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Comune di Sciacca
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Lo svincolo di Sciacca est al buio da quasi due anni tra segnaletica stradale malridotta, sterpaglie e viabilità a rischio

Sono tante le zone di Sciacca che ormai, da tempo, non sono più soggette a manutenzione. Una di quelle è sicuramente lo svincolo, non illuminato da quasi due anni, dal quale ci si immette per entrare a Sciacca est e dove la segnaletica stradale è fatiscente.

Paese che vai usanza che trovi. Sempiterna verità. Oltre alle usanze tipiche di ogni Paese, però, a volte, si incappa anche in numerosi disagi. Disagi che riguardano la manutenzione delle strade, le attività di scerbatura e pulizia, l’illuminazione stradale solo per fare qualche esempio.  Una criticità, più volte segnalata dai cittadini e rimasta priva di feedback, è quella che riguarda lo svincolo, dal quale ci si immette per entrare in città, dal lato Sciacca est, e per accedere alle contrade S.Antonio, Isabella e Sovareto, che risulta essere completamente al buio da quasi due anni e, nonostante ripetute sollecitazioni appunto, tale resta. L’ultima segnalazione del problema risale allo scorso mese di gennaio ma, da allora, nulla è stato fatto. Nella zona in questione, dunque, manca l’illuminazione con tutti i rischi che ne derivano, sia per i residenti delle contrade S.Antonio, Isabella e Sovareto, sia per chi arriva dalla SS 115 e deve arrivare in città e viceversa.  Ma i problemi, purtroppo, non finiscono qui. La segnaletica stradale che indica le direzioni di Palermo, Trapani, Sciacca e Ribera è ancora coperta di ruggine oscurando, fortemente, i nomi delle città e disorientando gli automobilisti. Altro inghippo, la presenza di sterpaglie che costeggiano la strada che conduce i residenti presso le loro abitazioni e che limita alquanto la visuale delle macchine che sopraggiungono anche perché, da mesi, gli specchietti stradali non esistono più. Inoltre, specie con l’inizio dell’estate e dunque della calura africana, il rischio di incendi si moltiplica. Ieri, per esempio, il fuoco è divampato in contrada Lumia, a Sciacca, bruciando diverse sterpaglie e mettendo a rischio le abitazioni vicine. Diversi residenti si sono lamentati per lo stato di degrado in cui versa questa particolare e pericolosa zona di Sciacca, specialmente per la mancanza di illuminazione che espone maggiormente al rischio di incidenti stradali. E’ vero che Sciacca, come tutta l’Italia, ha dovuto fare i conti con un’epidemia di coronavirus che ha messo in ginocchio un’intera economia determinando il crollo di numerose attività commerciali, ma è altrettanto vero che certi problemi “annosi” non possono essere chiusi a chiave in un cassetto e cadere nell’oblìo. Questo, nell’interesse di tutta la comunità.

La crisi colpisce anche il termalismo e in Sicilia chiesta la sospensione dei canoni demaniali

Grido d’allarme anche dal termalismo e in Sicilia si fanno sentire anche le Terme Acqua Pia di Montevago. “Il termalismo sta vivendo una situazione di grande difficoltà insieme al tutto il settore del turismo“, evidenzia il presidente di Federterme/Confindustria, Massimo Caputo, che lamenta la mancanza di “una strategia per riavviare un comparto sostanzialmente paralizzato.” “In questi mesi di lockdown – aggiunge – abbiamo continuato a lavorare e a parlare con le Istituzioni nella speranza di essere ascoltati. Oggi ho inviato una lettera al Presidente della Regione Sicilia, Musumeci perché anche le aziende termali siciliane versano in condizioni critiche chiedendo di sospendere per tutto il 2021 i canoni demaniali che gravano sulle concessioni termali così come attuato, con l’approvazione della Legge Finanziaria 2020, per quelli a carico degli stabilimenti balneari. Per le imprese del settore rappresenterebbe un primo valido aiuto per tentare di riprendere a camminare. Se muore il turismo, muore anche l’Italia.” “Bisogna adottare misure urgenti per far fronte alle gravi difficoltà, la crisi economica dovuta al coronavirus sta causando ingenti perdite e la richiesta che arriva da Caputi va nella giusta direzione. Mi auguro che il Presidente Musumeci voglia prenderla in esame e dargli il giusto seguito. Per noi sarebbe importante”, aggiunge Francesco Paolo Giuffrida, delegato Sicilia Federterme e prorpietario delle Terme Acqua Pia di Montevago.

