Il legale Mazzarella consegna le tredici pagine della diffida a Girgenti Acque, 90 giorni al gestore per adempiere

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Le inadempienze di Girgenti Acque adesso sono cristallizzate nelle tredici pagine che compongono la diffida firmata dall’avvocato Giuseppe Mazzarella. Da questo documento partirà la procedura di risoluzione che l’Ati con la scorsa votazione ha deciso di avviare. Il documento è composto da fatti noti circa le inadempienze del gestore ma mancano invece l’elencazione delle inadempienze circostanziate che dovevano segnalare i singoli comuni. Anche il presidente dell’Ati, Vincenzo Lotà e il vice Emilio Messana,hanno posto la loro firma sul documento del consulente legale . Tra le inadempienze segnalate nella diffida  vi sono i mutamenti societari e la messa ai margini di soci della compagine, le “ripetute interruzioni del servizio di acquedotto” che proverebbero “l’inadeguatezza della rete e delle attività manutenzione poste in essere” e poi ancora i problemi di potabilità e ovviamente, le questioni connesse alla depurazione. Nella diffida, il legale difende inoltre, la posizione di quei comuni che non hanno consegnato le reti. Adesso, a Girgenti Acque spettano tra i 15 e i 90 giorni di tempo per rispondere alle contestazioni e per poter completare quanto contestato. Un volta decorso il termine, secondo l’interpretazione del legale, il contratto si intenderà automaticamente risolto.  

Acqua pubblica, Zammuto teme il commissariamento dell’ATI: “Non è vero che non c’è alternativa alla gestione privata”

“Proprio quando l’ATI avvia il percorso per la risoluzione del contratto qualcuno paventa l’ipotesi di commissariarla”. È preoccupato, Franco Zammuto, portavoce del Comitato Intercomunale per l’acqua pubblica, e non lo nasconde. Teme che la politica possa lanciare un’altra ancora di salvataggio alla gestione privatistica delle risorse idriche pubbliche. “Non è vero che non c’è alternativa ad una gestione che non sia pubblica”, dice Zammuto

Anniversario strage di Capaci, Minniti: “Sciogliere comuni infiltrati è il primo passo per combattere il rapporto tra mafia e politica”

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“Sciogliere i consigli comunali infiltrati dalla mafie è il primo anello per combattere il rapporto tra mafie e politica”. Lo ha detto oggi il ministro dell’Interno Marco Minniti a Palermo, nel corso del convegno “Palermo chiama Italia”, nel 26° anniversario della strage di Capaci, nella quale il 23 maggio 1992 persero la vita il giudice Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e gli uomini della scorta. Sono stati 37 nell’ultimo anno e mezzo i comuni sciolti per infiltrazioni mafiose, cinque volte di più che nel solo 2016. Misure che non possono non essere adottate, secondo Minniti.

Altri abbandoni di cani sul territorio: ormai è emergenza

Nei mesi scorsi, quando a causa dei ben noti tristi fatti di Muciare Sciacca sui social fu eletta a “città che avvelena i cani”, il territorio fu sommerso di richieste di adozione avanzate da ogni parte d’Italia e, in qualche caso, perfino dall’estero. Poi le luci dei riflettori si spensero, e recentemente Chiara Calasanzio, responsabile di un rifugio nel territorio di Santa Margherita Belice, ha chiesto pubblicamente dove fossero finiti tutti gli animalisti che non aspettavano altro che di adottare un randagio. Ma intanto gli abbandoni di cuccioli continuano. Anna Maria Friscia, presidente dell’ANTA, ha più volte denunciato il ritrovamento di cani appena nati in giro per il territorio. Un altro abbandono si è avuto nelle scorse ore proprio a Santa Margherita. Nove i cuccioli che sono stati lasciati proprio davanti il cancello della struttura dell’Oasi di contrada Cannitello, quella che ospita cani randagi. A denunciarlo è la stessa responsabile della Oasi, Chiara Calasanzio, che a Belicenews ha dichiarato: “Li hanno abbandonati intorno a mezzogiorno, sotto il sole cocente. Se avessi ritardato un po’ probabilmente sarebbero morti. Sono appena nati e vanno allattati ogni due ore. Purtroppo a causa di un black out, le telecamere che ho installato all’entrata non funzionavano e non è stato possibile individuare chi ha abbandonato gli animali. Vado avanti nel mio lavoro animata da un grande amore per gli animali, ma gli abbandoni danneggiano la mia attività e mettono in serio pericolo la vita dei cuccioli”. Insomma: ormai siamo di fronte ad una autentica emergenza.

ATI ieri assente in Commissione Sanità dell’ARS? Il Centrodestra se la prende con Francesca Valenti

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“Sul tema dell’Acqua cosa fa il nostro Sindaco? Il nulla”.

È così che inizia l’ennesimo durissimo attacco dell’opposizione di centrodestra (la nota è firmata “i gruppi consiliari”) sull’assenza di ieri in Commissione Sanità dell’ARS dell’Assemblea Territoriale Idrica. Attenzione: viene espressa delusione per il fatto che non si sia presentato alla riunione presieduta da Margherita La Rocca Ruvolo il presidente Enzo Lotà. E, in tal senso, si parla di “chiaro disinteresse che, ancora una vota, si ripercuote sui nostri concittadini”. Francesca Valenti, secondo Calogero Bono e gli altri esponenti della minoranza, sarebbe “imbrigliata dalla testa ai piedi”. Si chiama in causa persino il fratello, sindaco di Santa Margherita, che è tra i rappresentanti dei cosiddetti comuni “dissidenti”, ossia quelli che non consegnarono le reti a Girgenti Acque.

