Certa non decide, al momento resta assessore al telefono

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Archiviato ottobre, l’assessore del Comune di Sciacca, Antonino Certa non ha ancora sciolto le riserve riguardo il suo futuro amministrativo.

Le ultime dichiarazioni sono state rese dallo stesso Certa in aula dinnanzi le richieste di chiarimenti delle opposizioni a settembre scorso.

L’amministratore aveva chiesto tempo rispetto la richiesta avanzata all’Agenzia delle Entrate per la possibilità di un suo trasferimento in una sede vicina a Sciacca. Certa assessore al posto di Gianluca Fisco da novembre 2023, e’ risultato vincitore di concorso pubblico e da giugno vive e lavora in altra regione.

Un vero caso quello che si è venuto a creare dopo che tra le fila dell’opposizione, c’è’ chi ne ha invocato le immediate dimissioni, ma vi sono posizioni critiche anche nella stessa maggioranza come quella di Giuseppe Ambrogio.

“L’amministrazione di una città – chiosa oggi Giuseppe Ambrogio, tra le altre cose collega anche di partito – è una cosa seria, l’assessore Certa faccia sapere subito quello che vuole fare”.

Ma Certa con l’appoggio e la convalida del Pd e del primo cittadino aveva annunciato che entro il 31 ottobre avrebbe fatto sapere alla città cosa avrebbe fatto. Una sorta di tempo ultimo rispetto una posizione sempre più imbarazzante. Ma al momento, nessuno ha avuto notizie. Certa resta dunque, amministratore a distanza del Comune di Sciacca o meglio come lo ha definito qualcuno “assessore da remoto”. Anche se da ieri Certa non risponde più al telefono e ai messaggi, almeno a quelli della stampa.

Evento in piazza Duomo a Sciacca il 2 novembre

Domani due novembre la storica Piazza Duomo di Sciacca sara’ lo scenario della quinta edizione di We Move che per l’occasione propone “Memento”, un evento culturale che rende omaggio alla tradizionale commemorazione dei defunti, proponendo un’idea di continuità tra passato e presente, radici e futuro.

L’iniziativa fa parte del progetto culturale “We Move”, unisce momenti artistici, musica dal vivo e riflessioni sociali per creare uno spazio di incontro che valorizzi il patrimonio culturale e paesaggistico di Sciacca, con un forte richiamo alla sostenibilità e all’inclusione.

Giunto alla sua quinta edizione è un evento multidisciplinare che propone una rivisitazione della Festa dei Morti, evocando il legame con la tradizione e una nuova interpretazione creativa che guarda al futuro.

Attraverso performance musicali, arte e teatro, Oltre Vita si propone di far riscoprire le storie e le tradizioni locali in chiave moderna, invitando la comunità a partecipare a un dialogo creativo tra passato e futuro.
We Move è una piattaforma polivalente dedicata alla valorizzazione del territorio e alla partecipazione giovanile, che promuove la scoperta dei luoghi storici e la connessione tra cultura e socialità.

Attraverso una serie di eventi in siti di interesse culturale e paesaggistico, il progetto mira a fare di Sciacca una vetrina di esperienze artistiche e culturali uniche, coinvolgendo artisti e musicisti emergenti e affermati.

Programma della serata “memento”
Dalle 21:00 alle 02:00, Piazza Duomo ospiterà un programma che fonde musica, arte e dialogo con l’obiettivo di esaltare il territorio e la sua storia. Tra le attività previste:

•   Teatro e parole: Riflessioni e monologhi teatrali con gli attori Calogero Cirafisi e Leonardo Di Vita
•   Illuminazione artistica e proiezione ledwall: Proiezioni dei siti storici di Sciacca, per una celebrazione visiva del patrimonio culturale locale.
•   Deejay Set: Conclude la serata una selezione musicale che invita il pubblico alla celebrazione collettiva.

