Cinquantamila euro guadagnati con la droga e adesso la Guardia di Finanza chiede il pagamento delle tasse
In due avrebbero guadagnato due anni fa oltre 50 mila euro con la droga e adesso la Guardia di finanza chiede di pagare il conto con lo Stato versando le tasse sui proventi incassati dall’attività illegale. Le fiamme gialle hanno svolto indagini di carattere fiscale a seguito dell’operazione “Samarcanda”, che aveva sgominato una presunta banda a Gela che gestiva il traffico di ingenti quantitativi di cocaina, proveniente dalla Calabria.
Quaranta mila euro per il rifacimento della rete idrica di Santo Stefano dalla multinazionale Nestle’
La San Pellegrino Spa, imbottiglia l’acqua minerale naturale rifornendosi dai pozzi Margimuto che si trovano nelle montagne di Santo Stefano di Quisquina e pertanto, ogni anno eroga un contributo all’ente locale destinato al miglioramento della rete idrica. Negli ultimi tre anni, sono stati versati dalla multinazionale dell’acqua circa 120 mila euro. Quest’anno il contributo elargito è di 40 mila euro, somma che è stata già inserita in bilancio e servirà per la riparazione e il rifacimento della rete idrica dell’area urbana compresa tra via Marconi e via Placa.
Grazie agli interventi effettuati in questi anni, il servizio idrico è notevolmente migliorato nel piccolo comune montano e ciò ha comportato anche un notevole risparmio di risorse idriche per la comunità.
Il 150° anniversario della nascita di Pirandello, oggi manifestazione ad Agrigento
Oggi, alle 17, presso il Museo archeologico regionale di Agrigento, all’interno delle celebrazioni del 150° anniversario della nascita di Luigi Pirandello, si terrà la Cerimonia di premiazione, della XXIX edizione del concorso letterario Modello Pirandello, organizzata dal Kiwanis Club di Agrigento, in collaborazione con il Polo museale di Agrigento. Durante la premiazione Annagrazia Montalbano leggerà brani delle quattro novelle finaliste, alternandosi con gli interventi artistici del soprano Fiammetta Bellanca e della pianista Mariarita Pellitteri.
Problemi idrici ancora nelle vie Licata, Marx, Turati, Maglienti e il M5S annuncia anche possibile azione di piazza
“La normalizzazione” della distribuzione idrica in città stenta ancora a venire. Stamattina, parte di via Licata è ancora a secco. Si tratta di quelle abitazioni che non sono allacciate alla nuova condotta e pertanto, restano isolate dall’erogazione idrica. Girgenti Acque aveva chiesto tempo per completare il ripristino della rete e completare gli allacciamenti. Intanto, stamattina disagi si segnalano anche in via Turati, via Maglienti e via Marx: anche in questa zona molti condomini non riescono ad approvvigionarsi e nelle ultime ore, è scattato il rifornimento mediante il servizio di autobotti private.
Le difficoltà restano per le utenze non dotate di cisterne che in alcun modo possono usufruire del servizio alternativo. In alcune case della via Licata, la distribuzione non avviene da 15 giorni. Intanto, i consiglieri comunali del Movimento Cinque Stelle, Teresa Bilello e Alessandro Curreri e il deputato regionale, Matteo Mangiacavallo, intervengono oggi con una nota, annunciando di essere “pronti a qualsiasi azione a fianco dei cittadini che possa servire a far sentire la nostra voce”.
“Soltanto chi non sta in mezzo alla gente – dichiara Matteo Mangiacavallo, deputato regionale del M5S – non può rendersi conto della gravità della situazione. I cittadini sono spazientiti e ormai hanno superato ogni limite di tolleranza. Sono pronti a manifestare la loro indignazione e non ce la fanno più. La corda è stata tirata troppo a lungo e noi ovviamente siamo con loro”.
“Girgenti Acque onori i suoi debiti in altro modo – continua Mangiacavallo – e il sindaco non abbassi mai la guardia. Se il gestore non torna alla normale turnazione, il primo cittadino requisisca le reti e le sorgenti, che sono di proprietà del Comune, e per ragioni di ordine pubblico e sanitario, che ci stanno tutte, assicuri l’acqua ai suoi cittadini”.
