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Pensione di reversibilità 2025: spetta anche all’ex coniuge divorziato. Ecco quando, a chi e con quale importo – la nuova sentenza della Cassazione

Nel 2025, l’INPS conferma le regole sulla pensione di reversibilità, ma una recente sentenza della Corte di Cassazione ha chiarito quando anche l’ex coniuge divorziato ha diritto a una quota. Scopri chi può riceverla, a quali condizioni e come viene calcolato l’importo.

Cos’è la pensione di reversibilità e chi ne ha diritto

La pensione di reversibilità è un trattamento economico riconosciuto ai familiari superstiti di un pensionato (o di un lavoratore deceduto iscritto all’INPS). L’importo dipende dal legame di parentela con il defunto:

  • 60% al coniuge superstite;
  • 70% a un figlio unico (se minore, studente o inabile);
  • 80% a due figli (in assenza del coniuge);
  • 100% a tre o più figli (in assenza del coniuge).

Le percentuali restano invariate anche per il 2025.

Ex coniuge divorziato: quando ha diritto alla reversibilità

Secondo l’ordinanza n. 5839/2025 della Cassazione, l’ex coniuge divorziato può ricevere una quota della pensione di reversibilità del defunto se sono rispettate due condizioni:

  1. È titolare di un assegno divorzile stabilito dal giudice;
  2. Non si è risposato.

Se manca anche uno solo di questi requisiti, l’ex coniuge perde il diritto alla reversibilità.

Come viene calcolata la quota all’ex coniuge

Quando l’ex coniuge e il coniuge superstite soddisfano entrambi i requisiti, il giudice stabilisce la suddivisione della pensione. Non esiste una divisione automatica o una percentuale fissa: si tratta di una valutazione caso per caso, secondo criteri ben precisi:

  • Durata del matrimonio con il defunto (criterio principale);
  • Condizioni economiche di entrambi (redditi, patrimonio, capacità lavorativa);
  • Entità dell’assegno divorzile (non è un tetto massimo, ma un elemento da considerare);
  • Assistenza morale e materiale fornita al defunto;
  • Presenza di figli o altre situazioni familiari particolari;
  • Eventuale convivenza prematrimoniale.

Quota proporzionata e retroattiva

Il giudice può attribuire una quota anche superiore all’importo dell’assegno divorzile, se giustificato dalla situazione economica e familiare. La decisione, inoltre, ha valore retroattivo, con decorrenza dalla data del decesso del pensionato.

Cassazione: finalità solidaristica dell’istituto

La Corte ha ribadito che la pensione di reversibilità deve rispondere a una logica solidaristica, volta a compensare la perdita del sostegno economico garantito in vita dal defunto. Anche l’ex coniuge può beneficiarne, purché ricorrano le condizioni previste dalla legge.

“Violentava e filmava la figlia piccola degli amici di famiglia a Partinico”, arrestato un quarantaseienne

I carabinieri di Partinico hanno fermato un palermitano di 46 anni con l’accusa di violenza sessuale aggravata e pornografia minorile nei confronti di una bambina, figlia di amici di famiglia.

Da una segnalazione ai carabinieri, sono iniziate le indagini nel novembre 2024 che hanno permesso di ricostruire i contorni della vicenda.

L’uomo che era solito frequentare la casa della vittima perché amico di famiglia, avrebbe più volte abusato della minore.

In alcuni casi anche nella sua abitazione, avrebbe tramite una telecamera nascosta ripreso il tutto per realizzare video pedopornografici che sono stati rinvenuti durante le perquisizioni.

L’attività investigativa ha potuto contare anche sulla collaborazione dei carabinieri della sezione “Cyber Investigation” nucleo investigativo del reparto operativo del comando provinciale.

Il fermo è stato convalidato dal gip che ha disposto la custodia cautelare in carcere del 46enne indagato. La giovanissima vittima si trova ora al sicuro in una struttura protetta.

