Proteste all’ospedale Villa Sofia per il nuovo piano sanitario, persi tanti reparti

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E’ stato l’ospedale palermitano a subire i maggiori tagli e la perdita di centro ad alta specializzazione. L’ospedale Villa Sofia – Cervello è tra le aziende ospedaliere palermitane, quella su cui si sono registrate più proteste per le modifiche dettate dalla nuova rete ospedaliera subendo un “declassamento”.  Da «hub»a «spoke», cioè strutture sanitarie di livello inferiore. Questo comporterà un dimezzamento di reparti e posti letto. E inoltre, come fanno notare tanti medici, gli spoke non possono trattare patologie come infarto o ictus. Ma dalla direzione aziendale ribattono invece che non ci sarà alcun taglio.

L’ultima follia di Fabrizio Di Paola: ritentare la scalata all’Ars. Nella stessa lista 3 (o 4) deputati uscenti

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Come rivelato ieri da Risoluto.it, a giorni Fabrizio Di Paola si dimetterà da sindaco. Lo farà quaranta giorni prima della scadenza naturale di quel mandato che, com’è noto, non ha voluto tentare di ripetere. Se non avesse intenzione di ricandidarsi all’Ars sarebbe una scelta senza senso. Le funzioni di sindaco (nei comuni con più di ventimila abitanti) e di deputato regionale, infatti, sono incompatibili. Ma se Di Paola ha già detto che non si ricandida? La legge stabilisce che il candidato all’Ars è eventualmente eleggibile solo se le funzioni di sindaco siano cessate entro i 180 giorni precedenti alla data delle elezioni. Se Di Paola tenta (per la quarta volta in 16 anni) la scalata ad uno scranno dell’Ars, evidentemente ritiene di potere avere buone opportunità di elezione. Eppure sa che, rispetto al 2012, il numero complessivo di deputati regionali è sceso da 90 a 70, e il collegio di Agrigento ne eleggerà appena 6 (prima erano 7, cinque anni fa furono 8 perché Firetto entrò all’Ars col listino di Crocetta). Il partito di Fabrizio Di Paola (Alternativa Popolare) ha fatto un accordo con l’Udc, per presentare una lista con un simbolo unitario nei nove collegi. È in questa lista che sarà incluso il nome del sindaco di Sciacca. Ne faranno parte anche gli uscenti Margherita La Rocca Ruvolo e Gaetano Cani (subentrato a Lillo Firetto), così come ne farà sicuramente parte anche Enzo Fontana (nel 2012 eletto col Pdl). Restano due posti. Uno potrebbe essere coperto da Nino Bosco (deputato nazionale alfaniano), un altro dovrà essere per forza il nome di una donna (ce ne vogliono almeno due in ciascuna lista). Pare che Angelino Alfano abbia chiesto a tutti i suoi “big” di scendere in campo. Lo aveva chiesto anche allo stesso Giuseppe Marinello, ma la eventuale candidatura di Fabrizio Di Paola chiuderebbe la partita. In ogni caso si annuncia una forte concorrenza per Di Paola (interna ed esterna). Non è mai andato giù, al sindaco, di non essere riuscito a diventare deputato regionale, pur avendo accumulato migliaia e migliaia di consensi. Nel 2001 ci fu l’incredibile vulnus della bocciatura della sua elezione dal clamoroso gioco di palazzo di Forza Italia; nel 2006 Di Paola fu battuto da Giusy Savarino; nel 2008 (elezioni anticipate) da Salvatore Cascio. Oggi potrebbe riprovarci, con condizioni probabilmente ancora più complicate, compresa quella di dover fronteggiare tre parlamentari uscenti. Per qualcuno potrebbe essere una follia. Ma, si sa, per il sindaco, la politica è una passione. E l’origine stessa della parola passione vuol dire sofferenza. Di Paola sa bene cosa significa.

