Rifiuti. È di nuovo emergenza nel Palermitano. Protestano almeno 50 comuni

0
Scatta la protesta in 50 comuni dopo il divieto di scaricare i rifiuti a Bellolampo, dove da alcuni giorni possono conferire solo Palermo e Ustica. I comuni sono stati dirottati a Catania con un aumento del 10% dei costi di discarica e 52 euro a tonnellata in più per il trasporto. I sindaci si sono trovati costretti ad accettare le nuove condizioni proposte dalla ditta EcoAmbiente, pena il non conferimento in discarica, lasciando i comuni in piena emergenza. Lo scorso 20 dicembre i sindaci hanno chiesto un incontro al presidente della Regione Nello Musumeci, aspettano risposta. “Il sistema è al collasso e il neo assessore ha abbandonato la nave al porto – scrivono i 50 sindaci – L’unico interlocutore a questo punto è il presidente Musumeci. Siamo in emergenza da anni per colpa della Regione e non permetteremo di far pagare il conto ai nostri cittadini”. Gli amministratori si riservano di manifestare “con ogni iniziativa possibile nell’interesse dei cittadini per evitare aumenti della Tari”.

Maltrattamenti nei confronti della madre, saccense si difende davanti al giudice che convalida l’arresto

Avrebbe detto di non avere aggredito la madre e anzi di essere stata lei a chiamare la polizia. Si è difesa respingendo le accuse, nell’udienza di convalida, la ventenne di Sciacca arrestata dalla polizia per maltrattamenti nei confronti della madre. Il giudice del Tribunale di Sciacca Antonino Cucinella, però, ha convalidato l’arresto e disposto per la ragazza i domiciliari in una comunità terapeutica assistita di Agrigento. L’accusa a suo carico  è di avere colpito la madre che poi ha dovuto fare ricorso alle cure del pronto soccorso dell’ospedale di Sciacca. La ventenne, che sarebbe già stata seguita dal centro di salute mentale, è difesa dall’avvocato Francesco Di Giovanna.

Di Paola passa all’Udc, Giuseppe Marinello: “Per nulla stupito”

0
Fabrizio Di Paola torna a casa Udc, area moderata del centrodestra. L’ex sindaco l’ha comunicato oggi in un incontro per lo scambio di auguri ai propri sostenitori della lista “Sciacca al Centro” che oggi sostiene l’ex assessore Salvatore Monte in consiglio comunale. Si dice per nulla stupito della scelta compiuta dall’avvocato saccense, l’onorevole Giuseppe Marinello che con Di Paola ha condiviso l’adesione dapprima nel Nuovo Centro Destra di Alfano, una volta fuoriusciti da Forza Italia e poi l’evoluzione di Alternativa Popolare, partito di fatto sciolto con la decisione di non ricandidarsi più del suo leader Angelino Alfano. Anche Giuseppe Marinello, come Fabrizio Di Paola, ha incontrato questo pomeriggio i suoi sostenitori e amici. Prima un incontro politico ad Agrigento e poi nel pomeriggio anche a Sciacca. Il senatore non ha tracciato chiaramente come l’ex primo cittadino il suo futuro politico non sciogliendo definitivamente alcuna riserva. Anche se ai suoi ha detto di essere particolarmente contento del Governo Gentiloni, di voler operare una scelta nel segno di una continuità di chi ha governato poiché il mandato non va sprecato. Pare che il senatore in questi giorni stia proprio valutando l’adesione a “Civica Popolare” di  Beatrice Lorenzin,  lista di ispirazione popolare europeista e riformista per fronteggiare ogni deriva populista. La compagine  metterà  insieme Alternativa Popolare, Centristi per l’Europa, Democrazia Solidale, L’Italia é popolare, Italia dei Valori ed è, al momento, la prima (ed unica) alleata del Partito democratico. Insomma, una lista nel panorama dell’offerta politica per chi non si rivede direttamente nel Pd. Proprio come Giuseppe Marinello che ancora valuta anche la possibilità di una nuova candidatura. “Le candidature non si scelgono – taglia corto lui al momento – ma richieste dai soggetti politici”. Ma a guardare ai collegi e alle possibilità di marzo a questo punto non è più soltanto, l’uscente Marinello che potrebbe riproporsi, ma anche lo stesso Fabrizio Di Paola che agli sgoccioli dell’anno, annuncia il suo ritorno naturale nell’area moderata del centrodestra mentre cataloga come “innaturale” l’ultimo momento politico vissuto insieme al Pd.