Verso un turismo sostenibile e culturale
Con Memento, il progetto We Move punta a creare un appuntamento annuale capace di attrarre visitatori e di diventare un motore di sviluppo per il turismo culturale e sostenibile.

L’obiettivo è promuovere Sciacca come punto di riferimento culturale, contribuendo a una nuova connessione tra le persone e il territorio, rafforzando il senso di appartenenza della comunità e valorizzando il patrimonio locale.

Alluvione a Valencia, Schifani: “Protezione civile della Sicilia pronta a intervenire”

Continua l’emergenza a Valencia, in Spagna, duramente colpita dalle piogge estreme che hanno scosso l’intera regione, provocando ingenti danni e causando la morte di oltre 200 persone. Centinaia risultano ancora disperse e le autorità stanno intensificando le operazioni di soccorso. Tra le vittime, anche un bambino di soli 4 anni. La regione è ancora in stato di allerta, con intere comunità isolate, servizi interrotti e infrastrutture gravemente danneggiate.

Attualmente, circa 366 mila residenti di una ventina di comuni Valenciani sono privi di accesso all’acqua potabile, mentre oltre 50 mila persone sono senza energia elettrica. La rottura delle condotte, causata dalla violenza dell’inondazione, ha ulteriormente aggravato la situazione. La carenza di acqua ha reso impossibile la pulizia dei depositi di fango, che si è nel frattempo solidificato.

Numerosi sono stati i messaggi di sostegno e le proposte di aiuto. Tra questi, è arrivato l’intervento del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che ha espresso solidarietà alla popolazione colpita dall’alluvione. “Esprimiamo la nostra profonda solidarietà alla popolazione di Valencia, duramente colpita dall’alluvione che ha causato gravi danni e sofferenze”, ha dichiarato Schifani. “Di fronte a questa tragedia, ho chiesto al capo della Protezione civile regionale, Salvo Cocina, di mettere a disposizione della Protezione civile nazionale le nostre squadre di volontari, pronte a intervenire per la rimozione del fango e dei detriti nelle aree colpite”.

Il presidente ha ricordato come anche la Sicilia sia stata in passato colpita da eventi alluvionali e come per questo motivo si senta “in dovere di offrire il proprio supporto”. Schifani ha inoltre ringraziato i volontari siciliani per la disponibilità e l’impegno: “Il loro contributo rappresenta un valore inestimabile e un segno concreto della vicinanza e solidarietà della comunità siciliana ai nostri amici spagnoli. Insieme possiamo affrontare le sfide più difficili e dare un segnale di speranza a chi oggi sta vivendo momenti di grande difficoltà”.

Solo residenti e autorizzati in piazza Duomo, attivati i dissuasori automatici

Sono attivi da oggi i dissuasori a scomparsa automatici nella piazza Duomo già don Minzoni.
Si tratta di una piazza gia’ area pedonale da tempo e che da oggi sarà transitabile solo dai residenti e i veicoli autorizzati.

Sono stati collocati per evitare il parcheggio e il passaggio selvaggio nella piazza.
I dissuasori, acquistati dal Comune di Sciacca, sono omologati dal Ministero dei Trasporti e funzioneranno con impulso telefonico, ovvero numeri telefonici dei residenti e schede magnetiche.
In caso di emergenza, l’impianto prevede un sensore sonoro che al suono delle sirene dei veicoli delle forze dell’ordine o dei mezzi di soccorso fa aprire i paletti in automatico permettendo l’accesso.

Halloween, controlli e denunce in provincia di Agrigento

La notte tra il 31 ottobre e il 1° novembre ha visto intensi controlli da parte delle forze dell’ordine in tutta la provincia di Agrigento, in occasione dei tradizionali festeggiamenti di Halloween. Il servizio straordinario, organizzato dalla Questura e dal Comando Provinciale Carabinieri di Agrigento, è stato un’operazione preventiva volta a garantire sicurezza e ordine pubblico. Sono state identificate centinaia di persone e controllati numerosi veicoli, con sanzioni elevate per varie violazioni.