Madri picchiate dai figli, 3 diversi episodi nell’Agrigentino

I militari delle Stazioni di Agrigento, Raffadali e Camastra hanno dato esecuzione a tre distinti provvedimenti cautelari emessi dall’Autorità Giudiziaria a tutela di donne vittime di soprusi e minacce da parte dei rispettivi figli, in due casi maggiorenni e in uno minorenne.

A Raffadali, un 35enne è stato arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare disposta dal GIP del Tribunale di Agrigento. L’uomo, secondo quanto emerso dalle indagini condotte sotto la direzione della locale Procura, avrebbe ripetutamente aggredito e minacciato la madre, arrivando a colpirla con schiaffi e a danneggiare gli arredi domestici, nel tentativo di ottenere denaro per l’acquisto di stupefacenti. L’arrestato è stato trasferito presso una struttura terapeutica fuori provincia.
A Camastra, i Carabinieri della locale Stazione hanno tratto in arresto un 66enne, gravemente indiziato di maltrattamenti e di estorsione aggravata nei confronti della madre ultraottantenne convivente. Le indagini, avviate dopo una segnalazione raccolta nell’ambito del controllo del territorio, hanno fatto emergere un quadro di vessazioni e violenze in atto dal 2022, aggravate dall’uso di sostanze stupefacenti. L’uomo è stato associato alla Casa Circondariale “Di Lorenzo” di Agrigento.
I Carabinieri sono intervenuti per una lite familiare ad Agrigento, rilevando una grave situazione di maltrattamenti e condotte estorsive da parte di un 17enne ai danni della madre e del fratello minore. Le successive indagini, coordinate dalla Procura per i Minorenni di Palermo, hanno consentito di raccogliere gravi elementi indiziari.
Il GIP del Tribunale per i Minorenni ha disposto il collocamento del ragazzo in una Comunità per minori, al fine di tutelare i familiari e favorire un percorso rieducativo.
In tutti e tre i casi è stata determinante la richiesta di aiuto da parte delle vittime, che ha consentito un rapido intervento dell’Arma e dell’Autorità Giudiziaria, prevenendo conseguenze ancora più gravi.

Fratelli d’Italia Ribera, Tramuta su “dissonanze” e situazione del partito 

In una lettera aperta indirizzata ai tesserati e ai simpatizzanti di Fratelli d’Italia di Ribera, Giuseppe Tramuta, segretario cittadino del partito, fa un bilancio del primo mese di lavoro dopo il congresso locale e risponde ad alcune “dissonanze” emerse tra i membri.

“È passato poco più di un mese dal primo congresso locale del partito, nel quale sono stato eletto segretario all’unanimità dai circa duecento tesserati”, scrive Tramuta, ricordando con soddisfazione il suo insediamento alla guida del partito. Un congresso che ha visto la partecipazione attiva dei membri del direttivo, nominati e eletti secondo lo statuto, per i quali il segretario ha espresso ringraziamenti per il supporto finora ricevuto e che promette continueranno a garantire anche in futuro.

Tuttavia, il segretario non ha mancato di sottolineare alcune difficoltà emerse, in particolare le parole del sindaco di Ribera, Matteo Ruvolo, che, nel suo intervento di saluto al congresso, aveva parlato di “dissonanze” all’interno del partito locale. Queste dissonanze, secondo Tramuta, avrebbero avuto un impatto diretto sulla partecipazione al congresso e sul tesseramento, suscitando il disinteresse di alcuni membri che, pur essendo iscritti, avrebbero scelto di non partecipare attivamente.

Il segretario fa anche riferimento a un episodio che ha scosso il consiglio comunale di Ribera: “Sarebbero state queste dissonanze a spingere in consiglio comunale alcuni consiglieri a non votare l’attuale presidente del Consiglio Maria Grazia Angileri, che è una tesserata del partito”. Nonostante il voto favorevole del resto del consiglio, l’astensione dei consiglieri riberesi ha suscitato qualche interrogativo, tanto più che, secondo Tramuta, pochi giorni fa alcuni di questi consiglieri avrebbero aderito al gruppo consiliare di Fratelli d’Italia, senza tuttavia informare il segretario locale.

