Altra scossa a Menfi dopo un’ora dalla prima di oggi

Neanche sessanta minuti e un’altra scossa e’ stata registrata sempre con epicentro nEl territorio di Menfi.

2.2 la magnitudo registrata nella scossa di qualche minuto prima delle 22 mentre poco prima delle 21, la sala di registrazione dell’Ingv aveva accurato 2.4.

Adesso lo sciame sismico che da qualche giorno interessa Menfi, desta preoccupazione nella popolazione. Le scosse sono comunque tutte di lieve entita’ e non si sono registrati danni a persone o cose. Le scosse sono state avvertite anche in alcune contrade della zona ovest di Sciacca.

Il saccense Vito Gennaro dopo le armi condannato anche per la detenzione delle munizioni

Il giudice monocratico del Tribunale di Sciacca, Paolo Gabriele Bono, ha condannato a 4 mesi di reclusione in continuazione con una precedente sentenza di condanna, a 3 anni e 8 mesi di reclusione, in abbreviato, Vito Gennaro, di 85 anni, di Sciacca.

Questo secondo processo riguardava le munizioni trovate dai carabinieri nella casa di Gennaro. La prima sentenza, per detenzione illegale di armi, da qualche mese è già definitiva.

Gennaro, difeso dall’avvocato Giovanni Vaccaro, è stato assolto da uno dei capi d’imputazione a suo carico. I carabinieri, grazie anche all’aiuto di un’unità cinofila anti-esplosivo, hanno scovato centinaia di munizioni di diverso calibro, numerosi caricatori ed un kit per la pulizia delle armi, il tutto nascosto all’interno di una cuccia per cane nel giardino dell’abitazione dell’anziano.

Nuova scossa con epicentro Menfi, continua lo sciame

E’ tornata a tremare anche stasera la terra a Menfi. Qualche minuto prima delle ventuno. Epicentro a cinque chilometri nel comune belicino cosi’ come erano state localizzate le altre tre scosse registrate qualche giorno fa.

Scossa tellurica di modesta entita’ come le altre anche quella di stasera. 2.4 la magnitudo del sisma registrata dall’IStituto Nazionale di Geologia e Vulcanologia.

Non si registrano danni a persone o cose.

Bonus famiglie: ecco tutte le agevolazioni per i genitori e come richiederle

La legge di bilancio del 2019 prevede una serie di bonus e agevolazioni rivolti alle famiglie. Non tutti i genitori, però, sono a conoscenza degli importanti aiuti che potrebbero richiedere.

Riportiamo di seguito un elenco di agevolazioni.

Assegno per il nucleo familiare

L’assegno per il nucleo familiare viene erogato mensilmente dall’Inps a sostegno del reddito  ad alcune categorie di lavoratori dipendenti:

lavoratori dipendenti del settore privato;

lavoratori dipendenti agricoli;

  • lavoratori domestici e somministrati;
  • lavoratori iscritti alla Gestione Separata;
  • lavoratori dipendenti di ditte cessate e fallite;
  • titolari di pensione a carico del Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti, dei fondi speciali ed ex ENPALS;
  • titolari di prestazioni previdenziali;
  • lavoratori in altre situazioni di pagamento diretto.

I nuclei familiari devono essere, però, composti da più persone e il reddito complessivo deve essere inferiore a quello determinato ogni anno dalla legge.

L’importo dell’assegno viene calcolato in base alla tipologia del nucleo familiare, del numero dei componenti e del reddito complessivo del nucleo. Gli importi sono pubblicati annualmente dall’INPS (circolare INPS 17 maggio 2019, n. 66).

Maggiori informazioni: https://www.inps.it/NuovoportaleINPS/default.aspx?itemdir=50091&lang=IT

Bonus Bebè 2019

Il bonus bebè Inps, detto anche assegno di natalità, è un agevolazione riservata ai neo genitori che hanno un nuovo figlio, che adottano o prendono in affido un minore entro il 31 dicembre 2019.

La domanda può essere presentata dal genitore, anche affidatario in possesso dei requisiti, entro 90 giorni dalla nascita oppure dalla data di ingresso del minore nel nucleo familiare.

L’importo del bonus dipende all’Isee della famiglia richiedente:  sono previsti 80,00 euro mensili per le famiglie con un ISEE tra 7 e 25 mila euro e 160,00 euro per quelle con un ISEE pari o inferiore ai 7 mila euro. Inoltre,dal 2019, è previsto un aumento del 20% per il bonus bebè 2019 sul secondo figlio.

