Linea dura del personale part-time del Comune di Ribera, sciopero il 21 marzo (Video)

Gli 84 dipendenti part-time del Comune di Ribera scelgono la linea dura e visto che non hanno ricevuto risposte nella direzione da loro auspicata, quella dell’integrazione a 34 ore lavorative, vanno verso lo sciopero. Attualmente quasi tutti i part-time svolgono 24 ore settimanali. Nelle prossime ore si stabilirà la data dello sciopero, ma dovrebbe svolgersi giovedì 21 marzo. Questa mattina, in municipio, assemblea dei lavoratori con la Cgil, presente anche con il vertice provinciale del sindacato.

I lavoratori puntano a 34 ore con l’integrazione 2023 pari 136 mila euro; con il bilancio di previsione 2024, non ancora approvato; con risorse derivanti dai pensionamenti 2023 e 2024 (150 mila euro); con somme derivanti dalle cessazioni anticipate dei dipendenti deceduti. Servono circa 700 mila euro all’anno.

La Cgil attacca l’amministrazione comunale. “Non si sono seduti al tavolo per il confronto”, afferma Ezio Noto. Oggi all’assemblea è intervenuto il presidente del consiglio comunale, Vincenzo Costa.

Il sindaco, Matteo Ruvolo, sostiene che il Comune “per garantire gli equilibri di bilancio non può andare oltre 30 ore. Altrimenti avremmo il parere negativo di uffici e revisori. Io ho risanato il Comune – aggiunge Ruvolo – e recuperando 420 mila euro posso arrivare a 30 ore prendendo l’impegno per 34 ore entro la fine del mandato”.

Incontro per future iniziative per le Terme, Messina e Termine scrivono ai sindaci

L’Amministrazione Comunale e il Consiglio Comunale di Sciacca, hanno deciso di coinvolgere tutti i comuni della Provincia di Agrigento in un incontro per concordare le
iniziative che si intendono intraprendere nel prossimo futuro con l’obiettivo comune della
riapertura del complesso Termale di Sciacca.
Questa la lettera inviata nella giornata di oggi dal Sindaco di Sciacca Fabio Termine e
dal Presidente del Consiglio Ignazio Messina:

Nella giornata del 6 marzo u.s. si è svolta a Sciacca una giornata di mobilitazione popolare
per le Terme di Sciacca alla quale hanno partecipato oltre che numerosi Sindaci della
Provincia, ai quali va il nostro ringraziamento per la solidarietà manifestata, anche studenti,
organizzazioni di categoria (pesca, agricoltura, commercio ed artigianato), sindacati, club
service, associazioni di volontariato, culturali e sportive, liberi professionisti, operai ed
impiegati, semplici cittadini, tutti sono scesi in Piazza per chiedere alla politica regionale, di
valorizzare finalmente e concretamente un patrimonio idrotermale con caratteristiche
terapeutiche e storico-naturalistiche uniche al mondo e fermo da ben 9 anni.
Le Terme di Sciacca con la loro riapertura potrebbero dare alla Città di Sciacca e a tutto il
territorio agrigentino il giusto sviluppo economico e turistico e pertanto al fine di dare
continuità alla lotta per la riapertura delle Terme di Sciacca, è intenzione
dell’Amministrazione Comunale di concerto con il Consiglio Comunale coinvolgere tutti i
Comuni della Provincia di Agrigento per concordare le iniziative che si intendono
intraprendere nel prossimo futuro.
Si invitano pertanto le SS.LL. ad un incontro che si terrà lunedì 25 marzo p.v. alle ore 16,00
presso l’Aula Consiliare del Palazzo Comunale di Sciacca.

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE IL SINDACO
Avv. Ignazio Messina Dr. Fabio Termine

Intervento del Prefetto e si accelera per il trasferimento dell’acqua nella diga Castello

Sindaci ed assessori di Ribera, Burgio, Calamonaci, Cattolica Eraclea e Montallegro avevano incontrato pochi giorni fa il prefetto di Agrigento, Filippo Romano, per discutere dell’emergenza siccità che sta colpendo duramente l’agricoltura del comprensorio ed invocare il suo intervento. Oggi è arrivata una prima risposta da parte della Regione. Il dirigente generale dell’assessorato Agricoltura, Dario Caltabellotta, ha comunicato che “si sta vagliando l’operatività di poter trasferire in diga Castello, tramite l’adduttore consortile San Carlo-Castello, le fluenze presenti alla sezione di Gammauta”.

