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Mazara del Vallo accoglie il suo primo McDonald’s, 60 nuove assunzioni

McDonald’s arriva a Mazara del Vallo. Il colosso del fast food si prepara ad aprire il suo primo punto vendita in città, portando con sé una boccata d’ossigeno per l’occupazione. Saranno, infatti, 60 le nuove assunzioni, tra contratti part-time e full-time, per formare lo staff del nuovo ristorante.

La selezione del personale è già cominciata. La scorsa settimana si è svolta la tappa mazarese del McDonald’s Job Tour, l’evento itinerante dedicato al reclutamento, ospitato dal ristorante di Castelvetrano, in via Caduti di Nassirya. Oltre 140 candidati hanno preso parte alla prima tornata di colloqui individuali, avendo anche l’opportunità di confrontarsi con dipendenti provenienti da altri ristoranti del territorio.

I selezionati verranno inseriti in un percorso di formazione, con contratto nazionale del turismo e compenso legato alle ore lavorate. Come da prassi McDonald’s, il percorso formativo sarà curato nei dettagli. 

Ad oggi, sull’isola sono presenti 41 ristoranti, con circa 1.850 dipendenti, 29 McDrive e 36 McCafé. Con Mazara, salgono a tre i punti vendita attivi in provincia di Trapani, per un totale di oltre 150 addetti.

Secondo i dati forniti dall’azienda, McDonald’s si conferma una realtà fortemente orientata ai giovani. Il 55% del personale ha meno di 29 anni, il 32% è composto da studenti e il 62% dei lavoratori è donna. Un dato significativo è che una dipendente su due ricopre ruoli di responsabilità, come quello di store manager.

IMU 2025: sconto per chi paga con addebito diretto e sanzioni più basse con il nuovo decreto sui tributi locali

A partire dal 2025, cambiano le regole per il pagamento dell’IMU e degli altri tributi locali. Il Consiglio dei Ministri ha approvato in via preliminare il nuovo decreto di riforma fiscale locale, introducendo misure che puntano alla semplificazione degli adempimenti, a una maggiore autonomia degli enti locali e a premi per i contribuenti virtuosi.

Tra le principali novità spicca uno sconto del 5% per chi autorizza il pagamento con addebito diretto su conto corrente, oltre a un sistema di sanzioni più eque per chi non è in regola.

IMU 2025: date di scadenza e soggetti obbligati

Il pagamento dell’IMU 2025 resta articolato in due rate:

  • 16 giugno 2025: scadenza prima rata;
  • 16 dicembre 2025: saldo finale.

Devono versare l’imposta i proprietari di seconde case, i titolari di abitazioni di lusso (categorie catastali A/1, A/8 e A/9) e i possessori di terreni agricoli.

Definizione agevolata anche a livello locale

Una delle principali modifiche riguarda la possibilità, per i Comuni, di introdurre autonomamente definizioni agevolate (una sorta di “rottamazione locale”) per facilitare il recupero dei tributi non versati. Gli enti territoriali potranno ridurre o annullare sanzioni e interessi per agevolare il versamento spontaneo da parte dei contribuenti.

La misura si applica a tributi di competenza locale, come IMU, TARI e imposta di soggiorno, ma esclude l’IRAP, le addizionali e le compartecipazioni ai tributi erariali.

Lo sconto del 5% con addebito diretto

Per incentivare la puntualità e la regolarità dei pagamenti, il decreto prevede un bonus del 5% sulle somme dovute, fino a un massimo di 1.000 euro, per chi autorizza l’addebito diretto sul conto corrente. In questo modo, l’ente locale ottiene il pagamento nei tempi previsti, mentre il cittadino beneficia di uno sconto automatico senza dover eseguire manualmente il pagamento.

Riforma delle sanzioni: cosa cambia

Anche il sistema sanzionatorio sarà rivisto per renderlo più equo e proporzionato:

  • In caso di omessa dichiarazione, la sanzione sarà pari al 100% del tributo non versato, con un minimo di 50 euro (attualmente varia dal 100% al 200%).
  • In caso di dichiarazione infedele, la sanzione sarà fissata al 40% dell’importo non versato (oggi va dal 50% al 100%).