Il pm Alessandro Moffa chiude un’altra indagine su droga a Ribera e per alcuni indagati anche per armi

Il sostituto procuratore della Repubblica di Sciacca Alessandro Moffa poco prima di lasciare la sede giudiziaria saccense per il trasferimento a Reggio Calabria ha disposto la notifica dell’avviso di conclusione delle indagini a 23 persone, quasi tutte di Ribera. A gran parte degli indagati vengono contestati fatti di droga per vicende relative a un periodo compreso tra il 2014 e il 2015. Un gruppo di palermitani avrebbe fornito a riberesi cocaina e hashish. Ma quella conclusa da Moffa è un’indagine che, per alcuni indagati, riguarda armi. Tra gli indagati riberesi già coinvolti in altre vicende giudiziarie come Rosario Failla, Giuseppe Fallea e Giuseppe Di Giorgi. Adesso gli indagati hanno 20 giorni di tempo per chiedere di essere interrogati o presentare memorie prima della decisione della Procura in merito alla richiesta di rinvio a giudizio.

Videosorveglianza a Fontana Calda, Caracappa rilancia: “Si farà anche prima delle elezioni”

L’assessore Caracappa scarica ogni colpa sulla burocrazia che impedirebbe e paralizzerebbe ogni processo amministrativo. Così il vice sindaco al centro delle bufera dopo che i residenti di contrada Fontana Calda che da tempo sono in attesa per l’installazione di un circuito di videosorveglianza finanziato a loro spese, nella zona oggetto tre anni fa di una serie di violente rapine, hanno scoperto lunedì mattina durante un incontro con l’assessore Salvatore Monte per voce diretta degli stessi dirigenti comunali che le somme in bilancio non sono state previste. L’assessore Caracappa però, che nei mesi scorsi, si era lasciato andare a trionfalistici proclami sull’immediata messa in opera del circuito per la sicurezza della contrada, anche adesso rassicura che il progetto continuerà ad andare avanti e che potrebbe realizzarsi nel volgere di poco tempo anche prima delle stesse elezioni comunali.

Nuovi brand al centro commerciale Forum

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Nuovi brand come Tommy Hilfiger, Benetton, Bialetti, Illy, Calvin Klein, Piazza Italia, NAU!, Bata, Tally Wejil, Motivi e Bershka, apriranno all’interno di Forum Palermo. “Questo grande potenziamento dell’offerta merceologica – si legge in una nota del centro commerciale palermitano – andrà a coprire una superficie di vendita di oltre 3.500 metri quadri all’interno del centro commerciale leader di Palermo, che si conferma ancor più polo di attrazione per la città”.

Fabrizio Di Paola si dimetterà da sindaco entro il primo maggio per candidarsi alle regionali

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Fabrizio Di Paola lascerà in anticipo la carica di sindaco per candidarsi alle elezioni regionali. Al momento è solo un’ipotesi, ma pure  l’interessato, questa mattina, conferma che ci sta pensando. La legge prevede che le dimissioni devono essere presentate 180 giorni prima della tornata elettorale per i sindaci con popolazioni superiori a 20 mila abitanti. Se Di Paola non si dimettesse entro il primo maggio non potrebbe candidarsi, in ogni caso si precluderebbe questa possibilità. Sul piano operativo non cambierà nulla perchè domani saranno indetti i comizi elettorali e fino alle elezioni si potranno effettuare solo atti urgenti e indifferibili. La vicenda, invece, ha una rilevanza politica e, di fatto, apre una campagna elettorale che a Sciacca non si concluderà l’11 giugno. Di Paola è già stato  candidato tre volte alla Regione. Non è stato mai eletto, ma ha sempre ottenuto buone affermazioni elettorali. La prima volta una scelta di Forza Italia gli ha impedito di ottenere il seggio all’Ars.

Serata di beneficenza per raccolta fondi sulla sclerosi multipla

Una serata per la raccolta fondi a favore della ricerca sulla sclerosi multipla. È stata promossa a Sciacca da diversi enti e associazioni con il patrocinio del Comune di Sciacca – Assessorato alla Cultura: Associazione Italiana Sclerosi Multipla onlus, Lions Club Sciacca Terme e Compagnia Artisti per Caso. L’iniziativa è programmata per sabato 6 maggio 2017, con inizio alle ore 21,00 nell’atrio superiore del Palazzo Municipale.  Previsti momenti di intrattenimento e di spettacolo: sfilata di moda con Giovanni Bilello, balli con la The mambo Kings, Body Painting con Rossella M. Stravalli, e la messinscena della commedia “L’amuri miu si… tu!” con la compagnia Artisti per Caso.

