Alcuni residenti delle località San Marco, Renella e Maragani, facenti parte di tre comitati di quartiere spontanei (San Marco-Maragani, Renella, Baia Maragani) si sono riuniti ieri, in assemblea, per valutare l’ipotesi di costituzione di un’unica associazione che si occupi della salvaguardia e tutela della vasta area residenziale ad ovest del centro abitato di Sciacca.

Nel corso dell’incontro sono state discusse le varie problematiche delle tre zone, dalla viabilità precaria agli accessi al mare, dall’approvvigionamento idrico carente all’erosione della costa, dalla pulizia ai recenti lavori del Parf.

San Marco, Renella e Maragani, oltre ad essere località balneari, sono anche densamente abitate in inverno e i residenti vorrebbero che l’amministrazione comunale prestasse più cura rispetto a quanto non sia stato fatto fino ad oggi. Prima di programmare la costituzione di un unico sodalizio, i rappresentanti dei tre Comitati chiederanno un incontro con l’amministrazione comunale, per approfondire alcune problematiche e stabilire le priorità di intervento.

La Polizia di Stato di Agrigento sta eseguendo, su ordine della Procura della Repubblica di Agrigento, che ha coordinato le investigazioni, diciassette misure cautelari emesse dal locale giudice per le indagini preliminari, a carico di numerosi soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di spaccio di sostanze stupefacenti con l’aggravante dell’ingente quantità – in concorso, tentata estorsione ed altro.

La vicenda giudiziaria, ricostruita dalla squadra mobile di Agrigento e dal commissariato di Porto Empedocle, risale al maggio 2019 e prende spunto dall’arresto di un soggetto empedoclino che venne arrestato dal personale del commissariato di Porto Empedocle, con circa cinque chilogrammi di hashish.

L’indagine, in seguito, veniva estesa dalla squadra mobile di Agrigento, anche in collaborazione con la guardia costiera di Porto Empedocle, ed ha permesso il sequestro di oltre 140 kg di hashish e la denuncia di oltre 41 soggetti alla procura agrigentina.

I dettagli saranno spiegati in una conferenza stampa che sarà tenuta presso la Procura della Repubblica di Agrigento alle ore 10,30 odierne.

In periodi diversi, nel 2021, Calogero Diliberto, di 56 anni, avrebbe invaso stanze dell’ospedale di Sciacca per trascorrervi la notte. Avrebbe anche danneggiato porte d’ingresso, all’interno del nosocomio saccense. Adesso per tutto questo la Procura della Repubblica di Sciacca ha disposto il decreto di citazione diretta a giudizio.

Diliberto avrebbe trascorso una notte nella stanza del medico di guardia del reparto di Ostetricia e Ginecologia, l’8 aprile del 2021. Nello stesso reparto, il 4 novembre, avrebbe danneggiato, forzandola, la porta d’ingresso di un’altra stanza. In quest’ultima occasione avrebbe portato fuori dalla propria abitazione senza giustificato motivo un bisturi lungo 15 centimetri. Su tutto questo deciderà il giudice monocratico del Tribunale di Sciacca. Diliberto è difeso dall’avvocato Giuseppe Scorsone.

Gli accertamenti sull’integrità del collettore fognario di corso Miraglia, a Sciacca, verranno eseguiti fra domani, lunedì 24, e mercoledì 26 ottobre.

Sarà, in particolare, una videoispezione a stabilire il tipo di intervento. Si partirà con la verifica della funzionalità dell’impianto per controllare l’integrità del pozzetto e del collettore fognario. Sarà inserita una telecamera per la verifica. Bisognerà capire le condizioni del pozzetto e del collettore fognario, ma, in ogni caso, saranno ripristinati pozzetto e viabilità. Per il collettore fognario bisognerà stabilire in che condizioni si trova. Un’ipotesi, la peggiore, è quella di un’insufficienza del sistema a gestire soprattutto le acque meteoriche a prescindere dalle condizioni del collettore fognario. In questo caso si dovrebbe sostituire il collettore, ma anche rivedere il sistema di smaltimento dei reflui in questa zona o, addirittura, in un’area più ampia della contrada Perriera.

Anche in quest’ultima ipotesi al termine dei lavori si ripristinerà il manto stradale. In pratica, se c’è un problema locale si procederà in maniera celere. Se, invece, dovesse essere il sistema insufficiente sarebbe necessario un intervento più ampio. Aica sta realizzando una doppia botola per evitare che in occasione di piogge particolarmente abbondanti si possa determinare anche un danneggiamento della strada in presenza di difficoltà a fare confluire le acque nell’impianto.