“Il tempo di spingere sulla risoluzione anticipata del contratto è definitivamente arrivato – aggiungono i due consiglieri comunali del M5S, Alessandro Curreri e Teresa Bilello – abbiamo chiesto copia del dossier preparato dall’amministrazione comunale e stiamo raccogliendo ulteriori dati a supporto della causa. Sciacca e il resto della provincia non meritano questo gestore. Dieci anni di disservizi e inadempienze sono un record per chi, come noi, ha dovuto sopportarli”.
” Se nei prossimi giorni – termina la nota – non sarà risolta la situazione scenderemo in piazza a manifestare e lotteremo fino a che sarà necessario”.
L’Asp di Agrigento apre alla telemedicina odontoiatrica del policlinico universitario di Palermo, grazie a un progetto capitanato dalla saccense Giuseppina Campisi
Il commissario dell’Asp di Agrigento, Gervasio Venuti, è impegnato nella reingegnerizzazione dei percorsi assistenziali rivisti nell’ottica dell’utente, del miglior utilizzo delle risorse già esistenti (lean thinking), già applicati al nuovo pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, inaugurato lo scorso 14 novembre. “Gli interventi strutturali e organizzativi mirati – afferma Venuti – possono generare miglioramenti significativi dei livelli di servizio, di sicurezza, di appropriatezza dei servizi assistenziali e di qualità dell’accoglienza, senza significativi incrementi di costi di gestione. E questo modello – assicura – sarà presto applicato ad altri presidi dell’Asp1, compreso il Giovanni Paolo II di Sciacca, non appena saranno disponibili, e speriamo prestissimo, le risorse economiche già richieste all’assessorato regionale alla Salute”. Da qualche giorno, l’Asp1 è anche protagonista e beneficiaria di una innovazione dalle origini saccensi: è attivo al San Giovanni di Dio un servizio digitale per eseguire televisite e teleconsulti odontoiatrici a favore dei pazienti oncologici e fragili. Tutto questo grazie alla convenzione firmata dal commissario dell’Asp con il commissario del policlinico “Giaccone” di Palermo, Fabrizio De Nicola. Il policlinico sta, infatti, realizzando sul territorio siciliano un progetto, finanziato dall’assessorato regionale alla Salute attraverso il piano sanitario nazionale, dal titolo “Network di medicina orale nel paziente anziano (oncologico e fragile)”, sotto la direzione scientifica di una saccense, Giuseppina Campisi, docente dell’università degli studi di Palermo e responsabile dell’unità di Medicina Orale dell’azienda ospedaliera policlinico “Giaccone”. “La telemedicina – dice il commissario Venuti – attraverso alcune procedure quali la televisita (in diretta) o il teleconsulto (in differita) facilita i rapporti tra gli specialisti, tra medico e paziente, e tra ospedali e territorio, mediante tecnologie collaudate, affidabili ed economiche. E’ palese come tali politiche portino – quando ben organizzate – al miglioramento dei servizi della medicina ospedaliera e territoriale e alla sostenibilità del servizio sanitario regionale. Importante, quindi, partecipare al progetto, con vantaggi immediati per i pazienti e per le strutture: in questo caso, l’ospedale di Agrigento fruirà, per la tutela della salute orale dei pazienti oncologici e fragili, di competenze specialistiche, non presenti sul territorio dell’Asp1 e provenienti del Policlinico di Palermo. Ma sarà anche un valido progetto pilota da estendere ad altri ambiti assistenziali, con un occhio attento all’analisi organizzativa e di processo, alla sostenibilità economica dei servizi sanitari che dovranno fare fronte nel prossimo futuro all’incremento dell’età media della popolazione e alle correlate patologie croniche, oltre che alle problematiche medico-legali introdotte dalla telemedicina”. “La telemedicina non subentra alla medicina tradizionale – precisa Giuseppina Campisi – la affianca e la completa con nuove modalità di trasmissione e tecnologie all’avanguardia, le stesse che già usiamo per la comunicazione quotidiana nel sociale – si pensi alle videochiamate in Skype, Whatsapp, Telegram – con l’obiettivo di qualificare l’assistenza sanitaria e permettere ai pazienti fragili di fruire di visite e consulti non altrimenti realizzabili senza uno spostamento fisico. Questo si sta realizzando per la prima volta in Italia, proprio in Sicilia, a favore della salute orale del paziente fragile, grazie al modello hub and spoke. Il policlinico universitario rappresenta la fucina ideale per ricerche cliniche e reti sanitarie in via di sviluppo