Riapre il parco termale di Sciacca, parola del governatore Musumeci


Riaprirà entro fine giugno il Parco delle Terme di Sciacca. E’ la notizia piu’ rilevante di una nota stampa ufficiale a firma del governatore Musumeci.

“E’ il risultato – si legge – di un vertice voluto dal presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci che si è tenuto nella sede del governo a Palazzo d’Orleans. All’incontro erano presenti il vicepresidente e assessore all’Economia Gaetano Armao, il sindaco di Sciacca Francesca Valenti, il capo di Gabinetto del presidente della Regione Nello Musumeci, Carmen Madonia e i dirigenti dei dipartimenti interessati. Il Parco è stato formalmente consegnato dalla Regione al Comune agrigentino, che dovrà occuparsi delle attività di manutenzione ordinaria. Il dipartimento regionale dello Sviluppo Rurale, invece, ha già avviato le operazioni di discerbamento e sistemazione del verde.
Regione e Comune hanno concordato anche che entro l’estate verrà pubblicata la manifestazione di interesse per consentire ai gruppi imprenditoriali interessati di poter visitare le Terme, per valutare gli interventi necessari al ripristino e al rilancio dell’attività. Una procedura propedeutica al bando per la concessione del complesso termale”.

L’accusa chiede 20 anni di carcere per Leo Sutera e 3 anni e 6 mesi per gli altri tre sambucesi accusati di favoreggiamento

Il pubblico ministero Alessia Sinatra ha chiesto la condanna a 20 anni di carcere per Leo Sutera, presunto capomafia di Sambuca di Sicilia. La richiesta è stata avanzata nel corso del processo in cui Sutera è imputato per mafia assieme a tre persone, tutte sambucesi, accusate di favoreggiamento: Giuseppe Tabone, imprenditore di 53 anni; Maria Salvato, fioraia di 45 anni; Vito Vaccaro, di 57 anni.

Il processo si svolge con il rito abbreviato e il pm ha chiesto al Gup, Marcella Ferrara, la condanna degli altri tre imputati a 3 anni e 6 mesi di reclusione caiscuno.

Sutera è stato arrestato il 29 ottobre dello scorso anno dagli investigatori dello Sco e della Squadra mobile di Palermo e Agrigento con una nuova accusa di associazione mafiosa.

L’11 giugno discuteranno gli avvocati Mauro Tirnetta e Ignazio Fiore per Tabone; il 25 giugno gli avvocati Giovanni e Sergio Vaccaro, il primo per Vaccaro e il secondo per Salvato; il 2 luglio l’avvocato Carlo Ferracane per Sutera e al termine di quell’udienza il giudice andrà in camera di consiglio per la sentenza.


Ristruttura una casa nel centro storico di Sciacca e trova davanti al cancello sacchi neri pieni di rifiuti che vengono ritirati una volta alla settimana

Manfredi Turano ha ristrutturato una casa nella via Cappellino, nel cuore del centro storico di Sciacca, tra la via Licata e il corso Vittorio Emanuele. Tutti i giorni, davanti al cancello della sua casa, trova sacchi neri pieni di immondizia. I sacchi neri, com’è noto, non possono essere utilizzati per i rifiuti e siccome si tratta di indifferenziata viene ritirata soltanto un giorno alla settimana, il giovedì.

Manfredi Turano deve aspettare una settimana per vedere la via Cappellino sgombra dai rifiuti, ma poco dopo, già nella stessa giornata di lunedì, trova altri sacchi neri. In alcuni Comuni della zona, come Menfi e Santa Margherita, hanno risolto il problema aprendo i sacchi e riuscendo a risalire ai responsabili. A Sciacca i sacchi pieni di rifiuti restano in via Cappellino per una settimana, il giovedì vengono ritirati e subito dopo ne arrivano altri. Per informazioni sugli interventi effettuati a Menfi e Santa Margherita Belice gli amministratori saccensi potrebbero chiedere informazioni al sindaco di Santa Margherita, Franco Valenti, e al vicesindaco di Menfi, Ludovico Viviani, che se ne sono occupati più volte.

