Tra pochi giorni a Sciacca il nuovo Green Park Michele Buscarnera

Un’area bimbi, una per il fitness, un giardino zen e una zona per lo sgambamento dei cani. Ci sarà tutto questo e molto di più, al Green Park Michele Buscarnera di Sciacca, il nuovo parco che verrà realizzato dalla CIG Consulting in un’area comunale in contrada San Marco e dedicato alla memoria dell’ingegnere Michele Buscarnera, conosciuto in città per la sua attività professionale e per le sue idee all’avanguardia.

Il parco, infatti, prende spunto proprio da uno degli ultimi suoi progetti. Prematuramente scomparso, i figli Cristina e Giuseppe decidono così di farlo diventare realtà: grazie alla partecipazione al bando pubblico “Fai più bella la città” riescono ad ottenere l’affidamento del terreno, finora abbandonato, per prendersene cura.

“Quando io e mio fratello ci siamo chiesti come poter onorare la memoria di nostro padre è stato facile pensare a questo progetto – spiega Cristina Buscarnera – Abbiamo così deciso di fare un investimento per dare nuova vita al quartiere e regalare uno spazio di aggregazione alla comunità”.

La realizzazione del Green Park Michele Buscarnera di Sciacca rappresenta dunque un intervento di rigenerazione che permetterà ai cittadini e alle generazioni di incontrarsi. I lavori sono già iniziati e dovrebbero concludersi entro fine agosto.

Soccorso in mare, a Sciacca arriva anche la Croce Rossa

L’imbarcazione ha trasportato migranti ed è stata sequestrata dall’autorità giudiziaria. Adesso, attraverso la Lega Navale di Sciacca, è arrivata alla Croce Rossa che l’ha trasformata in un’unità di salvataggio ed è pronta ad attivare un servizio di soccorso in mare. Per procedere in questa direzione manca un sostegno economico per garantire il carburante necessario e l’attività potrà andare a regime soltanto dalla prossima stagione estiva, ma, intanto, sono state effettuate le esercitazioni e tutto procede per il verso giusto. Negli ultimi giorni si è proceduto a un’esercitazione di primo soccorso con ausilio del natante. Il comitato di Agrigento unità territoriale di Sciacca ha attivato un’esercitazione con i volontari / soccorritori con la presenza del delegato Area 1 Cosimo Interrante, che è un infermiere, e la supervisione del delegato dell’Unità Territoriale di Sciacca, Enzo Vita. L’esercitazione ha visto impegnati oltre 20 volontari.

Ai nastri di partenza la nuova edizione di Azzurro Food, novità di quest’anno lo spazio sushi

Tante novità come al solito, per la nuova edizione del festival del pesce azzurro che si rinnova con appuntamenti e spazi nelle quattro giornate completamente inediti.

Concerti, spettacoli, cooking show, talk e non mancherà ovviamente lo spazio riservato al buon cibo, a cominciare dal ritorno di chef Natale Giunta e della sua brigada. Ma tra le novità di questa edizione il lounge&sushi.

Elodie e Carmen Consoli i due spettacoli di punta e ancora spazio alla comicità di Sasà Selvaggio. Il programma integrale del festival lo trovate qui di seguito.

Cambio alla guida di Riberambiente, l’amministratore unico è Tramuta

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Con determinazione sindacale adottata nella giornata di oggi è stato individuato l’amministratore unico della società partecipata “Riberambiente” s.r.l.. che gestisce, del centro crispino, il servizio di raccolta dei rifiuti.

A seguito della manifestazione di interesse è stato individuato Francesco Tramuta, che ha già maturato un’esperienza nel settore, il quale risulta “essere idoneo ad assicurare in modo ottimale lo svolgimento della carica che andrà a rivestire in quanto lo stesso è dotato di adeguate, specifiche e comprovate competenze manageriali maturate nel settore della gestione del ciclo dei rifiuti”.

Successivamente alla convocazione dell’assemblea della società Riberambiente si procederà alla nomina.

Chiude lo Sprar di Montevago, critiche sulla La Rocca Ruvolo che chiarisce: “Decisione tecnica non politica”

Ha chiuso i battenti con quattro mesi di anticipo il centro Sprar di Montevago”. Lo comunica il sindaco Margherita La Rocca Ruvolo in una nota in cui spiega le ragioni che hanno portato alla chiusura del centro con quattro mesi di anticipo rispetto a quanto previsto dal progetto di sistema di protezione richiedenti asilo e rifugiati della durata di tre anni.