Tempi più rapidi per le azioni esecutive

Il decreto prevede anche una riduzione dei tempi per l’attivazione delle azioni esecutive da parte dei Comuni. Se un contribuente non paga l’IMU, la TARI o altri tributi locali, l’ente potrà agire dopo 60 giorni (anziché 180).

Un modello unico e più semplice per l’IMU

Per semplificare gli adempimenti burocratici, sarà introdotto un modello unico telematico per la dichiarazione IMU. Questo integrerà anche le informazioni relative agli immobili occupati abusivamente, rendendo più agevole l’invio delle comunicazioni da parte dei contribuenti.

La parlamentare Iacono del Pd: “Aica deve essere commissariata”

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Una interrogazione a risposta orale e’ stata presentata dalla parlamentare del Pd, Giovanna Iacono e sottoscritta anche dai deputati Peppe Provenzano, Anthony Barbagallo, Stefania Marino e Fabio Porta. L’interrogazione prende spunto dalle indagini culminate nei giorni scorsi in arresti e sequestri ad Agrigento.

In particolare, la deputata Iacono chiede chiarimenti ai ministri delle Infrastrutture e dei Trasporti, dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e per gli Affari Regionali e le Autonomie, per comprendere se sono previsti a breve interventi sulla gestione del servizio idrico nella provincia di Agrigento.

“Il caso – dichiara Giovanna Iacono – solleva profonde preoccupazioni per le conseguenze sull’efficacia e trasparenza della gestione delle risorse pubbliche, nonché per l’impatto diretto sulla vita quotidiana delle cittadine e dei cittadini. E a fronte delle gravi anomalie emerse, abbiamo chiesto al Governo di verificare l’opportunità di attivare una gestione straordinaria e commissariale del servizio idrico integrato nella provincia di Agrigento, per garantire legalità, trasparenza e funzionalità a un servizio essenziale come quello dell’acqua”.

Nell’interrogazione dei parlamentari dem siciliani viene sottolineata anche la responsabilità del consiglio di amministrazione di Aica, che avrebbe dovuto quantomeno vigilare adeguatamente sull’iter dell’appalto.

Poi l’interrogazione si focalizza sulla gestione economico-finanziaria ritenuta dissennata, che ha portato il gestore in condizione di “grave squilibrio di bilancio”, colmato con aumenti- adeguamenti tariffari che, anche se dovuti, appaiono in questo difficile momento e contesto inopportuni.

“Non si può permettere – ha aggiunto Giovanna Iacono – che, mentre la provincia soffre per la mancanza d’acqua, consorterie criminali si arricchiscano attraverso appalti truccati. È necessario ristabilire legalità e dignità per una comunità già duramente provata”.

Autovelox non omologato? Multe annullabili e niente decurtazione punti: la nuova sentenza della Cassazione

Chi ha ricevuto una multa per eccesso di velocità rilevata da un autovelox non omologato potrebbe avere diritto all’annullamento della sanzione. Lo ha stabilito la Corte di Cassazione con una recente ordinanza che potrebbe aprire la strada a migliaia di ricorsi in tutta Italia.

La sentenza, pubblicata il 14 maggio 2025 (ordinanza n. 1332/2025), ha ribadito un principio giuridico già espresso in precedenti pronunce: l’omologazione dell’autovelox è condizione necessaria per la validità delle multe. La semplice approvazione del dispositivo non basta a legittimare la sanzione né la decurtazione dei punti patente.

Cosa cambia per le multe elevate con strumenti non omologati

La differenza tra approvazione e omologazione è centrale nella pronuncia.

  • L’approvazione è una valutazione tecnica che riguarda la conformità del dispositivo ai requisiti di base, solitamente rilasciata in fase di immissione sul mercato.
  • L’omologazione, invece, è un processo più approfondito che certifica la precisione, affidabilità e legalità della rilevazione, rendendo le prove raccolte valide ai fini giuridici.

Secondo la Cassazione, solo l’omologazione garantisce il rispetto dell’art. 142 del Codice della Strada, e in sua assenza i verbali sono nulli, come dimostrato dall’annullamento di 13 multe e dal ripristino dei punti patente a favore di un automobilista.

