Tunisini alloggiavano alle Terme di Sciacca, denunciati dalla polizia

Si erano sistemati all’interno del reparto di Fisioterapia dello stabilimento delle Terme di Sciacca con i letti già pronti per la notte quando sono arrivati gli agenti del commissariato di polizia che li hanno denunciati per danneggiamento aggravato in concorso e accesso abusivo in un edificio pubblico.

Tre tunisini, di età compresa tra 21 e 30 anni, sarebbero rimasti ancora nei locali termali se gli agenti, nell’ambito dei servizi di controllo del territorio, non fossero intervenuti. I tre, tutti con regolare permesso di soggiorno, risiedono nella Sicilia orientale e avrebbero detto di trovarsi a Sciacca in cerca di lavoro.

Per introdursi nei locali delle Terme di Sciacca hanno danneggiato una finestra.

Si tratta dell’ennesimo danneggiamento ai danni delle strutture delle Terme di Sciacca chiuse da quasi dieci anni.

Più acqua nella diga Castello, al via il progetto

0

In Sicilia, un importante accordo tra la Regione e Enel garantirà un miglior approvvigionamento idrico per la provincia di Agrigento, destinato sia all’uso irriguo che potabile. Il piano prevede il trasferimento dell’acqua dalle dighe Raia di Prizzi e Gammauta verso il lago Castello, risorsa fondamentale per il comprensorio agrigentino. L’iniziativa è stata annunciata durante un vertice tenutosi a Palermo presso Palazzo d’Orléans, in cui le autorità regionali hanno esaminato soluzioni per contrastare la crisi idrica in corso.

Accordo per fronteggiare la crisi idrica

L’incontro, presieduto da Simona Vicari per conto del presidente della Regione, ha visto la partecipazione dell’assessore all’Agricoltura Salvatore Barbagallo, i dirigenti dei dipartimenti di Agricoltura e Protezione Civile, e il Consorzio di bonifica della Sicilia Occidentale.

In questa sede, l’assessore Barbagallo ha illustrato la strategia per ottimizzare l’approvvigionamento idrico agrigentino tramite il convogliamento di risorse dalle dighe Raia e Gammauta al lago Castello, confermando anche il proseguimento di misure speciali già adottate.

Barbagallo ha, inoltre, ridimensionato l’allarme sulla dispersione idrica del fiume Verdura, spiegando che le perdite sono dovute principalmente a un temporaneo aumento del flusso causato dalle recenti piogge. L’assessore ha dunque ribadito quanto affermato poche ore prima a Lucca Sicula durante la Festa dell’Olio. Nel frattempo, continua l’ordinanza commissariale 1/2024, che consente agli agricoltori di utilizzare l’acqua del fiume Verdura per l’irrigazione di soccorso.

Investimenti nelle infrastrutture idriche

Il piano per migliorare l’approvvigionamento idrico agrigentino comprende anche interventi infrastrutturali, come i lavori alla traversa di Favara di Burgio, il cui completamento è previsto entro poche settimane e che permetterà di accumulare 100 mila metri cubi d’acqua per il lago Castello. A questo si aggiunge la realizzazione di una stazione di sollevamento che consentirà il trasferimento delle risorse idriche.

Parallelamente, è prevista l’installazione di due pompe sul fiume Verdura, con un investimento di 300 mila euro, che permetteranno di incrementare la portata fino a 150 litri al secondo. Questo progetto rappresenta una risposta concreta per sostenere il fabbisogno idrico della zona.

Un progetto ambizioso per il futuro

Per un’ulteriore espansione dell’approvvigionamento idrico agrigentino, è già in fase di progettazione una stazione di pompaggio a Poggiodiana. Con un costo di 15 milioni di euro e tempi di realizzazione stimati in due anni, questa infrastruttura sarà fondamentale per garantire un approvvigionamento sostenibile e duraturo, recuperando un volume d’acqua sufficiente per rispondere alla crescente domanda irrigua della regione.