Via libera dal Tar ad una società agrigentina: smaltirà i barconi dei migranti

0
Il Tar Sicilia, Palermo, ha annullato tutti i provvedimenti impugnati  e dunque, spetterà  alla società di San Biagio Platani il servizio di recupero e smaltimento delle imbarcazioni di migranti.  Mentre il ministero dell’Interno e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, sono stati condannati al pagamento  delle spese giudiziali relative alle fasi cautelari. La vicenda giudiziaria risale al 2015 quando la società agrigentina aveva chiesto alla Prefettura l’iscrizione nella cosiddetta “white list” e nel contempo aveva partecipato ad una gara avviata dall’Agenzia delle dogane e dei Monopoli  per l’affidamento del servizio di recupero e smaltimento delle imbarcazioni utilizzate dai migranti per raggiungere la Sicilia; ma la Prefettura di Agrigento aveva negato l’iscrizione e aveva rilasciato un’informativa interdittiva sulla base della presunta gravità del reato per il quale pende il processo penale a carico dell’amministratore unico della società. Dunque, l’Agenzia delle Dogane aveva escluso la società dalla procedura e la sezione regionale siciliana dell’Albo dei gestori ambientali l’aveva cancellata dall’Albo. Ma la società a questo punto ha proposto un ricorso davanti al Tar Sicilia, con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Massimiliano Valenza, per l’annullamento del diniego di iscrizione nella “white List”, dell’informativa interdittiva antimafia, del provvedimento di esclusione dalla gara, e del provvedimento di cancellazione dall’Albo nazionale per i gestori ambientali. Gli avvocati hanno censurato l’informativa antimafia sotto il profilo dell’eccesso di potere per difetto di istruttoria e di motivazione, atteso che appare arbitrario creare una sorta di automatismo tra la pendenza di un procedimento penale e la valutazione in ordine al pericolo di condizionamento mafioso; tra l’altro, hanno sottolineato i difensori, il reato oggetto del procedimento penale non è annoverato tra gli elementi sintomatici del condizionamento dell’impresa”. Per effetto dei provvedimenti resi dal Tar, l’Agenzia delle dogane e dei Monopoli ha revocato l’esclusione della società dalla gara e, rilevata l’assenza di motivi ostativi all’aggiudicazione, ha disposto l’affidamento del servizio di recupero e smaltimento delle imbarcazioni alla società in associazione temporanea d’imprese con un’altra società, quantificando in 406.070 euro l’importo massimo di aggiudicazione.
 

Il Circolo di cultura chiude un 2017 molto attivo e si accinge ad un nuovo anno di “svolta”

0
Si chiuderà il vecchio anno al Circolo di Cultura di Sciacca con il concerto di questa sera “Note di armoniCa”, uno spettacolo di fine anno affidato alle note del repertorio blues, jazz e rock con i musicisti Giuseppe Milici, Marco Corrao e Marco Camarda che saluterà il 2017, un anno molto proficuo per l’associazione saccense che negli ultimi anni, è tornata ad essere molto attiva nell’ambito delle manifestazioni culturali in città. Rassegne di musica, teatro, esposizioni, mostre e presentazioni letterarie: il Circolo di Cultura è tornato ad essere fulcro culturale vivace e come annuncia il suo presidente Tony Russo anche per il 2017, il sodalizio continuerà a portare avanti il suo programma e anzi, ci si aspetta un anno di “svolta” per il livello qualitativo.  

Piano di sicurezza a Capodanno, scattano le ordinanze sindacali nei comuni per il divieto dei petardi

Emanato un provvedimento che ordina per il Capodanno, nel territorio di Sciacca, il divieto di accensione di petardi e la vendita di bevande da asporto in bottiglia. L’ordinanza sindacale è stata emessa a seguito della riunione che si è tenuta ieri in Questura, ad Agrigento, alla quale ha partecipato l’Amministrazione comunale. Il contenuto dell’ordinanza di Sciacca fa proprie le prescrizioni proposte dalla Questura, alle quali i rappresentanti dei Comuni presenti all’incontro si sono impegnati a dare seguito. Stesso tipo di ordinanza, è stata emanata anche a Menfi dove in occasione dell’imminente festeggiamento dell’ultimo giorno dell’anno, per garantire piena sicurezza a tutta la cittadinanza, è in vigore l’ordinanza sindacale che impone il divieto assoluto di accensione di fuochi d’artificio, sparo di petardi e simili.

