ROMA (ITALPRESS) – Lorenzo Musetti si ferma in semifinale agli Internazionali d’Italia di tennis, il torneo Atp Masters 1000 in scena a Roma, al Foro Italico. Il toscano, numero nove del mondo e otto del seeding, cede in due set di fronte allo spagnolo Carlos Alcaraz, terzo nel ranking Atp e numero tre del tabellone, col punteggio di 6-3 7-6(4), in poco più di due ore di gioco. Domenica in finale Alcaraz sfiderà il vincente della sfida tra l’azzurro Jannik Sinner e lo statunitense Tommy Paul.
Musetti esce dunque di scena dopo un grande torneo disputato nella Capitale. L’italiano è apparso durante la sfida odierna più nervoso del solito, infastidito dalle condizioni climatiche. Raggiante a fine match invece Alcaraz. “Oggi le possibilità e le varianti di gioco erano molto complicate: il vento ha condizionato la partita. Sono contento di come ho gestito il tutto e di essere riuscito a portare a casa il match. Sono stato più concreto e sono riuscito a fare la differenza nei momenti importanti”, ha affermato lo spagnolo.
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Musetti ko in semifinale a Roma contro Alcaraz
Le McLaren dominano il venerdì di Imola, Piastri il più veloce
IMOLA (ITALPRESS) – Le McLaren dettano legge anche nel venerdì di Imola. Prime due sessioni di libere del Gran Premio dell’Emilia Romagna a forti tinte papaya, con Oscar Piastri che fa segnare il miglior tempo sia al mattino (1’16″545) che al pomeriggio (1’15″293), precedendo di un soffio il compagno di squadra Lando Norris, di appena 25 millesimi più lento nelle FP2 dopo i 32 di ritardo della prima sessione.
E’ comunque nel pomeriggio che si registrano i tempi migliori, con la sorprendente Alpine di Pierre Gasly che si piazza terza a 0″276 da Piastri davanti a George Russell su Mercedes e Max Verstappen su Red Bull, con l’olandese a circa 4 decimi e mezzo.
Il migliore dei ferraristi è Charles Leclerc che, 12esimo al mattino, scala fino al sesto posto la classifica dei tempi, attestandosi a 0″475 da Piastri. Passo indietro invece per Lewis Hamilton: se nelle FP1 era riuscito a piazzarsi quinto contenendo sotto il decimo il ritardo dal miglior crono, nella seconda sessione – pur abbassando il tempo sul giro di circa sette decimi – chiude undicesimo a 0″650.
Pomeriggio positivo per le Williams, con Alexander Albon e Carlos Sainz a chiudere la Top Ten, per Andrea Kimi Antonelli è stato invece un venerdì complicato: il 18enne pilota bolognese della Mercedes è solo 18esimo a poco più di 1″1 dal crono di riferimento.
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Famiglia di Sciacca adotta 2 bimbi diversamente abili: “Nella nostra quotidianità tanta provvidenza” (Video)
Una storia di amore e condivisione quella della famiglia Liotta-Mangiacavallo alla quale è andato oggi il premio speciale “Aurora” per l’unicità e solidarietà vissuta e sperimentata ogni giorno.
“La loro storia – ha detto oggi Daniela Campione nella palestra della Rossi durante la cerimonia di premiazione motivando le ragioni – e’ esempio di unicità e per questo va valorizzata”.
A ritirare il premio erano in cinque: mamma Miriam, papà Leonardo e i loro tre figli. Solo uno di essi e’ figlio biologico, gli altri due sono stati accolti qualche anno fa e sono due bimbi diversamente abili.
“Nella nostra “imperfezione” – ha raccontato mamma Miriam – troviamo forza”.
“In una famiglia come la nostra – ha detto papà Leonardo – un po’ particolare, la quotidianità e’ fatta di tanta provvidenza”.
Cerimonia premio Aurora, Daniela Campione: “Felici di averlo portato avanti” (Video)
Giulia Piro della 2A, Isotta Bono della 3A, Elvira Caracappa della 1B, Adele Maria Augello e Francesco Alessandro della 3D sono gli studenti dell’Istituto Mariano Rossi di Sciacca che oggi pomeriggio hanno ricevuto la borsa di studio del premio “Aurora”, il riconoscimento istituito dalla famiglia Pinelli/Campione in ricordo della propria figlia diversamente abile prematuramente scomparsa nel 2017. Il premio e’ giunto alla sua settima edizione ed è diventato un appuntamento fisso annuale per l’istituto comprensivo “Mariano Rossi”, la scuola frequentata dalla stessa Aurora Pinelli e ora giunto alla sua settima edizione.