“Non posso non percepire questo gesto come uno sgarbo istituzionale”, ha precisato Tramuta, ribadendo l’importanza di una comunicazione trasparente tra i membri del partito.

Nonostante queste difficoltà, il segretario si è detto comunque soddisfatto dei risultati raggiunti finora dal partito. “Devo manifestare la mia grande soddisfazione per il fatto che gli sforzi fatti dal direttivo, dai tesserati e dai simpatizzanti, oltre che da me, hanno portato a questi risultati lusinghieri che denotano una grande vitalità del partito”, ha scritto, mettendo in evidenza che il movimento è riuscito a mantenere un forte appeal e una natura inclusiva, nonostante le difficoltà interne.

Tramuta si è mostrato ottimista riguardo la situazione, auspicando che la mancata informazione sull’adesione dei consiglieri “dissonanti” possa essere attribuita a una semplice distrazione o a una mancanza di esperienza, piuttosto che a una volontà di escludere il partito dalle decisioni politiche. Il segretario ha quindi ribadito che, qualora venisse ufficialmente informato dell’adesione dei consiglieri, li accoglierà con “immenso piacere e soddisfazione”.

Più navette e fermata bus da Palermo e Agrigento anche in centro, richiesta dell’Associazione Turistiche

L’associazione Strutture Turistiche Sciacca Centro sottopone al sindaco, agli assessori, ai parlamentari, ma anche alle stesse ditte di autobus la problematica della fermata del servizio trasporto extraurbano del centro abitato Sciacca e della necessità di aumento delle navette da e per Aeroporti di Trapani e Palermo.

“Le corse per Palermo e per Agrigento – scrive Santina Matalone a nome del sodalizio – dal febbraio del 2023 hanno variato il terminal di sosta e biglietteria dalla Via Agatocle (zona Terme per intenderci) alla Via Lioni (zona periferia) con grave disservizio sia per i tanti pendolari, ma soprattutto per i turisti che si recano in città a mezzo tale servizio”.
L’associazione saccense elenca poi le difficoltà che i fruitori di tale servizio devono affrontare, a cominciare dall’ubicazione del terminal fuori zona centro che a causa di mancanza di idoneo servizio di collegamento urbano da e per il centro città, rendono l’arrivo snervante e frustrante per i turisti che ovviamente arrivano provvisti di bagaglio. Ed ancora….non sempre è possibile fare coincidere l’arrivo o la partenza dei pullman da e per Palermo e/o Agrigento con i bus cittadini e questo arreca grave danno di immagine sia per la città che si presenta senza un efficiente servizio di collegamento viario, sia per la società che
garantisce per la Regione, il trasporto su strada. Per non parlare anche del servizio di biglietteria
spostato metri avanti dal terminal di sosta….. I turisti non solo devono affrontare uno spostamento di fortuna per arrivare alla fermata di Via Lioni, ma gli viene inoltre chiesto anche di pagare il ticket
alla biglietteria ubicata più avanti in una stazione di rifornimento; disservizio reso ancora più grave
nei periodi di pioggia.

L’associazione ritiene altresì che la decisione di spostare la fermata del centro, fuori zona città, preclude ad una scarsa attenzione per il territorio di Sciacca, che specie nel periodo primavera-estate, registra numeri considerevoli di presenze turistiche che si servono di tale servizio in arrivo o in partenza dagli aeroporti di Trapani e Palermo o per visitare le zone di interesse storico archeologico vicine…(Agrigento e Selinunte).
“Si chiede – conclude Matalone – ormai in maniera improcrastinabile, di considerare la possibilità di effettuare una sosta in centro città, pur lasciando invariato il capolinea del Terminal di Via Lioni il tutto onde consentire a chi deve soggiornare nelle strutture ricettive del centro di Sciacca, di poter raggiungere le stesse con maggiore facilità e senza dover affrontare tutte le spiacevoli situazioni
descritte.
Si chiede infine un aumento delle corse da e per gli aeroporti nella stagione estiva; il tutto per meglio
proiettare la Regione Sicilia e la zona di Sciacca e Agrigento ai turisti che quest’anno la sceglieranno
anche grazie ad Agrigento Capitale della Cultura; perché cultura è anche una migliore efficienza dei
servizi pubblici”