Una donna al comando dei vigili del fuoco di Trapani, prima volta in Sicilia

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Si è insediata ieri, è una lei la nuova comandante dei vigili del fuoco di Trapani. La prima volta in Sicilia. Si tratta dell’ingegnere Biancamaria Cristini 49 anni, sposata mamma di un bimbo di nove anni.

E’ laureata in Ingegneria per l’Ambiente ed il Territorio con un Master di II livello in sistemi di informazione geografica.

“Sono contenta di avere ricevuto questo incarico – ha dichiarato – di poter fare subito una esperienza con un comando così importante. Sarà sicuramente una grande sfida per me questa, e ne sono orgogliosa”.

Sei cani avvelenati a Cianciana: taglia da 5 mila euro per chi trova il responsabile dell’eccidio

Sono circa sei i cani che sono stati avvelenati negli ultimi giorni a Cianciana, in provincia di Agrigento. L’ultimo randagio è stato ritrovato morto, dopo ore di agonia. La carcassa verrà analizzata per cercare di stabilire che tipo di veleno lo abbia ucciso.

Cani avvelenati. La strage continua. A Sciacca, questo, è un tema scottante che ha fatto parecchio discutere specialmente dopo i gravi episodi di avvelenamento di una trentina di randagi in contrada Muciare, nel Febbraio del 2018, per i quali era anche intervenuto il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. Poi è stata la volta di Ribera, con l’avvelenamento di due randagi, e di Menfi dove l’associazione “Amici di Olivia” continua a svolgere un’intensa attività di sensibilizzazione nei confronti della difesa e tutela degli animali. Questa volta è toccato a Cianciana, comune dell’agrigentino, dove sono stati rinvenuti circa sei cani avvelenati. Altri due animali stanno lottando fra la vita e la morte e altri tre cani, per fortuna, sono fuori pericolo. Per questo motivo l’ “Aidaa”, Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente, ha stabilito una taglia da 5 mila euro per chi permetterà di trovare il responsabile o i responsabili di un tale scempio. Il sospetto è che qualcuno abbia lasciato delle polpette avvelenate lungo i sentieri in cui erano soliti vivere i cani. Tutto il paese è scosso per questo grave episodio e ha manifestato il proprio disprezzo e disappunto verso gesti di questo tipo. “Ogni giorno in Sicilia – dichiara il presidente dell’Aidaa Lorenzo Croce – ci sono uno o due Comuni dove sono rinvenuti cani morti per avvelenamento. Dalla Sicilia arrivano innumerevoli segnalazioni e la situazione è di estrema gravità”. Intanto a Sciacca, l’inchiesta sull’avvelenamento dei cani randagi ha fatto tanti passi in avanti grazie all’estenuante lavoro da parte della Procura della Repubblica e dei carabinieri.

Letterando in Fest presenta “Piccola Pretura”, il romanzo da cui venne tratto il film “In nome della legge”

Tra le novità di Letterando in Fest anche la presentazione di Piccola Pretura”, il libro di Giuseppe Guido Lo Schiavo da cui venne tratto il film “In nome della legge”.

Si tratta del primo romanzo che parla di mafia. Una novità presentata dalla Aulino Editore.

Decennale del Letterando In Fest, al via da giovedì la kermesse letteraria

Si apre giovedì 30 maggio la decima edizione del Letterando In Fest e si concluderà il 2 giugno, nella cornice della Badia Grande di Sciacca. Questa mattina si è svolta la conferenza stampa di presentazione della kermesse letteraria dove è intervenuta Paola Caridi, la direttrice artistica, scrittrice e saggista, esperta di Medio Oriente e da anni residente nel territorio, che ha puntato su un titolo forte e impegnativo per il decennale “Un giorno sarò un’idea” che racchiude una visione complessa della cultura e della realtà, siano esse espressione della dimensione locale, nazionale, internazionale. Accanto alla Caridi, anche l’editore Gianmarco Aulino che da anni collabora al festival come direttore esecutivo e Cristina Buscarnera , imprenditrice turistica in rappresentanza degli operatori commerciali che sostengono l’iniziativa. Tra il pubblico, il non ancora assessore al turismo del comune di Sciacca, Sino Caracappa, fondatore della manifestazione.