Il contrasto con la circolare del Ministero e il decreto “sospeso”

Nel gennaio 2025, una circolare del Ministero dell’Interno aveva cercato di equiparare, in via interpretativa, l’approvazione all’omologazione. Tuttavia, la Corte ha chiarito che le circolari non hanno valore normativo e non possono modificare una disposizione di legge. Di conseguenza, l’omologazione rimane imprescindibile.

Nel tentativo di sanare la situazione, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti aveva elaborato un nuovo schema di decreto contenente sette articoli e un allegato tecnico, con l’obiettivo di regolamentare omologazione, taratura e verifica degli strumenti autovelox. Tuttavia, il decreto è stato sospeso nel marzo 2025 a causa di criticità evidenziate proprio nelle disposizioni transitorie.

Cosa prevedeva il decreto e perché è stato bloccato

Il testo sospeso prevedeva che tutti i dispositivi approvati dal 13 giugno 2017 fossero considerati omologati d’ufficio, in quanto già rispondenti ai requisiti previsti dal D.M. n. 282/2017. L’intento era evitare ricorsi e annullamenti in massa delle sanzioni elevate con tali apparecchi.

Tuttavia, dai dati ufficiali è emerso che solo 12 modelli su oltre 100 attualmente in funzione in Italia avrebbero potuto beneficiare di questa omologazione automatica. Il rischio, quindi, era quello di invalidare migliaia di multe emesse da dispositivi approvati ma non omologati, con gravi ripercussioni sui bilanci dei Comuni.

Strage di Capaci, il 23 maggio in 3.000 a Palermo per ricordare Falcone  

Per il secondo anno consecutivo, si rinnova il legame tra il mondo della giustizia e quello della scuola nella lotta alla mafia. In occasione del trentatreesimo anniversario della strage di Capaci, giovedì 23 maggio, circa 3.000 studenti si riuniranno davanti al Tribunale di Palermo per partecipare all’iniziativa “Tribunale chiama scuola”, promossa dall’Ordine degli avvocati di Palermo, dall’Associazione nazionale magistrati – sezione di Palermo e dalla Rete per la cultura antimafia nella scuola.

L’evento prenderà il via alle 9 in piazza Vittorio Emanuele Orlando, dove si esibiranno, con performance musicali e letture in memoria dei martiri di Capaci, le studentesse e gli studenti di 59 scuole che aderiscono alla Rete per la cultura antimafia nella scuola, un’organizzazione che riunisce 167 scuole della Regione Siciliana.

A seguire, dalle 11,30 in piazza della Memoria – all’interno della cittadella giudiziaria – avrà luogo la commemorazione solenne della strage in cui persero la vita i magistrati Giovanni Falcone e Francesca Morvillo, assieme agli uomini della scorta Antonio Montinaro, Vito Schifani e Rocco Dicillo.

All’evento parteciperanno, oltre agli studenti delle scuole aderenti, universitari, avvocati e magistrati.

Anche Sciacca rinnova il suo impegno educativo con la manifestazione “Un’emozionante passeggiata per la legalità”, promossa il 22 maggio dall’istituto “Agostino Inveges”, con il patrocinio del Comune e il supporto delle associazioni d’Arma locali. La giornata prevede un momento informativo con il tenente colonnello Roberto Vergato, un corteo cittadino e una cerimonia in piazza Angelo Scandaliato con alzabandiera, inno nazionale e riflessioni degli studenti.

Multe per il “pezzotto”: oltre 2.000 utenti identificati, sanzioni fino a 5.000 euro

Il contrasto alla pirateria digitale compie un salto di qualità in Italia. Dopo anni di promesse e retate contro i gestori delle piattaforme illegali, arrivano le prime multe per gli utenti finali del cosiddetto “pezzotto”, ossia i dispositivi o i servizi che consentono di accedere illegalmente a contenuti televisivi a pagamento. Si tratta di una vera e propria svolta repressiva che coinvolge migliaia di cittadini.