Oltre ai cinque ragazzi premiati con la borsa di studio, un attestato di merito e le medaglie di fuoriclasse in solidarietà” sono stati consegnati a tutti gli alunni della 3C.
Durante la cerimonia che si è svolta nella palestra della scuola, allietata dalle esibizioni dell’orchestra della scuola diretta dalla professoressa Bufano, dai professori Fazio, Ferraro e Barbaria, e’ stato proiettato anche un video in ricordo della piccola Aurora.
“Ringraziano la scuola – ha detto – Daniela Campione e la dirigente per avere immediatamente sposato il nostro intento. E’ una gioia essere giunti alla settima edizione. Oggi e’ una festa, ma il premio Aurora e’ anche un momento di formazione per gli alunni e per i genitori”.
Truffe bancarie: la banca deve risarcire il cliente? Cosa dice la Cassazione
Con la diffusione dei servizi digitali di pagamento, sono aumentati in modo esponenziale i casi di frode bancaria. Tra furti di carte, accessi non autorizzati all’home banking e truffe informatiche, sempre più utenti si trovano vittime di operazioni finanziarie illecite. Ma in questi casi, la banca è obbligata a risarcire il correntista? Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha fatto chiarezza, stabilendo un principio importante a tutela dei consumatori.
Il caso: 62.300 euro sottratti con la truffa del SIM swapping
La Corte di Cassazione si è pronunciata nei giorni scorsi su un episodio di SIM swapping, una tecnica fraudolenta sempre più diffusa. In questo schema, il truffatore ottiene un duplicato della SIM della vittima presentando documenti falsi presso un operatore telefonico. In questo modo disattiva il numero originale e, avendo accesso ai messaggi e alle notifiche, può recuperare codici OTP e credenziali bancarie.
Nel caso esaminato, la vittima ha subito un ammanco di 62.300 euro dal conto corrente, somma sottratta mediante accessi abusivi al servizio di home banking. La Cassazione ha stabilito che l’intermediario bancario è tenuto a rimborsare integralmente l’importo prelevato.
Perché la responsabilità ricade sulla banca
Secondo la Corte, la banca ha l’obbligo di adottare misure di sicurezza adeguate per proteggere le credenziali del cliente e impedire accessi illeciti da parte di terzi. Questo obbligo deriva non solo dal principio generale di diligenza previsto dall’art. 1176 del Codice Civile, ma anche dal Decreto Legislativo 11/2010, che impone agli istituti di pagamento di garantire che ogni operazione sia riconducibile in modo certo al cliente autorizzato.
Se un utente nega di aver effettuato un pagamento, spetta alla banca dimostrare che l’operazione è stata eseguita correttamente, in modo autentico e autorizzato.
Come tutelarsi in caso di frode sul conto corrente
In presenza di un accesso fraudolento al conto corrente o di operazioni non riconosciute, è fondamentale agire tempestivamente:
- Bloccare immediatamente la carta o i codici di accesso, contattando il servizio clienti della banca.
- Sporgere denuncia presso Carabinieri o Polizia, specificando ogni dettaglio utile.
- Presentare un reclamo formale alla banca, indicando tutte le transazioni contestate e allegando copia della denuncia.
Il modulo di reclamo è generalmente disponibile online sul sito dell’istituto e va inviato tramite PEC o raccomandata. La banca è tenuta a rispondere e, qualora venga accertata l’estraneità del cliente alle operazioni illecite, dovrà rimborsare le somme sottratte.
Quando il cliente rischia di non essere risarcito
Va precisato che il diritto al rimborso non è automatico. Se il correntista ha tenuto un comportamento negligente o non ha segnalato tempestivamente la frode, potrebbe essere considerato corresponsabile. In tal caso, la banca può rifiutare il risarcimento dimostrando che l’uso illecito è stato agevolato dalla condotta dell’utente.
