Arrestato a Sciacca gambiano di ritorno da Palermo su un bus di linea, aveva mezzo chilo di Hashish

“Hashish”.“Perché volete i miei documenti.. cosa ho fatto..?”. Sono state queste le prime parole che si sono sentiti dire i Carabinieri della Compagnia di Sciacca da un cittadino del Gambia, fermato in orario serale nel centro storico della cittadina marinara, il quale voleva giustificare il suo atteggiamento sospetto, ovvero il fatto che avesse accelerato il passo, alla vista di una pattuglia dei Carabinieri, quasi come per voler eludere un possibile controllo.
Il suo nervosismo e la circostanza che era anche appena sceso da un pullman proveniente da Palermo, hanno ulteriormente insospettito i militari dell’Arma. Sono state effettuate così più approfondite verifiche e durante la successiva perquisizione dello straniero,  dal suo slip sono usciti fuori 5 panetti di “Hashish” del peso di circa mezzo chilo, subito sequestrati.
Nei confronti del gambiano, che in quel momento non ha saputo fornire alcuna giustificazione sul possesso della “roba”, sono pertanto scattate le manette ai polsi con l’accusa di “Detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti”.La sostanza stupefacente, probabilmente destinata ad essere smerciata sulle piazze della cittadina saccense, se ceduta al dettaglio, avrebbe potuto fruttare alcune migliaia di euro.Terminati gli accertamenti, il gambiano, 35 enne e senza fissa dimora, è stato subito trasferito in carcere, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
L’attività svolta rientra in una forte intensificazione delle attività di contrasto al fenomeno del consumo e spaccio di sostanze stupefacenti su tutto il territorio di competenza, disposta dal Comando Provinciale dei Carabinieri. Negli ultimi mesi, infatti, sono stati frequenti i blitz effettuati dai militari dell’Arma in vari centri dell’agrigentino, con numerosi pusher finiti in manette ed un ingente e vario quantitativo di droghe  sequestrate.    

Caccia ai fiancheggiatori di Messina Denaro: 19 indagati tra Castelvetrano e Mazara

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Scovare tracce del passaggio di Matteo Messina Denaro e fare pressione su esso. Questo è l’obiettivo delle perquisizioni nel feudo mafioso del latitante.
Sono impegnati decine di poliziotti a controllare case, magazzini e ruderi di campagna. Stanno impiegando l’utilizzo di elicotteri e georadar: uno spiegamento di forze imponente quello delle squadre mobile di Palermo e Trapani con il Servizio centrale operativo.

Nella nuova indagine della Dda di Palermo sono coinvolti diciannove presunti fiancheggiatori del capomafia di Castelvetrano. Tutte persone, che potrebbero aver avuto a che fare con Messina Denaro.
Sono sotto assedio quindi Castelvetrano, Partanna, Mazara del Vallo e Campobello di Mazara, come accaduto in precedenza. I luoghi perquisiti sono una cinquantina. Luoghi dove si spera di trovare almeno delle tracce che alimentano la latitanza del capomafia.
Nel frattempo i suoi uomini più fidati, parenti compresi, sono stati arrestati e indagati. Qualcuno nel frattempo è tornato libero
In carcere, ad aprile, sono finiti anche due insospettabili carabinieri e l’ex sindaco di Castelvetrano Antonino Vaccarino, accusati di aver passato notizie riservate sulle indagini che avrebbero dovuto portare alla cattura del boss.

DI LUIGI CHIARELLO

Lucca Sicula, il consiglio comunale approva il bilancio

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E’ stato approvato dal consiglio comunale di Lucca Sicula il bilancio di previsione che permetterà all’ente di “mettere in moto” la macchina organizzativa per lo sviluppo del paese.