Menfi e Imperia unite da un ponte di olio e vino: nasce il Patto di Gemellaggio

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Approvato all’unanimità dal Consiglio comunale di Menfi l’ordine del giorno che segna l’avvio ufficiale del Patto di Gemellaggio tra Menfi e Imperia. Un’intesa che va ben oltre la formalità amministrativa: è il primo passo verso una collaborazione concreta tra due città che, pur lontane geograficamente, condividono affinità culturali, economiche e produttive sorprendenti.

A confermare la sintonia tra le due comunità, il Presidente del Consiglio comunale di Menfi, Ignazio Ferraro, promotore dell’iniziativa, che in una nota ufficiale ha ringraziato il Comune di Imperia per aver accolto con favore la proposta, il Consiglio comunale menfitano per il sostegno compatto, la Giunta e il Sindaco per la condivisione del progetto, e la Commissione Turismo e Promozione del Territorio per gli spunti offerti.

“Questo gemellaggio rappresenta un’opportunità unica – ha dichiarato Ferraro – per costruire un ponte simbolico tra Nord e Sud, tra due territori che puntano sulla sostenibilità, sull’agricoltura di qualità e sul turismo esperienziale”.

Due città, una vocazione

Menfi, città delle 28 Bandiere Blu consecutive e recentemente insignita del titolo di Città Italiana del Vino 2023, è un laboratorio naturale di turismo slow, enogastronomia, mobilità sostenibile e tutela del paesaggio. Con 4.000 ettari di vigneti, oliveti secolari e il carciofo Spinoso presidio Slow Food, è simbolo di un’agricoltura che si fa racconto identitario.

Imperia, capoluogo ligure affacciato sulla Riviera dei Fiori, è tra le città italiane con il miglior clima e una delle marine più attrezzate del Mediterraneo. Terra dell’oliva taggiasca e patria dell’olio DOP, Imperia condivide con Menfi la passione per la terra, il mare e la qualità della vita.

Entrambe le città investono da anni nella ciclabilità: a Menfi la pista ciclabile costiera lungo l’ex linea ferroviaria Menfi-Porto Palo è un fiore all’occhiello per il turismo sostenibile; a Imperia la pista ciclopedonale che collega la città a Sanremo è tra le più panoramiche d’Europa.

Cultura, identità e sviluppo

Non mancano gli spunti culturali: Menfi con i suoi musei del mare, dell’artigianato e della malacologia – che custodisce oltre 5.000 conchiglie da tutto il mondo – si affianca a Imperia con il suo Museo dell’Olivo e quello Navale, testimonianza viva della tradizione marinara.

L’obiettivo è chiaro: condividere esperienze e creare progetti comuni nei settori del turismo, dell’agricoltura, della cultura e della promozione territoriale, rafforzando le specificità locali attraverso una strategia comune.

Un legame che nasce da lontano

Il progetto affonda le radici anche nell’esperienza personale del presidente Ferraro, che ha vissuto e lavorato nel Ponente ligure come medico geriatra. “In quel territorio – ha raccontato – ho ritrovato la stessa passione per la terra, per l’olio, per il mare che abita anche il nostro tessuto identitario. È per questo che credo profondamente in questa alleanza tra territori”.

Prossimi passi

Il prossimo passaggio sarà l’inserimento ufficiale della Mozione di indirizzo per l’istituzione del Patto di Gemellaggio nell’ordine del giorno della prossima seduta del Consiglio comunale, come previsto dagli articoli 10 e 15 del regolamento. Seguirà la firma ufficiale del patto e la programmazione congiunta di eventi, scambi culturali e promozione integrata.

In un tempo in cui i territori cercano modelli virtuosi per affrontare le sfide dello sviluppo locale, Menfi e Imperia scelgono di allearsi, puntando su ciò che le rende uniche: la loro identità, la loro terra, e il loro sguardo rivolto al futuro.

