L’Associazione nazionale finanzieri d’Italia programma altre iniziative a Sciacca contro il bullismo

Nuovo appuntamento, ieri sera, a Sciacca, dell’Anfi, l’Associazione nazionale finanzieri d’Italia, con il vice presidente nazionale, Antonio La Scala, che guida anche le associazioni Penelope e Gens Nova, che svolgono varie iniziative, in Italia, per le persone scomparse e per la lotta al bullismo, ai maltrattamenti e alla violenza in genere. A Sciacca si sono già svolte le prime iniziative e altre sono in programma, nelle scuole, nel prossimo mese di ottobre. Ieri sera, durante una cerimonia alla quale hanno partecipato anche il comandante provinciale della Guardia di Finanza, colonnello Pietro Maggio, e il comandante della compagnia di Sciacca delle Fiamme Gialle, maggiore Luigi Carluccio, è stata consegnata una targa alla memoria di Consolato Matalone che ha guidato per 17 anni l’Anfi di Sciacca. La targa è stata ritirata dalla moglie.

In arrivo a Sciacca 10 dispenser per assicurare cibo ai cani randagi

Sono in arrivo a Sciacca 10 dispenser per assicurare cibo ai cani randagi. Antonella Baldassano, che ha promosso l’iniziativa, la prossima settimana, riceverà 10 distributori di alimenti per cani e gatti. Il costo è di un migliaio di euro. “Ma se ci saranno ulteriori somme disponibili saranno utilizzate per l’acquisto degli alimenti per gli animali”, dice Antonella Baldassano che ha già individuato alcune zone della città nelle quali collocare i distributori. Uno allo Stazzone, due in contrada Perriera, uno nell’area del cimitero e uno a Raganella. Queste le aree individuate. Antonella Baldassano in questi giorni, si confronterà con il Comune anche perchè il contributo della gente è stato maggiore del previsto e si potrebbero acquistare, a breve, altri distributori di alimenti.

Piera Aiello per la prima volta racconta oggi la sua storia ad Agrigento

Per 27 anni ha vissuto lontano dalla sua terra, la Sicilia. E nelle occasioni pubbliche il volto era sempre coperto, per non farsi riconoscere. Lo scorso mese, Piera Aiello, testimone di giustizia, ha deciso di scoprire per la prima volta il suo viso. E mercoledì prossimo, 18 luglio, alla vigilia della commemorazione della strage di Via D’Amelio, per la prima volta, Piera Aiello, oggi deputata del M5S, racconterà la sua storia a viso scoperto. Lo farà ad Agrigento, nel corso del convegno ‘Dalla mafia alle mafie, l’agenda della mafia che si rinnova. Conversazioni su un fenomeno senza volti e confini’, organizzato dal Presidente dell’Anm di Agrigento, Giuseppe Maria Miceli e dalla segretaria dell’Anm agrigentina, Simona Faga. Ne discuteranno il Procuratore capo di Agrigento, Luigi Patronaggio e lo scrittore Attilio Bolzoni. Modera l’incontro la giornalista Elvira Terranova, caposervizio all’Adnkronos. Il marito di Piera Aiello, Nicolò Atria, figlio del boss Vito Atria, fu ucciso il 24 giugno 1991, davanti alla moglie. Piera Aiello decise subito di denunciare i due assassini del marito e iniziò così a collaborare con la polizia e la magistratura, unitamente alla cognata Rita Atria con il giudice Paolo Borsellino. La cognata, dopo la strage di via D’Amelio, decise di togliersi la vita, per la disperazione. Oggi, a distanza di quasi trent’anni, Piera Aiello racconterà la sua storia. E, per la prima volta, a viso scoperto. “Non ho scatti che mi ritraggono con i miei figli, le uniche immagini sono quelle della loro nascita. Nessun selfie, nulla. Ma adesso mi riapproprio della mia vita, del mio volto: è come rinascere”, dice lei oggi. L’incontro si terrà oggi, 18 luglio, alle ore 18.30, presso ‘Quattro Venti’, via Nino Savarese, contrada Maddalusa, Agrigento.

Randagismo, il Movimento 5 Stelle accusa l’amministrazione: «Che fine hanno fatto gli impegni presi lo scorso 28 giugno?»