I risultati dei controlli: identificazioni e sanzioni

Le pattuglie dei Carabinieri, impegnando 90 militari su 40 pattuglie, hanno identificato 330 persone e controllato 160 autovetture in diversi comuni della provincia. Numerose sanzioni sono state elevate per violazioni al codice della strada, confermando l’attenzione per la sicurezza stradale. Tra i casi specifici:

Ad Agrigento, i Carabinieri hanno segnalato un uomo di 33 anni per guida in stato di ebbrezza.

A Canicattì, un 36enne è stato denunciato per aver danneggiato un autobus in sosta.

A Santa Elisabetta, un giovane di 20 anni è stato segnalato per guida sotto l’influenza dell’alcol.

Questi interventi rientrano nel più ampio obiettivo di controlli mirati per mantenere l’ordine pubblico durante eventi che richiamano una grande partecipazione di persone.

Controlli della Polizia: operazione provinciale anti-violazioni

Anche la Polizia ha effettuato numerosi controlli in tutta la provincia di Agrigento, identificando 585 persone e verificando 253 veicoli. Durante i controlli, sono state elevate 23 sanzioni per violazioni al codice della strada. Un caso particolare riguarda un individuo trovato in possesso di sostanze stupefacenti per uso personale, segnalato alla Prefettura.

Verifiche amministrative nei locali pubblici

Nel corso della serata, la Polizia ha svolto anche verifiche in vari locali pubblici. A Canicattì, due esercizi sono stati sorpresi a organizzare spettacoli senza licenza del Questore; i titolari saranno segnalati alle autorità competenti.

Sicurezza garantita grazie a “Controlli Halloween Agrigento”

Il bilancio positivo dei controlli mostra l’efficacia dell’azione delle forze dell’ordine nella provincia di Agrigento. Questo intervento ha permesso di garantire una serata di festa sicura e di prevenire comportamenti a rischio, in un’ottica di protezione dei cittadini e di tutela della sicurezza stradale.

Il pediatra Collana lascia l’ospedale di Sciacca: “I medici ogni giorno danno il massimo” (Video)

Dopo 24 anni tra le corsie come dirigente medico al “Giovanni Paolo II” di Sciacca, Alfonso Collana ha deciso il passaggio alla medicina territoriale come pediatra di libera scelta a Menfi, Santa Margherita Belice, Montevago e Sambuca.

Una scelta, come ha spiegato in una intervista a Risoluto.it, non semplice e maturata nel tempo per il sopraggiungere dell’eta’. “I ritmi ospedalieri – superati gli anta – ha detto – non sono più adatti, sono sostenibili dai più giovani che con un caffè in più con facilità riescono ad affrontare una notte insonne”.

Il pediatra inoltre, ha descritto la situazione ospedaliera raccontando del grande impegno di tutti i colleghi sanitari e non che vi lavorano.

“C’è un grande impegno – ha detto – dei medici e dei sanitari che in ospedale danno il massimo e fanno il possibile per apportare una buona assistenza sanitaria”.

A menfitano revocata la sorveglianza speciale

La sezione Misure di prevenzione della Corte di Appello di Palermo, accogliendo l’appello presentato dall’avvocato Alberto Di Carlo, ha revocato la misura di prevenzione della sorveglianza speciale per 2 anni con braccialetto elettronico nei confronti di Valentino Tarantino, di 34 anni, di Menfi.

La misura derivava da un procedimento per maltrattamenti che aveva determinato l’applicazione del divieto di avvicinamento, poi aggravata in arresti domiciliari per le continue violazioni da parte dell’indagato.

Poi la pena è stata patteggiata con sospensione condizionale, e adesso la Corte di Appello ha revocato la sorveglianza speciale, accogliendo, con decreto, l’istanza dell’avvocato Di Carlo (nella foto).