I principali settori interessati sono agricoltura, viabilità e politiche giovanili.
“Grazie al bilancio – dice il sindaco, Salvatore Dazzo – sarà possibile realizzare diversi progetti che diversificheranno e miglioreranno, secondo l’attuale amministrazione, quanto fatto fin’ora dalle precedenti”. Nella foto il sindaco Dazzo con il presidente del consiglio comunale, Giuseppe Oliveri

Dopo 4 anni e mezzo di detenzione affidamento ai servizi sociali per il saccense Amato, condannato per il tentato omicidio della moglie

Il Tribunale di Sorveglianza, accogliendo l’istanza dell’avvocato Mauro Tirnetta, ha disposto l’affidamento in prova ai servizi sociali per Accursio Amato, di Sciacca, l’ex Lsu del Comune condannato, con sentenza definitiva, a 6 anni per tentato omicidio nei confronti della moglie. Amato, tra carcere e domiciliari, ha scontato 4 anni anni e mezzo di reclusione e adesso lavorerà per una associazione di Sciacca che opera nel settore del volontariato.

E’ pendente, al Tribunale di Sciacca, la causa di lavoro a seguito del depennamento di Amato dalle liste degli Lsu. La difesa del saccense chiede che venga reintegrato.

Nella foto, l’avvocato Mauro Tirnetta

Al Comune di Caltabellotta stabilizzati 24 precari, la soddisfazione della Cgil: “Altri enti possono farlo”

Al Comune di Caltabellotta sono stati stabilizzati 24 dipendenti precari. In proposito si è svolta un’apposita cerimonia nell’aula consiliare del Comune, con la firma e la consegna dei contratti a tempo indeterminato. In provincia di Agrigento, al 26 giugno 2019, hanno stabilizzato i propri lavoratori precari i Comuni di Naro (48), Camastra (37), Palma di Montechiaro (12), Licata (131), Campobello di Licata (35), Ravanusa (92), Cammarata (90), Sambuca di Sicilia (72), Santa Margherita di Belice (94), Montevago (44), Menfi (31), Raffadali (35), Cattolica Eraclea (29) e Caltabellotta (24), per un totale di 774 lavoratori stabilizzati.

I dirigenti della Cgil Funzione pubblica di Agrigento, Lorella Capellupo e Vincenzo Iacono, commentano: “Non possiamo fare a meno di ricordare i numerosi comuni che pur avendo una situazione favorevole, alla data odierna, non sono riusciti ancora a stabilizzare i precari in servizio presso gli stessi comuni. Auspichiamo che nei prossimi giorni anche i comuni che ancora,non hanno stabilizzato, possano iniziare al più presto tale percorso, per poter assicurare una stabilità lavorativa a molti altri precari”.

Tentata estorsione e droga, il riberese Clemente resta in carcere

Il riberese Gaetano Clemente nell’interrogatorio di garanzia davanti al gip del Tribunale di Sciacca si è avvalso della facoltà di non rispondere e il giudice, Alberto Davico, ha confermato nei suoi confronti la custodia cautelare in carcere. Gaetano Clemente, di 52 anni, è finito in carcere per per tentata estorsione e detenzione al fine di spaccio di droga. I suoi difensori, gli avvocati Giovanni Di Caro e Calogero Vella, si sono rivolti al Tribunale della Libertà.

Nell’indagine, ma solo per la vicenda di un presunto spaccio di droga, sono indagati anche altri due riberesi per i quali il giudice ha disposto l’obbligo di dimora nel comune di residenza.

Secondo quanto emerso dalle indagini Clemente avrebbe tentato di attuare un’estorsione nei confronti di una donna riberese, inducendola ad acquistare una vettura, poi risultata gravata da vincolo, facendosi consegnare alcune centinaia di euro, e minacciando successivamente di morte la vittima, allorquando la stessa si era accorta dell’esistenza del vincolo sull’auto ed aveva pertanto chiesto la restituzione della somma versata a titolo di acquisto. Le indagini sono state coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Sciacca, Christian Del Turco, e svolte per circa un anno dai carabinieri della tenenza di Ribera.

Marinello chiede alla Regione il dragaggio del porto di Sciacca

“I fondali del porto di Sciacca aspettano da più di trent’anni di essere dragati, una situazione che mette a rischio la sicurezza degli operatori portuali e della pesca, nonché degli stessi cittadini”. Così, il senatore del Movimento 5 Stelle Rino Marinello, attraverso una missiva ufficiale, chiede all’assessore regionale alle Infrastrutture Marco Falcone e ai dirigenti preposti del medesimo assessorato, quindi del Servizio 8, di: “intervenire per l’escavazione dei fondali, alla luce dei lavori già previsti destinati a favore delle infrastrutture portuali nel porto di Sciacca, ed in particolare i lavori di realizzazione della banchina nord di collegamento tra la banchina San Pietro e la banchina di ponente”.

