Diretta Facebook mattutina di Risoluto.it per la “discesa” della statua della Madonna del Soccorso

Si apriranno domani di buon mattino con il seguitissimo rito della “discesa” della statua della Madonna del Soccorso nella basilica della Matrice di Sciacca, i momenti di fede che porteranno ai festeggiamenti del due febbraio per la Patrona della città. Risoluto.it dedicherà una diretta del mattino a partire dalle ore otto quando la statua riposta nella nicchia della navata centrale sarà “discesa” e collocata al centro dell’altare. Dopo la discesa della statua, sarà celebrata la Santa Messa. I riti di fede proseguiranno ogni mattina con l’ottavario che porterà alla secolare e caratteristica processione per le vie di Sciacca.

Marevivo e studenti del Nautico insieme per ripulire un tratto di spiaggia, rinvenuti quasi 2900 cotton fioc

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I volontari dell’associazione Marevivo Sicilia insieme ai ragazzi dell’istituto nautico di Palermo, hanno ripulito ieri la spiaggia di Romagnolo nell’ambito del progetto “NauticinBlu”. L’obiettivo del progetto, che coinvolge diversi istituti scolastici siciliani, è far acquisire ai futuri professionisti del mare competenze che vadano al di là di quelle relative al traffico marittimo, alla conduzione tecnica e amministrativa della nave, ma includano anche conoscenze sulla tutela dell’ambiente e la sostenibilità marina. Sulla spiaggia di Romagnola, dov’è avvenuta ieri la pulizia, sono stati raccolti 2886 cotton fioc. Un numero sbalorditivo se si pensa che, questo rinvenimento è stato effettuato in soli 100 metri. I bastoncini di plastica rappresentano il 9% dei rifiuti ritrovati sulle spiagge italiane, una media di 60 per ogni spiaggia. E questo perché molti non li smaltiscono correttamente gettandoli nei wc. C’è da dire che, dal 1° gennaio 2019, per fortuna, è entrato in vigore in Italia il divieto di produrre e vendere questi bastoncini di plastica, fatta eccezione dei cotton fioc biodegradabili e compostabili. Una conquista per l’associazione Marevivo la quale è stata tra le prima, insieme a Legambiente, a sostenere con forza l’approvazione di questa legge.

Musumeci a Menfi, soddisfatta la sindaca Mauceri: “Questo governo ci mostra la sua vicinanza”

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E’ arrivato puntuale Nello Musumeci poco dopo le 17 era già alla rotonda del Sole di Menfi. Giusto il tempo di un caffè, poi dritto giù in un passaggio in macchina ai Fiori dove il nubifragio dello scorso novembre ha creato tanta apprensione. Poi la visita istituzionale a Palazzo di Città dove al governatore la sindaca Marilena Mauceri e l’ingegnere capo dell’Ufficio Tecnico alla presenza di Maurizio Costa, capo della Protezione Civile, hanno illustrato il progetto di raccolta delle acque di Lido Fiori. Infine, il momento finale al Centro Civico di Menfi per una seduta straordinaria del consiglio comunale con l’intervento del presidente.

Tappa anche a Sciacca e Menfi per la famiglia “Magicamper”: “Eravamo stanchi del sistema, così in povertà giriamo l’Italia”

“Vado piano perchè già sto a casa”: è la scritta che campeggia dietro il camper di una famiglia marchigiana che stufa di tutto quello che il solito “tran tran” quotidiano della vita moderna comporta, ha deciso di staccare la spina e mettersi in viaggio per l’Italia per dodici mesi. Lui carpentiere, lei insegnante, hanno deciso di godersi i figli Alessia e Leonardo in giro con un camper per visitare posti e luoghi rinunciando alla comodità della casa e imboccare invece, autostrade e statali che oggi li hanno portati dapprima a Sciacca e poi a Menfi. D’altronde per essere felici e godere del mondo basta poco come ci hanno raccontato oggi quando li abbiamo incontrati nella loro tappa pomeridiana a Menfi. “Viviamo in povertà – spiega papà Marco – Ero stanco del sistema prima ero preso solo dal lavoro e i miei figli sono cresciuti senza me, adesso, passo le giornate con loro veramente”. “Dell’istruzione dei miei figli – dice mamma Valentina – ci occupiamo direttamente noi. E in ogni comune che visitiamo facciamo tappa sempre in biblioteca. E’ anche uno degli obiettivi del nostro viaggio. Stamattina siamo stati alla Biblioteca Cassar di Sciacca e ci hanno riservato una calorosa accoglienza”. Mentre ogni giorno si fanno chilometri su chilometri, si ci alza quando il sole spunta e si ammira la natura, i luoghi e le bellezze,  Alessia, la bimba più grande, può imparare tanto dai posti visitati e visti coi propri occhi, mentre Leo il minore, lontano dalla tv legge e scrive di più.