Incendio doloso nel sottoscala di una palazzina a Sciacca, paura per i residenti

Un incendio ha devastato il sottoscala di una palazzina in via Verdi a Sciacca. L’allarme è stato lanciato alla sala operativa del comando provinciale dei vigili del fuoco di Agrigento, che ha prontamente inviato sul posto una squadra del distaccamento cittadino. L’intervento rapido dei vigili del fuoco ha permesso di contenere il rogo, evitando che si propagasse ad altre parti dell’edificio.

Secondo le prime ricostruzioni, appare certo che l’incendio sia di origine dolosa. Le tracce di liquido infiammabile rinvenute sul luogo suggeriscono che qualcuno abbia volutamente appiccato le fiamme. L’incendio ha distrutto tutto il materiale presente nel sottoscala e ha annerito le pareti del vano condominiale.

Sull’accaduto stanno ora indagando i carabinieri, intervenuti insieme ai vigili del fuoco subito dopo lo scoppio dell’incendio. Gli investigatori si stanno concentrando sull’ipotesi che l’incendio sia stato causato intenzionalmente per liberarsi di oggetti o materiali accumulati nel sottoscala, una zona che spesso, in contesti condominiali, diventa oggetto di controversie tra i residenti.

Le cinque famiglie che abitano nell’edificio sono comprensibilmente scosse dall’accaduto.

Sterminò la famiglia, dichiarato incapace di intendere e di volere 

Giovanni Barreca, reo confesso della strage di Altavilla Milicia dell’11 febbraio scorso, è stato dichiarato dal giudice incapace di intendere e di volere sulla base della perizia dei consulenti nominati dalla procura di Termini Imerese.

L’uomo è accusato, insieme alla figlia 17enne e una coppia di amici, di avere torturato e ucciso i familiari in un contesto rituale, asseritamente motivato dalla credenza che si trattasse di un esorcismo. Le vittime dell’omicidio sono la moglie dell’uomo e i due figli, rispettivamente di 16 e 5 anni.

L’uomo, difeso dall’avvocato Giancarlo Barracato, si trovava in carcere, ma verrà trasferito in una residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza, struttura sanitaria destinata all’accoglienza di persone affette da disturbi psichiatrici che hanno compiuto atti violenti.

Nell’attesa che venga individuata la struttura idonea, Barreca sarà temporaneamente ospitato in un centro adatto al trattamento delle patologie psichiatriche.

Allunga il suo traguardo la saccense Antonia Ciaccio e spegne 101 candeline

 Un altro piccolo tassello che allunga il traguardo già raggiunto lo scorso anno. Ha compiuto 101 anni oggi la saccense Antonia Ciaccio che ha cosi’ potuto festeggiare circondata dall’affetto dei suoi cari, in particolare dei figli Antonio e Michele.

Continua a seguire una sana alimentazione, il movimento casalingo e il legame affettivo delle persone a lei più care: tutti segreti della sua longevità.

A Sciacca si asfaltano alcune strade, Termine: “Non si faceva da decenni” (Video)

Nuovo video social del sindaco Fabio Termine stamattina che rivolgendosi ai cittadini annuncia il rifacimento del manto stradale nelle vie principali della Perriera. Un video che nel solco dei due precedenti, vede il primo cittadino direttamente sul posto e che annuncia quanto si sta avviando. L’ultimo video allo stadio comunale di Sciacca della scorsa domenica, ha suscitato parecchie polemiche e soprattutto la reazione stizzita dell’ex sindaca Francesca Valenti non citata dal sindaco come l’artefice dell’avvio dei lavori allo stadio. Reazione che ha poi trovato strascico nell’aperta crisi di maggioranza soprattutto nei rapporti col PD.

