Unita’ operativa di Malattie Infettive all’ospedale di Ribera, Razza oggi in commissione Salute all’Ars

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I fondi del decreto Rilancio saranno destinati anche a rendere il nosocomio riberese Covid H con l’allocazione nello stesso complesso ospedaliero del reparto “Unità complessa di malattie infettive”, di cui la provincia di Agrigento era sprovvista. Ormai non c’è alcun dubbio e in questa direzione vanno anche le conclusioni della seduta della commissione Salute all’Ars, che si e’ svolta questa mattina, alla presenza dell’assessore regionale Ruggero Razza e dei sindaci del territorio. La riunione e’ stata presieduta dall’onorevole Margherita La Rocca Ruvolo. L’onorevole Giusi Savarino ha voluto ringraziare personalmente l’assessore alla Sanità:

“Ringrazio l’ assessore alla Sanità, Ruggero Razza, per lo sforzo profuso nell’utilizzo dei fondi del Decreto Rilancio per investimenti destinati a rendere il” Fratelli Parlapiano” di Ribera  Covid- H, e per aver previsto nello stesso nosocomio di Ribera, l’allocazione del reparto “Unità complesso di malattie infettive”, previsto in pianta organica ma di cui la provincia di Agrigento è ancora carente. Adesso, finalmente, il Fratelli Parlapiano  avrà una offerta sanitaria maggiore e più coerente con le richieste del territorio”.

Sul mantenimento del  pronto soccorso al Fratelli Parlapiano, invece, si è aperto un tavolo romano per modificare il decreto Balduzzi che, allo stato attuale, ne impone la chiusura. Tra i sindaci presenti anche quelli di Ribera, Carmelo Pace, e Sciacca, Francesca Valenti.

Esami di maturità 2020 al via, maxi orale causa pandemia ma resta un “rito di passaggio” indimenticabile

Modalita’ adeguata causa pandemia con un maxi orale di un’ora. Maturità 2020 che passerà alla storia a causa dell’emergenza sanitaria che ha modificato lo svolgimento dell’anno scolastico interrotto mentre per gli esami i maturandi sono stati richiamati in classe per una sola prova orale di un’ora.

Stamattina ci siamo recati al Liceo Classico dove sono al lavoro due commissioni che hanno potuto esaminare tre candidati, li’ abbiamo ascoltato il presidente di una commissione e un maturando.

Sciacca, richiesta pulizia e manutenzione della fontana in piazza San Vito

I consiglieri comunali Carmela Santangelo, Cinzia Deliberto e Silvio Caracappa hanno chiesto all’amministrazione saccense di verificare se è stata pianificata da parte dei dirigenti preposti una revisione dell’impianto idraulico ed elettrico della fontana sita in piazza San Vito a Sciacca che, oltre a risultare non funzionante, avrebbe anche bisogno di una disinfezione in quanto è da mesi che si è trasformata in un “porta rifiuti”.

“Spesso la buona volontà o la voglia di apportare qualche miglioria al territorio – scrivono i consiglieri – viene superata dalla tristezza relativa al fatto che anche un piccolo problema può trasformarsi in un problema atavico. Che manchi, probabilmente, una corretta programmazione nelle manutenzioni dei beni comunali è ormai palese. Ma ciò che continua a mancare in questa città è la tutela delle “Cose belle”.
La fontana che insiste in piazza San Vito è, da mesi ormai, un ricettacolo di rifiuti, un manifesto dell’incuria. Ovviamente, la fontana è tornata a non funzionare e, quello che dovrebbe essere un elemento di arredo urbano che impreziosisce una delle piazzette del centro storico, si è trasformato in un porta rifiuti.

I consiglieri vogliono sapere se è stata pianificata una direttiva ai dirigenti preposti da cui si evince la necessità di procedere “immediatamente ad una revisione dell’impianto idraulico ed elettrico della fontana, oltre che ad un urgente pulizia e disinfezione della stessa”.

Ribera, 165 mila euro ricevuti dallo Stato verranno impiegati per ridurre la Tari delle attività danneggiate per il coronavirus

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Il sindaco di Ribera, Carmelo Pace, ha disposto di creare un capitolo di bilancio per esentare le attività sospese dai dpcm o comunque danneggiate economicamente dall’emergenza Covid 19 ai fini della Tari 2020, da sottoporre al consiglio comunale.

A Ribera le attività che hanno subito pesanti danni economici, in seguito all’emergenza coronavirus, potranno essere sgravate dal pagamento della Tari 2020 e, probabilmente, anche esentate dai pagamenti di quattro o cinque mensilità. Il bonifico sul conto corrente del Comune crispino, infatti, dell’importo di 165 mila euro da parte dello Stato dal fondo per esercizio funzioni fondamentali anno 2020, è l’ acconto per aiutare le attività gravate dall’emergenza Covid 19.

