L’associazione “Orazio Capurro” dona alla Caritas alimenti di prima necessità (Video)

Si è svolta questa mattina nel salone della Chiesa B.M.V. del Carmelo di Sciacca la cerimonia di consegna di un importante quantitativo di alimenti di prima necessità che l’Associazione ORAZIO CAPURRO ODV ha donato alla Caritas Parrocchiale della Parrocchia B.M.V. del Carmelo di Sciacca per aiutare le famiglie bisognose della città.

In particolare saranno distribuiti circa 100 nuclei familiari, in carico alla Caritas guidata da don Angelo Luca Restivo, che vivono una condizione di disagio economico: 900 kg di pasta di semola di grano duro 100% siciliano nei vari formati, 900 litri di latte 100% italiano, 840 kg di passata di pomodoro 100% italiano, 864 scatole di tonno all’olio da 80 gr ciascuna, 45 confezioni da 400 gr ciascuna di Lenticchie rosse 100 % italiane, 62 confezioni da 400 gr ciascuna di Piselli 100% italiani.

La cerimonia di consegna si è svolta nel giorno in cui ricorre il tredicesimo anniversario della nascita dell’Associazione “ORAZIO CAPURRO ODV”.

“Festeggiare il compleanno della nostra Associazione con questa iniziativa benefica, aiutando le famiglie bisognose della nostra città, sottolinea il Presidente Alessandro Capurro, è il nostro modo per ricordare Orazio, la sua generosità, la sua solidarietà verso chi vive una condizione di disagio ed il suo amore per il prossimo.”

Alla cerimonia di consegna erano presenti una delegazione di soci dell’Associazione ORAZIO CAPURRO ODV presieduta da Alessandro Capurro, il Parroco don Angelo Luca Restivo, il referente della Caritas Parrocchiale B.M.V. del Carmelo Giovan Battista Misuraca insieme ad una rappresentanza di volontari, l’Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Sciacca Agnese Sinagra.

Democrazia Partecipata 2024 a Sciacca, scelti i 3 progetti

Decretati i tre progetti vincitori della cosiddetta “Democrazia Partecipata”,

Con un finanziamento complessivo di 15.620 euro, sono stati decretati i tre progetti vincitori della cosiddetta “Democrazia Partecipata”. Sono i tre progetti che hanno ricevuto più voti di preferenza dai cittadini che hanno risposto all’avviso dello scorso mese di settembre dal dirigente ad interim del I Settore Manlio Paglino.

Tra le undici proposte, sono risultate prime in graduatoria quelle presentate in ordine da Stefano Scaduto, Giovanni Monastero e Antonino Ciaccio.

  • La prima proposta progettuale prevede “la collocazione di formelle di terracotta decorata nelle quali sono riportati gli odonimi delle vie, piazze o cortili del quartiere di Sant’Agostino-Sciacca Est” (importo assegnato per la realizzazione: 5.318 euro).
  • La seconda proposta progettuale prevede “l’acquisto di un campo da basket metà campo 3vs3 amovibile da mettere a disposizione della comunità in qualsiasi luogo” (importo assegnato per la realizzazione: 5.318 euro).
  • La terza proposta progettuale “è finalizzata all’abbellimento e miglioramento della funzionalità del mercato del contadino presso lo stadio comunale, mediante posizionamento di un gazebo nello spazio al centro tra le casette in modo da avere una zona ombreggiata. Si aggiunge la stampa di materiale pubblicitario” (importo assegnato per la realizzazione: 5.000 euro).

“Sono contento – dice l’assessore al Turismo e alla Promozione Strategica del Territorio Francesco Dimino – della grande partecipazione dei cittadini che si sono sentiti coinvolti e hanno espresso la propria preferenza scegliendo, tra tanti progetti interessanti e utili proposti nell’ultimo bando, su cosa realizzare per migliorare e valorizzare la nostra città. Un segno di rinnovata fiducia nei confronti di uno strumento di autentica democrazia partecipata, sia nel momento della proposta che in quello della scelta, affidato esclusivamente ai cittadini”.

Operativamente, della fase esecutiva si occuperà il dirigente del V Settore Aldo Misuraca.

Non danneggiò auto dell’Asp all’ospedale di Ribera, assolto

Ill Tribunale di Sciacca, in composizione monocratica, ha assolto Giancarlo Tomasello, di 50 anni, di Ribera, dall’accusa di avere danneggiato un’auto dell’Asp di Agrigento che era parcheggiata nei pressi del Pronto soccorso dell’ospedale Fratelli Parlapiano, infrangendo il vetro anteriore destro del mezzo.

La vicenda risale al 16 agosto 2019. La difesa ha dimostrato, con l’avvocato Giuseppe Tramuta, che l’autovettura era sempre sotto il controllo degli operatori dell’Asp e anche il pubblico ministero aveva chiesto l’assoluzione poi disposta dal giudice.

