Sul trasferimento delle Terme, annuncio anche della Lo Bello: “Lunedì consegnerò personalmente il decreto”

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Altro candidato, altro annuncio. “Venghino signori venghino…”. Davvero la vicenda Terme nelle ultime 48 ore sta assumendo i contorni di una spasmodica gara di attestazioni, al proclamo più convincente e se l’onorevole Panepinto aveva aperto il varco appena 48 ore fa con una vera fuga in avanti ma, indicando una data sbagliata, forse un lapsus quello del sindaco di Bivona che aveva fissato con una nota stampa il trasferimento al 25 novembre prossimo, dopo 24 ore un’altra candidata si è espressa in tal senso.  A farlo è la numero due del governo Crocetta, Mariella Lo Bello che ha così dichiarato a mezzo stampa: “Consegnerò personalmente lunedì in giunta, l’atto che trasferisce le Terme al comune di Sciacca. Mesi di lavoro ci hanno permesso finalmente, di reimmettere nel circuito produttivo, un bene che significa turismo, ricchezza del territorio, storia e cultura. Sciacca ritorna in possesso di una delle strutture che la rende famosa nel mondo e che potrà così sostenere l’economia locale e il mondo del lavoro”. Insomma, secondo quanto affermato dalla vice presidente della Regione, candidata come Panepinto nel collegio agrigentino, lunedì il decreto arriverà nell’ultima riunione di Giunta Crocetta, esattamente passando dalle sue mani, poi mercoledì sarà invece, Alessandro Baccei, l’assessore all’economia già riconfermato assessore in caso di vittoria del candidato Fabrizio Micari,  in persona, a giungere a Sciacca per portare ufficialmente la “buona novella”. Come già programmato dalla sindaca Francesca Valenti, il passaggio simbolicamente verrà celebrato davanti lo stabilimento chiuso delle Terme di Sciacca, lo stesso posto che in questi anni  è stato il luogo dove si sono alternate le diverse manifestazioni organizzate da associazioni, ex lavoratori e cittadini per chiedere la riapertura dello stabilimento termale. (Nella foto, una sfilata di moda organizzata nel 2016 davanti lo stabilimento termale per chiedere la riapertura).  

Carnevale di Sciacca 2018: “Prima edizione della festa della nostra amministrazione non più ostaggio del bilancio”.

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La Giunta comunale ha dato ufficialmente il via all’organizzazione dell’edizione 2018 del Carnevale di Sciacca. Ne ha dato comunicazione il sindaco Francesca Valenti e il vicesindaco e assessore al Turismo e allo Spettacolo Filippo Bellanca.

La Giunta, con propria delibera, ha approvato le direttive predisposte dall’Assessore al Turismo sulla redazione del bando della prossima edizione dell’evento, direttive trasmesse al dirigente del I Settore del Comune Michele Todaro. Il bando è già stato predisposto e sarà pubblicato nelle prossime ore.

Il Carnevale di Sciacca si svolgerà dall’8 al 13 febbraio 2018. Le sfilate dei carri allegorici inizieranno sabato 10. Sfileranno 5 carri allegorici di categoria A e 2 carri di categoria B (cosiddetti minicarri), oltre al carro simbolo del Peppe Nappa. Con la prossima pubblicazione del bando, vengono fissati i termini per la presentazione delle domande di partecipazione alla selezione. Le associazioni culturali, regolarmente costituite e con sede legale a Sciacca, dovranno presentare le istanze al Protocollo Generale del Comune entro le ore 13 del 30 ottobre 2017. Ciascuna associazione culturale può presentare una sola istanza per la realizzazione di un carro allegorico. Nel bando, sono specificate le modalità di partecipazione, i criteri di valutazione, le caratteristiche dell’allestimento dei carri, degli inni e dei copioni, i premi. Nella delibera di Giunta comunale, ci sono gli indirizzi dell’Amministrazione comunale.

Ma ciò che sottolinea l’assessore Bellanca in una intervista a Risoluto.it è che il bando ha già avuto il parere di regolarità finanziaria da parte dell’ufficio di ragioneria. Tutto ciò consentirà alle associazioni culturali che realizzano i carri allegorici di lavorare in assoluta serenità.