L’assegno di natalità spetta per un massimo di 12 mesi dal giorno della nascita del bambino o dalla sua entrata in famiglia in caso di adozione o affidamento.

Maggiori informazioni: https://www.inps.it/NuovoportaleINPS/default.aspx?itemdir=52847&lang=IT

Bonus mamma domani

Il bonus mamma domani (o premio alla nascita) viene corrisposto dall’Inps per la nascita o l’adozione di un minore, su domanda della futura madre dopo compimento del settimo mese di gravidanza gravidanza e comunque, improrogabilmente entro un anno dal verificarsi della nascita, adozione o affidamento. L’importo dell’assegno è di 800,00 euro. Il beneficio è concesso in un’unica soluzione per ogni evento (gravidanza, parto, adozione o affidamento) e in relazione a ogni figlio nato, adottato o affidato.

Maggiori informazioni: https://www.inps.it/NuovoportaleINPS/default.aspx?itemdir=50895&lang=IT

Bonus asilo nido 2019

Il bonus asilo nido è un agevolazione prevista dall’Inps destinata al pagamento della retta degli asili nido pubblici e privati. L’ importo previsto è di 1500 euro per 3 anni. Alla domanda, il richiedente deve allegare la documentazione inerente il pagamento almeno della retta relativa al primo mese di frequenza, o, nel caso di asili pubblici, la documentazione dell’iscrizione.

Maggiori informazioni: https://www.inps.it/NuovoportaleINPS/default.aspx?itemdir=52350&lang=IT

Assegno di maternità 2019 dello Stato

L’assegno di maternità dello Stato è un contributo rivolto alle mamme lavoratrici o precarie o, in casi particolari ai padri, che spetta per un massimo di 5 mesi.

I requisiti generali richiesti per il diritto all’assegno di maternità di Stato, oltre la cittadinanza italiana sono:  

Per la madre:

  • se lavoratrice, deve avere almeno tre mesi di contribuzione per maternità nel periodo compreso tra i 18 e i nove mesi precedenti il parto o l’effettivo ingresso del bambino in famiglia in caso di adozione o affidamento;
  • se ha lavorato almeno tre mesi e perso il diritto a prestazioni previdenziali o assistenziali, il lasso di tempo compreso tra la data della perdita del diritto e la data del parto o dell’effettivo ingresso in famiglia del bambino, in caso di adozione o affidamento, non deve superare né il periodo delle prestazioni godute né i nove mesi;
  • se durante il periodo di gravidanza ha cessato di lavorare per recesso, anche volontario, dal rapporto di lavoro, deve poter far valere tre mesi di contribuzione nel periodo che va dai 18 ai nove mesi antecedenti al parto.

Per il padre sono previsti i seguenti requisiti:

  • in caso di abbandono del figlio da parte della madre o di affidamento esclusivo del figlio al padre, al momento dell’abbandono o dell’affidamento esclusivo deve essere in possesso dei requisiti contributivi previsti per la madre;
  • se è affidatario preadottivo, in caso di separazione dei coniugi avvenuta durante la procedura di affidamento preadottivo, al momento dell’affidamento deve essere in possesso dei requisiti contributivi previsti per la madre;
  • se è padre adottante, nel caso di adozione senza affidamento durante la separazione dei coniugi, al momento dell’adozione deve essere in possesso dei requisiti contributivi previsti per la madre;
  • se è padre adottante non coniugato, in caso di adozione pronunciata solo nei suoi confronti, al momento dell’adozione deve essere in possesso dei requisiti contributivi previsti per la madre;
  • se ha riconosciuto il neonato o è coniuge della donna adottante o affidataria preadottiva, in caso di decesso della madre naturale o di quella adottiva o affidataria preadottiva, al momento della domanda, sono necessari il regolare soggiorno e residenza in Italia del padre o del coniuge della deceduta, la presenza del minore presso la sua famiglia anagrafica, la potestà sul minore, il non affidamento del minore presso terzi e che la donna deceduta non abbia già usufruito dell’assegno.

In quest’ultimo caso non sono richiesti i requisiti sia dei tre mesi di contributi tra i 18 e i nove mesi precedenti e sia della perdita del diritto da non più di nove mesi a prestazioni previdenziali o assistenziali, in quanto il diritto all’assegno deriva dalla madre o donna deceduta.

La domanda deve essere presentata entro sei mesi dalla nascita del bambino o dall’effettivo ingresso del minore in famiglia nel caso di adozione o affidamento

L’importo dell’assegno viene rivalutato annualmente dall’Inps e per quest’anno è pari a 338,89 euro.