“Si tratta di una decisione tecnica e non politica, come sindaco sono stata sostanzialmente costretta a chiudere lo Sprar dal ministero dell’Interno per problemi legati all’affidamento dei servizi a causa di una gara espletata in difformità alle norme del codice dei contratti. La decisione è stata assunta, infatti, sulla scorta degli esiti di un’ispezione disposta dalla Prefettura di Agrigento.

Lo Sprar, che riguardava il periodo  1 gennaio 2017 – 31 dicembre 2019 e per un finanziamento di 1.700.000 euro, lo abbiamo chiuso con quattro mesi di anticipo avendo regolarmente pagato tutto alla cooperativa Quadrifoglio, che ha continuato a svolgere i servizi anche in assenza di una regolare procedura di gara. Man mano sono arrivati i soldi dal ministero e sono stati regolarmente dati alla cooperativa che ad oggi ha ricevuto un milione e quattrocentomila euro. Non c’è stato nessun disagio per gli ospiti che continueranno ad essere accolti dalla stessa cooperativa e nelle strutture di Montevago e Sambuca di Sicilia. Le risorse economiche residue, pari a circa trecentomila euro, saranno ugualmente assegnate alla cooperativa per la gestione del progetto Sprar che la stessa svolge al comune di Sambuca di Sicilia che ha già avuto da noi il nulla osta per ospitare i migranti nella sede di Montevago. Per questi ultimi nessun disagio verrà arrecato fino alla chiusura dello Sprar.

Sulla vicenda, il gruppo consiliare di opposizione – prosegue il sindaco di Montevago – mi sta attaccando in maniera scomposta senza che io, peraltro, abbia nessuna responsabilità. Se fosse vera la dichiarazione del consigliere Infranco, pubblicata su Facebook, che 140 comuni hanno operato affidando il servizio senza gara o con gare espletate in difformità alle norme del codice dei contratti senza che il servizio sia stato revocato sorgono molti dubbi e, sicuramente, altre Istituzioni saranno chiamate ad accertare come vengano gestiti milioni di euro.

Ritengo assolutamente fuori luogo accostare, come ha fatto l’opposizione, le scelte amministrative legate allo Sprar e l’encomio conferito dall’Ars al comandante e all’equipaggio del peschereccio ‘Accursio Giarratano’ che hanno soccorso in mare decine di migranti in difficoltà. Non accetto lezione di etica e di morale da nessuno. La coerenza vuol dire rispetto delle regole e delle norme anche quando queste possono risultare impopolari. La solidarietà è innanzitutto un sentimento intimo che deve nascere in ciascuno di noi utilizzando, se serve denari propri. E’, altresì, un valore cardine della nostra società che va sostenuto ed alimentato anche da parte delle istituzioni. In uno Stato di diritto, però, qualunque sentimento trova il proprio limite ultimo nel rispetto delle leggi dello Stato per le quali non si può ammettere a nessun titolo deroga”

Podisti saccensi in gara a “La Maratona alla Filippide” e al Memorial Lillo Inguanta

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Una giornata all’insegna dello sport quella di ieri che ha visto protagonisti alcuni podisti saccensi in due differenti competizioni: la maratona alla Filippide e il memorial Lillo Inguanta.

Alla maratona alla Filippide, che si è svolta nei luoghi del celebre Commissario Montalbano con partenza alle 4,30 del mattino dall’antica stazione di Chiaramonte e arrivo alla casa del protagonista del compianto Camilleri, e che ha avuto la particolarità di essere una rievocazione storica in onore di Filippide, un leggendario militare ateniese, hanno partecipato i saccensi dell’Agatocle di Sciacca Mario Chiarello e Giuseppe Chiarantano che hanno chiuso la gara rispettivamente in 3h56′ e 4h19′.

Il memorial Lillo Inguanta, invece, si è svolto, come da tradizione, a Palma di Montechiaro ed è stato valevole per l’ottava prova di campionato di corsa su strada della provincia di Agrigento. Tra i 200 partecipanti che hanno corso 6 km in un percorso ad anello sul lungomare di marina di Palma, hanno partecipato diversi podisti saccensi, 4 dei quali si sono piazzati in posizioni di rilievo: Nella prima batteria: 3° assoluto per Vincenzo Fazio della Marathon Club; nella seconda batteria: 7° assoluto per Alberto Fieramosca della Marathon Club, 9° assoluto per Ivano Nicolosi della Marathon Club e 11° assoluto per Alessandro Mucaria dell’associazione La Tartaruga.

ll prossimo appuntamento con il Grand prix di corsa su strada della provincia di Agrigento sarà domenica 11 Agosto a Ravanusa in occasione del 27° trofeo Acsi Città di Ravanusa, gara valvole come 9^ prova del campionato provinciale.

