Travolta e uccisa da un’auto pirata una turista polacca in corso Tukory a Palermo

E’ morta in strada a Palermo Patrycja Bartosik Weder, turista polacca di 31 anni, stava attraversando la strada insieme al marito quando un’automobile l’ha travolta in corso Tukory.

L’investitore, un palermitano di 46 anni, si è presentato all’alba al comando della polizia municipale in via Ugo La Malfa dopo non essersi fermato per prestare soccorso.

Le forze dell’ordine erano sulle sue tracce. A quanto pare, l’uomo stamane risulterebbe positivo all’alcoltest. Ora bisognerà acclarare quale era il livello alcolemico al momento del sinistro verificatosi ore prima.

L’uomo che verso le due della notte stava rientrando a casa proprio nella stessa via dove la turista e’ stata investita, e’ ora indagato per omicidio stradale.

Sambuca in festa si gode anche il nuovo sagrato del Santuario dell’Udienza

A Sambuca sono agli sgoccioli i lavori di rifacimento dei marciapiedi del corso Umberto I e stanno per essere completati anche quelli di riqualificazione del sagrato del Santuario dell’Udienza per il quale si è utilizzato un materiale ricostituito antiscivolo in monostrato vulcanico.

Sambuca è in festa per la Madonna dell’Udienza e tra circa un mese potrà avere anche un centro storico più bello in alcune parti importanti. L‘impianto sarà a grandi quadroni definiti con fasce chiare dentro cui, a contrasto, ci sono dei mattoni. Al centro del sagrato collocato l’anagramma mariano, la “A” e la “M”, circoscritte da 12 stelle come nella tradizione iconografica Mariana.

Il progetto è stato possibile grazie ad un finanziamento del ministero per i Beni e le Attività Culturali per un importo di 888 mila euro e cofinanziato dal Comune di Sambuca per un importo pari a 50 mila euro.

La Festa della Madonna dell’Udienza si celebra ogni anno a Sambuca la terza domenica del mese di maggio, dal 1575.

Nella foto, il sindaco, Giuseppe Cacioppo, sul nuovo sagrato

Maestra aggredita a Ostia, La Scala: “Più incontri nelle scuole e certezza della pena” (Video)

“Bisogna fare in modo che ci si siano più incontri nelle scuole e certezza della pena per chi commette reati”. E’ quanto afferma Antonio Maria La Scala, presidente nazionale di Gens Nova, commentando la vicenda della maestra aggredita a Osta dalla mamma di un suo alunno.

Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha contattato il preside della scuola di Ostia e la maestra aggredita. Il preside e l’insegnante, scossi per l’accaduto, sono stati tranquillizzati dal ministro che ha assicurato che “lo Stato non li lascerà soli, e sarà al loro fianco”.

Danneggiati i corpi illuminanti della villa “La Passeggiata” di Santa Margherita Belice

L’associazione “Quarantena 2020” che gestisce la villa “La Passeggiata” di Santa Margherita Belice, ha denunciato ai carabinieri il danneggiamento subito dai corpi illuminanti della villa. I carabinieri hanno già effettuato un sopralluogo e verificato i danni.

Il danneggiamento ai danni della villa si è ripetuto dopo poche settimane. In precedenza, infatti, erano stati danneggiati i corpi illuminanti in prossimità del cancello d’ingresso della villa.

Qualche anno fa erano stati danneggiati i tavoli e la cartellonistica all’interno della villa che ospita anche iniziative culturali. Il tutto è stato sempre denunciato ai carabinieri dall’associazione “Quarantena 2000”, guidata da Calogero Governale.

Lesioni e minacce, sambucese 20 giorni ai domiciliari

A distanza di nove anni dai fatti contestati un cinquantenne sambucese è stato tratto in arresto. I carabinieri hanno eseguito nei suoi confronti un’ordinanza riguardante l’esecuzione della pena. Deve scontare 20 giorni di detenzione domiciliare per lesioni e minacce per fatti accaduti nel 2015 a Sambuca.

I militari, espletate le formalità di rito, lo hanno posto in detenzione domiciliare dove dovrà rimanere nei prossimi 20 giorni.