Una sentenza che rafforza la tutela dei consumatori
La decisione della Cassazione rappresenta un ulteriore passo verso la protezione degli utenti nei confronti delle truffe bancarie digitali. Viene così ribadita la necessità, per gli istituti di credito, di mantenere standard di sicurezza sempre più elevati e di garantire sistemi efficaci per prevenire accessi abusivi ai conti online.
L’aula consiliare di Sciacca si rifà il look, 100 mila euro per i lavori
Quella convocata per lunedì 19 maggio e’ l’ultima seduta del consiglio comunale che si svolgerà nell’aula Falcone -Borsellino sita al secondo piano del palazzo comunale, prima dell’inizio dei lavori per il restyling dell’aula.
Lavori che dureranno il giro di qualche mese e che sono stati finanziati con una somma di 100 mila euro messa a capitolo di bilancio dello scorso anno.
Per lo svolgimento delle sedute che si celebreranno nelle settimane dei lavori in cui l’aula deputata non sarà disponibile, si adeguerà la sala Blasco.
Nella storia consiliare ci sono dei precedenti come durante la consiliatura di Mario Turturici dove i consigli comunali si svolsero proprio in sala Blasco. Durante il periodo del Covid, quando l’adunanza fisica non era possibile il consiglio comunale ha continuato la sua attività in modalità online.
Resta al momento, il problema della diretta streaming per assicurare la trasparenza, ma gli uffici di presidenza sono al lavoro per trovare una soluzione.
La Comunicazione Aumentativa Alternativa unisce le scuole del nord e del sud Italia (Video)
Al via a Sciacca la Summer School “AbbracCiAA la Cultura”.
L’iniziativa, presso la sede di corso Miraglia del “Don Michele Arena”, è promossa dalla Rete di Scuole “Per Comunicare”, di cui è capofila l’Istituto Comprensivo di Rezzato, con le scuole del territorio di Sciacca e Ribera, insieme all’Equipe CAA, con il sostegno del Centro di Formazione Anaprof.
La Summer School rappresenta un importante momento di formazione, confronto e crescita sui temi della Comunicazione Aumentativa Alternativa con l’obiettivo di promuovere una cultura dell’inclusione e della comunicazione accessibile nei diversi contesti di vita.
“Il livello di sviluppo di una comunità – dice il dirigente del liceo Classico Fazello di Sciacca, Leonardo Mangiaracina – si misura dalla capacità di integrare tutti”. “La scuola italiana è unica – dice Alessandro Demaria, dirigente dell’istituto comprensivo di Rezzato – e quindi che ben vengano anche questi momenti di formazione tra il nostro istituto e quelli agrigentini”.
L’iniziativa andrà avanti per tre giorni.
Più acqua nella diga Castello e negli altri invasi dopo le ultime piogge
Le recenti precipitazioni che hanno interessato la Sicilia hanno portato una buona notizia sul fronte della disponibilità idrica. Secondo quanto comunicato dall’Autorità di bacino della Presidenza della Regione Siciliana, gli invasi più pieni registrano un incremento complessivo di oltre 3 milioni di metri cubi di acqua destinata all’uso potabile. Si tratta di una stima provvisoria, che potrebbe crescere nelle prossime ore a causa delle ulteriori piogge previste e dell’apporto idrico dalle traverse fluviali.
Incrementi significativi nel Palermitano, bacini principali in ripresa
Ad aver beneficiato maggiormente di questa fase di maltempo sono stati in particolare due invasi nel Palermitano: la diga Mario Francese (ex Garcia) e il bacino Rosamarina, che da soli hanno registrato un aumento di circa 1 milione di metri cubi ciascuno. Questi bacini risultano oggi tra gli invasi più pieni dell’Isola.
Distribuzione nelle altre province
Il restante milione di metri cubi è stato ripartito tra altri nove invasi ad uso potabile dislocati sul territorio siciliano. Tra questi troviamo:
• Ancipa (tra Enna e Messina)
• Castello (Agrigento)
• Fanaco, Piana degli Albanesi, Piano del Leone, Poma, Prizzi e Scanzano (Palermo)
• Ragoleto-Dirillo (Ragusa)
Questi piccoli ma strategici invasi hanno visto un incremento che, sebbene minore, contribuisce a migliorare il quadro complessivo della risorsa idrica siciliana.