“Anni fa le fiabe iniziavano con C’era una volta…. Oggi sappiamo che iniziano con Se sarò eletto… e, purtroppo, non hanno più un lieto fine”. Continua con questo tono l’offensiva politica del Movimento 5 Stelle nei confronti dell’amministrazione Valenti, a cui viene rinfacciata la promessa, nel caso in cui fosse stata eletta, di portare il cambiamento, personalizzando addirittura la carica politica e ampliandola all’intera cittadinanza attraverso uno dei più celebri slogan, ossia: Con me il sindaco sei tu.
Frasi che per i pentastellati pesano oggi come macigni su un’amministrazione Valenti che, non solo non è riuscita a mantenere neanche una delle promesse fatte in campagna elettorale, perché se di cambiamento si tratta di certo non è in positivo, ma sembra non riuscire neanche a mantenere i piccoli e necessari impegni presi con le istituzioni, con le associazioni e con quella parte di società civile che si presta a collaborare per il bene della città. “Un esempio tra tanti – osservano i grillini – l’impegno preso da quest’amministrazione, e tutt’oggi ancora non rispettato, sull’emergenza randagismo”. Si ricorda così che lo scorso 28 giugno, nel corso dell’incontro sul tema randagismo svoltosi al Palazzo di Città, su proposta del Dott. Antonio Salina direttore generale dell’ASP, si era deciso di mettere in atto un intervento immediato per evitare che i circa 200 cani presenti attualmente sul territorio saccense potessero riprodursi e moltiplicarsi. Ovvero, si era deciso di recuperarli, sterilizzarli, microchipparli, segnalarli ed immetterli nuovamente per strada con l’aiuto e la collaborazione delle associazioni animaliste.L’amministrazione comunale aveva dichiarato ampia disponibilità affermando persino che il comune sarebbe stato pronto poiché in possesso di tutti gli strumenti per intervenire in maniera efficace sin da subito. “Ma l’emergenza c’è, le risorse ci sono, il comune è pronto, le disponibilità da parte delle istituzioni e delle associazioni animaliste ci sono, tuttavia sono passate già 3 settimane e nulla è stato fatto”. Insomma: i pentastellati si domandano cosa manchi ancora. “Ci viene da pensare – scrivono –  che ciò che manca è un’amministrazione in grado di assumere degli impegni e portarli a termine per il bene della città”. Per il Movimento 5 Stelle il tempo passa e l’emergenza randagismo rimane, insieme a tante altre emergenze che l’amministrazione Valenti sta dimostrando di non essere in grado di risolvere.

Ecco il documento del Comitato Civico per la Sanità presentato stamattina alla Commissione Ruvolo: “Il declino inesorabile dell’ospedale di Sciacca”