Nella nota, inviata a seguito di un confronto tra il Consorzio di bonifica 3 Agrigento ed Enel Green Power, si aggiunge che “saranno tempestivamente avviate le verifiche tecniche per poter acclarare la fattibilità del predetto trasferimento non potendo utilizzare la diga Raia di Prizzi, che presenta attualmente un volume di invaso insufficiente a poter garantire il trasferimento dei volumi, ma semplicemente le ridotte fluenze in atto presenti nella parte alta del Sosio Verdura”.

Per il sindaco di Ribera, Matteo Ruvolo, non c’è dubbio nel sostenere che “l’intervento del prefetto ha consentito di dare una forte accelerazione all’iniziativa. A mio parere – aggiunge – Ruvolo, eseguite le verifiche, nell’arco di una decina di giorni il comprensorio potrà riscontrare i benefici. Dobbiamo ringraziare il prefetto”.

Durante la riunione di pochi giorni fa gli amministratori comunali avevano rappresentato al Prefetto il fatto che ancora ora, nonostante la scarsità delle piogge, un buon quantitativo di acqua dal fiume Sosio Verdura affluisce con continuità alla diga Gammauta in concessione all’Enel per la produzione di energia elettrica.

Ruvolo ha riproposto con forza quanto già aveva avanzato in occasione dell’incontro svoltosi a Ribera il 29 febbraio scorso, all’assessore Sammartino ed alle altre autorità regionali presenti, di intervenire imponendo ad Enel la sospensione immediata della produzione di energia fino al termine dell’emergenza, così da consentire il travasamento per caduta dell’acqua dalla diga Gammauta alla diga Castello attraverso l’esistente la bretella di collegamento.

Il prefetto, nel prendere ulteriormente atto della gravità della situazione, ha manifestato la disponibilità e la volontà di agire tempestivamente per far si che ciò avvenga nel più breve tempo possibile, ed a tal fine annunciato l’invio di una nota al Presidente della Regione, Renato Schifani, all’assessore regionale all’Agricoltura Luca Sammartino ed al commissario dell’unità di crisi per la siccità, Dario Cartabellotta, per dare seguito alla richiesta dei sindaci.

In consiglio polemiche ancora sul nuovo piano Aro, oggi la pubblicazione della “gara ponte”

Lo ha annunciato in aula il dirigente Nando Rapisardi che oggi all’albo pretorio sarebbe stato pubblicato l’avviso per la cosiddetta “gara-ponte”, ovvero l’affidamento a terzi del servizio di raccolta rifiuti del comune di Sciacca, un affidamento di solo un anno in attesa della redazione del nuovo piano Aro.

E’ l’alternativa scelta dall’amministrazione comunale per ovviare alla scadenza del vecchio piano Aro prevista a maggio di quest’ anno e alla quale e’ arrivata impreparata senza la redazione del nuovo piano.

Una notizia che aveva già acceso il dibattito nell’ultima seduta e che ha dominato anche quell’ di ieri sera con una richiesta di chiarimenti molto intensa da parte dei banchi dell’opposizione.

L’assessore Salvino Patti ha ribadito e cercato di chiarire che il mancato rispetto dei termini del contratto è dipeso dal tentativo rivelatosi poi infruttuoso di ricorrere al Conai per una progettazione gratuita del nuovo piano.

Le lungaggini del Conai ha poi portato lo stesso Comune ad incaricare uno studio di progettazione, la Delta Emme, la stesso del vecchio piano Aro, per una somma di 12 mila euro.

E dai banchi dell’opposizione più di qualcuno ha fatto notare “il pasticcio” creato: da Filippo Bellanca che ha evidenziato che con la stessa cifra si poteva redarre il progetto definitivo. Calogero Bono che ha nel suo intervento sottolineato gli aspetti politici della vicenda. Poi le note di Ignazio Bivona che rimarcato le contraddizioni della componente politica Mizzica e infine, di Gaetano Cognata, ex assessore ai tempi della prima redazione del piano Aro e che in quel frangente subì gli attacchi di chi adesso amministra.

