Sul trasferimento delle Terme, annuncio anche della Lo Bello: “Lunedì consegnerò personalmente il decreto”
Carnevale di Sciacca 2018: “Prima edizione della festa della nostra amministrazione non più ostaggio del bilancio”.
La Giunta comunale ha dato ufficialmente il via all’organizzazione dell’edizione 2018 del Carnevale di Sciacca. Ne ha dato comunicazione il sindaco Francesca Valenti e il vicesindaco e assessore al Turismo e allo Spettacolo Filippo Bellanca.
La Giunta, con propria delibera, ha approvato le direttive predisposte dall’Assessore al Turismo sulla redazione del bando della prossima edizione dell’evento, direttive trasmesse al dirigente del I Settore del Comune Michele Todaro. Il bando è già stato predisposto e sarà pubblicato nelle prossime ore.
Il Carnevale di Sciacca si svolgerà dall’8 al 13 febbraio 2018. Le sfilate dei carri allegorici inizieranno sabato 10. Sfileranno 5 carri allegorici di categoria A e 2 carri di categoria B (cosiddetti minicarri), oltre al carro simbolo del Peppe Nappa. Con la prossima pubblicazione del bando, vengono fissati i termini per la presentazione delle domande di partecipazione alla selezione. Le associazioni culturali, regolarmente costituite e con sede legale a Sciacca, dovranno presentare le istanze al Protocollo Generale del Comune entro le ore 13 del 30 ottobre 2017. Ciascuna associazione culturale può presentare una sola istanza per la realizzazione di un carro allegorico. Nel bando, sono specificate le modalità di partecipazione, i criteri di valutazione, le caratteristiche dell’allestimento dei carri, degli inni e dei copioni, i premi. Nella delibera di Giunta comunale, ci sono gli indirizzi dell’Amministrazione comunale.
Ma ciò che sottolinea l’assessore Bellanca in una intervista a Risoluto.it è che il bando ha già avuto il parere di regolarità finanziaria da parte dell’ufficio di ragioneria. Tutto ciò consentirà alle associazioni culturali che realizzano i carri allegorici di lavorare in assoluta serenità.
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Squadra di Girgenti Acque impegnata per garantire sempre la massima dotazione idrica ad alberghi e ristoranti
Una squadra di operatori di Girgenti Acque addetti alla verifica del fabbisogno idrico di tutte le strutture ricettive del territorio (hotel, bed and breakfast, alloggi, ristoranti ed ogni altra struttura turistica). È questa l’iniziativa del management dell’ente gestore, che ha l’obiettivo dichiarato di aumentare la dotazione idrica agli operatori del comparto turistico, per garantire ad ogni Utente/Azienda/struttura ricettiva il massimo della disponibilità idrica per agevolare lo sviluppo dei flussi turistici nella Provincia di Agrigento. Intanto il presidente di Girgenti Acque Marco Campione ha replicato al responsabile dell’ATI Enzo Lotà, che nei giorni scorsi aveva respinto l’impostazione secondo cui, per colpa dei comuni “dissidenti” (che non consegnarono le reti), quelli che invece rispettarono la norma sono stati costretti a pagare 130 milioni di euro in più. “Girgenti acque avrebbe potuto rinunciare a gestire le reti”, ha detto il sindaco di Menfi. “Solo dopo la sottoscrizione della convenzione con l’ATO, nel 2007, abbiamo scoperto che 16 comuni si erano sottratti dalle loro responsabilità”, ha replicato Campione.
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Incendio doloso a Nadore nel 2012: assolto ex pescatore saccense
Il Giudice monocratico del Tribunale di Sciacca Antonino Cucinella ha assolto Calogero Balistreri, un ex pescatore saccense di 77 anni, dall’accusa di incendio doloso. L’accusa lo riteneva responsabile di avere, nel 2012, appiccato il fuoco a delle sterpaglie secche in piena stagione estiva, cagionando un incendio che si era propagato per un’ampia area sita in c.da Nadore nel Comune di Caltabellotta costituita da terreni privati incolti fino all’intervento della squadra antincendio del Corpo Forestale. Il Balistreri, difeso in giudizio dagli avvocati Filippo Marciante e Filippo Carlino del Foro saccense, era stato accusato da un testimone oculare. Attraverso delle indagini difensive, perizie tecniche e analisi dei tabulati telefonici, i legali sono riusciti a dimostrare che in realtà la persona indicata dal testimone non era il loro assistito la persona indicata dal testimone. È stata la stessa Procura alla fine a chiedere l’assoluzione dell’imputato. Balistreri è stato assolto perché risulta incerta la prova della commissione del fatto.