Trasferimento beni termali al Comune, mercoledì a Sciacca Baccei per il passaggio

Arriverà mercoledì prossimo, 25 ottobre, a Sciacca l’assessore all’economia Alessandro Baccei. Nella mattinata, a mezzogiorno, dinnanzi lo stabilimento delle Terme di Sciacca chiuso dal 2015, si terrà una cerimonia che sancirà il tanto atteso passaggio dei beni termali dalla Regione al Comune di Sciacca. L’assessore Baccei che da settimane, è impegnato nel tour della campagna elettorale, a quanto pare, avrebbe evitato appositamente Sciacca nella previsione di potervi fare tappa una volta che, dagli uffici del suo assessorato, tutto sarebbe stato pronto per la concessione al Comune che lo stesso, aveva invece prospettato già per lo scorso mese di settembre, via libera che non era poi più arrivato dalla Regione facendo temere per l’ennesimo pantano. La comunicazione è arrivata ieri sera dalla stessa sindaca Francesca Valenti che insieme alla sua Giunta, ha continuato l’interlocuzione con l’assessorato per tutta la giornata dopo la fuga in avanti di ieri dell’onorevole Panepinto di appena 24 ore prima. Le ultime indicazioni sul giorno stabilito per la consegna, erano arrivate, infatti, appena un giorno fa, dal deputato uscente e ricandidato del Pd, Giovanni Panepinto che però aveva indicato la data del 25 di novembre, data che adesso viene smentita dalle comunicazioni della sindaca Francesca Valenti che invece, ha già segnato sulla sua agenda l’importante appuntamento di mercoledì prossimo, anche se nel messaggio alla stampa precauzionalmente tra parentesi evidenzia: “previa conferma”. Ma Pare che il Comune sia pronto  già ad organizzare per sancire la firma sul decreto, una cerimonia simbolica proprio nello spiazzo davanti il portone d’ingresso, al momento ben chiuso, dello stabilimento termale. E se quanto preannunziato da Panepinto aveva già sollevato parecchie polemiche per la portata propagandistica dell’annuncio, la celebrazione del rito di passaggio del trasferimento che già, come ampiamente anticipato da indiscrezioni di stampa di qualche settimana fa, riguarderà soltanto parte del patrimonio escludendo il piccolo e il grande albergo di Monte Kronio e le stufe vaporose, c’è da scommettere che a meno di dieci giorni dal voto accenderà ed infiammerà questo ultimo scorcio di campagna elettorale.

Diffamazione: confermata in appello la condanna a 5 mesi a Pippo Turco. Era stato querelato da Vito Bono

È stata confermata dalla Corte d’appello di Palermo (3^ sezione penale) la condanna a 5 mesi di reclusione nei confronti di Pippo Turco, querelato nel 2010 dall’allora sindaco in carica Vito Bono. Durante alcune sedute del Consiglio comunale di Sciacca Turco aveva riferito di presunte “corsie preferenziali per il pagamento del debito da parte del Comune di Sciacca nei confronti della ditta Bollara”, di proprietà della famiglia della moglie di Bono. Turco aveva riferito, in particolare, di un “bigliettino” consegnato all’allora assessore regionale Luigi Gentile per variare la destinazione urbanistica della zona nei pressi del Ponte Cansalamone, e ciò al fine di costruirvi “un mega centro commerciale”. Ma non è tutto. Sempre nel corso delle stesse sedute consiliari, Turco aveva accusato il sindaco del tempo Vito Bono, di “farsi gli affari suoi… e interessarsi solamente del pagamento del debito del suocero…”. Bono, ritenutosi leso da quelle dichiarazioni, si rivolse al Tribunale. Il legale di Vito Bono e delle parti civili Enrico Di Benedetto, riferisce che Turco era pienamente a conoscenza dei fatti relativi alla società Bollara nonché della pendenza debitoria sorta negli anni 90 (esondazione del torrente e allagamento e danni all’omonima attività commerciale), periodo nel quale sindaco della città di Sciacca era lo stesso ex consigliere Turco. Soddisfazione per la conferma della prima sentenza è stata espressa dall’avvocato Enrico Di Benedetto, per il quale “siamo di fronte ad un ulteriore tassello, forse il più importante, nel complesso mosaico delle vicende processuali nei confronti del sig. Turco”. Di Benedetto ricorda peraltro che nella stessa sentenza di primo grado il giudice aveva affermato che le dichiarazioni di Turco non erano vere e che, pertanto, apparivano fortemente lesive degli interessi e dei diritti delle parti civili costituite”.  Turco è stato condannato anche al pagamento delle spese legali. All’avvocato Di Benedetto appare utile sottolineare, infine, che l’istruttoria dibattimentale ha anche chiarito che il pagamento del debito fuori bilancio della società Bollara avrebbe dovuto essere calato nel bilancio molto tempo prima dell’insediamento del Sindaco Vito Bono, prevedendo apposita copertura finanziaria già nel 2008, stante il fatto che il Comune di Sciacca era stato condannato al pagamento delle somme richieste dalla stessa società”.