Fioriere, panchine, dissuasori e ceramiche: ecco il nuovo arredo urbano a Sciacca

Sono in fase di collocazione tutta una serie di elementi di arredo urbano che rifaranno il look al centro storico di Sciacca e al quartiere di San Michele.

Le panchine sono state il primo elemento che si è potuto vedere a cominciare da quelle della via Roma, scelte appositamente con il loro design curvilineo e senza spalliere per meglio adattarsi all’inclinazione della strada e poter contemplare i vasi in ceramica posti nelle vicinanze.

Questa settimana, sono state collocate anche altre panchine in piazza Bevilacqua e Farina che includono anche delle fioriere modulari. Qui le panchine hanno una forma tondeggiante e poste al centro delle piazze in modo da poter ammirare da seduti i monumenti presenti. Nei prossimi giorni saranno arricchite dalle piante che le orneranno.

Altre panchine sono state collocate in piazza Gerardo Noceto dove si prevedono anche panchine e cestini.

Si tratta di un progetto di arredo urbano più ampio dell’amministrazione comunale e in particolare, dell’assessore all’arredo urbano, Agnese Sinagra. Un progetto che rifà il look alle strade interessate e coinvolte dalla pedonalizzazione. Dunque, non solo via Roma, ma anche via Garibaldi, via Cappellino, piazza Farina e Bevilacqua.

Oltre le panchine e fioriere, il progetto prevede altri vasi in ceramica che saranno ricollocati laddove sono andati distrutti e ancora cestini dei rifiuti e pannelli in ceramica artistica.

Il progetto prevede un impegno di spesa di circa 50 mila euro da voce di bilancio più i finanziamenti ottenuti con altri progetti per la ceramica artistica.

Il tutto si completerà con l’installazione dei dissuasori mobili a scomparsa nella via Roma e in piazza Duomo.

Cinque trapianti di organi in una sola giornata in Sicilia

In un evento straordinario e raro, sono stati eseguiti cinque trapianti di organi in Sicilia in un solo giorno. Si tratta di interventi complessi che hanno visto la partecipazione di chirurghi e operatori sanitari di altissimo livello, sottolineando l’eccellenza del sistema sanitario della regione. In particolare, sono stati effettuati tre trapianti di fegato e due trapianti di reni, distribuiti tra Palermo e Catania, con quattro operazioni a Palermo e una a Catania.

L’eccellenza della Rete trapianti Sicilia

«Un caso rarissimo, una giornata speciale – ha dichiarato Giovanna Volo, assessore regionale alla Salute – che dimostra la grandissima preparazione dei professionisti del nostro sistema sanitario regionale». Un risultato che, secondo l’assessore, è merito dell’impegno costante e dell’efficienza della Rete trapianti della Sicilia, un servizio che si distingue come modello d’eccellenza a livello nazionale. A capo del Centro regionale trapianti, il dottor Giorgio Battaglia coordina e gestisce questo sistema, garantendo ai pazienti un’assistenza qualificata e puntuale.

La generosità dei siciliani e il valore delle donazioni

Uno degli aspetti più importanti di questa giornata straordinaria è l’aumento delle donazioni di organi in Sicilia, simbolo della generosità dei siciliani. Sempre più persone scelgono di diventare donatori, compiendo un gesto di profondo altruismo che permette di salvare vite. «Questo evento – prosegue Volo – rappresenta anche un segnale di crescita nella consapevolezza sull’importanza delle donazioni di organi».

Una nuova consapevolezza sulle donazioni di organi

La Sicilia sta registrando progressi significativi nel numero di trapianti di organi, grazie all’impegno di professionisti qualificati e a una rete di strutture che operano in sinergia. La “Rete trapianti Sicilia” si conferma una realtà fondamentale, con un’organizzazione impeccabile e un’infrastruttura solida che permette di rispondere in tempi rapidi alle necessità dei pazienti in lista d’attesa.