Di seguito i saccensi premiati e i piazzamenti generali di tutti i podisti di Sciacca che hanno gareggiato.

Strada provinciale “Sciacca-Menfi”, scade il 5 settembre il bando di gara per i lavori di eliminazione delle condizioni di pericolo

Ci sarà tempo fino alle 12,00 del 5 settembre per inviare le offerte di partecipazione al bando di gara per i lavori di eliminazione delle condizioni di pericolo e il ripristino della regolare transitabilità sulla S.P. n. 79/A, meglio conosciuta come “Sciacca-Menfi”.

Da anni la strada che collega i due comuni agrigentini riversa in condizioni disastrose a causa dei fenomeni atmosferici che si sono susseguiti negli anni. In particolare, la scarsità di strutture di protezione e di opere finalizzate a mantenere l’integrità delle scarpate rappresenta un evidente situazione di pericolo per il transito veicolare.

L’appalto, che ha un importo complessivo di 593.669,35 euro, di cui € 12.384,16 per gli oneri per l’attuazione dei piani della sicurezza non soggetti a ribasso, prevede una paratia di pali al chilometro 0+650 con trave di irrigidimento terminale, la realizzazioni di “gabbionate metalliche” per ricostituzione delle scarpate, il rifacimento di tratti di cassonetto stradale dissestato, il ripristino in sagoma delle sedi stradali deformate con bitume, il rifacimento del manto di usura stradale e la realizzazione di nuove barriere di protezione.

La ditta che si aggiudicherà l’appalto dovrà consegnare i lavori entro 365 giorni dalla data di consegna.

La procedura è gestita integralmente in modalità telematica e pertanto verranno ammesse solo le offerte presentate attraverso il portale appalti.

La documentazione completa del bando di gara è visionabile nella sede dell’ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia Regionale di Agrigento oppure nel portale gare e nella home page del sito della Provincia www.provincia.agrigento.it .

Prognosi di 15 giorni per l’infermiere aggredito questa mattina al Pronto Soccorso del Giovanni Paolo II di Sciacca

Un infermiere in servizio al pronto soccorso del Giovanni Paolo II di Sciacca e’ stato aggredito questa mattina da un uomo che, a quanto pare, si trovava nel nosocomio saccense per assistere un’altra persona. L’infermiere sarebbe stato colpito, all’improvviso, con pugni al volto. L’aggressore si e’ poi allontanato. Un anziano che avrebbe cercato di farlo desistere sarebbe stato colpito a sua volta accidentalmente. Prognosi di 15 giorni per l’infermiere per i colpi subiti al volto. I carabinieri sono sulle tracce dell’aggressione. “Solidarietà al collega e pronti a costituirci parte civile al processo”, ha dichiarato Salvatore Occhipinti, presidente dell’Ordine Professionale Infermieri di Agrigento. Al momento, secondo quanto si apprende da Occhipinti, non ci sono carenze di personale infermieristico al Pronto soccorso.

Sequestro milionario ai Ficarotta, investimenti e legami con Matteo Messina Denaro

Sono stati sequestrati dalla Dia di Trapani agli imprenditori di San Giuseppe Jato, Ciro Gino Ficarotta di 67 anni, al figlio Leonardo di 38 anni e al nipote Paolo Vivirito di 40 anni, beni e conti correnti.

Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Trapani – Sezione Penale e Misure di Prevenzione, su proposta del Direttore della Dia. Nei confronti dei tre è stata proposta, inoltre, la misura della sorveglianza speciale di polizia, con obbligo di soggiorno, perché ritenuti appartenenti a Cosa Nostra.

Ciro Gino Ficarotta, negli anni novanta, era stato già coinvolto in vicende giudiziarie a causa dei suoi rapporti con i boss Giovanni Brusca e Baldassare Di Maggio.

Dalle indagini della Dia di Trapani e dei carabinieri sono emerse infiltrazioni della mafia trapanese negli investimenti immobiliari sui terreni agricoli, offerti all’asta nell’ambito di procedure esecutive. Proprio per questo, i tre, insieme ad altri uomini, sono stati destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per concorso esterno in associazione mafiosa, confermata dal Tribunale del Riesame.

Di fondamentale importanza, nelle indagini, si sono rilevate le testimonianze dei collaboratori di giustizia Attilio Fogazza, Nicolò Nicolosi e Lorenzo Cimarosa e la valorizzazione delle conversazioni criptate tra Vito Gondola, già reggente del mandamento mafioso di Mazara del Vallo, e altri soggetti ritenuti mafiosi, nell’ambito del procedimento finalizzato alla cattura del latitante Matteo Messina Denaro.