Sanità. Al via lunedì la campagna vaccinazioni 2017-2018

Scatterà il prossimo lunedì 23 ottobre la campagna di vaccinazione contro l’influenza stagionale, per la prevenzione della malattia e delle sue complicanze, avviata dall’Azienda sanitaria provinciale di Agrigento. Le vaccinazioni verranno effettuate su tutto il territorio Asp presso gli studi dei medici di famiglia, dei pediatri di libera scelta ed in tutti i presidi vaccinali aziendali. Il servizio è gratuito per chi ha compiuto i sessantacinque anni e per i soggetti a rischio ossia adulti e bambini con patologie croniche, individui ricoverati in strutture per lungodegenti, familiari di persone ad alto rischio, operatori sanitari e di assistenza, addetti ai servizi di pubblica utilità, personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzale non umani come i veterinari e gli addetti agli allevamenti e ai macelli. In co-somministrazione con l’antinfluenzale può essere offerto il vaccino antipnemucoccico (per patologie quali otiti, bronchiti, meningiti, asma) secondo le modalità previste dal decreto emanato dell’Assessorato Regionale alla Salute relativamente alla campagna 2017/2018. Il periodo indicato per la somministrazione del vaccino antinfluenzale stagionale va da ottobre a dicembre inoltrato e ciò per poter garantire livelli efficaci di copertura anticorpali nel tempo dal momento che i virus dell’influenza raggiungono l’apice della diffusione nella nostra regione dalla fine di gennaio a marzo. La trasmissione interumana si può verificare per via aerea attraverso gocce di saliva di chi tossisce o starnutisce ed anche attraverso le mani contaminate da secrezioni respiratorie; ecco perché il Servizio epidemiologia Asp ricorda che una buona igiene delle mani è una pratica fortemente raccomandata. Anche coprire la bocca ed il naso quando si tossisce e si starnutisce può limitare la diffusione dell’influenza. Qualora se ne presentasse il bisogno resta raccomandato l’isolamento a casa delle persone con malattie respiratorie febbrili specie in fase iniziale.

Squadra di Girgenti Acque impegnata per garantire sempre la massima dotazione idrica ad alberghi e ristoranti

Una squadra di operatori di Girgenti Acque addetti alla verifica del fabbisogno idrico di tutte le strutture ricettive del territorio (hotel, bed and breakfast, alloggi, ristoranti ed ogni altra struttura turistica). È questa l’iniziativa del management dell’ente gestore, che ha l’obiettivo dichiarato di aumentare la dotazione idrica agli operatori del comparto turistico, per garantire ad ogni Utente/Azienda/struttura ricettiva il massimo della disponibilità idrica per agevolare lo sviluppo dei flussi turistici nella Provincia di Agrigento. Intanto il presidente di Girgenti Acque Marco Campione ha replicato al responsabile dell’ATI Enzo Lotà, che nei giorni scorsi aveva respinto l’impostazione secondo cui, per colpa dei comuni “dissidenti” (che non consegnarono le reti), quelli che invece rispettarono la norma sono stati costretti a pagare 130 milioni di euro in più. “Girgenti acque avrebbe potuto rinunciare a gestire le reti”, ha detto il sindaco di Menfi. “Solo dopo la sottoscrizione della convenzione con l’ATO, nel 2007, abbiamo scoperto che 16 comuni si erano sottratti dalle loro responsabilità”, ha replicato Campione.

Gli 80 ex Lsu del Comune di Sciacca in scadenza di contratto, una bomba ad orologeria

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Franco Zammuto, segretario della Camera del Lavoro di Sciacca, non ha mai mancato, negli anni scorsi, di criticare la linea seguita dall’amministrazione Di Paola per la contrattualizzazione degli ex Lsu, quelli che gravavano sul bilancio comunale per circa un milione di euro all’anno.  Adesso fa notare che mancano pochi mesi ad aprile 2018, quando i contratti, stipulati grazie a un finanziamento statale, continueranno a scadere e bisognerà trovare una soluzione per un’ottantina di lavoratori che rischiano di rimanere a casa. Zammuto lo ribadisce in un’intervista a Risoluto.it.