Ospiti di spessore, temi civili, spazi per la lettura con i bambini e le famiglie, attenzione alla formazione in un polo scolastico importante com’è quello di Sciacca. Questo in sintesi il programma di Letterando in Fest X. Ad aprire la rassegna sarà, infatti, Claudia Durastanti, autrice de “La Straniera” (Nave di Teseo editore), uno dei romanzi più quotati dell’attuale dozzina Strega. In conversazione con il gruppo di lettura di Sciacca, Durastanti è di fatto, la portabandiera di un gruppo di scrittrici di alto livello che segneranno il festival. Assieme a lei, ci saranno infatti Evelina Santangelo, scrittrice einaudiana, che con il suo Da un Altro Mondo ha conquistato il Premio Fahrenheit 2018, e Stefania Auci, con il suo libro già bestseller dedicato alla saga della famiglia Florio. Il 2 giugno sarà la volta dell’ospite internazionale,

Suad Amiry, la nota scrittrice palestinese, autrice di libri di successo che affrontano con una singolare ironia i grandi temi della terra e della dignità. Amiry ci condurrà nella sua geografia familiare, sentimentale, culturale, politica. In un viaggio nelle città fondamentali per la storia del Mediterraneo: Gerusalemme, Damasco, Amman, Giaffa.

Attenzione, come ogni anno, al Letterando anche agli scrittori saccensi e del territorio, cui saranno dedicati numerosi appuntamenti, accanto a una riflessione sulle tendenze in atto nella letteratura prodotta in Sicilia, come il noir sociale di Davide Ficarra e Giankarim De Caro e il saggio di Salvatore Savoia che si sofferma su aspetti meno esplorati, indagando tra le pieghe della biografia di Giuseppe Tomasi di Lampedusa

Forte l’attenzione poi ai temi civili, dalle glorie di casa, con il ricordo dei 70 anni de In nome della Legge di Pietro Germi e del libro da cui ha tratto origine, con un convegno e una mostra, sino a personaggi a diverso titolo rappresentativi della storia dell’impegno sociale e politico in Sicilia. Da Danilo Dolci a Pasquale Marchese, sino a Leonardo Sciascia, di cui ricorre il trentennale della morte, che verrà ricordato attraverso la lettura corale e continua, per tutti i giorni del Letterando, di “Una storia semplice”, a cura di Franco Bruno e TeatrOltre.

Ma tra le novità di quest’anno, anche la centralità riservata agli studenti di Sciacca che daranno vita al confronto sulla crisi climatica con la lettura della biografia di Greta Thurnberg. E lo saranno altrettanto i ragazzi che, sotto la guida dell’associazione L’Altra Lingua, offriranno al pubblico una rappresentazione teatrale in inglese, risultato del laboratorio “Teaching English with Drama” che si è svolto nel mese di maggio.

Altro ospite di rilievo del festival, Francesco Filippi, storico della mentalità e formatore, è presidente dell’Associazione di Promozione Sociale Deina, che organizza viaggi di memoria e percorsi formativi in collaborazione con scuole, istituti storici e università in tutta Italia. Con il suo “Mussolini ha fatto anche cose buone. Le idiozie che continuano a circolare sul fascismo”, edito da Bollati Boringhieri, Filippi analizza, a oltre settant’anni dalla caduta del fascismo, le frasi fatte e i luoghi comuni sul fascismo che si stanno sempre più facendo largo in Italia.

Al Letterando poi anche spazio a mostre, come “Mori di Sicilia/Moors of Sicily” di Mario Badagliacca, mostra fotografica che si inaugura il 30 maggio, parte della grande mostra Resignification in scena allo ZAC di Palermo lo scorso anno durante Manifesta, dedicata alla rappresentazione del corpo nero, dei mori in Sicilia, rispecchiamento di una dimensione tutta mediterranea dell’Isola.

Non solo letteratura, al Letterando di quest’anno, variegata anche l’offerta artistica e l’intrattenimento con concerti e spettacoli. Sarà nuovamente ospite dell’Arena Giardino, il professore d’inglese più famoso in Italia, John Peter Sloan che con lo spettacolo “Da Londra – Solo andata” racconterà vizi e virtù di due popoli a confronto. Spazio ogni pomeriggio del festival ad appuntamenti dedicati al pubblico giovane e giovanissimo: ritorna, infatti anche in questa edizione, lo spazio per i piccolissimi di “Nati per Leggere”, mentre per gli adolescenti sarà ospite la blogger Martina Picardi.