Incidente mortale sulla provinciale Trapani – Custonaci, perde la vita un venticinquenne

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Scontro frontale violentissimo tra una Dacia Duster e una Fiat Bravo ieri pomeriggio sulla strada provinciale 18, Trapani- Custonaci. Nell’impatto ha perso la vita un giovane, Francesco Grispo, 25 anni.

La donna che era al volante invece, dell’altra vettura coinvolta nel sinistro e’ rimasta ferita.

L’incidente a circa 500 metri dal ponte Forgia, ha visto impegnati i vigili del fuoco che hanno lavorato per estrarre i due dalle lamiere.

Entrambi i conducenti, soccorsi dal 118, sono stati trasportati al Sant’Antonio Abate di Trapani. Non c’è stato nulla da fare per il giovane mentre la donna, di 59 anni, non e’ in pericolo di vita.

Parte dall’Agrigentino un’indagine che porta al sequestro di 40 chili di droga

I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Caltanissetta hanno sequestrato 40 kg di hashish e arrestato una persona nel corso dell’operazione “Take Away”, finalizzata al contrasto del traffico di droga nelle piazze di spaccio nissene e nei limitrofi comuni dell’agrigentino.
I baschi verdi del Gruppo di Caltanissetta, attraverso preliminari attività di controllo e analisi del territorio, hanno individuato e bloccato, in flagranza di reato, un cittadino originario della provincia di Agrigento, che occultava 200 panetti di hashish del peso di 100 gr cadauno, a bordo della propria autovettura. La sostanza è stata trovata dai finanzieri occultata in involucri confezionati al fine di eludere eventuali controlli o la segnalazione da parte di unità cinofile.
L’arrestato, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, veniva condotto presso la casa circondariale di Agrigento. Il giudice per le indagini preliminari, condividendo le evidenze investigative, ha proceduto alla convalida dell’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere del responsabile, per il quale vige comunque la presunzione di innocenza.
Sulla base degli elementi riscontrati, i finanzieri hanno proseguito le attività di indagine arrivando ad individuare ulteriori 20 kg di hashish suddivisi in 200 panetti simili ai prece-denti, occultati in un deposito, riconducibile a un ulteriore soggetto agrigentino denuncia-to a piede libero all’Autorità Giudiziaria competente, fatta salva la dovuta presunzione di innocenza.
L’intera operazione ha consentito il sequestro di complessivi 40 kg di hashish destinati alla vendita nelle province di Caltanissetta ed Agrigento, con un potenziale profitto, per le locali consorterie criminali, di circa 400 mila euro.
L’attività svolta dalle fiamme gialle nissene rappresenta un’ulteriore importante risultato del costante impegno nella prevenzione e repressione dei traffici illeciti a presidio della legalità.

Tunisini alloggiavano alle Terme di Sciacca, denunciati dalla polizia

Si erano sistemati all’interno del reparto di Fisioterapia dello stabilimento delle Terme di Sciacca con i letti già pronti per la notte quando sono arrivati gli agenti del commissariato di polizia che li hanno denunciati per danneggiamento aggravato in concorso e accesso abusivo in un edificio pubblico.

Tre tunisini, di età compresa tra 21 e 30 anni, sarebbero rimasti ancora nei locali termali se gli agenti, nell’ambito dei servizi di controllo del territorio, non fossero intervenuti. I tre, tutti con regolare permesso di soggiorno, risiedono nella Sicilia orientale e avrebbero detto di trovarsi a Sciacca in cerca di lavoro.

Per introdursi nei locali delle Terme di Sciacca hanno danneggiato una finestra.

Si tratta dell’ennesimo danneggiamento ai danni delle strutture delle Terme di Sciacca chiuse da quasi dieci anni.

Più acqua nella diga Castello, al via il progetto

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In Sicilia, un importante accordo tra la Regione e Enel garantirà un miglior approvvigionamento idrico per la provincia di Agrigento, destinato sia all’uso irriguo che potabile. Il piano prevede il trasferimento dell’acqua dalle dighe Raia di Prizzi e Gammauta verso il lago Castello, risorsa fondamentale per il comprensorio agrigentino. L’iniziativa è stata annunciata durante un vertice tenutosi a Palermo presso Palazzo d’Orléans, in cui le autorità regionali hanno esaminato soluzioni per contrastare la crisi idrica in corso.

Accordo per fronteggiare la crisi idrica

L’incontro, presieduto da Simona Vicari per conto del presidente della Regione, ha visto la partecipazione dell’assessore all’Agricoltura Salvatore Barbagallo, i dirigenti dei dipartimenti di Agricoltura e Protezione Civile, e il Consorzio di bonifica della Sicilia Occidentale.