Buche e voragini, Milioti: “Mi aspetto risposte e non polemiche”

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Il consigliere comunale di Alternativa Popolare, Giuseppe Milioti, mette in evidenza oggi con una nota la condizione il pericolo delle strade di Sciacca a a causa di buche e voragini sono diventate ormai una consuetudine anche nella rete viaria urbana in particolare, Milioti segnala al Sindaco e all’assessore di competenza, la pericolosità di una buca sul manto stradale di Via Valverde. “Il cedimento – scrive Milioti –  si trova in una strada a doppio senso di circolazione, e le transenne (le solite transenne) poste già da tempo  a protezione  occupano una parte della carreggiata stradale impedendo la normale circolazione viaria e creano, specialmente nelle ore serali, una situazione di pericolo per automobilisti e pedoni”. Milioti, inoltre sottolinea come: “da parte di chi amministra la città, dinanzi a segnalazioni di questo tipo, non mi aspetto le solite risposte che non fanno altro che alimentare la polemica. Chi amministra – conclude –  deve intervenire con i fatti, ripristinando immediatamente il manto stradale quanto meno nelle zone dove esiste più pericolo, non mi pare che oggi questo sia stato fatto.  

Incendio doloso a Nadore nel 2012: assolto ex pescatore saccense

Il Giudice monocratico del Tribunale di Sciacca Antonino Cucinella ha assolto Calogero Balistreri, un ex pescatore saccense di 77 anni, dall’accusa di incendio doloso. L’accusa lo riteneva responsabile di avere, nel 2012, appiccato il fuoco a delle sterpaglie secche in piena stagione estiva, cagionando un incendio che si era propagato per un’ampia area sita in c.da Nadore nel Comune di Caltabellotta costituita da terreni privati incolti fino all’intervento della squadra antincendio del Corpo Forestale. Il Balistreri, difeso in giudizio dagli avvocati Filippo Marciante e Filippo Carlino del Foro saccense, era stato accusato da un testimone oculare. Attraverso delle indagini difensive, perizie tecniche e analisi dei tabulati telefonici, i legali sono riusciti a dimostrare che in realtà la persona indicata dal testimone non era il loro assistito la persona indicata dal testimone. È stata la stessa Procura alla fine a chiedere l’assoluzione dell’imputato. Balistreri è stato assolto perché risulta incerta la prova della commissione del fatto.

Panepinto corteggia gli elettori saccensi

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La sindaca Francesca Valenti, che appena pochi giorni fa, si era detta preoccupata per l’ennesimo stop della procedura che sembrava ormai giunta al capolinea fino a pochi giorni prima dell’inizio della campagna elettorale, e che invece, improvvisamente, era stata nuovamente stoppata, pur continuando la sindaca a monitorare e a sollecitare con una fitta interlocuzione, gli uffici regionali, ancora non conferma la data del prossimo 25 novembre, come il giorno indicato dal deputato.   Ma Giovanni Panepinto fa di più nella sua nota, attesta all’assessore Baccei, al gruppo parlamentare del PD all’Ars, quello che definisce “un importante risultato per il territorio agrigentino e per la costa occidentale”. E poi conclude la sua nota stampa, con un “sentito” ma, quanto mai clamoroso, ringraziamento anche all’ex assessore al Turismo Cleo Li Calzi, sì proprio lei, l’assessora, una delle tante che si sono avvicendate durante il governo Crocetta all’Assessorato al Turismo, accusata più volte del colpevole ritardo sulla vicenda Terme alla Regione.  E nei ringraziamenti finali di Panepinto, così come se fossero i lunghi titoli di coda di un’opera prima,  non mancano poi una citazione al segretario regionale del PD, Fausto Raciti e infine, una nota di autoreferenzialità, dedicata a se stesso che come scrive testualmente:”ha lavorato per liberare le Terme di Sciacca da un complesso intreccio burocratico che ne impediva la riapertura”.  Insomma, la vicenda, se le data venisse rispettata, confermerebbe ancora una volta come le matasse siciliane, spesso, si sbrogliano solo e soltanto in certi periodi quando le urne elettorali, guarda caso, stanno per essere rispolverate.