Ogni sera poi la musica vibrerà per tutta la Badia Grande con concerti insieme alla Skenè Academy e la particolare maratona per pianoforte. In attesa dello Sciacca Film Fest, non mancherà la consueta sezione “Cine Letterando” per dare spazio alla contaminazione tra letteratura e cinema.

Tir si ribalta sulla SS114, chiusa la Orientale Sicula a Catania

Sulla Orientale Sicula, è stato provvisoriamente chiuso il tratto al km 110,400, nel comune di Catania, per consentire le operazioni dei recupero di un mezzo pesante ribaltato.


Un mezzo pesante si è ribaltato, questa mattina, in seguito ad un incidente stradale che si è verificato a Catania sulla strada statale 114.
Sul posto è intervenuto il personale dell’Anas e delle Forze dell’Ordine per consentire la gestione della viabilità e per il ripristino della circolazione il prima possibile.

Ieri rinvio della riunione sulle Terme, ma questa mattina il sindaco Valenti resta a Sciacca

La riunione di ieri alla Regione sulla Terme è stata rinviata a questa mattina, ma il sindaco, Francesca Valenti, è rimasta a Sciacca. Si è appreso, durante la conferenza stampa di presentazione del Letterando in Fest, che era in municipio anche se in contatto telefonico con la Regione. A questo punto, però, sarebbe utile conoscere qualche notizia visto che la settimana scorsa l’assessore Gaetano Armao è stato a Sciacca, ieri era in programma un incontro a Palermo e questa mattina il sindaco è rimasto in municipio.

In tutto questo sulle Terme si registra un intervento del deputato regionale Matteo Mangiacavallo il quale rileva che “sono trascorsi ormai quattro anni dalla chiusura delle Terme di Sciacca, tanti. E tanti “buontemponi” hanno passeggiato sulle loro macerie, da quelli che volevano piantare le tende, che se l’avessero fatto, oggi avremmo quanto meno un campeggio, a quelli che fingono di incatenarsi, giusto il tempo di farsi una foto. Ma finito il tempo delle baggianate, quelle che servono soltanto per attirare l’attenzione della gente, alla ricerca di visibilità o solo per far parlare di se, si dovrebbe tornare a ragionare per programmare il futuro delle nostre Terme e del termalismo nella nostra città.

In questi giorni si è parlato di bando, di manifestazione di interesse, di indagini di mercato, percorso a cui si è arrivati dopo anni di lavoro, anche dei parlamentari del M5S all’ARS, in primis Matteo Mangiacavallo. E l’obiettivo unico rimane sempre quello “riaprire le Terme subito” ma, al contempo, senza fare stupidate, “assicurarle la migliore soluzione, quella più conveniente per tutti”, per chi le concede e per chi dovrà gestirle, per i cittadini saccensi e per i fruitori della risorsa”.

“E’ il tempo di sedersi attorno ad un tavolo e ragionare – commenta Matteo Mangiacavallo – io sono il primo a dire che le Terme vanno riaperte oggi e non domani ma non si devono regalare al primo che arriva, bisogna ponderare ogni scelta, misurare le soluzioni, adottare le scelte migliori, programmando non solo il futuro delle risorse termali e del patrimonio immobiliare ma anche del termalismo a Sciacca. Che tipo di termalismo vorremmo nella nostra città? Qualcuno se lo è chiesto? Siamo tutti concentrati sul vecchio stabilimento e sul Grand Hotel delle Terme ma le risorse termale sono rappresentate dalle acque e dalle stufe vaporose. In che modo possiamo creare un offerta unica per i fruitori delle nostre Terme? Su questo che dobbiamo ragionare. E’ facile dire “riapriamole subito” per fare presa sull’ignoranza della gente.