Era emerso un intervento di Salvatore Crimi e Michele Gucciardi, ritenuti rispettivamente i capi delle famiglie mafiose di Vita e Salemi, nella gestione di una grossa operazione, finalizzata alla speculazione immobiliare attraverso l’acquisto, in un’asta giudiziaria, di una vasta tenuta agricola di oltre sessanta ettari a Pionica, nel comune di Santa Ninfa, e la successiva rivendita alla Vieffe, società agricola riconducibile ai tre imprenditori di San Giuseppe Jato.

L’azienda agricola, di proprietà della moglie di Antonio Salvo, nipote dei cugini noti esattori salemitani Nino e Ignazio Salvo, era stata formalmente acquistata all’asta da Roberto Nicastri, ritenuto prestanome del fratello Vito, l’imprenditore “re” dell’eolico, già sorvegliato speciale, per poi essere ceduta alla Vieffe dei Ficarotta e di Vivirito per un importo di 530.000 euro.

Il prezzo di vendita reale dei terreni era, però, notevolmente superiore a quello dichiarato negli atti notarili e la differenza, pari a oltre duecentomila euro, sarebbe stata versata dai tre imprenditori di San Giuseppe Jato in contanti proprio agli uomini di cosa nostra, per la loro attività di intermediazione immobiliare.

Secondo le dichiarazioni di Lorenzo Cimarosa, parte di tale somma serviva a Michele Gucciardi e Vito Gondola per il mantenimento del latitante Messina Denaro e l’avrebbe ricevuta tramite Lorenzo Cimarosa e Francesco Guttadauro, nipote del latitante e, attualmente, detenuto.

Michele Gucciardi, inoltre, avrebbe costretto l’originaria proprietaria dei terreni a rinunciare ai propri diritti di reimpianto dei vigneti per consentire agli imprenditori di San Giuseppe Jato di ottenere finanziamenti comunitari per seicentomila euro circa, in parte distratti per pagare il prezzo d’acquisto della tenuta stessa.

Dalle indagini è emerso, inoltre, come, durante alcune segrete riunioni, si sia parlato anche di altri terreni sottoposti a procedure esecutive, appartenenti ad Antonio Salvo, marito di Giuseppa.

In quest’ultimo caso, però, l’operazione non fu portata a termine per la difficoltà nel reperire i fondi necessari e, in seguito, anche per il rifiuto dell’aggiudicatario di cedere alle richieste mafiose.

Il Tribunale di Trapani ha così disposto il sequestro dell’intero compendio aziendale della società agricola semplice Vieffe, di Leonardo Ficarotta e Paolo Vivirito, ma riconducibile a Ciro Gino Ficarotta, proprietaria della tenuta agricola di oltre sessanta ettari di contrada Pionica, a Santa Ninfa, per un valore di mercato stimabile in circa un milione e mezzo di euro, oltre che di numerosi conti e depositi bancari.

“Chi dona riaccende la vita”, a Calamonaci campagna di sensibilizzazione per il consenso alla donazione di organi

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Una campagna di sensibilizzazione denominata “Chi dona riaccende la vita” è stata effettuata a Calamonaci al fine di sensibilizzare i cittadini alla donazione di organi e tessuti.

La campagna, organizzata dal sindaco Pellegrino Spinetti e promossa dall’assessorato della Salute della Regione Siciliana in collaborazione con Aido ha avuto come obiettivo principale la messa a conoscenza della cittadinanza della possibilità di poter dichiarare il proprio consenso alla donazione degli organi direttamente all’ufficio Anagrafe del comune. La dichiarazione di consenso può essere effettuata:

  • Firmando il modulo presso la propria Azienda Sanitaria Provinciale di riferimento
  • Presso gli uffici anagrafe dei Comuni al momento del rilascio o rinnovo della carta d’identità
  • Compilando il tesserino blu del Ministero della Salute (in questo caso è necessario conservare la tessera tra i propri documenti personali)
  • Compilando l’atto olografo dell’Associazione Italiana donazione di organi , tessuti e cellule
  • Riportando la propria volontà su un foglio bianco, comprensivo di data e firma (anche in questo caso è necessario custodire tale dichiarazione tra i propri documenti personali).

<< Un messaggio che vuole essere quello della solidarietà verso il prossimo, da vivere e far vivere alle nuove generazioni>> afferma Pellegrino Spinelli.