Secondo tampone di verifica per quattro dipendenti dell’ospedale di Licata risultati positivi


Si attende l’esito del secondo tampone di verifica per accertare che non si tratti di “falsi positivi” ma, al primo tampone un medico e tre infermieri dell’ospedale San Giacomo d’Altopasso di Licata sono risultati positivi al Coronavirus.

E’ stato il prelevamento dei tamponi a cui sono stati sottoposti tutti i dipendenti dei presidi ospedalieri della provincia come da prassi delle ultime settimane a dare questo risultato. I quattro stanno bene e sono asintomatici, proprio per questo avviato il secondo tampone per la controprova.

Intanto, il Bollettino della Protezione Civile per oggi, riporta nella distribuzione territoriale per provincia i seguenti risultati:
Agrigento, 35 (0 ricoverati, 105 guariti e 1 deceduto);
Caltanissetta, 16 (4, 147, 11);
Catania, 440 (26, 533, 99);
Enna, 18 (1, 378, 29);
Messina, 136 (24, 372, 57);
Palermo, 279 (16, 263, 36);
Ragusa, 16 (0, 74, 7);
Siracusa, 12 (2, 210, 29);
Trapani, 15 (0, 120, 5).

Coronavirus, oggi in Sicilia nessun nuovo contagio e 19 guariti

Questo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 15 di oggi, in merito all’emergenza Coronavirus, così come comunicato dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale.
Dall’inizio dei controlli, i tamponi effettuati sono stati 151.186 (+1.132 rispetto a ieri), su 129.103 persone: di queste sono risultate positive 3.443 (0), mentre attualmente sono ancora contagiate 967 (-19), 2.202 sono guarite (+19) e 274 decedute (0).
Degli attuali 967 positivi, 73 pazienti (+1) sono ricoverati – di cui 8 in terapia intensiva (+1) – mentre 894 (-20) sono in isolamento domiciliare. Il prossimo aggiornamento regionale avverrà domani.

Il sindaco Pace: “Bene Malattie Infettive a Ribera, ma la Maugeri non si tocca”

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Il sindaco di Ribera, Carmelo Pace, è favorevole a un’eventuale individuazione del Fratelli Parlapiano di Ribera come sede per unità operativa di Malattie Infettive, ma si dichiara nettamente contrario sul trasferimento a Sciacca della Maugeri. Interviene, con una lunga nota, sia pur precisando che al momento non c’è nulla di ufficiale.

“Seppur in diverse occasioni, riunioni in sede di governo e di commissione, l’assessore Razza avesse assunto l’impegno di coinvolgere e sentire le autorità locali – scrive Pace – per qualsiasi novità che riguardasse le future scelte sanitarie, fino ad oggi tale impegno non ha potuto trovare riscontro. Sono certo che l’assessore e la commissione, prima di assumere qualsivoglia scelta sanitaria che riguarda il nostro territorio, avranno la sensibilità, così come promesso, di ascoltare le proposte delle istituzioni locali. Sarà l’occasione per ribadire ancora una volta la totale disponibilità della città di Ribera ma anche di tutto l’hinterland, a trovare soluzioni condivise per creare un’offerta sanitaria di ottimo livello a salvaguardia della salute di circa 60 mila cittadini. Pertanto, non appena ce ne daranno la possibilità, chiariremo – aggiunge il sindaco di Ribera – che non siamo contrari all’ipotetica istituzione del nuovo reparto di malattie infettive a Ribera, anzi riteniamo potrebbe essere una nuova opportunità di rilancio della struttura F.lli Parlapiano se oltre chiaramente a garantire e potenziare il pronto soccorso, il reparto di chirurgia, di medicina, di radiologia etc , a corollario del reparto di malattie infettive, nascessero i reparti di pneumologia e cardiologia”.
Poi arriva il dissenso da parte di Pace: “Attenzione però, se l’istituzione dell’infettivologia a Ribera – punta i piedi il sindaco – dovesse diventare merce di scambio per trasferire il reparto di riabilitazione ottimamente gestito dall’Istituto Maugeri in altre sedi mostreremmo la nostra totale contrarietà e lo sapremo fare con i giusti toni e gli adeguati modi.
Siamo in attesa, pertanto, di un invito ad un tavolo di confronto ufficiale – aggiunge il sindaco di Ribera – per ribadire che tutte quelle attività che si aggiungono agli attuali reparti del nosocomio di Ribera sono le benvenute. L’emergenza sanitaria venutasi a creare con il Covid 19 ci ha insegnato che non è più tempo di scelte al ribasso o baratti, e che il potenziamento delle strutture sanitarie del territorio è condizione imprescindibile per una offerta sanitaria adeguata. Ribera vuole concorrere alla realizzazione di un progetto di civiltà, a salvaguardia della salute dei cittadini, e attende che i soggetti istituzionali del territorio – conclude – inclusi sindacati ed associazioni possano esprimere, in un clima di collaborazione, il loro punto di vista”.