come questa, simbolo di una vera e propria rivoluzione sociale e culturale, che facilita la comunicazione remota tra medici e riduce al paziente e ai suoi familiari disagi, costi e perdita di giornate lavorative determinati dalla distanza fisica dei centri ad alta specializzazione”. Con una piattaforma dedicata e relativa cartella clinica (progettata da Olomedia srl) e una telecamera intra-orale si potranno inviare, da parte delle strutture richiedenti, video e immagini del cavo orale del paziente e ricevere, senza costi per l’Asp, consulti medici (second opinion) elaborati da personale dedicato e competente (Olga Di Fede, Vera Panzarella, Rodolfo Mauceri), in tempo reale o in differita, con il supporto tecnico di un informatico dedicato, Daniele Montemaggiore, e quello statistico, Laura Maniscalco. Quindi, un vero e proprio team affiatato, preparato e integrato tra clinica e digitale. “Pensiamo che per i pazienti con diagnosi di tumore (esempio mammella, polmone, colon, prostata, vescica, mieloma multiplo) – aggiunge Giuseppina Campisi – il controllo odontoiatrico è necessario, non solo per prevenire e curare gengiviti e carie, ma anche prima di iniziare e durante le cure con farmaci a rischio di mucosite o di osteonecrosi delle ossa mascellari. Nel 2014, il Ministero della Salute ha emanato delle raccomandazioni specifiche per la tutela della salute orale nel paziente oncologico adulto, e oggi, grazie a questo progetto, anche le strutture siciliane non dotate di servizi dedicati alla medicina orale potranno contare sulla expertise di secondo livello, oltre che sul costante e reale supporto clinico del reparto di Medicina Orale del policlinico di Palermo”. Ad oggi sono spoke, fruitori della stessa rete di Telemedicina, anche l’Unità di Oncologia della Asp di Trapani e l’unità di Oncologia dell’ospedale VillaSofia-cervello di Palermo, diretta da un altro saccense, il dottore Francesco Verderame. A breve sono previsti altri spoke per il territorio siciliano.
Bivona, Alessandria, Cianciana e San Biagio insieme per la raccolta differenziata, mezzi e personale ex Sogeir nella nuova societa’
I comuni di Alessandria della Rocca, San Biagio Platani, Bivona e Cianciana insieme per costituire un’unica società che nei quattro piccoli comuni dell’agrigentino si occuperà della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. L’obiettivo è far risparmiare gli utenti accorpando i servizi e costituendo una società.
I consigli comunali dei quattro enti locali approveranno dapprima il regolamento dello statuto della nuova società che sostituirà così Sogeir, la società d’ambito che prima si occupava del medesimo servizio in ben 17 comuni dell’agrigentino. Successivamente, i quattro comuni si presenteranno da un notaio per la costituzione della società delle valli dei fiumi Magazzolo-Platani.
Mentre a Sciacca, il servizio è stato affidato alle ditte Bono-Sea che si sono aggiudicate il piano Aro, la firma sul contratto è stata apposta appena qualche giorno, i quattro comuni invece, gestiranno quasi in house il servizio, utilizzando i mezzi meccanici già in dotazione all’ex Sogeir, anche se sarà necessario comprarne prossimamente dei nuovi per assicurare servizi celeri e precisi e per quanto riguarda il personale, anche gli operatori ecologici ex Sogeir confluiranno nella nuova società.
Terme: Armao convoca Francesca Valenti. Mercoledì il sindaco va a Palermo
La convocazione ufficiale è delle scorse ore: mercoledì prossimo Francesca Valenti andrà a Palermo per parlare con il nuovo assessore all’Economia Gaetano Armao. Procede, dunque, il percorso riguardante il completamento del conferimento di parte del patrimonio delle Terme al Comune di Sciacca. Tutto si era, inevitabilmente, fermato a causa delle elezioni regionali. La buona notizia è che il lavoro fatto da Baccei proseguirà adesso attraverso Armao. Rimangono in sospeso, tuttavia, molti problemi. A partire dalla necessità di sottoscrivere il verbale di consistenza dei beni, in mancanza del quale al momento i beni delle Terme sono in una sorta di “limbo”, né della Regione, né del Comune. Poi si aprirà la fase della scrittura del bando pubblico per la selezione del partner privato, che si attende da 18 anni. C’è molto ancora da lavorare. Tanto più che occorrerà imprimere un’accelerazione anche alla questione delle stufe di San Calogero, che non potranno rimanere a lungo slegate dal resto del patrimonio, perché le Terme senza le stufe sono sostanzialmente un’orchestra senza direttore.