“Anche perché – continua il deputato regionale saccense – pubblicato il bando e affidata la gestione, sarà necessario manutenere gli impianti e metterli in funzione. Passerà ancora un anno, nel migliore dei casi. Acceleriamo sulle procedure ma ragioniamo bene sulle soluzioni. In questi giorni la Regione affiderà al Comune il Parco delle Terme. Sarebbe interessante che nel “pacchetto” venissero incluse anche le piscine e che venisse stanziata una somma per rimetterle in funzione. Presenteremo e/o sosterremo, come M5S, un emendamento per questo scopo”.

“Il Comune, a nostro avviso – afferma Matteo Mangiacavallo – dovrebbe chiedere adesso alla Regione la concessione del Complesso San Francesco. Questo bene andrebbe escluso dal bando e restituito alla città che ha bisogno di spazi museali ed espositivi nonché di locali da utilizzare per convegni e congressi. Il San Francesco rappresenta il luogo ideale, soprattutto dopo la chiusura del Museo del Mare al Fazello. Spero che la Soprintendenza dei beni culturali di Agrigento e l’Assessorato all’Economia, che stiamo sollecitando con apposita nota, vogliano prendere in considerazione questa ipotesi”.

“Le stufe vanno incluse nel bando – dice Mangiacavallo – e il M5S lo ripete da tempo. Le stufe vaporose sono il bene che rendono uniche le nostre Terme e non ha senso riaprire tutte le altre strutture senza le stufe. So che l’Assessore Armao sta cercando soluzioni per scorporarle dal Piccolo e dal Grande Albergo di San Calogero, visto che sono accatastate insieme, e credo che sia la strada giusta. Che si impieghi il tempo necessario per questa giusta operazione, visto che ne abbiamo già perduto tanto in maniera infruttuosa”.

“Si tenga sempre presente, infine – conclude Matteo Mangiacavallo – che il nodo principale legato alle Terme di Sciacca è rappresentato dalla concessione mineraria delle acque. In fase di redazione del bando va escluso un regime di monopolio, sul quale noi del M5S siamo pronti ad intervenire anche con le giuste attività legislative. Quando parliamo di futuro del termalismo a Sciacca immaginiamo un termalismo “popolare”, accessibile a tutti, e un termalismo “di lusso” riservato ad un target più alto. Per assicurare investimenti sul termalismo saccense e garantire le nostre acque a chi vuole creare da zero, oltre che a chi vuole valorizzare l’esistente, occorre prevederlo in fase di redazione del bando, suddividendo la concessione mineraria in almeno due porzioni. Mi auguro che avremo il tempo di ragionarci su invece di fare scelte affrettate che possono compromettere il futuro del termalismo saccense”.

Sulle Terme di Sciacca, da ancor prima che chiudessero, abbiamo da sempre vissuto momenti di frenesia alternati al più assordante dei silenzi. Accelerate improvvise, o qualcosa di simile, precedute da pause lunghe mesi e mesi. Un atteggiamento schizofrenico, soprattutto della politica, dettato dagli umori di una città che si risveglia di tanto in tanto, prima di tornare in un sonno profondo. Letarghi seguiti da tante primavere in cui la città si ricorda che andrebbe valorizzato il bene più prezioso che ha. Ma se troviamo positivo ogni risveglio, quello che non vorremmo mai accadesse è che durante i momenti di foga, sospinti da un rinnovato interesse per la parola “Terme”, si facessero le scelte peggiori, quelle più sbagliate”.

Vandali nella chiesa di San Giuseppe a Villabate: urinano e portano via due tablet

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Dopo le incursioni nelle scuole e le devastazioni dei plessi scolastici, alcuni giovani sono entrati in un locale parrocchiale. Hanno divelto una grata e sono entrati dentro. In un angolo della stanza hanno urinato e hanno portato via due tablet.

“È davvero allucinante quello che la comunità di San Giuseppe ha subito – scrive su Facebook Marco Cenci consigliere comunale – Non c’è nessuna possibile giustificazione! Schifo assoluto! C’è un’emergenza, sociale, di valori e di buon senso, di educazione e di civiltà. Non si può più rimanere in silenzio, non è più tollerabile nulla di tutto questo. Prima le scuole, adesso le chiese. BASTA! Risvegliamo la nostra coscienza di cittadini, di persone per bene, non lasciamo che l’ignoranza, il vandalismo e la follia prenda il sopravvento”.