Challenge per la ripartenza di domani, inviateci il video delle vostre attività che riaprono:#nonmolliamoripartiamo …

Domani mattina dopo oltre due mesi dallo stop totale imposto dalla pandemia, in Italia molte attività economiche rialzeranno le loro saracinesche. Un nuovo inizio per molti dopo un periodo di fermo che spaventa, ma che allo stesso tempo deve essere affrontato con un grande senso di solidarietà e voglia di ricominciare.

Da un’idea di Alessandro Messina nasce la Challenge #nonmolliamoripartiamo. Inviate alla pagina Facebook di Risoluto.it un breve video del momento in cui riaprirete la saracinesca della vostra attività commerciale da Sciacca a qualsiasi comune della provincia, con l’inquadratura del vostro negozio insieme al vostro staff al grido #nonmolliamoripartiamo. Tutti i video saranno pubblicati sulla nostra pagina Facebook.

Riabilitazione pediatrica alla Maugeri di Sciacca, le mamme dei pazienti: “Si riprenda al più presto” (Interviste)

C’è un appello delle mamme dei ragazzi che svolgono la riabilitazione pediatrica al Giovanni Paolo II di Sciacca, presso gli Istituti Maugeri. Chiedono che l’attività venga ripresa.

In un’intervista a Risoluto.it sottolineano il disagio per i loro ragazzi determinato da uno stop di due mesi, che è stato necessario a causa dell’emergenza Covid 19. Adesso puntano alla ripresa dell’attività, in condizioni migliori rispetto al passato, in spazi più ampi per gli ambulatori della Maugeri. Le mamme esprimono sempre apprezzamento per quest’attività che, nel passato, è stata avviata dopo un lungo iter che ha visto protagoniste anche le famiglie dei ragazzi.

Aurelio Licata a 83 anni accetta la sfida: “La mia granita in estate ci sarà”

Non riaprirà domani il suo bar nel cuore della zona portuale di Sciacca, ma Aurelio Licata, il mago della granita, è pronto a ripartire, tra qualche settimana. In estate la sua granita non mancherà.

“Devo fare eseguire alcuni lavori al bar – dice Aurelio Licata – ma in estate ci sarò anch’io. Conto di riaprire tra fine giugno ed i primi giorni di luglio”.

Aurelio Licata lancia poi un messaggio a commercianti ed artigiani: “Il momento è critico, ma bisogna reagire e mettercela tutta. Ognuno di noi riesce a fare belle cose e allora ripartiamo”. Aurelio, a 83 anni compiuti il 18 aprile scorso, accetta questa nuova sfida.

Notte di fuoco a Sciacca, Ribera e Burgio con una decina di incendi (Foto e Video)

E’ stato necessario l’arrivo di una squadra dei vigili del fuoco di Cianciano che hanno collaborato con quelli di Sciacca sottoposto a un duro lavoro nelle ultime ore per domare una decina di incendi. Fiamme a Sciacca, Ribera e Burgio.

L’incendio più esteso, partito da più fronti e che potrebbe essere di natura dolosa, è quello divampato in contrada Lumia e che ha interessato tutto il costone fino alla statale 115. Fiamme anche nella pineta di Seccagrande (pubblichiamo il video), in un’area boschiva di Borgo Bonsignore ed a Burgio.

Complessivamente, nelle ultime 24 ore sono arrivate una trentina di chiamate ai vigili del fuoco del distaccamento di Sciacca.