Kermesse dell’arte di strada da oggi pomeriggio a Sciacca, centro storico animato da Sciacca Buskers
Cirque noveau, circo acrobatico, teatro di figura, teatro urbano, danza contemporanea, fachirismo, palo cinese, funambolismo ed equilibrismo, mimo, teatro dei burattini, street band, ritrattisti, giocoleria, spray art, indovini, cartomanti e indovini: è il programma di “Sciacca Buskers”, festival del teatro di strada e di figura che avrà inizio oggi pomeriggio dalle 18 e proseguirà fino alle 23 per tre giornate. Da oggi fino a domenica, dieci dicembre. Una vera novità che animerà in queste giornate di festa che anticipano il Natale le strade del centro storico di Sciacca.
Gli allestimenti si divideranno in spazi sono stati divisi in tre tipologie: le aree di spettacolo libere, le aree di spettacolo con obbligatoria prenotazione e le aree per le attività e l’enogastronomia
Sarà libero assistere agli spettacoli di piazza Purgatorio, piazza Duomo, piazza Farina e via Licata.
Mentre sarà necessaria la prenotazione per assistere agli spettacoli di Atrio Superiore Palazzo comunale, vicolo Duomo, ex Istituto Sant’Anna.
Tra gli artisti che si esibiranno, Laura Kibel, con il suo teatro dei piedi a metà strada tra mimo e burattini, e ancora gli artisti del circo Ramingo di Catania che proporrà spettacoli di circo contemporaneo e teatro di strada. E ancora Anima Ignis, anima di fuoco letteralmente,una compagnia di danza col fuoco che si esibisce in tutta Europa e l’attore comico italo-argentino, Diego Draghi, presentatore, giocoliere, ed equilibrista.
Caporalato a Ribera, in due mesi la Procura di Sciacca chiude le indagini e c’è anche una richiesta di patteggiamento
La Procura della Repubblica di Sciacca ha chiuso l’inchiesta su Caporalato a Ribera e dopo che uno degli indagati, Giuseppe Catanzaro, di 43 anni, ha chiesto di patteggiare per l’altro, Ubaldo Schifani, di 57, è stata avanzata al giudice richiesta di giudizio immediato. La pena per Catanzaro è di tre anni e dopo il consenso al patteggiamento prestato dalla Procura si attende la decisione del giudice. In meno di due mesi il sostituto procuratore Michele Marrone ha chiuso le indagini che sono state svolte dai carabinieri. Ai due riberesi, che si trovano ai domiciliari per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, viene contestato anche il furto aggravato e l’impiego di manodopera irregolare. Catanzaro è difeso dagli avvocati Massimo Ragusa e Antonino Tornambè e Ubaldo Schifani dall’avvocato Giuseppe Tramuta. Catanzaro e Schifani sono accusati di avere condotto in un appezzamento di terreno cinque nordafricani, tutti irregolari, per raccogliere le olive. E l’appezzamento di terreno non è di loro proprietà.
Il Tribunale respinge la richiesta di sospensione della pena. Dell’Utri: “Mi lascerò morire”
“Preso atto della decisione del Tribunale che decide di lasciarmi morire in carcere, ho deciso di farlo di mia volontà adottando da oggi lo sciopero della terapia e del vitto”.Sono parole di Marcello Dell’Utri, 76 anni, ex senatore che sta scontando una condanna a 7 anni nel carcere di Rebibbia per concorso in associazione mafiosa. I legali dell’ex parlamentare di Forza Italia avevano motivato la richiesta sulla base delle cattive condizioni di salute del detenuto. Alla richiesta di sospensione pena si è opposto il procuratore generale, Pietro Giordano che, sulla scorta di quanto accertato dai periti del tribunale, ha sostenuto che, nonostante la sua patologia, Dell’Utri potesse restare in cella. Una presa di posizione, quella del pg, che era andata contro il parere degli stessi consulenti della Procura generale che si erano espressi per la incompatibilità tra le condizioni cliniche, è affetto da patologie cardiache e oncologiche, e lo stato detentivo.