Pubblichiamo integralmente il documento presentato oggi dal Comitato civico per la Sanità di Sciacca all’audizione presso la Commissione dell’ARS presieduta dall’on. Margherita La Rocca Ruvolo. Il declino inesorabile dell’Ospedale di Sciacca Due sono gli aspetti del nostro Ospedale attenzionati dal Comitato, quello del suo attuale funzionamento e quello del ruolo che allo stesso va attribuito all’interno della rete ospedaliera regionale. 1)  Quanto al primo aspetto, va subito evidenziato il crescente depotenziamento di questo nostro Ospedale. Si consideri, a tal fine, che dal 2011 al 2017, i ricoveri ordinari annui sono calati del 18% (da 8.185 a 6.885); il fatturato si è ridotto da 30 milioni a 28 milioni di euro circa, mentre le giornate di degenza sono aumentate da 75.000 a 80.000 circa;
  • Anche il fatturato dell’intera ASP di Agrigento è calato, nel periodo predetto, da 105 milioni a 97 milioni circa.
La lettura combinata di tali dati ci dice che 1.000/1.300 pazienti hanno scelto di ricoverarsi presso gli Ospedali di Palermo o fuori dalla Sicilia (e non presso l’Ospedale di Agrigento, come testimonia, tra l’altro, il calo complessivo del fatturato dell’ASP di Agrigento); che il contemporaneo aumento delle giornate di degenza si collega direttamente alla crescente carenza di personale (laddove è evidente la necessità di maggior tempo per la diagnosi e gli eventuali interventi). 2) Ci siamo occpati anche discelte strategiche come quella relativa alla mancata iniziale classificazione dell’Ospedale di Sciacca come DEA di I° livello, poi corretta nella bozza concordata dal precedente governo regionale con il ministero della salute. In tale veste abbiamo segnalato emergenze funzionali, strutturali o gestionali. Per esempio,  abbiamo  segnalato con tempestività, non sempre recepita dagli organismi preposti, l’assurda situazioni creatasi nel 2016, allorché dopo un guasto di oltre tre mesi di una delle due sale di emodinamica, cessò di funzionare anche la seconda. E’ facile intuire i disagi per i pazienti e i medici di questa delicatissima struttura. Rispetto a un’organico previsto di n. 4 emodinamisti, quelli in servizio erano due allora e due sono rimasti fino ad oggi. A tale proposito si fa presente che da notizie raccolte di recente la SICI (Società Italia di Cardiologia Interventistica) ha inviato all’assessorato alla salute di questa regione un documento che invitava a integrare l’organico delle U.O.C. di cardiologia di n. due unità di dirigenti medici dedicati all’attivita’ di emodinamica h24. Ci sembra opportuno chiedere che questa raccomandazione dell’autorevole Societa’ scientifica venga sollecitamente recepita nella nuova rete ospedaliera della Regione Sicilia, specificatamente per l’UOS di Emodinamica di Sciacca. Area materno Infantile: il punto nascita di Sciacca dovrà essere attrezzato di n.2 PL per terapia semintensiva e il personale medico dovrà essere integrato di almeno due unità di personale medico e di almeno una unità di personale infermieristico specializzato dedicato h24 a questa particolare disciplina che consentano un monitoraggio qualificato e costante dei bambini allo scopo di ridurre al minimo il trasferimento presso strutture di livello superiore. Area dell’emergenza: l’esistenza di una UOC di radiologia che da molti anni lavora su standard di alta qualità ci invita a sollecitare la creazione di una struttura di neuroradiologia, che avrebbe come evidente corollario l’istituzione di una Stroke Unit. Criticita’ gestionali. Le cosiddette Risorse Umane. Purtroppo il Comitato Civico per la Sanita’ di Sciacca spesso e’ stato sollecitato a intervenire per segnalare criticità organizzative, scoperture di posti, emergenze strutturali che ripropongono la sensazione largamente diffusa tra gli addetti di un insufficiente governo quotidiano sia del personale che della stessa struttura del complesso ospedaliero. Dal gia’ citato caso delle sale di emodinamica, agli ascensori fermi da anni, alla mancata regolazione del traffico interno degli autoveicoli, alle singolari filosofie di applicazione delle norme contrattuali, allo stile monarchico con cui vengono nominati i facenti funzione nelle UO prive di direttore, per non parlare del singolare modo di interpretare il loro ruolo da parte di alcuni ff che sembrano rispondere del loro operato esclusivamente al loro referente politico invece che al personale con cui dovrebbero  fruttuosamente cooperare nell’esclusivo interesse dei pazienti. Con gli inevitabili strascichi di tensioni, conflittualità piu’ o meno espresse, il piu’ delle volte vengono risolte con un grottesco giro di lettere, protocolli, repliche e controrepliche cartacee che lasciano i problemi immutati, ma…”con le carte a posto”. Un indicatore dovrebbe allertare i responsabili di quel settore delicatissimo  denominato “risorse umane”: la quantita’ esageratamente elevata di ferie non godute in molti reparti (per molti medici si tratta di oltre 150 giorni di ferie non godute con punte di oltre 200 giorni).  Sulle possibili implicazioni di un tale modo di concepire il rapporto con il personale  potrebbe tornare utile un lavoro recentissimo su una prestigiosa rivista internazionale  (*Mayo Clinic Proceedings 2018. Doi: 10.1016/j.mayocp.2018.05.014.). Criticità strutturali recenti. In seguito a un recente guasto all’impianto di condizionamento dell’aria della camera bianca di Sciacca (rimediata con un intervento provvisorio di incerta durata, stante che la soluzione definitiva sembra non ipotizzabile fino a settembre) abbiamo scoperto che la manutenzione della stessa era affidata a ben due diversi soggetti. Contemporaneamente abbiamo scoperto che per la movimentazione e la preparazione del materiale sanitario destinato ai 21 reparti riforniti dalla Farmacia Ospedaliera di Sciacca da mesi e’ in servizio un solo magazziniere. In un periodo di carenza di personale ci si chiede con quali criteri venga distribuito lo scarso personale disponibile. UOC vs UOS Abbiamo letto di draconiane misure di riduzione delle UOC che verrebbero in molti casi trasformate in UOS. Nulla da eccepire se gli indicatori di appropriatezza (più modernamente il “value”) delle prestazioni, nonché di riduzione della migrazione sanitaria passiva diventassero la regola in tutte le ASP della Sicilia, anche con conseguenti ricadute di tipo economico sugli operatori sanitari. In realtà temiamo che questa misura astrattamente condivisibile si possa ridurre in una riduzione dei budget a disposizione delle UO. Anche perche’ questanobile volontà razionalizzatrice non sembra interessare la pletora dei Distretti Sanitari di Base che riproducono la distribuzione geografica delle vecchie USL. In tema di trasparenza, gli ultimi report sui reclami presentati dagli utenti-pazienti consultabili sul sito dell’ASP AG risalgono al 2013. Sulla base di testimonianze di Cittadinanza attiva, la presentazione di reclami da parte dei gli utenti spesso e volentieri viene disincentivata con motivazioni pretestuose; inoltre a tutt’oggi non si hanno notizie di strategie di monitoraggio della qualita’ percepita delle prestazioni rivolte agli utenti e gestite da associazioni indipendenti dalle amministrazioni.

