Morto l’imprenditore Antonio Mangia, a Sciacca il suo grande investimento sul turismo

E’ morto nelle scorse ore in una clinica di Milano dove era ricoverato Antonio Mangia, 78 anni, di Geraci Siculo, a capo dell’Aeroviaggi. Grande il suo legame con la città di Sciacca dove ha acquistato, nell’ambito della liquidazione Sitas, i quattro alberghi del complesso di Sciaccamare che erano chiusi e in precarie condizioni e che ha portato a grande splendore.

Nel 2016 ha acquisito per 9 milioni di euro, attraverso un finanziamento di Unicredit, il Pollina Resort, la struttura turistica nota come ex Valtur. Sono gli anni nei quali avrebbe voluto gestire anche il Grand Hotel delle Terme, ma la sua disponibilità non ha trovato riscontro alla Regione.
Aeroviaggi è il primo tour operator per posti letto in Sicilia e Sardegna, Conta in totale 9700 posti letto, di cui 6200 in Sicilia. Gestisce 15 strutture alberghiere (di cui 10 in Sicilia e 5 in Sardegna).

Risoluto.it lo ha intervistato ad inizio della stagione estiva e oggi riproponiamo quell’intervista durante la quale ci aveva mostrato, con orgoglio, camere ristrutturate dell’hotel Torre del Barone.

Stabilizzazione degli Lsu del Comune di Sciacca, l’opposizione chiede una seduta del consiglio comunale

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“Dopo aver valutato con attenzione la vicenda riguardante la stabilizzazione degli Lsu comunali, gli scriventi chiedono, con urgenza, la imminente convocazione di un consiglio comunale aperto, alla presenza degli stessi lavoratori e dei sindacati al fine di dissipare e spazzare via, in maniera definitiva, qualsivoglia dubbio o perplessità sull’argomento in esame, tema di vitale importanza per molti lavoratori, nonché nostri concittadini in stato di allarme ormai da sin troppo tempo”. 
Lo scrivono questa mattina nella richiesta avanzata alla presidenza i consiglieri comunali di opposizione Salvatore Monte, Calogero Bono, Cinzia Deliberto, Giuseppe Milioti, Silvio Caracappa, Pasquale Bentivegna, Carmela Santangelo, Gaetano Cognata e Lorenzo Maglienti. Sono 73 i lavoratori in questione e proprio in queste ore il sindaco, Francesca Valenti, ha fatto sapere che con l’approvazione, ieri sera, in giunta, del bilancio consolidato 2918, e’ stato compiuto “un altro passo per stabilizzare i precari”.

Conferenza nazionale dei direttori dei conservatori, Longo del Toscanini di Ribera eletta componente

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Il direttore dell’istituto superiore di studi musicali Toscanini di Ribera, Mariangela Longo, è stata eletta tra i sei componenti del consiglio direttivo della Conferenza Nazionale dei Direttori dei Conservatori italiani in occasione dell’elezioni per il rinnovo triennale degli organi di governance che si è svolta al Ministero dell’Istruzione. Riconfermato il professore Antonio Ligios in qualità di presidente della Conferenza. L’istituto musicale Toscanini di Ribera è l’unica istituzione di alta formazione musicale di tutto il territorio Agrigentino e ha attivato una serie di progetti anche di respiro internazionale. A dicembre del 2015 l’istituto era, di fatto, chiuso. Il Libero Consorzio dei Comuni della Provincia di Agrigento, in quei giorni, ha comunicato che per il 2016 sarebbe stato azzerato il finanziamento previsto nella convenzione del 2010 stipulata tra la ex Provincia e l’istituto e che sarebbe stato mantenuto solo il pagamento della sede e del personale Ata ancora dipendente della Provincia e comandato al Toscanini. A distanza di 3 anni la situazione e’ cambiata radicalmente e l’istituto, a un passo dalla statalizzazione, ha già raggiunto una serie di risultati brillanti.

Ciclo mestruale e disturbi: l’endometriosi, una patologia ancora poco conosciuta

Spesso sono tutti compresi nel calderone dei “dolori mestruali”, ma non sempre e non tutti quei fastidi legati al ciclo mestruale hanno lo stesso valore.

Che cosa è l’endometriosi? Come riconoscere questa patologia, come intervenire e quando rivolgersi ad uno specialista: ne parliamo con la ginecologa Giuseppina Zabbara nella nuova puntata di Miomedico.it

Funerali di Gisella Dimino, l’arciprete Marciante: “Una grande donna, ora la speranza della Resurrezione per i suoi cari”

Tanta gente e tanta commozione oggi pomeriggio durante la celebrazione dei funerali di Gisella Dimino, la trentasettenne saccense morta il trenta settembre scorso a causa di un male incurabile.

