Lavori Esa in alcuni torrenti anche a Sciacca per la sicurezza del territorio

Sono in corso da parte dell’Esa e saranno completati entro il 20 novembre prossimo in provincia di Agrigento alcuni lavori di messa in sicurezza di torrenti. L’Ente di Sviluppo Agricolo della Regione Siciliana ha specifiche competenze e professionalità in materia di difesa idrogeologica e manutenzione straordinaria del territorio e con l’utilizzo di proprio personale a tempo determinato (ex trattoristi) e di di mezzi tecnici (ruspe, pale gommate e cingolate, escavatori cingolati) del proprio parco macchine dislocato in 8 centri di meccanizzazione.

Con convenzione sottoscritta il 5 dicembre 2023 tra l’Autorità di Bacino del Distretto Idrografico della Sicilia, rappresentata dall’ingegnere Leonardo Santoro, e l’Ente di Sviluppo Agricolo – con il commissario, Carlo Domenico Turriciano, le parti hanno avviato “Interventi di manutenzione straordinaria per il ripristino dell’efficienza idraulica dei corsi d’acqua appartenenti al demanio idrico” di competenza dell’AdB, ricadenti nel territorio di Agrigento, Palermo e Trapani.

Per l’attuazione delle finalità dell’accordo lAutorità di Bacino, assegnataria dei fondi destinati a tali scopi, fornisce il supporto tecnico scientifico, nell’ambito delle proprie funzioni di polizia idraulica, sugli interventi da eseguire sui corsi d’acqua e sul mantenimento del loro regime idraulico, mentre l’Esa assume ed espleta le funzioni della stazione appaltante per esecuzione in amministrazione diretta dei lavori con l’utilizzo di manodopera appositamente assunta e di mezzi propri e/o noleggiati a freddo.

E’ stato l’ex assessore regionale all’Agricoltura, Luca Sammartino, ad impegnarsi in questo progetto.

Nello specifico, i lavori autorizzati sono quelli di pulizia degli alvei mediante taglio, asportazione ed allontanamento della vegetazione spontanea presente, di ostacolo al regolare deflusso delle acque, compresa l’eventuale asportazione dei detriti alluvionali intrappolati tra la vegetazione spontanea ed interrimenti, senza realizzazione di interventi di risagomatura della sezione idraulica né variazioni della pendenza dell’alveo o interventi su opere idrauliche esistenti.

Nella provincia di Agrigento i lavori riguardano la pulizia del ”Vallone Caos” e del “Torrente Scallamosche”, in territorio del Comune di Agrigento. A seguire interventi nei torrenti “Rincione” e “Anguilla” a Sambuca di Sicilia. Lavori anche sul torrente “Rocca di Mendola”, in territorio del Comune di Naro.

L’ultima fase è quella di Sciacca con i lavori di pulizia del torrente “Acetella” che saranno completati tra qualche giorno.

“L’accordo tra diversi rami della stessa amministrazione regionale – afferma Turriciano – rappresenta una misura di efficienza ed efficacia amministrativa in un’ottica di ottimizzazione e risparmio di risorse pubbliche, nonché un’occasione di condivisione di conoscenze acquisite nell’ambito della collaborazione tra soggetti pubblici e rilancia l’Ente di Sviluppo Agricolo quale valido ente strumentale della Regione Siciliana in tema di manutenzione sul demanio idrico fluviale regionale

Modica: “Nel Pd voglio fare politica in modo più strutturato” (Video)

“Ho sempre votato il Pd e adesso ho deciso di aderire al partito per fare politica in modo più attivo e strutturato, a livello regionale, nazionale ed europeo”. Così Gabriele Modica che da oggi è ufficialmente nel Pd.

Modica, in un’intervista a Risoluto.it, ringrazia il sindaco Termine e tutto il gruppo di Mizzica, ma non riferisce quale è stata la loro reazione alla notizia del suo passaggio al Pd.

“Continueremo a lavorare insieme – dice Modica – e il Pd continuerà a sostenere con forza questa coalizione. In due anni e mezzo la giunta Termine ha già fatto tante cose e altre ne farà”.

Modica per non pestare i piedi a nessuno non dice nulla anche sulla linea del Pd che non vuole assessori che rimangano in consiglio comunale. “Sono dinamiche di coalizione – afferma – su cui continueremo a confrontarci”. Esclude un suo impegno in giunta e dice di volere continuare a fare il consigliere comunale.

“La nostra comunità democratica abbraccia e saluta l’avvocato Modica – scrive in una nota il Pd – che
oltre ad essere un giovane professionista della città è anche uno dei migliori prospetti della classe dirigente e politica locale”.