Un pitbull libero vicino alla pineta di San Calogero prelevato dagli accalappiacani del Comune di Sciacca

Qualche giorno fa un bambino ha rischiato di essere aggredito da cani randagi nella zona della pineta di San Calogero, a Sciacca. Nelle scorse ore gli accalappiacani del Comune hanno prelevato in quella zona un pitbull lasciato libero e due cani randagi che vengono indicati come aggressivi. La notizia era stata anticipata ieri mattina dagli amministratori comunali di Sciacca durante la conferenza stampa di fine anno a proposito dell’allarme randagismo. Adesso si è appreso che uno dei tre cani era un pitbull mai microcippato e che era pure in gravidanza.  La zona di San Calogero ormai è “controllata” da numerosi cani randagi e chi si avvicina, a piedi o in moto, rischia per la propria incolumità. L’allarme randagismo è ai massimi livelli.

Rapina in un supermercato di Ribera con arresto effettuato dai dipendenti

I dipendenti di un supermercato di Ribera arrestano il rapinatore e poi lo consegnano ai carabinieri. E’ avvenuto ieri pomeriggio con il tunisino Bin Ati Al Hadi, di 37 anni, che, dopo avere prelevato alcuni prodotti dagli scaffali e non avere pagato, giunto fuori dal locale avrebbe strattonato la guardia giurata, ma in quel momento sono arrivati i dipendenti che lo hanno bloccato, impedendone la fuga. L’arresto è scattato per rapina impropria. Il Gip del Tribunale di Sciacca oggi lo ha convalidato e disposto per il tunisino l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Il sequestro dei conti correnti del notaio Palermo, al Riesame passa la linea della Procura di Sciacca

E’ stato accolto l’appello della Procura della Repubblica di Sciacca che chiedeva di poter estendere il sequestro preventivo dei conti correnti bancari e fondi di risparmio intestati al notaio Filippo Palermo di Menfi, indagato per truffa, non soltanto a quelli riguardanti la professione. La decisione è del Tribunale del Riesame di Agrigento che ha respinto il ricorso della difesa del notaio, rappresentata dagli avvocati Giovanni Vaccaro e Antonino Caleca, che chiedevano l’annullamento del sequestro. L’indagine è  condotta dalla Guardia di Finanza e la Procura della Repubblica di Sciacca era rappresentata al Tribunale del Riesame di Agrigento dal sostituto procuratore Michele Marrone. Il notaio è indagato per una presunta truffa, di quasi 1,8 milioni di euro, in danno di numerosissimi clienti dal 2012 al 2017.    

Francesca Valenti ha capito che forse è meglio non sbilanciarsi più di tanto. Eppure ad alleati e assessori lancia messaggi fin troppo chiari

0
Il “distacco” annunciato da Francesca Valenti nei confronti della prossima scadenza elettorale nazionale è un impegno piuttosto ardito. Sembra, quasi, un messaggio lanciato a chi la sostiene che, pure, ha una connotazione ben chiara (soprattutto il Partito Democratico). Come dire: “Stavolta non mi farò tirare la giacchetta”. Apparse inevitabile, al sindaco, dover partecipare alle iniziative propedeutiche alle elezioni regionali a suo tempo promosse dal Pd e da Sicilia Futura. Per le politiche del prossimo 4 marzo, al microfono del nostro Giuseppe Pantano, precisa di essere il sindaco di tutta la città e che, di conseguenza, non intende prendere posizione, pur tenendo conto del rispetto dovuto nei confronti dei partiti che fanno parte della sua maggioranza. Una presa di posizione, quella di Francesca Valenti, che suscita un interrogativo. È giusto che il sindaco resti a guardare? È solo un gesto politicamente nobile ovvero, come è più probabile, la Valenti vuole scongiurare il rischio di essere trascinata in una polemica elettorale di cui, evidentemente, vorrebbe fare a meno? Sono quesiti interessanti, che suscitano una riflessione. È evidente che il sindaco sa bene che, almeno sulla base dei sondaggi, il centrosinistra stia attraversando una crisi senza precedenti. Potrebbe avere il timore, prendendo posizione, di subire l’onta del malcontento popolare. Altre chiavi di interpretazione appaiono ragionevolmente lontane dalla realtà. La Valenti vuol affermare un ruolo tecnico, ancorché in una cornice politicamente più che caratterizzata. È, questa, un’esigenza politicamente giusta? Difficile dare una risposta. Così come, sempre a Risoluto.it, è interessante il passaggio nel quale il primo cittadino tende a non escludere del tutto possibili cambiamenti all’interno della sua compagine amministrativa. Non dice né sì, né no. Non può esserci alcun dubbio sul fatto che attorno alla predetta ipotesi potranno avere una certa influenza proprio quei risultati elettorali nazionali dai quali, eppure, Francesca Valenti dice che guarderà con quello che ha voluto definire “cauto distacco”.