E’ stato ospite stamattina dell’Antica Salumeria Gulino di via Giuseppe Licata, lo chef Gabriele Ferron, considerato l’ambasciatore del riso nel mondo. E dietro ai fornelli, questa mattina ci ha svelato i segreti della sua cucina.
Sequestro da 16 milioni di euro all’imprenditore Burgio, l’ex re della distribuzione alimentare in provincia
I Militari del Nucleo Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Agrigento hanno posto sotto sequestro il patrimonio immobiliare della HO.P.A.F. S.r.l. di Porto Empedocle, società immobiliare a suo tempo amministrata da Giuseppe Burgio, l’imprenditore agrigentino arrestato lo scorso ottobre nel corso dell’operazione “Discount”. La HO.P.A.F. S.r.l., le cui quote societarie erano già state sequestrate su provvedimento del Tribunale per le imprese di Palermo a seguito dei fallimenti che coinvolsero le società di Burgio operanti nel settore della grande distribuzione organizzata, è già sottoposta ad amministrazione giudiziaria. Gli immobili della HO.P.A.F. S.r.l. sono tre a destinazione residenziale, uno sito a Palermo e due ad Agrigento, in via Minerva, dove il Burgio risiedeva, e due a destinazione commerciale, uno a Porto Empedocle e l’altro a Gela. Il loro valore è stimabile in oltre 16,5 milioni di euro. Questi immobili, su cui ora sono stati posti i sigilli della Gdf, oltre ad essere il frutto delle di ipotesi di bancarotta fraudolenta che sono contestate all’imprenditore, venivano utilizzati dallo stesso per la rappresentazione contabile di un valore sovrastimato rispetto a quello reale. Così Burgio ed i suoi più stretti collaboratori, grazie a queste false rappresentazioni contabili erano riusciti, secondo l’ accusa, a procrastinare indebitamente la dichiarazione di fallimento di quattro società, di cui la più strutturata era la nota CENTRO DISTRIBUZIONI ALIMENTARI S.p.a., vera e propria piattaforma logistica per i supermercati di livello provinciale, con danni ai creditori per quasi 50 milioni di euro, e distrazioni direttamente imputabili all’imprenditore per oltre 13 milioni di euro.
(Nella foto, il Centro “Le Rondini” di Porto Empedocle, uno degli immobili di Burgio posto sotto sequestro)
Ma quanto è diventata brava a recitare Giusy Buscemi?
Sembra sia passato un secolo da quando, una sera di settembre del 2012, la bellissima Giusy Buscemi fu incoronata Miss Italia. Sì, perché da allora la giovane menfitana ha deciso di fare sul serio. Con determinazione, certo, ma anche con molta intelligenza. Ed è stato così che nel breve volgere di pochi anni, alle sue indiscutibili doti estetiche Giusy è riuscita ad associare anche quelle di una brava e concreta attrice, a cui sempre più spesso i registi delle fiction fanno ricorso per produzioni che si dimostrano gradite da milioni di telespettatori. La prova di bravura offerta da Giusy Buscemi in “C’era una volta Studio Uno”, per la regia di Riccardo Donna, la cui prima puntata è andata in onda ieri sera su Raiuno, è di quelle piuttosto significative. Un ruolo difficile, il suo, dove l’attrice è chiamata ad interpretare il senso di un cambiamento radicale: da ragazza di provincia alla ricerca di un riscatto familiare, a giovane professionista che, col tempo, capisce che non è sufficiente essere belle, ma che senza dedizione e professionalità non riuscirà mai a diventare prima ballerina dello storico varietà con Mina e le gemelle Kessler. E Menfi continua ad essere orgogliosa di questa sua figlia, che sembra ancora solo all’inizio di un’avventura straordinaria, in un mondo dello spettacolo che non è solo lustrini e paillettes, ma che richiede tanta fatica, senso di responsabilità e professionalità. Tutte doti che Giusy Buscemi sta mettendo sul terreno, mostrandosi ancora umile. Ed è questa, l’umiltà, al momento, la sua più grande dote. Stasera su Raiuno torneremo ad ammirarla per la seconda e ultima puntata di “C’era una volta Studio Uno”. Ma il successo di Giusy è destinato a crescere ulteriormente. Ed è quello che tutti quelli che capiscono cosa significhi raccogliere il frutto dei sacrifici, non possono che sperare per lei il meglio.