Accordo al Comune di Sciacca, mercato a San Michele e niente Perriera (Interviste)

Alla fine l’accordo e’ stato raggiunto ed i mercatisti opereranno, probabilmente già da sabato 6 giugno, in piazza Noceto, nel quartiere di San Michele. Niente turnazione e potranno operare i 72 mercatisti, ma rispettando il distanziamento. Ci saranno controlli, affidati anche ai volontari. La firma tra le parti e’ prevista mercoledì 3 giugno, ma già i mercatisti parlano di accordo raggiunto e ringraziano l’assessore Fabio Leonte e il comandante della Polizia Municipale, Francesco Calia.

A Caltabellotta al via i lavori per la realizzazione della nuova cucina della mensa scolastica

Sono iniziati in questi giorni a Caltabellotta i lavori per la nuova cucina della mensa scolastica che verranno realizzati adattando i locali dell’ex ludoteca.

Finalmente gli studenti avranno pasti realizzati in loco e non a chilometri di distanza. Il completamento dei lavori è previsto per la fine dell’estate e verranno realizzati il vano cucina, il vano dispensa, i bagni e gli spogliatoi per il personale.
Soddisfatto il sindaco, Lillo Cattano, che dichiara: <<In breve avvieremo le procedure per l’acquisto della cucina in sé e di tutte le attrezzature necessarie per fornire un servizio di qualità ai nostri studenti, prevediamo che per l’inizio del prossimo anno scolastico tutto sarà pronto. Nonostante l’emergenza sanitaria noi non ci fermiamo. Finalmente la preparazione dei cibi avverrà sul posto e questi giungeranno sulle tavole delle nostre mense scolastiche ancora caldi e profumati>>.

Intervento su una bimba possibile in anestesia locoregionale grazie all’ecografo donato dall’associazione Capurro all’ospedale di Sciacca

Ieri sera una bambina di 8 anni, con frattura del gomito, è stata sottoposta presso l’ospedale “Giovanni Paolo II” di Sciacca ad un delicato intervento che è stato eseguito in anestesia locoregionale, con blocco ascellare ecoguidato. Grazie alla presenza dell’ecografo portatile, donato il mese scorso dalla Onlus Orazio Capurto all’Unita’ operativa complessa di Anestesia e Rianimazione diretta dal dottore Franco Petrusa, è stato possibile evitare il ricorso all’anestesia totale sulla piccola paziente.

“La bella notizia- scrive la Onlus Capurro – che per certi versa rappresenta il concretizzarsi dei frutti e dei risultati delle donazioni delle apparecchiature effettuate in questi mesi dall’associazione grazie alla gara di solidarietà a cui ha partecipato l’intero territorio”.
La locoregionale è una tecnica anestesiologica sicura e moderna, che comporta per i sanitari una particolare attenzione e competenza nella somministrazione del farmaco ed un risparmio di stress per la paziente che rimanendo vigile durante l’intervento vive il momento con meno ansia e con una più agevole ripresa post-operatoria.
L’intervento chirurgico è stato eseguito dall’anestesista Stefano Barrile, dirigente medico dell’UOC di Anestesia e Rianimazione, e dall’ortopedico Giuseppe Tulumello, direttore dell’UO di Ortopedia, entrambi in servizio presso l’Ospedale di Sciacca.
“Questa bella notizia – aggiunge il presidente Alessandro Capurro – certamente rappresenta un punto di soddisfazione per i sanitari e per la Onlus Orazio Capurro che ha donato l’ecografo.
Grazie proprio a questa apparecchiatura multidisciplinare, portatile, di ultima generazione, top di gamma e completa delle sonde e delle licenze d’utilizzo, è stato possibile adottare questa innovativa metodica interventistica e tecnica anestesiologica evitando il ricorso all’anestesia generale, tenuto anche conto della giovanissima età della paziente pediatrica”.

Perollo, l’amaro di qualità che parla saccense. On line l’e-commerce dell’azienda

Si chiamano K1 e AMARòLA i due amari prodotti a Sciacca a marchio Perollo dall’azienda Food & Beverage International. “Siamo un team di imprenditori del settore agroalimentare – dice Fabio Bentivegna, uno dei fondatori dell’azienda –insieme abbiamo creato una linea di prodotti di altissima qualità, realizzata nel rispetto di tradizioni secolari e rigorosamente Made in Sicily”. Un gruppo di piccole imprese agricole, costituitesi in cooperative, assicura rigidi controlli di filiera, per garantire costantemente un eccellente standard qualitativo.

Dopo due anni dal lancio degli amari Perollo abbiamo deciso anche di aprire un e-commerce per la vendita on line dei nostri prodotti – continua Bentivegna – ed in particolare del K1 e dell’AMARòLA ma anche del nostro olio e le nostre confetture”.