Maggiori informazioni: https://www.inps.it/NuovoportaleINPS/default.aspx?itemdir=50580&lang=IT

Assegno di maternità dei comuni 2019

L’assegno di maternità di base, anche detto “assegno di maternità dei comuni”, è una prestazione assistenziale concessa dai comuni e pagata dall’INPS (articolo 74 del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 51). Il diritto all’assegno, nei casi di parto, adozione o affidamento preadottivo, spetta a cittadini residenti italiani, comunitari o stranieri in possesso di titolo di soggiorno. La domanda va presentata al comune di residenza entro sei mesi dalla nascita del bambino o dall’effettivo ingresso in famiglia del minore adottato o in affido preadottivo.

L’assegno non è cumulabile con altri trattamenti previdenziali. L’importo dell’assegno è rivalutato ogni anno e per il 2019 corrisponde a 346,39 euro per cinque mensilità e quindi a un totale di 1.731,95 euro. Il valore  ISEE da tenere presente per le nascite, gli affidamenti preadottivi e le adozioni senza affidamento avvenuti e che avverranno nel 2019 è pari a 17.330,01 euro.

Maggiori informazioni: https://www.inps.it/NuovoportaleINPS/default.aspx?itemdir=50579&lang=IT#h3heading2

https://www.inps.it/NuovoportaleINPS/default.aspx?itemdir=52641&lan

Accesso a mare negato ai disabili a San Giorgio, la protesta di due diversamente abili di Sciacca

Non tutte le spiagge di Sciacca sono a misura di disabile. Una vecchia storia saccense che si ripropone ogni anno. Così stamattina due diversamente abili hanno deciso di protestare per il diritto al mare negato a chi non può autonomamente muoversi da solo nella zona del litorale di San Giorgio.

Soltanto gli stabilimenti balneari attrezzati lo consentono mentre accedere dagli accessi a mare liberi è quasi impossibile. Come ci hanno raccontato Luca Garofalo e Francesca Nicolosi, per chi è in carrozzina poter fare un tuffo rimane un’impresa rilegata soltanto ad alcuni tratti di costa saccense.

La Capitana Rackete dai magistrati di Agrigento: “Contenta di aver raccontato tutti i dettagli del salvataggio del 12 giugno scorso”

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Carola Rackete, la capitana della “Sea Watch3” è stata oggi al Tribunale di Agrigento per essere interrogata dai magistrati.

 “Sono stata molto contenta – ha detto ai cronisti al termine dell’interrogatorio – di avere avuto l’opportunità di spiegare tutti i dettagli del salvataggio del 12 giugno scorso. Spero che la Commissione europea dopo l’elezione del nuovo Parlamento faccia il meglio possibile per evitare queste situazioni e che tutti i Paesi accettino le persone salvate dalle flotte di navi civili”.

La Capitana, è stata ascoltata per poco meno di quattro ore nell’ambito del primo fascicolo di inchiesta aperto a suo carico: quello in cui viene ipotizzato il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e la disobbedienza a nave da guerra.

Piano Aro e scerbatura in città, nuove critiche del centrodestra al sindaco di Sciacca

“La politica dei due forni. Quando si pubblicano pulizie di zone, derattizzazione, lavaggi strade, spazzamento meccanizzato l’amministrazione tenta di prendersi tutti i meriti. Se si parla delle altissime percentuali di raccolta differenziata sembra si voglia nascondere che dipenda da un preciso piano raccolta. Invece se qualche zona non è stata pulita la mancata programmazione è degli uffici e del piano Aro”. Così i consiglieri comunali del centrodestra di Sciacca che oggi tornano ad attaccare il sindaco, Francesca Valenti.

“Ricordiamo che sono previsti 180 giorni di scerbatura – aggiungono dall’opposizione di centrodestra – con due squadre da 6 operai e quindi più del doppio rispetto agli anni in cui il piano aro non era attivo. Ieri la perla: “Prelevati 6000 per la pulizia scerbatura e potatura cimitero”. Ora ci viene un grosso dubbio perché la scerbatura ordinaria e straordinaria del cimitero deve essere garantita dall’appalto per cui non capiamo utilizzo di tali somme. Forse si intende la potatura alberi? Una cosa ci sembra palesemente chiara: amministrazione utilizza il piano aro per prendersi i meriti che non ha su tutto ciò che quotidianamente viene fatto salvo attaccarlo e screditarlo quando serve. In politica serve correttezza e chiarezza. Invitiamo l’amministrazione a leggere e studiare tutti gli atti e le proposte del piano – concludono – per comprendere quante cose possono essere fatte”.

