BILANCIO, SI DECIDE STASERA. CARNEVALE APPESO A UN FILO, OPPOSIZIONE CHIEDE DIMISSIONI SINDACO
CONSIGLIO COMUNALE, LASCIA L’AULA PERFINO IL PRESIDENTE
È slittata alle 21,30 la seduta del Consiglio comunale di questa sera. Dopo l’appello chiamato dal Presidente Calogero Bono la seduta è venuta meno per mancanza di numero legale. All’appello i presenti erano 17. È stato il Consigliere di Forza Italia Vittorio Di Natale, poco prima di abbandonare l’aula, a chiedere la verifica del numero legale. Con 16 presenti la seduta avrebbe potuto iniziare, ma a sorpresa anche il presidente di Sala Falcone Borsellino ha lasciato i lavori. Con 15 presenti la seduta è stata sospesa.
Se alle 21,30 dovessero mancare ancora i numeri la seduta slitterà a domani, quando saranno sufficienti 12 consiglieri. C’è attesa per conoscere i contenuti del documento dell’Opposizione. Quindici le firme. Manca solo quella di Mario Turturici che, impedito da ragioni familiari, non ha ancora raggiunto il Comune. (Seguono ulteriori aggiornamenti).
SEQUESTRO DI PRODOTTI ITTICI NEI RISTORANTI DI SCIACCA E MENFI, ELEVATE ANCHE SANZIONI
Durante dei controlli effettuati dagli uomini dell’ufficio circondariale marittimo di Sciacca presso alcuni ristoranti sia di Sciacca che di Menfi e mirati a verificare il rispetto della tracciabilità dei prodotti ittici utilizzati, i militari hanno individuato la presenza di pesce congelato di incerta provenienza ed hanno fatto scattare le sanzioni. Il sequestro ha riguardato ben 35 chilogrammi di prodotti ittici.
In un ristorante è stata elevata una sanzione amministrativa di 1500 euro e sequestrati i prodotti rinvenuti senza etichettatura. Le iniziative, promosse a tutela dei consumatori, proseguiranno anche nei prossimi giorni.
CASE POPOLARI DI VIA FANI A RIBERA, A 526 GIORNI DALL’AVVIO DELL’ITER OGGI TORNA A RIUNIRSI LA COMMISSIONE DI GARA
Tornerà a riunirsi questa mattina la commissione dell’Urega che si occupa della gara per la demolizione e ricostruzione degli alloggi popolari di Largo dei Martiri di via Fani, a Ribera. Sono passati 526 giorni da quando l’iter per la costruzione dei 60 alloggi popolari è stato avviato. A quanto pare mancherebbero otto sedute per completare i lavori ed il sindaco di Ribera, Carmelo Pace, ricorda che “il Comune di Ribera garantisce 250 euro al mese alle famiglie come contributo per l’affitto, una somma complessiva, fino ad oggi, di circa 600 mila euro che avrebbe consentito di sistemare strade e realizzare altri interventi per la città”. Pace si è già rivolto, in più occasioni, al Prefetto, al quale ha manifestato il disagio del comune, e anche al presidente della Regione. La vicenda si trascina dai primi mesi del 2012 e vede coinvolte 60 famiglie riberesi che allora hanno lasciato le loro abitazioni a seguito di un’ordinanza di sgombero. Per la demolizione e la ricostruzione delle case di Largo dei Martiri di via Fani sono previsti due anni di lavori. Queste case vennero realizzate con cemento depotenziato, ma i fatti oggetto di un’indagine della Procura della Repubblica di Sciacca si riferiscono agli anni settanta e così il procedimento è stato archiviato per avvenuta prescrizione.
CONIUGI SACCENSI IN CASA CON 80 CANI, SALTA L’ACCUSA DI MALTRATTAMENTO DI ANIMALI, SOLO UN’AMMENDA
Sono stati assolti dall’accusa di maltrattamento di animali i coniugi di Sciacca Giuseppe Milito, di 49 anni, e Anna Maria Bonfante, di 60, che tengono in casa 80 cani, ma il giudice ha disposto nei loro confronti un’ammenda di mille euro ciascuno perchè gli spazi destinati agli animali sono insufficienti. Il reato di maltrattamento di animali è molto grave e prevede una pena da 6 mesi a 3 anni di reclusione. La difesa di Milito e Bonfante, rappresentata dagli avvocati Mauro Tirnetta e Mira Cerro, ha sostenuto che gli animali non erano stati sottoposti ad alcun maltrattamento, che senza l’intervento dei loro clienti sarebbero morti e che venivano sfamati e curati. Per l’accusa, invece, gli animali erano tenuti in condizioni insalubri e nocive, in uno spazio insufficiente, ed erano dimagriti e “con evidenti stati di disidratazione, malnutrizione e pallore delle mucose”, come riportato nel capo d’imputazione. Gli accertamenti nella struttura sono stati effettuati dai veterinari dell’Asp unitamente ai carabinieri della compagnia di Sciacca che poi hanno riferito alla Procura della Repubblica. Così è scattato il procedimento penale per i Milito che si è concluso con questa sentenza emessa dal giudice Fabio Passalacqua.