Resta invariata l’ indennità del sindaco Termine, 3.500 euro lorde e 1500 agli assessori

0

Con determina a firma del dirigente del primo settore, Manlio Paglino e’ stata approvata l’indennità di carica per gli amministratori locali di Sciacca nel periodo che va dal gennaio 2024 a dicembre dello stesso anno, una spesa complessiva per l’ente di 184.266,18 euro.

“La giunta – così come riporta l’atto – non ha deciso di applicare l’adeguamento delle indennità di funzione del sindaco ai nuovi parametri stabiliti dalla legge”. Infatti, le indennità sarebbero potute essere adeguate alle maggiorazioni previste dalla Legge Regionale n. 13 del
25 Maggio 2022 con Circolare n.28 del 17/06/2022. Ma ad oggi l’amministrazione non ha evaso la richiesta e pertanto, queste sono le indennità percepite: per il sindaco Fabio Termine, € 3.425,66, per il vice sindaco Valeria Gulotta, € 1.884,11, per l’assessore Agnese Sinagra, indennità ridotta per part-time € 770,77, per l’assessore Salvatore Mannino € 1.541,55, per l’assessore Antonino Certa € 1.541,55, per l’assessore Fabio Leonte subentrato lo scorso primo febbraio, €
1.541,55, per l’assessore Francesco Dimino € 1.541,55, per l’assessore Salvino Patti in part-time dallo scorso dieci novembre, indennità dimezzata € 770,77.

Per il presidente del consiglio Ignazio Messina € 1.541,55, per il vice presidente del consiglio, Alessandro Grassadonio, dal tre febbraio 2024 l.r. 3/2024, € 924,93. Infine, il gettone di presenza per i consiglieri comunali si attesta a € 35,79. Si tratta tutte di somme a lordo.

Incidente sul lavoro a Salemi, morto operaio precipitato da una pala eolica

Stava effettuando delle attività di manutenzione ad una pala eolica quando un operaio è precipitato da circa 30 metri ed è morto. E’ morto Giovanni Carpinelli di 33 anni, originario di Benevento.

La pala fa parte di un parco eolico più grande in territorio di Salemi. Il corpo dell’operaio è stato trovato all’interno della struttura dai vigili del fuoco.

Sul posto anche il medico legale e il magistrato di turno per gli adempimenti del caso.
Difficoltoso l’intervento di recupero perché il corpo dopo la caduta si fermato a un’altezza di circa 48 metri.

Quarantunenne di Sciacca assolto dalle accuse di maltrattamenti e lesioni alla compagna

Saltano le accuse di maltrattamenti alla compagna e di lesioni alla stessa donna. Il giudice monocratico del Tribunale di Sciacca ha assolto un uomo di 41 anni, di Sciacca, difeso dall’avvocato Antonino Sutera, perché il fatto non sussiste con riferimento al primo capo d’imputazione e dichiarato il non doversi procedere in ordine alle lesioni per mancanza di querela.

La vicenda finita a processo riguarda fatti della primavera/estate 2022. Il quarantunenne di Sciacca era accusato, con condotte reiterate, di ingiurie, minacce, percosse e lesioni, di avere maltrattato la propria compagna costringendola a un regime di vita incompatibile con le normali condizioni di esistenza.

All’imputato veniva contestato anche un episodio nel quale, all’apice di un alterco, avrebbe colpito la donna, per strada, con pugni e schiaffi. In occasione di un altro diverbio era accusato di averle cagionato una frattura scomposta a un dito. Per la difesa le condotte contestate non integravano i reati i maltrattamenti e lesioni. Un rapporto conflittuale per l’avvocato Antonino Sutera, ma nessun maltrattamento o violenza nei confronti della donna.

Almeno un’irrigazione nel comprensorio Riberese, Ruvolo: “Difficili gli sbarramenti sul Verdura” (Video)

E’ stato riaperto l’adduttore dal Gammauta alla diga Castello e da ieri l’acqua inizia a confluire, ma non nei quantitativi necessari. Lo ha verificato il sindaco di Ribera, Matteo Ruvolo, durante un sopralluogo effettuato nelle ultime ore successivo al vertice di ieri a Palermo con Autorità di bacino, Consorzio di bonifica ed Enel. Sono giorni cruciali per stabilire se almeno un’irrigazione potrà essere effettuata “per salvare gli impianti” dice Ruvolo. Le premesse, però, ci sono. Per avere certezze bisognerà aspettare una decina di giorni.

