Terme chiuse, associazioni all’attacco e richiesta di dividere il patrimonio in quattro lotti per la gestione (Interviste)

Le associazioni “Ora Basta” e “Sciacca Terme Rinasce” hanno svolto questa mattina un sit-in davanti allo stabilimento termale di Sciacca lanciando pesanti accuse per la chiusura, che viene ancora mantenuta, delle strutture, ma avanzando anche proposte.

Le associazioni ritengono che bisogna verificare anche la possibilità di una divisione del patrimonio ai fini della gestione in quattro parti. Questo potrebbe rendere più appetibile la proposta.

Guariti quattro dei positivi di Menfi, ma occupati la metà dei posti della rianimazione del Giovanni Paolo II di Sciacca

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Quattro dei cinque positivi a Menfi risultano guariti. E’ la buona notizia della giornata che viene fuori dall’Ufficio Prevenzione dell’Asp di Agrigento. Un intero nucleo familiare positivo nei giorni scorsi al Covid 19, al termine del periodo di isolamento osservato, è risultato adesso guarito. Resta di trentuno il numero dei positivi a Sciacca. L’ultimo caso è quello di un positivo, di 72 anni, ricoverato e intubato nella rianimazione del Giovanni Paolo II dove si trova anche la sessantenne che era giunta in una situazione complessa sabato scorso e che si trova presso la terapia intensiva saccense dove la metà dei posti risultano già occupati.

A Caltanissetta, invece si trovano ricoverati altri tre saccensi risultati positivi e con sintomi nel reparto di Malattie Infettive.

Intanto, scende il numero delle persone in “sorveglianza”, ossia poste in isolamento domiciliare per possibili contatti con positivi, da oltre cento unità dei giorni scorsi, è stato ridimensionato a meno quaranta il numero. Gli ultimi tamponi refertati hanno dato esito negativo.

Dal 28 settembre anche l’università di Palermo riparte con lezioni in presenza

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Anche l’università di Palermo riparte dopo il lockdown. Dal 28 settembre gli studenti faranno ritorno in aula. Lunedì prossimo avranno inizio le lezioni in presenza per 94 corsi di studio sui 134 totali, ma la modalità a distanza potrà essere ancora scelta.

Lo start dei 94 corsi, soprattutto magistrali, rimetterà in pista circa il 70 per cento dell’Università di Palermo. I corsi che non ripartiranno in presenza potranno essere seguiti a distanza. Unipa, però, ha previsto che gli studenti svolgano comunque di persona le esercitazioni e le attività di laboratorio, suddivisi in gruppi. Alcune aule sono già pronte, mentre altri locali si stanno adeguando per rispettare le norme anti-Covid.

 “Siamo fortemente convinti che la didattica in presenza sia un elemento fondamentale e imprescindibile per l’Università – commenta il rettore Fabrizio Micari –. Il ritorno nelle aule avverrà nel totale rispetto delle necessarie misure di sicurezza, a partire dal distanziamento interpersonale e dall’uso della mascherina”. Il rettore evidenzia che “per favorire la frequenza degli studenti stranieri e fuorisede sarà comunque garantita l’erogazione online anche delle lezioni che si svolgeranno in presenza”.

Castelvetrano: lancia pietre e vetro contro i carabinieri, arrestato uomo di 43 anni

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I Carabinieri della Compagnia di Castelvetrano hanno proceduto all’identificazione di un soggetto presso il Parco delle Rimembranze. L’uomo, Domenico Renda, di 43 anni, ha fornito ai militari, quale documento di riconoscimento, una patente di guida risultata sospesa con ordinanza prefettizia.