“Coltello alla gola a un giovane al porto”, saccense denunciato per minacce

Nell’ambito di servizi di controllo del territorio, personale della sezione Volanti del Commissariato di Sciacca è intervenuto al porto dove ha denunciato un saccense per minacce aggravate.

Gli agenti, tempestivamente intervenuti, hanno appreso dalla parte offesa che, mentre si trovava a bordo della propria autovettura, fermo davanti ad un esercizio commerciale, era stato minacciato, senza alcun motivo, da un altro coetaneo che gli aveva puntato alla gola un coltello.

Gli accertamenti investigativi hanno permesso, in poco tempo, di individuare l’autore della pericolosa condotta che avrebbe potuto avere conseguenze gravi.

Il giovane presunto aggressore, noto alle forze di polizia, è stato denunciato per minacce aggravate.

“Accoltellò moglie e figli a Cianciana”, nuova misura cautelare per maltrattamenti

Una nuova misura cautelare, per maltrattamenti in famiglia, riguardante fatti avvenuti prima del suo arresto, è stata notificata nel carcere di Agrigento dai carabinieri a Daniele Alba, di 35 anni, il meccanico di 35 anni, di Cianciana, che accoltellò moglie e figli. L’avviso di conclusione indagini per il procedimento principale a carico di Alba non è stato ancora notificato, ma è arrivata una nuova ordinanza di custodia in carcere per l’indagato che è stato dichiarato, da una perizia psichiatrica, non capace di intendere e di volere al momento del fatto per il tentato omicidio di moglie e figli

Il meccanico, però, è capace di stare in giudizio ed a suo carico c’è anche l’accusa di maltrattamenti alla quale si aggiunge adesso un nuovo procedimento per la stessa ipotesi di reato.

La perizia, chiesta dalla procura, affidata allo psichiatra Maurizio Marguglio, doveva stabilire la capacità di intendere e di volere dell’indagato, la capacità di stare coscientemente in giudizio e la pericolosità sociale. Per il perito c’è la pericolosità sociale.

Sia la moglie che i figli di Alba dopo avere subito l’accoltellamento, il 23 maggio, scorso sono stati ricoverati in ospedale. Per i bambini si è reso necessario un ricovero più lungo rispetto alla madre. Sulla base di quanto stabilito dal perito gli atti sono stati trasmessi dal giudice alla procura che dovrà assumere le proprie decisioni.

Le novità di Halloween, Certa riflette sulle dimissioni e Modica passa al Pd

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Sono trascorse pochissime ore dal suo intervento in consiglio comunale e il consigliere Modica ufficializza il suo passaggio al Partito Democratico, cosa risaputa ormai da una settimana.

“Dando seguito al mio intervento di ieri sera – scrive oggi Modica in una nota stampa – in occasione del Consiglio Comunale, comunico la mia convinta ed entusiasta adesione al Partito Democratico. Ci tengo a ribadire, preliminarmente ed a scanso di ogni equivoco o tentativo di strumentalizzazione, che resterà pieno, sentito e convinto, il mio sostegno alla coalizione che ha vinto le elezioni ed al sindaco Termine, a cui continuerò a garantire il mio incondizionato supporto.
In poco più di due anni il lavoro svolto è stato notevole ed i risultati già raggiunti sono di buon auspicio per quelli che, sono sicuro, si conseguiranno in futuro”.

Poi Modica chiarisce i motivi del suo passaggio che aveva già anticipato ieri sera durante la seduta del consiglio comunale: “In questo momento sento – aggiunge – forte, la necessità di aderire ad un partito che mi permetta di esprimermi a livello politico in modo più attivo, strutturato ed efficace, potendomi impegnare attivamente anche a livello regionale, nazionale ed europeo, in linea di coerenza con quei valori di giustizia, solidarietà ed inclusione che mi appartengono. Ho quindi deciso di rinnovare il mio impegno politico aderendo al Partito Democratico, il primo partito di Centro Sinistra in Italia, unica alternativa valida ed efficace alla Destra che, giorno dopo giorno, non perde occasione per dare pessima prova del suo operato, tanto a Palermo quanto a Roma”.

Intanto, stamane si infittisce il mistero sul caso dell’assessore Antonino Certa che ieri sera era assente in aula come frequentemente e’ accaduto negli ultimi quattro mesi visto che vive e lavora altrove. La sua posizione che si sarebbe dovuta chiarire oggi secondo quanto da lui stesso dichiarato l’ultima volta in aula, resta incerta.