La donna era conosciuta a Sciacca per la battaglia intrapresa per il figlio che dalla nascita era affetto dall’anemia di Fanconi. Per poter curare il piccolo Davide, Sciacca alcuni anni fa si è mobilitata in una gara di solidarietà e proprio in quella occasione, Gisella Dimino non esitò a chiedere aiuto per poter dare una speranza al suo piccolo.

La donna da qualche mese era stata ricoverata al Gemelli di Roma a causa di una recidiva al tumore che già qualche anno prima l’aveva duramente colpita, poi il trasferimento al San Giovanni di Dio di Agrigento, infine il decesso. Accanto a lei in ogni percorso difficile in questi anni il marito Giuseppe.

“Piangere, silenzio e speranza”: sono state queste le tre parole chiave utilizzate da padre Giuseppe Marciante, l’arciprete della Basilica del Soccorso di Sciacca che ha officiato la cerimonia.

“Una grande mamma e una grande figura femminile – ha ricordato così padre Marciante Gisella – adesso è il momento del pianto, poi lo sarà del silenzio per il dolore di questa famiglia alla quale deve sopraggiungere la speranza della Resurrezione”.

Parcheggi disabili in centro storico, interrogazione di Milioti e Bono

I consiglieri comunali, Calogero Bono e Giuseppe Milioti, hanno presentato un’interrogazione scritta al sindaco sui parcheggi riservati ai disabili nel centro storico di Sciacca. I due consiglieri di opposizione scrivono che: “diversi cittadini ed attività commerciali del centro storico negli ultimi mesi hanno segnalato la progressiva e sistematica riduzione nel centro storico degli spazi destinati a parcheggi pubblici riservati ai disabili e/o portatori di handicap con evidenti e riconosciute difficoltà di deambulazione ed inoltre che già quelli preesistenti non garantivano agli abitanti un facile accesso alle proprie abitazioni essendo stati previsti in posizioni lontane dal centro abitato e dovendo, invece, essere posti nelle immediate adiacenze delle abitazioni dei disabili con handicap riconosciuto dalle strutture e dagli organismi sanitari.
I due fanno notare: ” solo a titolo di esempio i percorsi viari principali (Via G. Licata o Corso Vittorio Emanuele), nei tratti rispettivamente ad angolo dalla Via Roma e fino alla Piazza Marconi o dalla Piazza Lombardo alla Via Gerardi  sono presenti sparuti spazi destinati a tale scopo e che sicuramente scontiamo la strutturale ed atavica assenza di adeguati parcheggi pubblici nel centro storico e nelle sue immediate adiacenze, ma non risulta tuttavia che questa Amministrazione abbia percorso o presentato progetti per realizzarli o reperirli nonostante nel tempo siano state presentate svariate ipotesi progettuali”

Per i due, quindi l’unico risultato evidente conseguito sembra soltanto  quello di impoverire il tessuto commerciale e sociale con il risultato che già molte sono le attività che hanno abbandonato il centro o si apprestano a lasciarlo per non parlare delle difficoltà ad accedere ai pubblici servizi (uffici, scuole, farmacie, ecc.).
” Una delle finalità – ricordano i due componenenti di minoranza – di una pubblica amministrazione dovrebbe essere quella di garantire nelle aree di parcheggio libero spazi da riservare al servizio di specifiche persone oggettivamente affetti da disabilità almeno quelli da destinare per norma (Codice della Strada), reperendoli secondo le percentuali di legge”

Pertanto, i consiglieri interrogano il sindaco e per esso anche l’assessore al ramo per conoscere: quali atti di indirizzo la Amministrazione Comunale abbia dato agli uffici preposti relativamente a quanto indicato nell’interrogazione e se è intenzione della Amministrazione Comunale dare degli indirizzi agli uffici per andare anche oltre le previsioni di legge per garantire ai disabili una fruizione più agevole del centro storico per quanto attiene ai parcheggi, infine, quali iniziative la Amministrazione Comunale ha nel breve periodo per migliorare le condizioni di accesso e mobilità per i disabili nel centro storico

Poliambulatorio di Palma di Montechiaro dotato di un nuovo mammografo digitale

La popolazione del Distretto Sanitario di Palma di Montechiaro e, più in generale, anche quella di tutto il comprensorio di Licata può contare da oggi su un ulteriore strumento di prevenzione.