Cinque trapianti di organi in un solo giorno rappresentano un traguardo importante, reso possibile dalla competenza dei chirurghi, dal supporto del personale sanitario e dalla generosità di chi ha deciso di donare. Un passo avanti che infonde speranza e dimostra come, anche in Sicilia, la sanità pubblica possa raggiungere livelli di assoluta eccellenza.

Proposta Capodieci sugli ospedali di Sciacca e Ribera, piace al Comitato zona disagiata ma non convince la Capurro

Sono diverse le reazioni all’indomani della proposta presentata dal manager dell’Asp Giuseppe Capodieci all’Ars che prevede per l’ospedale “Fratelli Parlapiano” di Ribera il riconoscimento di Ospedale di Zona Disagiata mentre l’ospedale di Sciacca diventi Hub Stroke territoriale.

Si dice felice il coordinatore del Comitato ospedale zona disagiata di Ribera, Giovanni Montalbano che così in una nota scrive: “Siamo felici che dopo anni di lotte e proposte finalmente la Direzione Generale dell’Asp si faccia carico delle richieste del territorio. Questa proposta, che sentiamo fortemente nostra, risponde finalmente al bisogno di un territorio vasto e variegato, dà dignità al diritto alla salute di tutti i suoi cittadini e riconosce il valore dei suoi operatori sanitari. Il riconoscimento della Zona Disagiata vogliamo ricordarlo riguarda un’area territoriale, “area sicana”, riconosciuta dalla SNAI (Strategia Nazionale Aree Interne) come area particolarmente disagiata per le criticità che presenta, criticità orografiche e metereologiche, associate alla scarsa manutenzione e all’arretratezza della rete viaria”.

Montalbano sottolinea che esiste già una proposta in Assessorato, della stessa assessora Giovanna Volo, che ha visto il Comitato promotore portando in VI commissione dati e documenti utili da inviare al Ministero della Salute e che ha permesso l’apertura dall’attuale Pronto Soccorso di Ribera.

“In attesa di visionare – aggiunge – nel dettaglio la proposta del Direttore Generale Capodieci, sosterremo con forza ed in tutte le sedi, la proposta di modifica della rete ospedaliera dell’Assessore alla Salute Volo con l’auspicio che entrambe vadano nella stessa identica direzione.

Domani saremmo ancora più felici se tutto questo diventasse realtà, se tutte le richieste accolte dall’assessore Volo vengano rispettate e se, oltre al riconoscimento della Zona Disagiata, si dia anche avvio al piano di rifunzionalizzazione post COVID”.

Di altro avviso invece, la Capurro sulla proposta sempre di Capodieci sul “Giovanni Paolo II di Sciacca”

“Non possiamo che – scrive Alessandro Capurro a nome dell’associazione”Alessandro Capurro- Amore per la Vita” che esprimere delusione ed insoddisfazione sulla proposta dell’ASP di Agrigento che riguarderà anche il Presidio Ospedaliero “Giovanni Paolo II” di Sciacca. Dal decreto assessoriale n. 2057 del 2019 con cui veniva istituita la Stroke Unit all’Ospedale di Sciacca nulla è cambiato, la Neurologia e la relativa Stroke Unit non sono mai state avviate, neppure sono stati mossi i primi passi, restando tutto solo sulla carta ed anzi vedendo sempre più peggiorare la situazione al “Giovanni Paolo II”.Tornare a parlare oggi sempre degli stessi argomenti lascia molto amaro in bocca perchè è la testimonianza di quanto tempo si sia perso su questioni dalla quale dipende la vita delle persone.

Quanto proposto dall’ASP per l’Ospedale di Sciacca certamente, se a prima vista può sembrare una buona notizia, dall’altro lato non ci fa stare tranquilli perché sembra di rivivere un film già visto, fatto di auspici e comunicati trionfalistici, con obiettivi che come ha detto lo stesso manager Capodieci richiedono tempi certamente lunghi.
E poi, lo diciamo chiaramente, riuscire a raggiungere gli obiettivi proposti per l’Ospedale di Sciacca come la nascita della Neurochirurgia e della Neuroradiologia interventistica rimanendo all’interno di questa ASP, se la storia è davvero maestra di vita come noi pensiamo, risulterà molto difficile”.