I carabinieri cercavano, nell’immediato, di ritirargli la patente e l’uomo iniziava ad agitarsi e ad inveire contro quest’ultimi proferendo frasi minacciose e oltraggiose nei loro confronti. Nonostante i tentativi di calmarlo e di spiegargli le procedure da seguire per riottenere la validità del documento, l’uomo tentava la fuga a piedi e, durante la corsa durata pochi metri, scagliava loro una pietra di grosse dimensioni e dei pezzi di vetro di alcune bottiglie reperite per strada. Nessuno dei militari rimaneva ferito e il soggetto, bloccato ed ammanettato, veniva trasportato presso la Compagnia di Castelvetrano dove veniva dichiarato in stato d’arresto.
Dopo aver trascorso la notte in camera di sicurezza, il quarantatreenne è stato giudicato nella mattina di ieri mediante rito direttissimo all’esito del quale ne è stato convalidato l’arresto e sono stati disposti nei suoi confronti l’obbligo di presentazione giornaliero alla Polizia Giudiziaria, l’obbligo di dimora presso il comune di Castelvetrano e l’obbligo di permanere in casa durante le ore notturne.

Agitato e con stupefacente addosso all’ospedale di Sciacca, segnalato alla Prefettura un riberese

Stava creando problemi al personale sanitario all’interno del nosocomio di Sciacca e pertanto, su segnalazione, gli agenti della Polizia di Stato di Sciacca ieri recandosi presso il Giovanni Paolo II di Sciacca individuavano il soggetto T.G. di Ribera, alquanto agitato.

Avendo il sospetto che potesse detenere qualche oggetto atto ad offendere, gli agenti lo hanno sottoposto a perquisizione personale.

L’ atto di polizia giudiziaria consentiva di rinvenire indosso al fermato un involucro con all’interno della sostanza stupefacente del tipo marijuana. Lo stupefacente e’ stato sottoposto a sequestro amministrativo e al fermato gli e’ stata contestata la violazione di cui all’articolo 75 del DPR 309/90 e pertanto, segnalato alla Prefettura.

Non si stoppa l’ iter dell’ impianto “My Ethanol, il Comitato contro la Valenti:”Non ha fatto tutto quello che poteva”

Archiviazione del procedimento di annullamento in autotutela della AUA 16/18 relativa all’impianto che la My Ethanol srl intende realizzare in c.da Scunchipani, a causa della mancata adesione alla proposta di annullamento da parte del Libero Consorzio di Agrigento, e quindi senza che si sia entrato nel merito delle criticità evidenziate. E’ quanto comunicano di aver appreso oggi le associazioni agricole di AGRINSIEME, Copagri, Confagricoltura e CIA, con U.C.I. e Comitato Spontaneo Agricoltori e ancora il Comitato di contrada Chiana Scunchipani, le associazioni ONLUS di Sciacca, unione dei Comitati di quartieri, Mizzica, WWF, Cittadinanzattiva, Coordinamento Associazioni CESVOP, Inter.Co.Ra., Comitato Civico Patrimonio Terme, CGIL Sciacca, UILPensionati Sciacca, l’altrasciacca e Comitato Terre Sicane.

“Conn grande rammarico – si legge in un comunicato a firma congiunta – pertanto, si prende atto che in tal modo svanisce ogni residua speranza di fare chiarezza sulla vera natura dell’impianto, sul suo impatto inquinante, sulla correttezza o meno dei procedimenti amministrativi espletati e sulle conseguenze che lo stesso potrà comporterà al territorio, alle produzioni agroalimentari locali e alle misure di sostegno al settore agricolo, tra cui il DOP, IGP e Biologico.
​L’azione del sindaco, e di quanti avrebbero dovuto tutelare il nostro territorio, si è, probabilmente, contraddistinta per inconcludenza e superficialità, verso una problematica che potrebbe compromettere l’esistenza di molte aziende agricole e lo sviluppo delle potenzialità della nostra città.