Perriera da due anni senza ufficio postale, interrogazione

Ha per oggetto la situazione di disagio che stanno vivendo i residenti del quartiere Perriera, il più popoloso della città di Sciacca, a causa della mancata riapertura dell’ufficio postale, l’interrogazione presentata dai consiglieri comunali di opposizione Raimondo Brucculeri e Maurizio Blo’.
“L’ufficio in questione – scrivono i due – risulta chiuso ormai da due anni e, nonostante siano stati
individuati nuovi locali idonei e sembrerebbe che tutto sia pronto da almeno due mesi, ad oggi non si registra alcun segnale concreto di ripresa dell’attività”.
I due ricordano che nel quartiere Perriera insistono numerosi e strategici uffici pubblici della
città, tra cui il Tribunale, l’INPS, l’Agenzia delle Entrate, il Comando dei Carabinieri,
il Comando della Guardia di Finanza, Comando della Polizia di Stato, oltre a diverse
scuole superiori.

” La presenza – aggiungono – di questi enti rende evidente l’importanza e la necessità
di un presidio postale operativo e funzionante.
La prolungata chiusura dell’ufficio postale costringe i cittadini, molti dei quali anziani
o con difficoltà di spostamento, a recarsi in altre zone della città per usufruire dei
servizi postali, con evidenti disagi. A ciò si aggiunge la totale assenza di sportelli
bancari nel quartiere, che aggrava ulteriormente la situazione e limita l’accesso ai servizi finanziari fondamentali”.

I due chiedono formalmente sindaco di attivarsi presso la Direzione Provinciale delle Poste affinché si provveda con urgenza alla riapertura dell’ufficio postale della Perriera, a beneficio della cittadinanza e della funzionalità dell’intero quartiere.

Dalla ristrutturazione per il Google Camp all’abbandono, storia dei bagni fantasma di Sciacca (Video)

A Sciacca si torna a discutere di un tema annoso, troppo a lungo lasciato ai margini del dibattito politico ma centrale per il decoro urbano e l’accoglienza turistica: i bagni pubblici. Due le strutture interessate, entrambe oggi chiuse: i servizi igienici situati in piazza Angelo Scandaliato e quelli all’interno della villa comunale.

I bagni di piazza Scandaliato erano stati oggetto di un intervento di ristrutturazione nel 2016, in vista del prestigioso evento del Google Camp. Nonostante l’investimento pubblico, l’apertura è durata poco: i locali sono stati definitivamente chiusi nel 2020 e da allora non più riattivati.

La vicenda è tornata improvvisamente d’attualità dopo che l’amministrazione comunale ha inserito proprio i servizi igienici della piazza nel piano di alienazione e valorizzazione degli immobili comunali. Contattato da Risoluto.it, l’assessore Simone Di Paola ha preferito non rilasciare dichiarazioni, limitandosi a riferire che nei prossimi giorni sarà convocata una conferenza stampa per chiarire la posizione dell’amministrazione.

Abbiamo raccolto il parere di diversi cittadini, molti dei quali esprimono frustrazione per quella che definiscono una mancanza basilare di servizi pubblici. L’assenza di servizi igienici pubblici penalizza non solo i residenti, ma anche i turisti. In molti sottolineano come la mancanza di attenzione a questi dettagli basilari contribuisca a dare un’immagine trascurata della città.

Referendum lavoro 2025: tutti i quesiti in dettaglio e le novità per i lavoratori

Sono cinque i quesiti referendari pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale il 31 marzo 2025 su cui gli italiani saranno chiamati a esprimersi nelle giornate dell’8 e 9 giugno. Quattro riguardano direttamente il diritto del lavoro e uno punta a modificare la legge sulla cittadinanza italiana. Ecco una guida chiara per capire cosa potrebbe cambiare per milioni di lavoratori e lavoratrici.


✅ Quesito 1 – Reintegro nel posto di lavoro in caso di licenziamento illegittimo

Il primo quesito mira ad abrogare il D. Lgs. 23/2015 (Jobs Act) nella parte che esclude il reintegro per i lavoratori assunti dopo il 7 marzo 2015, anche in caso di licenziamento senza giusta causa. L’obiettivo è ripristinare il diritto al reintegro per oltre 3,5 milioni di lavoratori, superando la disparità oggi esistente tra chi è stato assunto prima e dopo quella data.