Oggi in Commissione ARS l’audizione del Comitato civico per la Sanità. M. La Rocca Ruvolo: “Massima attenzione sull’ospedale di Sciacca”

Da una parte la nuova rete ospedaliera, da cui si confermano le notizie rassicuranti che confermano il Giovanni Paolo II DEA di primo livello (e Spoke di secondo livello), dall’altra parte le criticità attuali. È stato questo l’ordine del giorno dell’attesa audizione di oggi all’ARS, in Commissione Sanità, quella presieduta da Margherita La Rocca Ruvolo, alla presenza dei vertici del Comitato civico per la Sanità e del Tribunale dei diritti del malato, del sindaco Francesca Valenti e del manager dell’Asp Gervasio Venuti. Una riunione su cui l’on. La Rocca Ruvolo esprime opinioni molto soddisfatte, prendendo atto del cronoprogramma presentato dall’ing. Venuti proprio in ordine agli interventi in programma sul Giovanni Paolo II. Intanto desta una certa sorpresa la decisione dell’associazione “Orazio Capurro Amore per la Vita” di dissociarsi dal Comitato civico per la Sanità, non condividendo i recenti orientamenti del coordinamento

Venerdì il primo Blue Day di Marevivo a Capo San Marco: attività ludiche dedicate ai bambini

Arrivano puntuali gli appuntamenti con i Blue Days di Marevivo: le giornate di educazione ambientale destinate ai piccoli utenti delle spiagge siciliane, che sotto l’attenta guida dei volontari dell’associazione, saranno coinvolti in seminari didattici, laboratori creativi e attività ludiche a tutto tondo con il mare. Si inizia venerdì 20 Luglio a Sciacca presso la Spiaggia di Capo San Marco con un Blue Day dedicato alle specie tipiche che popolano il Mediterraneo, quelle a rischio di estinzione, le grandi emergenze ambientali e i comportamenti da adottare per salvaguardare spiaggia e mare. Come lo scorso anno, grazie alla preziosa collaborazione della scuola di lingue “Altra Lingua”, le attività saranno sviluppate anche in lingua inglese, per far vivere a pieno l’esperienza anche ai numerosi bambini stranieri presenti a Sciacca per le vacanze. Per favorire le loro competenze didattiche e professionali, quest’anno saranno coinvolti a pieno titolo anche 18 studenti del liceo Scientifico “E. Fermi” di Sciacca, impegnati in esperienze di conoscenza del territorio nell’ambito delle attività del progetto PON “Alla scoperta dell’EDEN”. L’appuntamento è alle 10:00 in spiaggia, accanto lo stabilimento Cocoloco. I successivi Blue Days si svolgeranno nelle seguenti date e località: – 22 Luglio, Porto Palo di Menfi in collaborazione con il club nautico dopo la pulizia della spiaggia delle Solette, 27 Luglio, Siculiana Marina nel tratto di spiaggia antistante il CEA “F. Alaimo”, 1 Agosto, Petrosino nella spiaggia del Biscione.

Debutta domani al parco archeologico di Castelvetrano il musical “Selinunte”