Una o almeno due irrigazioni con un quantitativo di circa 2,5 milioni di metri cubi d’acqua per questo comprensorio sono legati anche alla riduzione della soglia di salvaguardia dalla diga Castello che è attualmente fissata a 6 milioni di metri cubi.

“Le piogge dei giorni scorsi ci stanno dando una mano d’aiuto – dice il sindaco Ruvolo – ma bisognerà aspettare da un lato che vengano aumentati i quantitativi dal Gammauta al Castello, che sono attualmente di 80 litri al secondo, insufficienti, e dall’altro che si abbassi la soglia di salvaguardia sulla diga Castello. Ci rivedremo tra una decina di giorni”.

Intanto, la pioggia ha allentato la pressione e dato qualche giorno di tempo in più per assumere decisioni.

Si allontana, invece, la possibilità di sbarramenti sul fiume Verdura, per limitare il quantitativo di acqua che finisce in mare, per i quali la commissione Attività produttive dell’Ars ha approvato una risoluzione che impegna il governo ad intervenire. Sono emersi ostacoli anche sul piano autorizzativo come spiega il sindaco Ruvolo.

Intitolare strade a 3 partigiani saccensi, richiesta dall’ex assessore Segreto

L’architetto Calogero Segreto, a nome personale e quale rappresentante di Italia Nostra e Unitre’, ha avanzato all’amministrazione comunale la richiesta di intitolazione di strade ai partigiani Prestia Giuseppe, Antonino Venezia e Pellegrino Prestia.
Dal documenti e dalle fonti che l’architetto Segreto avuto la possibilità di consultare risulta che: – Prestia Giuseppe, nato a Sciacca il 27.03.1917, facente parte della IV Armata di stanza in Francia, dopo l’8 settembre 1943 si unisce alla resistenza francese e precisamente alla F.F.I.( Forces Francais de l’Interrieur). Catturato con altri sedici partigiani italiani vengono tutti fucilati il 16.6.1944 in località Saint Martin de Bromes, nell’Alta Provenza. Venezia Antonino, nato a Sciacca il 16.4.1915 da Vincenzo e Paola Nicolosi, in forza al 317° Reggimento di Fanteria Divisione “Aqui” di stanza nell’isola di Cefalonia in Grecia. Dopo l’8 settembre 1943 la Divisione entra in conflitto con i nazisti. Il Venezia cade in combattimento il 21 settembre 1943 tra le località di Argostili e Liscuri. Attualmente riposa
nel sacrario di Cefalonia tra i militari dichiarati ignoti. Prestia Pellegrino, nato a Sciacca il 7.6.1915 da Giuseppe e Maria Cusumano, in forza al 317° Reggimento di Fanteria Divisione “Aqui” di stanza a Cefalonia in Grecia. Dopo l’8 settembre 1943 la Divisione entra in conflitto con i nazisti e dopo duri combattimenti si arrende a tedeschi il 22.9.1943. Il Prestia viene imprigionato assieme a migliaia di militari
italiani e subito fucilato il 22.9.1943 stesso. Il suo corpo risulta disperso.

“Senza alcun tipo di polemica – scrive l’ex amministratore – ritengo che questi tre figli di Sciacca siano stati vergognosamente dimenticati, probabilmente perché provenienti da ceti modesti e anche perché una ingiustificabile cappa di oblio ha sempre sovrastato la numerosa partecipazione dei saccensi
alla Lotta di Liberazione. Pertanto, ritengo quantomeno doveroso che vada valutata da parte dell’Amministrazione Comunale, cosa che hanno già fatto moltissimi comuni con propri concittadini caduti, la intitolazione di strade cittadine ai partigiani Prestia Giuseppe, Venezia Antonino e Prestia Pellegrino. Nello stesso tempo valutare anche la realizzazione di una stele commemorativa dedicata ai tre caduti per la libertà”.