L’operazione: identificati 2.266 utenti in 80 province italiane

Secondo quanto comunicato da Agcom, Guardia di Finanza, Lega Serie A e varie Procure, le indagini hanno portato all’identificazione di 2.266 utenti su tutto il territorio nazionale. I soggetti sono stati rintracciati attraverso il tracciamento degli indirizzi IP e dei pagamenti digitali associati a servizi pirata.

Le prime sanzioni ammontano a 154 euro, ma gli importi possono salire fino a 5.000 euro in caso di recidiva o utilizzo continuato del servizio illegale. È la prima volta che la repressione colpisce in modo sistematico anche chi usufruisce dello streaming illegale, non solo chi lo gestisce.

Sanzioni anche per chi ha usato il servizio in passato

Le indagini non si limitano agli utenti attivi nel 2025. Le autorità stanno analizzando i dati retroattivamente, risalendo anche a operazioni effettuate mesi o anni prima. La presenza di transazioni elettroniche, cronologie di accesso e altri elementi digitali permette di ricostruire con precisione l’utilizzo di piattaforme illegali.

Secondo le autorità, oggi è possibile bloccare in tempo reale gli accessi abusivi e avviare procedimenti in automatico. Questo rende il sistema di contrasto più efficace e tempestivo.

Il nodo del costo degli abbonamenti legali

Uno degli aspetti più discussi riguarda le cause sociali ed economiche alla base del boom del “pezzotto”. Oltre all’illegalità, infatti, molti analisti segnalano che il fenomeno trova terreno fertile nella frammentazione dei diritti televisivi e nell’aumento dei prezzi degli abbonamenti.

Per seguire, ad esempio, una stagione completa di calcio, servono più abbonamenti tra piattaforme differenti. Questo ha spinto molti utenti a cercare soluzioni alternative – seppur illegali – per accedere ai contenuti.

La posizione della Lega Serie A: “più utenti legali, meno costi”

Il tema divide l’opinione pubblica. Secondo l’amministratore delegato della Lega Serie A, la strada non è abbassare i prezzi, ma aumentare il numero degli utenti regolari. Se tutti pagassero, sostiene, il costo dei servizi potrebbe calare grazie a una più ampia base abbonata.

Tuttavia, molti utenti contestano la qualità del servizio offerto in rapporto al prezzo, sottolineando problemi di connessione, interfacce poco intuitive e scarsa copertura degli eventi.

Il rischio oggi: chi può essere multato

Chiunque abbia usufruito o stia usufruendo di servizi pirata, anche occasionalmente, è potenzialmente a rischio sanzione. Le autorità sono in grado di risalire agli utenti grazie ai log dei dispositivi, alle informazioni sui pagamenti e ai dati di rete. Anche chi ha interrotto l’utilizzo da tempo potrebbe ricevere una sanzione a seguito di controlli retroattivi.

Un’altra perdita idrica a Sciacca, strada allagata a San Calogero (Video)

Un’altra perdita idrica. L’ennesima. In un momento storico in cui la siccità stringe la morsa sulla popolazione e si moltiplicano gli appelli al risparmio idrico, Sciacca continua a essere teatro di inefficienze strutturali. L’ultima segnalazione riguarda la zona di San Calogero, dove l’acqua sgorga ininterrottamente, giorno e notte, allagando la strada.

Diversamente dalla perdita di via Cappuccini, attiva solo durante il turno di erogazione, quella di San Calogero non si arresta mai: un flusso continuo.

Il paradosso è evidente. Ai cittadini si chiede di sopportare i razionamenti estivi, di limitare i consumi, mentre la rete idrica continua a perdere acqua come un colabrodo.

E intanto Aica, che sarebbe dovuta presentarsi questa mattina alle 11 al Comune per una riunione, ha disertato l’incontro. All’ennesima convocazione voluta dal Comune saccense per fare il punto della situazione sull’emergenza idrica, la governance della consortile ha optato per non presentarsi. Un atteggiamento che ha determinato la presa di posizione del primo cittadino, Fabio Termine, convinto che la sostituzione dei vertici oramai sia un passo imprescindibile.