Si illumina il Cafè House di Santa Margherita, ieri l’inaugurazione al termine dei lavori del tempietto

E’ stato inaugurato ieri sera con una nuova illuminazione che ridà luce ad uno dei simboli dimenticati della città di Santa Margherita.

L’inaugurazione di ieri, è arrivata al termine di un lavoro di restauro che è stato diretto dall’ingegnere Francesco Fiorino.

Centocinquanta mila euro il costo del progetto di riqualificazione che ha previsto anche la parte di somme per l’impianto di illuminazione per il tempietto che rappresenta la storia della Città del Gattopardo.

Sei mesi di furti in appartamento a Ribera, arrestato un ventenne

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Furti in abitazione e di motorini da dicembre 2018 a maggio 2019. Le indagini dei Carabinieri di Ribera incastrano il presunto responsabile. In carcere un romeno.

I carabinieri della Tenenza di Ribera hanno eseguito una misura cautelare detentiva nei confronti di Daniel Silion, di 20 anni, romeno. Le indagini dei carabinieri di Ribera hanno permesso di accertare che il Silion nel periodo dal dicembre 2018 al maggio 2019 si sarebbe reso responsabile di svariati  furti in abitazione. Silion, grazie alle indagini dei carabinieri, è stato individuato quale presunto responsabile di aver sottratto, da un’abitazione privata, delle forbici da potatura elettriche che ha poi rivenduto ad un incauto acquirente e di altri furti avvenuti sempre nel riberese fra i quali quello di un ciclomotore ad altro connazionale romeno chiedendo poi, al giovane derubato, del denaro per poter rientrare in possesso della refurtiva.

Come disposto dal gip del tribunale di Sciacca, l’arrestato è stato associato presso la casa circondariale di via Pietro Gerardi.

Lo stesso Silion si trovava già sottoposto all’obbligo di dimora nel Comune di Ribera. Era stato arrestato circa dieci giorni fa dai carabinieri per reati in materia di stupefacenti.

Spettacolo teatrale a Castelvetrano sul latitante Matteo Messina Denaro, nella piece l’invito a consegnarsi

Sullo sfondo, le stragi del ’92 e del ’93, i tanti omicidi, la morte del piccolo Di Matteo, il traffico di droga, i rapporti tra Stato e mafia. In primo piano, l’infinita ricerca del super latitante Matteo Messina Denaro, con un inedito invito a consegnarsi alla giustizia: questo il contenuto dello spettacolo “Ciao Matteo, dove sei?”, che sarà presentato a Castelvetrano, domenica 21 luglio, alle ore 21, nel centro culturale polivalente “Giuseppe Basile”, allestito con il patrocinio del Comune guidato dal sindaco del Movimento 5 Stelle, Enzo
Alfano. La produzione è di Our Voice, un movimento culturale internazionale di giovani che denunciano attraverso l’arte ogni forma di ingiustizia sociale e collaborano strettamente con la redazione di Antimafia Duemila.
Lo stesso spettacolo sarà messo in scena anche il giorno prima, sabato 20 
luglio, a Palermo, nella sala De Seta dei Cantieri culturali La Zisa, alle 
ore 21. Gli spettacoli saranno ad ingresso libero. 

La performance teatrale narra la storia di una ragazza intenta a scrivere 
una lettera all’interno di un bar di Castelvetrano. Accanto a lei una sedia 
vuota nella speranza che Matteo Messina Denaro arrivi. Mentre scrive le sue domande, il pensiero della giovane va a ripescare stralci di ricordi della 
vita condotta dallo stesso uomo. Ricordi che si materializzano sul palco 
grazie alle pièce teatrali e le performance di danza dei giovani attori che 
mostrano il sacrificio delle vittime della mafia.

“Castelvetrano – commenta il sindaco Alfano – ha la necessità di una 
rivoluzione culturale e come tutte le rivoluzioni c’è bisogno dell’impegno 
costante da parte dei cittadini e di tempo necessario per interiorizzare e 
prendere sufficiente consapevolezza di cosa è il male e di come va 
combattuto. Parliamo di mafia a Castelvetrano per ricordare a tutti da che 
parte sta la stragrande maggioranza dei castelvetranesi: dalla parte di chi 
lotta ogni giorno per debellare il più terribile dei mal