Amaro K1 nasce ai piedi del monte Kronio, è un liquore digestivo a base di erbe e agrumi, prodotto con un’antica ricetta saccense. Erbe, fiori, frutti e radici della Sicilia: il gusto dolceamaro degli agrumi anticipa l’intensità delle erbe aromatiche.

AMARòLA è un elisir digestivo dal carattere siciliano. Prodotto da un infuso di foglie di ulivo di Cerasuola BIO, ha un sapore intenso ma morbido, con un leggero sentore di agrumi e un profumo mediterraneo. L’ultimo arrivato nella famiglia Perollo è stato apprezzato come protagonista per i cocktail dei migliori bar tender, tanto da guadagnarsi un posto speciale nella classifiche degli amari da provare assolutamente nel 2020

Per coloro che desiderassero acquistarlo, possono, pertanto, collegarsi al sito perolloshop.com o eccezionalmente per i nostri utenti su https://sciaccashop.it/

Accolti i ricorsi degli imprenditori agricoli contro il Consorzio di Bonifica, annullate le cartelle con i canoni irrigui piu’ elevati

La Commissione Tributaria Provinciale di Agrigento ha accolto i ricorsi presentati dall’avvocato Stefano Fontanetta, specializzato in diritto tributario, avverso le cartelle di pagamento emesse da Riscossione Sicilia S.p.A., per conto del Consorzio di Bonifica 3 Agrigento, nei confronti di numerosi imprenditori agricoltori saccensi ed agrigentini.

L’ente consortile aveva preteso, tramite la notifica delle suddette cartelle esattoriali, il pagamento, da parte dei relativi consorziati, di spese connesse all’erogazione del servizio idrico, i cui importi risultavano piuttosto elevati, soprattutto se confrontati con le somme richieste nelle annualità precedenti.

Conseguentemente, numerosi agricoltori agrigentini – oltre ad aver organizzato, con il supporto del Comitato Spontaneo degli Agricoltori di Sciacca e dell’Associazione “Movimento Consumatori”, svariate proteste e mobilitazioni contro i rincari legati al costo dell’acqua per uso irriguo, avevano deciso di impugnare le cartelle di pagamento, affidandosi al legale del foro saccense che li ha rappresentati.

I giudici della Commissione Tributaria Provinciale di Agrigento, con le sentenze depositate pochi giorni fa, hanno dato ragione ai contribuenti, accogliendo i ricorsi ed annullando le cartelle impugnate.

Si tratta di una buona notizia per il comparto agricolo, a maggior ragione, in questo periodo di emergenza, le cui pesanti ricadute economiche non possono che ripercuotersi, con maggiore intensità, a carico di un settore, quale quello agricolo che, già da molti anni, risulta colpito da una profonda e drammatica crisi economica.

(Nella foto, l’avvocato tributarista Stefano Fontanetta)

Turismo in Sicilia, registrazione nell’App “Sicilia Sicura”

Per evitare un’impennata di contagi nella nostra isola e contenere i rischi legati alle riaperture del tre giugno, appena verranno riaperti i confini anche ai turisti, la Regione si affida all’App “SiciliaSicura”. L’applicazione prevede la verifica della provenienza, la segnalazione di casi sospetti tra i familiari della persona che arriva nell’isola e l’indicazione quotidiana degli spostamenti.

Consentirà di tracciare gli spostamenti ma per essere efficace, occorrera’ un ‘ordinanza da parte del governatore che dovrebbe emanare nei prossimi giorni.

A Seccagrande questa mattina pulizia garantita dagli agricoltori della Coldiretti

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Gli agricoltori Coldiretti ripuliscono oggi quasi due chilometri della zona di mare di Ribera. E’ in corso a Seccagrande un intervento deciso dopo che il lockdown ha provocato l’invasione di erbacce e come regalo alla cittadinanza ma anche per dimostrare quanto sia importante mantenere green le città.
Il programma di attività concordato con il sindaco, Carmelo Pace – spiega Giuseppe Miccichè, direttore della Federazione di Agrigento – prevede due azioni. Lunedì nuovo look al lungomare mentre venerdì 12 impianteremo una vera e propria oasi nella nello spazio all’entrata di Ribera in modo da dare un biglietto da visita bello alla città famosa per le arance.
La sistemazione delle aree – ricorda la Coldiretti – rappresenta un ulteriore attività che spesso gli agricoltori effettuano anche a causa della scomparsa negli enti locali della figura del giardiniere ma adesso è indispensabile ripensare alla tutela del verde.
Bisogna cambiare mentalità e pensare a modelli di sviluppo basati su spazi a disposizione dei cittadini anche per il distanziamento – conclude l’organizzazione agricola – . Nei condomini, nelle scuole, negli ospedali, bisogna creare delle spazi con alberi e fiori. Se si vogliono davvero mettere in pratica modelli sociali nuovi dettati dal cambiamento della pandemia bisogna modificare il concetto del vivere sociale.