“Con questo provvedimento – afferma il sindaco di Ribera Carmelo Pace – si vuole proporre all’organo consiliare l’investimento dell’intero acconto dello Stato per sgravare le attività colpite dall’emergenza Covid-19 per la Tari 2020, rilevato che per i Comuni, secondo l’art 187 bis del decreto Rilancio, sono previste altre somme per le minori entrate della Tosap ed è nostra intenzione esentare totalmente dai pagamenti. Gli uffici sono già al lavoro – continua Pace – e siamo certi che l’intero consiglio comunale, quando sarà chiamato a decidere , condividerà la scelta in favore delle categorie in difficoltà.”

“Dove c’è la Lega non può esserci il Pd”, il Partito Democratico ritira l’appoggio al candidato sindaco di Ribera Mulè

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Un lungo intervento, questa mattina, del segretario del Partito Democratico di Ribera, Liborio D’Anna, blocca l’appoggio del suo partito al candidato sindaco Alfredo Mulè in occasione delle amministrative del prosismo mese di agosto a Ribera.

D’Anna ricorda gli ultimi passaggi e scrive che “dove c’è la Lega non può esserci il Pd”.

“Nei giorni scorsi si era tenuta una riunione di coalizione in cui il Partito Democratico aveva comunicato a propri alleati ed allo stesso candidato Sindaco Alfredo Mulè, che entro il 21 giugno si sarebbe tenuta la fase congressuale locale – scrive D’Anna – e pertanto il Pd, nel rispetto dei propri iscritti e dei propri organi, aveva bisogno di attendere i nuovi assetti del partito per capire se la nuova linea politica avrebbe confermato o meno l’appoggio al candidato sindaco Mulè. Non potendo l’attuale segreteria assumere impegni che potevano anche essere disattesi dopo 15 giorni.  Impegno che invece era stato in precedenza legittimamente assunto a sostegno del candidato sindaco Mulè in quanto le elezioni sarebbero avvenute prima dei congressi. Purtroppo l’emergenza Covid ha influito anche sui tempi della politica”.

Alla luce della nuova data fissata per le elezioni “appariva e appare d’obbligo attendere l’elezione della nuova segreteria”, precisa D’Anna che aggiunge: “E’ chiaro e fuori di ogni dubbio, a giudizio dello scrivente, che dove c’è la Lega non può esserci il Pd”. 

Ed aggiunge: “Se per un candidato sindaco e i propri alleati avere il Pd o Lega è la stessa cosa, non lo è per noi. Oltretutto sin dall’inizio il Pd era stato chiaro sul fatto che se ci fosse stata la Lega nella coalizione non poteva esserci il PD.  Alla luce della nuova alleanza tra il candidato sindaco Mulè e la Lega nelle prossime ore si terrà una riunione del direttivo per decidere il percorso da seguire per le prossime elezioni amministrative”. 

In ultimo, D’Anna annuncia che il Partito Democratico “già da stamattina ha iniziato a lavorare per cercare di seguire un percorso unitario con tutte le forze di centro sinistra presenti nel centro crispino”, ma sottolineando che “Ogni decisione sul futuro del Pd riberese sarà rinviata a dopo la celebrazione dei congressi che dovrebbero tenersi entro la fine di giugno. Solo chi non consce il sottoscritto ed il Circolo di Ribera, o chi in mala fede vorrebbe specularci – chiosa D’Anna – potrebbe mai pensare ad un accordo del Pd riberese con la Lega”. 

Il cane Husky ucciso a Raffadali, si cerca l’assassino

Non ce l’ha fatta il povero animale, gravemente ferito con colpi di arma da fuoco, a Raffadali. La giovane Husky è stata trovata dai carabinieri e adesso si cerca di risalire all’identità di chi ha compiuto un gesto tanto efferato.

Sulla dinamica di questa barbara uccisione stanno ora indagando i carabinieri del luogo e quelli del comando della compagnia di Agrigento, che ancora si interrogano se il cane sia stato raggiunto e ucciso da colpi di pistola o fucile. La giovane Husky – probabilmente cane randagio – in quanto sprovvista di microchip – è morta dopo gli innumerevoli tentativi di salvarla da parte dei volontari dell’associazione “Aronne” che, dal 2002, si prende cura degli animali abbandonati nell’agrigentino.