✅ Quesito 2 – Tutele anche per i dipendenti delle piccole imprese

Il secondo quesito propone di eliminare il tetto massimo di sei mensilità per l’indennizzo in caso di licenziamento illegittimo nelle imprese con meno di 16 dipendenti. Il risarcimento tornerebbe a essere stabilito dal giudice, in base al caso concreto e alle condizioni personali del lavoratore.


✅ Quesito 3 – Lotta al precariato: tornano le causali nei contratti a termine

Il quesito numero tre punta a reintrodurre l’obbligo della “causale” per i contratti a tempo determinato superiori a 12 mesi. Oggi, infatti, è possibile stipulare contratti a termine anche senza motivazione, favorendo il lavoro precario. La proposta vuole incentivare la stabilizzazione dei lavoratori.


✅ Quesito 4 – Sicurezza sul lavoro: più responsabilità per i committenti

Con il quarto quesito si chiede che anche l’azienda committente sia sempre responsabile per la sicurezza dei lavoratori negli appalti, non solo gli appaltatori. Questo per garantire un maggior livello di tutela, prevenire incidenti gravi e garantire il risarcimento alle famiglie delle vittime.


🇮🇹 Quesito 5 – Cittadinanza italiana più accessibile per gli stranieri

L’ultimo quesito propone di ridurre da 10 a 5 anni il periodo minimo di residenza in Italia per ottenere la cittadinanza, per i cittadini stranieri maggiorenni. L’obiettivo è favorire l’integrazione e riconoscere percorsi di inclusione più rapidi.


In sintesi

Il referendum di giugno 2025 potrebbe ridefinire alcune regole fondamentali in materia di lavoro, licenziamento, sicurezza e diritti civili. Un appuntamento cruciale, da seguire con attenzione per comprendere come potrebbero cambiare le tutele per milioni di lavoratori in Italia.

Incidente sulla Statale tra Canicattì e Naro, morto centauro di 48 anni

Si chiamava Angelo Sanfilippo, il quarantottenne di Naro, morto ieri all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta per le ferite riportate nell’incidente lungo la statale 410 fra Naro e Canicattì, avvenuto ieri pomeriggio.

Nello scontro con una Fiat Punto, l’uomo che era alla guida della sua motocicletta ha avuto la peggio e le sue condizioni sono apparse subito gravissime.

Tempestivo il soccorso con l’ausilio di un elisoccorso che ha trasferito il centauro nell’ospedale nisseno, Sanfilippo e’ morto nel reparto di Rianimazione nonostante i diversi tentativi dei sanitari di salvarlo.

A bordo della Fiat Panda, altre quattro persone tutte rimaste illese. All’esame dei carabinieri intervenuti sul luogo dell’incidente, la ricostruzione della dinamica del sinistro risultato fatale per il motociclista.

“Truffa per un posto di lavoro”, margheritese condannato

Il giudice monocratico del Tribunale di Sciacca ha condannato Gaspare Abruzzo, di 61 anni, di Santa Margherita Belice, che era accusato di truffa per avere rappresentato falsamente di poter intercedere per un posto di lavoro facendosi consegnare la somma di 10 mila euro. La pena disposta nel giudizio di primo grado è stata di un anno di reclusione e 400 euro di multa oltre al pagamento delle spese processuali. Il giudice ha ordinato la sospensione condizionale.

L’assoluzione dell’imputato per non avere commesso il fatto era stata chiesta dal difensore d’ufficio, l’avvocato Giuseppe Randazzo.

Abruzzo era accusato di avere rappresentato falsamente, nell’ottobre del 2020, a un uomo di poter intercedere per fare ottenere alla moglie un impiego dapprima presso l’Agenzia delle entrate e in seguito presso l’ospedale di Sciacca, anche consegnandogli missive apparentemente provenienti da uffici regionali, facendosi consegnare 10 mila euro in contanti.