Ma anche dagli stessi banchi della maggioranza c’e’ stato chi come Daniela Campione con autocritica ha ammesso che vi sono stati sulla vicenda degli “oggettivi ritardi” aprendo a possibili posizioni critiche rispetto l’operato dagli stessi componenti che sostengono Fabio Termine.

E’ stato poi Gabriele Modica dal canto suo, a ribadire, che il sindaco mai in campagna elettorale aveva fatto promesse sul piano Aro. Intanto, il dibattito e’ solo all’inizio così come la nuova gara aperta di 12 mesi che porterà ad una prorogatio di fatto con il vecchio sistema di gestione.

Emergenza agricola, l’assessore regionale all’Agricoltura incontra i sindaci del Belice

I sindaci dei Comuni di Santa Margherita di Belice, Montevago, Sambuca di Sicilia, Menfi, Caltabellotta, Sciacca, Contessa, Partanna, Santa Ninfa, Poggioreale, Salaparuta e Camporeale ieri, martedì 12 marzo, sono stati convocati e ricevuti dall’assessore regionale all’Agricoltura, Luca Sammartino.

L’incontro è stato richiesto dai sindaci in seguito alla nota inviata precedentemente, con l’obiettivo di sostenere i produttori agricoli che da oltre 40 giorni manifestano pacificamente presso il presidio permanente di contrada Gulfa, nel territorio di Santa Margherita Belice.

Nel corso dell’incontro, dopo che i sindaci hanno rappresentato le legittime istanze degli agricoltori, l’assessore Sammartino ha illustrato tutte le misure e le iniziative poste in essere dal Governo Regionale a sostegno del comparto agricolo nonché le proposte trasmesse all’Assemblea Regionale per la relativa approvazione.

Su espressa richiesta dei sindaci, l’assessore ha assunto l’impegno di incontrare gli agricoltori mercoledì 20 marzo, al presidio di contrada Gulfa.

Karate, sei primi posti per la Sakura al Campionato regionale Fesik

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L’associazione sportiva dilettantistica Sakura dei tecnici Pippo e Andrea Giuffrida primeggia al Campionato regionale Fesik ottenendo sei primi posto nella specialità del karate kumite.
La competizione si è svolta domenica 10 marzo presso il Palatenda Ferraro di Piazza Armerina e ha visto la partecipazione di oltre 400 atleti che si sono affronti nelle specialità del kata e del kumite per la conquista del titolo regionale.


Il sodalizio saccense, presente con 31 atleti, ha conquistato i seguenti risultati.
Nella specialità del kumite primi posti per Eva Porrello, Morena Santangelo, Sebastian Tornetta, Melissa Trapani, Emanuele Giuffrida e Giorgia La Bella;
secondi posti per Giorgia Zito, Francesco Giuffrida, Giovanni Marciante e Virginia Bono;
terzi posti per Aurora Bellavia, Clara Scafidi, Antonino Inzerillo, Nicholas Maggio, Marco Puleo, Giorgia Sclafani e Andrea Corrao.
Nel kata terzi posti per Giorgia Zito, Aurora Bellavia, Andrea Ciaccio, Marco Puleo e Giorgia Sclafani.
Ottimi risultati che hanno fatto piazzare la Sakura di Sciacca al terzo posto nella classifica per società dietro soltanto alla Power Gym di Gela e alla Body World Karate di Caltagirone.
“Piena soddisfazione per i tecnici Pippo e Andrea Giuffrida per i risultati ottenuti che sono di buon auspicio in vista dei Campionati Nazionali Fesik per la categoria ragazzi in programma dal 5 al 7 di aprile a Montecatini Terme.
La Sakura sarà di nuovo in pedana con il settore karate il 24 marzo a Sommatino per la seconda edizione del Trofeo Yamato.