Regione: a Villafranca Sicula si mette in sicurezza il centro abitato con una spesa di 500 mila euro

Al via i lavori per la canalizzazione delle acque a Villafranca Sicula, in provincia di Agrigento. E’ stata infatti aggiudicata la gara per la regimazione dei corsi d’acqua di contrada San Rocco, a monte del centro abitato, che è zona R4, ossia ad altissimo rischio idrogeologico. A darne notizia il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, in qualità di commissario dell’Ufficio contro il dissesto idrogeologico.
L’intervento, del costo di 504 mila euro, verrà eseguito dalla Edilcap di Montecatini Terme e prevede il ripristino dei canali di scolo nelle strade e la ripulitura degli alvei dei torrenti, dove si sono verificate frane che hanno causato ingenti danni alle coltivazioni e al sistema viario.
«Interveniamo nel più breve tempo possibile – dichiara il presidente Musumeci – con opere che possano assicurare condizioni di vivibilità nei Comuni siciliani colpiti da alluvioni ed esondazioni di torrenti e fiumi, ponendoci al fianco dei coltivatori e delle imprese agricole alle prese con ingenti danni alle loro produzioni. La tutela del territorio richiede manutenzione ordinaria e interventi strutturali e il nostro impegno è rivolto proprio in questa direzione, con risorse umane e finanziarie adeguate».
 

Notti da “Far west” a Racalmuto, sgominata dai carabinieri una gang di giovani violenti

Si sarebbero resi protagonisti di violenze e soprusi nei confronti di un giovane ed anche di alcuni titolari ed avventori dei locali della movida, nel paese di Racalmuto. In quattro finiscono in manette e per altri tre di loro è scattato il divieto di dimora.

I fatti risalgono al mese di settembre dello scorso anno, quando nel cuore della notte un gruppo di giovani di Racalmuto, forse per noia o forse per spavalderia, avrebbe deciso di recarsi in pieno centro storico, ove si stava svolgendo una consueta serata della movida estiva. In quella circostanza, dopo aver letteralmente bloccato il traffico veicolare, lasciando le loro auto in mezzo alla strada, alcuni di loro si sarebbero avventati contro le persone che erano sedute ai tavoli dei locali, iniziando a rovesciare addosso ai clienti quello che stavano consumando ed a rivoltare i tavoli e le sedie, insultando i presenti ed obbligando di fatto i titolari degli esercizi pubblici a chiudere anticipatamente.

I carabinieri della stazione di Racalmuto hanno sin da subito avviato le attività investigative, coordinate dalla Procura della Repubblica di Agrigento, al fine di risalire agli autori di tali violenze, percependo anche il timore delle vittime nel raccontare i gravi fatti accaduti. Attraverso alcune testimonianze, nonché numerosi servizi di osservazione e le immagini dei sistemi di video-sorveglianza presenti lungo le vie del centro del paese, in breve tempo, i militari dell’Arma hanno chiuso il cerchio delle indagini, identificando uno ad uno i presunti autori delle violenze ed accertando compiutamente quanto era successo, acquisendo importanti elementi di prova anche per un altro grave episodio, in cui alcuni degli indagati avevano preso di mira un ventitreenne. In particolare, in pieno giorno, un un ventitreenne favarese sarebbe stato letteralmente bloccato e circondato, in quanto probabilmente ritenuto “colpevole” di aver frequentato una ragazza racalmutese. Nella circostanza, al malcapitato, alcuni degli indagati avrebbero rivolto gravi minacce, tra cui anche la mutilazione dei suoi arti, avvalendosi di una mannaia, colpendolo anche con calci e schiaffi e con un manico di scopa.

Al termine delle attività investigative, alle prime luci dell’alba, i carabinieri della compagnia di Canicattì e della stazione di Racalmuto hanno prelevato i presunti responsabili dalle loro abitazioni, in esecuzione di un‘ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dal GIP del Tribunale di Agrigento, su richiesta della locale Procura della Repubblica. L’autorità giudiziaria, concordando con gli esiti delle indagini effettuate dai carabinieri, ha disposto gli “arresti domiciliari” per quattro indagati, mentre ad altri tre è stata applicata la misura cautelare del divieto di dimora nel Comune di Racalmuto.

“Le procedure negoziali nelle istituzioni scolastiche e la tutela della privacy”: Seminario di formazione, questa mattina, al liceo classico “Fazello” di Sciacca

Negoziazione, riservatezza e controllo del personale, sono solo alcuni tra i tanti compiti di cui, oggi, il dirigente scolastico deve occuparsi. Al seminario di formazione, che ha visto la presenza di un folto pubblico, è intervenuto il Provveditore degli Studi di Agrigento, Raffaele Zarbo. Oggi l’istituzione scolastica può svolgere attività negoziale per l’acquisto di beni o servizi, al fine di garantire il funzionamento amministrativo e didattico e per la realizzazione di specifici progetti. L’attività contrattuale da parte della scuola si ispira ai principi fondamentali di economicità, efficacia, efficienza, trasparenza e pubblicità, tempestività, correttezza, concorrenzialità, non discriminazione, proporzionalità, rotazione, sostenibilità ambientale, ed esercita il potere negoziale nel rispetto dei principi di efficacia, efficienza ed economicità dell’azione amministrativa. L’affidamento di lavori, servizi e forniture è eseguito attraverso indagini di mercato verificando che gli operatori economici interpellati siano in possesso dei requisiti di idoneità morale, di capacità tecnico-professionale e di capacità economico-finanziaria. Anche le istituzioni scolastiche, durante lo svolgimento dei loro compiti, hanno il dovere di rispettare la “privacy” e tutelare e proteggere i dati personali che trattano, in particolare perchè i dati si riferiscono a soggetti generalmente minorenni. Le scuole, quindi, sia pubbliche che private, hanno l’obbligo di informare, tramite apposita informativa, gli interessati delle caratteristiche e modalità del trattamento dei loro dati indicando i responsabili del trattamento. Le persone interessate non sono solo gli studenti, ma anche le famiglie e gli stessi professori.

