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Il Comune di Montevago vuole acquisire beni confiscati alla mafia da affidare a scopi sociali
“Il comune di Montevago, così come deliberato dal consiglio comunale, ha manifestato l’interesse all’acquisizione dei beni confiscati alla mafia ricadenti nel proprio territorio al fine di realizzare progetti sociali”. Lo spiega il sindaco della città termale, Margherita La Rocca Ruvolo, al termine della conferenza di servizi provinciale indetta dall’Agenzia Nazionale per i beni sequestrati e confiscati e svoltasi oggi alla prefettura di Agrigento.
Sono complessivamente 14 gli immobili confiscati a Montevago, solo 11 quelli che potranno essere utilizzati, poiché 3 si trovano nel vecchio centro distrutto dal terremoto del ’68 e non sarà possibile riutilizzarli. Adesso si attende dall’Anbsc l’emanazione del decreto di destinazione dei beni al comune che, con proprio regolamento, stabilirà poi come affidarli a fini sociali.
“Durante l’incontro in prefettura – aggiunge il sindaco di Montevago – si è parlato anche della Calcestruzzi Belice, sulla questione c’è la massima attenzione da parte di tutti. Per quanto riguarda i locali dell’azienda si stanno valutando varie ipotesi per la fruizione di questo posto che non può essere lasciato in abbandono. Ritengo importante e necessario che vengano restituiti alla comunità i beni sottratti a circuiti illegali per il loro riutilizzo a fini sociali e per la valorizzazione del territorio”.
Mercoledì scorso, il Prefetto di Agrigento, Dario Caputo, insieme al sindaco di Montevago, ha visitato la Calcestruzzi Belice. “Un ringraziamento – conclude Margherita La Rocca Ruvolo – va al Prefetto Caputo per la grande sensibilità mostrata oggi e mercoledì scorso quando, visitando la Calcetruzzi Belice, ha espresso solidarietà ai lavoratori impegnati in questi mesi in una lunga battaglia per il lavoro ed è rimasto colpito dalla grandezza dell’impianto estrattivo e degli uffici impegnandosi ad affrontare, con l’Agenzia Nazionale per i beni sequestrati e confiscati, eventuali ulteriori difficoltà che si dovessero frapporre all’ottimale gestione di questo patrimonio che non può essere disperso”.
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Non solo bonus elettrico e gas, dal primo luglio anche sconto nella bolletta dell’acqua
Dal prossimo 1° luglio le famiglie con basso reddito, e in possesso dei requisiti previsti dalla normativa, potranno richiedere oltre al bonus elettrico e gas anche il bonus per la fornitura idrica.
È quanto rendono noto il sindaco Francesca Valenti e l’assessore alle Politiche Sociali Annalisa Alongi nel diffondere ai cittadini la novità comunicata alle amministrazioni locali dall’Anci, l’Associazione nazionale dei comuni italiani.
Il bonus idrico – viene spiegato – consiste in uno sconto sulla bolletta idrica rispetto alle tariffe per le utenze domestiche applicate dal gestore locale. L’Arera, l’Autorità di Regolazione per l’Energia Reti e Ambiente, spiega che il bonus idrico garantisce la fornitura gratuita di 18,25 metri cubi su base annua per ogni componente della famiglia anagrafica. Hanno diritto al bonus – sottolinea l’Arera – anche gli utenti che non hanno un contratto di fornitura diretto perché vivono in un condominio e il titolare del contratto di fornitura è il condominio stesso.
Il 1° luglio è stato indicato come giorno d’avvio per la raccolta delle domande di accesso. Le istanze dovranno essere presentate al protocollo generale del Comune di Sciacca.