Trump incontra Netanyahu “Sabato avremo colloqui diretti con l’Iran”

WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Nel corso dell’incontro nello Studio Ovale con il presidente Donald Trump, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato di aver discusso con il tycoon degli sforzi in corso per liberare gli ostaggi di Gaza, ribadendo ancora una volta la priorità di eliminare Hamas. Per l’occasione il presidente israeliano ha ringraziato Trump per averlo invitato alla Casa Bianca, definendolo un “amico straordinario” di Israele che “fa davvero le cose che dice che farà”.

I due leader hanno parlato anche del piano del presidente Trump di spostare i palestinesi sfollati da Gaza durante i lavori di “riqualificazione del Medio Oriente”, che Netanyahu ha definito come “una visione audace” da parte di Trump.

Netanyahu ha inoltre ribadito il suo impegno nel voler eliminare il deficit commerciale con gli Stati Uniti “molto rapidamente” dopo che la scorsa settimana Trump ha imposto tariffe del 17% a Israele: “Possiamo fungere da modello per molti altri Paesi che dovrebbero fare lo stesso – ha affermato Netanyahu -. Sono un campione del libero scambio e quest’ultimo deve rappresentare un commercio equo”.

Dopo questa affermazione Trump ha sottolineato di “aver apprezzato” quanto detto da Netanyahu sui dazi: “Siamo stati derubati e sfruttati da molti paesi nel corso degli anni e non possiamo più farlo, non possiamo più essere stupidi – ha affermato Trump -. La colpa è delle persone che hanno permesso che le cose dovessero accadere nel nostro Paese, così come avvenuto con Biden, che ha permesso a milioni di persone di avere un confine aperto”.

Altro tema di centrale importanza trattato all’interno dello Studio Ovale riguarda l’Iran e le armi nucleari. Trump ha reso noto che i colloqui con Teheran avranno inizio il prossimo sabato, insistendo sul fatto che l’Iran “non può dotarsi di armi nucleari”. “Stiamo avendo colloqui diretti con l’Iran e sono iniziati, si terranno sabato – ha affermato TrumpAbbiamo un incontro molto importante e vedremo cosa può succedere, penso che tutti siano d’accordo che fare un accordo sarebbe preferibile”, ha rimarcato Trump.

Il tycoon inoltre non ha escluso la possibilità di intraprendere azioni militari nel caso in cui i colloqui con l’Iran non dovessero avere esito positivo: “Penso che se i colloqui con l’Iran non avessero successo loro saranno in grave pericolo”, ha affermato Trump.

Nonostante la recente fuga di notizie legata alla possibilità che Trump avesse intenzione di rinunciare alle sue politiche commerciali, il presidente ha ufficialmente smentito l’indiscrezione in merito alla sospensione dei dazi: “Non stiamo pensando a questo, ma i leader stranieri stanno cercando di stringere nuovi accordi commerciali con noi, abbiamo molti Paesi che vengono a negoziare da noi”.

Sollecitato dalla stampa a rispondere ad una domanda sui messaggi contrastanti dell’amministrazione sul fatto che i dazi possano essere permanenti o una tattica negoziale, Trump ha ammesso che “entrambe le cose possono essere vere, ci possono essere tariffe permanenti e ci possono anche essere trattative”. Il presidente ha inoltre risposto ad una domanda in merito alla possibile preoccupazione sul fatto che i dazi potrebbero spingere altri paesi a stringere accordi con la Cina, sottolineando di non essere preoccupato.

Al termine del bilaterale nello Studio Ovale, Trump e Netanyahu avrebbero dovuto tenere una conferenza congiunta nella East Room della Casa Bianca, ma a ridosso dell’arrivo del premier israeliano alla Casa Bianca, un funzionario ha reso noto che l’evento era stato cancellato, senza fornire ulteriori dettagli sulle motivazioni. Netanyahu ha poi lasciato la Casa Bianca accompagnato da Trump fino all’ingresso dello Studio Ovale.

– foto xp6/Italpress –
(ITALPRESS).