Oggi invece, Termine annuncia la prima tranche di lavori in via Sciascia, Miraglia, Delle Azalee e parte di via Segni. Mentre poi prosegue si rifaranno alcune arterie del centro per poi tornare nuovamente in periferia

Il tono e’ trionfalistico e assicura che si tratta di un intervento che non si vedeva piu da dieci anni. E’ ormai chiaro a tutti la strategia in atto del sindaco che ormai sta divenendo una presenza fissa dei social.

Pier Luigi Bono di Sciacca campione italiano del bicilindrico ad Avola

0

Si è svolta ieri, ad Avola, l’ultima gara del campionato italiano di velocità. Il saccense Pier Luigi Bono si è laureato campione italiano del bicilindrico, aggiudicandosi così il titolo per questa stagione.

Tra i partecipanti anche due piloti di Sciacca, Antonino Di Matteo e Salvatore Catanzaro, che hanno ottenuto piazzamenti di rilievo nelle rispettive categorie. Salvatore Catanzaro ha conquistato il secondo posto nel gruppo E2SS 1150. Antonino Di Matteo ha invece dominato la categoria E2SS 1400, posizionandosi al primo posto.

Il sambucese Maniscalco realizza murale di pace a Barcellona Pozzo di Gotto

L’istituto comprensivo “Capuana”, nel comune di Barcellona Pozzo di Gotto, nell’ambito di un progetto sulla legalità ha coinvolto l’artista Lorenzo Maniscalco nella realizzazione di un murale ideato e disegnato dall’artista Angela Saja.

Una proposta subito accolta dal sambucese Maniscalco che, per l’occasione, ha realizzato un murale dedicato a “Peppa la cannunera” con la partecipazione degli alunni.

Giuseppina Bolognani detta “Peppa la cannunera” è un’eroica donna del Risorgimento nata a Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina.

Il 31 maggio 1860 durante la lotta contro le truppe borboniche divenne celebre prima per essere riuscita a costringere i nemici alla fuga e poi per aver sottratto con astuzia un cannone ai nemici Borboni diventando per tutti “Peppa la Cannunera”. Per il suo eroismo fu insignita della medaglia d’argento al valore militare e ricevette una pensione mensile dal comune.

Il murale vuole trasmettere un messaggio di pace. Le munizioni, infatti, sono state sostituite dai fiori riprendendo lo slogan della famosa canzone dei “I Giganti” che nel 1967 cantavano: “Mettete dei fiori nei vostri cannoni perché non vogliamo mai nel cielo molecole malate, ma note musicali che formano gli accordi per una ballata di pace”.

“L’istituto Capuana – afferma l’artista Lorenzo Maniscalco – mi ha invitato a dipingere un grande murale, un messaggio di pace in un mondo che purtroppo non ha ancora capito la bellezza della vita, un omaggio ad una concittadina che ha combattuto per la Sicilia, per la libertà, per dare a tutti la possibilità di amarci smettendola di fare stupide guerre, sostituendo le munizioni con dei meravigliosi fiori. Tutti insieme per una scuola che deve educare alla bellezza”.

Mercato ortofrutticolo di Caltanissetta, sequestrate 3 tonnellate di merce

I controlli eseguiti al mercato ortofrutticolo di Caltanissetta da parte del Nucleo operativo regionale agroalimentare Sicilia del Corpo Forestale della Regione hanno portato ad un sequestro di oltre 3 tonnellate di merce e multe per 7500 euro

Le verifiche hanno permesso di riscontrare numerose irregolarità nel rispetto della normativa europea sulla tracciabilità delle merci e, in un caso, anche la violazione delle regole riguardanti l’etichettatura.

Da qui l’esecuzione di tre sequestri amministrativi che hanno riguardato le tre tonnellate di prodotti ortofrutticoli, tra cui 1.200 chili di loti e 590 di limoni.

La merce, essendo facilmente deperibile, è stata destinata alla parrocchia Santa Croce di padre Pietro Riggi, a Caltanissetta, che gestisce una mensa per i poveri, e ad altri enti caritatevoli.