In questa sede, l’assessore Barbagallo ha illustrato la strategia per ottimizzare l’approvvigionamento idrico agrigentino tramite il convogliamento di risorse dalle dighe Raia e Gammauta al lago Castello, confermando anche il proseguimento di misure speciali già adottate.

Barbagallo ha, inoltre, ridimensionato l’allarme sulla dispersione idrica del fiume Verdura, spiegando che le perdite sono dovute principalmente a un temporaneo aumento del flusso causato dalle recenti piogge. L’assessore ha dunque ribadito quanto affermato poche ore prima a Lucca Sicula durante la Festa dell’Olio. Nel frattempo, continua l’ordinanza commissariale 1/2024, che consente agli agricoltori di utilizzare l’acqua del fiume Verdura per l’irrigazione di soccorso.

Investimenti nelle infrastrutture idriche

Il piano per migliorare l’approvvigionamento idrico agrigentino comprende anche interventi infrastrutturali, come i lavori alla traversa di Favara di Burgio, il cui completamento è previsto entro poche settimane e che permetterà di accumulare 100 mila metri cubi d’acqua per il lago Castello. A questo si aggiunge la realizzazione di una stazione di sollevamento che consentirà il trasferimento delle risorse idriche.

Parallelamente, è prevista l’installazione di due pompe sul fiume Verdura, con un investimento di 300 mila euro, che permetteranno di incrementare la portata fino a 150 litri al secondo. Questo progetto rappresenta una risposta concreta per sostenere il fabbisogno idrico della zona.

Un progetto ambizioso per il futuro

Per un’ulteriore espansione dell’approvvigionamento idrico agrigentino, è già in fase di progettazione una stazione di pompaggio a Poggiodiana. Con un costo di 15 milioni di euro e tempi di realizzazione stimati in due anni, questa infrastruttura sarà fondamentale per garantire un approvvigionamento sostenibile e duraturo, recuperando un volume d’acqua sufficiente per rispondere alla crescente domanda irrigua della regione.

Incendio doloso nel sottoscala di una palazzina a Sciacca, paura per i residenti

Un incendio ha devastato il sottoscala di una palazzina in via Verdi a Sciacca. L’allarme è stato lanciato alla sala operativa del comando provinciale dei vigili del fuoco di Agrigento, che ha prontamente inviato sul posto una squadra del distaccamento cittadino. L’intervento rapido dei vigili del fuoco ha permesso di contenere il rogo, evitando che si propagasse ad altre parti dell’edificio.

Secondo le prime ricostruzioni, appare certo che l’incendio sia di origine dolosa. Le tracce di liquido infiammabile rinvenute sul luogo suggeriscono che qualcuno abbia volutamente appiccato le fiamme. L’incendio ha distrutto tutto il materiale presente nel sottoscala e ha annerito le pareti del vano condominiale.

Sull’accaduto stanno ora indagando i carabinieri, intervenuti insieme ai vigili del fuoco subito dopo lo scoppio dell’incendio. Gli investigatori si stanno concentrando sull’ipotesi che l’incendio sia stato causato intenzionalmente per liberarsi di oggetti o materiali accumulati nel sottoscala, una zona che spesso, in contesti condominiali, diventa oggetto di controversie tra i residenti.

Le cinque famiglie che abitano nell’edificio sono comprensibilmente scosse dall’accaduto.

Sterminò la famiglia, dichiarato incapace di intendere e di volere 

Giovanni Barreca, reo confesso della strage di Altavilla Milicia dell’11 febbraio scorso, è stato dichiarato dal giudice incapace di intendere e di volere sulla base della perizia dei consulenti nominati dalla procura di Termini Imerese.

L’uomo è accusato, insieme alla figlia 17enne e una coppia di amici, di avere torturato e ucciso i familiari in un contesto rituale, asseritamente motivato dalla credenza che si trattasse di un esorcismo. Le vittime dell’omicidio sono la moglie dell’uomo e i due figli, rispettivamente di 16 e 5 anni.

L’uomo, difeso dall’avvocato Giancarlo Barracato, si trovava in carcere, ma verrà trasferito in una residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza, struttura sanitaria destinata all’accoglienza di persone affette da disturbi psichiatrici che hanno compiuto atti violenti.

Nell’attesa che venga individuata la struttura idonea, Barreca sarà temporaneamente ospitato in un centro adatto al trattamento delle patologie psichiatriche.

Allunga il suo traguardo la saccense Antonia Ciaccio e spegne 101 candeline

 Un altro piccolo tassello che allunga il traguardo già raggiunto lo scorso anno. Ha compiuto 101 anni oggi la saccense Antonia Ciaccio che ha cosi’ potuto festeggiare circondata dall’affetto dei suoi cari, in particolare dei figli Antonio e Michele.

Continua a seguire una sana alimentazione, il movimento casalingo e il legame affettivo delle persone a lei più care: tutti segreti della sua longevità.