questo approccio elimina il “rumore” e riduce gli artefatti nelle immagini, consentendo di ottenere risultati più nitidi e dettagliati, con una risoluzione che può arrivare fino a 0,2 mm. Oltre all’individuare lesioni minute, migliorando sensibilmente l’accuratezza diagnostica, la TC photon counting riduce la dose di radiazioni necessaria per ottenere immagini di alta qualità. Poichè i rilevatori TC photon counting catturano e utilizzano in modo più efficiente le informazioni provenienti dai raggi X, è possibile eseguire esami con una minore esposizione, un aspetto particolarmente importante per pazienti oncologici o soggetti che necessitano di controlli ripetuti nel tempo.
La TC a Conteggio di Fotoni trova applicazione in numerosi ambiti clinici. In cardiologia, offre una visualizzazione più chiara delle arterie coronarie e dei depositi di calcio, contribuendo a una diagnosi più accurata delle malattie cardiovascolari. In oncologia, garantisce una maggiore precisione nella rilevazione e caratterizzazione dei tumori ma migliora anche l’analisi della parete carotidea e permette in neurologia una migliore distinzione tra sostanza bianca e grigia, fondamentale per la diagnosi di patologie neurodegenerative. Anche in ortopedia, questa tecnologia consente una migliore definizione delle strutture ossee, facilitando l’individuazione di microfratture e offrendo una valutazione più accurata delle aree periprotesiche.
L’installazione della nuova TC a conteggio di fotoni del Centro Diagnostico Italiano, che rappresenta un investimento importante da parte di una struttura accreditata, si inserisce quindi nell’ambito della collaborazione tra il settore pubblico e privato per garantire un servizio diagnostico di eccellenza sul territorio e l’avanzamento della ricerca diagnostica e terapeutica. Solo lo scorso anno, CDI ha erogato oltre 90.000 esami di diagnostica per immagini per il Sistema Sanitario Nazionale (SSN).
-foto ufficio stampa Centro Diagnostico Italiano –
(ITALPRESS).

Migranti, via libera del Consiglio dei Ministri al decreto Albania. Piantedosi “Ampliato l’uso del centro”

ROMA (ITALPRESS) – Via libera dal Consiglio dei Ministri al decreto Albania. “Abbiamo approvato un decreto legge che interviene sulla legge di ratifica del protocollo Albania, non sul contenuto del protocollo – ha spiegato in conferenza stampa dopo il Cdm il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi -: la struttura già esistente si potrà utilizzare anche per le persone trasferite dall’Italia. Questo ci consentirà di dare immediata riattivazione a quel centro che non perde le sue funzioni già previste. Non viene snaturato, tutt’altro”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Gli arbitri di Agrigento ricevuti in Senato

Una giornata ricca di emozioni per la delegazione della sezione Aia di Agrigento, accolta in visita istituzionale a Palazzo Madama, sede del Senato della Repubblica. Un’occasione di grande valore che ha permesso agli arbitri agrigentini di immergersi nella storia e nelle dinamiche legislative del Paese.

Accompagnati dal presidente del Comitato regionale arbitri Sicilia, Michele Giordano, gli associati della sezione sono stati guidati dal presidente sezionale, Gero Drago. Insieme a loro, la classe dirigente e una rappresentanza di arbitri in attività.

Durante la visita la delegazione ha potuto sedere negli scranni parlamentari e approfondire il funzionamento del Senato, confrontandosi su tematiche culturali, storiche e sociali. Un’esperienza resa possibile grazie all’impegno del Presidente del Senato, Ignazio La Russa, da sempre vicino al mondo dello sport e appassionato di calcio. Dopo aver patrocinato con entusiasmo il Premio Nazionale Aia “Giudice Rosario Livatino”, La Russa ha voluto offrire questa opportunità agli arbitri agrigentini.

La giornata è poi proseguita con la visita alla sede dell’Associazione italiana arbitri, dove la delegazione ha incontrato il presidente nazionale Antonio Zappi. Un momento di confronto e crescita associativa, che ha rafforzato il senso di appartenenza all’Aia e il ruolo degli arbitri non solo come garanti delle regole sul campo, ma anche come promotori di valori culturali e sociali.

Via libera ai dissalatori di Trapani e Porto Empedocle

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La Commissione tecnico specialistica (Cts) regionale ha approvato le autorizzazioni ambientali per la riattivazione dei dissalatori di Trapani e Porto Empedocle. Un passo fondamentale per fronteggiare l’emergenza idrica in Sicilia, garantendo un recupero di 192 litri al secondo di acqua potabile.

Dissalatori Trapani e Porto Empedocle: un passo avanti contro la crisi idrica

L’annuncio arriva direttamente dal presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani, che ha sottolineato l’impegno della Regione per soluzioni strutturali e durature. “Il parere ambientale rilasciato oggi ci consente di rispettare i tempi previsti per la realizzazione dei dissalatori nei siti dismessi”, ha dichiarato il governatore siciliano.

Secondo Schifani, il procedimento amministrativo sarà chiuso mercoledì prossimo, con l’approvazione definitiva del progetto e l’affidamento delle opere al commissario nazionale Dell’Acqua, incaricato della realizzazione degli impianti.

Come funzioneranno i nuovi dissalatori

Il progetto prevede il revamping degli impianti esistenti, con un intervento articolato in due fasi:

  1. Prima fase: Installazione di un primo impianto in container da 96 l/s nel sito dell’ex dissalatore di Trapani e di un secondo impianto identico a Porto Empedocle.
  2. Seconda fase: Trasferimento dell’impianto di Porto Empedocle a Trapani, per completare la capacità totale prevista di 192 l/s.

Un futuro più sicuro per l’approvvigionamento idrico

La riattivazione dei dissalatori di Trapani e Porto Empedocle rappresenta una risposta concreta alle difficoltà idriche della regione. Questo progetto mira a potenziare la fornitura di acqua potabile e a ridurre la dipendenza da altre fonti idriche, garantendo maggiore stabilità alla popolazione.

L’attenzione della Regione rimane alta, con l’obiettivo di rendere queste soluzioni operative nel più breve tempo possibile. Con l’approvazione definitiva ormai imminente, si attende ora l’avvio ufficiale dei lavori per la messa in funzione degli impianti.