Superbonus 2025: come sbloccare la cessione del credito in attesa di accettazione

L’Agenzia delle Entrate ha fornito nuovi chiarimenti sul Superbonus 2025, concentrandosi in particolare sui crediti fiscali che risultano ancora “in attesa di accettazione” da parte delle banche o di altri soggetti cessionari. Un aspetto che interessa migliaia di contribuenti e imprese che, dopo aver optato per la cessione del credito, si trovano bloccati dalla mancata risposta dell’intermediario.

Il caso: credito ceduto e rimasto sospeso

Con la Risposta n. 130 del 13 maggio 2025, l’Agenzia ha affrontato il caso di una società che, dopo aver trasmesso due comunicazioni di cessione per lavori agevolati nel 2022, ha visto una delle due operazioni accettata e l’altra rimanere nello stato “in attesa di accettazione”. Questa situazione impedisce al cedente di utilizzare il credito, che resta congelato fino a decisione del cessionario.

Secondo la circolare n. 33/E del 2022, lo stato dei crediti fiscali si divide in:

  • “in attesa”
  • “accettato”
  • “rifiutato”

Fino a quando il credito resta in sospeso, non può essere compensato con F24, né inserito nella dichiarazione dei redditi. Inoltre, non è previsto alcun intervento diretto da parte dell’Amministrazione finanziaria: la responsabilità di sollecitare l’accettazione o il rifiuto del credito spetta al cedente.

Se il credito viene accettato o rifiutato

  • In caso di accettazione, il credito può essere utilizzato nei termini originari, secondo l’art. 121, comma 3, del decreto Rilancio.
  • In caso di rifiuto, il credito ritorna nella disponibilità del cedente, che può:
    • usufruire direttamente della detrazione fiscale in dichiarazione dei redditi, suddividendola nelle 4 rate originarie (dal 2022 al 2025);
    • trasmettere una nuova comunicazione di cessione per tentare una nuova operazione.

Attenzione: per detrazioni non ancora utilizzate, servirà presentare dichiarazioni integrative relative agli anni 2022 e 2023.

Superbonus e rateizzazione in 10 anni: limiti e condizioni

Chi non riesce a cedere il credito o non ha capienza fiscale può ricorrere alla ripartizione decennale delle detrazioni, introdotta con il decreto legislativo 11/2023. Questa misura, tuttavia, è valida solo per le spese sostenute nel 2022 e non oggetto di cessione.

Condizioni per accedere alla rateizzazione in 10 anni:

  • la scelta va indicata nella dichiarazione dei redditi 2023;
  • è valida solo se la prima rata (2022) non è stata già dichiarata;
  • la decisione è definitiva e non modificabile;
  • non è possibile correggere l’opzione con dichiarazioni integrative.

Se la banca rifiuta il credito e la prima rata è già stata inserita in dichiarazione, non sarà più possibile optare per il frazionamento decennale. L’unica alternativa sarà seguire la ripartizione quadriennale originaria o tentare una nuova cessione.


Spaccio di stupefacenti, arrestato ragazzo di 15 anni

A San Giovanni Gemini, i carabinieri della Compagnia di Cammarata hanno tratto in arresto in flagranza di reato un quindicenne del luogo, ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.


Il minore, controllato nel centro storico del paese, è stato trovato in possesso di 13 grammi di hashish, suddivisi in 7 dosi. La successiva perquisizione, estesa alla sua abitazione alla presenza dei genitori, ha consentito di rinvenire ulteriori 67 grammi della stessa sostanza, suddivisi in 38 dosi, un bilancino di precisione, coltelli con residui di sostanza e materiale per il confezionamento, il tutto sottoposto a sequestro.

Dell’accaduto è stata informata la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Palermo, che ha disposto l’accompagnamento del giovane presso il Centro di Prima Accoglienza “Malaspina” del capoluogo, in attesa dell’udienza di convalida.


L’attività rientra nell’ambito dei servizi di controllo del territorio dei carabinieri per il contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, con particolare attenzione alla tutela dei più giovani.

Aica snobba il Comune di Sciacca e non si presenta alla riunione

Avrebbero dovuto presentarsi questa mattina alle undici in Comune e invece, questa volta, i vertici Aica non si sono neanche presentati.

All’ennesima convocazione voluta dal Comune saccense per fare il punto della situazione sull’emergenza idrica, la governance della consortile ha optato per non presentarsi. Un atteggiamento che ha determinato la presa di posizione del primo cittadino Fabio Termine convinto che la sostituzione oramai e’ un passo imprescindibile.