Il Sindaco di Sciacca, dopo roboanti dichiarazioni e proclami contro l’impianto, a nostro avviso, poco o nulla ha fatto, in quanto alle sterili parole mai sono seguiti fatti o atti concreti e rilevanti per l’accertamento della verità, dato che ancora oggi, a nostro sapere, si attende il parere legale sulle procedure della AUA e della PAS e ancora il supplemento di perizia tecnica sulla natura e sull’impatto inquinante dell’impianto più volte – pubblicamente – annunciati ma mai pervenuti.
È bene ricordare che le preoccupazioni della cittadinanza trovavano e trovano fondamento nella perizia della prof. Patrizia Livreri, l’unica effettuata dal Comune di Sciacca, nella quale è affermato che l’impianto ha un forte impatto ambientale negativo e che lo stesso “comprometterà seriamente la produzione

Agroalimentare (aranceti, uliveti, etc…) del territorio, sede dell’impianto stesso, che vanta ad oggi un prezioso riconoscimento di marchio DOP” (Pag. 17), che “Non esiste alcuna prospettiva di ricaduta economica positiva. Piuttostol’impianto rappresenta un disastro ambientale in termini di turismo e per le coltivazioni di pregio del territorio di Sciacca” ( Pag. 18), nonché “le emissioni inquinanti di gas No2, prodotte sia dalla caldaia presente nell’impianto che dal traffico veicolare indotto dalle attività dell’impianto stesso, arrecherebbero un grave danno alle coltivazioni molte delle quali danno origine a prodotto a marchio DOP” (Pag. 21), ed ancora che l’impianto in questione richiede la diversa procedura della AIA comportando impatti ambientali significati (Pag. 21) e deve essere altresì sottoposto a VIA a causa dello stoccaggio di CO2 in silos all’interno di un’area adiacente alla strada statale (Pag. 19 punto 2)”.

Secondo le associazioni agricole e cittadine, il Sindaco, dopo averla promossa, non può far finta di niente, come se tale perizia non esistesse e/o non sia veritiera, sorvolando su tutte le paure e le incertezze che la relazione ha provocato in tutta la collettività, perché la realtà è che delle due l’una: o le autorizzazioni non sono corrette o ha sbagliato la prof. Patrizia Livreri, ma in ogni caso – stante gli interessi in gioco – la città avrebbe meritato una risposta chiara e certa”.

“Appare singolare – si legge nella nota – che la prof. Livreri, il cui incarico – a detta del Sindaco di Sciacca – includeva l’assistenza in tutto il procedimento, non solo non abbia contro dedotto al parere della Struttura Territoriale Ambiente del 25.10.2019 (prot. 70593/19), con il quale di fatto si contestava e negava ogni fondamento alle valutazioni contenute nella sua perizia, ma – da quanto ci risulta – non abbia più espletato alcuna attività.

Altrettanto singolare appare la storia dell’incarico legale, dapprima conferito a dicembre 2019 ad un avvocato, salvo poi scoprire solamente a marzo-aprile 2020 l’indisponibilità dello stesso e procedere con una nuova nomina, in un contesto dove ogni singolo giorno di ritardo riduceva la possibilità di verifica della compatibilità o meno, e ancora poteva avere una sua rilevanza sotto il profilo risarcitorio.
​A questo punto, è logico domandarsi a cosa sia servita la perizia della prof. Livreri e lo stesso incarico legale, con il relativo esborso economico di circa 15 mila euro, e come mai le istanze di annullamento in autotutela presentate non siano state approfondite, integrate e/o supportate con un parere legale correlato da verifiche tecniche/chimiche volte a verificare quanto sostenuto dalla prof. Livreri e a chiarire definitivamente l’impatto inquinante dell’impianto e la sua compatibilità con le produzioni agroalimentari.
​Pertanto, a nostro avviso, risulta che il Sindaco non ha affrontato la tematica con la giusta determinazione e soprattutto non ha fatto tutto quello che poteva ed era doveroso e opportuno fare per dare risposte e certezze alla collettività che rappresenta. Per questo, con il senno di poi, senza entrare nelle questioni di natura politica, alla luce dei fatti, probabilmente sarebbe stato meglio l’approvazione della mozione di sfiducia e che l’intera problematica fosse stata affrontata e sviscerata da un commissario.
​Ad ogni modo, le scriventi OO. Agricole e le Associazioni tengono a precisare di aver fatto tutto quello che era nelle loro possibilità a tutela del mondo agricolo, del territorio e delle coltivazioni di pregio circostanti, presentando istanze di annullamento in autotutela della PAS e delle AUA, e a questo punto non rimane che sperare che quanto temuto per alcuni aspetti, forse poco chiari, non corrisponda al vero e che l’impianto che la My Ethanol srl intende realizzare non pregiudichi lo sviluppo delle potenzialità del territorio e sia compatibile con l’ambiente e con le coltivazioni agroalimentari circostanti.
​Diversamente, ciascuno – per quanto di propria competenza – dovrà assumersi le proprie responsabilità, sia di tipo economico per gli eventuali danni alle produzioni agroalimentari locali, che di tipo politico e morale per aver eventualmente contribuito, direttamente o indirettamente, a determinare un danno alla nostra agricoltura e più in generale alla nostra città”