Da questa mattina, infatti, presso il poliambulatorio di Palma di Montechiaro è entrato in funzione un nuovo e modernissimo mammografo di ultima generazione in grado di offrire un servizio particolarmente efficace nella diagnosi precoce delle neoplasie mammarie.

Lo strumento di alta gamma permette di eseguire indagini con risoluzione di eccellente qualità ed è stato recentemente acquistato dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento nell’intento di fornire all’utenza di Palma e Licata la possibilità di accedere alle indagini diagnostiche rimanendo in sede. La nuova dotazione permette inoltre di potenziare ulteriormente le azioni di screening per la diagnosi precoce dei tumori secondo un trend virtuoso che, giorno dopo giorno, sta permettendo all’ASP, attraverso una capillare azione su tutto il territorio, di ottenere sempre maggiori adesioni alle campagne di monitoraggio. La tempestiva identificazione dei tumori al seno, così come quelli alla cervice uterina ed al colon retto, garantisce la possibilità di “aggredire” la malattia in fase precoce cioè quando, secondo precise evidenze scientifiche, le cure risultano decisamente più efficaci nel portare alla guarigione. Lo screening mammografico è rivolto alle donne di età compresa tra i 50 ed i 69 anni che, dietro invito specifico da parte dell’ASP, potranno da oggi eseguire gratuitamente gli accertamenti anche presso il poliambulatorio di Palma di Montechiaro.

Riaprira’ domani mattina la via Cansalamone, ancora 48 ore per i lavori in viale Della Vittoria

E’ slittata per la tarda mattinata di domani la riapertura al transito della via Cansalamone, strada di collegamento dal porto di Sciacca alla Statale 115.

La strada era stata interdetta a causa delle condizioni del manto stradale assai precarie e divenute pericolose per il traffico veicolare e attenzionata per un intervento di manutenzione effettuato in queste settimane.

In queste ore, la polizia municipale di Sciacca sta predisponendo la segnaletica verticale mentre domani una ditta esterna si occuperà’ di quella orizzontale. La polizia urbana non ha piu’ le risorse umane per la predisposizione segnaletica e ora fa ricorso ad una ditta esterna.

Ci vorranno altre quarantotto ore per completare invece, i lavori nel Viale della Vittoria dove e’ in corso un intervento ad uno scarico fognario.

Una Porsche a 200 all’ora sulla Agrigento-Palermo

Una Porsche sfrecciava a quasi a duecento all’ora sulla “640” Agrigento – Palermo, ma grazie al telelaser saranno dolori per il conducente.

In due ore di servizio la Polizia Stradale di Agrigento ha accertato ben 35 infrazioni. Per la Porsche è stata accertata una velocità di 197km/h.

Altri sei automobilisti sono stati “beccati” ad una velocità superiore a 160 km/h. La Stradale ha elevato 4 multe per mancato uso del casco, 4 per uso del telefono alla guida, 3 per mancato uso della cintura. E poi ritirate una patente di guida e due carte di circolazione. Decurtati 78 punti della patente.

Oggi a Sciacca i funerali di Gisella Dimino, la mamma coraggio

Saranno celebrati oggi, alle 17,15, nella Basilica della Madonna del Soccorso, a Sciacca, i funerali di Gisella Dimino. La storia di questa donna, morta ad appena 37 anni, è carica di grande solidarietà, ma, soprattutto, di una straordinaria forza di volontà che, assieme al marito, Pippo D’Aleo, l’ha portata a superare ostacoli che avrebbero bloccato tantissima gente. I D’Aleo sono riusciti a dare l’amore e il sostegno necessario al loro primogenito, che soffriva di una grave e rara malattia genetica, l’anemia di Fanconi. Per la fecondazione in vitro, con una diagnosi preimpianto, sono dovuti andare in Belgio perché in Italia è vietata. Poi è stata la loro secondogenita a consentire il trapianto di midollo al fratello. Si sono trasferiti a Genova per anni, lasciando casa, lavoro, tutto, ma hanno vinto quella battaglia. Sciacca, il territorio e molte città della Sicilia l’hanno sostenuta con una raccolta di denaro per le spese che tutto questo comportava. Quando tutto sembrava rasserenarsi è arrivata una grave malattia per Gisella. Prima e’ riuscita a fronteggiarla, ma qualche anno più tardi la malattia si è ripresentata e questa volta per lei non c’è stato nulla da fare, nonostante le cure mediche e l’amore di una famiglia straordinaria a cominciare dal marito, Pippo, e dai figli. Oggi l’ultimo saluto a questa straordinaria figlia di Sciacca.