Inaugurata a Racalmuto la mostra “L’artigianato è memoria”

0

È stata inaugurata, sabato scorso, a Racalmuto, presso Casa Sciascia, la casa dove visse da giovane lo scrittore agrigentino Leonardo Sciascia, la mostra “L’artigianato è memoria”, maioliche della Bottega La Gioiosa di Burgio.

Si tratta di una cinquantina di opere prodotte dalla Bottega La Gioiosa di Burgio che per più di un mese impreziosiranno le stanze dell’abitazione del celebre scrittore agrigentino.
La mostra, curata da Vito Ferrantelli, è organizzata dall’Associazione Culturale Pro Muceb Museo della Ceramica di Burgio, con il patrocinio del Comune di Racalmuto, dell’Associazione “La Strada degli Scrittori”, Casa Sciascia, Circolo Unione Racalmutesi, dell’Associazione Pandora Artiste ceramiste.
Erano presenti all’inaugurazione, insieme ad un folto pubblico di partecipanti, il Sindaco di Racalmuto, Calogero Bongiorno, il Presidente ed il vice Presidente dell’Associazione culturale Pro Muceb Museo della Ceramica di Burgio, Vito Ferrantelli e Sergio Intorre, Il Presidente del Circolo Unione Racalmutesi nonché componente dell’Associazione Strada degli Scrittori, Salvatore Picone, il Presidente di Casa Sciascia, Pippo di Falco.
Il titolo della mostra “L’artigianato è memoria”, visitabile fino al 30 novembre, trae spunto da una citazione di Leonardo Sciascia in riferimento all’importanza che egli attribuiva alla funzione dei mestieri, come quello esercitato dalle tre ceramiste della Bottega la Gioiosa che alla naturale inclinazione verso questo settore delle Arti Decorative, uniscono una continua attività di ricerca e studio. Le loro eccellenti abilità tecniche nella manipolazione dell’argilla e nella raffinata decorazione danno vita ad una ceramica per uso ornamentale che si caratterizza per la lucentezza di smalti e colori e per la varietà delle forme, tutte rigorosamente realizzate a mano.
Le creazioni artistiche delle Gioiose viaggiano per il mondo, dall’Europa agli Stati Uniti. Recentemente le loro opere sono state esposte nella mostra Symbola, organizzata dall’Associazione internazionale di ceramiste Pandora e realizzata nel 2023 presso il Museo Internazionale della Ceramica di L’Avana, nell’isola di Cuba.
In Italia sono state protagoniste di prestigiose mostre in manifestazioni come il Festival dei Due Mondi di Spoleto e nella 54° edizione della Biennale di Venezia, nel padiglione Italia curato da Vittorio Sgarbi.
“È un grande onore per la ceramica di Burgio -afferma Vito Ferrantelli, Presidente dell’associazione Pro Muceb Museo della Ceramica di Burgio- essere stata accolta nell’abitazione in cui ha vissuto lo scrittore Leonardo Sciascia, secondo il quale, come recita il titolo della mostra, l’artigianato è memoria. E le ceramiche della Bottega La Gioiosa, costituiscono certamente un richiamo alla memoria di un artigianato, quello di Burgio, che risale alla fine del XVI secolo e che senza soluzione di continuità è arrivato ai nostri giorni con significative espressioni artistiche come le preziose maioliche prodotte da Rita, Anna e Maria Concetta, le ceramiste della bottega La Gioiosa, le cui opere coniugano tradizione e innovazione.”

“Una straordinaria intuizione fare la mostra di ceramiche qui a Casa Sciascia – ha dichiarato il sindaco di Racalmuto Calogero Bongiorno – che conferma la vivacità culturale della comunità di Racalmuto. Occorre fare rete attraverso scambi culturali significativi, come stiamo facendo con Burgio”.