“Scorrettezza vergognosa – così Fabio Termine definisce quanto accaduto – nei confronti di un’intera città che testimonia definitivamente quanto i vertici di Aica siano inadeguati al ruolo che ricoprono e poco interessati a gestire il servizio idrico integrato con efficienza. Avremo modo di parlarne stasera in consiglio comunale ma non è più rinviabile la sostituzione dei vertici dell’azienda”.

Intanto, oggi pomeriggio alle 17:30, in conferenza capigruppo si completerà la composizione della commissione d’indagine in modo da portare stasera stesso la relativa proposta di delibera all’esame della seduta del consiglio comunale in programma questa sera.

Il Comune di Montevago acquista una macchina per le manutenzioni stradali (Video) 

È entrata in funzione questa mattina la nuova terna acquistata dal Comune di Montevago, un mezzo semovente da cantiere destinato a potenziare l’efficienza degli interventi sul territorio comunale.

La macchina, dotata di una benna frontale e di un escavatore posteriore, sarà impiegata per lavori di scavo, riporto e movimentazione di materiale. L’amministrazione comunale ne farà uso per attività di pulizia, manutenzione ordinaria e straordinaria in diverse aree del paese.

L’introduzione della terna rientra nel più ampio piano di rinnovo del parco mezzi comunale che ha già visto nei mesi scorsi l’entrata in servizio di un nuovo scuolabus elettrico, una vettura per la polizia municipale, un furgoncino per la manutenzione del verde pubblico e due auto di servizio.

L’investimento complessivo per il rinnovo dei mezzi ammonta a circa 500 mila euro, coperti attraverso fondi comunali e regionali. Lo ha fatto sapere il sindaco di Montevago, Margherita La Rocca Ruvolo.

Alimentazione e salute fra i banchi di scuola con l’orto didattico, Coldiretti: “Ci crediamo fortemente” (Video)

“Noi crediamo fortissimamente nel valore di questo tipo di iniziative”. E’ quanto affermato oggi da Dario Mazzola, direttore provinciale della Coldiretti che ha portato avanti le attività connesse con il Progetto Salute: a scuola di benessere con l’orto didattico”.

“Il diario settimanale della merenda a scuola”, “il pedibus”, “un miglio al giorno” e l’esperienza degli “orti didattici” sono state le attività del percorso congiunto che l’Ufficio Educazione alla Salute del Distretto di Sciacca, insieme all’Associazione Pediatri “Empedocle” e la Coldiretti, ha realizzato in questi anni in piena sinergia con gli istituti comprensivi saccensi.

Oggi la giornata conclusiva del progetto che ha permesso di coniugare insieme alimentazione, salute e territorio con un convegno che ha parlato di benessere, alimentazione e corretti stili di vita che si e’ svolto nella sala “Piraino” del presidio ospedaliero “Giovanni Paolo II” di Sciacca.

All’incontro tematico nato nell’ambito del Piano Aziendale della Prevenzione 2020-2025 ha preso parte Giuseppe Lo Scalzo, direttore del Distretto Sanitario di Sciacca, Bernardo Moschella, dirigente dell’Ufficio Scolastico Regione Sicilia Ambito Territoriale di Agrigento, Fabio Termine, sindaco di Sciacca, Daniela Ferrara, referente programma PP02 “Comunità Attive” ASP di Agrigento, Maria Cristina Venezia, insegnante dell’Istituto “Rossi”, Matteo Pillitteri, biologo nutrizionista, Domenico Santangelo, responsabile oncologia di Sciacca, Luciano Vallone, presidente regionale Coldiretti Senior, Ottavio Ziino, responsabile pediatria di Sciacca, Ignazio Gibiino, presidente Coldiretti Agrigento, e Santina Interrante, responsabile regionale Coldiretti donne.

Al convegno di oggi anche la pediatra Elisabetta Sanfilippo in rappresentanza dell’associazione nazionale dei Pediatri “Empedocle”. Il medico ha spiegato il valore orto non solo a livello educativo ma anche pedagogico.