“La storia di Selinunte diventa musical, esattamente un’opera musicale. La prima andrà in scena domani in un contesto unico”. Lo ha annunciato Enrico Caruso, Direttore del Parco Archeologico. “E’ un’occasione per far conoscere a un vasto pubblico la storia dell’antica città greca – ha proseguito Caruso – anche attraverso un impianto teatrale, scenico e musicale. Un ritorno alla tradizione melodica di stampo italiano che potrebbe rinverdire fasti in declino, sebbene esista un pubblico esigente ancora in grado di dare a questi spettacoli il massimo dell’attenzione e dell’interesse. Sentimenti che ben si coniugano con la valorizzazione del Parco Archeologico di Selinunte e Cave di Cusa. Con questo musical inaugureremo il nuovo palcoscenico sito a pochi metri dal Baglio Florio, tra il Tempio di Hera e l’Acropoli, costruito appositamente per gli eventi ed immerso in uno scenario naturalistico con panoramica sul mare e Parco Archeologico”. Un grande evento, un’opera musicale italiana. “Portiamo ai piedi dei Templi la storia di Selinunte. Si tratta di un grande progetto divulgativo – ha dichiarato Vito Signorello, ideatore ed autore dell’Opera Musicale “Selinunte”- che attraverso il linguaggio della musica, del canto e della recitazione farà conoscere la storia di Selinunte al mondo. Un grande evento voluto dall’Unitrè di Castelvetrano Selinunte, con la collaborazione delle Unitrè Siciliane ed in particolare della Presidenza Nazionale, Presidente Prof. Gustavo Cuccini. L’opera andrà dalla fondazione di Selinunte fino all’epoca contemporanea con un linguaggio semplice veicolato dalla musica e dalla poesia, con l’intento di promuovere il Parco Archeologico più grande d’Europa. Un progetto portato avanti dall’Unitrè, l’Associazione Nazionale, nata in tutta Italia come Università della Terza Età e divenuta oggi Università delle Tre età. L’opera sarà integralmente ripresa e trasformata in un dvd che verrà divulgato a tutti i livelli anche tramite gli operatori turistici. Domani alle ore 20, Parco Archeologico di Selinunte con replica Giovedì 19 Luglio sempre alle ore 20. Regia di Peppe Dottali e la partecipazione straordinaria del maestro Giorgio Magnato e di Maurizio Indelicato.

Sanità. Vertice ieri anche in prefettura. Le proposte di Rino Marinello

Prima dell’audizione di oggi in Commissione Salute del Comitato Civico per la Sanità si è tenuto ieri il secondo incontro presso la Prefettura di Agrigento per discutere dei problemi legati alla sanità agrigentina. “Abbiamo costituito un tavolo tecnico – afferma il senatore del Movimento 5 Stelle Rino Marinello, promotore degli incontri – per meglio organizzare la continuità assistenziale e al fine di svolgere l’attività di guardia medica in sicurezza”.

Al tavolo hanno preso parte anche il Prefetto Dario Caputo, il capo di gabinetto del Prefettura Fichera, il presidente dell’Ordine dei Medici della Provincia di Agrigento Giovanni Vento e il commissario dell’Asp di Agrigento Venuti, con i suoi collaboratori Di Nolfo e Amico.

Rino Marinello ha elencato nuovamente anche i problemi che ritiene debbano essere di immediata soluzione, “l’organizzazione delle guardie mediche in provincia, il pronto soccorso dell’ospedale di Sciacca e le altre problematiche che riguardano i presidi di Agrigento e Ribera – dice il senatore 5Stelle – devono essere sottoposti immediatamente all’attenzione dell’assessore regionale alla Sanità”.

Marinello ha evidenziato anche la necessità che si risolvano i problemi legati alla presenza delle zanzare all’ospedale di Sciacca.m È stato deciso, quindi, che i componenti di questo tavolo si riuniranno quanto prima davanti all’assessore Razza per trovare una strategia che possa essere replicata in tutta la Regione. L’appuntamento, salvo imprevisti, dovrebbe tenersi a Palermo, lunedì prossimo, 23 luglio.

Nasce su Facebook pagina sulle Terme di Sciacca, provocazione per riaccendere i riflettori sulla chiusura

Si stanno diffondendo in questi giorni inviti a mettere “mi piace” su una nuova pagina Facebook sbarcata sul popolare social. Si tratta di una pagina dedicata alle Terme di Sciacca creata forse, da qualcuno che a quanto pare, cerca di richiamare l’attenzione su quello che erano le Terme di Sciacca. La pagina contiene le foto dello stabilimento e scatti di quello che erano un tempo la preziosa risorsa. La pagina sta ricevendo molti “Mi piace” ed e’ facile supporre che questi sono destinati a crescere nelle prossime ore, specie tra i saccensi. I post pubblicati dagli amministratori hanno tutti il sapore della provocazione. Puntualmente un post al giorno infatti, ricorda la chiusura. I commenti ai caustici messaggi che avvisano sulla chiusura poi non risparmiano a loro volta ironia e amara constatazione sulle sorti di quelle che una volta erano le Terme di Sciacca.