Al Fratelli Parlapiano di Ribera il reparto di malattie infettive della provincia di Agrigento, ipotesi al vaglio della Giunta regionale

Sara’ una settimana decisiva quella che si apre per la sanità provinciale e non solo. Terminata la fase emergenziale, l’assessore Ruggero Razza sta allestendo un nuovo piano per una riconversione dei posti letto Covid creati in fretta in questi mesi in tutta l’isola e dall’altro lato al ritorno ad una parziale normalità delle prestazioni sanitarie erogate dagli ospedali siciliani. C’e’ gia’ un piano regionale che tiene conto anche della possibilità, non remota, di un ritorno del virus e della ripresa repentina dei contagi.

Per la provincia di Agrigento, la decisione piu’ importante riguarda la nascita di un reparto di malattie infettive che potrebbe rappresentare un punto di riferimento per la cura del Covid-19, ma anche di altre patologie di questo genere che nei prossimi anni potrebbero diventare sempre piu’ diffuse, un’unità operativa complessa alla quale occorre personale altamente specializzato. Proprio la provincia di Agrigento e’ assieme a quella di Trapani, sfornita di un reparto di tal genere e il momento emergenziale ha mostrato l’importanza e la necessità di averne uno. Proprio in tal senso, e’ intendimento del governo regionale individuare un punto di riferimento per la cura delle malattie infettive per la provincia e proprio il Fratello Parlapiano di Ribera e’ stato scelto per una conversione da piccolo presidio ospedaliero a centro di alta specializzazione.

Sara’ proprio Ruggero Razza a portare la proposta in Giunta tra lunedì o martedì, una ipotesi quella della conversione del Fratello Parlapiano che porterà delle novità anche per il Giovanni Paolo II che tornera’ ad ospitare in toto la neuroriabilitazione della Fondazione Maugeri, in parte attualmente divisa tra Sciacca e Ribera e che vedra’ necessariamente un suo ritorno alla normalità rispetto l’attuale situazione dove l’emergenza ha portato il commissario ad acta Alberto Firenze ad una riorganizzazione alternativa rispetto la classica suddivisione tra reparti.

Inoltre, al nosocomio di Ribera consequenzialmente alla nascita del reparto di malattie infettive si puntera’ ad un potenziamento e alla nascita di un’unità di terapia intensiva di un certo spessore. Insomma, la nuova proposta potrebbe rappresentare anche forse, la fine di quel doppio nodo che da sempre lega gli ospedali di Sciacca e Ribera, presidi a venti chilometri uno dall’altro, spesso con reparti doppioni e con ataviche carenze strutturali.

L’idea di Ribera come centro di malattie infettive della provincia e’ gia’ approdata nel corso di un’audizione della Commissione sanità all’Ars presieduta dall’onorevole Margherita La Rocca Ruvolo che ha commentato la prospettiva riberese auspicandone la massima condivisione con il territorio dopo le accese polemiche e il dibattito scaturito in piena emergenza rispetto le disposizioni intraprese sugli ospedali agrigentini.

D’altronde proprio in merito alla nascita di un reparto di malattie infettive, tra le varie proposte si era fatta avanti quella del senatore Cinque Stelle, Rino Marinello che aveva invece, auspicato la nascita del reparto in un padiglione del presidio ospedaliero di Sciacca. Intanto, pero’ la proposta di Ribera come punto di riferimento provinciale che il commissario ad acta Alberto Firenze ha portato in Regione e’ quella che ha convinto Razza che ha sposato proprio l’idea del risk manager.

Case popolari di via degli Appennini a Ribera, al via manutenzioni per 400 mila euro

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Rifacimento del prospetto e lavori di messa in sicurezza per un importo di poco inferiore a 400 mila euro. Entro la settimana firma del contratto tra l’Iacp di Agrigento e la ditta vincitrice dei lavori che potrà mettersi all’opera entro la fine del mese di maggio. Sono i tempi indicati dall’istituto autonomo case popolari di Agrigento per fare partire i lavori di manutenzione delle case popolari di via degli Appennini, a Ribera.