L’amministratore, vincitore di concorso e trasferito in altra regione, aveva chiesto tempo fino al 31 ottobre in attesa di risposta dall’ente pubblico presso il quale e’ stato assunto per la possibilità di un trasferimento in un comune vicino.

Stamane l’assessore non risponde al telefono e al momento, non ha ancora chiarito la sua situazione. Una riflessione che dura da quattro mesi

In aula Termine sgonfia la crisi col Pd, l’opposizione: “Solo facciata”

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Si sono aperti con un lunghissimo intervento di 45 minuti del sindaco Fabio Termine i lavori del consiglio comunale di Sciacca di ieri sera dove il primo cittadino ha finalmente portato la sua prima relazione annuale. Documento dal quale e’ scaturito il dibattito politico.

Sindaco che riguardo il momento politico ha minimizzato le frizioni in atto con il Pd parlando piuttosto di “incomprensioni”: “Siamo una coalizione che può discutere, avere incomprensioni chiamatele come volete – ha detto – ma abbiamo un programma elettorale che è un accordo programmatico che ci unisce e che porteremo avanti”.

Dal canto suo, l’opposizione ha drasticamente bocciato la relazione del primo cittadino. “Banale” per Ignazio Bivona, “non centrata” sul periodo di riferimento per Calogero Bono, “striminzita” per Filippo Bellanca, “insufficiente” per Paolo Mandracchia, “incompleta” per Giuseppe Catanzaro, “non esaustiva” per Carmela Santangelo.

Critiche più forti e incisive invece, da parte di tutta l’opposizione sulla tenuta politica dell’amministrazione descritta sull’orlo di una crisi con i dem che continua senza avere un confronto se non a suono di dichiarazioni stampa.

E’ stato l’intervento di Gabriele Modica a dare manforte alla sdrammatizzazione che Termine ha fatto rispetto alla crisi in atto, lo stesso Modica che non ha ancora ufficializzato il passaggio al PD ma ne ha parlato come una scelta in termini di crescita personale compiuta poiché desideroso di fare politica in un partito in grado di assicurare un percorso. “Non ho nessuna valigia in mano – ha esclamato Modica al termine del suo intervento – resto al fianco di questo primo cittadino e di questo progetto politico”.

Da più parti l’opposizione aveva chiesto al sindaco di sciogliere i nodi legati al futuro dell’assessore Antonino Certa (entro oggi avrebbe dovuto comunicare la sua posizione rispetto l’impiego pubblico che lo ha portato fuori regione), e ancora sul turn over tra l’assessore Salvatore Mannino e Alessandro Curreri, gia’ pronto a tornare in città in aspettativa per fare l’amministratore.

Tutti punti che Termine non ha toccato neanche nella sua ulteriore replica di oltre mezz’ora e in tanti, ieri hanno notato l’assenza dell’assessore Fabio Leonte che secondo i rumors sarebbe al centro delle lagnanze del partito democratico.

Colti in flagranza con cocaina, pistole e contanti in strada, sei arresti a Trapani

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Un 50enne, due 37enni, un 36enne e un 18enne di Trapani, nonché un 50enne calabrese sono stati tratti in arresto in flagranza di reato per detenzione di sostanza stupefacenti e di armi clandestine dai carabinieri della compagnia di Trapani.
I militari, avendo notato la presenza di alcuni soggetti gravati da precedenti per stupefacenti stazionare nei pressi di una attività commerciale del quartiere di Villa Rosina, hanno deciso di intervenire per procedere alla identificazione di tutti i presenti.

Proprio in quel frangente, il più giovane ha cercato di disfarsi di tre buste in cellophane lanciandole poco lontano dal luogo, ritenendo verosimilmente che il suo gesto non venisse notato dai Carabinieri che, invece, nel raccoglierlo hanno potuto constatare che all’interno vi erano circa 1,5 kg di cocaina, sottoposta a sequestro.
Nella disponibilità del 50enne calabrese, sono state rinvenute invece, 3 buste in cellophane contenenti la somma contante di euro 22.000. Le perquisizioni sono pertanto, state estese alle rispettive abitazioni dove sono state trovate: a casa del 37enne, due pistole cal. 7,65 con matricola abrasa, circa 150 cartucce del medesimo calibro, nonché bilancino di precisione e ulteriori due involucri di cellophane contenenti cocaina, per un peso complessivo di cica 2 kg;

A casa del 18enne, la somma di € 100.000 euro in contanti, confezionate in buste di cellophane, e un bilancino di precisione.
Lo stupefacente immesso nel mercato al dettaglio avrebbe fruttato oltre 1 milione di euro.
Gli arrestati sono stati tradotti presso il carcere di Trapani e, a seguito dell’udienza di convalida, per cinque di loro e’ stata disposta la permanenza nella struttura carceraria, mentre per il 18enne, incensurato, la misura degli arresti domiciliari.