Eva Porrello, prima nella specialità Kumite

23 e 24 Marzo al via le Giornate FAI

Sabato 23 e domenica 24 marzo tornano anche in Sicilia le Giornate FAI di Primavera, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese: 64 aperture in tutta la regione saranno visitabili a contributo libero, nelle due giornate, grazie ai volontari delle 9 Delegazioni siciliane e ai Gruppi FAI attivi sui diversi territori siciliani.

Le Giornate FAI di Primavera si confermano nella loro trentaduesima edizione uno degli eventi più importanti e significativi per conoscere il patrimonio culturale e paesaggistico italiano. Un’esclusiva opportunità di scoprire un’Italia meno nota,diluoghi solitamente inaccessibili, dalle grandi città ai borghi, da veri e propri monumenti a luoghi curiosi e inediti, che tuttavia ugualmente raccontano la cultura millenaria, ricchissima e multiforme del nostro Paese. Un modo per contribuire alla tutela e alla valorizzazione di questo patrimonio, che va innanzitutto conosciuto, frequentato, e prima ancora, raccontato. È questa la missione del FAI: “curare il patrimonio raccontandolo”, a cominciare dai suoi 72 Beni aperti al pubblico durante l’anno, ma ampliando e arricchendo questo racconto proprio in occasione delle Giornate FAI di Primavera, quando 750 luoghi saranno aperti in tutta Italia grazie a migliaia di delegati e volontari del FAI e agli Apprendisti Ciceroni, giovani studenti appositamente formati per raccontare le meraviglie del loro territorio. Le Giornate del FAI offrono un racconto unico e originale dei beni culturali italiani, che risiede nella loro Storia intrecciata con la Natura, nei monumenti e nei paesaggi, nel patrimonio materiale e immateriale, e nelle tante storie che questi possono raccontare, che insegnano, ispirano e talvolta anche commuovono. Un racconto corale e concreto che si fonda sulla partecipazione di centinaia di istituzioni, associazioni, enti pubblici e privati che in numero sempre maggiore vi collaborano grazie a una vasta e capillare rete territoriale con un unico obiettivo: conoscere e riconoscere il valore del patrimonio italiano per tutelarlo con il contributo di tutti, perché appartiene a tutti.

Qui alcuni appuntamenti:
* ad Agrigento sarà visitabile l’ottocentesca Villa Genuardi, oggi sede della Soprintendenza ai Beni Culturali, caratterizzata da un magnifico giardino, ricco di esemplari botanici rari, voluto dall’avvocato Enrico Ragusa, il quale nel 1875 rilevò la dimora per trasformarla in uno dei più prestigiosi alberghi di Girgenti.
* a Castelvetrano la Chiesa e il Convento dei Frati Cappuccini: il percorso comprende le catacombe risalenti al 1630 (riaperte nel 2014 dopo 400 anni) che custodiscono le spoglie del principe Giovanni III di Aragona e Tagliavia.
* a Mazara del Vallo il Complesso Monumentale del Monastero e della Chiesa di San Michele Arcangelo: sarà possibile apprezzare la bellezza della cupola e della loggetta belvedere da punti di vista insoliti, dall’interno della foresteria che è stata aperta durante l’ultimo anno giubilare 2000 e dall’atrio del monastero (a uso monastico e perciò raramente accessibile).

Elenco completo dei luoghi aperti in Sicilia e modalità di partecipazione all’evento 

A Sambuca dopo 136 anni i reperti della “Tomba della Regina”, ora l’esposizione al Panitteri

I cosiddetti 16 reperti della “Regina” sono tornati a Sambuca. Si tratta dei reperti archeologici della prima tomba a “camera”.

Si tratta di un importante corredo funerario, formato da vasi, suppellettili e monili che venne rinvenuto da semplici contadini nell’altura su cui anticamente sorgeva la città di Adranon nel 1886.
Beni che dall’area dell’insediamento greco punico per secoli saccheggiato dai tombaroli divennero parte della collezione del Regio Museo “Antonio Salinas” dove sono rimasti conservati nei magazzini a lungo.

Le opere videro di nuovo la luce poco meno di 10 anni fa, nel corso di una mostra organizzata a Palazzo Panitteri a Sambuca di Sicilia, per poi tornare nel “buio” dei magazzini palermitani.