Licenziati cinque dipendenti regionali per assenteismo

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I furbetti del cartellino, questa volta, non l’hanno fatta franca. Cinque dipendenti accusati di assenteismo sono stati licenziati e altri sedici rischiano la sospensione dal servizio senza stipendio per un periodo di tempo che va da uno a sei mesi. Sono questi i provvedimenti assunti dalla commissione disciplinare dell’assessorato alla Funzione Pubblica, nei confronti degli impiegati all’assessorato alla Salute coinvolti nel blitz anti assenteismo del 27 novembre scorso della Guardia di Finanza. I “furbetti”,  furono sorpresi in flagrante, durante l’orario di lavoro, fuori dagli uffici, mentre prendevano il caffè o facevano la spesa, pur risultando regolarmente in servizio. Il provvedimento riguarda tre portieri, un commesso e un collaboratore amministrativo. La procedura disciplinare è scattata dopo che il tribunale ha trasmesso gli atti dell’inchiesta.  

Randagismo problema irrisolto, il M5S attacca frontalmente l’amministrazione Valenti

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“Dopo quasi un anno dall’orribile strage di Muciare il problema randagismo è fermo al palo”. Così il M5S, di Sciacca stamattina commenta gli ultimi fatti di cronaca che hanno riguardato l’emergenza randagismo. “Le uniche novità, sono nuove aggressioni ai cittadini e le conseguenti denunce al Comune e la presenza di oltre 350 cani organizzati in branchi e in netto aumento rispetto all’anno precedente –  afferma Teresa Bilello riprendendo un tema che il M5S affronta sin dai primi giorni del suo ingresso in consiglio comunale –  Era forse questa la “terapia d’urto” con la quale la Sindaca giustificava l’azzeramento della sua giunta? È questo il modo con cui l’amministrazione intende, ancora una volta, risolvere alcuni degli annosi problemi che affliggono la nostra città, tra cui il randagismo? Immobilismo e attesa di una manna dal cielo che mai arriverà. Oggi, ancora una volta se ce ne fosse bisogno, i fatti dimostrano che il Sindaco è capace solo di promesse a cui non riesce a dare seguito. “Eppure, a volte, basterebbe semplicemente avere l’umiltà di ascoltare le proposte che arrivano dai cittadini, avanzate dalle associazioni e dalle altre forze politiche. “ – continua la Bilello – “Del randagismo, infatti, ci siamo occupati a lungo fornendo all’amministrazione, come è nostra abitudine, proposte concrete e fattive che come sempre sono rimaste chiuse nei cassetti.” Oggi, ancora una volta vogliamo ricordare alla professoressa Valenti che “il sindaco è la massima autorità sanitaria locale” e in questa veste, ai sensi dell’art. 32 della legge n. 833/1978 e dell’art. 117 del D.Lgs. n. 112/1998, può anche emanare ordinanze contingibili e urgenti, con efficacia estesa al territorio comunale, in caso di emergenze sanitarie e di igiene pubblica. Il randagismo a Sciacca è un’emergenza. E allora cosa aspettare? Che si verifichi un nuovo caso Muciare? “Voglio dunque ancora una volta sollecitare la Valenti” – conclude Teresa Bilello – “a disporre azioni #indifferibili, #immediate e #urgenti senza perdere altro tempo perché, come evidenziato dal M5S e confermato in un’intervista anche dal dott. Izzo, responsabile degli allevamenti dell’Asp di Agrigento, l’unica soluzione al momento per iniziare ad arginare il problema è riattivare il ciclo di cattura-sterilizzazione-reimmissione sul territorio.” Conoscendo però il modus operandi di questa amministrazione, il sindaco, piuttosto che agire, preferirà addossare le colpe a qualcun altro. Chissà chi sarà questa volta il “fortunato”…

Tunisini tentano di rubare liquori in un supermercato di Ribera, fermati dai carabinieri che fanno scattare denuncia ed espulsione dal territorio italiano

I carabinieri della tenenza di Ribera hanno fermato e denunciato per furto due tunisini che avrebbero rubato alcolici in un supermercato del centro crispino. I due nordafricani sono stati successivamente raggiunti da un provvedimento di espulsione dal territorio italiano. I due sarebbero venuti alle mani con il responsabile della sicurezza del supermercato e poi un dipendente dell’attività è finito in ospedale per accertamenti. Pare che i due tunisini si trovassero in stato di ubriachezza durante il tentativo di furto degli alcolici. Erano sprovvisti di documenti d’identità.