Il cimitero di Sciacca invaso dalle sterpaglie, pochi addetti e tanto lavoro (Intervista)

Sono soltanto quattro i dipendenti del Comune di Sciacca impegnati al cimitero. Svolgono tutti 21 ore settimanali, poco più di 3 ore al giorno, e con tanti compiti, dovendosi occupare anche delle tumulazioni, della pulizia, dello svuotamento dei contenitori portarifiuti.

Questa mattina abbiamo verificato una situazione di degrado in particolare in alcune zone del cimitero dove le sterpaglie non sono state rimosse e costituiscono pericolo. Da palazzo di città abbiamo appreso che si stanno programmando interventi straordinari per la scerbatura, non soltanto al cimitero, in aggiunta a quanto previsto dal piano Aro.

In un’intervista a Risoluto.it. l’ex assessore comunale all’Ambiente, Stefano Girasole, descrive in che modo nel passato si svolgevano alcuni servizi e venivano eseguiti i controlli. Tutto questo con un maggior numero di unità disponibili rispetto a quelle attualmente in servizio.

Lavori fiume Verdura, i sindaci del comprensorio chiedono incontro urgente a Musumeci

I sindaci di Burgio, Calamonaci, Caltabellotta, Chiusa Sclafani, Ribera, Sciacca e Villafranca Sicula, hanno chiesto al presidente della Regione Musumeci un incontro per conoscere lo stato dei lavori di pulizia e risagomatura del fiume Verdura, alla luce del blocco dei lavori e in vista del prossimo autunno.

“Grazie alla Sua sensibilità e disponibilità verso i territori della nostra terra di Sicilia, con grande sforzo economico ed amministrativo della Regione, ha dato mandato al Genio Civile di Agrigento di redigere un progetto ed assegnata la somma di 6.500.000,00 di euro. In tal modo potrà essere effettuato un intervento di manutenzione straordinaria del fiume facendo tirare un sospiro di sollievo ai contadini.” E’ quanto affermano i sindaci del comprensorio, in merito ai lavori di sistemazione del fiume Verdura. Lavori che, nonostante la presenza del progetto e l’espletamento della gara per l’affidamento degli stessi, ad oggi sono bloccati. “Le chiediamo, pertanto, – scrivono i sindaci – un incontro per potere conoscere lo stato dei lavori anche e, soprattutto, in vista delle prossime piogge autunnali e per scongiurare altri possibili danni conseguenti a eventi alluvionali.”

Test sierologici in Sicilia, appello dell’assessore Razza

Continua l’indagine di siero-prevalenza che ha l’obiettivo di stimare in modo puntuale il numero dei contagi asintomatici da Coronavirus. L’iniziativa, come nelle altre regioni italiane, è in attuazione del programma del ministero della Salute, con la collaborazione della Croce rossa italiana e della Regione Siciliana attraverso le Asp.

Si tratta di uno screening per comprendere al meglio la circolazione del virus, un’indagine campionaria rivolta alla popolazione di tutte le fasce d’età tra cui potrebbero emergere i cosiddetti “asintomatici”, coloro cioè che sono stati contagiati e hanno sviluppato anticorpi senza avere mai avuto sintomi e inconsapevolmente sono divenuti veicolo di contagio.

Così undicimila cittadini siciliani residenti in 120 Comuni dell’Isola* – scelti secondo una campionatura casuale elaborata dall’Istat, rappresentativa di tutta la popolazione – vengono invitati, attraverso una telefonata della Cri, a recarsi presso i punti i di prelievo più vicini, Asp o Guardie mediche. Viene così effettuato un prelievo per un test sierologico e in caso di risultato positivo per la presenza di anticorpi che rivelano un pregresso contatto col virus, si procede, come previsto da tutte le Linee guida, all’isolamento e all’immediata effettuazione del tampone.

L’indagine, in collaborazione con Istat e Cri su proposta dell’Associazione italiana di epidemiologia, coinvolge anche i medici di medicina generale e i pediatri. Lo studio, infatti, punta a caratterizzare le differenze tra generi, fasce d’età e sociali per comprendere al meglio le caratteristiche epidemiologiche a seconda dei territori del Paese; servirà inoltre a individuare le coorti target di una possibile vaccinazione, ovviamente quando essa sarà disponibile.

Secondo gli esperti, i risultati dell’indagine potranno essere utili anche alla rimodulazione delle misure di contenimento dal contagio: “E’ importante rispondere all’eventuale chiamata del personale sanitario incaricato di questa indagine – dice l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza  – perché si può contribuire nel cambiare le sorti della battaglia che tutti stiamo conducendo contro il Coronavirus. Faccio appello alla sensibilità dei siciliani che in questa emergenza, sino dalle fase iniziali della crisi, hanno dimostrato di essere ancora una volta un popolo straordinario”.