RIBERA PENALIZZATA DAI PRIMI STANZIAMENTI DELLA REGIONE DOPO IL NUBIFRAGIO E PROTESTA LA CIA
Per una volta, e capita raramente, la Regione ha dato un segnale prima a Sciacca. Da Ribera questo non è passato inosservato ed a rilevarlo è stata la Cia che si è rivolta al presidente, Rosario Crocetta, lamentando che “dalle notizie di stampa” hanno appreso che “alcuni comuni della zona hanno già ricevuto centinaia di migliaia di euro, dalla Regione Siciliana, per far fronte alle spese sostenute, per gli interventi di somma urgenza, determinati dall’alluvione del 25 novembre, mentre Ribera, il centro più devastato, con i maggiori danni all’agricoltura, con centinaia di ettari di agrumeti, ancora oggi invasi dalle acque ed inaccessibili, non ha ancora avuto alcuna risposta dalla Regione”. Il riferimento a Sciacca è evidente visto che gli amministratori comunali hanno dichiarato che le uniche somme ricevute fino ad oggi riguardano quelle per la somma urgenza disposta a seguito dei danni del primo nubifragio. “Queste notizie, in presenza dell’ennesima perturbazione, che si annuncia abbondante di piaggia e pericolosa per il nostro territorio, allarma i produttori, che a distanza di tre mesi dall’alluvione del 25 novembre – scrivono Giovanni Caruana e Giacomo Burreci – pur vedendo cadere inermi le proprie arance, sono impossibilitati ad entrare nei propri fondi ed assistono, impotenti, all’agonia di centinaia di piante sommerse dai canali della vallata del Verdura, intasati ed in attesa di essere spurgati, nonostante le decine di riunioni e gli innumerevoli impegni assunti dal Presidente della Regione, dall’assessore regionale all’Agricoltura, dai sindaci dei comuni interessati, dai dirigenti la Protezione Civile e dai commissari dell’Esa e del Consorzio di Bonifica”. La Cia di Ribera chiede che “si attenzioni, con la massima celerità, questa pericolosa situazione, che può cancellare, agronomicamente, centinaia di ettari di floridi agrumeti agrigentini”.
FUGGONO DAI POLIZIOTTI E LANCIANO UN FUCILE DALL’ABITACOLO, IN MANETTE DUE GIOVANI
I due uomini in fuga, si tratta di Gino Mendola, empedoclino, e Andrea Castellino, originario di Cattolica Eraclea, hanno nel corso della folle corsa in macchina cercato di disfarsi dell’arma che avevano con sè lanciando dall’abitacolo il fucile a canne mozze poi recuperato e posto sotto sequestro. Ad un certo punto hanno lasciato la vettura scappando a piedi.
Il primo ad essere bloccato è stato Castellino, che nel frattempo si era liberato di sei cartucce calibro sedici da caccia, poi recuperate. Subito dopo, gli agenti hanno fermato anche Mendola, che si era nascosto dietro agli scogli, a ridosso del muro di cinta della vicina centrale dell’Enel.
Durante la perquisizione domiciliare a casa di Castellino, a Cattolica Eraclea, i poliziotti hanno trovato nascoste altre sedici cartucce calibro 16, una pistola a salve calibro 8 millimetri, priva di tappo rosso, ed un machete.
I due ventisettenni avevano violato l’obbligo di dimora nel Comune di Cattolica Eraclea, misura cautelare a cui erano sottoposti per un altro procedimento penale. Invece, a Castellino è stata contestata anche la violazione della sorveglianza speciale. Gli arrestati sono stati condotti nel carcere di Agrigento.
(Nella foto Gino Mendola e Andrea Castellino)