Questo fino ad oggi. A riottenere il possesso dei beni è stato adesso il Parco archeologico, “intercettando” un’intervento di dismissione voluto proprio dal museo palermitano che ha consentito la riconsegna definiiva dei reperti su autorizzazione del Dipartimento dei beni culturali.

Custoditi all’interno di scatole in legno, sigillati ad uno a uno, ieri all’alba, i reperti a bordo di un furgone blindato hanno lasciato i magazzini museo Salinas di Palermo e sono tornati nel comune agrigentino.

Un lavoro di intesa raggiunto tra Parco Archeologico Valle dei Templi di Agrigento, Museo “Antonio Salinas” di Palermo, Assessorato Regionale ai Beni Culturali e Comune di Sambuca che ha permesso il ritorno a Sambuca dei reperti che saranno integrati al percorso del Museo “Don Giuseppe Panitteri” con una mostra permanente dedicata e che sarà inaugurata a giorni.

Dal tempio della Concordia di Agrigento un messaggio di pace e fratellanza al mondo

Con l’accensione del tripode dell’amicizia, ieri sera, si è dato ufficialmente il via al 66° Festival Internazionale del Folklore, all’interno del  76° Mandorlo in Fiore che si svolge ad Agrigento, fino al prossimo 17 marzo.  Dal tempio della Concordia + arrivato un messaggio di pace e fratellanza rivolto al mondo intero. 

I gruppi folk provenienti da diverse parti del mondo, con i loro costumi e i loro canti, si sono incamminati con le fiaccole in mano lungo la via Sacra e, attraversando il Decumano, sono giunti ai piedi del maestoso tempio della Concordia per accendere la fiamma della pace. 

Quest’anno, sempre in segno di unione tra i popoli, sono state mescolate le manciate di terra che ogni gruppo ha portato ad Agrigento diventando un’unica cosa. Il tutto all’interno di un allestimento teatrale curato da Marco Savatteri. Presenti tra le autorità il prefetto di Agrigento, Filippo Romano, il sindaco, Franco Miccichè, l’assessore alla Cultura e al Turismo, Costantino Ciulla e il coordinatore della kermesse, l’assessore Carmelo Cantone. 

Particolarmente emozionato il primo cittadino Micciché: “Ad Agrigento – ha detto – sono arrivate da tutto il mondo, in questi giorni, le delegazioni dei Paesi invitati che riempiranno la nostra città con i balli, i colori e le musiche delle loro terre”. 

Il programma di oggi, mercoledì 13 marzo, a partire dalle 11, prevede sfilate e spettacoli, così come nel pomeriggio. Al teatro Pirandello “America Latina Folk”, spettacolo dei performer del Messico, Ecuador e Colombia. 

Ultimi interrogatori a Palermo dopo il blitz antimafia a Burgio, Lucca e Villafranca Sicula

Giovanni Derelitto, di 74 anni, di Burgio, che si trova ai domiciliari, indicato come il capo della famiglia mafiosa locale, oggi si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al gip del Tribunale di Palermo, Filippo Serio, il magistrato che ha disposto sette misure cautelari nell’ambito del blitz a Burgio, Lucca e Villafranca Sicula. Derelitto è difeso dall’avvocato Vincenzo Castellano che lavora al ricorso al Tribunale del Riesame.

Giuseppe Maurello, di 54 anni, di Lucca Sicula, anch’egli ai domiciliari, per il quale il gip ha riqualificato i fatti che lo vedono indagato in concorso esterno in associazione mafiosa, invece, ha risposto alle domande del giudice, respingendo le accuse. Maurello, difeso dall’avvocato Giovanni Vaccaro, avrebbe detto che lui non è un imprenditore e che ha svolto alcuni lavori, in maniera occasione, senza percepire alcun compenso.

Infine, al palazzo di giustizia di Palermo, dove si sono svolti questi interrogatori di garanzia, si è avvalso della facoltà di non rispondere, rendendo dichiarazioni spontanee, per dichiararsi estraneo ai fatti, Gabriele Mirabella, di 38 anni, di Lucca Sicula, indagato per favoreggiamento, sottoposto all’obbligo di dimora. I difensori sono gli avvocati Paolo Mirabella e Vincenzo Castellano.