Inizio dell’anno scolastico a Sciacca non senza assembramenti

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E’ suonata la campanella di tutti gli istituti scolastici anche a Sciacca questa mattina, un inizio caratterizzato dalle tante apprensioni in citta’ per l’alto numero di contagi.

Ieri la polizia municipale di Sciacca ha inviato una nota indirizzata alle famiglie con la quale dava indicazioni per un svolgimento quanto più possibile ordinato evitando soprattutto gli assembramenti davanti gli ingressi degli edifici scolastici che pero’ dalle foto che vi mostriamo si sono ugualmente creati in questa prima giornata.

Stamane diversi i gruppi di genitori in attesa dell’entrata dinnanzi i cancelli delle scuole.

L’avvio dell’anno scolastico a Sciacca, l’organizzazione all’elementare Sant’Agostino (Intervista)

Ingressi separati tra materna ed elementare, presidio della Polizia municipale davanti alla scuola, collaborazione dei volontari dell’associazione Vigili del fuoco in congedo.

Questa mattina Risoluto.it ha seguito l’avvio dell’anno scolastico all’elementare Sant’Agostino intervistando il presidente del consiglio di circolo, Giuseppe Randazzo.

I genitori hanno accompagnato i figli davanti e poi hanno lasciato la zona. Una delle prescrizioni è quella di evitare assembramenti davanti alle sedi scolastiche.

Coronavirus, a Cattolica Eraclea test sierologico gratuito per gestori e collaboratori di attività commerciali

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“Al fine di realizzare un monitoraggio sull’emergenza Covid nel nostro territorio, l’amministrazione comunale dà l’opportunità alle attività commerciali locali (gestori e collaboratori) di effettuare volontariamente e gratuitamente il test sierologico. Si invitano gli interessati a darne adesione entro il 30/09/2020 al seguente numero telefonico: 3293456958”. Lo ha fatto sapere in un avviso pubblico il sindaco di Cattolica Eraclea, Santino Borsellino.

Questo il commento del capogruppo della minoranza consiliare Pietro Piro: “A nome dell’opposizione esprimo soddisfazione per la misura dì screening messa in atto dall’amministrazione per monitorare la situazione dei contagi nel nostro paese. Tengo a ribadire che solo facendo squadra e unendo le forze, sia politiche che sociali, verremo presto fuori da questa situazione d’emergenza”.

Foglio di via obbligatorio da Sciacca per una romena che si spacciava componente di un’associazione di volontariato

Personale della Polizia di Stato di Sciacca, nell’ambito di programmati i servizi di controllo del territorio, a seguito di segnalazione pervenuta sulla linea 112, si e’ portata stasera in piazza Mariano Rossi per la presenza di una donna che si presentava come appartenente ad una associazione di volontariato per sordomuti. La donna, fermata dai poliziotti, forniva loro dei dati anagrafici poi risultati diversi rispetto a quelli che si riscontravano in un documento d’identità trovato in possesso della stessa. La polizia accertava che la cittadina romena non apparteneva ad alcuna associazione e pertanto gli veniva contestato il reato per falsa attestazione o dichiarazione a un Pubblico Ufficiale. La Divisione Anticrimine della Questura di Agrigento predisponeva foglio di via con rimpatrio obbligatorio che veniva notificato alla donna con l’inibizione a non fare più ritorno a Sciacca per tre anni.