Menfi, furto di rame da 40 mila euro al consorzio di bonifica “Agrigento 3”

Rubati a Menfi circa 500 chili di rame dall’impianto elettrico di sollevamento delle acque irrigue, nella vasca di Cavarretto. Il danno è di circa 40 mila euro.

Il furto è stato denunciato ai carabinieri dal consorzio di bonifica “Agrigento 3” che nei giorni scorsi ha subito un altro colpo con danno di 300 mila euro agli impianti sambucesi del lago Arancio.

Per Sambuca il consorzio ha già predisposto la perizia di ciò che serve e attende il decreto per procedere al ripristino dell’impianto. Saranno necessarie circa due settimane di lavori. Adesso questo nuovo furto a Menfi e ad essere penalizzati sono anche i produttori agricoli del territorio perchè questi furti danneggiano le irrigazioni.

Montevago, master “Logistica della sicurezza e dell’emergenza” (Video)

Si è svolta oggi a Montevago la presentazione ufficiale del master di II livello in “Logistica della sicurezza e dell’emergenza”, promosso dal Centro per la Formazione Logistica Interforze, in collaborazione con l’Università di Padova. L’evento ha visto la partecipazione di numerosi rappresentanti delle istituzioni, del mondo accademico e del settore della protezione civile, riuniti per esplorare le opportunità di formazione avanzata offerte dal corso.

A dare il benvenuto è stata il sindaco di Montevago, Margherita La Rocca Ruvolo, che ha sottolineato l’importanza di questo tipo di percorsi formativi per migliorare la gestione della sicurezza e dell’emergenza, sia a livello locale che nazionale. Il colonnello Alessandro Tassi, responsabile del Dipartimento di formazione avanzata del Ce.Fli, ha illustrato gli aspetti tecnici e organizzativi del master, spiegandone le finalità, le modalità di iscrizione e i contenuti didattici. La presentazione è stata inoltre arricchita dalle testimonianze di Carmelo Arcieri, ingegnere della Protezione civile regionale sezione Agrigento, e di Rossella Sanzone, dirigente dell’Ufficio tecnico comunale di Montevago.

Il master, che si inserisce nell’ambito delle attività formative del Ce.Fli operante presso il Centro Alti Studi della Difesa del Ministero della Difesa, è stato concepito per rispondere alle esigenze di formazione di alto livello del personale militare e civile, con l’obiettivo di prepararli ad affrontare con competenza le sfide di sicurezza e gestione delle emergenze. Destinato a dirigenti dell’amministrazione della difesa, professionisti del settore pubblico e privato, oltre che a volontari e tecnici, il master mira a formare figure professionali in grado di operare a vari livelli (locale, regionale e nazionale) sia nel settore pubblico che nel privato.

I partecipanti al corso avranno l’opportunità di sviluppare competenze specifiche nella gestione logistica delle emergenze, consentendo loro di accedere a ruoli tecnici e amministrativi in enti pubblici e aziende, o di ricoprire posizioni dirigenziali all’interno di organizzazioni che operano nel settore delle emergenze e della sicurezza.

A Villabate figlia incinta e il padre spara contro la casa dell’ex fidanzato, indagini e arresto

Per vendicare l’onorabilità della figlia rimasta incinta, il padre della giovane si è presentato a casa dell’ex fidanzato e ha sparato con una pistola sei colpi d’arma da fuoco, senza colpire nessuno.

E’ la ricostruzione, secondo i carabinieri, di una sparatoria avvenuta lo scorso gennaio a Villabate, paese alle porte di Palermo a gennaio scorso.

Le indagini dei militari dell’Arma della compagnia di Misilmeri, coordinate dalla procura di Palermo, hanno portato in carcere per tentato omicidio aggravato dalla premeditazione e detenzione e porto illegale in luogo pubblico di arma comune da sparo di due palermitani: il padre e fratello della giovane, rispettivamente di 50 e 23 anni.

Nei loro confronti i carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip di Palermo.
Secondo la ricostruzione dell’accusa, il padre dell’ex fidanzata, accompagnato dal figlio, si è presentato in casa dell’ex fidanzato della figlia, un 20enne. Ha iniziato a urlare facendo affacciare al balcone il padre del giovane e invitandolo a scendere in strada per un chiarimento.

L’uomo è rimasto in casa e così sono stati esplosi i colpi d’arma da fuoco. Quattro sono finiti in casa senza ferire nessuno.