Monitoraggio continuo degli invasi
L’Autorità di bacino prosegue con un monitoraggio costante della situazione, valutando in tempo reale l’apporto idrico derivante non solo dalle precipitazioni ma anche dalle traverse fluviali che convogliano l’acqua verso i principali serbatoi. I prossimi aggiornamenti potrebbero confermare ulteriori aumenti, rendendo gli invasi più pieni e contribuendo a fronteggiare con maggiore serenità la stagione estiva.
Quesiti sul lavoro: tutto quello che c’è da sapere in vista del referendum dell’8 e 9 giugno
In vista della consultazione referendaria dell’8 e 9 giugno, è fondamentale comprendere a fondo i quesiti relativi al mondo del lavoro, per esprimere un voto consapevole su temi che toccano direttamente i diritti di lavoratrici e lavoratori. Le proposte di abrogazione riguardano quattro aree chiave: la tutela contro i licenziamenti ingiustificati, le garanzie per i dipendenti delle piccole imprese, i limiti ai contratti a termine e la responsabilità solidale del committente negli appalti.
I quattro quesiti sul lavoro
Oltre a un quinto quesito sulla cittadinanza, le schede elettorali conterranno quattro quesiti centrati sul diritto del lavoro. Ecco un’analisi sintetica di ciascuno.
1. Reintegra dopo il licenziamento: l’articolo 18 e il contratto a tutele crescenti
Il primo quesito propone di abrogare il decreto legislativo 23/2015, uno dei provvedimenti attuativi del Jobs Act. La norma ha introdotto il contratto a tutele crescenti per i lavoratori assunti dopo il 7 marzo 2015, sostituendo progressivamente le tutele previste dall’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori. Il ritorno al sistema precedente significherebbe un maggior spazio per la reintegrazione in caso di licenziamento ingiustificato, già prevista dalla legge Fornero del 2012 in casi specifici (come discriminazioni o assenza del fatto contestato).
2. Indennizzi più equi nelle piccole imprese
Il secondo quesito mira a rimuovere il tetto massimo dell’indennità previsto per i lavoratori licenziati da imprese con meno di 15 dipendenti. Attualmente, il limite è fissato a 6 mensilità, che può salire fino a 14 in base all’anzianità. L’abrogazione della norma permetterebbe al giudice di decidere l’importo del risarcimento valutando caso per caso, senza limiti prestabiliti, rendendo più efficace la sanzione in situazioni di abuso.
3. Causali obbligatorie per i contratti a termine
Il terzo quesito propone di ripristinare l’obbligo di indicare sempre una causale per la stipula di un contratto a tempo determinato, fin dal primo giorno. Attualmente, le norme consentono l’uso di contratti ‘acausali’ per i primi 12 mesi. L’eliminazione di questa possibilità intende limitare l’uso improprio dei contratti a termine e rafforzare il contratto a tempo indeterminato come forma standard di assunzione.
4. Responsabilità solidale del committente negli appalti
Il quarto quesito mira a rimuovere l’esclusione di responsabilità per i committenti nei casi di danni derivanti da ‘rischi specifici’ delle imprese appaltatrici. Attualmente, il committente è responsabile in solido solo per i rischi interferenziali. Con l’abrogazione, il lavoratore danneggiato potrebbe rivalersi anche sul committente, ampliando così la tutela in caso di infortuni o malattie professionali non coperte da INAIL.
Oltre i tecnicismi: il valore politico del referendum
Il referendum non è solo un meccanismo giuridico, ma uno strumento di partecipazione democratica. Al di là delle opinioni sul merito dei quesiti, decidere di votare — qualunque sia la propria scelta — significa riaffermare il valore della partecipazione civica. In una fase in cui i diritti sociali sono spesso marginalizzati nel dibattito pubblico, la consultazione rappresenta un’occasione concreta per incidere sulla direzione delle politiche del lavoro.
Stipendi docenti e ATA, in arrivo il taglio del cuneo fiscale: bonus e detrazioni fino a 1.000 euro da giugno 2025
A partire da giugno 2025, gli stipendi del personale scolastico subiranno un incremento netto grazie all’applicazione del taglio del cuneo fiscale, introdotto dalla Legge di Bilancio. Le misure avranno effetto retroattivo dal 1° gennaio 2025, e interesseranno sia i docenti che il personale ATA con redditi fino a 40.000 euro.