Va ricordato, infine,  che la Sicilia, autonomamente, ha promosso una propria campagna di test sierologici riservata a precise fasce di popolazione fra cui, ad esempio, i lavoratori della sanità, delle Forze dell’ordine, del volontariato impegnato nell’emergenza Coronavirus, personale delle case circondariali e detenuti, ai quali l’esame viene somministrato gratuitamente. Si tratta di un campione di circa 150mila soggetti.

Inoltre, così come previsto dalla circolare dell’assessorato regionale alla Salute, ogni privato cittadino può autonomamente richiedere il test.  

*Di seguito l’elenco dei 120 Comuni siciliani individuati per l’indagine.

Calatafimi-Segesta, Castelvetrano, Erice, Marsala, Mazara del Vallo, Paceco, Partanna, San Vito Lo Capo, Valderice, Bagheria, Caccamo, Capaci, Carini, Ficarazzi, Misilmeri, Partinico, Petralia Soprana, Piana degli Albanesi, Santa Flavia, Termini Imerese, Villabate, Alì Terme, Barcellona Pozzo di Gotto, Capo d’Orlando, Alcamo, Trapani, Caltavuturo, Castelbuono, Corleone, Lercara Friddi, Monreale, Palermo, Petralia Sottana, Terrasini, Scillato, Caronia, Milazzo, Mistretta, Montagnareale, Porto Empedocle, Ribera, San Giovanni Gemini, Siculiana, Mazzarino, Niscemi, San Cataldo, Leonforte, Piazza Armerina, Aci Sant’Antonio, Gravina di Catania, Mascalucia, Pedara, Vittoria, Francofonte, Pachino, Siracusa, Giarre, Furnari, Gioiosa Marea, Messina, Sant’Agata di Militello, Santa Lucia del Mela, Taormina, Torregrotta, Tripi, Agrigento, Alessandria della Rocca, Cammarata, Canicattì, Favara, Licata, Palma di Montechiaro, Racalmuto, Ravanusa, Sciacca, Caltanissetta, Gela, Sommatino, Vallelunga Pratameno, Enna, Nissoria, Regalbuto, Troina, Aci Catena, Acireale, Adrano, Belpasso, Biancavilla, Bronte, Caltagirone, Catania, Mascali, Militello in Val di Catania, Mineo, Misterbianco, Motta Sant’Anastasia, Palagonia, Paternò, Randazzo, San Giovanni la Punta, Sant’Alfio, Santa Venerina, Tremestieri Etneo, Zafferana Etnea, Mazzarrone, Comiso, Ispica, Modica, Pozzallo, Ragusa, Santa Croce Camerina, Scicli, Augusta, Avola, Carlentini, Ferla, Floridia, Lentini, Noto, Rosolini.

L’operazione antimafia a Castellammare del Golfo, rinvenute armi

I carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Trapani, nel corso dell’operazione denominata “Cutrara”, in cui sono state eseguite 14 ordinanze di custodia cautelare emesse dal G.ip del Tribunale di Palermo su richiesta della Dda di Palermo, a carico di presunti esponenti alla famiglia mafiosa di Castellamare del Golfo, per associazione di tipo mafioso, estorsione, furto, favoreggiamento, violazione della sorveglianza speciale e altro, tutti reati aggravati dal metodo mafioso, hanno, contestualmente, eseguito decine di perquisizioni.

In particolare, è stata eseguita una minuziosa perquisizione tesa a verificare quanto emerso nel corso delle pregresse attività investigative, ovvero che Francesco Domingo, indentificato quale vertice della famiglia mafiosa di Castellammare del Golfo, avesse occultato delle armi in un fondo agricolo nella sua disponibilità.

L’attività di perquisizione eseguita, per la particolare complessità che presentava, ha richiesto la partecipazione di diversi reparti specializzati anche di altre Forze Armate: lo Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia, le unità addette alla ricerca di armi del Nucleo Cinofili di Palermo, il 4° Reggimento Guastatori e i Vigili del Fuoco con un escavatore.

All’esito della perquisizione sono stati rinvenuti armi e munizionamento vario, abilmente occultati in punti diversi della proprietà: in un tubo in pvc, interrato sotto un cumulo di pietre, sono stati rinvenuti 2 fucili doppietta cal.12 in buono stato di conservazione, 26 cartucce calibro 12 di varie marche e diametro di pallini e 10 proiettili cl.38 , mentre sotto un secondo cumulo di pietre, era occultato un barattolo in vetro con ulteriori 3 proiettili calibro 12.

Tutto il materiale rinvenuto è stato immediatamente posto sotto sequestro poiché detenuto in assenza di titoli di polizia.