Insomma, all’Associazione ORAZIO CAPURRO ODV quella proposta formulata dall’ASP di Agrigento appare come un libro dei sogni impossibili in quanto si fanno progettualità che, secondo l’Organizzazione di Volontariato saccense, difficilmente potranno essere realizzate in un’ASP che ha enormi difficoltà a garantire e tenere in vita, anche presso l’Ospedale di Sciacca, Unità Operative già esistenti e che dovrebbero essere la normalità come l’Urologia, l’Ortopedia e l’Oncologia, solo per citarne alcune.

La preoccupazione maggiore dell’Associazione ORAZIO CAPURRO ODV è che si stia solo tentando di dare la parvenza di fornire soluzioni ad una problematica ormai atavica e che per l’Ospedale di Sciacca si manifesta in tutta la sua gravità da quando quest’ultimo ha perso lo status di Azienda Ospedaliera a seguito della legge regionale n. 5 del 2009.

A parere dell’Associazione ORAZIO CAPURRO ODV se la coperta rimarrà sempre così corta queste proposte formulate dall’ASP e condivise con la deputazione regionale del territorio presente all’incontro di ieri con il manager Capodieci saranno per l’ennesima volta solo fumo negli occhi per la nostra comunità con il rischio appunto di avere solo etichette e riconoscimenti formali per l’Ospedale di Sciacca con il solo risultato, a finire bene, che la proposta di nuova Rete Ospedaliera nel frattempo potrebbe rafforzare altri Ospedali tra loro vicinissimi, come quelli di Agrigento, Canicattì e Licata, con addirittura la nascita di un terzo nuovo DEA lasciando questo territorio gravemente scoperto delle prestazioni di un Ospedale DEA nella realtà e nella sostanza ed un Presidio Ospedaliero, quello saccense, sempre più indebolito ed abbandonato al proprio destino.

La nascita di un terzo DEA all’interno di questa ASP significherebbe ripartire risorse economiche non più su due ma su ben tre Dea.
Ma se l’esperienza ci ha dimostrato ed insegnato che non si è riusciti a mantenere adeguatamente due Dea in un’unica ASP, sia in termini di risorse umane che di attrezzature ed unità operative specialistiche, come possiamo pensare di mantenerne tre?
Il risultato sarebbe, probabilmente, appesantire ulteriormente un’ASP che da molti è già definita un pachiderma, un carrozzone.

“Fare nascere – ribadisce Capurro- un terzo Dea all’interno dell’ASP di Agrigento si tradurrebbe molto probabilmente in un ulteriore indebolimento dell’Ospedale di Sciacca. Istituire un terzo Dea all’interno dell’Asp significherebbe aumentare le spese, innanzitutto per portare gli Ospedali interessati ai necessari standard di un DEA e poi per il loro mantenimento.

Se il problema dell’investire maggiori risorse economiche non esiste, come sembrerebbe, vista la richiesta di fare nascere addirittura il terzo DEA, allora – ci chiediamo – perché la politica non si impegna seriamente e non percorre la strada per riportare l’Ospedale di Sciacca un’Azienda Ospedaliera, indipendente dall’ASP di Agrigento e con una propria autonomia economico-giuridica ed amministrativo-organizzativa?”.

“Naturalmente – conclude Capurro – non ci aspettiamo che tale proposta possa essere formulata e possa arrivare dal direttore generale dell’ASP ma certamente dalla deputazione regionale di questo territorio. Spiace, infine, anche dover segnalare purtroppo uno scarso anzi del tutto inesistente coinvolgimento delle associazioni di volontariato sulle proposte che incidono sulla Sanità Pubblica sul nostro territorio, nonostante il loro importante e determinante impegno e le iniziative che le stesse realizzano”.