Tutto questo, a giudizio dei consiglieri di centrodestra, significa che i comuni che hanno consegnato le reti pagano canoni più onerosi per colpa di quei comuni che, al contrario, non hanno consegnato le reti. “La verità – osservano gli esponenti della minoranza – è che l’acqua arriva con il contagocce e nei comuni che non hanno consegnato le reti l’acqua viene buttata, si pagano bollette per niente onerose ed in vista della stagione estivi ci si riempirà le piscine gratuitamente”.

Per il centrodestra, infine, la battaglia per la risoluzione del contratto sarà lunga. “Non siamo neanche al primo round ma dal nostro sindaco, dopo quasi un anno di amministrazione della nostra città, non abbiamo mai udito nessun intervento finalizzato alla riduzione delle tariffe”

Concorso per la nona edizione del Letterando in Fest, sarà finanziata l’idea di libro migliore

Un nuovo concorso  di idee sarà lanciato e proposto in occasione della nona edizione del Letterando in Fest 2018. Si chiama “Pitch a book” e quest’anno, per la prima volta, verrà data la possibilità a scrittori emergenti di parlare del proprio libro in pubblico dando la possibilità di pubblicare l’opera finanziandola. L’idea di libro migliore per storia e narrazione sarà scelto durante la seduta del pitch da due giurie, una popolare e l’altra di qualità. L’intento dell’organizzazione del festival letterario che quest’anno ha contraddistinto l’edizione con il motto “#colmareilvuoto”, è quello di supportare nuovi autori emergenti.  

Il Museo del Mare torni in contrada Muciare, il parlamentare regionale Mangiacavallo presenta un’interrogazione

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Nella diatriba tra 1° Circolo Didattico Giovanni XXIII e la Lega Navale di Sciacca sull’utilizzo (ormai non più) temporaneo del Complesso monumentale Fazello per ospitare i reperti del Museo del Mare dopo l’alluvione del Novembre 2016, interviene oggi il deputato regionale saccense del M5S, Matteo Mangiacavallo. E’ stata infatti presentata oggi un’interrogazione all’ARS destinata all’Assessore regionale all’Istruzione La Galla e all’Assessore regionale ai beni culturali Tusa. Ciò che si chiede nell’atto parlamentare, in poche parole, è il ritorno del Museo del Mare nella sua sede naturale di contrada Muciare. “I locali del Complesso Fazello – dichiara Mangiacavallo – dovevano essere utilizzati per custodire i reperti del Museo del Mare dal dicembre 2016 al marzo 2017. Quel periodo è ampiamente scaduto. Quello che oggi ci chiediamo e chiediamo agli assessori regionali interessati è di mettere in opera tutte le azioni necessarie per riaprire la struttura di contrada Muciare chiusa dal Novembre 2016 e oggetto di finanziamenti pubblici, prima e dopo l’alluvione”. “Siamo contrari allo sperpero di denaro pubblico – continua il deputato regionale del Movimento 5 Stelle – e cogliamo la contraddizione di chiedere i locali del Fazello, in parte destinati, tempo addietro per mostre temporanee e in parte di uso scolastico, e quindi privandoli alla popolazione saccense, quando in Contrada Muciare esiste una sede naturale che in questi anni è ed è stata oggetto di specifici interventi. C’è da trovare un senso a tutto questo”. “Chiediamo dunque – conclude Mangiacavallo – quale sia il futuro per il Museo del Mare e se si ha intenzione di riportarlo alla sede originaria in contrada Muciare, cosa che ovviamente auspico. Non è ammissibile che tanti soldi pubblici vengano spesi per trasformare l’ex Colonia marina in Museo del Mare e tenere un edificio nel degrado. Se le risposte non saranno appropriate è giusto che i cittadini chiedano il conto agli amministratori della cosa pubblica per danni all’erario”.

Incidente sulla Palermo-Sciacca, ferito un uomo di Montevago e uno di Castelvetrano

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Si è verificato ieri sera, poco prima delle ore venti, l’incidente stradale il cui bilancio è di due feriti. La vettura, un’alfa 156, ha terminato la sua corsa contro il guard rail sulla Palermo-Sciacca, nel tratto fra Pioppo e Piana degli Albanesi. I vigili del fuoco, sono dovuti intervenire con cesoie e divaricatore per estrarre le due persone rimase intrappolate all’interno dell’abitacolo. Si tratta di un 44enne di Castelvetrano S.B. e G.A.  51enne di Montevago. Il primo, che si trovava al volante, è stato portato al Civico mentre il secondo è stato condotto al Policlinico. Non si conoscono le condizioni dei due uomini per i quali la prognosi resta riservata. Ad effettuare i rilievi sul posto i carabinieri di San Giuseppe Jato e di Piana degli Albanesi. Non è ancora chiara la dinamica dell’incidente, ma pare che l’asfalto bagnato abbia compromessa la tenuta su strada del mezzo. Sul posto il personale sanitario del 118 che ha portato i feriti al pronto soccorso.
 

Sesso orale davanti la Prefettura ad Agrigento, il video diventa virale

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Atti sessuali compiuti in pieno giorno e in un luogo pubblico ad Agrigento sono state riprese a pochi metri dalla Questura, dalla Prefettura e a pochissimi metri dalla Caserma dei Carabinieri. Il filmato è rimbalzato da telefonino a telefonino diventando virale. Sembra incredibile che l’atto possa essere stato consumato in pieno giorno, nella centralissima via Aldo Moro in un angolo del giardino dove tutti sanno che le telecamere fisse sorvegliano le sedi istituzionali e riprendono ogni angolo. Le immagini però sono state riprese e trasmesse da chi ha filmato la scena con un proprio dispositivo. In realtà, anche alcuni passanti si erano accorti increduli delle effusioni spinte che stavano avvenendo tra un anziano e una donna. (Foto tratta da Agrigentonotizie.it)