Bonus per redditi fino a 20.000 euro: le aliquote
Per i lavoratori con reddito annuo fino a 20.000 euro, è previsto un bonus esente da imposte, calcolato in percentuale sul reddito da lavoro dipendente:
- 7,1% per redditi fino a 8.500 euro;
- 5,3% per redditi tra 8.501 e 15.000 euro;
- 4,8% per redditi tra 15.001 e 20.000 euro.
Questo intervento mira a garantire un beneficio immediato in busta paga alle fasce retributive più basse del comparto scolastico.
Detrazioni fino a 1.000 euro per redditi fino a 40.000 euro
Per i redditi oltre i 20.000 euro, non è previsto un bonus diretto, ma un sistema di detrazioni fiscali proporzionato al reddito:
- 1.000 euro per chi guadagna fino a 32.000 euro;
- riduzione progressiva fino ad azzerarsi a quota 40.000 euro.
Queste detrazioni saranno attribuite in automatico in busta paga, in base al reddito annuo stimato.
Come funziona il calcolo del beneficio
Il calcolo sarà gestito dal sistema NoiPA, che stimerà il reddito complessivo del lavoratore sommando i compensi dei primi cinque mesi del 2025 e proiettando quelli dei successivi sette, comprensivi della tredicesima. Se disponibile, sarà utilizzata anche la Certificazione Unica 2024 per confrontare i dati e garantire un calcolo più equo, soprattutto per chi percepisce compensi accessori non fissi.
In caso di riduzione del reddito rispetto al 2024, verrà considerato il dato più favorevole, evitando penalizzazioni per i lavoratori.
Come rinunciare al beneficio
I dipendenti che prevedono di superare le soglie di reddito, ad esempio per introiti accessori non registrati automaticamente, potranno rinunciare al beneficio. Sarà disponibile una funzionalità dedicata nell’area riservata del portale per effettuare la rinuncia in autonomia. Questa opzione consente di evitare recuperi fiscali o conguagli negativi in fase di chiusura dell’anno fiscale.
A quanto ammonta il beneficio in busta paga?
Il beneficio medio mensile si attesterà attorno agli 80 euro, ma potrà arrivare anche a 120 euro per alcune fasce di lavoratori. Considerando anche gli arretrati da gennaio, a giugno si potrà ricevere un incremento complessivo fino a 400 euro. L’intervento riguarda tutti i lavoratori con stipendio lordo fino a 40.000 euro annui.
Incidente sulla Statale 188 a Salemi, perde la vita un agricoltore in pensione
Un uomo di 84 anni ha perso la vita in un incidente stradale avvenuto questa mattina, attorno alle 11.30, sulla strada statale 188 all’altezza del chilometro 42.
Ha perso la vita un agricoltore in pensione che da Salemi viaggiava in direzione Gibellina. Forse, un improvviso malore la causa del sinistro.
Sul posto è intervenuta la Municipale di Salemi per i rilievi della Municipale.
Il traffico è rallentato sulla strada statale in entrambe le direzioni, in località Salemi
Sul posto, anche le squadre Anas per la gestione dell’evento in piena sicurezza e per consentire il ripristino della regolare viabilità nel più breve tempo possibile.
La Bella e Lo Cicero dal Pd alla Dc: “Le nostre idee non erano apprezzate” (Video)
Si è conclusa nelle scorse ore la militanza nel Pd del consigliere comunale Giuseppe La Bella e dell’ex assessore Roberto Lo Cicero. Durante una conferenza stampa con i vertici locali della Dc (coordinatore cittadino e consiglieri comunali) hanno annunciato il passaggio al partito di Totò’ Cuffaro e Carmelo Pace.
“Le nostre idee non venivano apprezzate nel Pd – hanno detto La Bella e Lo Cicero – ed era sempre più difficile continuare a fare politica tra la gente e per la gente”.
Lo Cicero, sull’onorevole Michele Catanzaro, del quale ha seguito il percorso politico per molti anni, ha detto:
“Gli auguro un gran bene, ma evidentemente non c’era più interesse nei miei confronti”.
La Bella e’ il secondo consigliere della maggioranza a passare all’opposizione alla giunta comunale di Sciacca guidata da Fabio Termine, dopo Giuseppe Catanzaro, ma non ritiene di doversi mai trovare a decidere sulla mozione di sfiducia al sindaco, nonostante i numeri lo consentano: “Non penso – dice – che ad oggi ci siano le condizioni”.