Si raccoglieranno fondi da destinare alla ricerca per mettere a punto trattamenti definitivi per la guarigione da una malattia neurodegenerativa, con lesioni a carico del sistema nervoso centrale, che nel mondo – secondo i dati forniti dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla – colpisce circa due milioni e mezzo di persone, di cui 600 mila in Europa e 110 mila in Italia.

L’opposizione contro Caracappa: “Non mantiene le promesse e pensa alle poltrone”

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Dopo l’autoconvocazione di lunedì scorso in Comune dei residenti di contrada Fontana Calda per avere risposte alle loro richieste per ottenere un contributo comunale per l’installazione di un circuito di videosorveglianza nella zona. Incontro al quale il vice sindaco Silvio Caracappa non si è presentato, nonostante più volte si era fatto portavoce delle richieste dei cittadini tranquillizzandoli sulla previsione in bilancio delle somme necessarie, oggi i gruppi di opposizione con una nota si scagliano contro il vice sindaco.

“È umiliante constatare – scrivono in una nota –  come ci siano amministratori che continuano a non rendersi conto di come assumere impegni che poi non vengono onorati non fa altro che gettare discredito sulla politica tutta, allontanando ulteriormente i cittadini dalla pubblica amministrazione. Allo stesso tempo è scandaloso come lo stesso amministratore chiamato in causa dai cittadini della località, inchiodato alle sue precise responsabilità ed agli impegni non mantenuti, non solo non senta il bisogno di giustificarsi per il suo comportamento, manifestando sincera autocritica e chiedendo scusa o quantomeno assumendo un contegno di decoroso silenzio, ma addirittura trova il tempo di prendere carta e penna per manifestare tutta la sua gioia per il fatto che il suo partito, nell’improbabile ipotesi che il centrodestra vinca le elezioni, aumenterà il drappello dei suoi assessori , passando a tre”.

Transenne al ponticello di Carbone, niente soldi per ripulire e sistemare la viabilità

Una squadra della protezione civile di Sciacca stamattina ha provveduto a sbarrare il passaggio del ponticello di contrada Carbone dove in realtà, il divieto di transito sul ponte era stato imposto dall’indomani dell’ultimo nubifragio che ha colpito Sciacca a gennaio scorso. Solo che nonostante il divieto e le transenne che ne impedivano il passaggio, nella contrada si continuava a circolare tramite il piccolo ponte che attraversa il torrente foce di mezzo che proprio durante la violenta pioggia aveva fatto la voce grossa nella zona straripando e allagando gran parte della zona e trasformandosi in un pericoloso corso di fango e detriti. Stramattina, dopo il collocamento della rete e delle nuove transenne, è esplosa anche la protesta dei residenti e di quanti hanno un’attività lavorativa nella contrada. Infatti, la strada collegata dal ponte è l’arteria principale della contrada dove adesso è possibile accedere solo percorrendo l’altra arteria. La viabilità nella zona è completamente compromessa e anche il letto del foce di mezzo così come le strade che portano ancora i segni del fango riversato dal vicino torrente nei mesi scorsi, andrebbero ripulite e sistemate. Ma non ci sono fondi a disposizioni. Stamattina, qualcuno dinnanzi alle rimostranze dei residenti arrabbiati ha ricordato cinicamente  che per la sistemazione se ne riparlerà dopo le prossime amministrative. 

Scala dei Turchi, il Comune cerca il personale per la gestione

Niente ticket di ingresso e gestione comunale per Scala dei Turchi. Così il Comune di Realmonte cerca ricerca del personale che si occuperà della Scala dei Turchi dal primo maggio fino a settembre.Finora sono pervenute trentasei richieste. Una è stata ritenuta non valida, altre 15 sono state considerate “fuori” Isee perchè il Comune cerca personale tra gli indigenti.  L’area non sarà più gestita dal proprietario delle particelle catastali su cui ricade la scogliera  che assieme al responsabile dell’associazione ambientalista Maremico di Agrigento, Claudio Lombardo, aveva annunciato un piano di gestione che prevedeva il pagamento di un ticket d’ingresso. Un progetto contro il quale si è schierato il Comune che si è rivolto alle vie legali.  Sarà il Tribunale di Agrigento a decidere sul contenzioso tra pubblico e privato.