Nella nota, indirizzata per conoscenza anche al sindaco di Sciacca e alle due società cooperative, Mutua Assistenza tra i Pescatori e Madonna del Soccorso, si chiede anche se in effetti siano già stati previsti interventi, relativamente all’annoso problema dell’escavazione del porto.“Giova ricordare – conclude Marinello, sempre all’interno della stessa missiva – che la flotta peschereccia di Sciacca è come numero di imbarcazioni la seconda della Sicilia dopo Mazara del Vallo e la terza d’Italia. I lavori già previsti erano assolutamente necessari, ma non possiamo permettere che i fondali restino nelle condizioni attuali”.

Consegnata la nuova sede all’associazione “Crescere Insieme” di Sciacca, tanta gioia ed emozione

Una nuova sede per l’associazione “Crescere Insieme” Onlus, composta da genitori di ragazzi diversamente abili, da anni impegnata a Sciacca. La sede e’ ospitata nei locali dell’ex scuola regionale del secondo circolo didattico Sant’Agostino, al piano terra dell’edificio di viale della Vittoria. Oggi pomeriggio la consegna dei locali. Ragazzi e genitori felici ed emozionati.

Evento D&G a Sciacca, ancora nessun invito ufficiale per la sindaca ma la Valenti pronta a partecipare

Non sarebbe neanche la prima volta che i primi cittadini restino a casa nonostante i super eventi organizzati nella loro città. E’ successo già a Menfi, sia il sindaco Enzo Lotà che alla sindaca Maurilena Mauceri, negli ultimi due anni, con il party finale di Google The Camp al Baglio San Vincenzo in territorio menfitano. Ma questa volta nel caso dell’evento D&G del prossimo sei luglio a Sciacca dove il Palazzo di città e il cuore del centro storico saranno location principale, etichetta vorrebbe che il primo cittadino in rappresentanza della città ospitante fosse nella lista degli invitati, tra i 380 ospiti esclusivi.

Ad oggi, la sindaca Francesca Valenti, dichiara di non sapere nulla al riguardo e non ha ancora ricevuto alcuna comunicazione dall’organizzazione. Un fatto quello della sua partecipazione che come ribadisce lei stessa non è assolutamente prioritario, anzi perfettamente in linea con l’esclusività e la riservatezza dell’evento stesso, anche se non disdegnerà sicuramente nel caso in cui la partecipazione di Dolce & Gabbana dovesse materializzarsi nella segreteria dell’ufficio di gabinetto.

Intanto, la Valenti scopre alcuni aneddoti legati al suo incontro con Domenico Dolce qualche mese addietro nelle fasi preparatorie dell’evento. Cosa ha attirato lo stilista a Sciacca? Il ricordo di un vecchio zio che faceva le cure termali qui e decantava le bellezze del posto.

L’esame neurologico del neonato, un corso formativo all’ospedale di Sciacca

Presso l’ospedale “Giovanni Paolo II” di Sciacca si è svolto un importante corso formativo e di aggiornamento sul tema dell’esame neurologico del neonato, per formare e sensibilizzare tutti gli operatori del settore nella valutazione clinica dei neonati e dei lattanti con patologie di tipo neurologico.
“Questa è la testimonianza -sottolinea Antonio Cutaia, direttore dell’unità operativa di Pediatria e Neonatologia – dell’impegno profuso dall’Asp ed in modo particolare dal dipartimento materno infantile per elevare gli standard qualitativi e per erogare servizi e prestazioni sempre più efficaci ed efficienti.
Il corso è stato organizzato dal dottore Antonio Vetro, direttore di Neurologia Infantile presso l’Ospedale di Agrigento, in collaborazione con il dottore Cutaia. Si e’ articolato, in questa prima fase, in due giornate.
La seconda fase formativa invece riguarderà l’elettroencefalogramma nel bambino e si articolerà in tre giornate. E’ in programma nel prossimo mese di luglio.