Rassicurazioni in questa direzione sono arrivate anche dall’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, che nei giorni scorsi ha incontrato le famiglie che vivono in queste case popolari.  La ditta vincitrice della gara è la Impresalv, una società a responsabilità limita di Favara. Sono previsti tre mesi di lavori. Il contratto è già pronto, secondo quanto riferisce il commissario dell’Iacp di Agrigento, Gioacchino Pontillo, ma con l’emergenza Coronavirus è stato interrotto tutto e non si è potuto procedere. Responsabile del procedimento è l’architetto Mimmo Zambuto, mentre direttore dei lavori è il geometra Vito Pastorella. Si tratta di due professionisti incaricati di seguire anche il cantiere per la realizzazione dei 60 alloggi popolari a Ribera.

L’omaggio dei parrucchieri a medici e infermieri, un taglio di capelli gratis (Intervista)

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Da Sciacca si è registrata l’adesione di 7 parrucchieri all’iniziativa lanciata, per le province di Trapani ed Agrigento, da Filippo Guzzetta, di Castellammare, rappresentante de L’Orelal, per testimoniare gratitudine a medici e infermieri in prima linea nella lotta contro il Covid 19.

Il 15 giugno offriranno taglio e piega gratis. Sono un centinaio nelle due province i parrucchieri che hanno aderito. A Sciacca oltre ad Accursio e Claudia Zito ci sono Rosa Guardino, Gina Marotta, Lucia Maniscalco, Giolì, Daniela Vitale e Antonina Ardagna.

Nella prossima ordinanza di Musumeci anche la nuova organizzazione dei matrimoni

Coronavirus: Musumeci, Sicilia pronta per ripartire ma aspettiamo Dpcm
“Il governo nazionale non ha ancora trasmesso ai presidenti di Regione il decreto necessario per disciplinare le riaperture. La mia ordinanza è comunque pronta per la firma ed estende – come avevo promesso – il più possibile l’esercizio delle attività, forti delle attuali condizioni sanitarie nella nostra Isola. Su questo punto, Roma ha dovuto ascoltarci. Per evitare spiacevoli sorprese (fidarsi è bene ma…) aspettiamo comunque di confrontarci con le disposizioni nazionali, che dovrebbero arrivare in nottata. La Sicilia è pronta alla ripartenza, nella responsabilità di ognuno”.
Lo ha scritto su facebook il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.
Intanto, nell’ordinanza, che il governatore sta redigendo per far ripartire l’economia siciliana dopo il lockdown, ci sarà anche la ripartenza dell’organizzazione dei matrimoni, quindi del catering: la misura è programmata a partire dal prossimo 3 giugno.
E’ prevista, invece, per il 25 maggio la riapertura dei musei, dei Parchi archeologici e degli archivi storici, che da subito potranno prepararsi alla ripresa delle attività. Nei prossimi giorni, intanto, il presidente della Regione incontrerà i rappresentati dei gestori degli stabilimenti balneari per concordare assieme la data ufficiale dell’apertura della stagione.

Rimane fermo a 49 il numero dei positivi al Coronavirus in provincia di Agrigento

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Questi i casi di coronavirus riscontrati nelle varie province dell’Isola, aggiornati alle ore 15 di oggi, così come segnalati dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale.Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 49 (0 ricoverati, 91 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 52 (7, 107, 11); Catania, 685 (55, 281, 95); Enna, 105 (8, 287, 29); Messina, 303 (48, 201, 56); Palermo, 361 (39, 161, 33); Ragusa, 37 (4, 50, 7); Siracusa, 50 (10, 163, 28); Trapani, 17 (0, 117, 5). Il prossimo aggiornamento avverrà domani.Lo comunica la presidenza della Regione Siciliana.

Vasto incendio nella contrada Lumia di Sciacca, in azione due squadre dei vigili del fuoco

Un vasto incendio si e’ sviluppato questa sera nella contrada Lumia di Sciacca. Le fiamme si sono propagate da più fronti. Sono intervenuti vigili del fuoco di Sciacca e di Cianciana. L’incendio ha bruciato sterpaglia, ma nella zona ci sono anche case e alcune strade come quella interna che si conduce all’istituto alberghiero. Completato lo spegnimento ed effettuata la bonifica si procederà agli accertamenti per verificare la natura dell’incendio.